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View Full Version : Farmaco anti-cancro che blocca l'angiogenesi


lowenz
01-07-2008, 23:11
:cool:

http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=6126

La SynDevRx, un'azienda privata di biotecnologie di Cambridge, nel Massachusetts produrrà un farmaco anti-cancro molto promettente. Si tratta della lodamina, un inibitore dell'angiogenesi e agisce sui vasi sanguigni che nutrono i tessuti tumorali inibendone la crescita e di conseguenza affamando il tumore. Questo farmaco è stato sviluppato grazie agli esperimenti del dottor Judah Folkman, ora scomparso, considerato il padre delle terapie antitumorali basate sull'inibizione dell'angiogenesi. Folkman e colleghi hanno lavorato su questo farmaco per circa 20 anni e ora sembra pronto. Viene somministrato in forma di pillola e non causa effetti collaterali. I test in laboratorio sui topi hanno mostrato la sua efficacia contro diverse forme di cancro, tra cui quello al seno, alla prostata, al cervello, all'ovaio, all'utero e contro il neuroblastoma.
Ofra Benny e gli altri ricercatori del Children's Hospital di Boston e dell'Harvard Medical School che hanno condotto i test e gli studi sulla lodamina, hanno spiegato che aiuta a bloccare i tumori primari e previene la loro diffusione.


Il farmaco, in origine, è stato isolato dal fungo Aspergillus fumigatus fresenius e in campo sperimentale era conosciuto come TNP-470. Le proprietà di questo fungo sono state scoperte casualmente da Donald Ingber: mentre cercava di far crescere le cellule endoteliali che rivestono i vasi sanguigni, la muffa aveva intaccato le cellule in modo da impedire la crescita dei capillari. Nel 1990, Ingber e Folkman avevano sviluppato il TNP-470 in Giappone con l'aiuto della Takeda Chemical Industries ma il farmaco agiva sul cervello e causava numerosi effetti collaterali tra cui depressione e vertigini e la somministrazione doveva essere continua, a causa della sua scarsa permanenza nell'organismo. I due ricercatori cercarono di migliorarlo ma non vi riuscirono.
La svolta si è avuta con il lavoro di Benny e colleghi che hanno utilizzato le nanotecnologie per attaccare due polimeri (a forma di pon pon) al TNP-470, per proteggerlo dagli acidi dello stomaco. La lodamina, il farmaco modificato, va dritto alle cellule tumorali e non causa effetti collaterali. Gli effetti sono molto positivi, riesce anche a distruggere melanomi e tumori polmonari.
I ricercatori hanno spiegato: "Dato che il metodo di somministrazione è orale, la pillola raggiunge prima il fegato, mostrandosi particolarmente efficace nei topi nel prevenire lo sviluppo di metastasi epatiche. La metastasi epatica è molto comune in molti tipi di tumore, e spesso è associata a una prognosi e a un'aspettativa di vita negative". Benny ha concluso: "Non mi sarei mai aspettato un effetto così forte su queste forme di tumore così aggressive". La ricerca è pubblicata su Nature Biotechnology.

F1R3BL4D3
01-07-2008, 23:15
Scoperta casuale a partire da una piastra infettata da un miceto...

mi ricorda qualcosa...:stordita:

GUSTAV]<
01-07-2008, 23:18
ottimo, se potessi gli darei il 5x1000 :D
spero anche che questa ricerca si possa concretizzare in tempi brevi.. :rolleyes:
(ma ci credo poco...)

windsofchange
02-07-2008, 04:38
Scoperta casuale a partire da una piastra infettata da un miceto...

mi ricorda qualcosa...:stordita:

Shhhh... Loro ci osservano! :O

Lucrezio
02-07-2008, 10:42
Se non sbaglio c'e' tutta una famiglia di sostanze che lavorano in maniera analoga (come la somatostatina e tutti i suoi derivati)... so che a livello di ricerca la linea sembra molto promettente!
Speriamo :sperem:

F1R3BL4D3
02-07-2008, 11:07
Shhhh... Loro ci osservano! :O

:O Ma io mi riferivo a Fleming :D

windsofchange
02-07-2008, 11:17
:O Ma io mi riferivo a Fleming :D

:asd:

GUSTAV]<
02-07-2008, 17:51
penso che talvolta-spesso è molto utile sbandierare notizie scoop miracolistiche.. :D
ma poi non arrivare mai ad una soluzione concreta.. :asd:
chissa xchè.. :D

windsofchange
02-07-2008, 19:36
Presentata così sembra una scoperta miracolosa, talmente tutto bello da lasciare un po' pensierosi.
Possibilità di somministrazione orale, attacco mirato ai tessuti angiogenetici, scarsi effetti collaterali...
Eppure ne parlano entusiaste molte fonti, il problema sarà sensibilizzare al controllo precoce in quanto il farmaco agirebbe:

'nel frenare lo sviluppo di tumori primari in fase precoce, a eliminare la malattia residua dopo un intervento chirurgico, a inibire la diffusione metastatica delle cellule tumorali'

Fino ad ora infatti il controllo precoce è sempre stato un fattore chiave nella cura dei tumori .
Ma ben venga una notizia che non ha del paranormale... :D

bjt2
02-07-2008, 20:35
Avevo chiesto a colleghi, quando tempo fa uscì una notizia simile, se era una cosa buona. Poi, poichè qui il laboratorio di medicina nucleare testa su colture cellulari vari farmaci anti tumorali (e poi su topi, controllati con una micro PET), abbiamo avuto vari seminari... In uno di questi si diceva che esistevano (almeno?) due tipi di cellule tumorali. Quelle che stanno ferme e quindi formano masse e richiedono l'angiogenesi e quelle che se ne vanno in giro a formare metastasi... Le une in competizione con le altre... Se tu blocchi le prime, aumentano le seconde... Ma mentre le masse le puoi uccidere con la radioterapia e/o la chemioterapia, le tante piccole metastasi sparse no... E quindi c'erano dubbi sull'efficacia di questo tipo di terapie...

gianly1985
02-07-2008, 22:08
In uno di questi si diceva che esistevano (almeno?) due tipi di cellule tumorali. Quelle che stanno ferme e quindi formano masse e richiedono l'angiogenesi e quelle che se ne vanno in giro a formare metastasi...

Un tumore parte da una sola cellula.
Poi si moltiplica e inizialmente le cellule sono tutte uguali cioè sono cloni della prima.
Poi però man mano, siccome il tumore quasi sempre è instabile geneticamente (non per niente è diventato un tumore), cominciano a nascere delle differenze fra le cellule e la rispettiva progenie, perciò si creano delle "famiglie in lotta fra di loro" (cloni tumorali diversi nella compagine di un'unica massa tumorale). E' chiaro che entrano in lotta per la sopravvivenza e i cloni più aggressivi hanno la meglio, per "selezione naturale". Man mano questa evoluzione può portare alla nascita di cloni dotati di fenotipo angiogenetico, cioè capaci di angiogenesi. Va detto che un tumore molto piccolo può campare anche senza angiogenesi, perchè per diffusione ancora gli arriva abbastanza roba dai vasi circostanti (quindi evidentemente questi tumori o metastasi molto piccole col cavolo che le eradichi con questi farmaci anti-angiogenetici). Poi, sempre per questa evoluzione, possono comparire cloni con fenotipo sempre più invasivo (imparano a superare la membrana basale, ecc.) fino ad arrivare al fenotipo metastatico, cioè alla capacità di entrare nel circolo sanguigno (ma non solo) e insediarsi in altre parti del corpo creando "colonie".

Tornando alla notizia:
- è evidentemente scritta in toni troppo miracolistici
- come al solito soffre un po' del mito de "LA cura per IL tumore"
- ovviamente ci sono frasi banali, poco sensate, ecc. come sempre dato il filtro giornalistico-traduttivo

Siddhartha
03-07-2008, 01:04
Avevo chiesto a colleghi, quando tempo fa uscì una notizia simile, se era una cosa buona. Poi, poichè qui il laboratorio di medicina nucleare testa su colture cellulari vari farmaci anti tumorali (e poi su topi, controllati con una micro PET), abbiamo avuto vari seminari... In uno di questi si diceva che esistevano (almeno?) due tipi di cellule tumorali. Quelle che stanno ferme e quindi formano masse e richiedono l'angiogenesi e quelle che se ne vanno in giro a formare metastasi... Le une in competizione con le altre... Se tu blocchi le prime, aumentano le seconde... Ma mentre le masse le puoi uccidere con la radioterapia e/o la chemioterapia, le tante piccole metastasi sparse no... E quindi c'erano dubbi sull'efficacia di questo tipo di terapie...

è una versione un po' troppo banalizzata di ciò che accade! :D
in linea di massima è giusto ma come al solito entrano in gioco numerosi fattori che è sbagliato tralasciare: in ogni caso è la selezione naturale che determina la sopravvivenza di stipiti cellulari neoplastici con fenotipi "nuovi e migliori" (tra cui la capacità angiogenetica e la capacità di secernere proteasi che permettono la metastatizzazione)! :)

bjt2
05-07-2008, 18:50
è una versione un po' troppo banalizzata di ciò che accade! :D
in linea di massima è giusto ma come al solito entrano in gioco numerosi fattori che è sbagliato tralasciare: in ogni caso è la selezione naturale che determina la sopravvivenza di stipiti cellulari neoplastici con fenotipi "nuovi e migliori" (tra cui la capacità angiogenetica e la capacità di secernere proteasi che permettono la metastatizzazione)! :)

Ovviamente al seminario l'hanno detto in modo migliore... :D Io non sono un medico e il seminario è avvenuto 2 o 3 anni fa... :D Quindi non ricordo i dettagli... :D