View Full Version : "La Magistratura è un problema" ? E MAFIA e 'NDRANGHETA???
ragazzi, ma lasciate perdere...
è tempo perso ;)
ognuno dimostra quello che è in base alle battaglie che combatte..
Claudio Borghi avrà sicuramente i suoi interessi a difenderlo...
claudioborghi
23-07-2008, 12:40
che fa? chiama tutti numeri? o va alla voce: boss mafioso trapani?
non capisco a cosa ti riferisci...
Se (ci provo) ti riferisci alla vicenda processuale Virga - Dell'Utri non conosco i dettagli, quindi non so se ci siano telefonate per pizzi o simili, ma mi pare che la Cassazione abbia annullato tutto con rinvio.
claudioborghi
23-07-2008, 12:42
anzichè chiedersi come mai, tra tutti gli innumerevoli stallieri di milano, Ilvio abbia scelto proprio un siciliano come Mangano :)
Ho avuto una domestica Colombiana... e allora?
dantes76
23-07-2008, 12:43
non capisco a cosa ti riferisci...
Se (ci provo) ti riferisci alla vicenda processuale Virga - Dell'Utri non conosco i dettagli, quindi non so se ci siano telefonate per pizzi o simili, ma mi pare che la Cassazione abbia annullato tutto con rinvio.
conoscendolo a no... come si fa ad avere un numero di telefono di un mafioso?
annullata o no.. il fatto e' avvenuto... ripeto, lei per chiamare l'idraulico, cerchera' alla voce idraulico... e per chiamare un mafioso?
^TiGeRShArK^
23-07-2008, 12:46
Ho avuto una domestica Colombiana... e allora?
Spaccia droga? :)
E quanti stallieri siciliani ci sono a milano? :)
Per le colombiane mi pare che le straniere siano *lievemente* + diffuse tra le domestiche rispetto alle italiane, o sbaglio? :)
E' davvero curioso come tra TUTTE le persone qualificate di milano abbia scelto, guarda caso, proprio lui :)
E guarda caso intratteneva i rapporti con lui Dell'Utri, che non è stato mai condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, vero? :)
Ma d'altronde anche Mangano non è stato mai condannato :)
L'ha detto Ilvio in diretta tv davanti a tutti, e se lo dice lui è per definizione vero :)
Magari lui per te è anche un eroe :)
claudioborghi
23-07-2008, 12:57
annullata o no.. il fatto e' avvenuto...
Ma anche no.
Ripeto, non conosco la questione: l'ho cercata ora ora e al primo link che mi e' venuto fuori appare che la cassazione abbia annullato su richiesta dello stesso procuratore e che nel colleggio che ha annullato tutto ritenendo non provate le accuse ci fosse anche un nome al di sopra di ogni sospetto di amicizia con Dell'utri come Davigo...
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/2985/48/
Non e' che per te sono vere solo le sentenze che ti piacciono?
Notare, commento le sentenze, cosa che mi infastidisce assai, solo perche' non ho la minima conoscenza dei fatti contestati. Per Travaglio invece mi bastano i miei occhi.
dantes76
23-07-2008, 13:03
Ma anche no.
Ripeto, non conosco la questione: l'ho cercata ora ora e al primo link che mi e' venuto fuori appare che la cassazione abbia annullato su richiesta dello stesso procuratore e che nel colleggio che ha annullato tutto ritenendo non provate le accuse ci fosse anche un nome al di sopra di ogni sospetto di amicizia con Dell'utri come Davigo...
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/2985/48/
Non e' che per te sono vere solo le sentenze che ti piacciono?
Notare, commento le sentenze, cosa che mi infastidisce assai, solo perche' non ho la minima conoscenza dei fatti contestati. Per Travaglio invece mi bastano i miei occhi.
non parlo di sentenza, e non ne stavo parlando.. lei ha tirato in ballo la sentenza.. io parlavo di agende e numeri di telefono..
lei per chiamare un idraulico cerchera' alla voce idraulico, poiche sa' che quello sara' il suo lavoro..
e per chiamare un mafioso? come fara? come fa a sapere che a quel numero corrisponde xpersona, che sappia fare X lavoro?
Phoenix68
23-07-2008, 13:08
Come mai i laici del centrodestra votano a favore?
Non ne ho la più pallida idea, ma il problema è proprio quello, ci sono dei magistrati che si stanno muovendo "politicamente", ed il "potere" che hanno è incontestabile tenendo conto che la "gogna" mediatica è in grado di distruggere una persona.
Sono fra quelli che ritiene un assurdo che la Gandus , appartenente a Magistratura Democratica sia detta imparziale, anche se la votazione sul "corvo fatta da MD invece mi è piaciuta.
Se non ci si rende conto che, proprio perchè ci sono fazioni politiche, la magistratura che si "autogiudica" è un problema allora avvalliamo le tesi di chi in questa magistratura non crede.
Sulla vicenda Forleo, De MAgistris, i magistrati contro Falcone, non c'entra Berlusconi, ma il problema esisteva già, vogliamo risolverlo oppure continuare semplicemente a discuterne come "tifo calcistico" ?.
claudioborghi
23-07-2008, 13:08
E' davvero curioso come tra TUTTE le persone qualificate di milano abbia scelto, guarda caso, proprio lui
Come fosse il mercato del lavoro degli stallieri a milano nei primi anni '70 non lo so io e credo non lo sappia nemmeno tu.
Se andassero di moda i milanesi, piuttosto che i siciliani o i sardi dubito che possa essere argomento di discussione.
Magari per chi aveva dei cavalli, stallieri sardi e siciliani erano come le domestiche sudamericane adesso... del resto non so nemmeno oggi da dove vengono di solito gli stallieri. I fantini spesso dalla sardegna, gli stallieri non so.
E la mia domestica l'ho assunta perche' consigliata da un amico... dubito sia possibile sapere se e' imparentata con dei narcotrafficanti...
In proporzione nel 1970 la Sicilia era un mondo lontano da Milano quanto oggi la colombia.
E io ho solo una domestica... Silvio mi sa che di personale di servizio ne aveva un bel po'.
Comunque ripeto ancora una volta che stiamo parlando di riforma della giustizia e chiudo unilateralmente :D su mangano e dell'utri.
dantes76
23-07-2008, 13:10
Comunque ripeto ancora una volta che stiamo parlando di riforma della giustizia e chiudo unilateralmente :D su mangano e dell'utri.
si certo :asd: dopo mi fara' leggere la sua agenda
^TiGeRShArK^
23-07-2008, 13:12
Come fosse il mercato del lavoro degli stallieri a milano nei primi anni '70 non lo so io e credo non lo sappia nemmeno tu.
Se andassero di moda i milanesi, piuttosto che i siciliani o i sardi dubito che possa essere argomento di discussione.
Magari per chi aveva dei cavalli, stallieri sardi e siciliani erano come le domestiche sudamericane adesso... del resto non so nemmeno oggi da dove vengono di solito gli stallieri. I fantini spesso dalla sardegna, gli stallieri non so.
E la mia domestica l'ho assunta perche' consigliata da un amico... dubito sia possibile sapere se e' imparentata con dei narcotrafficanti...
In proporzione nel 1970 la Sicilia era un mondo lontano da Milano quanto oggi la colombia.
E io ho solo una domestica... Silvio mi sa che di personale di servizio ne aveva un bel po'.
Comunque ripeto ancora una volta che stiamo parlando di riforma della giustizia e chiudo unilateralmente :D su mangano e dell'utri.
ah già...dimenticavo la riforma presa para para dal programma della P2 :)
Comunque, non c'entra nulla quanto hai detto per la tua domestica.
lei SPACCIA o no?
Non me ne frega se è parente di narco-trafficanti, Mangano ERA un criminale, non era imparentato coi criminali.
Davvero curioso pensare come Ilvio riesca asempre a capitare con "brutte compagnie"...
uno stalliere mafioso, un braccio destro, nonchè fondatore del suo partito, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, ecc... ecc... :)
Gli consiglierei di farsi togliere il malocchio dato che deve essere proprio sfigato, poverino :)
claudioborghi
23-07-2008, 13:14
e per chiamare un mafioso? come fara? come fa a sapere che a quel numero corrisponde xpersona, che sappia fare X lavoro?
mi perdoni (passo al lei visto che cosi' preferisce), ma se non si riferisce alle relazioni fra Dell'Utri e Virga (ripeto, ritenute non provate dalla cassazione) non capisco a che cosa si riferisca.
Che ne so io di come si faccia a chiamare un mafioso?
dantes76
23-07-2008, 13:16
Che ne so io di come si faccia a chiamare un mafioso?
componendo il numero.. pero' prima bisogna sapere chi si chiama, e da qualcuno lo si deve prendere il numero
claudioborghi
23-07-2008, 13:23
componendo il numero.. pero' prima bisogna sapere chi si chiama, e da qualcuno lo si deve prendere il numero
mi perdoni, ma o io capisco male o questo suo modo di fare, vagamente allusivo a non si sa che cosa, mi sembra alquanto fuori posto. Non segnalo perche' non e' mia abitudine ma mi perdonera' se smetto di seguirla.
dantes76
23-07-2008, 13:29
mi perdoni, ma o io capisco male o questo suo modo di fare, vagamente allusivo a non si sa che cosa, mi sembra alquanto fuori posto. Non segnalo perche' non e' mia abitudine ma mi perdonera' se smetto di seguirla.
si sta irritando?
riformulo:)
escludendo, cosi le faccio un piacere, qualsivoglia riferimento politico...
Secondo Lei, come si potrebbe venire in possesso di un numero telefonico di un mafioso, ripeto, l'idraulico lo so, perche lo devo chiedere, o mi e' stato dato.. e scrivo idraulico alla voce di quel numero... pero' lo devo sapere che quel numero corrisponda ad un idraulico, altrimenti scrivero' idraulico accostandolo a un qualsivoglia numero? chiaro? allora come posso avere un numero di un boss mafioso, e chiamarlo per dei paiceri?, chiamero' l'idraulico per qualcosa inerente al suo di lavoro, non potro' dire, ho chiamato l'idraulico non sapendo che fosse tale, e dopo chiedo una riparazione per una perdita..
detto questo: mi dia una spiegazione logica a tutto cio',
X ha un numero di telefono di Y
X chiama Y per dei lavori
X sa che chiamando Y non potra chiedere altri lavori, senno' quelli di cui e a conoscenza che sappia fare
X dira' io non sapevo che Y era un mafiosp, tranne che... ha chiesto un tipo specifico di lavoro.. x come fa a sapere che y fa un certo tipo di lavoro? e dira' non sapevo che facesse quel tipo di lavpori.. ma x l'ha chiamato per quei lavori..
Phoenix68
23-07-2008, 13:52
Dal sole 24 ore un interessante articolo (IMHO)
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/07/censis-rapporto-giustizia.shtml
allego uno stralcio
"
Magistrati sotto organico. Il rapporto del Censis mette anche in luce i numeri dei tribunali, dove si registrano 9.073 giudici in servizio, con una carenza di organico pari all'11,8%. A questi si aggiungono i circa 8.351 giudici onorari, che nonostante la consistenza quantitativa non bastano a snellire il lavoro dei tribunali. Sottodimensionato anche il personale di supporto: manca all'appello il 6,5% di loro, in attesa del distacco da altre amministrazioni. Il Censis, però, sottolinea anche un netto squilibrio a livello locale, dove alcuni tribunali sono in sopranumero di personale e altri registrano fino al 20% di carenza di personale. A questo si aggiungono un elevato tasso di assenteismo, la concentrazione dell'orario di lavoro, l'inesistenza di modalità di controllo sulla produttività degli uffici. Poi c'è il capitolo tecnologia e infrastrutture: un altro tasto dolente per gli uffici giudiziari. L'inadeguatezza è la costante. Il trasferimento online delle pratiche è solo un virtuoso esperimento di pochi tribunali.
claudioborghi
23-07-2008, 18:00
... intanto in Spagna, senza che nessuno strilli scandalizzato, com'e' giusto che sia maggioranza e opposizione si sono messi d'accordo per nominare i nuovi componenti del CSM...
http://www.elpais.com/articulo/espana/Zapatero/Rajoy/acuerdan/reformar/Poder/Judicial/renovar/Constitucional/septiembre/elpepuesp/20080723elpepunac_4/Tes
^TiGeRShArK^
23-07-2008, 18:03
http://img410.imageshack.us/img410/9273/lodoki7.gif
... intanto in Spagna, senza che nessuno strilli scandalizzato, com'e' giusto che sia maggioranza e opposizione si sono messi d'accordo per nominare i nuovi componenti del CSM...
http://www.elpais.com/articulo/espana/Zapatero/Rajoy/acuerdan/reformar/Poder/Judicial/renovar/Constitucional/septiembre/elpepuesp/20080723elpepunac_4/Tes
In Spagna hanno più condannati per reati di corruzione e finanziari (tra gli altri) eletti in liste bloccate in parlamento a mettersi d'accordo per nominare il csm? Hanno o hanno mai avuto un premier che si autoassolve per legge, totalmente immunizzato e che possiede la più grande casa editrice Spagnola rubata con la corruzione? Solo per dirne alcune...
Phoenix68
23-07-2008, 19:27
In Spagna hanno più condannati per reati di corruzione e finanziari (tra gli altri) eletti in liste bloccate in parlamento a mettersi d'accordo per nominare il csm? Hanno o hanno mai avuto un premier che si autoassolve per legge, totalmente immunizzato e che possiede la più grande casa editrice Spagnola rubata con la corruzione? Solo per dirne alcune...
Suppongo che anche gli scontri fra procure, i magistrati che accusano altri magistrati, i "corvi" etc. etc. non abbiano in Spagna ;) .
Come vedi è molto semplice ribaltare la questione, ma i problemi non si risolvono così.
IMHO, ma non troppo :O
Suppongo che anche gli scontri fra procure, i magistrati che accusano altri magistrati, i "corvi" etc. etc. non abbiano in Spagna ;) .
Come vedi è molto semplice ribaltare la questione, ma i problemi non si risolvono così.
IMHO, ma non troppo :O
Vai fuori bersaglio, la riforma della giustizia la fanno i politici non i magistrati.
Phoenix68
23-07-2008, 19:52
Vai fuori bersaglio, la riforma della giustizia la fanno i politici non i magistrati.
Questo lo sò;) , il punto è proprio quello, io sono convinto che una riforma sia da fare,mentre mi si risponde solo ed esclusivamente parlando di Berlusconi.
Qui ti avevo risposto oggi ;)
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=23440911&postcount=258
Suppongo che anche gli scontri fra procure, i magistrati che accusano altri magistrati, i "corvi" etc. etc. non abbiano in Spagna ;) .
Come vedi è molto semplice ribaltare la questione, ma i problemi non si risolvono così.
IMHO, ma non troppo :O
Non sono i magistrati a dover riformare la giustizia, ma i politici. I magistrati non scrivono le leggi ma applicano le leggi fatte dal parlamento. Se si vuole una giustizia il più indipendente e limpida possibile è buffo volerla mettere sotto controllo o farla riformare da una classe politica che porta in parlamento
condannati, corruttori e associati mafiosi, che da anni rende la giustizia più lenta e la pena incerta, e che attacca i giudici che processano i membri della casta, non certo i corvi o quelli che vendevano sentenze a Previti. Se i problemi si risolvono così, andiamo bene.
Phoenix68
23-07-2008, 20:08
Non sono i magistrati a dover riformare la giustizia, ma i politici. I magistrati non scrivono le leggi ma applicano le leggi fatte dal parlamento.
Facciamo "riformare" la giustizia o la facciamo controllare maggiormente da una classe politica che porta in parlamento condannati, corruttori e associati mafiosi? Il problema si risolve così?
E' questo che ti chiedo e chiedo agli altri ;) .
Partendo dal presupposto che ci sia una riforma da fare,e che la stessa è richiesta anche da Magistrati (Forleo docet) quale a vostro parere sarebbe la scelta più corretta.
La riforma di Berlusconi non ti piace ? ok ma mi spieghi perchè entrando nel merito e non semplicemente no perchè l'ha detta lui?.
Quali modifiche sono da fare per evitare una così alta influenza politica ( già sappiamo elevata viste le correnti apertamente dichiarate), come si potrebbe evitare situazioni come quella di Forleo e De MAgistris + chissà quanti altri di sicuro intimoriti da queste vicende.
Borghi aveva proposto alcune soluzioni usate in altri paesi, perchè non entrarne nel merito e discuterne.
Ripeto il mio scopo è, pur avendo una mia idea personale confrontarmi con gli altri o semplicemente tentare di capire se e dove sbaglio,altrimenti il forum diventa inutile.
p.s.:
Rubando una battuta, se volevo parlare con dei cog......i parlavo con i miei:D , visto che invece considero alcuni utenti preparati in alcuni casi argomento e mi confronto in altri casi dove sono più ignorante mi limito a leggere per imparare.
La cosa che mi fa venire da piangere è che con tutti i VERI problemi che l'apparato giustizia ha e la necessità di una VERA riforma che renda la macchina più efficiente per TUTTI i cittadini, sono anni che da entrambi gli schieramenti si parla solo di come risolvere questo fumoso conflitto politica-magistratura, che riguarda solo pochi noti e guarda caso viene continuamente attizzato dagli stessi e, cosa ancora peggiore, da TUTTA l'informazione che da dieci anni a questa parte distorce sistematicamente le notizie in materia.
Tutte le "riforme" di cui si riempiono la bocca non serviranno A NIENTE (quando non saranno deleterie) per noi comuni cittadini, che continueremo a soffrire di processi lunghissimi, percezione distorta della giustizia, denaro pubblico sprecato.
Questo è lo schifo più grande.
Phoenix68
23-07-2008, 20:33
La cosa che mi fa venire da piangere è che con tutti i VERI problemi che l'apparato giustizia ha e la necessità di una VERA riforma che renda la macchina più efficiente per TUTTI i cittadini, sono anni che da entrambi gli schieramenti si parla solo di come risolvere questo fumoso conflitto politica-magistratura, che riguarda solo pochi noti e guarda caso viene continuamente attizzato dagli stessi e, cosa ancora peggiore, da TUTTA l'informazione che da dieci anni a questa parte distorce sistematicamente le notizie in materia.
Tutte le "riforme" di cui si riempiono la bocca non serviranno A NIENTE (quando non saranno deleterie) per noi comuni cittadini, che continueremo a soffrire di processi lunghissimi, percezione distorta della giustizia, denaro pubblico sprecato.
Questo è lo schifo più grande.
Quel conflitto per pochi noti colpisce tutti i cittadini, ;)
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=23438636&postcount=227
E' questo che ti chiedo e chiedo agli altri ;) .
Partendo dal presupposto che ci sia una riforma da fare,e che la stessa è richiesta anche da Magistrati (Forleo docet) quale a vostro parere sarebbe la scelta più corretta.
La riforma di Berlusconi non ti piace ? ok ma mi spieghi perchè entrando nel merito e non semplicemente no perchè l'ha detta lui?.
Quali modifiche sono da fare per evitare una così alta influenza politica ( già sappiamo elevata viste le correnti apertamente dichiarate), come si potrebbe evitare situazioni come quella di Forleo e De MAgistris + chissà quanti altri di sicuro intimoriti da queste vicende.
Borghi aveva proposto alcune soluzioni usate in altri paesi, perchè non entrarne nel merito e discuterne.
Ripeto il mio scopo è, pur avendo una mia idea personale confrontarmi con gli altri o semplicemente tentare di capire se e dove sbaglio,altrimenti il forum diventa inutile.
p.s.:
Rubando una battuta, se volevo parlare con dei cog......i parlavo con i miei:D , visto che invece considero alcuni utenti preparati in alcuni casi argomento e mi confronto in altri casi dove sono più ignorante mi limito a leggere per imparare.
Bah, dal mio punto di vista faccio fatica a capire come lontanamente si possa immaginare Berlusconi e giustizia nella stessa frase senza scoppiare a ridere, ma voglio fare uno sforzo.
Di una riforma ce ne sarebbe bisogno. E' vero. Abbiamo una pluralità di magistrature: una in stretto rapporto con il potere politico dal quale ricavano vantaggi, una che cerca di garantire giustizia, una collusa con le organizzazioni criminali, una tutto sommato indifferente. Non tutti sono Falcone e Borsellino.
Su quale si appoggerebbe Berlusconi? A te la risposta.
Per cercare di rispondere, tra un sogghigno e l'altro, oggi di quanto propone Ghedini (non è un errore) sulla riforma della giustizia, si sa poco: separazione delle carriere e riforma del CSM.
Sul primo punto sono ovviamente contrario perché sarebbe l'anticamera del controllo dell'esecutivo sull'azione penale e con quattro organizzazioni criminali fortemente colluse con il sistema politico, mi sembra suicida.
Per il CSM, immagino la prevalenza di nomine politiche. Borghi scriveva che magari personalità elette con i 2/3 dei voti delle camere potrebbero garantire la necessaria autonomia e un'azione più incisiva dal punto di vista disciplinare. Conoscendo, come tutti, il paese in cui viviamo il solo avvicinarsi di politici alla giustizia mi fa rizzare i peli, soprattutto con potere di trasferimento dei magistrati e di decisioni sulle carriere. Inoltre oggi la composizione delle camere è decisa a tavolino da 5 segretari di partito che hanno scelto uno per uno i 945 parlamentari e che non hanno nel cittadino elettore il loro riferimento, lo hanno nel segretario che li ha messi in lista nella posizione giusta per essere eletto. Quale autonomia hanno?
I modelli applicati da altri paesi non sono applicabili, sic et simpliciter, in Italia: nessun altro ha 4 organizzazioni criminali come noi. E mi viene da aggiungere il monumento ai conflitti di interesse: indovina chi?
E mettendo mano alla giustizia, vedi sopra, devi per il principio dei pesi e contrappesi, modificare anche gli altri due ordinamenti.
Cosa fare nel frattempo? Semplicemente andrebbe rimessa in moto. Ecco qualche spunto: assumendo i 1229 magistrati che mancano in organico, oltre a qualche migliaio di amministrativi; informatizzazione completa e interconessa delle sedi giudiziarie; riforma del codice di procedura penale eliminando i deliri oggi previsti per allungare semplicemente la durata dei processi e per buona parte introdotti da Berlusconi e per la restante dall'attuale opposizione; adeguamento dei fondi alle necessità reali e non sottofinanziato come è attualmente.
Una volta fatti questi passi ed altri, si può pensare alla riforma.
Bah, dal mio punto di vista faccio fatica a capire come lontanamente si possa immaginare Berlusconi e giustizia nella stessa frase senza scoppiare a ridere, ma voglio fare uno sforzo.
Di una riforma ce ne sarebbe bisogno. E' vero. Abbiamo una pluralità di magistrature: una in stretto rapporto con il potere politico dal quale ricavano vantaggi, una che cerca di garantire giustizia, una collusa con le organizzazioni criminali, una tutto sommato indifferente. Non tutti sono Falcone e Borsellino.
Su quale si appoggerebbe Berlusconi? A te la risposta.
Per cercare di rispondere, tra un sogghigno e l'altro, oggi di quanto propone Ghedini (non è un errore) sulla riforma della giustizia, si sa poco: separazione delle carriere e riforma del CSM.
Sul primo punto sono ovviamente contrario perché sarebbe l'anticamera del controllo dell'esecutivo sull'azione penale e con quattro organizzazioni criminali fortemente colluse con il sistema politico, mi sembra suicida.
Per il CSM, immagino la prevalenza di nomine politiche. Borghi scriveva che magari personalità elette con i 2/3 dei voti delle camere potrebbero garantire la necessaria autonomia e un'azione più incisiva dal punto di vista disciplinare. Conoscendo, come tutti, il paese in cui viviamo il solo avvicinarsi di politici alla giustizia mi fa rizzare i peli, soprattutto con potere di trasferimento dei magistrati e di decisioni sulle carriere. Inoltre oggi la composizione delle camere è decisa a tavolino da 5 segretari di partito che hanno scelto uno per uno i 945 parlamentari e che non hanno nel cittadino elettore il loro riferimento, lo hanno nel segretario che li ha messi in lista nella posizione giusta per essere eletto. Quale autonomia hanno?
I modelli applicati da altri paesi non sono applicabili, sic et simpliciter, in Italia: nessun altro ha 4 organizzazioni criminali come noi. E mi viene da aggiungere il monumento ai conflitti di interesse: indovina chi?
E mettendo mano alla giustizia, vedi sopra, devi per il principio dei pesi e contrappesi, modificare anche gli altri due ordinamenti.
Cosa fare nel frattempo? Semplicemente andrebbe rimessa in moto. Ecco qualche spunto: assumendo i 1229 magistrati che mancano in organico, oltre a qualche migliaio di amministrativi; informatizzazione completa e interconessa delle sedi giudiziarie; riforma del codice di procedura penale eliminando i deliri oggi previsti per allungare semplicemente la durata dei processi e per buona parte introdotti da Berlusconi e per la restante dall'attuale opposizione; adeguamento dei fondi alle necessità reali e non sottofinanziato come è attualmente.
Una volta fatti questi passi ed altri, si può pensare alla riforma.
Stavo dicendo praticamente lo stesso :eek: quindi quoto questo ottimo intervento.
John Cage
23-07-2008, 22:54
... intanto in Spagna, senza che nessuno strilli scandalizzato, com'e' giusto che sia maggioranza e opposizione si sono messi d'accordo per nominare i nuovi componenti del CSM...
http://www.elpais.com/articulo/espana/Zapatero/Rajoy/acuerdan/reformar/Poder/Judicial/renovar/Constitucional/septiembre/elpepuesp/20080723elpepunac_4/Tes
beh, diciamo che i nostri politici sono meno propensi al dialogo. D'altra parte se continuano a fare riforme che riguardano tutti sempre e solo a maggioranza cosa pretendi? Non mi pare che in Italia il ruolo del parlamento sia troppo rispettato.
In Spagna quello che avviene non è che capita così per caso.
Phoenix68
24-07-2008, 07:09
Di una riforma ce ne sarebbe bisogno. E' vero. Abbiamo una pluralità di magistrature: una in stretto rapporto con il potere politico dal quale ricavano vantaggi, una che cerca di garantire giustizia, una collusa con le organizzazioni criminali, una tutto sommato indifferente. Non tutti sono Falcone e Borsellino.
Per cercare di rispondere, tra un sogghigno e l'altro, oggi di quanto propone Ghedini (non è un errore) sulla riforma della giustizia, si sa poco: separazione delle carriere e riforma del CSM.
Sul primo punto sono ovviamente contrario perché sarebbe l'anticamera del controllo dell'esecutivo sull'azione penale e con quattro organizzazioni criminali fortemente colluse con il sistema politico, mi sembra suicida.
Ti ringrazio davvero per la risposta, questo è quanto intendo per argomentare ;) .
Ora sono di corsa ma ripasso, mi interessa la parte separazione delle carriere,su cui non riesco a farmi un'idea,ascoltando varie trasmissioni ci sono pro e contro in entrambi i casi
dantes76
24-07-2008, 10:29
... intanto in Spagna, senza che nessuno strilli scandalizzato, com'e' giusto che sia maggioranza e opposizione si sono messi d'accordo per nominare i nuovi componenti del CSM...
http://www.elpais.com/articulo/espana/Zapatero/Rajoy/acuerdan/reformar/Poder/Judicial/renovar/Constitucional/septiembre/elpepuesp/20080723elpepunac_4/Tes
in spagna non hanno mafiosi ne criminali, come in italia in parlamento
Phoenix68
24-07-2008, 11:05
in spagna non hanno mafiosi ne criminali, come in italia in parlamento
Thursday, May 8, 2008
Fino a mani pulite non si sapeva neppure in Italia ;) .
Per il resto per controbattere al solito "Italiani Mafiosi" .
Mafia spagnola: 30 poliziotti di Madrid arrestati per chiedere il pizzo
Trenta poliziotti sui 159 totali di Coslada, Madrid, incluso il capo, sono stati arrestati con l'accusa di corruzione ed estorsione nei confronti di negozi e bar. Fa piacere vedere che ogni tanto si tenta di combattere la criminalità organizzata, anche se spaventa l'idea che siano i poliziotti a fare i mafiosi.
Oppure ricercare lo scandalo nella croce rossa spagnola per corruzione, le accuse di Putin a Spagna ed Italia citando L'italia per culla della mafia e la Spagna "i cui enti locali sono pieni di funzionari corrotti".
Non siamo peggiori degli altri, il Dio Soldo è adorato da tutti
... intanto in Spagna, senza che nessuno strilli scandalizzato, com'e' giusto che sia maggioranza e opposizione si sono messi d'accordo per nominare i nuovi componenti del CSM...
http://www.elpais.com/articulo/espana/Zapatero/Rajoy/acuerdan/reformar/Poder/Judicial/renovar/Constitucional/septiembre/elpepuesp/20080723elpepunac_4/Tes
entiendo...
peccato che la Spagna abbia una costituzione propria e che si chiama "costituzione spagnola" non "costituzione italiana"... è quindi ovvio che sia differente... :asd:
nessuno "strilla scandalizzato" proprio per tale motivo... :asd:
ah... mister borghi, la spagna è anche di fatto una monarchia... no, lo dico nel caso anche questo ti fosse sfuggito... :asd:
tornando a noi, mi permetto di citare un intervento del giornalista Travaglio a proposito del rapporto "magistratura-politica":
Non è il nostro caso, perché noi siamo l'unico Paese al mondo che può vantare, e mai lo fa a sufficienza, una magistratura che non è collegata al governo. Tant'è che qui sono spessissimo membri del governo che chiedono protezione contro le indagini fatte dalla magistratura. Quindi accusano la magistratura di essere troppo indipendente dal governo, il sogno di tutti gli altri Paesi democratici.
a proposito della Spagna invece:
...spesso si sente dire "in Spagna c'è un sistema interessante di immunità". Non c'è nessun sistema di immunità, salvo il fatto che il parlamentare può essere perseguibile in qualunque momento e allo stesso modo un ministro per i suoi reati ma, al momento di rinviarli a giudizio, il magistrato deve chiedere il permesso al Parlamento. Parlo dei deputati, non dei ministri, che non sempre sono deputati. Il Parlamento come risponde quando chiedono l'okay per il rinvio a giudizio? Risponde regolarmente di sì: in trent'anni di democrazia spagnola non c'è mai stato un solo caso in cui le Cortes abbiano negato il rinvio a giudizio di un proprio membro. Salvo un caso: c'era un ex magistrato che poi è entrato in politica che, per errore, quando era giudice, aveva diffuso ai giornali la foto del fratello di un latitante al posto della foto del latitante vero. Per questo errore materiale lo volevano processare e per questo lo hanno protetto. Altrimenti mai è accaduto che le Cortes proteggessero un proprio membro da una richiesta della magistratura. I membri del governo possono essere chiamati a rispondere dei loro reati in qualunque momento. Se vengono processati, devono essere processati dalla Corte Suprema, come se fosse la nostra Corte di Cassazione, cioè da un giudice togato, come tutti gli altri.
saluti, ;)
dantes76
24-07-2008, 11:09
Thursday, May 8, 2008
Fino a mani pulite non si sapeva neppure in Italia ;) .
infatti dopo... stanno allo9 stesso posto...
e' inutile... i criminali non possono combattere la criminalita'
dantes76
24-07-2008, 11:19
si sta irritando?
riformulo:)
escludendo, cosi le faccio un piacere, qualsivoglia riferimento politico...
Secondo Lei, come si potrebbe venire in possesso di un numero telefonico di un mafioso, ripeto, l'idraulico lo so, perche lo devo chiedere, o mi e' stato dato.. e scrivo idraulico alla voce di quel numero... pero' lo devo sapere che quel numero corrisponda ad un idraulico, altrimenti scrivero' idraulico accostandolo a un qualsivoglia numero? chiaro? allora come posso avere un numero di un boss mafioso, e chiamarlo per dei paiceri?, chiamero' l'idraulico per qualcosa inerente al suo di lavoro, non potro' dire, ho chiamato l'idraulico non sapendo che fosse tale, e dopo chiedo una riparazione per una perdita..
detto questo: mi dia una spiegazione logica a tutto cio',
X ha un numero di telefono di Y
X chiama Y per dei lavori
X sa che chiamando Y non potra chiedere altri lavori, senno' quelli di cui e a conoscenza che sappia fare
X dira' io non sapevo che Y era un mafiosp, tranne che... ha chiesto un tipo specifico di lavoro.. x come fa a sapere che y fa un certo tipo di lavoro? e dira' non sapevo che facesse quel tipo di lavpori.. ma x l'ha chiamato per quei lavori..
http://www.topgonzodevemorire.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/41421/preparazione%20H.jpg
gigio2005
24-07-2008, 12:42
Incontri segreti e voti promessi
il pressing dei clan su Dell'Utri
http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/cronaca/imprenditori-arresti/piromalli-bolzoni/piromalli-bolzoni.html
:muro: :help:
danny2005
24-07-2008, 13:10
Calabria, 18 arresti hanno decimato i vertici delle cosche Piromalli e Molè
Contro il 41 bis i boss della 'ndrangheta cercarono di avvicinare anche Mastella
Incontri segreti e voti promessi
il pressing dei clan su Dell'Utri
Incontri segreti e voti promessi il pressing dei clan su Dell'Utri
REGGIO CALABRIA - È la trama della 'ndrangheta che vuole liberarsi dalle catene del 41 bis. Una ragnatela che dalla piana di Gioia Tauro si spande a Roma, si infiltra nei ministeri, raggiunge i bracci delle sezioni speciali delle carceri italiane. Promesse di voti, mosse e contromosse per convincere quei deputati o senatori che "possono fare qualcosa", ricatti, maneggi per ottenere immunità diplomatiche, spiate di magistrati.
Non si fermano davanti a niente e a nessuno i capi della 'ndrangheta pur di diventare dei detenuti come tutti gli altri. I personaggi di questo intrigo sono i Piromalli e i Molè, forse i "capibastone" più potenti della Calabria. In una retata che da queste parti ha pochi precedenti per "portata" investigativa - è anche la prima grande operazione firmata dal nuovo procurarore di Reggio Giuseppe Pignatone - la squadra mobile e i ros dei carabinieri hanno decimato con 18 fermi i vertici di due cosche che erano state solo sfiorate dalle investigazioni negli anni passati. Le "famiglie" che soffocano il porto di Gioia Tauro, quelle che come dice uno dei boss catturati "hanno insieme cent'anni di storia".
Sono loro, i Piromalli soprattutto, che in giro per l'Italia hanno sguinzagliato avvocati e compari e consigliori per agganciare il senatore Marcello Dell'Utri e l'ex ministro della Giustizia Clemente Mastella. Il primo ha ricevuto quei "calabresi" in almeno in due occasioni (alla vigilia delle ultime elezioni politiche), il secondo ha chiuso ogni contatto con loro dopo la prima telefonata. "Maledetto 41 bis, sto tentando di tutto, voglio percorrere una strada segretissima anche al Vaticano", sibila uno di loro al telefono. E poi dice: "Ho cercato anche con la massoneria, per quanto riguarda eventualmente l'intervento di un giudice molto importante".
È alla fine dell'anno scorso che i Piromalli decidono di muovere tutte le loro pedine. È il 3 dicembre del 2007 quando dalla Calabria organizzano per Antonio Piromalli e per il suo amico Gioacchino Arcidiaco (entrambi arrestati nella retata di martedì scorso) un incontro con Marcello Dell'Utri. Dal senatore di Forza Italia vogliono procurare una sorta di immunità attraverso il conferimento di una funzione consolare. Una qualsiasi. Vogliono mettere al sicuro Antonio, il rampollo della "famiglia" con un passaporto diplomatico. In cambio offrono voti e si mettono a disposizione per i "circoli" del senatore nel territorio di Gioia Tauro. Prima di contattare Dell'Utri Arcidiaco chiede ad Aldo Micciché, un ex dc della Piana riparato in Venezuela per sfuggire a grossi guai giudiziari in Italia: "Come mi devo proporre a lui?".
Gli risponde Micciché da Caracas: "La Piana è cosa nostra facci capisciri (fagli capire, ndr), il porto di Gioia Tauro l'abbiamo fatto noi. Fagli capire che in Aspromonte e tutto quello che succede là sopra è successo tramite noi". E ancora: "Ricordati che la politica si deve saper fare. Ora fagli capire che in Calabria o si muove sulla Tirrenica o si muove sulla Ionica o si muove al centro, ha bisogno di noi. Hai capito il discorso? E quando dico noi, intendo dire Gioacchino e Antonio (Piromalli, ndr), mi sono spiegato? Spiegagli chi siamo, che cosa rappresentiamo per la Calabria... io gli ho già detto tante cose". Gli ribatte l'altro: "Gli dico: ho avuto autorizzazione di dire che possiamo garantire per Calabria e Sicilia".
Dopo un primo incontro il 3 dicembre a Milano fra Gioacchino Arcidiaco e Marcello Dell'Utri (c'è con loro l'avvocato di Genova Francesco Lima), ce n'è un secondo a Roma tre giorni prima delle elezioni politiche del 13 aprile. L'inchiesta sta ancora scavando fra i retroscena di quei faccia a faccia, il senatore Dell'Utri sarà ascoltato come testimone.
Gli emissari della 'ndrangheta si sono mossi anche su altri fronti per provare ad avere uno "sconto" sul carcere duro. Contattano una persona - "un mio compare", dice Micciché - vicina al senatore Emilio Colombo, vengono costantemente informati che molti dei loro telefoni sono intercettati - "c'è tutta la rete sotto controllo" - , fanno cenno "a un amico a Palazzo dei Marescialli", ricevono soffiate da due famosi magistrati in pensione di Reggio. Incontrano. Parlano.
Garantiscono.
È sempre Aldo Micciché che informa i Piromalli. Una volta racconta che il deputato dell'Udc Mario Tassone si sarebbe "messo a vostra completissima disposizione" e "che tira aria di elezioni e diventerà il segretario del partito al posto di Lorenzo Cesa", un'altra volta ricorda che anche "il consigliere regionale Gianni Nucera li aspetta a braccia aperte per tutto quello che avete bisogno". Poi si agita per Veltroni che in comizio ha detto di non volere i voti di mafia: "Avete capito il discorso? Quelli hanno respinto ogni forma, ogni cosa".
Il vecchio Giuseppe Piromalli nonostante le tante "amicizie" è però sempre in una cella, isolato nel carcere di Tolmezzo. È a quel punto che Aldo Micciché tenta di "avvicinare" il Guardasigilli Mastella. Il ministro riceve una telefonata sul suo radiomobile il 7 dicembre 2007, in un primo momento non risponde a quel numero sconosciuto ma poi richiama. Sente una voce, quella di Micciché: "Clemente mio, meno male. sto cercando di fare il possibile per aiutarti. Vediamo se recuperiamo sul Lazio e su Roma. ti mando Francesco Tunzi, già hai conosciuto anche altri amici. Noi e nostri". Appena riconosce l'interlocutore che accenna a possibili aiuti elettorali, il ministro interrompe la comunicazione. Ma i boss della già da mesi si aggiravano intorno al ministero della Giustizia.
Cercavano un varco. È sempre la condizione carceraria di Giuseppe Piromalli a impensierirli. Riferiscono al figlio Antonio: "Tuo padre è esasperato, e lo diventa ancora di più quando gli vengono toccate le cose di cui necessita di più, cioè la corrispondenza... gli stanno controllando pure i peli".
È ancora Aldo Micciché che comunica al figlio del boss: "Sia Antonella Pulo, sia la Zerbetto e sia Francesco Borromeo mi hanno fatto capire che tenteranno di fare quello che. sottobanco devono farlo, perché tu sai che c'è stato un irrigidimento dopo gli avvenimenti che tu sai". La prima - Antonella Appulo - è stata identificata come un'esponente del movimento giovanile dell'Udeur. La seconda - Adriana Zerbetto - era la segretaria del ministro della Giustizia. Il terzo - Francesco Borgomeo - era a capo della sua segreteria. Millanterie dell'uomo di Caracas? È un altro dei filoni investigativi ancora in corso di approfondimento.
Comunque è lo stesso Micciché che urla un giorno al telefono: "Sto cazzo di ministro non si può muovere in nessun modo. Devo fare un'altra strada perché è già quasi arrivato il giorno. Sennò siamo fottuti". Il giorno che avrebbero dovuto confermare il 41 bis a Giuseppe Piromalli. I boss parlano a ruota libero, tranquilli, forti del loro "servizio informativo" È Arcidiaco che per una volta avverte Aldo Micciché: "Praticamente ieri ci hanno chiamato e ci hanno detto che due settimane fa hanno tappezzato la macchina di mio cugino Antonio dell'ira di Dio".
Pensano di poter dire tutto su altri telefoni, si sentono "protetti". Aldo Micciché si lascia sfuggire: "Ho ricevuto una telefonata da Reggio da persone che nemmeno ti immagini, molto, molto in alto. Dobbiamo stare molto attenti. Lo sai chi è Peppe T. o Peppe V., sai chi sono questi, sono gente legata a mani piedi culo e poi c'è l'altro personaggio importantissimo". Tutti magistrati. Amici di altri magistrati. Amici dei boss della 'ndrangheta.
ora i soliti noti diranno:
"vedete, le intercettazino vanno eliminate perchè violano la privacy!"
Sti poveretti stavano solo rubando!
Cattiva magistratura e polizia....! :asd:
Calabria, 18 arresti hanno decimato i vertici delle cosche Piromalli e Molè
Contro il 41 bis i boss della 'ndrangheta cercarono di avvicinare anche Mastella
Incontri segreti e voti promessi
il pressing dei clan su Dell'Utri
Incontri segreti e voti promessi il pressing dei clan su Dell'Utri
REGGIO CALABRIA - È la trama della 'ndrangheta che vuole liberarsi dalle catene del 41 bis. Una ragnatela che dalla piana di Gioia Tauro si spande a Roma, si infiltra nei ministeri, raggiunge i bracci delle sezioni speciali delle carceri italiane. Promesse di voti, mosse e contromosse per convincere quei deputati o senatori che "possono fare qualcosa", ricatti, maneggi per ottenere immunità diplomatiche, spiate di magistrati.
Non si fermano davanti a niente e a nessuno i capi della 'ndrangheta pur di diventare dei detenuti come tutti gli altri. I personaggi di questo intrigo sono i Piromalli e i Molè, forse i "capibastone" più potenti della Calabria. In una retata che da queste parti ha pochi precedenti per "portata" investigativa - è anche la prima grande operazione firmata dal nuovo procurarore di Reggio Giuseppe Pignatone - la squadra mobile e i ros dei carabinieri hanno decimato con 18 fermi i vertici di due cosche che erano state solo sfiorate dalle investigazioni negli anni passati. Le "famiglie" che soffocano il porto di Gioia Tauro, quelle che come dice uno dei boss catturati "hanno insieme cent'anni di storia".
Sono loro, i Piromalli soprattutto, che in giro per l'Italia hanno sguinzagliato avvocati e compari e consigliori per agganciare il senatore Marcello Dell'Utri e l'ex ministro della Giustizia Clemente Mastella. Il primo ha ricevuto quei "calabresi" in almeno in due occasioni (alla vigilia delle ultime elezioni politiche), il secondo ha chiuso ogni contatto con loro dopo la prima telefonata. "Maledetto 41 bis, sto tentando di tutto, voglio percorrere una strada segretissima anche al Vaticano", sibila uno di loro al telefono. E poi dice: "Ho cercato anche con la massoneria, per quanto riguarda eventualmente l'intervento di un giudice molto importante".
È alla fine dell'anno scorso che i Piromalli decidono di muovere tutte le loro pedine. È il 3 dicembre del 2007 quando dalla Calabria organizzano per Antonio Piromalli e per il suo amico Gioacchino Arcidiaco (entrambi arrestati nella retata di martedì scorso) un incontro con Marcello Dell'Utri. Dal senatore di Forza Italia vogliono procurare una sorta di immunità attraverso il conferimento di una funzione consolare. Una qualsiasi. Vogliono mettere al sicuro Antonio, il rampollo della "famiglia" con un passaporto diplomatico. In cambio offrono voti e si mettono a disposizione per i "circoli" del senatore nel territorio di Gioia Tauro. Prima di contattare Dell'Utri Arcidiaco chiede ad Aldo Micciché, un ex dc della Piana riparato in Venezuela per sfuggire a grossi guai giudiziari in Italia: "Come mi devo proporre a lui?".
Gli risponde Micciché da Caracas: "La Piana è cosa nostra facci capisciri (fagli capire, ndr), il porto di Gioia Tauro l'abbiamo fatto noi. Fagli capire che in Aspromonte e tutto quello che succede là sopra è successo tramite noi". E ancora: "Ricordati che la politica si deve saper fare. Ora fagli capire che in Calabria o si muove sulla Tirrenica o si muove sulla Ionica o si muove al centro, ha bisogno di noi. Hai capito il discorso? E quando dico noi, intendo dire Gioacchino e Antonio (Piromalli, ndr), mi sono spiegato? Spiegagli chi siamo, che cosa rappresentiamo per la Calabria... io gli ho già detto tante cose". Gli ribatte l'altro: "Gli dico: ho avuto autorizzazione di dire che possiamo garantire per Calabria e Sicilia".
Dopo un primo incontro il 3 dicembre a Milano fra Gioacchino Arcidiaco e Marcello Dell'Utri (c'è con loro l'avvocato di Genova Francesco Lima), ce n'è un secondo a Roma tre giorni prima delle elezioni politiche del 13 aprile. L'inchiesta sta ancora scavando fra i retroscena di quei faccia a faccia, il senatore Dell'Utri sarà ascoltato come testimone.
Gli emissari della 'ndrangheta si sono mossi anche su altri fronti per provare ad avere uno "sconto" sul carcere duro. Contattano una persona - "un mio compare", dice Micciché - vicina al senatore Emilio Colombo, vengono costantemente informati che molti dei loro telefoni sono intercettati - "c'è tutta la rete sotto controllo" - , fanno cenno "a un amico a Palazzo dei Marescialli", ricevono soffiate da due famosi magistrati in pensione di Reggio. Incontrano. Parlano.
Garantiscono.
È sempre Aldo Micciché che informa i Piromalli. Una volta racconta che il deputato dell'Udc Mario Tassone si sarebbe "messo a vostra completissima disposizione" e "che tira aria di elezioni e diventerà il segretario del partito al posto di Lorenzo Cesa", un'altra volta ricorda che anche "il consigliere regionale Gianni Nucera li aspetta a braccia aperte per tutto quello che avete bisogno". Poi si agita per Veltroni che in comizio ha detto di non volere i voti di mafia: "Avete capito il discorso? Quelli hanno respinto ogni forma, ogni cosa".
Il vecchio Giuseppe Piromalli nonostante le tante "amicizie" è però sempre in una cella, isolato nel carcere di Tolmezzo. È a quel punto che Aldo Micciché tenta di "avvicinare" il Guardasigilli Mastella. Il ministro riceve una telefonata sul suo radiomobile il 7 dicembre 2007, in un primo momento non risponde a quel numero sconosciuto ma poi richiama. Sente una voce, quella di Micciché: "Clemente mio, meno male. sto cercando di fare il possibile per aiutarti. Vediamo se recuperiamo sul Lazio e su Roma. ti mando Francesco Tunzi, già hai conosciuto anche altri amici. Noi e nostri". Appena riconosce l'interlocutore che accenna a possibili aiuti elettorali, il ministro interrompe la comunicazione. Ma i boss della già da mesi si aggiravano intorno al ministero della Giustizia.
Cercavano un varco. È sempre la condizione carceraria di Giuseppe Piromalli a impensierirli. Riferiscono al figlio Antonio: "Tuo padre è esasperato, e lo diventa ancora di più quando gli vengono toccate le cose di cui necessita di più, cioè la corrispondenza... gli stanno controllando pure i peli".
È ancora Aldo Micciché che comunica al figlio del boss: "Sia Antonella Pulo, sia la Zerbetto e sia Francesco Borromeo mi hanno fatto capire che tenteranno di fare quello che. sottobanco devono farlo, perché tu sai che c'è stato un irrigidimento dopo gli avvenimenti che tu sai". La prima - Antonella Appulo - è stata identificata come un'esponente del movimento giovanile dell'Udeur. La seconda - Adriana Zerbetto - era la segretaria del ministro della Giustizia. Il terzo - Francesco Borgomeo - era a capo della sua segreteria. Millanterie dell'uomo di Caracas? È un altro dei filoni investigativi ancora in corso di approfondimento.
Comunque è lo stesso Micciché che urla un giorno al telefono: "Sto cazzo di ministro non si può muovere in nessun modo. Devo fare un'altra strada perché è già quasi arrivato il giorno. Sennò siamo fottuti". Il giorno che avrebbero dovuto confermare il 41 bis a Giuseppe Piromalli. I boss parlano a ruota libero, tranquilli, forti del loro "servizio informativo" È Arcidiaco che per una volta avverte Aldo Micciché: "Praticamente ieri ci hanno chiamato e ci hanno detto che due settimane fa hanno tappezzato la macchina di mio cugino Antonio dell'ira di Dio".
Pensano di poter dire tutto su altri telefoni, si sentono "protetti". Aldo Micciché si lascia sfuggire: "Ho ricevuto una telefonata da Reggio da persone che nemmeno ti immagini, molto, molto in alto. Dobbiamo stare molto attenti. Lo sai chi è Peppe T. o Peppe V., sai chi sono questi, sono gente legata a mani piedi culo e poi c'è l'altro personaggio importantissimo". Tutti magistrati. Amici di altri magistrati. Amici dei boss della 'ndrangheta.
dantes76
24-07-2008, 13:16
Calabria, 18 arresti hanno decimato i vertici delle cosche Piromalli e Molè
Contro il 41 bis i boss della 'ndrangheta cercarono di avvicinare anche Mastella
Incontri segreti e voti promessi
il pressing dei clan su Dell'Utri
Incontri segreti e voti promessi il pressing dei clan su Dell'Utri
ora dira' che aveva chiamto un idraulico
nekromantik
17-05-2009, 21:04
Scusate se riesumo questo vecchio topic, ma mi è stato segnalato giusto oggi, illo tempore avevo perso la discussione.
Dall'intervista integrale a Borsellino:
(..)
Perché se ricordo bene c'è nella San Valentino un'intercettazione tra lui e Marcello Dell'Utri, in cui si parla di cavalli.
«Si, comunque non è la prima volta che viene utilizzata, probabilmente non si tratta della stessa intercettazione. Se mi consente di consultare E tornando a Mangano, le connessioni tra Mangano e Dell’Utri?
«Si tratta di atti processuali dei quali non mi sono personalmente occupato, quindi sui quali non potrei rivelare nulla»
Sì, ma in quella conversazione con Dell’Utri poteva trattarsi di cavalli?
«Nella conversazione inserita nel maxiprocesso, se non piglio errori, si parla di cavalli che dovevano essere mandati in un albergo (Borsellino sorride. NDR). Quindi non credo che potesse trattarsi effettivamente di cavalli. Se qualcuno mi deve recapitare due cavalli, me li recapita all’ippodromo, o comunque al maneggio. Non certamente dentro l’albergo».
E Dell'Utri non c'entra in questa storia?
«Dell’Utri non è stato imputato nel maxiprocesso, per quanto io ricordi. So che esistono indagini che lo riguardano e che riguardano insieme Mangano».
Questa osservazione di Borghi invece
Hanno bensi' parlato una volta di un cavallo ma borsellino stesso specifica che mangano aveva un'agenzia ippica e poteva ben parlare anche di cavalli quadrupedi.
mi sembra sia quantomeno faziosa. Il testo integrale:
Ma lui (Mangano, ndr) viveva già a Milano?
«Sicuramente era dimorante a Milano anche se risulta che lui stesso afferma di spostarsi frequentemente tra Milano e Palermo».
E si sa cosa faceva a Milano?
«A Milano credo che lui dichiarò di gestire un'agenzia, ippica o qualcosa del genere. Comunque che avesse questa passione dei cavalli risulta effettivamente la verità, perché anche nel processo, quello delle estorsioni di cui ho parlato, non ricordo a che proposito venivano fuori i cavalli. Effettivamente dei cavalli, non "cavalli" per mascherare il traffico di stupefacenti».
Quindi Borsellino fa preciso riferimento al processo sulle estorsioni quando parla di cavalli "veri". Sui cavalli da recapitare in albergo direi che faccia intuire tutt'altro.
Tra le righe mi sembra di leggere questo almeno, (in)felice di essere smentito.
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