Ser21
16-08-2008, 16:12
Messa di commemorazione per le sei vittime trucidate in Germania lo scorso Ferragosto
Undici perquisizioni "tutte negative". L'appello del padre del minorenne ucciso
Un anno fa la strage di Duisburg
"Basta armi: portano solo morte"
Cambia il nome del ristorante teatro dell'esecuzione: ora è "Silber Tafel", tavola d'argento
ROMA - Alla messa di commemorazione per le vittime della strage di Duisburg, un anno fa, i familiari di Francesco Giorgi indossavano abiti bianchi, segno di pace e riconciliazione. Giovanni, il padre del diciassettenne ucciso nel ristorante "da Bruno" il 15 agosto 2007, ha rivolto un appello alla gente di San Luca: "Deponete le armi: portano solo sangue, distruzione e morte". Gli assassini del figlio, Teresa e Giovanni Giorgi li hanno perdonati già all'indomani della strage: "Noi siamo una famiglia onesta - ha detto il padre - e non abbiamo niente a che fare con la faida".
E mentre il parroco di San Luca celebrava la messa, decine di carabinieri perquisivano le case delle famiglie dei Nitra-Strangio e dei Pelle-Vottari contrapposte da quindici anni in una sanguinosa faida che ha mietuto già decine di vittime. Undici sono state le perquisizioni ordinate in occasione del primo anniversario della strage in Germania, "tutte negative" come hanno riferito gli inquirenti con un linguaggio burocratico. "Segno che la situazione è sostanzialmente tranquilla a San Luca", ribadiscono gli investigatori. Come ha spiegato il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, dopo la strage di Diusburg "c'è stata una presa di coscienza".
Nel Ferragosto di un anno fa, a Duisburg, la guerra tra clan di 'ndrangheta fece sei morti: Tommaso Venturi, 18 anni quel giorno; Francesco Giorgi, minorenne; Francesco e Marco Pergola, rispettivamente di 22 e 20 anni; Marco Marmo di 25 anni, e Sebastiano Strangio, di 39 anni.
Del massacro, al ristorante "da Bruno" non c'è più traccia, il locale ha anche cambiato nome. I "calabresi" sono scomparsi, la gestione è tornata tedesca. Anche il menu è cambiato; si mangia tedesco e si prova a dimenticare. Adesso sull'insegna è scritto "Silber Tafel", tavola d'argento.
(16 agosto 2008)
In una regione dominata da una delle mafie più ricche e potenti del mondo,in un paese come San Luca,epicentro di due delle cosche più potenti e agguerrite della calabria,in gurra tra loro da anni,mi chiedo come il procuratore nazionale antimafia possa dire che va tutto bene,che "la situazione è tranquilla".
"c'è stata una presa di coscenza".mi devo immaginare il padrino che prende "coscenza" di quello che sta accadendo e si redime,folgorato sulla via ?
E' incredibile che in italia si possano fare affermazioni del genere senza che un giornalista chieda a grasso se ci stia prendnendo tutti per il culo.
che schifo.
Undici perquisizioni "tutte negative". L'appello del padre del minorenne ucciso
Un anno fa la strage di Duisburg
"Basta armi: portano solo morte"
Cambia il nome del ristorante teatro dell'esecuzione: ora è "Silber Tafel", tavola d'argento
ROMA - Alla messa di commemorazione per le vittime della strage di Duisburg, un anno fa, i familiari di Francesco Giorgi indossavano abiti bianchi, segno di pace e riconciliazione. Giovanni, il padre del diciassettenne ucciso nel ristorante "da Bruno" il 15 agosto 2007, ha rivolto un appello alla gente di San Luca: "Deponete le armi: portano solo sangue, distruzione e morte". Gli assassini del figlio, Teresa e Giovanni Giorgi li hanno perdonati già all'indomani della strage: "Noi siamo una famiglia onesta - ha detto il padre - e non abbiamo niente a che fare con la faida".
E mentre il parroco di San Luca celebrava la messa, decine di carabinieri perquisivano le case delle famiglie dei Nitra-Strangio e dei Pelle-Vottari contrapposte da quindici anni in una sanguinosa faida che ha mietuto già decine di vittime. Undici sono state le perquisizioni ordinate in occasione del primo anniversario della strage in Germania, "tutte negative" come hanno riferito gli inquirenti con un linguaggio burocratico. "Segno che la situazione è sostanzialmente tranquilla a San Luca", ribadiscono gli investigatori. Come ha spiegato il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, dopo la strage di Diusburg "c'è stata una presa di coscienza".
Nel Ferragosto di un anno fa, a Duisburg, la guerra tra clan di 'ndrangheta fece sei morti: Tommaso Venturi, 18 anni quel giorno; Francesco Giorgi, minorenne; Francesco e Marco Pergola, rispettivamente di 22 e 20 anni; Marco Marmo di 25 anni, e Sebastiano Strangio, di 39 anni.
Del massacro, al ristorante "da Bruno" non c'è più traccia, il locale ha anche cambiato nome. I "calabresi" sono scomparsi, la gestione è tornata tedesca. Anche il menu è cambiato; si mangia tedesco e si prova a dimenticare. Adesso sull'insegna è scritto "Silber Tafel", tavola d'argento.
(16 agosto 2008)
In una regione dominata da una delle mafie più ricche e potenti del mondo,in un paese come San Luca,epicentro di due delle cosche più potenti e agguerrite della calabria,in gurra tra loro da anni,mi chiedo come il procuratore nazionale antimafia possa dire che va tutto bene,che "la situazione è tranquilla".
"c'è stata una presa di coscenza".mi devo immaginare il padrino che prende "coscenza" di quello che sta accadendo e si redime,folgorato sulla via ?
E' incredibile che in italia si possano fare affermazioni del genere senza che un giornalista chieda a grasso se ci stia prendnendo tutti per il culo.
che schifo.