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View Full Version : La grande bugia del ritorno al nucleare


Daemonarch
21-07-2008, 20:15
Un primo punto è la falsa convinzione sulla parte del nucleare nel mondo dell'energia. Il nucleare ha un ruolo molto inferiore di quanto non dica la pubblicità.

L'energia utilizzata nel pianeta è spesso disegnata sotto forma di torta.
Essa presenta tre fette più grandi, petrolio, carbone, gas naturale. Poi vi sono le fette minori: nucleare, idroelettrico, rinnovabili.
In termini di energia primaria totale la quota del nucleare è valutata in sede Ocse-Aie nel 6,3% contro il 2,2% dell'idroelettrico. Una classifica che fa testo. Però la produzione globale del nucleare è di 2,768 Twh mentre quella idroelettrica è stata di 2,994 Twh. (2005). Come si spiega che il nucleare pesi in termini di fetta-di-torta tre volte tanto? E che abbia perciò il triplo di importanza nei recenti discorsi dei decisori politici? Il fatto è che mentre la potenza idroelettrica diventa interamente elettricità, quella nucleare lo diventa solo per un terzo, mentre il resto è calore che si disperde quasi per intero, osserva Greenpeace. Non si usa cogenerazione a partire dal nucleare.

Punto due. Le risorse di uranio note sono pari a 3,3 milioni di tonnellate, in particolare in Australia e Canada; considerando le risorse stimate si arriva a un ordine di grandezza di 5,5 milioni. Il consumo per i 439 reattori in esercizio nel mondo è di 70 mila tonnellate annue (2008). Ai livelli attuali di consumo, sono coperti 50 o 70 anni, comprendendo i ritrovamenti attesi. Se i reattori raddoppiano, il tempo per l'esaurimento dell'uranio si dimezza. Se triplicano, come suggerisce l'Aie, indicando in 32 centrali da 1.000 Mw ogni anno, il contributo che il nucleare potrebbe fornire alla riduzione globale del 50 per cento dei gas serra, finirebbe ben prima del fatidico 2050. Sarebbe esaurito, per quella data, anche l'uranio proveniente dagli arsenali atomici inutili, di cui oggi si fa largo uso. Quella delle «mille centrali» da costruire è anche l'idea suggerita da Silvio Berlusconi in sede G8, ma non figurò nel comunicato finale, anche per l'opposizione di Angela Merkel. La cancelliera tedesca ha ammesso di essere favorevole all'uso del nucleare, ma di dover sottostare alla volontà della sua coalizione che ha deciso la dismissione del nucleare civile in Germania.
Berlusconi si è poi rifatto a Parigi alla conferenza sul Mediterraneo proponendo l'adunata dei consumatori di petrolio per ottenere dai produttori un prezzo più abbordabile, e minacciando l'uso massiccio del nucleare per ridurre l'Opec e gli altri a più miti consigli. Con che risultati, non si sa.

Punto tre. La maggior parte degli impianti nucleari sono entrati in produzione elettrica (collegati alla rete) tra 1967 e 2006. C'è una fase di salita che culmina con il 1984 e poi comincia una netta discesa quasi senza ripensamenti. Il declino non è riferibile agli incidenti né di Tree Mile Island (1978) né di Cernobyl (1986), ma allo scarto tra costi e ricavi previsti. Il costo principale è quello della costruzione dell'impianto, dei macchinari, degli schermi protettivi.
Per gli impianti nucleari servono aiuti di stato, garanzie sui prezzi, sicurezza di monopolio. Il vero nemico sono le liberalizzazioni. Esse sono in forte contrasto con la produzione elettronucleare che ha invece bisogno del dirigismo che offre risorse ed elimina gli ostacoli, legali e ambientali. Se manca qualcuno degli elementi elencati prima, la scelta nucleare si fa più aleatoria. Chi ama i paradossi può dire che è stata Margaret Thatcher, spalleggiata da Ronald Reagan, a sconfiggere il nucleare. Negli Usa, ripete Greenpeace, è stata la liberalizzazione a bloccare gli investimenti in nuovi impianti nucleari da 30 anni.

Punto quattro. In queste condizioni è molto difficile che si lanci un programma nucleare in Italia. Quattrini pubblici non ce ne sono. Se ci fossero, partirebbe subito da Bruxelles una procedura d'infrazione nei confronti del governo italiano. Basta ricordare il caso dell'Alitalia. D'altro canto l'Enel, braccio pubblico del settore elettrico, ha creduto di aggirare difficoltà e controlli investendo nel nucleare in Francia e in altri paesi, come la Slovacchia, nella speranza di ritrovarvi appoggio pubblico, garanzia sui prezzi, monopolio sicuro.

Punto cinque. Il costo principale di un chilowatt nucleare è dato dall'impianto che conta per oltre i due terzi. Ma quanto costa una centrale nucleare? Greenpeace risponde che le valutazioni sono molto discordi: per 1.000 Mw si va da 2 miliardi di euro secondo la valutazione dell'Enel ai 3,5 della E.On, sua grande concorrente tedesca, ai 4,6 miliardi indicati da Moody's che ha svolto uno studio in ambiente Usa, ai 5,2 miliardi di un altro conto di origine Usa, effettuato dalla compagnia elettrica Florida L&P. Quattrini che possono essere recuperati solo con lunghe dilazioni e quindi la remunerazione degli azionisti è il punto debole; diverso il caso di garanzie pubbliche, come per l'impianto di Olkiluoto, in Finlandia, per il quale la copertura è data dai francesi e dagli svedesi, gli uni essendo interessati all'impianto e gli altri alla produzione elettrica. L'impianto ha sfondato i tempi di costruzione e i costi sono più che raddoppiati. L'appaltatore Siemens ha incaricato un subappaltatore polacco, risultato inadatto. Conseguenza: ritardi ed extracosti.

Punto sei. Avrebbe un senso ambientale l'introduzione di un massiccio numero di centrali? Raddoppiando i reattori entro il 2030 e attivando 500.000 Mw nuovi, i costi d'installazione ammonterebbero a 2.000 miliardi di euro. Si dovrebbe allacciare in rete un nuovo reattore ogni 2 settimane. E le emissioni di Co2 si ridurrebbero solo del 3%: risultati raggiungibili altrimenti, con minor spesa e più libertà.


Fonte: www.ilmanifesto.it

Fil9998
21-07-2008, 20:42
chi ah investito nel know how delle centrali si aspetta ora un ritorno economico, AKA di riuscire a far costruire a stati-babbeo governati da amici lobbisti degli impianti solo per farsi pagare progetti e costruzione,

che poi detti impinati saranno delle cattedrali nel deserto frega poco, l'importante è avere l'appalto...


vedi impregilo, vedi alta velocità, vedi ponte sullo stretto ...

l'importante è l'appalto all'amico lobbista a spese do pantalone.


poi, fra 15 anni ci venderanno il nuovo eolico, il nuovo foltovoltaico di 25° generazione che tengono chiusi nel cassetto da almeno 10 anni.




del resto lo fanno per i motori a scoppio...
se nelle auto avessero investitto metà di quello ceh hanno investito in 50 anni sull'elettronica, avreemmo auto che vanno consumando acqua o poco più...



e intanto paga.

se poi il tumore aumentta, meglio...


c'è sempre l'amico lobbista farmaceutico da far ingrassare.

fuocoz
21-07-2008, 20:44
chi ah investito nel know how delle centrali si aspetta ora un ritorno economico, AKA di riuscire a far costruire a stati-babbeo governati da amici lobbisti degli impianti solo per farsi pagare progetti e costruzione,

che poi detti impinati saranno delle cattedrali nel deserto frega poco, l'importante è avere l'appalto...


vedi impregilo, vedi alta velocità, vedi ponte sullo stretto ...

l'importante è l'appalto all'amico lobbista a spese do pantalone.


poi, fra 15 anni ci venderanno il nuovo eolico, il nuovo foltovoltaico di 25° generazione che tengono chiusi nel cassetto da almeno 10 anni.




del resto lo fanno per i motori a scoppio...
se nelle auto avessero investitto metà di quello ceh hanno investito in 50 anni sull'elettronica, avreemmo auto che vanno consumando acqua o poco più...



e intanto paga.

se poi il tumore aumentta, meglio...


c'è sempre l'amico lobbista farmaceutico da far ingrassare.



***

GianoM
21-07-2008, 20:52
Ma su, non preoccupiamoci nemmeno del ritorno del nucleare. Non ce la faranno mai in 5 anni, neanche a cominciare.

Fil9998
21-07-2008, 21:07
si, ma a firmare un contrattino capestro con la impregilo di turno stile quello del ponte sullo stretto ci mettono un mese...

poi si faccia o meno l'0pera noi paghiamo comunque, anzi per loro è meglio se non si fa,

han preso 50% dei soldi tramite la penale facendo ZERO di lavoro,

chiamali scemi.

Senza Fili
21-07-2008, 21:38
chi ah investito nel know how delle centrali si aspetta ora un ritorno economico, AKA di riuscire a far costruire a stati-babbeo governati da amici lobbisti degli impianti solo per farsi pagare progetti e costruzione,

che poi detti impinati saranno delle cattedrali nel deserto frega poco, l'importante è avere l'appalto...


vedi impregilo, vedi alta velocità, vedi ponte sullo stretto ...

l'importante è l'appalto all'amico lobbista a spese do pantalone.


poi, fra 15 anni ci venderanno il nuovo eolico, il nuovo foltovoltaico di 25° generazione che tengono chiusi nel cassetto da almeno 10 anni.




del resto lo fanno per i motori a scoppio...
se nelle auto avessero investitto metà di quello ceh hanno investito in 50 anni sull'elettronica, avreemmo auto che vanno consumando acqua o poco più...



e intanto paga.

se poi il tumore aumentta, meglio...


c'è sempre l'amico lobbista farmaceutico da far ingrassare.






*

gugoXX
21-07-2008, 21:54
Nessuno ha un fotovoltaico veramente competitivo nel cassetto.
La tesi sarebbe che sono persone avide di denaro.
Se ci fosse un buon fotovoltaico e se fosse veramente competitivo, poiche' si tratterebbe di persone avide di denaro, sarebbero i primi a metterlo sul mercato "per primi", in modo da guadagnarci piu' possibile.
Se non lo fanno e' perche' non conviene. E infatti non conviene ancora, rispetto al petrolio, ai prezzi che il petrolio ha oggi, nonostante possano sembrare alti.

Fra 50 anni magari ci muoveremo tutti con energia pulita, ma a prezzi molto maggiori di quanto costi oggi muoverci con il petrolio, sempre se non trovano veramente l'idea che oggi nel cassetto non c'e'.

John Cage
21-07-2008, 21:55
si, ma a firmare un contrattino capestro con la impregilo di turno stile quello del ponte sullo stretto ci mettono un mese...

poi si faccia o meno l'0pera noi paghiamo comunque, anzi per loro è meglio se non si fa,

han preso 50% dei soldi tramite la penale facendo ZERO di lavoro,

chiamali scemi.

Quoto. E mi sa che andremo avanti così ancora per molto, d'altra esiste un apparato legislativo costruito apposta per ottenere questo risultato, come ad esempio la legge Lunardi.

John Cage
21-07-2008, 21:58
Nessuno ha un fotovoltaico veramente competitivo nel cassetto.
La tesi sarebbe che sono persone avide di denaro.
Se ci fosse un buon fotovoltaico e se fosse veramente competitivo, poiche' si tratterebbe di persone avide di denaro, sarebbero i primi a metterlo sul mercato "per primi", in modo da guadagnarci piu' possibile.
Se non lo fanno e' perche' non conviene. E infatti non conviene ancora, rispetto al petrolio, ai prezzi che il petrolio ha oggi, nonostante possano sembrare alti.

Fra 50 anni magari ci muoveremo tutti con energia pulita, ma a prezzi molto maggiori di quanto costi oggi muoverci con il petrolio, sempre se non trovano veramente l'idea che oggi nel cassetto non c'e'.


Peccato che aziente private che stanno investendo sul fotovoltaico ce ne sono una miriade in tutto il moldo, mentre del nucleare se ne occupano solo gli stati centrali. Chissà come mai.

gugoXX
21-07-2008, 22:00
Peccato che aziente private che stanno investendo sul fotovoltaico ce ne sono una miriade in tutto il moldo, mentre del nucleare se ne occupano solo gli stati centrali. Chissà come mai.

Non e' un peccato, non capisco.
Ho solo detto che oggi nel cassetto, relativamente ad un fotovoltaico "di 25a generazione" non c'e' nulla.
Tanto meno nei cassetti delle aziende private, per le quali, avendoci eventualmente investito, sarebbe nel loro interesse guadagnarci e ritornare degli investimenti in quella direzione.

-kurgan-
21-07-2008, 22:04
Fra 50 anni magari ci muoveremo tutti con energia pulita, ma a prezzi molto maggiori di quanto costi oggi muoverci con il petrolio, sempre se non trovano veramente l'idea che oggi nel cassetto non c'e'.

tra 50 anni invece ho paura che ci muoveremo con l'olio di colza, con i paesi del terzo mondo che convertiranno le loro coltivazioni per far muovere le nostre auto.. e morendo sempre più di fame :(

hibone
21-07-2008, 22:08
tra 50 anni sarà l'apoteosi dell'ambientalismo...
energia pulita! dieta equilibrata e tanto moto...

http://farm1.static.flickr.com/192/510947853_8f455034fc.jpg

gugoXX
21-07-2008, 22:11
tra 50 anni invece ho paura che ci muoveremo con l'olio di colza, con i paesi del terzo mondo che convertiranno le loro coltivazioni per far muovere le nostre auto.. e morendo sempre più di fame :(

Il ciclo dell'olio di colza e' negativo. Costa piu' energia produrre un litro di olio di colza di quanto te ne dia bruciarla. Non e' neppure quella la strada.
Produrre = (Concimare, Piantare, arare, diserbare, tagliare, distillare, distribuire)

John Cage
21-07-2008, 22:26
Non e' un peccato, non capisco.
Ho solo detto che oggi nel cassetto, relativamente ad un fotovoltaico "di 25a generazione" non c'e' nulla.
Tanto meno nei cassetti delle aziende private, per le quali, avendoci eventualmente investito, sarebbe nel loro interesse guadagnarci e ritornare degli investimenti in quella direzione.

ti sbagli anche su questo versante, perchè sul fotovoltaico in campo c'è molta ricerca e la corsa ai migliori brevetti. La tecnologia si sta evolvendo molto velocemente anche nel senso nel miglioramnete continuo del rendimento.

Bisognerebbe un pò informarsi prima... no?

gugoXX
21-07-2008, 22:31
ti sbagli anche su questo versante, perchè sul fotovoltaico in campo c'è molta ricerca e la corsa ai migliori brevetti. La tecnologia si sta evolvendo molto velocemente anche nel senso nel miglioramnete continuo del rendimento.

Bisognerebbe un pò informarsi prima... no?

Anche se questo versante e quale altro?
E' stato detto che ci sono aziende che hanno brevetti nel cassetto e non li tirerebbero fuori per chissa' quale teoria da Complotto Mondiale.
Non ho detto che non ci sono aziende che non stiano investendo. Ho detto che nessuna di queste sta tenendo segreto alcunche' di rivoluzionario.
E se qualcuna stesse studiando qualcosa di rivoluzionario non vedo alcun interesse a tenerlo segreto e inutilizzato.
Sbaglio?

John Cage
21-07-2008, 22:48
Anche se questo versante e quale altro?
E' stato detto che ci sono aziende che hanno brevetti nel cassetto e non li tirerebbero fuori per chissa' quale teoria da Complotto Mondiale.
Non ho detto che non ci sono aziende che non stiano investendo. Ho detto che nessuna di queste sta tenendo segreto alcunche' di rivoluzionario.
E se qualcuna stesse studiando qualcosa di rivoluzionario non vedo alcun interesse a tenerlo segreto e inutilizzato.
Sbaglio?

ok, non avevo capito che ti riferivi a quello che è stato detto. Conunque resta il fatto che ci sono aziende private che si stanno ingrandendo investendo nel fotovoltaico, mente non esistono aziende disposte ad investire sul nucleare. Sbagli a dire che il fotovoltaico non è un buon investimento

gugoXX
21-07-2008, 22:55
ok, non avevo capito che ti riferivi a quello che è stato detto. Conunque resta il fatto che ci sono aziende private che si stanno ingrandendo investendo nel fotovoltaico, mente non esistono aziende disposte ad investire sul nucleare. Chi dice che il fotovoltaico non è un buon investimento non sa di cosa parla

Ah sul fatto che il fotovoltaico sia una delle poche prossime risorse energetiche sono d'accordo.
Ad oggi resta ancora non concorrenziale confrontanto con le risorse classiche, ma speriamo in un buono sviluppo.

Realtivamente pero' al confronto di investimenti privati tra nucleare e fotovoltaico non sarei cosi' talebano.
Potrebbe essere (quasi sicuro) che un investimento sul nucleare costi davvero troppo prima di avere un ritorno, o addirittura che non sia possibile svilupparlo su una scala sufficientemente piccola da essere appetibile per un'azienda.
D'altronde gia' oggi e' possibile avere un fotovoltaico in miniatura in casa, mentre un nucleare e' da escludersi.

Doraneko
22-07-2008, 08:26
tra 50 anni sarà l'apoteosi dell'ambientalismo...
energia pulita! dieta equilibrata e tanto moto...

http://farm1.static.flickr.com/192/510947853_8f455034fc.jpg

OT
L'hai scattata tu sta foto?
So esattamente dove e' stata fatta :eek:

black_wizard
22-07-2008, 09:58
dubito che vedremo posare la prima pietra per la centrale nucleare entro 5 anni in italia....:mbe:

Ma tanto fra un pò avremo centrali a fusione..:D

-kurgan-
22-07-2008, 12:10
Il ciclo dell'olio di colza e' negativo. Costa piu' energia produrre un litro di olio di colza di quanto te ne dia bruciarla. Non e' neppure quella la strada.
Produrre = (Concimare, Piantare, arare, diserbare, tagliare, distillare, distribuire)

me lo auguro davvero che non sia quella la strada, e non certo per considerazioni sul rendimento economico per noi ma per i motivi che ho espresso poco sopra: la fame altrui farebbe circolare noi in automobile.
non sono tanto certo come te che il bilancio economico sia negativo sfruttando qualche coltivatore che fa la fame nel terzo mondo, i costi si possono abbassare notevolmente con lo schiavismo, si vede in tanti settori pure oggi (es. l'estrazione dei diamanti in costa d'avorio).

Ciaba
22-07-2008, 12:41
chi ah investito nel know how delle centrali si aspetta ora un ritorno economico, AKA di riuscire a far costruire a stati-babbeo governati da amici lobbisti degli impianti solo per farsi pagare progetti e costruzione,

che poi detti impianti saranno delle cattedrali nel deserto frega poco, l'importante è avere l'appalto...


vedi impregilo, vedi alta velocità, vedi ponte sullo stretto ...

l'importante è l'appalto all'amico lobbista a spese do pantalone.


poi, fra 15 anni ci venderanno il nuovo eolico, il nuovo foltovoltaico di 25° generazione che tengono chiusi nel cassetto da almeno 10 anni.




del resto lo fanno per i motori a scoppio...
se nelle auto avessero investitto metà di quello ceh hanno investito in 50 anni sull'elettronica, avreemmo auto che vanno consumando acqua o poco più...



e intanto paga.

se poi il tumore aumentta, meglio...


c'è sempre l'amico lobbista farmaceutico da far ingrassare.

Purtroppo...ottima fotografia.

gugoXX
22-07-2008, 13:26
me lo auguro davvero che non sia quella la strada, e non certo per considerazioni sul rendimento economico per noi ma per i motivi che ho espresso poco sopra: la fame altrui farebbe circolare noi in automobile.
non sono tanto certo come te che il bilancio economico sia negativo sfruttando qualche coltivatore che fa la fame nel terzo mondo, i costi si possono abbassare notevolmente con lo schiavismo, si vede in tanti settori pure oggi (es. l'estrazione dei diamanti in costa d'avorio).

Se quando hanno fatto il conto hanno trovato che il bilancio energetico e' negativo utilizzando delle macchine e dei processi che vanno a carburante (o energia equivalente) ed hanno un certo rendimento,
ritengo che il bilancio continui ad essere negativo anche utilizzando degli uomini, che hanno comunque bisogno di energia e mi aspetterei un rendimento "fisico, meccanico" inferiore. (Fosse anche solo per tenere la temperatura del corpo costante a 37 gradi anche di notte, quando dormono).
Con buona pace dei teorici di Matrix e dello sfruttamento energetico dell'umanita'.

gugoXX
22-07-2008, 13:30
Purtroppo...ottima fotografia.

Io non direi purtroppo.
Se fosse cosi' avremmo comunque un futuro assicurato anche senza petrolio, e potremmo dormire sonni relativamente tranquilli.
Prima o poi uscirebbero i presunti progetti delle centrali eoliche o solari che sarebbero chiusi in un qualche cassetto.

E invece il vero "purtroppo" e' che attualmente non esistono, e che converrebbe bruciare petrolio anche se si alzasse ancora di parecchio di prezzo. E se non si dovesse trovare una vera alternativa allora tra 20-30-50 anni si' che ci sara' LA vera crisi energetica.

Ciaba
22-07-2008, 17:55
Io non direi purtroppo.
Se fosse cosi' avremmo comunque un futuro assicurato anche senza petrolio, e potremmo dormire sonni relativamente tranquilli.
Prima o poi uscirebbero i presunti progetti delle centrali eoliche o solari che sarebbero chiusi in un qualche cassetto.

E invece il vero "purtroppo" e' che attualmente non esistono, e che converrebbe bruciare petrolio anche se si alzasse ancora di parecchio di prezzo. E se non si dovesse trovare una vera alternativa allora tra 20-30-50 anni si' che ci sara' LA vera crisi energetica.

Ma quando mai? Stanno mungendo la mucca fino a quando sarà ridotta uno scheletro, a quel punto spunteranno fuori idèe "nuove". L'idrogeno è frenato dal fatto che a livello mondiale la popolazione rifiuta categoricamente la privatizzazione dell'acqua, c'hanno provato ma sono rimbalzati clamorosamente.

Doraneko
23-07-2008, 05:28
L'idrogeno è frenato dal fatto che a livello mondiale la popolazione rifiuta categoricamente la privatizzazione dell'acqua, c'hanno provato ma sono rimbalzati clamorosamente.

Secondo te e' quello il motivo??? :D

gugoXX
23-07-2008, 07:44
Ma quando mai? Stanno mungendo la mucca fino a quando sarà ridotta uno scheletro, a quel punto spunteranno fuori idèe "nuove". L'idrogeno è frenato dal fatto che a livello mondiale la popolazione rifiuta categoricamente la privatizzazione dell'acqua, c'hanno provato ma sono rimbalzati clamorosamente.

L'idorgeno c'entra poco in questo discorso. Non e' una sorgente di energia, ma solo un mezzo di trasporto dell'energia.
Non colgo neppure il nesso tra la privatizzazione o meno dell'acqua e la non esistenza di un ciclo di produzione e trasporto dell'idrogeno.

Davanti ad un business piu' redditizio non c'e' mucca vecchia che tenga.
Proprio perche' costoro sarebbero avidi di denaro, se avessero in mano un mezzo migliore piu' efficiente, sarebbero i primi ad utilizzarlo per guadagnarci di piu'.

elect
23-07-2008, 08:15
Bè 50 anni contando solo il numero di centrali in funzione, la durata va accorciata se si calcolano il numero di quelle in costruzione..

Se conti poi che:

- qui vogliono fare quelle della generazione prima

- non sappiamo neanche smaltire la spazzatura

- a Saluggia si è rischiata la catastrofe ambientale quando c'è stata l'inondazione dato che le scorie stanno in una piscina vicino al fiume, avrebbero potuto inquinare tutto il Po e l'Adriatico

- Addirittura l'Uranio di Fermi è ancora in attesa di essere stoccato

- ci vogliono almeno 10 anni prima di averne una in funzione

Allora il nucleare non è esattamente la miglior soluzione alla crisi che sta arrivando :stordita:

Doraneko
23-07-2008, 09:54
L'idorgeno c'entra poco in questo discorso. Non e' una sorgente di energia, ma solo un mezzo di trasporto dell'energia.
Non colgo neppure il nesso tra la privatizzazione o meno dell'acqua e la non esistenza di un ciclo di produzione e trasporto dell'idrogeno.

Davanti ad un business piu' redditizio non c'e' mucca vecchia che tenga.
Proprio perche' costoro sarebbero avidi di denaro, se avessero in mano un mezzo migliore piu' efficiente, sarebbero i primi ad utilizzarlo per guadagnarci di piu'.

C'e' anche da dire che se adesso venisse fuori una nuova forma di energia non e' detto manderebbe a quel paese il petrolio,il nucleare,ecc...sarebbe una sostituzione graduale...perche' sostituire costa!
Inoltre se venisse se esistese una nuova forma di energia avrebbero tutti da guadagnarci.Nel senso che una crisi energetica rallenta i consumi,se ci fosse una nuova forma di energia i consumi riprenderebbero alla grande,spinti da un'ondata di ottimismo.

-kurgan-
23-07-2008, 10:15
Se quando hanno fatto il conto hanno trovato che il bilancio energetico e' negativo utilizzando delle macchine e dei processi che vanno a carburante (o energia equivalente) ed hanno un certo rendimento,
ritengo che il bilancio continui ad essere negativo anche utilizzando degli uomini, che hanno comunque bisogno di energia e mi aspetterei un rendimento "fisico, meccanico" inferiore. (Fosse anche solo per tenere la temperatura del corpo costante a 37 gradi anche di notte, quando dormono).
Con buona pace dei teorici di Matrix e dello sfruttamento energetico dell'umanita'.

se chi ha fatto il conto non ha considerato il costo del personale credo viva un pò fuori dalla realtà ;)

gugoXX
23-07-2008, 10:58
se chi ha fatto il conto non ha considerato il costo del personale credo viva un pò fuori dalla realtà ;)

Infatti.
Ma se gia' senza costo del personale il rendimento fosse negativo, includendo il costo del personale sarebbe ancora piu' negativo.

whistler
23-07-2008, 11:07
nessuno parla di risparmio eneregentico ne sulle tv ne da nessuna parte... certo il risparmio non fa guadagnare i miliardi di euro... qui in italia si costruiscono cose solo per rubare per fare gudagnare gli amici degli amici , per intrallazzare e per fare tutto lo schifo possibile..