View Full Version : Lo smantellamento della scuola pubblica 150 mila posti in meno
150 mila posti in meno in 3 anni
"Un colpo alla scuola pubblica"
Il governo vuole recuperare otto miliardi, cura shock
"Vogliono tornare al maestro unico nella primaria"
di SALVO INTRAVAIA
150 mila posti in meno in 3 anni "Un colpo alla scuola pubblica"
ROMA - "Attacco alla scuola pubblica", "Scuola statale a rischio smantellamento" e "scelte pesantissime sulla scuola". Sono i commenti dei leader sindacali della scuola sul cosiddetto decreto fiscale di cui si conosce una prima bozza attendibile. Per tagliare gli sprechi nella pubblica amministrazione e avviare il meccanismo virtuoso del merito il governo Berlusconi avrebbe previsto per la scuola una cura da cavallo. Nei prossimi tre anni dovrebbero saltare qualcosa come 150 mila posti di lavoro (100 mila cattedre e 47 mila posti di personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) per recuperare la cifra record di 8 miliardi di euro.
Il decreto. I tagli andrebbero sotto la voce "Disposizioni in materia di organizzazione scolastica" e sono espressi rigorosamente in percentuali o rapporti che devono essere tradotti per emergere in tutta la loro dimensione. "Ai fini di una migliore qualificazione dei servizi scolastici e di una piena valorizzazione professionale del personale docente", recita il testo provvisorio del decreto, dall'anno scolastico 2009/2010 occorrerà aumentare il rapporto alunni/docenti di un punto. Attualmente siamo attorno a 9,1 alunni per ogni insegnante. L'obiettivo è quello di arrivare entro l'anno 2011/2012 a 10,1. Il costo in termini di cattedre è stimato dai sindacati attorno alle 62 mila unità, cui occorre aggiungere le 33 mila cattedre previste dalla Finanziaria 2008 del governo Prodi incrementate di altre 6 mila unità per una "interpretazione" dell'attuale governo sulla manovra 2008. In tutto 101 mila cattedre che andranno in fumo.
C'è poi la partita del personale Ata. Entro l'anno scolastico 2011/2012 è prevista una riduzione pari al 17 per cento della dotazione organica di bidelli, personale di segreteria e tecnici di laboratorio. I sindacati hanno contabilizzato 47 mila posti che spariranno attraverso la "revisione dei criteri e dei parametri per la definizione delle dotazioni organiche del personale Ata". Secondo questa ipotesi, le scuole avranno meno bidelli per vigilare gli alunni, meno addetti elle segreterie e meno tecnici presenti nei laboratori.
Le reazioni. Francesco Scrima della Cisl scuola parla di governo che "decide all'ingrosso pesantissimi tagli del personale senza considerare le conseguenze sul piano della qualità dei servizi erogati". Parla si esecutivo che "non si interessa degli obiettivi che oggi la scuola deve ottenere, ma attacca semplicemente un pezzo di welfare". E continua: "Si taglia il futuro, si tagliano le radici su cui il Paese può crescere".
"Tagliare altri 100 mila cattedre nel prossimo triennio - dichiara Rino Di Meglio, della Gilda degli insegnanti - significherebbe smantellare la scuola statale". Il perché è presto detto. "Sbaglia chi attribuisce alla scuola sprechi di denaro pubblico - spiega Di Meglio - basta vedere, per esempio, lo stato di fatiscenza in cui versa la maggior parte degli edifici scolastici, sovraffollati, a rischio sicurezza e carenti persino di banchi, sedie e gessi, e il rapporto docenti-alunni sempre più sproporzionato. Risultato: per investimenti nell'istruzione, l'Italia si trova agli ultimi posti nella classifica dei paesi sviluppati".
Enrico Panini, leader della Flc Cgil sostiene: "Nella scuola si spremono oltre 8 miliardi di tagli, compresi quelli contabilizzati per il 2012". E paventa conseguenze disastrose. "Per realizzare questa perversa scelta, alla devastazione della rete scolastica (ottenuta peggiorando le attuali regole per formare le classi e per determinare i posti dei lavoratori ATA) - continua Panini - si aggiunge la devastazione degli ordinamenti che per la prima volta nella storia del nostro Paese saranno più poveri di quelli precedenti. Si ipotizza, infatti, il ritorno al maestro unico nella scuola primaria e, nella secondaria, meno ore e meno materie per tutti, a partire dalle scuole tradizionalmente destinate ai ceti più popolari".
Gli scenari. Ma come è possibile tagliare 150 mila posti se il governo precedente ha faticato a tagliarne 10 mila? "Se la manovra venisse confermata - dichiara l'ex viceministro alla Pubblica istruzione, Mariangela Bastico - Non si tratta di azioni volte alla razionalizzazione e all'efficienza del sistema, come quelli messi in atto dal governo precedente. Si tratta di interventi volti allo scardinamento della scuola pubblica. I tagli in questione possono essere realizzati - continua - sono smantellando pezzi del sistema scuola". In che modo? "Utilizzare il rapporto alunni/docenti - spiega la Bastico - è improprio perché in Italia le anomalie cui fa cenno il governo attuale sono dovute, per esempio, alle politiche per l'integrazione dei disabili". "In Italia i posti determinati dalla integrazione dei disabili sono circa 150 mila, negli altri pesi o ci sono le scuole speciali o questi posti sono a carico delle Politiche sociali".
E quali altri settori rischiano? "Il tempo pieno e il tempo prolungato alla scuola elementare - risponde l'ex inquilino di viale Trastevere - ma anche l'intera scuola dell'infanzia pubblica e l'istruzione degli adulti". Si potrebbe ritornare al maestro unico alla scuola elementare e si potrebbero ritoccare gli orari della scuola superiore. "Su quest'ultimo punto - continua la Bastico - siamo disponibili al dialogo. È possibile ridurre da 40 a 34 le ore nei tecnici e professionali ma questa manovra non consente di tagliare 100 mila posti. La cosa che mi meraviglia maggiormente è che il ministro Gelmini, nelle sue relazioni in Commissione, non ha accennato minimamente a politiche di riduzione così drastiche". E ancora, "la scuola non può reggere con un'assunzione ogni dieci pensionamenti", conclude. E per i 300 mila precari in attesa delle immissioni in ruolo il futuro si tinge di nero.
(24 giugno 2008)
http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/scuola_e_universita/servizi/finanziaria-tremonti-scuola/finanziaria-tremonti-scuola/finanziaria-tremonti-scuola.html
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_103037669.html
anche tra il personale ausiliari ATA si potrebbe calare una bella mannaia .
Non è possibile che vi sia un bidello ogni 2 stanze!
stbarlet
24-06-2008, 20:15
Ecco, qui i tagli non vanno bene. Probabilmente ci vorrebbe una distribuzione migliore, ma tagliare indiscriminatamente è uno sbaglio. La dimostrazione sta nel pessimo livello di preparazione dei giovani italiani.
stbarlet
24-06-2008, 20:17
anche tra il personale ausiliari ATA si potrebbe calare una bella mannaia .
Non è possibile che vi sia un bidello ogni 2 stanze!
Che scuole conosci? In quelle che conosco io , ci sono al massimo una decina di bidelli, per 4-500 persone in tutto. Il rpoblema imho non è il numero ma la qualità del servizio offerto..
wildsliver
24-06-2008, 20:33
uno stato che disinveste nella scuola non ha futuro.. l'istruzione è alla base dei principi liberali
Voglio fare i miei più sentiti complimenti a chi non può permettersi di mandare il figlio in una scuola privata e ha votato berlusconi :)
IMHO i bidelli si potrebbero tagliare anche della metà, la maggioranza di loro viene a scuola per riposarsi... come dice mia madre, insegnante: " se mi danno 3-400 € in + al mese rimango io a pulire le aule :D "
Ehm ... mi dispiace fare il profeta nefasto, ma riporto quello che avevo scritto in tempi non sospetti, la discussione l'avevo aperta il 12 Aprile 2008, quando mi chiedevo in che modo il governo avrebbe recuperato le risorse per finanziare quanto promesso in campagna elettorale:
Se le misure precedenti non fossero sufficienti, che rimarrebbe da fare?
Non lo so, ed esprimo le mie preoccupazioni.
- Tagli alla scuola ed alla sanità pubblica.
La mia sensazione è che, già nel precedente mandato, il governo di cdx aveva fatto alcune mosse verso un'impostazione più privatistica di questi servizi.
Ora la sanità è certamente una delle principali voci di spesa dello stato.
In alcune aree a fronte di questa spesa i servizi forniti sono di buon livello, in altre i servizi sono già scadenti.
Un taglio generalizzato della spesa sanitaria comporterebbe il decadimento altrettanto generalizzato dei servizi, e quindi la necessità per il cittadino di rivolgersi volente o nolente alle strutture private.
Quindi quello che verrebbe dato con una mano in termini di riduzione/abolizione di tasse e imposte, sarebbe dirottato verso le spese sanitarie nelle strutture private.
Ragionamenti analoghi potrebbero essere fatti sulla scuola pubblica.
E' a questo che si vuole arrivare?
La risposta al mio quesito finale è, purtroppo per tutti noi, SI.
^TiGeRShArK^
24-06-2008, 20:51
ma era anche ovvio :)
Visto che il suo elettore medio "è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco" (Cit.), mi pare anche giusto che cerchi di aumentare l'ignoranza della gente :)
era ovvio che la destra lo faceva, è meglio che la gente sia ignorante, così passa la sua vita a lavorare e guardare la televisione e crede a tutto a quello che viene detto
io col pazzo che farò crescere mio figlio in italia, se continua così! (ho ancora moooolti anni per vedere come andrà a finire, tanto :D)
inoltre, vorrei far notare che tra i parlamentari ci sono giusto due o tre personcine che possiedono scuole private :rolleyes: o ceh hanno amici che possiedono scuole private... :rolleyes:
indelebile
24-06-2008, 21:00
cmq se notate non c'è opposizione a questa cosa...perchè lo voleva fare anche padoa schioppa...non si sa bene come...e comunque viene vista come una cosa bipartisan (parlo di pdl-pd)
Vedremo quando si passerà ai fatti se rimmarà cosi
killercode
24-06-2008, 21:04
cioè, tolgono soldi alla scuola pubblica e li danno ai ciellini? :muro: :muro:
Gargoyle
24-06-2008, 21:05
ma era anche ovvio :)
Visto che il suo elettore medio "è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco" (Cit.), mi pare anche giusto che cerchi di aumentare l'ignoranza della gente :)
In realtà l'ignoranza è davvero allo zenith, peggio di così non so come si possa fare.
Non me ne voglia chi lavora nella scuola (ma anche io sono figlio di una prof.), ma grosso modo la realtà che si vede tutti i giorni è di docenti tanto sottopagati quanto ignoranti e di studenti che pretendono (ed ottengono) un diploma senza sapere niente.
Certo, ci saranno due o tre docenti che si fanno il mazzo, ci sarà qualche isola felice, ma il quadro generale è sconsolante e a dimostrarlo ci sono simpaticissimi dati che dimostrano come il 60% dei sedicenni ignori perché si alternano il giorno e la notte sulla Terra.
Ora, continuare a foraggiare un sistema scolastico che produce di questi risultati non so davvero che senso abbia.
In realtà l'ignoranza è davvero allo zenith, peggio di così non so come si possa fare.
Non me ne voglia chi lavora nella scuola (ma anche io sono figlio di una prof.), ma grosso modo la realtà che si vede tutti i giorni è di docenti tanto sottopagati quanto ignoranti e di studenti che pretendono (ed ottengono) un diploma senza sapere niente.
Certo, ci saranno due o tre docenti che si fanno il mazzo, ci sarà qualche isola felice, ma il quadro generale è sconsolante e a dimostrarlo ci sono simpaticissimi dati che dimostrano come il 60% dei sedicenni ignori perché si alternano il giorno e la notte sulla Terra.
Ora, continuare a foraggiare un sistema scolastico che produce di questi risultati non so davvero che senso abbia.
Più che altro non ti prepara ad affrontare la vita ed in particolare il mondo del lavoro.
Fabbro76
24-06-2008, 21:58
uno stato che disinveste nella scuola non ha futuro.. l'istruzione è alla base dei principi liberali
Rendere il popolo bue ancora più bue per meglio soggiogarlo.
Viva l'Italia, viva il terzo mondo.
Fabbro76
24-06-2008, 22:01
cioè, tolgono soldi alla scuola pubblica e li danno ai ciellini? :muro: :muro:
Chissà il papa come se la ride......
Qualche esponente leghista aveva ragione....fuori dall'Europa....ma per entrare in Africa a pieno titolo.
le publiche amministrazioni devono darsi una riorganizzata, il rapporto costo/efficienza è vergognoso.Ma le vivete le vostre realtà locali di publica amministrazione o vievete sulla luna?Non so da voi ma al sud è vergognosa l'inefficienza generale delle PA a fronte di costi mostruosi.
Jammed_Death
24-06-2008, 22:26
cmq se notate non c'è opposizione a questa cosa...perchè lo voleva fare anche padoa schioppa...non si sa bene come...e comunque viene vista come una cosa bipartisan (parlo di pdl-pd)
Vedremo quando si passerà ai fatti se rimmarà cosi
perchè tu hai notato opposizione in qualunque cosa? c'è un elenco di quello che stanno facendo...non si sente uno e dico uno che dice "no"...
Ecco, qui i tagli non vanno bene. Probabilmente ci vorrebbe una distribuzione migliore, ma tagliare indiscriminatamente è uno sbaglio. La dimostrazione sta nel pessimo livello di preparazione dei giovani italiani.
la preparazione degli studenti italiani c'entra poco con i tagli, visto che si tratta di un mix di svogliatezza/deficenza degli alunni e impreparazione unita a menefreghismo degli insegnati stessi (non tutti eh).
Tanto per fare esempi concreti, ci sono professoresse di inglese che non sanno parlare inglese...scuola costretta a mettere a contratto una studentessa straniera di 18 anni per fare corsi integrativi per chi era interessato
Io alle elementari avevo una sola maestra... E sono venuto su benissimo... Eravamo oltre 20 in classe (ma meno di 30)... A quanti maestri siamo lievitati ora? Se i tagli si riferiscono SOLO a maestri elementari, per tornare a uno per classe, io sono daccordo... Per i bidelli... Ne bastano pochi, sopratutto se le pulizie le fanno ditte esterne...
Io alle elementari avevo una sola maestra... E sono venuto su benissimo... Eravamo oltre 20 in classe (ma meno di 30)... A quanti maestri siamo lievitati ora? Se i tagli si riferiscono SOLO a maestri elementari, per tornare a uno per classe, io sono daccordo... Per i bidelli... Ne bastano pochi, sopratutto se le pulizie le fanno ditte esterne...
Se fai il tempo normale e vai a casa tutti i pomeriggi, che significa che tua madre non lavora
Jammed_Death
24-06-2008, 22:41
io nel biennio delle superiori non ho avuto un'insegnante di economia aziendale perchè non ce n'erano...nel triennio programmatori ho avuto il prof d'informatica che non sapeva l'informatica e non lo cacciavano perchè non c'era un sostituto...come vedete non a tutti va bene -_-
Dai diventiamo tutti degl ignorantoni stile medioevo così ci possono inculare ancora meglio :asd:
Jammed_Death
24-06-2008, 22:44
Dai diventiamo tutti degl ignorantoni site medioevo così ci possono inculare ancora meglio :asd:
bè l'ignorante è felice :D
DvL^Nemo
24-06-2008, 22:45
Va bene tagliari i soldi di qua e di la', togliere i fancazzisti dalla sucola o quello che e', buttateli a calci fuori .. Ma se il risultato e' buttare 300 milioni in Alitalia mi inca... non poco :muro: :muro:
A tagliare le spese senza riforme strutturali non ci vuole ne' Tremonti ne' Brunetta e' in grado di farlo anche Pinco Pallino
DvL^Nemo
24-06-2008, 22:47
io nel biennio delle superiori non ho avuto un'insegnante di economia aziendale perchè non ce n'erano...nel triennio programmatori ho avuto il prof d'informatica che non sapeva l'informatica e non lo cacciavano perchè non c'era un sostituto...come vedete non a tutti va bene -_-
Io ho fatto la ragoineria e non so manoc che e'..
Il mio prof aveva la seconda attivita' ( commercialista ) veniva 5 minuti prima che suonava la campanella diceva 3 caxxate e se ne andava.. :muro: :muro:
Non mi pare che il punto di questa operazione sia quella di migliorare l'organizzazione.
Vogliono semplicemente risparmiare 8 miliardi sulla scuola pubblica.
Secondo me la Scuola e l'istruzione dovrebbero essere l'ultima cosa su cui lo Stato risparmia
killercode
24-06-2008, 23:04
bè l'ignorante è felice :D
Come disse il mio prof:
" E' bello essere ignoranti, perchè non ti accorgi di tutte le cose brutte del mondo; per esempio, se io stessi allegramente passeggiando in un prato e vedessi il cartello CAMPO MINATO, cercherei disperatamente di uscire, molto probabilmente, morendo con la paura di morire; se inveci non sapessi leggere continuerei per la mia strada e andrei al creatore con il sorriso in faccia...."
Noi: :fagiano: :eek: :confused:
stbarlet
24-06-2008, 23:20
la preparazione degli studenti italiani c'entra poco con i tagli, visto che si tratta di un mix di svogliatezza/deficenza degli alunni e impreparazione unita a menefreghismo degli insegnati stessi (non tutti eh).
Tanto per fare esempi concreti, ci sono professoresse di inglese che non sanno parlare inglese...scuola costretta a mettere a contratto una studentessa straniera di 18 anni per fare corsi integrativi per chi era interessato
Si senza dubbio c'è la svogliatezza. Ma non essendo la svogliatezza una caratteristica innata (almeno non così diffusa) da qualche parte deve pure venire. I genitori non sanno fare i genitori, e questa è la parte più importante, ma non dimenticate che i bambini passano anche 40 ore alla settimana a scuola elementare.
Poi.. per fare un esempio concreto.. conosco scuole in cui sono stati smantellati i laboratori didattici ( con attrezzature non da poco ) per fare posto ad aule "classiche".
Se fai il tempo normale e vai a casa tutti i pomeriggi, che significa che tua madre non lavora
Le elementari le ho fatte fino al 1988... A quel tempo lavorava mia madre, mio padre faceva due lavori, ma avevamo una badante per il pomeriggio...
bluelake
25-06-2008, 00:04
cioè, tolgono soldi alla scuola pubblica e li danno ai ciellini? :muro: :muro:
certo, si tagliano fondi alla scuola pubblica per darli a quella privata, che c'è di strano? Mi stupisce che tu non abbia ancora capito che i primogeniti studiano, i secondogeniti si avviano alla carriera militare o ecclesiastica e le figlie in casa a imparare i lavori domestici...
ops, forse ho fatto confusione con un romanzo di Candace Robb...
dave4mame
25-06-2008, 01:11
il ritorno al docente unico alla scuola elementare (o come diamine si chiama ora) è una mano santa.
si pone rimedio a una cazzata inventata solo per dare un posto a una massa di incapaci.
piuttosto sarebbe interessante capire come "smaltiranno" gli esuberi...
sid_yanar
25-06-2008, 01:18
uno stato che disinveste nella scuola non ha futuro.. l'istruzione è alla base dei principi liberali
un popolo di caproni è desiderabile per chiunque voglia minare ancora di più la nostra morente democrazia. La base di partenza è buona, interventi come questo possono solo apportare miglioramenti.
Red_Star
25-06-2008, 02:18
Quindi l'importante non è la qualità bensì il numero di insegnanti ?
http://img411.imageshack.us/img411/3236/immagine1ve0.png
Ma per favore, criticate per il semplice motivo che non potete farne a meno, è Berlusconi che ve lo chiede :)
Il rapporto alunni/insegnanti è di molto inferiore alle media europea senza nessun guadagno in qualità.
In aggiunta a questo gli alunni italiani stanno mediamente molto più tempo a scuola rispetto ai colleghi europei.
Questo li ha fatti diventare dei geni ? Per niente.
Quindi ben vengano questi licenziamenti.
Washakie
25-06-2008, 04:06
Veramente notevole leggere queste critiche...
Sarcasmo fuori luogo prospettando scenari apocalittici, affermazioni lontanissime dal vero (vd riguardo a numero di docenti e a preparazione degli studenti) e presupposti come minimo errati (vd necessità di 1000mila docenti e personale ata per avere una buona istruzione, la loro preparazione è secondaria giusto)...
Poi ovviamente ci sono quelli che criticano a prescindere i cui messaggi sono:
"Ci mancava anche questo. Dove andremo a finire. Spero che chi ha votato Berlusconi sia contento..."
Che ovviamente si ripete uguale ogni 2x3...
Continuate pure così...Volete che torniamo alle elezioni?
Magari adesso vincete...:mc:
PS: dimenticavo di citare chi dà dell'ignorante a tutti quelli che non la pensano come lui o che prospetta manovre cervellotiche di Silvio per raggiungere il potere supremo...imperdibili!
Gargoyle
25-06-2008, 08:05
Se fai il tempo normale e vai a casa tutti i pomeriggi, che significa che tua madre non lavora
La scuola non può essere il parcheggio dei figli, è nata per dare istruzione, non per far passare il tempo ai marmocchi e permettere ai loro genitori di farsi i cazzi loro nel frattempo.
Secondo me la Scuola e l'istruzione dovrebbero essere l'ultima cosa su cui lo Stato risparmia
Quando scuola&istruzione sono così inefficienti, una riorganizzazione non andrebbe demonizzata, secondo me.
Poi.. per fare un esempio concreto.. conosco scuole in cui sono stati smantellati i laboratori didattici ( con attrezzature non da poco ) per fare posto ad aule "classiche".
Un fenomeno da non trascurare.
Mia madre ha insegnato alle elementari prima di fare la prof. alle medie, e la cosa più impressionante è l'abnorme quantitativo di stronzatine extracurriculari imposte dall'altro e fatte in orario di lezione.
E' stata costretta a buttare ore ed ore in uno strambo progetto sulle fonti energetiche (mia madre insegna italiano e storia, eh...) di cui poi alla fine tutti si sono strafregati, nel solito ricorrente progetto di teatro di cui non frega un cazzo manco ai ragazzi, nella manipolazione della creta (???) e così via.
Tutte cose interessanti se non andassero a discapito delle conoscenze di base che la scuola dovrebbe dare e che invece non dà più.
il ritorno al docente unico alla scuola elementare (o come diamine si chiama ora) è una mano santa.
si pone rimedio a una cazzata inventata solo per dare un posto a una massa di incapaci.
Bo, su questo qualche dubbio lo avrei: a me piacerebbe che ad insegnarmi la matematica sia un laureato in scienze e non uno in lettere antiche...
piuttosto sarebbe interessante capire come "smaltiranno" gli esuberi...Nessun esubero. Pensionamenti.
Quindi ben vengano questi licenziamenti.
Non ci sarà nessun licenziamento (non sarebbe possibile, del resto, nella Pubblica Amministrazione), semplicemente ogni 10 pensionamenti ci sarà una sola nuova assunzione.
Al più, metteranno degli "scivoli" per il pre-pensionamento (e mia madre ringrazia :D )
frazioncina di Perugia, scuola dell'infanzia: in piena mattina due bidelle sono in tuta a fare footing nel vicino percorso verde.
un genitore si sente in dovere di segnalarlo alle insegnanti (che comunque non sono responsabili del personale non docente), in effetti le due sarebbero in servizio.
Chiedendo spiegazioni una delle due candidamente risponde: Eh ma il medico mi ha consigliato di camminare!"
Per una cosa del genere io avrei licenziato le 2 e pesantemente punito la direttrice del plesso scolastico che ne è responsabile (persona che viaggia sui 60 mila euro lordi l'anno come da redditi 2005).
W l'italia e chi difende questa gentaccia!
Il_Grigio
25-06-2008, 16:53
se il taglio dei fondi implica anche il licenziamento dei fancazzisti, per me va bene.
conosco dei prof ignoranti come capre (non reputo inferiore una persona ignorante, ma comunque non gli affiderei una classe) e altri prof che semplicemente non insegnano (entrano in classe e leggono il giornale) .
peggio ancora (ma più rari, per fortuna) sono gli insegnanti semplicemente squilibrati o pazzi, quelli intenti a sedurre gli studenti o a impartire loro un'ideologia da estremisti invasati.
questa gente non dovrebbe stare a scuola ad insegnare.
forse il problema è a monte: bisognerebbe chiedersi con quale criterio costoro sono sono ritenuti idonei all'insegnamento.
ma c'è anche pensare al perchè sia così difficile licenziarli. :fagiano:
per dirne una, uno dei prof di xenom è un invasato. un cristiano fondamentalista che manda all'inferno i comunisti ed insegna agli alunni a disprezzare la gente di sinistra e gli omosessuali. oltre all'ideologia estrema, egli si comporta in modo inappropriato in ogni cosa, insultando apertamente i colleghi e fregandosene dei provvedimenti scolastici.
sta sulle palle a tutto il corpo docente, è stato ripreso più volte eppure è ancora lì.:fagiano:
io imporrei criteri più severi per la scelta degli insegnati (un livello accettabile di cultura generale, un minimo di preparazione nella loro materia e perlomeno la salute mentale... non mi sembra di chiedere troppo).
quindi faciliterei l'uscita (=licenziamento) per gli indivdui chiaramente non idonei.
tagliare i fondi di sicuro non basta. è utile a raccogliere soldi, non certo a migliorare l'istruzione. :asd:
Washakie
25-06-2008, 16:56
quindi faciliterei l'uscita (=licenziamento) per gli indivdui chiaramente non idonei.
Ma poverini, hanno una famiglia da mantenere (cit.)
Quindi l'importante non è la qualità bensì il numero di insegnanti ?
http://img411.imageshack.us/img411/3236/immagine1ve0.png
Ma per favore, criticate per il semplice motivo che non potete farne a meno, è Berlusconi che ve lo chiede :)
Il rapporto alunni/insegnanti è di molto inferiore alle media europea senza nessun guadagno in qualità.
In aggiunta a questo gli alunni italiani stanno mediamente molto più tempo a scuola rispetto ai colleghi europei.
Questo li ha fatti diventare dei geni ? Per niente.
Quindi ben vengano questi licenziamenti.
si, ma se postassi fonti che non sono di 15 anni fa, la discussione forse potrebbe avere un senso
il ritorno al docente unico alla scuola elementare (o come diamine si chiama ora) è una mano santa.
si pone rimedio a una cazzata inventata solo per dare un posto a una massa di incapaci.
piuttosto sarebbe interessante capire come "smaltiranno" gli esuberi...
Ma una mano santa per chi?
Per i doposcuola privati?
Avere un solo insegnante che si occupa di tutte le materie è un vantaggio per la qualità?
Washakie
25-06-2008, 17:14
Ma una mano santa per chi?
Per i doposcuola privati?
Avere un solo insegnante che si occupa di tutte le materie è un vantaggio per la qualità?
se rimane quello bravo sì
Ed è sicuramente un vantaggio per i conti pubblici considerando gli sprechi presenti un questo settore dove si paga la gente per far niente...
La dimostrazione sta nel pessimo livello di preparazione dei giovani italiani.
il pessimo livello di preparazione e' imputabile solo in minima parte ai docenti e alla scuola in se.
Il grosso lo fa la famiglia.
Il_Grigio
25-06-2008, 17:16
lol
ogni insegnante che è lì solo perchè ha una famiglia da mantenere produrrà decine e decine di persone inabili al lavoro. queste, a loro volta, potranno occupare posti di lavoro socialmente importanti solo perchè hanno una famiglia da mantenere.
è esponenziale :sofico:
seriamente, il discorso della famiglia da mantenere può anche essere vero. insomma, anche se potevano scegliersi un altro lavoro per soddisfarla, la loro è un'esigenza reale.
appunto per questo, però, gli insenganti "viziosi" dovrebbero dedicarsi di più al loro lavoro.
potrei "quasi" accettare, ad esempio, un prof ignorante che si affida al libro di testo per le lezioni. comunque non dovrebbe essere lì, ma almeno si sforza di fare bene. si interessa ai progressi degli studenti, pur non avendo le capacità adatte a seguirli al meglio.
anche lo facesse solo per portare a casa la pagnotta, almeno potrebbe dire di essersi guadagnato il suo denaro.
La scuola non può essere il parcheggio dei figli, è nata per dare istruzione, non per far passare il tempo ai marmocchi e permettere ai loro genitori di farsi i cazzi loro nel frattempo.
Lavorare significa farsi i cazzi propri?
Se il "marmocchio" passa 8 ore invece di 4 a scuola ha la possibilità di fare piu attività e apprendere piu cose.
Non si capisce come dimezzare l'orario e il tempo di istruzione sia utile a migliorare l'istruzione.
Ne si capisce come tagliare 8 miliardi sia un modo per migliorare la qualità.
dantes76
25-06-2008, 17:17
http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/scuola_e_universita/servizi/finanziaria-tremonti-scuola/finanziaria-tremonti-scuola/finanziaria-tremonti-scuola.html
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_103037669.html
spero che la maggioranza dei tagli sia in sicilia...
se rimane quello bravo sì
Ed è sicuramente un vantaggio per i conti pubblici considerando gli sprechi presenti un questo settore dove si paga la gente per far niente...
E due insegnanti bravi sono meglio di uno solo.
E un solo insegnante mediocre è la peggiore della soluzione... che è ciò che succederà.
Qua non si parla minimamente di riorganizzazione amministrativa, ma di puro e semplice taglio degli organici per fare cassa, molto probabilmente attuato con il blocco dei turnover.
A sto punto chiudiamo la scuola pubblica, così per accontentare il solito viscerale sentimento di antistato dei destri
Washakie
25-06-2008, 17:20
Lavorare significa farsi i cazzi propri?
Se il "marmocchio" passa 8 ore invece di 4 a scuola ha la possibilità di fare piu attività e apprendere piu cose.
Non si capisce come dimezzare l'orario e il tempo di istruzione sia utile a migliorare l'istruzione.
Ne si capisce come tagliare 8 miliardi sia un modo per migliorare la qualità.
Ciò di cui si discute non è se tagliare fondi aumenta la qualità, ma se effettivamente la diminuisce.
Se io dessi più fondi credi che migliorerebbe? Se sì è comunque una tua convinzione, i dati internazionali dimostrano che non è la QUANTITA' ciò che conta, ma la QUALITA'
Se ho modo di ottenere la stessa cosa con 10 piuttosto che con 15 non capisco perchè devo buttare quei 5 che possono essere utilizzati dove ce n'è veramente bisogno...
Nel settore dell'educazione serve una riforma del sistema non un aumento dei fondi...
Ciò di cui si discute non è se tagliare fondi aumenta la qualità, ma se effettivamente la diminuisce.
Se io dessi più fondi credi che migliorerebbe? Se sì è comunque una tua convinzione, i dati internazionali dimostrano che non è la QUANTITA' ciò che conta, ma la QUALITA'
Se ho modo di ottenere la stessa cosa con 10 piuttosto che con 15 non capisco perchè devo buttare quei 5 che possono essere utilizzati dove ce n'è veramente bisogno...
Nel settore dell'educazione serve una riforma del sistema non un aumento dei fondi...
L'Italia dedica all'istruzione una parteminore del PIL rispetto a tutti i paesi OCSE.
Qua non si sta riorganizzando nulla, si stanno solo tagliando i fondi.
Washakie
25-06-2008, 17:24
L'Italia dedica all'istruzione una parteminore del PIL rispetto a tutti i paesi OCSE.
Qua non si sta riorganizzando nulla, si stanno solo tagliando i fondi.
fondi evidentemente eccedenti le necessità
fondi evidentemente eccedenti le necessità
E in base a quale principio?
Al principio che l'istruzione non è una necessità?
Tanto c'è la televisione:rolleyes:
dave4mame
25-06-2008, 17:28
Ma una mano santa per chi?
Per i doposcuola privati?
Avere un solo insegnante che si occupa di tutte le materie è un vantaggio per la qualità?
non so tu.
io sono stato educato da una sola maestra (che si era fatta solo 4 anni di superiori, per altro) e credo di aver ricevuto una educazione quantomeno "non peggiore" di chi ha ne ha avute in dote 3.
e, attenzione: non si tratta di "coprire turni". la mattina sono presenti due maestre contemporaneamente.
Washakie
25-06-2008, 17:29
E in base a quale principio?
Al principio che l'istruzione non è una necessità?
Tanto c'è la televisione:rolleyes:
in base al principio che l'equazione maggiore spesa = maggiore resa non è vera per nessun settore
dave4mame
25-06-2008, 17:30
il pessimo livello di preparazione e' imputabile solo in minima parte ai docenti e alla scuola in se.
Il grosso lo fa la famiglia.
se parli di "educazione" nel senso di modo di comportarsi, si.
se parli in termine di cultura... senz'altro no.
non so tu.
io sono stato educato da una sola maestra (che si era fatta solo 4 anni di superiori, per altro) e credo di aver ricevuto una educazione quantomeno "non peggiore" di chi ha ne ha avuto in dote 3.
e, attenzione: non si tratta di "coprire turni". la mattina sono presenti due maestre contemporaneamente.
Si tratta invece anche di coprire turni. Una sola maestra significa scuola solo al mattino.
Il che significa creare un grosso problema alle classi sociali piu basse dove la madre lavora.
Per quanto riguarda la qualità, è ovvio che una sola persona che deve fare tutto fornirà un servizio qualitativamente inferiore a quello fornito da due persone specializzate in aree complementari.
Bene a questo punto possono togliere anche qualcuno dei 3000 corsi di Laurea presenti e che non servono ad un C:D :D :D
Azz studio a fare 5 anni per non poter più fare nemmeno il prof????
Comunque voglio vederlo QUEL POVERO CRISTO/A A COMBATTARERE DA SOLO CON QUELLA MANDRIA DI PESTIFERI (E SONO PULITO...) CHE STANNO VENENDO SU....
QUESTO/A TORNERA' A CASA MEZZO SCLERATO/A!!!:eek: :eek:
Non slo hanno fatto figure di gran merde agli esami di maturità...ma adesso vogliono fare ste perle???
Mi@@@ia come si vede che + che governare...diktano!:muro: :muro:
Poi non capisco, vogliono far dare i soldi ai privati???
Ma poi considerazione: UNA PERSONA non PUò SAPERE TUTTO!!!!!!!!
NON PUOI ESSERE PREPAraTO IN TUTTO, UNO CHE FA LETTERE CON LA MATE...NON SE LA CAVA tanto bene DA POTERLA INSEGNARE....DAI SU qua siamo completamente in mano di incompetenti immani...
Azz ai miei tempi già avevo quelle due- TRE maestre E LE ELEMenTArI LE HO FATTE TUTTE SU ASSIEME ALLE MEDIE...!!!
in base al principio che l'equazione maggiore spesa = maggiore resa non è vera per nessun settore
A meno che tu non sia Gesù Cristo, in nessun settore puoi ottenere ritorni senza investimenti.
E diminuendo gli investimenti il ritonro di certo non aumenta.
Washakie
25-06-2008, 17:34
Il che significa creare un grosso problema alle classi sociali piu basse dove la madre lavora.
Questa frase è esattamente come dire che non bisogna licenziare i fannulloni perchè hanno una famiglia da mantenere.
Se la scuola pomeridiana esiste solo per evitare che i genitori che lavorano si trovino i figli a casa da soli allora evita di stare a menarla con il peggioramento di educazione e cultura perchè non centrano proprio nulla
Washakie
25-06-2008, 17:35
E diminuendo gli investimenti il ritonro di certo non aumenta.
Come non è detto che diminuisca...
Lo stesso vale per l'aumento che non per forza garantisce un ritorno, ma spesso si traduce in aumento degli sprechi...
dantes76
25-06-2008, 17:35
in base al principio che l'equazione maggiore spesa = maggiore resa non è vera per nessun settore
ma dai. c'e sempre un compromesso....
Questa frase è esattamente come dire che non bisogna licenziare i fannulloni perchè hanno una famiglia da mantenere.
Se la scuola pomeridiana esiste solo per evitare che i genitori che lavorano si trovino i figli a casa da soli allora evita di stare a menarla con il peggioramento di educazione e cultura perchè non centrano proprio nulla
A parte il fatto che fornire servizi alle famiglie che hanno figli è un compito fondamentale per qualunque stato moderno. Se i genitori lavorano, non sono degli egoisti che si fanno i cazzi proprio, sono semplicemente persone che lavorano per vivere.
Cosa che a quanto pare a certi personaggi sembra deprecabile.... Sti pezzenti che lavorano per comprarsi da mangiare:rolleyes: MA come osano, fare pure dei figli:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
In secondo luogo la qualità di certo non aumenta se diminuisci il servizio, le ore di istruzione e di attività didattica.
Come non è detto che diminuisca...
Lo stesso vale per l'aumento che non per forza garantisce un ritorno, ma spesso si traduce in aumento degli sprechi...
Se parti dall'idea che il problema della scuola sia che gli insegnanti sono di scarso livello (principio discutibile e superficiale), bloccare il turnover, non serve assolutamente a NULLA per rimediare questo problema...
Solertes
25-06-2008, 17:40
non so tu.
io sono stato educato da una sola maestra (che si era fatta solo 4 anni di superiori, per altro) e credo di aver ricevuto una educazione quantomeno "non peggiore" di chi ha ne ha avute in dote 3.
e, attenzione: non si tratta di "coprire turni". la mattina sono presenti due maestre contemporaneamente.
Anche io ho avuto un solo insegnante alle elementari....però quello che ho avuto nelle prime tre classi era pessimo....infatti ho cambiato scuola per andare dove c'era un maestro capace ed è stato come passare dalla notte al giorno....lo ho potuto fare perchè vivendo in una zona di piccoli paesi è facile conoscere le situazioni e, cosa non secondaria, il fatto che sia figlio di insegnanti (ma non sono stato il solo ad abbandonare quella classe, fummo 1/4 del totale)...la dimostrazione si è avuta poi nelle scuole medie dove con i miei ex-compagni di classe ci siamo ritrovati e sono emerse le lacune.....in conclusione, non dico che il sistema degli insegnanti multipli dia un insegnamento migliore di quello con il maestro singolo....ma nel secondo caso, se dovesse capitare un insegnante poco capace gli alunni saranno segnati, mentre le probabilità di trovarne almeno uno capace nell'altro sistema sono maggiori....nel caso di ritorno al singolo insegnante sarei dell'idea di assegnargli una singola classe (ossia un maestro insegna nelle prime, uno nelle seconde etc etc e non come capitava ai miei tempi in cui ci si sorbiva sempre lo stesso per cinque anni).
ma Washakie et similia, secondo voi davvero possono diminuire i professori?
sai da quanti studenti sono composte certe classi ora come ora? Un maestro per 38 studenti?!? Ma poveretto! E poi di sicuro gli studendi imparano qualcosa..
E poi, ci sono molti altri settori in cui si potrebbero fare dei tagli! E toh, vanno a farli proprio alla scuola pubblica -.-'
dave4mame
25-06-2008, 17:44
Si tratta invece anche di coprire turni. Una sola maestra significa scuola solo al mattino.
Il che significa creare un grosso problema alle classi sociali piu basse dove la madre lavora.
Per quanto riguarda la qualità, è ovvio che una sola persona che deve fare tutto fornirà un servizio qualitativamente inferiore a quello fornito da due persone specializzate in aree complementari.
non è necessariamente detto, e per un motivo molto semplice.
chi fa il tempo continuato è solo una frazione di chi fa la mattina.
esageriamo pure e diciamo che siano i 2/3 della classe.
accorpando le classi (e mischiando i marmocchi, cosa che schifo non fa; io ricordo che era la cosa più bella del doposcuola) significa che con 5 insegnanti copri 3 classi. (3 per la mattina, due per il pomeriggio).
al momento ce ne vogliono 9.
considerato che la formula attuale non è certo stata voluta per aumentare il livello qualitativo della scuola ma per creare "lavori socialmente utili", magari si corre il rischio di migliorare il servizio...
non è necessariamente detto, e per un motivo molto semplice.
chi fa il tempo continuato è solo una frazione di chi fa la mattina.
esageriamo pure e diciamo che siano i 2/3 della classe.
accorpando le classi (e mischiando i marmocchi, cosa che schifo non fa; io ricordo che era la cosa più bella del doposcuola) significa che con 5 insegnanti copri 3 classi. (3 per la mattina, due per il pomeriggio).
al momento ce ne vogliono 9.
considerato che la formula attuale non è certo stata voluta per aumentare il livello qualitativo della scuola ma per creare "lavori socialmente utili", magari si corre il rischio di migliorare il servizio...
Guarda che ormai i 2/3 delle classi sono a tempo pieno e o continuato.
La scuola anche al pomeriggio non nasce per riempire i buchi, ma per fornire la scuola ai figli dei genitori che lavorano. E a quel punto è meglio fare attività didattica invece che "doposcuola ricreativo".
Se per voi la strada per migliorare l'istruzione è quella di fare meno, insegnare meno cose, e fare meno attività, fate pure. ma fate ridere.
si, ma se postassi fonti che non sono di 15 anni fa, la discussione forse potrebbe avere un senso
http://img74.imageshack.us/img74/4460/82435288rj9.th.jpg (http://img74.imageshack.us/my.php?image=82435288rj9.jpg)
http://img46.imageshack.us/img46/4237/27280763sr1.th.jpg (http://img46.imageshack.us/my.php?image=27280763sr1.jpg)
L'Italia dedica all'istruzione una parteminore del PIL rispetto a tutti i paesi OCSE.
Qua non si sta riorganizzando nulla, si stanno solo tagliando i fondi.
Sicuro ?
FONTE
http://www.pubblica.istruzione.it/mpi/pubblicazioni/2007/allegati/risorse.pdf
http://img74.imageshack.us/img74/91/88367956lk7.jpg (http://imageshack.us)
http://img74.imageshack.us/img74/91/88367956lk7.d03c099ad1.jpg (http://g.imageshack.us/g.php?h=74&i=88367956lk7.jpg)
dave4mame
25-06-2008, 18:10
Guarda che ormai i 2/3 delle classi sono a tempo pieno e o continuato.
La scuola anche al pomeriggio non nasce per riempire i buchi, ma per fornire la scuola ai figli dei genitori che lavorano. E a quel punto è meglio fare attività didattica invece che "doposcuola ricreativo".
Se per voi la strada per migliorare l'istruzione è quella di fare meno, insegnare meno cose, e fare meno attività, fate pure. ma fate ridere.
forse ti sfugge che conosco discretamente il mondo scuola avendo un'insegnante in casa.
non mi pare di avere scritto da nessuna parte che il doposcuola "è un tappabuco"; che le mutate esigenze familiari lo rendano una necessità è talmente palese che non vale quasi la pena di perdere tempo a dichiararsi d'accordo.
dico semplicemente che 3 insegnanti per ogni classe (la cui numerosità è per altro ormai più bassa di quelle "gestite" da un'unico docente) è una follia bella e buona.
è come dire facciamo fare un'operazione a due chirurghi "perchè così riesce meglio".
Tagli all’Istruzione? Emblematiche le cifre raccolte in merito rispetto alla media europea. Dal dato sulla spesa pubblica riservata alle istituzioni scolastiche in rapporto al Pil, l'Italia con il suo 4,8% si pone - al disotto della media dei Paesi Ocse che spendono mediamente il 6,1% del loro Pil, e in particolare, al di sotto di Francia, 5,6%, Austria, 5,5% e Danimarca, 6,8%.
+ PIL PER LA SCUOLA
In Italia si spende sempre meno per l’istruzione.
Un punto di Pil per avvicinarsi al 5,6 della Francia.
Oggi un punto percentuale del prodotto interno lordo dell'Italia vale circa 15,5 miliardi. Il "Sole 24ore" stima in circa 100 miliardi di euro gli impegni di spesa elettorale dei principali gruppi politici che si stanno confrontando in vista delle elezioni del 13 aprile.
A parte la considerazione, non secondaria, che fanno molti economisti sul come coprire questa spesa promessa, immaginiamo cosa accadrebbe se all'istruzione venisse assicurata effettivamente una consistente quota di essa. Parliamo di 10/11 miliardi che porterebbero l'incidenza percentuale degli impegni per l'istruzione, all'interno della spesa pubblica, ad avvicinarsi ai valori del 1990. Il rapporto tra spesa per l'istruzione e PIL in Italia passerebbe dal 4,5% del 2006 al 5,0%, restando ancora lontano dalla media Ocse (6,1%) negli investimenti per l'istruzione in rapporto alla ricchezza del Paese e avvicinandosi alla Francia (5,6%).
L'andamento degli ultimi anni in Italia, secondo i più recenti dati Istat, non è confortante: 4,6% tra il 2000 e il 2002, picco del 4,8% nel 2003, ritorno al 4,6% nel 2005 e scivolata al 4,5% nel 2006. Nel 1990 il rapporto tra spesa per l'istruzione e prodotto interno lordo era del 5,5%.
Oggi per raggiungere la Francia occorrerebbe un punto di PIL in più per l'istruzione (20 miliardi di euro); per collocarsi sulla media dei Paesi Ocse occorrerebbero 28 miliardi di euro.[/I]
http://www.samnotizie.it/pagcollhome/piu_pil.htm
[I]Gli economisti hanno da tempo dimostrato che la spesa per l’istruzione ha natura di investimento, e che il ritorno sull’investimento è assai elevato: un anno addizionale di istruzione della popolazione adulta, per esempio, assicurerebbe una crescita del Pil tra il 3 e il 6%. Eppure l’Italia spende sempre meno per l’istruzione: l’incidenza della spesa per l’istruzione sulla spesa pubblica totale si è ridotta nel 2006 all’8,8%, mentre nel 1990 era al 10,3%. Poi, anno dopo anno, i maggiori investimenti pubblici sono stati riservati ad altri settori, riducendo l’impegno verso la scuola e la formazione di un punto e mezzo in 16 anni. Per essere davvero credibili sul fronte della politica scolastica i partiti in competizione dovrebbero partire da questo dato, che mostra come l’istruzione sia uno dei settori che ha pagato di più in questi anni per il risanamento dei conti pubblici. Ma nei programmi elettorali delle principali forze politiche lo spazio dedicato all’istruzione è poco, ed è fatto soprattutto di slogan, parole a effetto, piuttosto che di proposte concrete e misurabili. Dopo la crisi del governo Prodi, e in vista della campagna elettorale, la rivista “Tuttoscuola” aveva avanzato una proposta, con l’auspicio che venisse raccolta da tutte forze politiche, quella di prendere un impegno preciso: riportare l’incidenza della spesa per l’istruzione al 10,3% della spesa pubblica entro la fine della prossima legislatura (2013), e al 9,5% già nel 2009, con la prossima Finanziaria. In termini di rapporto tra spesa per l’istruzione e Pil, ciò vorrebbe dire elevare entro il 2013 l’attuale 4,5% al 5%, che sarebbe comunque meno del 5,6% di oggi della Francia e del 6,1% della media dei Paesi Ocse. Dunque un impegno minimo per rendere non velleitari i programmi elettorali sulla scuola. Ma al di là di qualche vaga affermazione di principio, non risulta che nessuna forza politica abbia preso un formale e credibile impegno in tale direzione. Almeno finora. Eppure non si trattava di proposte irrealistiche. E da tempo si stava manifestando una convergente pressione dell’opinione pubblica e di alcuni importanti soggetti istituzionali - Banca d’Italia e Presidenza della Repubblica - affinché la questione del rilancio del nostro sistema educativo e formativo diventasse una grande questione nazionale, e un terreno di dialogo, anziché di scontro, tra le principali forze politiche del Paese, al di là della loro collocazione nella dialettica parlamentare. Come si spiegano, allora, le cautele e i silenzi su questo tema? La campagna elettorale è in pieno svolgimento, e per il momento si occupa d’altro. Ma sarebbe auspicabile che sulla questione delle risorse finanziarie da mettere a disposizione della scuola le principali forze politiche in campo - soprattutto quelle più rappresentative, “a vocazione maggioritaria” - trovassero un punto di convergenza e di impegno prima del voto, impegnandosi poi a sostenerlo in Parlamento a prescindere dalla loro collocazione, al governo o all’opposizione. L’alternativa è quella di proseguire nel trend degli ultimi 16 anni: ridurre, o al massimo confermare, la quota delle risorse destinate all’istruzione, e osservare i nostri studenti scivolare sempre più in fondo nelle prossime classifiche internazionali. C’è una corrispondenza evidente tra la diminuzione della spesa e il peggioramento delle performance dei nostri studenti. È indispensabile che il nostro Paese inverta questa tendenza, con il concorso di tutte le forze politiche e sociali.
Orazio Niceforo
Il divario, ancora una volta, è alto e, come accaduto alcuni mesi fa con i dati Ocse-Pisa 2006, ci colloca in una posizione poco difendibile: in Italia nel 2005 l’incidenza della spesa in istruzione e formazione sul Pil è stata infatti pari al 4,4%, ampiamente al di sotto della media europea che era del 5,1% nel 2004.
News: I DATI ISTAT: in 15 anni spesa pubblica raddoppiata - Calano gli investimenti nella scuola
ROMA. In quindici anni la spesa pubblica in Italia è quasi raddoppiata in valori assoluti, ma è scesa di 4,8 punti sul prodotto interno lordo. Continuano a crescere le uscite per «protezione sociale » che ormai pesano sul totale della spesa delle amministrazioni pubbliche più di un terzo. Sono alcuni dei dati riguardanti la «spesa delle amministrazioni pubbliche per funzione», dal 1990 al 2005, diffusi dall’Istat. Dai 373.503 milioni di euro del 1990 si è passati ad una spesa pubblica complessiva nel 2005 di 687.291 milioni, con una crescita in valori nominali dell’84%. Nei 15 anni la crescita è stata costante (con un’unica eccezione dal ’96 al ’97). Scende però il peso della spesa sul prodotto interno lordo: se nel 1990 era al 53,3%, nel 2005 è scesa al 48,5%. In questo caso però si può osservare un andamento altalenante, tanto che il minimo storico sul Pil è stato toccato nel 2000 (il peso della spesa era al 46,2%). La prima voce di spesa resta quella legata al welfare («protezione sociale») che pesa sul totale per il 37,4%; segue la spesa per «servizi generali» (18,1%); la sanità e al terzo posto (14,1% sulla spesa totale). La spesa per pensioni e assistenza sociale risulta in costante crescita: dal 16,1% sul Pil del 1990 si è passati al 18,1% (in termini assoluti nel 2005 sono usciti per questa «funzione » 257.143 milioni di euro). Calano in quindici anni gli investimenti nella scuola: se nel 1990 la spesa per istruzione pesava il 5,5% del Pil, ora pesa per il 4,7%. Non raggiunge invece neanche l’1% la spesa per la tutela dell’ambiente o quella per abitazioni e assetto del territorio. Per l’Ocse, intanto, l’Italia potrebbe aver chiuso il 2006 con una crescita superiore alle previsioni, e il prodotto interno lordo sta accelerando mentre nel resto dei paesi industrializzati rallenta. Ma non bisogna abbassare la guardia sul fronte dei conti pubblici, anche perché il debito resta elevato.
Postato il Venerdì, 23 febbraio 2007
scorpionkkk
25-06-2008, 18:24
Se la scuola pomeridiana esiste solo per evitare che i genitori che lavorano si trovino i figli a casa da soli allora evita di stare a menarla con il peggioramento di educazione e cultura perchè non centrano proprio nulla
voglio capire.
Quindi se questa è l'unica ragione di esistenza della scuola pomeridiana il dipendente pubblico/privato è autorizzato ad uscire dal lavoro alle 13 per andare a prendere i figli a scuola?
Ah no, cosi facendo diventa "fannullone".
Però potrebbe andarli a prendere, posarli a casa e lasciarli ad una tata. Ah no, perchè non ha probabilmente i soldi per una tata a tempo pieno e anche perchè le uniche tate straniere (e quindi meno esose) ammesse (fonte: ministro Mara Carfagna) saranno quelle relative all'accudimento di invalidi.
Però potrebbe insegnare ai suoi figli dai 6 anni in su a prendere l'autobus e a tornare a casa da soli e a starci finchè papino e mammina non staccano alle 17/18.
Ah no, cosi sarebbe un genitore degenere: codice penale se succede qualcosa al bambino (senza contare ovviamente che può farsi male). Non va bene come soluzione perchè il PdL ha a cuore la famiglia.
Però potrebbe avere a disposizione nella propria amministrazione/azienda di un apposito spazio/nido valido anche per i bambini più grandicelli (fino ai 10 anni) atto allo scopo.
Ah no! Bisogna risparmiare!! E basta, tra l'altro, con i privilegi.
Ma allora, che cavolo deve fare un genitore?
La do io la risposta: deve rimanere al lavoro, pagare un autista per suo figlio, una tata e mandare il conto ad arcore firmato direttamente dall'impronta del pollice sinistro del bambino, e se il capo del governo non rifonde le spese per legge verrà costretto ad adottare automaticamente il pargolo.
Sicuro ?
FONTE
http://www.pubblica.istruzione.it/mpi/pubblicazioni/2007/allegati/
risorse.pdf
http://img74.imageshack.us/img74/91/88367956lk7.jpg (http://imageshack.us)
http://img74.imageshack.us/img74/91/88367956lk7.d03c099ad1.jpg (http://g.imageshack.us/g.php?h=74&i=88367956lk7.jpg)
Il link che hai postato non funziona.
Ma piu che altro, non sai leggere le statistiche.
Quei numeri sono la percentuale sulla spesa totale per istruzione, dedicata alla varia tipologia di scuola.
Ovvero Se l'Italia spende il 4,5% del PIL in istruzione, di questo il 29% va alla scuola secondaria.
In Francia, che spende il 5,8 per l'Istruzione, di questo il 33% va alla scuola secondaria.
E cosi via.
P.S.
Per quanto riguarda il numero degli insegnanti vanno fatte alcune considerazioni.
1) L'Italia è l'unico dei paesi ad avere insegnanti di religione contabilizzati come docenti pubblici. 300'000 insegnanti (o quanti sono) che alzano la media .
2) gli insegnati di sostegno sono contabilizzati come docenti. In Francia (e lo so per certo) sono contabilizzati come assistenti sociali
forse ti sfugge che conosco discretamente il mondo scuola avendo un'insegnante in casa.
non mi pare di avere scritto da nessuna parte che il doposcuola "è un tappabuco"; che le mutate esigenze familiari lo rendano una necessità è talmente palese che non vale quasi la pena di perdere tempo a dichiararsi d'accordo.
dico semplicemente che 3 insegnanti per ogni classe (la cui numerosità è per altro ormai più bassa di quelle "gestite" da un'unico docente) è una follia bella e buona.
è come dire facciamo fare un'operazione a due chirurghi "perchè così riesce meglio".
Io sono figlio di insegnante quindi un minimo di cose le conosco pure io direttamente.
Sul confronto tra tempo pieno classico vs modulo, potrei anche essere d'accordo.... Però guarda che il cosiddetto modulo in genere è fatto con il modello di 3 insegnanti su 2 classi, quindi meno dispendioso del tempo pieno classico.
Alcune scuole hanno abusato facendo una sola classe con tre insegnanti... E abolirlo mi sta anche bene.
Ma qua non si parla di questo.
Il progetto della Gelmini è di tornare dappertutto a solo 1 insegnante per classe, con meno ore, il vecchio tempo normale.
Il link che hai postato non funziona.
Ma piu che altro, non sai leggere le statistiche.
Quei numeri sono la percentuale sulla spesa totale per istruzione, dedicata alla varia tipologia di scuola.
Ovvero Se l'Italia spende il 4,5% del PIL in istruzione, di questo il 29% va alla scuola secondaria.
In Francia, che spende il 5,8 per l'Istruzione, di questo il 33% va alla scuola secondaria.
E cosi via.
P.S.
Per quanto riguarda il numero degli insegnanti vanno fatte alcune considerazioni.
1) L'Italia è l'unico dei paesi ad avere insegnanti di religione contabilizzati come docenti pubblici. 300'000 insegnanti (o quanti sono) che alzano la media .
2) gli insegnati di sostegno sono contabilizzati come docenti. In Francia (e lo so per certo) sono contabilizzati come assistenti sociali
Link coretto ;)
comunque riguardo al grafico 1.1.2 nel documento si legge:
In ambito europeo, l'Italia è tra i paesi che dedicano più risorse all'istruzione scolastica
(Graf.1.1.2). Nella scuola primaria la spesa per studente in rapporto al PIL pro-capite supera di
7 punti percentuali la media europea (rispettivamente 27% e 20%). Per quel che riguarda la
secondaria, invece, il distacco è di 3 punti percentuali ( Italia= 29%; UE (15) = 26%), ma rispetto
ad alcuni paesi come Germania (19%) e Regno Unito (24 %) il divario positivo è anche più
accentuato.
Link coretto ;)
comunque riguardo al grafico 1.1.2 nel documento si legge:
quei grafici non possono essere veri
sono mezzo tedesco, e l'anno scorso mi sono fatto un mese di scuola da un mio amico in germania... e òì è davvero tutta un'altra cosa!
Un insegnante per materia "importante", classi enormi per 20 ragazzi, e poi corsi "aggiuntivi" a scelta (bisogna farne un minimo a testa) in cui le classi possono aumentare anche fino a 30-40 ragazzi (tanto per fare disegno, ginnastica (in cui si uniscono le classi), musica, teatro eccetera non servono tanti insegnatnti..)
Scuola pubblica........ :rolleyes:
E mi ha stupito anche come facevano le lezioni (cavolo, gli insegnati erano supercontenti, il primo giorno hanno tutti parlato delle vacanze, ecc ecc) e il fatto che fossero sempre di buon umore.
Ma a parte questo (la germania è federale, e magari l'organizzazione scolastica cambia da città a città..), sai perchè ti dico con fermezza che quei dati mancano di qualcosa?
Mia nonna, ex insegnante tedesca, si prende come pensione la modica cifra di 8000€ al mese :) è vero che prende anche una cosa come 2-3000€ dal mio defunto nonno, ma è comunque tanto; e i miei amici tedeschi con genitori insegnanti sono benestanti davvero..
Link coretto ;)
comunque riguardo al grafico 1.1.2 nel documento si legge:
quelle sono percentuali sulla spesa TOTALE per istruzione.
Rispetto alla spesa, l'Italia ha una percentuale maggiore comparata agli altri paesi che va al sistema di istruzione primario. Si tratta di valori RELATIVI. Il fatto che la percentuale sia maggiore non significa che in assoluto le risorse siano maggiori, perchè come ho dimostrato, la base di partenza (la quota del PIL dedicata) è di 1/3 inferiore rispetto alla media degli altri paesi
Se metti assieme il valore assoluto della spesa, che è molto piu basso della media europea,e la destinazione relativa, il risultato evidenzia che L'italia spende pochissimo in istruzione secondaria ed universitaria.
Quei numeri dicono che l'Italia dovrebbe trovare risorsa da dedicare soprattutto all'istruzione secondaria e a quella universitaria.
Il governo invece ha deciso di togliere risorse a quella primaria, in modo da far sprofondare uniformemente tutto il sistema dell'istruzione pubblico.
Bisogna anche notare che nei test internazionali (PISA) il livello dell'istruzione primaria italiana è generalmente buono e i risultati sono nella media. Risultati che invece sprofondano quando si passa ai livelli superiori.
E questa è un altra dimostrazione del fatto che per avere la qualità bisogna investire.
Tagliando così massicciamente sull'istruzione primaria, il risultato sarà solo l'abbassamento del livello qualitativo, che si allineerà sui valori catastrofici di quelli superiori. E tenendo conto che le lacune si accumulano, il livello globale scenderà ulteriormente.
quei grafici non possono essere veri
sono mezzo tedesco, e l'anno scorso mi sono fatto un mese di scuola da un mio amico in germania... e òì è davvero tutta un'altra cosa!
Un insegnante per materia "importante", classi enormi per 20 ragazzi, e poi corsi "aggiuntivi" a scelta (bisogna farne un minimo a testa) in cui le classi possono aumentare anche fino a 30-40 ragazzi (tanto per fare disegno, ginnastica (in cui si uniscono le classi), musica, teatro eccetera non servono tanti insegnatnti..)
Scuola pubblica........ :rolleyes:
E mi ha stupito anche come facevano le lezioni (cavolo, gli insegnati erano supercontenti, il primo giorno hanno tutti parlato delle vacanze, ecc ecc) e il fatto che fossero sempre di buon umore.
Ma a parte questo (la germania è federale, e magari l'organizzazione scolastica cambia da città a città..), sai perchè ti dico con fermezza che quei dati mancano di qualcosa?
Mia nonna, ex insegnante tedesca, si prende come pensione la modica cifra di 8000€ al mese :) è vero che prende anche una cosa come 2-3000€ dal mio defunto nonno, ma è comunque tanto; e i miei amici tedeschi con genitori insegnanti sono benestanti davvero..
E' ovvio che quei numeri non sono percentuale sul pil, ma percentuale sulla spesa dedicata all'istruzione.
I numeri non sono sbagliati è l'interpretazione di GMG che è sballata.
Per come la mette lui sembra che l'Italia dedichi il 56% del PIL alla scuola:rolleyes:
Red_Star
25-06-2008, 21:41
In molti paesi sviluppati, dagli Stati Uniti alla Germania, è in corso un dibattito profondo sul futuro della scuola. In Italia, invece, si parla molto di alcune vicende specifiche, come i buoni per la scuola privata decisi da alcune Regioni, ma manca un dibattito a tutto campo su come vogliamo che l’istruzione evolva nei prossimi decenni …
Miti e realtà della scuola italiana
di Andrea Prat - 27 giugno 2005
da LaVoce.Info
E’ tempo di rientro. Milioni di bambini e adolescenti tornano a scuola. Ma qual è la situazione dell’istruzione in Italia? Le statistiche internazionali dipingono un quadro deprimente: i risultati dei nostri studenti sono tra i peggiori in Europa. Eppure in teoria non mancano le risorse perche’ la spesa per studente e’ ai massimi mondiali. Forse il problema di fondo e’ che abbiamo un numero enorme di insegnanti ma non facciamo praticamente nulla per valutarli.
[ … I risultati dell’indagine Pisa 2003, pubblicati dall’Ocse in Learning for Tomorrow’s World – First Results from Pisa 2003", confermano quanto già era emerso - e analizzato da alcuni contributi su lavoce.info - dall’indagine condotta nel 2000: il livello di competenze degli studenti delle scuole secondarie italiane è (molto) più basso rispetto alla media dei paesi Ocse … Le valutazioni di Pisa sulle competenze dei quindicenni vengono misurate tramite un punteggio, con riferimento a una media convenzionale Ocse di 500 punti, e per livelli di competenza … Nel 2003 il focus specifico dell’indagine era la matematica. Nell’ambito Ocse l’Italia si è posizionata al venticinquesimo posto in termini di punteggio medio (466), al pari del Portogallo e appena prima della Grecia (445). Gli studenti con capacità matematiche tali da risolvere problemi complessi sono in media il 34 per cento nell’Ocse, in Italia solo il 20 per cento … ]
I miti da sfatare
In questo intervento vorrei fare un confronto, molto rozzo, tra la scuola italiana e quella di altri paesi sviluppati e non. Cominciamo sfatando alcuni miti:
I miti da sfatare: tutto sommato, la scuola italiana non è male.
Un confronto internazionale tra sistemi scolastici è svolto dal Programme for International Student Assessment dell’Ocse. Invito i lettori de lavoce.info a consultare i rapporti del 2000 e del 2003, disponibili sul sito Pisa. Tali rapporti, basati su test svolti da 4.500/10mila quindicenni per paese, indicano senza ombra di dubbio che gli italiani hanno risultati peggiori dei loro coetanei degli altri paesi dell’Europa occidentale (con la possibile eccezione, ma solo in alcuni casi, della Grecia e del Portogallo).
Questo vale per tutte e tre le aree considerate: scienze, lettura e matematica. I nostri risultati sono peggiori anche di quelli di paesi con un Pil pro capite più basso del nostro, come Spagna, Corea del Sud e molti paesi dell’Europa dell’Est. (1)
(1) Il rapporto Pisa mostra come, a parità di scuola, i risultati del singolo studente dipendano dalla situazione socio-economica della sua famiglia. Quindi gli studenti italiani potrebbero andare peggio di quelli tedeschi perché in media le famiglie italiane sono meno ricche ed istruite di quelle tedesche. Però, questo ragionamento non spiega perché gli studenti italiani vadano peggio di tutta una serie di paesi con condizioni socio-economiche meno avanzate. Su lavoce.info Salvatore Modica nell’articolo L’educazione di Zu’ Vice ha messo in evidenza un’importante differenza tra i risultati dei ragazzi del Nord e di quelli del Sud. Sarebbe interessante capire quanta parte di questo divario è dovuta all’eterogeneità delle condizioni socio-economiche piuttosto che a differenze nel sistema scolastico.
I miti da sfatare: il problema è che mancano le risorse.
Al contrario, l’Italia è uno dei paesi al mondo con la spesa per studente più alta (vedi Tabella 1). Solo l’Austria, la Svizzera e gli Stati Uniti spendono di più. Spendiamo il 50 per cento in più della Germania, che ci batte sistematicamente in tutte le materie. (2)
(2) Non è neanche vero che gli insegnanti italiani siano necessariamente sottopagati. È vero che alcuni paesi, come la Germania e la Svizzera offrono stipendi nettamente più alti. Però i dati Ocse (2002) mostrano che un insegnante di secondaria superiore italiano di prima nomina guadagna come il suo collega francese o inglese (circa 25mila dollari all’anno).
Tabella 1, Spesa cumulativa per studente (dai 6 ai 15 anni) in dollari
Stati Uniti: 79 716
Svizzera: 79 691
Austria: 77 255
Italia: 75 693
Norvegia: 74 040
Danimarca: 72 934
Islanda: 65 977
Belgio: 63 571
Francia: 62 731
Svezia: 60 130
Giappone: 60 004
Canada: 59 810
Australia: 58 480
Olanda: 55 416
Finlandia: 54 373
Germania: 49 145
Portogallo: 48 811
Spagna: 46 774
Irlanda: 41 845
Corea: 41 802
Grecia: 32 990
R. Ceca: 26 000
Ungheria: 25 631
Polonia: 23 387
Messico: 15 312
Slovacchia: 14 874
I fatti
E adesso passiamo ai tre fatti. In Italia ci sono tanti insegnanti.
Secondo dati Ocse 2002, il numero di studenti per insegnante in Italia è ai minimi mondiali. La Tabella 2 riporta i dati per le quattro maggiori nazioni europee. Questo spiega perché in Italia la spesa per studente è così alta.
Tabella 2, studenti per insegnante
Primaria: Italia 10,6 / Germania 18,9 / Francia 19,4 / GB 19,9
Secondaria inferiore: Italia 9,9 / Francia 13,7 / Germania 15,7 / GB 17,6
Secondaria superiore: Italia 10,3 / Francia 10,6 / GB 12,5 / Germania 13,7
Manca un meccanismo di valutazione esterna degli studenti.
Le commissioni esaminatrici ai vari livelli sono composte unicamente o in maggioranza da membri interni. Questa situazione è stata peggiorata dal ministro attuale, ma esisteva già prima. Nella maggior parte degli altri paesi europei esistono meccanismi di valutazione esterni, che cercano di offrire un giudizio imparziale e standardizzato. (3)
(3) Anche negli Stati Uniti manca, per tradizione, un sistema nazionale di valutazione. Per un’analisi del costo di introdurre tale sistema si veda Caroline Hoxby, The cost of accountability.
Manca un meccanismo di valutazione esterna degli insegnanti e delle scuole.
La valutazione esterna degli studenti non serve solo per valutare gli studenti, ma permette anche di formare un’opinione, seppure imperfetta, sulla qualità dei singoli insegnanti e delle singole scuole. In Italia, ciò è impossibile. L’esperienza di altri paesi – soprattutto della Gran Bretagna e degli Stati Uniti – dimostra che quando ci si rende conto che un sistema scolastico non funziona non esistono soluzioni facili, e soprattutto non esistono soluzioni rapide. I sistemi di valutazione presentano problemi enormi e in alcuni casi possono essere controproducenti. (4)
(4) Si veda ad esempio il lavoro di Jacob e Levitt, Catching Cheating Teachers: The Results of an Unusual Experiment in Implementing Theory.
Altre opzioni, come l’autonomia scolastica, gli incentivi per gli insegnanti o la libertà di scelta della scuola da parte dei genitori, sono controverse. Non esiste consenso su quale sia il sistema ideale. Però non possiamo continuare a nascondere la testa sotto la sabbia. La scuola italiana è in crisi. E non possiamo dire che non ci sono i soldi o che è tutta colpa di questo Governo. I mali della nostra scuola hanno radici profonde. È ora di aprire un dibattito a tutto campo, senza escludere a priori alcuna alternativa.
Preso da http://new-italy.net/scuola-quo-vadis/miti-e-realt-della-scuola-italiana/
Razionalizzare le risorse, assolutamente basta con gli sprechi ingiustificati e che non portano assolutamente risultati.
ma ora che ci penso, lo stato non da dei soldi anche alle scuole private?
credo che investigherò, perchè temo sia così... e se è così :muro:
^TiGeRShArK^
25-06-2008, 21:53
PS: dimenticavo di citare chi dà dell'ignorante a tutti quelli che non la pensano come lui o che prospetta manovre cervellotiche di Silvio per raggiungere il potere supremo...imperdibili!
c'è anche chi da del COGLIONE a chi non la pensa come lui :)
Ma la cosa veramente che mi fa sbellicare è che lo stesso individuo dice che il suo elettore medio è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco, e i nostro paese è pieno di persone che gli danno il voto e ne vanno anche fieri :)
Sinceramente se qualcuno osasse fare a me un paragone del genere si potrebbe dimenticare il mio voto in secula seculorum.
Invece vedo che è pieno di italiani che si rispecchiano pienamente nelle parole di Ilvio :)
^TiGeRShArK^
25-06-2008, 22:08
ma ora che ci penso, lo stato non da dei soldi anche alle scuole private?
credo che investigherò, perchè temo sia così... e se è così :muro:
ovvio che è così.
E anzichè eliminare quei finanziamenti SCANDALOSI si preferisce tagliare sull'istruzione pubblica... :rolleyes:
ovvio che è così.
E anzichè eliminare quei finanziamenti SCANDALOSI si preferisce tagliare sull'istruzione pubblica... :rolleyes:
:menu:
ma certo, dato che le scuole private non costano già abbastnza, lo stato deve sprecare i soldi nelle private invece ceh nelle pubbliche
e son pronto a giurare che mezza forza italia ha delle scuole private :rolleyes:
^TiGeRShArK^
25-06-2008, 22:29
:menu:
ma certo, dato che le scuole private non costano già abbastnza, lo stato deve sprecare i soldi nelle private invece ceh nelle pubbliche
e son pronto a giurare che mezza forza italia ha delle scuole private :rolleyes:
Finanziamenti alla scuola privata in Italia
Le scuole non statali ricevono oggi denaro pubblico sotto forma di:
sussidi diretti, per la gestione di scuole dell’infanzia e primarie (ex parificate);
finanziamenti di progetti finalizzati all’elevazione di qualità ed efficacia delle offerte formative di scuole medie e superiori;
contributi alle famiglie dell'importo massimo di € 300,00(i “buoni scuola” per la scuola dell'obbligo) introdotti dal governo Berlusconi e non più finanziati dal governo Prodi.
Sussidi diretti
Il DM 261/98 ed il DM 279/99 (Ministro della Pubblica istruzione Giovanni Berlinguer, Democratici di Sinistra), ed il testo unico “concessione di contributi alle scuole secondarie legalmente riconosciute e pareggiate” che li converte in legge, costituiscono il presupposto per la successiva sistematica e regolare concessione di finanziamenti alle scuole private.
Il governo D’Alema bis con la legge 62/2000 sancisce l’entrata a pieno titolo nel sistema di istruzione nazionale delle scuole private, che pertanto devono essere trattate “alla pari” anche sul piano economico. La legge prevede anche:
l’applicazione anche alle scuole paritarie del trattamento fiscale riservato agli enti senza fini di lucro;
l'istituzione di fatto dei buoni scuola statali (stanziamento di 300 miliardi di lire a decorrere dal 2001);
l'aumento di 60 miliardi di lire dello stanziamento per i contributi per il mantenimento di scuole elementari parificate;
l'aumento di 280 miliardi di lire dello stanziamento per le spese di partecipazione alla realizzazione del sistema prescolastico integrato;
lo stanziamento di un fondo di 7 miliardi di lire per le scuole che accolgono disabili (per la scuole pubbliche l’accoglimento dei disabili è da sempre obbligatorio).
Il governo Berlusconi, ministro Letizia Moratti, con il DM 27/2005 apporta alla Legge 62/2000 le seguenti modifiche:
non si parla più di “concessione di contributi” ma di “partecipazione alle spese delle scuole secondarie paritarie”;
è abbassata la soglia di alunni per classe (da 10 a 8) per l’accesso ai contributi;
vengono innalzati i livelli massimi dei contributi (12.000 euro per una scuola media inferiore, 18.000 per una scuola media superiore);
sono più che raddoppiati i finanziamenti per i progetti formativi (da circa 6 milioni di euro ad oltre 13 milioni).
Nel 2005 l'ammontare dei contributi alle scuole non statali è di circa 500 milioni di euro (si veda la circolare ministeriale 38/2005).
Buoni scuola [modifica]
I buoni scuola vengono istituiti nel 2000 dal Governo di centro-sinistra con la Legge 62/2000 sulla parità scolastica con un piano straordinario di finanziamento, attuato poi dal governo di centro-destra con la Legge 289/2002 che prevede un tetto di 30 milioni di euro per il triennio 2003-2005.
La Legge finanziaria 2004 del governo Berlusconi, ministro Letizia Moratti, aumenta il tetto per il 2005 a 50 milioni di euro con accesso ai buoni per tutte le famiglie senza limite di reddito. La legge sulla parità non prevede alcuna incompatibilità dei buoni statali con eventuali buoni regionali (previsti poi da Veneto, Emilia Romagna, Friuli, Lombardia, Liguria, Toscana, Sicilia, Piemonte), per cui buoni statali e regionali risultano cumulabili.
.
dave4mame
25-06-2008, 22:29
alla fine l'unica cosa che viene acclarata è che, tanto per cambiare, non ci sono due statistiche SULLO STESSO ARGOMENTO che concordino tra di loro.
butto li; non è che in una delle due "buttano dentro" anche il costo delle infrastrutture?
.
eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeh?
mezzo miliardo di euro?????????????????????????????????
:mbe: :mbe:
^TiGeRShArK^
26-06-2008, 00:01
eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeh?
mezzo miliardo di euro?????????????????????????????????
:mbe: :mbe:
l'anno :O
12.000 euro per una scuola media inferiore, 18.000 per una scuola media superiore);
:eek: ma se per l'università davano 5milioni di lire (ora non so)come borsa di studio (studente fuorisede oltretutto ) :muro: :muro:
18k euro per le superiori io presi 400.000 lire di borsa di studio post diploma :cry:
Red_Star
26-06-2008, 00:50
Alla fine ogni 3d si riduce miseramente ad essere una critica contro l'attuale governo.
L'argomento del 3d è la riduzione del personale scolastisco docente e non di circa 150milano unità.
Questo va ad inficiare la qualità scolastica ?
Come dimostrano i dati ocse, la qualità degli insegnamenti non è per forza legata al rapporto alunni/insegnanti.
Se quelle 150000 unità sono superflue per la produttività e l'efficienza del sistema scolastico ben venga questo taglio.
Molto più interessante sarebbe sapere dove andranno a finire gli 8 miliardi risparmiati.
scorpionkkk
26-06-2008, 00:55
alla fine l'unica cosa che viene acclarata è che, tanto per cambiare, non ci sono due statistiche SULLO STESSO ARGOMENTO che concordino tra di loro.
butto li; non è che in una delle due "buttano dentro" anche il costo delle infrastrutture?
ma perchè non ci sono i dati.
Tutti voi, anche qui sul forum, vi date da fare per avere ragione presentando statistiche, spezzoni di legge, dati..(e fate bene, per carità) ma non sapete che quando vengono fatte le relazioni tecniche per le normative i dati NON CI SONO!! e i finanziamenti o i risparmi vengono calcolati spannometricamente.
Ad es. se nel 2008 devo fare una manovra sui pensionati e non ho dati sufficienti prendo, chessò, il numero di pensionati del 2004 o del 2000 e lo moltiplico per (invento) 5 euro che chiederò a tutti i pensionati di pagare.
Se ho calcolato che risparmio 50 mln di euro, lo ficco nella relazione tecnica che arriva fino al ministro che poi, se gli piace, se la rivende e ci fa il consuntivo della manovra..
Ancora non avete capito in che paese state!!! :D
PS: ho l,etto un post dove venivano citati i dati OCSE...forse, i dati più distorti e inaffidabili del pianeta..
Alla fine ogni 3d si riduce miseramente ad essere una critica contro l'attuale governo.
L'argomento del 3d è la riduzione del personale scolastisco docente e non di circa 150milano unità.
Questo va ad inficiare la qualità scolastica ?
Come dimostrano i dati ocse, la qualità degli insegnamenti non è per forza legata al rapporto alunni/insegnanti.
Se quelle 150000 unità sono superflue per la produttività e l'efficienza del sistema scolastico ben venga questo taglio.
Molto più interessante sarebbe sapere dove andranno a finire gli 8 miliardi risparmiati.
Umh...si parla di 35 studenti per classe con un insegnate solo per scuola primaria e secondaria.
L'istruizione in Italia rasenta il ridicolo, e dubito che tagliando solo personale senza rinnovare profondamente le metodologie d'insegnamento le cose cambiaranno.
Giudico i fatti però,da una parte vedo un presidente del consiglio che al papa ha promesso libri di testo e finanziamenti per le suo scuole cattoliche,dall'altra vedo una scuola pubblica dove gli studenti devono portare una risma a testa per le fotocopie.
Red_Star
26-06-2008, 01:15
Umh...si parla di 35 studenti per classe con un insegnate solo per scuola primaria e secondaria.
L'istruizione in Italia rasenta il ridicolo, e dubito che tagliando solo personale senza rinnovare profondamente le metodologie d'insegnamento le cose cambiaranno.
Giudico i fatti però,da una parte vedo un presidente del consiglio che al papa ha promesso libri di testo e finanziamenti per le suo scuole cattoliche,dall'altra vedo una scuola pubblica dove gli studenti devono portare una risma a testa per le fotocopie.
Condivido, investire quello che si risparmia in corsi di aggiornamento e infrastrutture non sarebbe una brutta cosa.
Gargoyle
26-06-2008, 08:42
Lavorare significa farsi i cazzi propri?
No, ma se uno mette al mondo un figlio deve anche mettere in conto di trovare un modo per stargli dietro.
E non se ne può fare carico lo stato trasformando la scuola in un parcheggio ad uso e consumo dei genitori. La scuola n on è nata per fare da parcheggio, e già funziona malissimo di suo, figuriamoci attribuendole compiti ulteriori.
Se il "marmocchio" passa 8 ore invece di 4 a scuola ha la possibilità di fare piu attività e apprendere piu cose.
Non si capisce come dimezzare l'orario e il tempo di istruzione sia utile a migliorare l'istruzione.
Senti, io al mito che "più scuola"="più istruzione" non c'ho mai creduto.
Si sa benissimo che nel tempo pieno i ragazzi vegetano a cazzeggiare o al più a fare i compiti, non è un mistero per nessuno.
Ne si capisce come tagliare 8 miliardi sia un modo per migliorare la qualità.
Ah, su questo siamo d'accordo.
Ma di migliorare la qualità del servizio direi che non interessi più a nessuno: mica per altro, ma è una causa persa in partenza.
dave4mame
26-06-2008, 10:30
no, su questo io non sono d'accordo.
bisogna partire da un dato di fatto; la società italiana non è più quella di 20 anni fa.
ormai nelle famiglie lavorano entrambi i coniugi.
è inutile discutere sul perchè (necessità economica, desiderio di affermazione della donna); accettiamolo come dato di fatto.
la scuola (non come tale, ma come struttura statale che "gestisce" i marmocchi) deve colmare il buco creato dalla famiglia; spaziando da questioni pragmatiche (tipo quella non banale di sfornare pasti a mezzogiorno) ad altre più afferenti al percorso formativo (i compiti).
senza contare che sono d'accordo su quanto dice fritz!.
il bambino medio è da "formare"; sono pochi quelli che spontaneamente prendono in mano un buon libro, iniziano un hobby.
20 anni fa gli "sfortunati" erano i figli di genitori imbelli o con basso livello culturale.
Oggi il bacino di "potenziali sfortunati" è molto più ampio; praticamente tutti quelli che non hanno un genitore a casa.
No, ma se uno mette al mondo un figlio deve anche mettere in conto di trovare un modo per stargli dietro.
E non se ne può fare carico lo stato trasformando la scuola in un parcheggio ad uso e consumo dei genitori. La scuola n on è nata per fare da parcheggio, e già funziona malissimo di suo, figuriamoci attribuendole compiti ulteriori.
Senti, io al mito che "più scuola"="più istruzione" non c'ho mai creduto.
Si sa benissimo che nel tempo pieno i ragazzi vegetano a cazzeggiare o al più a fare i compiti, non è un mistero per nessuno.
Molto onestamente, questo discorso a me sembra allucinante.
E da un punto di efficienza generale del sistema, obbligare le donne a stare a casa per guardare i figli è una perdita per tutti, perchè diminuisce il numero di cittadini attivi e per conseguenza aumenta la pressione fiscale su quelli che lavorano. Quindi fornire servizi come la scuola tutto il giorno alle famiglie non è un "favore" è un investimento fondamentale.
Ma allora, che cavolo deve fare un genitore?
La do io la risposta: deve rimanere al lavoro, pagare un autista per suo figlio, una tata e mandare il conto ad arcore firmato direttamente dall'impronta del pollice sinistro del bambino, e se il capo del governo non rifonde le spese per legge verrà costretto ad adottare automaticamente il pargolo.
Mah, noi siamo tre fratelli abbiamo sempre avuto entrambi i genitori che lavoravano tutto il giorno. Non avevamo ne autista ne tata (a parte la signora delle pulizia un paio di volte alla settimana). Nonostante questo riusciti a fare 5 anni di elementari senza problemi. Ora capisco che i tempi siano cambiati, i nonni non esistano piu' e far camminare un bambino da solo non sia proponibile (men che meno andare d'accordo con i vicini ed far si' che i bambini vadano a scuola assieme), ma sono dell'idea che il parcheggiarli a scuola tutto il giorno (perche' molti genitori la pensano a questo modo) e' la soluzione sbagliata. Tra l'altro fare 8 ore a scuola non la trovo una cosa necessariamente produttiva.
dave4mame
26-06-2008, 13:47
uhm... adesso che mi ci fai pensare...
tranne forse la prima elementare a scuola "con gli amichetti" ci sono sempre andato da solo anch'io.
e gli ultimi due anni manco era vicina; complice il baby boom dovevo pure sciropparmi il pulmann...
senza contare che sono d'accordo su quanto dice fritz!.
il bambino medio è da "formare"; sono pochi quelli che spontaneamente prendono in mano un buon libro, iniziano un hobby.
Su questo concordo, ma dovrebbero avere parte attiva piu' i genitori in questo, perche' e' diverso se una cosa te la fa fare la scuola o te la incentivano il padre o la madre. Ho letto tanti libri da bambino, e quelli che ho fatto piu' fatica a leggere erano proprio quelli che "dovevo" leggere per motivi di scuola.
Su questo concordo, ma dovrebbero avere parte attiva piu' i genitori in questo, perche' e' diverso se una cosa te la fa fare la scuola o te la incentivano il padre o la madre. Ho letto tanti libri da bambino, e quelli che ho fatto piu' fatica a leggere erano proprio quelli che "dovevo" leggere per motivi di scuola.
quoto! i libri che vanno letti per la scuola, io, come i miei compagni di classe, non li leggo, ma al massimo leggo i riassunti su internet :stordita:
in compenso, quando mi va, mi metto lì di testa mia e inizio a leggere un libro (ovviamente leggo solo cose che mi interessano).
Il problema è che molti non si mettono lì di testa propria a leggere un libro :-/
dave4mame
26-06-2008, 13:56
siamo ancora una volta d'accordo.
anche io ho odiato profondamente i libri "passati" dalla scuola (anche se ho il sospetto che l'odio derivasse non dall'imposizione ma dal fatto che facessero proprio schifo...).
però se l'alternativa è nessuno che te li propone, o perchè il livello socio-culturale è basso, o perchè mamma e papà arrivano a casa sfatti la sera, o perchè ormai sono genitori "moderni" che non sanno come si tira su un marmocchio...
Oggi il governo per tenere buoni i camionisti ha stanziato 600 Mln di euro
D'altra parte i camionisti votano... Se tagli i soldi per le attività didattiche della scuola, chissenefrega, tanto i bambini non votano....
e in ogni caso, basterà promuovere tutti, così i genitori saranno pure piu contenti
scorpionkkk
26-06-2008, 14:20
Mah, noi siamo tre fratelli abbiamo sempre avuto entrambi i genitori che lavoravano tutto il giorno. Non avevamo ne autista ne tata (a parte la signora delle pulizia un paio di volte alla settimana). Nonostante questo riusciti a fare 5 anni di elementari senza problemi. Ora capisco che i tempi siano cambiati, i nonni non esistano piu' e far camminare un bambino da solo non sia proponibile (men che meno andare d'accordo con i vicini ed far si' che i bambini vadano a scuola assieme), ma sono dell'idea che il parcheggiarli a scuola tutto il giorno (perche' molti genitori la pensano a questo modo) e' la soluzione sbagliata. Tra l'altro fare 8 ore a scuola non la trovo una cosa necessariamente produttiva.
si ma infatti più che altro si discute della concomitanza di posizioni a volte incongruenti..
E' ovvio che se non ho i nonni esco prima dal lavoro e vado a prendere mio figlio (magari a turno con mia moglie).
si ma infatti più che altro si discute della concomitanza di posizioni a volte incongruenti..
E' ovvio che se non ho i nonni esco prima dal lavoro e vado a prendere mio figlio (magari a turno con mia moglie).
Si ma un conto è se tuo figlio esce alle 12.30 o se esce alle 17.30
siamo ancora una volta d'accordo.
anche io ho odiato profondamente i libri "passati" dalla scuola (anche se ho il sospetto che l'odio derivasse non dall'imposizione ma dal fatto che facessero proprio schifo...).
però se l'alternativa è nessuno che te li propone, o perchè il livello socio-culturale è basso, o perchè mamma e papà arrivano a casa sfatti la sera, o perchè ormai sono genitori "moderni" che non sanno come si tira su un marmocchio...
bè, quando leggo, non lo faccio perchè me lodicono mamma e papà, ma perchè ho voglia di farlo... :mc:
ma molti miei compagni di classe (liceo) fanno così.. non saprei se chi fa i vari tecnici, lingustici, biologici professionali ecc legge, magari anche solo un articolo di giornale..
Oggi il governo per tenere buoni i camionisti ha stanziato 600 Mln di euro
D'altra parte i camionisti votano... Se tagli i soldi per le attività didattiche della scuola, chissenefrega, tanto i bambini non votano....
e in ogni caso, basterà promuovere tutti, così i genitori saranno pure piu contenti
:sob:
sunapatac
26-06-2008, 14:41
uno stato che disinveste nella scuola non ha futuro.. l'istruzione è alla base dei principi liberali
concordo!!
andiamo sempre più verso una dittatura mascherata da democrazia.....
dave4mame
26-06-2008, 14:51
bè, quando leggo, non lo faccio perchè me lodicono mamma e papà, ma perchè ho voglia di farlo... :mc:
ma molti miei compagni di classe (liceo) fanno così.. non saprei se chi fa i vari tecnici, lingustici, biologici professionali ecc legge, magari anche solo un articolo di giornale..
e, grazie al piffero... al liceo i libri (non di scuola) dovevano strapparmeli di mano... e, incredibile dictu, pasta e bistecca me le facevo da solo :)
il problema non è per gli adolescenti, ma per i mocciosi del ciclo primario...
e, grazie al piffero... al liceo i libri (non di scuola) dovevano strapparmeli di mano... e, incredibile dictu, pasta e bistecca me le facevo da solo :)
il problema non è per gli adolescenti, ma per i mocciosi del ciclo primario...
c'è pure sempre topolino :asd:
cmq dai, alla fin fine alle elementari era bello quando la maestra leggeva un libro in classe...
Red_Star
26-06-2008, 16:58
Oggi il governo per tenere buoni i camionisti ha stanziato 600 Mln di euro
D'altra parte i camionisti votano... Se tagli i soldi per le attività didattiche della scuola, chissenefrega, tanto i bambini non votano....
e in ogni caso, basterà promuovere tutti, così i genitori saranno pure piu contenti
Se devi sparare palle, fallo da un altra parte o almeno riporta per intero l'informazione da cui prendi spunto:
«Un accordo difficile ma soddisfacente» secondo il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, che sul tavolo ha messo complessivamente 600 milioni di euro: 200 stanziati di fresco e trovati grazie allo smantellamento di Sviluppo Italia, altri 400 già previsti dalle passate Finanziarie anche se mai utilizzati. Soldi che saranno spesi per incentivare l'acquisto di mezzi non inquinanti, per il rimborso dei pedaggi autostradali, per le cosiddette autostrade del mare e, in parte, per abbassare le accise sui carburanti.Ma a scongiurare il blocco di cinque giorni è stata un'altra misura. A partire dal 1˚ luglio ogni aumento del gasolio sarà trasformato automaticamente in aumento del prezzo concordato dalle parti per il trasporto della merce.
Link (http://www.corriere.it/economia/08_giugno_26/tir_sospeso_1d36d0fc-433f-11dd-b0d2-00144f02aabc.shtml)
http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/scuola_e_universita/servizi/finanziaria-tremonti-scuola/finanziaria-tremonti-scuola/finanziaria-tremonti-scuola.html
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_103037669.html
:confused:
Cioè alle primarie (ex elementari) non c'è più il maestro unico ?!?!?
E perchè??
Ed i precari ancora continuavano ad entrare in ruolo ??????????
Con le toppe al culo che abbiamo facevamo entrare in ruolo pure i precari ?!?!
Manovra sacrosanta
Se devi sparare palle, fallo da un altra parte o almeno riporta per intero l'informazione da cui prendi spunto:
«Un accordo difficile ma soddisfacente» secondo il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, che sul tavolo ha messo complessivamente 600 milioni di euro: 200 stanziati di fresco e trovati grazie allo smantellamento di Sviluppo Italia, altri 400 già previsti dalle passate Finanziarie anche se mai utilizzati. Soldi che saranno spesi per incentivare l'acquisto di mezzi non inquinanti, per il rimborso dei pedaggi autostradali, per le cosiddette autostrade del mare e, in parte, per abbassare le accise sui carburanti.Ma a scongiurare il blocco di cinque giorni è stata un'altra misura. A partire dal 1˚ luglio ogni aumento del gasolio sarà trasformato automaticamente in aumento del prezzo concordato dalle parti per il trasporto della merce.
Link (http://www.corriere.it/economia/08_giugno_26/tir_sospeso_1d36d0fc-433f-11dd-b0d2-00144f02aabc.shtml)
Infatti come dimostra l'articolo da te postato, mi sono chiaramente inventato una palla:rolleyes:
Red_Star
26-06-2008, 18:08
Infatti come dimostra l'articolo da te postato, mi sono chiaramente inventato una palla:rolleyes:
Infatti ne ha stanziati solo 200, gli altri 400 erano già previsti dalla finanziarie precedenti.
E se leggi bene capirai che non sono stati i 600 milioni a calmare i camionisti....
Infatti ne ha stanziati solo 200, gli altri 400 erano già previsti dalla finanziarie precedenti.
Il governo ha regalato 600 Mln di euro ai camionisti.
200 li ha presi da Sviluppo Ialia, e 400 da fondi residuali non utilizzati, inizialmente previsti per qualcosa che non è precisato.
Si tratta di un regalo fatto dal governo con soldi pubblici.
Dove siano andati a raschiare, non cambia una virgola alla realtà.
E se leggi bene capirai che non sono stati i 600 milioni a calmare i camionisti....
E questo rende solo piu ridicolo il fatto di aver regalato 600 Mln di euro, visto che ai camionisti non bastavano.
Con la possibilità di rincarare automaticamente i prezzi, il governo da ai camionisti un potere anormale, che permette lor di modificare univocamente gli accordi contrattuali e commerciali.
Una protezione in piu per difendere le posizioni di rendita di un settore e metterlo al riparo dalla concorrenza.
Un altra genialata di un governo "libbberale"
Bene
Avanti cosi:O
Washakie
26-06-2008, 18:29
concordo!!
andiamo sempre più verso una dittatura mascherata da democrazia.....
perchè le dittature non investono nella scuola?
HolidayEquipe™
26-06-2008, 19:00
la rovina delle scuole si chiama fondo incentivante...
prima nei corridoi si parlava di scuola...ora si parla di ore aggiuntive da prendere...
la scuola paga il personale per degli extra...ma poi magari non spende i soldi per la cancelleria e rimane senza carta...
vogliamo una scuola efficiente?
allora che si faccia solo scuola...
nelle scuole si fanno 50 mila progetti...tutti buoni propositi...magari utili...
quando magari gli alunni intanto hanno bisogno di imparare a leggere e scrivere e poi pensare al resto...
ke si cominci a fare scuola e solo scuola...
Red_Star
26-06-2008, 20:54
Il governo ha regalato 600 Mln di euro ai camionisti.
200 li ha presi da Sviluppo Ialia, e 400 da fondi residuali non utilizzati, inizialmente previsti per qualcosa che non è precisato.
Si tratta di un regalo fatto dal governo con soldi pubblici.
Dove siano andati a raschiare, non cambia una virgola alla realtà.
E questo rende solo piu ridicolo il fatto di aver regalato 600 Mln di euro, visto che ai camionisti non bastavano.
Con la possibilità di rincarare automaticamente i prezzi, il governo da ai camionisti un potere anormale, che permette lor di modificare univocamente gli accordi contrattuali e commerciali.
Una protezione in piu per difendere le posizioni di rendita di un settore e metterlo al riparo dalla concorrenza.
Un altra genialata di un governo "libbberale"
Bene
Avanti cosi:O
Ripeto, 400 milioni di aiuti erano gia stati precedentemente stanziati.
Quindi non erano nuovi, erano semplicemente li fermi, come potranno esserlo questi 600.
La richiesta dei trasportari non mi sembra cosi anomala, ne tantomeno illiberale. Se lavorassi con una materia prima che nel giro di pochi mesi subisce un aumento esagerato, come la benzina, avresti anche tu i loro stessi problemi.
Il fatto è che ogni azione del governo deve essere denigrata e derisa, per il semplice motivo che a capo di esso c'è berlusconi.
Lo stesso vale per questo smantellamento, se i miliardi risparmiati andranno a migliorare le struttre scolastiche avresti ancora qualcosa da dire ?
Secondo me sicuramente, "i soldi non vanno trovati con i tagli al personale........che senso ha migliorare la scuola se poi saranno vuote ?!?!?"
Durante i miei anni di superiori la professoressa ci faceva venire il pomeriggio per le interrogazioni, e prima di inziare che chiedeva ?
"Ragazzi firmate questo foglio"......Che bello fare gli straordinari........
perchè le dittature non investono nella scuola?
Certo!nelle scuole private ma coi soldi pubblici!possibilmente gestite da ciellini o da ex-salesiani.
Non te l'ha detto Silvio che finanzierà massicciamente le scuole cattoliche?
^TiGeRShArK^
26-06-2008, 21:03
Certo!nelle scuole private ma coi soldi pubblici!possibilmente gestite da ciellini o da ex-salesiani.
Non te l'ha detto Silvio che finanzierà massicciamente le scuole cattoliche?
già gli diamo mezzo miliardo l'anno e vuole anche dare i libri gratis agli "indigenti genitori" che iscrivono il proprio figlio ad una scuola cattolica con meno di 10K euro l'anno per campare.
Infatti è pieno in italia di gente che con 10K euro ci campa agiatamente e riesce anche a spenderne 2400 per mandare suo figlio ad una scuola privata :)
Mica sono evasori quelli, no eh :)
Washakie
26-06-2008, 21:12
Certo!nelle scuole private ma coi soldi pubblici!possibilmente gestite da ciellini o da ex-salesiani.
Non te l'ha detto Silvio che finanzierà massicciamente le scuole cattoliche?
ma di che dittatura parli?
Quella nella tua mente o ne è mai storicamente esistita una che ha fatto ciò che dici?
Riguardo al ritorno al maestro unico, se andate a chiedere ai genitori che ora stanno sui 50-60 diranno tutti che era meglio con uno unico piuttosto che con 3 come è ora. l'ampliamento a 3 era solo un sistema per assumere gente e il risultato è stato che se il bambino ora ha delle lacune la colpa non è di nessuno perchè c'è uno scaricabarile tra tutti.
Una maestra sola è meglio perchè conosce meglio i suoi bambini.
ma di che dittatura parli?
Quella nella tua mente o ne è mai storicamente esistita una che ha fatto ciò che dici?
Hai presente pillola blu pillola rossa?ecco...tu non sei ancora pronto per scendere nella tana del bianconiglio.
Tranquillo...un giorno aprirari gli occhietti ;)
Senza Fili
26-06-2008, 23:31
Infatti ne ha stanziati solo 200, gli altri 400 erano già previsti dalla finanziarie precedenti.
E se leggi bene capirai che non sono stati i 600 milioni a calmare i camionisti....
Nooo, è stata la fata turchina :asd:
StefAno Giammarco
27-06-2008, 01:47
Riguardo...
... la signature, la tua è irregolare
b) Signature: 3 righe a 1024 solo testo con un massimo di 3 smiles dell'Hardware Upgrade Forum oppure un'immagine 100 X 50 X 5KB e una riga di testo (non deve andare a capo)...
devi editarla.
John Cage
27-06-2008, 07:51
IMHO i bidelli si potrebbero tagliare anche della metà, la maggioranza di loro viene a scuola per riposarsi... come dice mia madre, insegnante: " se mi danno 3-400 € in + al mese rimango io a pulire le aule :D "
già, tanto di tempo libero gli insegnanti ne hanno molto. :Prrr:
John Cage
27-06-2008, 07:54
insomma, il taglio ICI era proprio indispensabile. :asd:
dave4mame
27-06-2008, 09:53
Il governo ha regalato 600 Mln di euro ai camionisti.
200 li ha presi da Sviluppo Ialia, e 400 da fondi residuali non utilizzati, inizialmente previsti per qualcosa che non è precisato.
Si tratta di un regalo fatto dal governo con soldi pubblici.
Dove siano andati a raschiare, non cambia una virgola alla realtà.
E questo rende solo piu ridicolo il fatto di aver regalato 600 Mln di euro, visto che ai camionisti non bastavano.
Con la possibilità di rincarare automaticamente i prezzi, il governo da ai camionisti un potere anormale, che permette lor di modificare univocamente gli accordi contrattuali e commerciali.
Una protezione in piu per difendere le posizioni di rendita di un settore e metterlo al riparo dalla concorrenza.
Un altra genialata di un governo "libbberale"
Bene
Avanti cosi:O
A rischio di sparare cazzate (e con preghiera di prenderlo per le pinze e, magari, di aiutarmi a trovare conferma o smentita), mi pare che per risolvere il blocco del dicembre scorso vennero stanziati altri 500 milioni di euro.
dantes76
27-06-2008, 10:06
ora mi sento piu' sicuro, piu' ricco, ho un lavoro, e piu' istruito...
dave4mame
27-06-2008, 10:24
la rovina delle scuole si chiama fondo incentivante...
nella scuola di mia moglie è visto molto positivamente.
sfruttando il fondo incentivante hanno attivato il progetto biblioteca, i corsi per il patentino, programmi di scambi e quant'altro (nel senso che è stato utilizzato per pagare i docenti che si sono presi l'onere di farlo).
è anche vero che hanno una preside che è una kapò...
Red_Star
27-06-2008, 18:07
A rischio di sparare cazzate (e con preghiera di prenderlo per le pinze e, magari, di aiutarmi a trovare conferma o smentita), mi pare che per risolvere il blocco del dicembre scorso vennero stanziati altri 500 milioni di euro.
12 dicembre 2007
Gli autotrasportatori escono soddisfatti dal match a Palazzo Chigi dove erano convocati nel primo pomeriggio: portano a casa 70 milioni in più nei prossimi tre anni - di cui 30 per il 2008 - e riduzioni sui pedaggi. Sommando le vecchie risorse previste per il comparto, la Cna Fita calcola che i contributi saliranno così a circa 441 milioni di euro, poco meno dei 500 milioni della richiesta iniziale alla base della protesta. Per trovare i fondi da destinare agli autotrasportatori, il Governo ha deciso di tagliare sull'assegno destinato alle tv locali, al riassetto della Salerno-Reggio Calabria, e alla sicurezza stradale.
Link (http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/sciopero-autotrasporto/revocato-blocco/revocato-blocco.html)
Ecco da dove vengono i 400 milioni di cui si parlava.
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