View Full Version : India:violenza contro i cristiani, bruciano un orfanotrofio, muore una suora
veramente è l'Occidentale che dovrebbe "non veder bene" un posto dove uno non può sostenere e\o fare proselitismo di ciò che vuole:
e torniamo sempre allo stesso punto
Che si fà si esporta democrazia?
e se poi ci dicono "AH SIETE IMPERIALISTI" "VOLETE IMPORRE IL VOSTRO MODO DI VIVERE A TUTTO IL GLOBO"
e si da il via alla formazione di ideologie estremiste come alqueda,che poi per assurdo sostengono di voler imporre al mondo la loro visione da cavernicoli (questo si un pericolo davvero serio)
oppure si può ,cinicamente ,aspettare che il tempo faccia il suo corso
ovvero che l'india si sviluppi economicamente e la gente si affranchi dall'ignoranza,che di conseguenza i diritti vengano riconosciuti...ovviamente nel frattempo da quelle parti la gente continuerà
a soffrire senza che i missionari cattolici apportino quel microscopico conforto
che può essere una struttura come l'orfanotrofio,o la scuola <----EDIT ,cmq una goccia nel mare.
io dico la seconda.
->
non riesco a leggere tutto!!!!;)
Se permetti l'asino casca nel momento in cui tu confondi occidentale e cristiano. Cosa che poi non fa che confermare le lamentele di chi si sente colonizzato.
sapevo di espormi a questa critica, proprio per questo ho parlato di etica e di Occidente, l'idea della libertà di religione e di espressione è prettamente occidentale, non cristiana, è come Occidentali che dovremmo essere offesi non come cristiani. Io contesto che si debbano subire danni per il proprio credo, non contesto che tutti dovrebbero essere cristiani per essere "buoni".
e torniamo sempre allo stesso punto
Che si fà si esporta democrazia?
io dico la seconda.
più o meno vale la risposta sopra, io sono Occidentale e quindi sono portato a pensare che la mia etica sia giusta, ma questa etica può valere per questo luogo ed in questo tempo, infatti riconosco di non essere moralmente corretto perchè, giudicando in base alle mie convinzioni sopravvaluto tutto ciò che riguarda l'Occidente. Sono ingiusto? Si, ma tant'è.
più o meno vale la risposta sopra, io sono Occidentale e quindi sono portato a pensare che la mia etica sia giusta, ma questa etica può valere per questo luogo ed in questo tempo, infatti riconosco di non essere moralmente corretto perchè, giudicando in base alle mie convinzioni sopravvaluto tutto ciò che riguarda l'Occidente. Sono ingiusto? Si, ma tant'è.
posizione curiosa. senza retorica ne' ironia.
posizione curiosa. senza retorica ne' ironia.
Sono conscio del fatto che sia una morale ipocrita ed egoista, e cerco di adattarla o correggerla a seconda dei casi........ma non riesco ad averne altre.
sapevo di espormi a questa critica, proprio per questo ho parlato di etica e di Occidente, l'idea della libertà di religione e di espressione è prettamente occidentale, non cristiana, è come Occidentali che dovremmo essere offesi non come cristiani. Io contesto che si debbano subire danni per il proprio credo, non contesto che tutti dovrebbero essere cristiani per essere "buoni".
Ma è sbagliato secondo me ridurla a una questione di libertà religiosa. Per 2 motivi.
1) quello che ho esposto già dalla domanda retorica a inizio 3d. Le violenze e gli assassini, le sommosse, i linciaggi, purtroppo esistono in India. A volte sono a sfondo tribale, a volte sono a sfondo religioso, a volte sono a sfondo politico (in quella zona ci sono partiti armati maoisti che si ispirano al Nepal, almeno a quanto ho letto), con spesso dietro interessi economici. In questo, due morti cristiani, purtroppo, rientrano pienamente nel contesto. Contesto che prescinde da questioni teologiche, ma è più che altro sociale ed economico. Contesto che chi decide di andare a fare proselitismo in quelle zone conosce. La suora morta non è tanto vittima di una persecuzione anticristiana, quanto piuttosto vittima di una situazione di povertà e violenza nella quale operava.
2) La libertà religiosa è una cosa. Il proselitismo è altro. Il diritto personale di libertà di credere non significa un diritto assoluto alle attività di proselitismo. E questo è vero in primis in occidente, in cui il proselitismo è limitato da leggi contro la truffa, o il plagio o la circonvenzione di incapaci. Senza parlare di gruppi o culti ai quali è vietato fare proselitismo... pensa ad esempio a Scientology, senza volersi addentrare nella questione delle sette. Il proselitismo viene difeso da una religione solo quando si trova dalla parte vincente. Ma se si guardano le lamentele del Vaticano contro la "decristianizzazione" dell'Europa, contro l'ateismo o i culti nuovi o altro ancora, il senso non è molto diverso dalle lamentele del leader induista contro il proselitismo dei missionari.
scusami, ma sono davvero incuriosito.
un po' anche perche' tempo fa mi capitava di dire cose simili, anche piu' forti tipo "lo sto che sto sbagliando, ma non sono capace di comportarmi diversamente".
poi invece ho visto che non e' cosi'. e' tutta questione di scelte.
niente morale, eh? ;)
Ma è sbagliato secondo me ridurla a una questione di libertà religiosa. Per 2 motivi.
1) quello che ho esposto già dalla domanda retorica a inizio 3d. Le violenze e gli assassini, le sommosse, i linciaggi, purtroppo esistono in India. A volte sono a sfondo tribale, a volte sono a sfondo religioso, a volte sono a sfondo politico (in quella zona ci sono partiti armati maoisti che si ispirano al Nepal, almeno a quanto ho letto), con spesso dietro interessi economici. In questo, due morti cristiani, purtroppo, rientrano pienamente nel contesto. Contesto che prescinde da questioni teologiche, ma è più che altro sociale ed economico. Contesto che chi decide di andare a fare proselitismo in quelle zone conosce. La suora morta non è tanto vittima di una persecuzione anticristiana, quanto piuttosto vittima di una situazione di povertà e violenza nella quale operava.
si, diciamo che ci siamo trascinati in una discussione religiosa dimenticando il contesto locale....ma non scordiamoci che TUTTE (o quasi)le persecuzioni storiche a sfondo religioso hanno inizio da motivazioni economiche (dai Guelfi, agli Ugonotti, agli Ebrei)
2) La libertà religiosa è una cosa. Il proselitismo è altro. Il diritto personale di libertà di credere non significa un diritto assoluto alle attività di proselitismo. E questo è vero in primis in occidente, in cui il proselitismo è limitato da leggi contro la truffa, o il plagio o la circonvenzione di incapaci. Senza parlare di gruppi o culti ai quali è vietato fare proselitismo... pensa ad esempio a Scientology, senza volersi addentrare nella questione delle sette. Il proselitismo viene difeso da una religione solo quando si trova dalla parte vincente. Ma se si guardano le lamentele del Vaticano contro la "decristianizzazione" dell'Europa, contro l'ateismo o i culti nuovi o altro ancora, il senso non è molto diverso dalle lamentele del leader induista contro il proselitismo dei missionari.
Capisco il tuo ragionamento, ma una società civile giudica (sempre in base al proprio giudizio) cosa si può o non si può fare e crea le leggi, non permette di fare della violenza un metodo di controllo del "diverso", ed è la violenza che contesto agli Indù, non l'avversità ai Cristiani.
si, diciamo che ci siamo trascinati in una discussione religiosa dimenticando il contesto locale....ma non scordiamoci che TUTTE (o quasi)le persecuzioni storiche a sfondo religioso hanno inizio da motivazioni economiche (dai Guelfi, agli Ugonotti, agli Ebrei)
Capisco il tuo ragionamento, ma una società civile giudica (sempre in base al proprio giudizio) cosa si può o non si può fare e crea le leggi, non permette di fare della violenza un metodo di controllo del "diverso", ed è la violenza che contesto agli Indù, non l'avversità ai Cristiani.
Ma per carità, non ho mai detto che è giusta la violenza. Ho solo detto che le cause non possono essere banalizzate con la lente del vittimismo.
E quello che soprattutto non condivido è l'identificazione. La lettura dei fatti in uno scontro tra "noi" e "loro". Il riflesso grottesco dei media nel rappresentare la suora morta come "una dei nostri". Riflesso al quale molti utenti si son subito allineati.
E quello che soprattutto non condivido è l'identificazione. La lettura dei fatti in uno scontro tra "noi" e "loro". Il riflesso grottesco dei media nel rappresentare la suora morta come "una dei nostri". Riflesso al quale molti utenti si son subito allineati.
di questo sono colpevole. è la "sindrome della campana", era quello di cui parlavo prima....in base alla situazione cambio solo la dimensione del campanile........nel caso in questione era "Occidente e religioni sviluppatesi in esso contro religioni indiane"......domani sarà "UE contro Russia"......dopodomani "Piemonte contro Liguria"
mi pare un po' grossetta contestare la violenza a un miliardo di persone.
facendo le debite proporzioni sarebbe come dire che tutti gli italiani e i romeni stuprano le turiste straniere.
l'india e' quanto di piu' lontano ci sia da un corpo unico e i due pilastri principali che la reggono sono una costituzione, sulla carta (ma come tutte), piu' moderna delle nostre e una religione/filosofia chiamata hinduismo. che come tutte le religioni ha le sue contraddizioni (per definizione della religione, direi) e contiene al suo interno delle frange estremistiche, molto limitate nel numero ma molto rumorose.
ora, lo so che sto estremizzando ma e' un pretesto per dire che la societa' indiana sotto sotto e' violenta, anche in modo strisciante, ma comunque molto molto molto meno di una qualsiasi tra le cosiddette democrazie occidentali. mi e' capitato di girare per i quartieri peggiori di calcutta e quello che ho visto e' disperazione, rassegnazione, decadimento, miseria, decomposizione, sporcizia, inquinamento, ma di violenza ben poca, o meglio piu' che altro un'impressione "sottocutanea" ma data principalmente dal mio background che riteneva impossibile camminare in certe strade senza rischiare la vita.
ps: e credo che chiunque sia stato in india possa confermare che ci si vede di tutto e di piu' ma la violenza sembra talmente assente che sembra quasi impossibile. ovviamente eslcudendo quelli che pensano di esserci stati e poi sono stati in quella terra di nessuno che sono i viaggi organizzati dalle agenzie.
dantes76
26-08-2008, 17:27
tranquillo, non c'è proprio pericolo :)
P.S. visto che sei tanto in ansia per i poveretti che vengono forzatamente convertiti dai soliti cristiani, lo sapevi che molti di loro, invece, non vedono l'ora di convertirsi spontaneamente per sfuggire al crudele sistema delle caste? Non che la cosa in sè e per sè sia esattamente da proporre come modello, però sarebbe disonesto nasconderlo.
il sistema delle caste E' indifferente al convertirsi ad altre religioni...
Ps: per quanto riguarda le caste in India e il nasconderle hai sbagliato persona...
semmai sono propio i destri e credenti del forum; che quando, qualche mese addietro feci notare; alla frase di alcuni che l'india e' una democrazia, piu' democratica della cina; facevo notare che l'india suddivide i propi cittadini in caste..
Detto questo...
Facciamo lavorare gli Indu'...
Blue Spirit
26-08-2008, 19:50
il sistema delle caste E' indifferente al convertirsi ad altre religioni...
dici? :mbe:
ne dubito (fermo restando che è innegabile che il sistema delle caste sia un prodotto induista): http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=9389
Ps: per quanto riguarda le caste in India e il nasconderle hai sbagliato persona...
meglio così;)
Facciamo lavorare gli Indu'...
cioè? :mbe:
Ziosilvio
26-08-2008, 22:30
Dal Corriere della Sera (http://www.corriere.it/esteri/08_agosto_26/orissa_gesuiti_rapiti_d42e0a02-7367-11dd-95d1-00144f02aabc.shtml):
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Salgono a otto i morti
India, nuove violenze contro i cristiani
Imposto coprifuoco nel Kandhamal
Rilasciati due missionari nella città di Duburi in Orissa. Il Vaticano esprime «solidarietà alle chiese locali»
NUOVA DELHI - Continua l’ondata di violenza in India contro i cristiani e sale a otto il numero delle persone uccise negli attacchi degli estremisti indù. Lo rende noto la polizia. «Abbiamo informazioni della morte di alcune persone nell'area di Raika. Stiamo raccogliendo maggiori informazioni», ha detto il capo della polizia locale, commissario Satyabrata Sahu. Secondo fonti di polizia contattate dalla Misna, tre persone sarebbero morte asfissiati nell'incendio appiccato alle loro case durante la notte. «La situazione nel distretto di Kandhamal è molto tesa ma sotto controllo» ha aggiunto Sahu, che ha garantito la protezione delle forze dell'ordine. Le violenze erano iniziate sabato scorso, subito dopo l'assassinio del capo religioso induista Swami Lakshamanananda Saraswati in un attacco armato contro il suo ashram e hanno raggiunto il culmine lunedì, in occasione del rito funebre per il leader indù. L'attentato era stato rivendicato dai guerriglieri maoisti ma, nonostante questo, i radicali indù lo hanno invece attribuito ai cristiani.
COPRIFUOCO - Intanto, dopo l’assassinio dei due missionari, morti bruciati lunedì negli incendi appiccati contro le istituzioni religiose locali, è stato imposto un coprifuoco a tempo indeterminato nel distretto di Kandhamal e in altre zone nello stato indiano dell'Orissa mentre centinaia di poliziotti sono stati impiegati in tre città, per cercare di sedare le violente proteste scoppiate nell'ultima settimana, in seguito all'assassinio di un leader collegato al partito nazionalista Bharatiya Janata Party (Bjp).
RILASCIATI DUE RELIGIOSI - Stanno invece bene i due religiosi rapiti lunedì a Duburi in Orissa. I due missionari, un verbita e un gesuita, sono al sicuro nella loro comunità. Secondo quanto riferisce l'agenzia missionaria Misna, Padre Simon Laksa, direttore dell’ostello, e padre Xavier Tirkey «erano stati portati via nella foresta da un gruppo di estremisti che li ha denudati e picchiati, ma poi i due religiosi sono riusciti a scappare». Altri due religiosi, Padre Thomas Chellan e suor Meena Barwa, sono invece sotto custodia della polizia per motivi di sicurezza. Lo ha riferito il Superiore dei missionari verbiti padre Joseph Topno, spiegando che durante gli episodi di violenza di lunedì il sacerdote e la sua collaboratrice sono stati aggrediti e pesantemente picchiati. Intanto sono tornati a Padampur i 19 bambini ospitati nell'orfanotrofio incendiato lunedì dai fondamentalisti, dove è morta una missionaria laica.
VATICANO: «SOLIDARIETÀ ALLE CHIESE LOCALI» - In una nota della Sala Stampa della Santa Sede, il Vaticano ha espresso «solidarietà alle chiese locali e alle congregazioni religiose coinvolte» nelle violenze in Orissa. La Santa Sede - continua il comunicato - «riprova queste azioni che ledono la dignità e la libertà delle persone, e compromettono la pacifica convivenza civile». La Chiesa lancia un appello a tutti «affinchè, con senso di responsabilità, si ponga fine ad ogni sopraffazione e si ricostituisca un clima di dialogo e rispetto vicendevole».
26 agosto 2008
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http://www.cifr.it/Colosseo-Roma-1996-postcard.jpg
cdimauro
26-08-2008, 23:00
perchè Cristo chiede di annunciare il Vangelo anche a costo della propria vita!!! perchè bisogna lottare per la dignità dell'uomo e la libertà religiosa!
Ha anche detto che era venuto soltanto per le "pecorelle smarrite di Israele" e di lasciar perdere i pagani.
oh mamma :doh: 1) la religione, contrariamente a quanto amate pensare voi, non è una barzelletta in cui si gioca coi comandamenti così come pare e piace secondo la convenienza del momento
Infatti è ben nota l'esistenza di UNA sola religione.
2) non abbiamo il diritto di chiedere la libertà religiosa, che è riconosciuta come uno dei diritti fondamentali dell'uomo? ma siamo pazzi?
Puoi professare quello che vuoi, purché non intacchi minimamente i diritti e il portafogli degli altri uomini.
3) del "rispetto" di chi non accetta il nostro messaggio, ce ne importa relativamente, se questo arriva solo dietro ricatti e ricattini vari...
Sempre meglio di chi non ha nessun rispetto per chi la pensa diversamente e vuole imporre a TUTTI il suo messaggio, comprese le relative conseguenze.
StefAno Giammarco
27-08-2008, 02:54
http://www.cifr.it/Colosseo-Roma-1996-postcard.jpg
Mi traduci a parole tue che in questo caso non ho ben capito cosa volessi dire e cerca di non essere enigmatico perché potrei fraintendere.
Colgo l'occasione per chiederti di postare oltre alle foto anche dei tuoi commenti a parole perché non tutti gli utenti sono portati ai rebus.
nomeutente
27-08-2008, 10:10
Mi traduci a parole tue che in questo caso non ho ben capito cosa volessi dire e cerca di non essere enigmatico perché potrei fraintendere.
Penso intendesse accusare qualcuno di ritenere i cristiani validi solo come pappa per leoni.
In ogni caso, direi che il thread è border line se non già degenerato.
Meglio per tutti se lo chiudiamo ;)
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