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View Full Version : Disneyland chiama Italia


luxorl
27-08-2008, 12:24
Disneyland chiama Italia

Disneyland chiama Italia? Non nel senso proprio dell'espressione, quasi che la grande azienda americana pensi di aprire un nuovo megaparco dei divertimenti nel nostro paese. Le aziende americane, anzi, come quelle degli altri paesi se pensano all'Italia lo fanno per disinvestire.
Il riferimento è stato fatto da Fareed Zakaria (http://fareedzakaria.com/about.html), direttore dell'edizione internazionale di «Newsweek» (http://www.newsweek.com/), che ha recentemente scritto esplicitamente che l'Italia rischia di trasformarsi in una Disneyland culturale, «con begli alberghi e splendidi monumenti che potrebbero diventare l'effimera verniciatura per nascondere una società corrotta e immobilista». Per Zakaria, la colpa va attribuita storicamente a una «unificazione nazionale troppo recente, che ha prodotto un Paese diviso e frammentato, e a un sistema politico completamente disfunzionale, creato dagli americani dopo la seconda guerra mondiale per evitare l'ascesa di un altro Mussolini», ma che di fatto ha portato a una paralisi politica e sociale.
Se queste sono, secondo Zakaria, le ragioni storiche, altre sono più politiche e contingenti: il primo ministro ha troppo poco potere e ha le mani legate; il Parlamento è demograficamente troppo vecchio e non riesce ad attrarre giovani brillanti; il sistema partitico non funziona; quello politico è collassato. Però il giornalista americano ha anche delle soluzioni: dare più potere al premier, come in Gran Bretagna; riformare il sistema elettorale ispirandosi al bipartitismo americano per eliminare la follia dei piccoli partitini che rendono il paese ingovernabile e dare vita a maggioranze coese e chiare. E soprattutto fare piazza pulita dell'attuale leadership, in cui nessuno ha fiducia, né in Italia né all'estero.
Certo, Zakaria la fa facile, perché cambiare il sistema politico, quello elettorale e la leadership sono obiettivi che si perseguono da anni con ben scarsi risultati. Ma ha ragione su un punto: nessuno ha più fiducia. Un indicatore è particolarmente significativo, quello degli investimenti esteri. Dall'estero sono sempre meno quelli che vogliono investire in Italia e il primo motivo è e resta l'instabilità politica, seguita dalla scarsa trasparenza (un bel modo per dire che c'è corruzione). Una recente indagine della Ernst & Young (http://www.ey.com/global/content.nsf/International/Home) rivela che nel 2007 l'Italia è passata, come investimenti dall'estero, dalla 14° alla 15° posizione mondiale. In Gran Bretagna sono state fatte 713 operazioni, in Francia 541 e il Germania 305. In Italia solo 69. È un segnale preoccupante e indica che davvero gli stranieri ormai tendono veramente a considerare l'Italia una Disneyland un po' arruffona e un po' ammaccata, dove si fanno le vacanze e si mangia bene, ma dalla quale è meglio tenersi alla larga.

http://www.casaleggio.it/2008/08/disneyland_chiama_italia.php

lowenz
27-08-2008, 12:28
Che dire.....c'ha ragione :D

Dream_River
27-08-2008, 12:30
EEEEHHHH??? Ma si è bevuto il cervello sto qui?

Più potere al premier?
Bipolarismo all'americana per togliere i partiti piccoli?

Qualche altra idea per diventare sempre di più una dittatura delle maggioranza???

_fred_
27-08-2008, 12:33
Sante parole... non credo ci sia da aggiungere nient'altro purtroppo...

@ Dream_River: si ma leggi bene, oltre che dare più poteri al premier e passare al bipolarismo, parla soprattutto di mandare a casa l'attuale classe politica, cosa che porterebbe ad essere fattibili i punti di cui sopra.

nomeutente
27-08-2008, 12:54
oltre che dare più poteri al premier e passare al bipolarismo, parla soprattutto di mandare a casa l'attuale classe politica, cosa che porterebbe ad essere fattibili i punti di cui sopra.


Il maggioritario è stato voluto proprio dalla vecchia classe politica con lo scopo di ricattare l'elettorato ed infatti nonostante il fallimento personale dei due leader di allora (Segni e Occhetto) la storia del voto utile serve solo a perpetuare il voto del "turiamoci il naso".

Se vogliamo ringiovanire la classe politica l'unico modo è ristabilire una legge proporzionale pura con preferenze e porre un tetto massimo di spesa alla propaganda personale.

Dream_River
27-08-2008, 13:28
Il maggioritario è stato voluto proprio dalla vecchia classe politica con lo scopo di ricattare l'elettorato ed infatti nonostante il fallimento personale dei due leader di allora (Segni e Occhetto) la storia del voto utile serve solo a perpetuare il voto del "turiamoci il naso".

Se vogliamo ringiovanire la classe politica l'unico modo e ristabilire una legge proporzionale pura con preferenze e porre un tetto massimo di spesa alla propaganda personale.

Completamente d'accordo :mano:

Fritz!
27-08-2008, 13:37
Il maggioritario è stato voluto proprio dalla vecchia classe politica con lo scopo di ricattare l'elettorato ed infatti nonostante il fallimento personale dei due leader di allora (Segni e Occhetto) la storia del voto utile serve solo a perpetuare il voto del "turiamoci il naso".

Se vogliamo ringiovanire la classe politica l'unico modo è ristabilire una legge proporzionale pura con preferenze e porre un tetto massimo di spesa alla propaganda personale.

Il turiamoci il naso è stato inventato ben prima del maggioritario

nomeutente
27-08-2008, 13:45
Il turiamoci il naso è stato inventato ben prima del maggioritario


Paradossalmente, l'Italia era molto più bipartitica quando era proporzionale piuttosto che ora. In quel contesto, la scelta di votare dc in funzione anticomunista era utile ad impedire che il pci diventasse il primo partito.
Ma uno era anche libero di votare il msi e di vedere il suo voto tradotto in seggi, mentre oggi uno che votasse il msi anziché la dc rischierebbe di far vincere il pci (tradotto nei termini di quel periodo, ovviamente).

Fritz!
27-08-2008, 13:52
Paradossalmente, l'Italia era molto più bipartitica quando era proporzionale piuttosto che ora. In quel contesto, la scelta di votare dc in funzione anticomunista era utile ad impedire che il pci diventasse il primo partito.
Ma uno era anche libero di votare il msi e di vedere il suo voto tradotto in seggi, mentre oggi uno che votasse il msi anziché la dc rischierebbe di far vincere il pci (tradotto nei termini di quel periodo, ovviamente).

Si ma in pratica il risultato non era diverso.

Le stesse facce e la stessa gerontocrazia per decenni.

Anzi, col proporzionale e il PCI vs DC era forse anche peggio perchè di cambiamenti non ce n'erano mai.

nomeutente
27-08-2008, 14:05
Si ma in pratica il risultato non era diverso.

Le stesse facce e la stessa gerontocrazia per decenni.

Anzi, col proporzionale e il PCI vs DC era forse anche peggio perchè di cambiamenti non ce n'erano mai.


Se ci fosse stato il maggioritario anche prima, non avremmo avuto il primo centrosinistra (che tutto sommato rispecchiava le esigenze e le sensibilità del tempo e, in fondo, è stato anche un rinnovamento della classe dirigente seppure parziale e dall'esito disastroso sul lungo periodo).
Se invece ci fosse stato il maggioritario anche all'epoca avremmo avuto o un monocolore democristiano per 50 anni oppure un governo comunista con relativa invasione statunitense e/o sovietica.

Inoltre la crisi della prima repubblica fu dovuta all'arrivo di una variabile nuova: la lega nord. Con il maggioritario la lega non si sarebbe nemmeno presentata e infatti quel referendum tanto incensato fu voluto da Segni per far fuori la lega e da Occhetto per far fuori rifondazione.
Occhetto (oggi Veltroni) alla fine è quasi riuscito nel suo intento, mentre Segni e Martinazzoli non avevano previsto Berlusconi... se non fosse stato per lui, oggi ci sarebbe ancora la vecchia dc a spartirsi il potere con Veltroni.

Fritz!
27-08-2008, 14:09
Se ci fosse stato il maggioritario anche prima, non avremmo avuto il primo centrosinistra (che tutto sommato rispecchiava le esigenze e le sensibilità del tempo e, in fondo, è stato anche un rinnovamento della classe dirigente seppure parziale e dall'esito disastroso sul lungo periodo).
Se invece ci fosse stato il maggioritario anche all'epoca avremmo avuto o un monocolore democristiano per 50 anni oppure un governo comunista con relativa invasione statunitense e/o sovietica.

Inoltre la crisi della prima repubblica fu dovuta all'arrivo di una variabile nuova: la lega nord. Con il maggioritario la lega non si sarebbe nemmeno presentata e infatti quel referendum tanto incensato fu voluto da Segni per far fuori la lega e da Occhetto per far fuori rifondazione.
Occhetto (oggi Veltroni) alla fine è quasi riuscito nel suo intento, mentre Segni e Martinazzoli non avevano previsto Berlusconi... se non fosse stato per lui, oggi ci sarebbe ancora la vecchia dc a spartirsi il potere con Veltroni.
onestamente, meglio la vecchia DC che il "nuovo" Berlusconi.

E per quanto riguarda i partitini di sinistra questi son sopravvissuti a 15 anni di maggioritario e sono scomparsi oggi con un sistema che è sostanzialmente proporzionale (anche se modificato da un premio e uno sbarramento).

Quindi alla fine il sistem,a elettorale è un problema secondario. E' l'ultimo meccanismo che entra in gioco. Il problema a monte, è un problema di offerta politico. Un probnlema sociale prima che elettorale.

ferste
27-08-2008, 14:32
un sistema politico completamente disfunzionale, creato dagli americani dopo la seconda guerra mondiale per evitare l'ascesa di un altro Mussolini»

mamma mia Zakaria...e questa dove l'ha sentita? :doh:

Fides Brasier
27-08-2008, 14:33
Se vogliamo ringiovanire la classe politica l'unico modo è ristabilire una legge proporzionale pura con preferenze e porre un tetto massimo di spesa alla propaganda personale.ma se in tempi di proporzionale puro c'e' stata la stessa classe politica per decenni :mbe:
il caf, il pentapartito, praticamente nessuna alternanza al potere... non mi sembra proprio che l'italia politicamente si sia evoluta nei vari decenni di governo dc+extra come negli ultimi dieci anni di maggioritario.
che poi il maggioritario voglia dire "piu' potere ai cittadini" che pero' lo usano male, questo e' purtroppo un altro discorso. evidentemente siamo molto piu' manipolabili di quello che pensiamo.

Fritz!
27-08-2008, 14:35
mamma mia Zakaria...e questa dove l'ha sentita? :doh:

Beh non è sbagliato...

Il sistema democratico nei paesi sconfitti della WW2 (Italia, Giappone, FDR)è stato costruito e sostenuto dagli USA. Anche se lo spauracchio non era tanto un nuovo fascismo, quanto il comunismo.

ferste
27-08-2008, 14:49
Beh non è sbagliato...

Il sistema democratico nei paesi sconfitti della WW2 (Italia, Giappone, FDR)è stato costruito e sostenuto dagli USA. Anche se lo spauracchio non era tanto un nuovo fascismo, quanto il comunismo.

Esatto, agli USA non interessava che ci fosse un Mussolini, un De Gasperi o un Giolitti, non erano interessati alla democrazia o alla dittatura, volevano solo che si creasse uno schieramento non-comunista, prova ne sia che hanno sostenuto anche governi di "dubbio (per usare un eufemismo) orientamento democratico".
E se consideriamo i problemi politici prefascismo mi sembra evidente che i problemi siano intrinsechi alla società civile italiana più che alla forma politica

WhiteWolf42
27-08-2008, 14:59
Il maggioritario è stato voluto proprio dalla vecchia classe politica con lo scopo di ricattare l'elettorato ed infatti nonostante il fallimento personale dei due leader di allora (Segni e Occhetto) la storia del voto utile serve solo a perpetuare il voto del "turiamoci il naso".

Se vogliamo ringiovanire la classe politica l'unico modo è ristabilire una legge proporzionale pura con preferenze e porre un tetto massimo di spesa alla propaganda personale.

Completamente d'accordo :mano:

Me lo spiegate anche a me che non ci ho capito una mazza ? :(

Fritz!
27-08-2008, 15:02
Esatto, agli USA non interessava che ci fosse un Mussolini, un De Gasperi o un Giolitti, non erano interessati alla democrazia o alla dittatura, volevano solo che si creasse uno schieramento non-comunista, prova ne sia che hanno sostenuto anche governi di "dubbio (per usare un eufemismo) orientamento democratico".
E se consideriamo i problemi politici prefascismo mi sembra evidente che i problemi siano intrinsechi alla società civile italiana più che alla forma politica

Beh ma gli Usa hanno potuto scegliere come organizzare la struttura politica dei paesi sconfitti nella seconda guerra mondiale.

E per tutti e 3 hanno scelto un sistema partitico ispirato ai valori della democrazia liberale.

Certo non è una disinteressata passione per la libertà dei popoli, ma soprattutto una scelta che deriva dal convincimento che la democrazia sia il miglior sistema per difendere gli interessi occidentali. La convinzione che le democrazie tra loro non si fanno la guerra (mi pare l'abbia detto Churchill, ma potrei sbagliare).

E' chiaro d'altronde che si trattava di una "libertà vigilata". Ma se gli Italiani hanno trasformato la loro democrazia in un sistema di potere arraffone e qualunquista, è colpa loro (nostra).. i Tedeschi hanno saputo usare meglio questa "libertà vigilata".

ferste
27-08-2008, 15:08
Beh ma gli Usa hanno potuto scegliere come organizzare la struttura politica dei paesi sconfitti nella seconda guerra mondiale.

E per tutti e 3 hanno scelto un sistema partitico ispirato ai valori della democrazia liberale.

Certo non è una disinteressata passione per la libertà dei popoli, ma soprattutto una scelta che deriva dal convincimento che la democrazia sia il miglior sistema per difendere gli interessi occidentali. La convinzione che le democrazie tra loro non si fanno la guerra (mi pare l'abbia detto Churchill, ma potrei sbagliare).

E' chiaro d'altronde che si trattava di una "libertà vigilata". Ma se gli Italiani hanno trasformato la loro democrazia in un sistema di potere arraffone e qualunquista, è colpa loro (nostra).. i Tedeschi hanno saputo usare meglio questa "libertà vigilata".


ma così azzeri ogni influsso nella creazione della coscienza democratica nazionale che la lotta di liberazione può aver avuto.......il parto è stato doloroso e sofferto.......poi ce lo siamo rovinati dopo, ma diamoci qualche merito ogni tanto.

WhiteWolf42
27-08-2008, 15:12
diamoci qualche merito ogni tanto.

A me piace giudicare dai risultati (per dirla un po' alla Batman "Non è tanto chi siamo, ma quello che facciamo che ci qualifica")

Risultati ? na m***a

Fritz!
27-08-2008, 15:17
ma così azzeri ogni influsso nella creazione della coscienza democratica nazionale che la lotta di liberazione può aver avuto.......il parto è stato doloroso e sofferto.......poi ce lo siamo rovinati dopo, ma diamoci qualche merito ogni tanto.

Il parto è stato doloroso.
E la liberazione è il mito fondante della nostra repubblica. Io sono convinto che ogni repubblica abbia bisogno del suo mito fondante, sia esso la rivoluzione per i francesi, la magna charta per gli inglesi, la dichiarazione delle 13 colonie per gli USA o la liberazione per l'Italia.

Seza mito fondante, non c'è più racconto comune e non c'è più legittimazione delle istituzioni, quindi non sarò io a negare il valore, fondamentale, della resistenza e della liberazione...Ma al di là del valore simbolico del racconto comune, bisogna dire che la democrazia in Italia c'è perchè così era previsto dagli accordi di Yalta.

ferste
27-08-2008, 15:17
A me piace giudicare dai risultati (per dirla un po' alla Batman "Non è tanto chi siamo, ma quello che facciamo che ci qualifica")

Risultati ? na m***a

ma no......il risultato della stesura della Costituzione era ottimo, avanzata e moderna.

Fritz!
27-08-2008, 15:20
A me piace giudicare dai risultati (per dirla un po' alla Batman "Non è tanto chi siamo, ma quello che facciamo che ci qualifica")

Risultati ? na m***a

Secondo me da un punto di vista storico i risultati ottenuti dal sistema democratico a fondo democrstiano sono eestremamente positivi. Si tratta di un sistema che ha permesso la crescita economica, sociale, culturale di un paese a pezzi.

Oggi si tende a negare tutto ciò e a vederne solo i limiti, ma credo che la "seconda repubblica" sia molto peggio.

D.O.S.
27-08-2008, 15:21
più potere al premier per poi ritrovarci la dinastia Berlusconi a governare come Re Sole per i prossimi 3000 anni ???

quel giornalista non ha capito molto bene com'è fatta l'Italia e in ogni caso cambiando sistema politico il paese non cambia di certo ....

WhiteWolf42
27-08-2008, 15:34
Secondo me da un punto di vista storico i risultati ottenuti dal sistema democratico a fondo democrstiano sono eestremamente positivi. Si tratta di un sistema che ha permesso la crescita economica, sociale, culturale di un paese a pezzi.

Oggi si tende a negare tutto ciò e a vederne solo i limiti, ma credo che la "seconda repubblica" sia molto peggio.

Con tutto il rispetto: anche la Germania dopo la guerra era a pezzi e in una situazione ben peggiore dalla nostra.

Era divisa in due (geograficamente e socialmente) senza una guida, senza niente. Era sul baratro ... guarda ORA.

Come detto, parlano i risultati.

cdimauro
27-08-2008, 16:35
Sì, ma la differenza è che in Germania c'erano i tedeschi mentre da noi gli italiani... :stordita:

WhiteWolf42
27-08-2008, 16:36
Sì, ma la differenza è che in Germania c'erano i tedeschi mentre da noi gli italiani... :stordita:

Appunto ! anzi ... gli itaGliani

Ser21
28-08-2008, 00:55
Disneyland chiama Italia



http://www.casaleggio.it/2008/08/disneyland_chiama_italia.php

la colpa va attribuita storicamente a una «unificazione nazionale troppo recente, che ha prodotto un Paese diviso e frammentato, e a un sistema politico completamente disfunzionale, creato dagli americani dopo la seconda guerra mondiale


e' questo il punto...

stbarlet
28-08-2008, 01:33
Ha ragione per buona parte delle cose che dice, ma quando tira fuori l bipartitismo all'americana.. :help:
Abbiamo una storia politica (intesa come tradizione) che gli USA non conoscono.. Ah già.. il grande e meraviglioso sistema politico americano :asd:

cdimauro
28-08-2008, 07:33
Quello per cui, pur avendo i voti, viene eletto un altro presidente che "casualmente" è fratello del governatore di uno stato che, sempre "casualmente", è stato determinante per l'attribuzione dei seggi? :asd:

evelon
28-08-2008, 07:58
Che dire.....c'ha ragione :D

concordo...

nomeutente
28-08-2008, 08:42
onestamente, meglio la vecchia DC che il "nuovo" Berlusconi.


Questione di punti di vista. ;)
Io sono naturalmente d'accordo con te... ma tu non mi sembri del tutto coerente ;)
Un fenomeno come il berlusconismo (accentramento del potere, personalizzazione estrema, opposizione morbida) non sarebbe stato possibile durante la prima repubblica: è di fatto figlio del referendum di Segni e Occhetto ed è appunto una ragione in più per essere proporzionalisti.


E per quanto riguarda i partitini di sinistra questi son sopravvissuti a 15 anni di maggioritario e sono scomparsi oggi con un sistema che è sostanzialmente proporzionale (anche se modificato da un premio e uno sbarramento).


L'attuale sistema è un maggioritario mascherato.
I "partitini" sono sopravvissuti (con fatica) solo fino a che lo hanno voluto le forze maggiori: è stata sufficiente la scelta di uno dei maggiori partiti per decidere quali forze meritavano spazio politico e quali no.
Il maggioritario attribuisce un potere esagerato alle forze maggiori, questo è obiettivamente fuori discussione.


Quindi alla fine il sistem,a elettorale è un problema secondario. E' l'ultimo meccanismo che entra in gioco. Il problema a monte, è un problema di offerta politico. Un probnlema sociale prima che elettorale.


L'offerta politica è influenzata dal sistema elettorale, che influisce anche sull'effettiva possibilità di trasformare l'offerta in rappresentanza.



ma se in tempi di proporzionale puro c'e' stata la stessa classe politica per decenni :mbe:
il caf, il pentapartito, praticamente nessuna alternanza al potere... non mi sembra proprio che l'italia politicamente si sia evoluta nei vari decenni di governo dc+extra come negli ultimi dieci anni di maggioritario.


Ai tempi del proporzionale c'era il fattore k e la dc era il partito di maggioranza relativa quando non assoluta.
Come ho già però scritto, nel momento in cui la società ha chiesto un cambiamento, c'è stato il primo governo di centrosinistra... con il maggioritario non ci sarebbe stato.

Negli ultimi 15 anni di maggioritario abbiamo avuto tre governi guidati da Prodi e tre governi guidati da Berlusconi, oltre ad un governo Amato (che già aveva governato nella prima repubblica) e ad un governo d'Alema.

Le grosse differenze introdotte sono state:
- l'alternanza (che può essere un fatto positivo, ma va soppesata insieme al resto del quadro);
- la personalizzazione dello scontro (che a mio avviso è deleteria);
- l'ascesa di ex comunisti alle alte cariche, ma non dipende dal sistema elettorale bensì dal venir meno del fattore k.


che poi il maggioritario voglia dire "piu' potere ai cittadini" che pero' lo usano male, questo e' purtroppo un altro discorso. evidentemente siamo molto piu' manipolabili di quello che pensiamo.

Non vuol dire "più potere ai cittadini": nessun politologo serio affermerà mai una simile castroneria ;)
Il maggioritario (in condizioni ottimali, s'intende) ha come effetto la riduzione della frammentazione politica e di conseguenza la formazione di governi più stabili. Stop. La palla del potere ai cittadini esiste solo nella propaganda dei politici che hanno proposto il referendum.

Me lo spiegate anche a me che non ci ho capito una mazza ? :(

Semplicemente, se prendiamo i due tipi puri di sistema elettorale (maggioritario e proporzionale) abbiamo due sistemi che rispondono a logiche diverse, logiche che sono state individuate con assoluta certezza dalla comunità scientifica.

- Maggioritario: favorisce la semplificazione del quadro politico attribuendo molto potere alle forze maggiori, esclude dall'arena politica le forze antisistema o comunque radicali, permette la formazione di governi stabili a cui si contrappone un'opposizione normalmente molto morbida in quanto si propone essa stessa come alternativa di governo e quindi deve mostrare senso di responsabilità;
- Proporzionale: favorisce la rappresentanza fedele di tutte le categorie e tendenze sociali, include nell'arena politica anche le forze radicali o addirittura antisistema; in casi di estrema frammentazione (quadro politico a pluripartitismo estremo) può comportare frequenti crisi di governo.

Tutto il resto che viene attribuito ai due sistemi è semplice fantasia o (nei casi peggiori) propaganda. ;)

Marco!
28-08-2008, 11:01
EEEEHHHH??? Ma si è bevuto il cervello sto qui?

Più potere al premier?
Bipolarismo all'americana per togliere i partiti piccoli?

Qualche altra idea per diventare sempre di più una dittatura delle maggioranza???

non credo sappia con esattezza chi è il nostro premier...

D.O.S.
28-08-2008, 11:11
- Maggioritario: favorisce la semplificazione del quadro politico attribuendo molto potere alle forze maggiori, esclude dall'arena politica le forze antisistema o comunque radicali, permette la formazione di governi stabili a cui si contrappone un'opposizione normalmente molto morbida in quanto si propone essa stessa come alternativa di governo e quindi deve mostrare senso di responsabilità;

è quello che sta accadendo adesso in Italia , quindi noi dovremmo avere un sistema maggioritario .
ho l'impressione che solo Berlusconi con le sue televisioni e i suoi capitali sia in grado di governare in tale modo .
il precedente governo è stato eletto con la stessa legge eppure sembrava un governo nato dal proporzionale .

nomeutente
28-08-2008, 11:15
è quello che sta accadendo adesso in Italia , quindi noi dovremmo avere un sistema maggioritario .
ho l'impressione che solo Berlusconi con le sue televisioni e i suoi capitali sia in grado di governare in tale modo .
il precedente governo è stato eletto con la stessa legge eppure sembrava un governo nato dal proporzionale .

In Italia c'è stato un tentativo di proporzionalizzare il maggioritario (non solo con il "porcellum" ma anche prima: i partiti suddividevano i seggi prima delle elezioni) e questo ha ovviamente reso il nostro sistema spurio, a prescindere dal meccanismo specifico.

evelon
28-08-2008, 11:20
non credo sappia con esattezza chi è il nostro premier...

Un sistema politico mica si fà in base al nome del premier :mbe:

Critichiamo le leggi ad personam e poi le facciamo per primi ?!?!

Per di più su un argomento come la legge elettorale ??

Uno dei più grossi motivi di declino italiano è l'instabilità politica, se un sistema riesce a garantire quella stabilità e governabilità che ci manca ben venga.

Poi stà al corpo elettorale scegliere chi mettere al comando

pegasoalatp
28-08-2008, 12:53
Un sistema politico mica si fà in base al nome del premier :mbe:

Critichiamo le leggi ad personam e poi le facciamo per primi ?!?!

Per di più su un argomento come la legge elettorale ??

Uno dei più grossi motivi di declino italiano è l'instabilità politica, se un sistema riesce a garantire quella stabilità e governabilità che ci manca ben venga.

Poi stà al corpo elettorale scegliere chi mettere al comando

Concordo.
Poi tornare al proporzionale che ci ha dato interi cicli storici governati dalla "palude" CAF mi fa orrore.
Non credo ci sia un sistema perfetto: tutti hanno pro e contro. credo che il problema sia sempre la sua implementazione concreta, che dipende dal senso civico e dalla qualita' delle persone. Se e' poco, qualunque sistema non funzionera'.

Fritz!
28-08-2008, 14:22
Questione di punti di vista. ;)
Io sono naturalmente d'accordo con te... ma tu non mi sembri del tutto coerente ;)
Un fenomeno come il berlusconismo (accentramento del potere, personalizzazione estrema, opposizione morbida) non sarebbe stato possibile durante la prima repubblica: è di fatto figlio del referendum di Segni e Occhetto ed è appunto una ragione in più per essere proporzionalisti.



L'attuale sistema è un maggioritario mascherato.
I "partitini" sono sopravvissuti (con fatica) solo fino a che lo hanno voluto le forze maggiori: è stata sufficiente la scelta di uno dei maggiori partiti per decidere quali forze meritavano spazio politico e quali no.
Il maggioritario attribuisce un potere esagerato alle forze maggiori, questo è obiettivamente fuori discussione.



L'offerta politica è influenzata dal sistema elettorale, che influisce anche sull'effettiva possibilità di trasformare l'offerta in rappresentanza.



E' probabile che non sia coerente, per il semplice fatto che non ho le idee chiare.

Oltetutto un conto è una discussione teorica sui modelli preferiti, altro discorso èquando si scende nel concreto sul piano dell'analisi della situazione contingente in Italia.

In teoria io rimango dell'idea che il sistema migliore, o comunque quello che preferisco, è il maggioritario a doppio turno. E ritengo anche che le esigenze di governabilità siano prioritarie rispetto alla rappresentanza.

Anzi, onestamente, le istanze di identificazione non le capisco molto. Per come vedo io il senso della politica, il voto è lo strumento con cui si sceglie il migliore progetto per il governo del paese. In una realtà post ideologica, in cui l'identità individuale è sfaccettata in mille modi diversi, l'identificazione mi pare un concetto negativo, per certi versi egoista e comunque limitato, che riduce la democrazia al "communitarismo".

Quanto poi al berlusconismo... credo che abbia innumerevoli cause e il sistema di voto non è tra le più rilevanti.

Sawato Onizuka
29-08-2008, 00:59
Sì, ma la differenza è che in Germania c'erano i tedeschi mentre da noi gli italiani...

*

itaGliani

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