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View Full Version : ROMA : 20 disabili schiavizzati, selezionati e importati dalla Romania per mendicare


LotharInt
09-05-2008, 16:23
Roma, disabili schiavizzati costretti a mendicare:
arrestati due romeni che gestivano il racket



ROMA (8 maggio) - Venti disabili, fisici e mentali, romeni erano stati ridotti in schiavitù e utilizzati per mendicare nelle piazze del centro storico di Roma. Due connazionali, un padre, di 64 anni, e il figlio, di 34, con precedenti per furti, sono stati arrestati dalla polizia. Gli agenti del commissariato Trevi, che hanno svolto le indagini, ritengono che i due arrestati siano solo il terminale di un'organizzazione criminale, con base in Romania, che si occupa di individuare gli handicappati e poi portarli nei Paesi europei proprio per chiedere l'elemosina nelle varie capitali. Ai tempi del regime di Ceausescu, dicono gli investigatori, molti bambini con handicap mentali venivano legati con fasce agli arti per provocare loro malformazioni e poter essere utilizzati come schiavi per le strade.
Ridotti in condizioni disumane. I venti disabili, tra i 20 ed i 25 anni, hanno mani e gambe deformi o rattrappite e giravano su skateboard tra il Pantheon, piazza Fontana di Trevi, piazza Navona, via del Corso e piazza della Minerva. Da pochi giorni si era aggiunto anche un trentenne, senza mani e le gambe troncate. I disabili venivano fatti dormire sotto il cavalcavia stradale di via Falcone e Borsellino, la panoramica di Monte Mario, a due passi dal palazzo di Giustizia, su materassi, dove facevano anche i loro bisogni, in condizioni igieniche che sono state definite disumane. A poca distanza, dormivano su delle reti, i due aguzzini che la mattina li accompagnavano alla fermata dell'autobus e la sera li andavano a prendere, fornendo loro anche il cibo. A giudizio degli investigatori, la rendita di questa tratta umana è calcolabile in milioni di euro, se si considera che addosso ad uno hanno trovato le elemosine raccolte in un giorno: circa 300 euro.

Le indagini. Dopo essersi accorti che il fenomeno nelle piazze di Roma era in continuo aumento, gli agenti del commissariato Trevi, diretti da Marcello Cardona, hanno cercato di convincerli ad usufruire dell'assistenza del Comune di Roma, ma i disabili si sono sempre rifiutati. I poliziotti hanno avuto anche difficoltà ad identificarli perché prendere loro le impronte digitali era quasi impossibile, viste le gravi malformazioni. Un mese fa hanno cominciato a seguirli e si sono resi conto che tutti venivano portati in un accampamento abusivo sotto la panoramica, dove la mattina venivano «prelevati» e riaccompagnati la sera. E proprio qui la polizia ha fatto il blitz, arrestando i due romeni.

Tra i venti disabili, c'è anche una ragazza, sposata con un romeno normodotato, che qualche tempo fa ha avuto due gemelli e proprio per farla partorire è stata portata in Romania, dove ha lasciato i figli. Poi è stata fatta ritornare a Roma per continuare ad elemosinare. I giovani questa volta hanno accolto di buon grado l'assistenza offerta e si trovano ora tutti in un centro di accoglienza del Comune di Roma. Il console romeno, hanno detto gli investigatori, si è impegnato a riportare in patria i giovani entro la fine della settimana e che garantirà loro condizioni di vita normali.


http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=23849&sez=HOME_ROMA


impressionante..oltre al mercato della prostituzione i nuovi schiavisti sfruttano sistematicamente i disabili come merce preziosa per il racket dell' accattonaggio in città..ormai il centro storico è diventato per alcuni aspetti peggio della periferia...spero che si riesca a mettere fine a questo orrore quanto prima..peccato che l'accattonaggio in Italia non sia vietato..

85francy85
09-05-2008, 16:33
strano, eppure non sono soliti fare questo. :muro: :muro: :muro: :doh:


"Le indagini. Dopo essersi accorti che il fenomeno nelle piazze di Roma era in continuo aumento...." ma va? non l'avrei mai detto...

Jamal Crawford
09-05-2008, 16:56
ROMENI PURE QUSTI? :rolleyes:

shambler1
09-05-2008, 20:30
Forse sono i lavori che gli italiani non vogliono più fare.

tecnologico
10-05-2008, 09:28
Forse sono i lavori che gli italiani non vogliono più fare.

questa è bellissima

Ileana
10-05-2008, 09:30
:incazzed:

fuocoz
10-05-2008, 09:38
Forse sono i lavori che gli italiani non vogliono più fare.

Gli italiani non vogliono più mendicare,che stronzi :asd:


Cmq altro che venti,che si facciano un giro per le metrò milanesi...

das
10-05-2008, 11:55
A nessuno viene in mente che coloro che danno l'elemosina favoriscano queste cose??

anonimizzato
10-05-2008, 11:58
Forse sono i lavori che gli italiani non vogliono più fare.

Polemica sterile, inutile e di cattivo gusto vista la drammaticità del fatto.

Ileana
10-05-2008, 11:58
A nessuno viene in mente che coloro che danno l'elemosina favoriscano queste cose??

Infatti.
Fosse per me quelli beccati a far l'elemosina andrebbero al gabbio per favoreggiamento dello sfruttamento della schiavitù.
Per questo da me nessuno di quelli che fanno l'elemosina vedrà mai un cent.

anonimizzato
10-05-2008, 11:59
A nessuno viene in mente che coloro che danno l'elemosina favoriscano queste cose??

Infatti da me non hanno mai preso un cent e mai ne prenderanno.

_Aenea_
10-05-2008, 12:03
Io l'altro giorno ho rifiutato (ero con mio padre) l'elemonisa ad un rom parecchio insistente, vicino a casa mia... morale della favola: auto con tre gomme bucate e spesa da 750 euro (l'auto ha 10 anni ed è una Renault)...

fate vobis! :mad: :rolleyes: :cry:

anonimizzato
10-05-2008, 12:11
Io l'altro giorno ho rifiutato (ero con mio padre) l'elemonisa ad un rom parecchio insistente, vicino a casa mia... morale della favola: auto con tre gomme bucate e spesa da 750 euro (l'auto ha 10 anni ed è una Renault)...

fate vobis! :mad: :rolleyes: :cry:

Ma non ho capito, quand'è che ti ha bucato le gomme? E come fai a sapere che è stato lui? :confused:

Jamal Crawford
10-05-2008, 12:27
A nessuno viene in mente che coloro che danno l'elemosina favoriscano queste cose??

quelli che danno l'elemosina sono dei poveri ignoranti che pensano davvero di aiutare un disgraziato

zerothehero
10-05-2008, 12:27
Qualcuno mi spiega perchè ai rom non viene tolta la patria potestà?

Jamal Crawford
10-05-2008, 12:28
Ma non ho capito, quand'è che ti ha bucato le gomme? E come fai a sapere che è stato lui? :confused:

certo non hai le oprove ma forse un piccolissimo dubbio ti viene no?

Jamal Crawford
10-05-2008, 12:29
Qualcuno mi spiega perchè ai rom non viene tolta la patria potestà?

per evitare problemi di ordine pubblico.

nomeutente
10-05-2008, 12:46
Qualcuno mi spiega perchè ai rom non viene tolta la patria potestà?

In qualche caso avviene.

nomeutente
10-05-2008, 12:46
per evitare problemi di ordine pubblico.

Evitiamo di fare disinformazione.

zerothehero
10-05-2008, 12:48
No, perchè è palese che a tutti i rom che vivono nei campi illegali e che costringono i loro figli all'accattonaggio dovrebbe essere tolta la custodia dei figli.
Insomma i servizi sociali sono razzisti, da quello che vedo.. discriminano i loro interventi sulla base dell'etnia.
Se è italiano, basta un disegnino osè, se è rom non basta che il figlio sia percosso perchè non ha rubato a sufficienza o perchè non ha elemosinato abbastanza.
Io ricordo ancora una donna rom che portava in giro il figlio scheletrico (credo volutamente) per raccattare denaro.
Che vergogna. :)

zerothehero
10-05-2008, 12:48
In qualche caso avviene.

Casi molto isolati da quel che vedo. :)

Jamal Crawford
10-05-2008, 12:59
Evitiamo di fare disinformazione.

Evita di essere disinformato. Alla domanda sul perche' il Comune di MIlano non si rivalesse contro i nomadi che non pagavano le bollette per alcuine centiania di migliaia di euro, il sindaco o un suo portavoce ora non ricordo, disse che non lo facevano per evitare problemi di ordine pubblico :rolleyes:

cosa pensi che potrebbe succedere se togliessero la patria potesta'?

Ma dove vivi nomeutente

Jamal Crawford
10-05-2008, 13:00
No, perchè è palese che a tutti i rom che vivono nei campi illegali e che costringono i loro figli all'accattonaggio dovrebbe essere tolta la custodia dei figli.
Insomma i servizi sociali sono razzisti, da quello che vedo.. discriminano i loro interventi sulla base dell'etnia.
Se è italiano, basta un disegnino osè, se è rom non basta che il figlio sia percosso perchè non ha rubato a sufficienza o perchè non ha elemosinato abbastanza.
Io ricordo ancora una donna rom che portava in giro il figlio scheletrico (credo volutamente) per raccattare denaro.
Che vergogna. :)

evita di fare disinformazione, quello che vedi tu non e' la realta' o il 100% dei casi :rolleyes:

nomeutente
10-05-2008, 13:32
Evita di essere disinformato. Alla domanda sul perche' il Comune di MIlano non si rivalesse contro i nomadi che non pagavano le bollette per alcuine centiania di migliaia di euro, il sindaco o un suo portavoce ora non ricordo, disse che non lo facevano per evitare problemi di ordine pubblico :rolleyes:

cosa pensi che potrebbe succedere se togliessero la patria potesta'?




Cosa c'entrano le bollette con la patria potestà? :rolleyes:


In Italia esistono leggi specifiche su cui si basa la dichiarazione di adottabilità di un minore.
Prevedono, fra le altre cose, che un minore non venga sottratto alla sua famiglia solo sulla base di una situazione di disagio economico (in questo caso intervengono i servizi sociali per sostenere il reddito della famiglia) ma solo se il minore vive in condizioni di estrema deprivazione affettiva, violenze e via dicendo.
Questo avviene perché la separazione dalla famiglia originaria è _comunque_ un trauma e non si può motivare una simile scelta solo sulla base di un criterio economico.

La situazione viene affrontata, ma la affrontano gli assistenti sociali e gli psicologi (come è giusto che sia) e non il primo che passa, convinto di avere la soluzione buona per ogni problema.

Un link a caso, trovato googolando: http://www.comune.torino.it/autoromia/progetti/verifica97/presa.html


Affidamenti giudiziari: 1 bimba con problemi sanitari.
Procedimenti per eventuale apertura di adottabilità: 3 bimbi per inadeguatezza genitoriale (un procedimento è stato sospeso in seguito all’intervento del servizio e il T.M. ha emesso un provvedimento di messa alla prova dei genitori).
Dichiarazione di adottabilità: 2 bambini per inadeguatezza e abbandono.
Tutele: 3 orfani di 15, 16 e 17 anni ai quali si aggiungono 5 dei sei minori sopra citati.
Inserimenti in comunità: 3 fratelli di 6, 9 e 11 anni (fallito per l’inadeguatezza della struttura). Adozioni in casi particolari: 1 minore le cui condizioni di salute e le terapie somministrate sono incompatibili con la vita al campo.
Indagini sociali per omessa vaccinazione: 9 minori appartenenti a diversi nuclei familiari.
Indagini sociali richieste per furti, accattonaggio e maltrattamenti: 5 minori di diverse famiglie.




Ma dove vivi nomeutente


Vivo in Italia esattamente come te (o in Padania, se preferisci), ma a quanto pare non basta viverci per sapere come funzionano le cose.
Per cui ripeto: evita di fare disinformazione su argomenti che _non_ conosci.

LotharInt
10-05-2008, 13:45
Cosa c'entrano le bollette con la patria potestà? :rolleyes:


In Italia esistono leggi specifiche su cui si basa la dichiarazione di adottabilità di un minore.
Prevedono, fra le altre cose, che un minore non venga sottratto alla sua famiglia solo sulla base di una situazione di disagio economico (in questo caso intervengono i servizi sociali per sostenere il reddito della famiglia) ma solo se il minore vive in condizioni di estrema deprivazione affettiva, violenze e via dicendo.
Questo avviene perché la separazione dalla famiglia originaria è _comunque_ un trauma e non si può motivare una simile scelta solo sulla base di un criterio economico.

La situazione viene affrontata, ma la affrontano gli assistenti sociali e gli psicologi (come è giusto che sia) e non il primo che passa, convinto di avere la soluzione buona per ogni problema.

Un link a caso, trovato googolando: http://www.comune.torino.it/autoromia/progetti/verifica97/presa.html






Vivo in Italia esattamente come te (o in Padania, se preferisci), ma a quanto pare non basta viverci per sapere come funzionano le cose.
Per cui ripeto: evita di fare disinformazione su argomenti che _non_ conosci.


inoltre non vedo perchè il thread abbia preso la direzione della critica specifica ai rom, mentre il fatto in questione è stato commesso da cittadini romeni, che non significa necessariamente rom ,ma semplicemente nati in territorio romeno, come si sta ripetendo da mesi fino alla nausea. Dal canto mio ritengo la questione dei rom non tanto piu' pericolosa di quelle legate ad altri fenomeni immigratori comunitari ed extracomunitari, anzi, tutto sommato preferisco lo scippo dello zingarello alle violenze brutali delle rapine nelle ville da parte di ben altri soggetti molto piu' pericolosi delle comunità rom. Nella mia città i rom sono 6000, una stretta minoranza rispetto ai 300.000 stranieri circa stimati in tutta l'area urbana, e per lo piu' circoscritta nei loro campi facilmente individuabili, almeno nei casi dei reati piu' gravi.

Jamal Crawford
10-05-2008, 14:37
Cosa c'entrano le bollette con la patria potestà? :rolleyes:


In Italia esistono leggi specifiche su cui si basa la dichiarazione di adottabilità di un minore.
Prevedono, fra le altre cose, che un minore non venga sottratto alla sua famiglia solo sulla base di una situazione di disagio economico (in questo caso intervengono i servizi sociali per sostenere il reddito della famiglia) ma solo se il minore vive in condizioni di estrema deprivazione affettiva, violenze e via dicendo.
Questo avviene perché la separazione dalla famiglia originaria è _comunque_ un trauma e non si può motivare una simile scelta solo sulla base di un criterio economico.

La situazione viene affrontata, ma la affrontano gli assistenti sociali e gli psicologi (come è giusto che sia) e non il primo che passa, convinto di avere la soluzione buona per ogni problema.

Un link a caso, trovato googolando: http://www.comune.torino.it/autoromia/progetti/verifica97/presa.html






Vivo in Italia esattamente come te (o in Padania, se preferisci), ma a quanto pare non basta viverci per sapere come funzionano le cose.
Per cui ripeto: evita di fare disinformazione su argomenti che _non_ conosci.



non ci arrivi e' inutile. La mia non e' disinformazione, sei cieco, problemi tuoi

nomeutente
10-05-2008, 14:56
non ci arrivi e' inutile. La mia non e' disinformazione, sei cieco, problemi tuoi

Solitamente le tesi si sostengono con gli argomenti.

Jamal Crawford
10-05-2008, 15:21
Solitamente le tesi si sostengono con gli argomenti.

si ma poi dici che gli argomenti sono disinformazione, smentisci e te ne esci con i tuoi papiri che non sono ne' carne ne' pesce.

ad esempio:
Affidamenti giudiziari: 1 bimba con problemi sanitari.
Procedimenti per eventuale apertura di adottabilità: 3 bimbi per inadeguatezza genitoriale (un procedimento è stato sospeso in seguito all’intervento del servizio e il T.M. ha emesso un provvedimento di messa alla prova dei genitori).
Dichiarazione di adottabilità: 2 bambini per inadeguatezza e abbandono.
Tutele: 3 orfani di 15, 16 e 17 anni ai quali si aggiungono 5 dei sei minori sopra citati.
Inserimenti in comunità: 3 fratelli di 6, 9 e 11 anni (fallito per l’inadeguatezza della struttura). Adozioni in casi particolari: 1 minore le cui condizioni di salute e le terapie somministrate sono incompatibili con la vita al campo.
Indagini sociali per omessa vaccinazione: 9 minori appartenenti a diversi nuclei familiari.
Indagini sociali richieste per furti, accattonaggio e maltrattamenti: 5 minori di diverse famiglie.


quanti milioni di bambini rom hai visto "togliere" ai genitori?
Quelle sono leggi che vengono fatte "rispettare" solo agli italiani, se provi a farle rispettare con i nomadi ti scatenano la terza guerra mondiale perche' li privi delle loro forme di guadagno. Non dirmi che non sai per cosa utilizzano i figli...

Senza Fili
10-05-2008, 15:27
in effetti i servizi sociali sono tanto solerti nell'intervenire anche solo se una famiglia litiga un pò troppo, ma se ne sbattono di intervenire a togliere figli a chi li fa accattonare:rolleyes:

Trokji
10-05-2008, 15:36
In effetti sono contrario a dare le elemosina per strada..
essendoci gente che ha effettivamente bisogno, che vengano mantenute e se necessario incrementate le strutture di accoglienza comunali o ecclesiastiche, come giusto è, per dare cibo ed un posto per dormire e lavarsi ai bisognosi.
Però detto questo anche che si vada a favorire il loro inserimento nel lavoro e mandare i clandestini al paese d'origine come le leggi prevedono.
Detto questo non bisogna fare di tutta l'erba un fascio; per ciascun gruppo di persone, popolo o etnia, ci sono sia persone oneste che disoneste.

nomeutente
10-05-2008, 15:38
si ma poi dici che gli argomenti sono disinformazione, smentisci e te ne esci con i tuoi papiri che non sono ne' carne ne' pesce.


I miei "papiri", che sono fonti ufficiali, servono a spiegare cosa sta succedendo.
Al di là di quei "papiri" non ci sono altri dati.


quanti milioni di bambini rom hai visto "togliere" ai genitori?


Considerando che i rom sono in tutto 200 mila in Italia, dubito che se ne possano vedere "milioni".
Già l'uso delle cifre dimostra che qualche "papiro" dovresti leggerlo, almeno per quantificare il fenomeno.



Quelle sono leggi che vengono fatte "rispettare" solo agli italiani, se provi a farle rispettare con i nomadi ti scatenano la terza guerra mondiale perche' li privi delle loro forme di guadagno. Non dirmi che non sai per cosa utilizzano i figli...


Allora prova a postare anche tu qualche "papiro" in cui dimostri che le leggi sulla tutela dei minori vengono fatte rispettare solo agli italiani.
Qualche bell'odg in cui un'amministrazione si chiama fuori dal far rispettare la legge (e dal rispettarla essa stessa). Qualche pm che si sottrae all'obbligatorietà dell'azione penale in caso di notizia di reato. Qualche poliziotto che si rifiuta di andare in un campo rom a fare un arresto perché ha paura della terza guerra mondiale.

Questi dati a sostegno della tua tesi non li puoi fornire: i dati non esistono in questi termini e la tua tesi è semplice fantasia.


Piuttosto possiamo discutere sull'efficacia delle attuali politiche: quanti sono i bambini salvati da inadeguatezza genitoriale, quanti non lo sono, quanto ci si mette a chiarire la situazione, quanti vengono poi introdotti in una nuova famiglia e a che età, quanti invece finiscono in istituti ecc. ecc.
Possiamo anche arrivare alla conclusione che il sistema attuale non fornisce i risultati sperati e cercare di capire come sanare i difetti, ma se mi parli di "terza guerra mondiale" a me viene il dubbio che affrontare seriamente l'argomento non sia una delle tue priorità.

nomeutente
10-05-2008, 15:42
in effetti i servizi sociali sono tanto solerti nell'intervenire anche solo se una famiglia litiga un pò troppo, ma se ne sbattono di intervenire a togliere figli a chi li fa accattonare:rolleyes:


Applicano semplicemente le procedure richieste dalla legge.
Se il bambino che va ad accattonare è felice di stare con i suoi genitori e non vi sono altre violazioni di legge tali da rendere quelle persone inadatte al ruolo di genitore, i servizi sociali possono semplicemente aiutarli economicamente, ma non possono portare via il bambino.

Jamal Crawford
10-05-2008, 15:51
I miei "papiri", che sono fonti ufficiali, servono a spiegare cosa sta succedendo.
Al di là di quei "papiri" non ci sono altri dati.



Considerando che i rom sono in tutto 200 mila in Italia, dubito che se ne possano vedere "milioni".
Già l'uso delle cifre dimostra che qualche "papiro" dovresti leggerlo, almeno per quantificare il fenomeno.

OMG "milioni" era ironico per dire che al massimo saranno si e no 4 o 5 :rolleyes: La prossima volta ti metto i sottotitoli


Allora prova a postare anche tu qualche "papiro" in cui dimostri che le leggi sulla tutela dei minori vengono fatte rispettare solo agli italiani.
Qualche bell'odg in cui un'amministrazione si chiama fuori dal far rispettare la legge (e dal rispettarla essa stessa). Qualche pm che si sottrae all'obbligatorietà dell'azione penale in caso di notizia di reato. Qualche poliziotto che si rifiuta di andare in un campo rom a fare un arresto perché ha paura della terza guerra mondiale.



leggi e cerca di leggere fino in fondo:

E’ di questi giorni la polemica sorta a Milano sullo stato di degrado di diversi campi rom e la relativa emergenza sicurezza, con polemiche a non finire tra il Comune, la Provincia, la Santanchè, il prefetto, i DS, per finire con il cardinale Tettamanzi, a causa dello sgombero parziale di qualche insediamento abusivo. Famiglie che, vivendo in prossimità dei campi, vivevano barricate in casa a causa dei ripetuti furti, donne che sono state aggredite, case popolari di poliziotti derubate, auto danneggiate, polizia che non “poteva entrare” nei campi nomadi ” per ordini superiori”, cumuli di spazzatura giacenti, uno squallore inimmaginabile a cui è stato messo un misero tappullo.
Ma vediamo quanto costano questi insediamenti abusivi rom ai Comuni di Milano e di Roma, tanto per farci una idea. Poi ognuno tragga le proprie conclusioni.
A Milano si spendono 6 milioni di euro l’anno, pari a 600 euro per ogni rom, per il mantenimento, i controlli e la pulizia delle decine di campi abusivi dove vivono circa 10.000 persone che, dati del Comune, per il 90% non lavora. La maggior parte dei fondi viene impiegata per presidi fissi dei vigili e altro, per la manutenzione, per comprare prefabbricati, fornire acqua, gas e corrente elettrica. Sono stati stanziati 25.000 euro per borse di studio a favore dei ragazzi nomadi, altri per comprare bagni chimici, 100.000 euro per la manutenzione delle strutture comunali vicine alle baraccopoli… Altre spese ancora per pulire e disinfestare l’area, 39mila nel 2006, saliti a 129mila nel 2007.
A Roma, invece, i nomadi costano al Comune 25 milioni di euro l’anno, 1,250 euro per ogni rom, circa 20.000 persone che vivono nelle baraccopoli alla periferia della capitale. A Roma, Veltroni non bada a spese, si organizzano campi estivi per i piccoli rom, scuolabus che servono le baraccopoli, corsi di formazione e di avviamento professionale, finanziamenti a feste e iniziative culturali. Le voci più importanti riguardano i villaggi socali, la scolarizzazione e la pulizia dei campi.
Ma tutti questi interventi servono a una integrazione reale o no? I dati parlano chiaro: solo 1 rom su 10 lavora, solo 5 bambini su 200 vengono mandati a scuola, il resto sono solo chiacchiere. E allora ci si chiede di che vivano queste persone, se è vero, come testimoniato da un servizio giornalistico recentemente pubblicato su uno dei maggiori quotidiani italiani, con relative foto documentali, che all’interno di un campo milanese risultavano parcheggiate decine di auto di grossa cilindrata tra cui Mercedes E, Bmw, Audi, Fiat, Renault, Suv Mercedes, Ford Transit, auto del valore di decine di migliaia di euro.
Forse il cardinal Tettamanzi non sarà d’accordo, viste le sue prese di posizione contro gli sgomberi forzati, ma credo venga spontanea una domanda: la solidarietà che tanti Comuni offrono ai rom, è ripagata da costoro? Ho letto recentemente che una rom, candidata PD alle prossime politiche, ha giustificato i furti che essi compiono, in quanto ” fatto culturale” e che farebbe parte della loro tradizione.
Che non sia il caso di fare a meno del loro “apporto culturale” e accompagnarli alla frontiera? A chi ci risponde che “non si può”, replichiamo “basta fare una legge” o applicare le norme vigenti in tema di ordine pubblico che permettono l’allontanamento di stranieri comunitari in tal senso. E’ solo questione di volontà politica: e quando il PD candida una rom in Parlamento, è ben evidente chi li protegge e rappresenta…



Questi dati a sostegno della tua tesi non li puoi fornire: i dati non esistono in questi termini e la tua tesi è semplice fantasia.

vedi sopra, o meglio leggi sopra :asd:


Piuttosto possiamo discutere sull'efficacia delle attuali politiche: quanti sono i bambini salvati da inadeguatezza genitoriale, quanti non lo sono, quanto ci si mette a chiarire la situazione, quanti vengono poi introdotti in una nuova famiglia e a che età, quanti invece finiscono in istituti ecc. ecc.
Possiamo anche arrivare alla conclusione che il sistema attuale non fornisce i risultati sperati e cercare di capire come sanare i difetti, ma se mi parli di "terza guerra mondiale" a me viene il dubbio che affrontare seriamente l'argomento non sia una delle tue priorità.


terza guerra mondiale------------> incidenti stile g8 (ovviamente non terza guerra mondiale intesa come bormbardamenti)




SE VUOI ti posto decine di pagine di google dove c'e' scritto che la polizia o i carabinieri ogni volta che devono entrare in un campo nomadi compilano un testamento :rolleyes:

Senza Fili
10-05-2008, 16:01
Applicano semplicemente le procedure richieste dalla legge.
Se il bambino che va ad accattonare è felice di stare con i suoi genitori e non vi sono altre violazioni di legge tali da rendere quelle persone inadatte al ruolo di genitore, i servizi sociali possono semplicemente aiutarli economicamente, ma non possono portare via il bambino.

Non direi, un bambino non può essere felice di essere lasciato al freddo o all'afa, alla mercè di tutti, anche di eventuali delinquenti o pedofili, a chiedere l'elemosina, è palese che si tratta di una violenza da parte dei genitori, quindi quello che dici è una contraddizione grande come una casa.
non a caso un due anni fa a Roma venne istituito un numero per segnalare i bambini che accattonavano, peccato che le segnalazioni (quando si riusciva a prendere la linea che non era staccato) cadevano nel vuoto con un laconico "verificheremo" come risposta, ovviamente le verifiche non avvenivano :rolleyes:

Jamal Crawford
10-05-2008, 16:03
Applicano semplicemente le procedure richieste dalla legge.
Se il bambino che va ad accattonare è felice di stare con i suoi genitori e non vi sono altre violazioni di legge tali da rendere quelle persone inadatte al ruolo di genitore, i servizi sociali possono semplicemente aiutarli economicamente, ma non possono portare via il bambino.


Certo il bambino che va ad accattonare e' gioioso, ebbro di gioia. Sprizza gioia da tutti i pori. Il loro secondo nome e' Gioia :rolleyes:

nomeutente
10-05-2008, 16:24
SE VUOI ti posto decine di pagine di google dove c'e' scritto che la polizia o i carabinieri ogni volta che devono entrare in un campo nomadi compilano un testamento :rolleyes:


(Hai sbagliato a mettere i quote).
Non hai nemmeno messo la fonte. Considerando che almeno una delle informazioni contenute nell'articolo è falsa (La Pavlovic non ha mai giustificato il furto come fatto culturale) non penso che la fonte sia particolarmente autorevole: sarà qualche editoriale di qualche giornale.
Fonti ufficiali ne hai?

Riguardo al fatto di scrivere testamento, posta pure le tue fonti.
Io ho postato fonti ufficiali in cui si elencano le attività di un comune svolte nei campi di sua pertinenza. Se hai qualcosa di egualmente autorevole possiamo confrontare.




Dal "Notiziario dell’Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie" del 2003


Riguardo ai bambini Rom, spesso discriminati, Melita Cavallo afferma: «Sono splendidi, pieni di inventiva, risorse e salute. Mi auguro che vengano rimossi i pregiudizi sciocchi e remoti, spero, nei loro confronti».


Ohibò... non è che lo stato non li dichiari adottabili... sono gli italiani che non li vogliono perché sono rom :rolleyes:





Non direi, un bambino non può essere felice di essere lasciato al freddo o all'afa, alla mercè di tutti, anche di eventuali delinquenti o pedofili, a chiedere l'elemosina, è palese che si tratta di una violenza da parte dei genitori, quindi quello che dici è una contraddizione grande come una casa.


Certo il bambino che va ad accattonare e' gioioso, ebbro di gioia. Sprizza gioia da tutti i pori. Il loro secondo nome e' Gioia :rolleyes:

Decidere se un bambino sta bene o sta male non è compito mio: esiste personale specializzato.
Certo che un bambino abbandonato a se stesso è in una condizione di disagio, ma come fai a dire che un bambino che chiede l'elemosina al seguito di sua mamma, ad es., debba per forza essere infelice? Come fai a dire che sua mamma non lo ama?
Non puoi dirlo a prescindere: devi valutare caso per caso.
O ci assumiamo noi la responsabilità di togliere un bambino ai suoi genitori per mandarlo a casa d'altri a grattare la porta come un cane per uscire?
I bambini non si fanno "comprare": non basta portarli in una famiglia ricca per renderli felici e far loro superare un trauma da abbandono.

Senza Fili
10-05-2008, 16:33
Decidere se un bambino sta bene o sta male non è compito mio: esiste personale specializzato.


Peccato che questo personale "specializzato" si curi solo di casi che riguardano famiglie italiane, e mai di casi che riguardano figli di rom...se io o te ci azzardassimo a lasciare i nostri figli nel cortile sotto casa a chiedere soldi ai passanti tempo una settimana gli assistenti sociali, giustamente, ce li toglierebbero, o quanto meno aprirebbero un'indagine, mentre nel caso dei rom lasciare bimbi soli ad accattonare è una prassi, e nessuno fa niente


Certo che un bambino abbandonato a se stesso è in una condizione di disagio, ma come fai a dire che un bambino che chiede l'elemosina al seguito di sua mamma, ad es., debba per forza essere infelice? Come fai a dire che sua mamma non lo ama?
Non puoi dirlo a prescindere: devi valutare caso per caso.


infatti non sono in questione i sentimenti, ma il benessere del figlio: anche una famiglia di alcolizzati italiana sicuramente ama i propri figli, ma non è in grado di farli crescere in un ambiente sereno: perchè la famiglia italiana è oggetto di verifica e quelle rom sono sopra la legge?
Forse per lo stesso motivo per cui le fdo evitano di fermare i furgoni scassati e fuori regola dei rom, e preferiscono fermare la 20enne sulla clio nuova: ovvero evitare rogne, e scegliere la via più facile, ma meno utile alla lotta all'illegalità

O ci assumiamo noi la responsabilità di togliere un bambino ai suoi genitori per mandarlo a casa d'altri a grattare la porta come un cane per uscire?
I bambini non si fanno "comprare": non basta portarli in una famiglia ricca per renderli felici e far loro superare un trauma da abbandono.


Ovvio che la ricchezza non fa la felicità, ma nemmeno la povertà accompagnata alla noncuranza, dal non rispetto del bambino, dalla trasformazione dello stesso in un mero mezzo di guadagno, fa la felicità.
Un bambino che, invece di crescere con i suoi coetanei giocando, invece di apprendere le nozioni basilari della cultura, viene privato dell'infanzia e lasciato davanti alla posta a chiedere l'elemosina (situazione che vedo ogni giorno, e che ho segnalato senza effetti) non può essere un bambino felice, e probailmente diventerà a sua volta un adulto con problemi, come avviene per molti i bambini soggetti a violenze.

nomeutente
10-05-2008, 17:15
Peccato che questo personale "specializzato" si curi solo di casi che riguardano famiglie italiane, e mai di casi che riguardano figli di rom...


Non è vero e ho fornito anche i riscontri.
Se poi il personale è insufficiente è vorra dire che non li aiuteranno _sempre_, magari li aiuteranno solo _spesso_ oppure addirittura _poco_. Ma dire che non si occupano _mai_ è falso.


se io o te ci azzardassimo a lasciare i nostri figli nel cortile sotto casa a chiedere soldi ai passanti tempo una settimana gli assistenti sociali, giustamente, ce li toglierebbero, o quanto meno aprirebbero un'indagine, mentre nel caso dei rom lasciare bimbi soli ad accattonare è una prassi, e nessuno fa niente


http://www.bambiniscomparsi.it/missingkids/servlet/PageServlet?LanguageCountry=it_IT&PageId=1933


Numerose sono le iniziative in proposito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza per la prevenzione dello sfruttamento del lavoro minorile ed, in particolare, dell’accattonaggio, anche in sinergia con la Polizia Municipale ed i Servizi Sociali.


Nessuno fa _niente_?

Forse si fa _poco_.



infatti non sono in questione i sentimenti, ma il benessere del figlio: anche una famiglia di alcolizzati italiana sicuramente ama i propri figli, ma non è in grado di farli crescere in un ambiente sereno: perchè la famiglia italiana è oggetto di verifica e quelle rom sono sopra la legge?


Per entrambe la prassi di legge è la medesima: alla famiglia viene richiesto di adeguarsi ad una serie di standard, in assenza dei quali il bambino viene dichiarato adottabile.
Vero è che le famiglie italiane sono molto più controllabili perché noi siamo tutti iscritti all'anagrafe mentre i rom no, quindi è necessario uno sforzo aggiuntivo.



Ovvio che la ricchezza non fa la felicità, ma nemmeno la povertà accompagnata alla noncuranza, dal non rispetto del bambino, dalla trasformazione dello stesso in un mero mezzo di guadagno, fa la felicità.


Appunto: bisogna valutare caso per caso, per determinare se si trova in uno stato di semplice disagio oppure di vero e proprio abbandono.
Questo però costa tempo e fatica. E' bene saperlo.

anonimizzato
10-05-2008, 17:36
certo non hai le oprove ma forse un piccolissimo dubbio ti viene no?

HO forse detto che NON è sicuramente stato lui? Non mi pare.

Gli ho solo chiesto delucidazioni su quello che gli è accaduto.

Jamal Crawford
10-05-2008, 17:57
(Hai sbagliato a mettere i quote).
Non hai nemmeno messo la fonte. Considerando che almeno una delle informazioni contenute nell'articolo è falsa (La Pavlovic non ha mai giustificato il furto come fatto culturale) non penso che la fonte sia particolarmente autorevole: sarà qualche editoriale di qualche giornale.
Fonti ufficiali ne hai?

Riguardo al fatto di scrivere testamento, posta pure le tue fonti.
Io ho postato fonti ufficiali in cui si elencano le attività di un comune svolte nei campi di sua pertinenza. Se hai qualcosa di egualmente autorevole possiamo confrontare.




Dal "Notiziario dell’Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie" del 2003



Ohibò... non è che lo stato non li dichiari adottabili... sono gli italiani che non li vogliono perché sono rom :rolleyes:








Decidere se un bambino sta bene o sta male non è compito mio: esiste personale specializzato.
Certo che un bambino abbandonato a se stesso è in una condizione di disagio, ma come fai a dire che un bambino che chiede l'elemosina al seguito di sua mamma, ad es., debba per forza essere infelice? Come fai a dire che sua mamma non lo ama?
Non puoi dirlo a prescindere: devi valutare caso per caso.
O ci assumiamo noi la responsabilità di togliere un bambino ai suoi genitori per mandarlo a casa d'altri a grattare la porta come un cane per uscire?
I bambini non si fanno "comprare": non basta portarli in una famiglia ricca per renderli felici e far loro superare un trauma da abbandono.



le fonti ufficiali sia chiamano solo repubblica.it e il manifesto.it?

le fonti dei caramba o della pula sono di parte eh?
non perdo piu' tempo in questa discussione con te perche' sei un caso orami perso. Eh si che senza fili ti ha fatto un esempio sui bambini che elemosinano... medita :rolleyes:

nomeutente
10-05-2008, 18:14
le fonti ufficiali sia chiamano solo repubblica.it e il manifesto.it?


Veramente i miei link in questo thread sono stati ad un comune (il comune di Torino), ad una rivista specializzata sul tema delle adozioni e ad un sito che su occupa di bambini scomparsi che riportava fra le altre cose l'intervista ad un dirigente di polizia.
Repubblica e Manifesto non li ho presi in considerazione, perché disgraziatamente un tema così specifico non lo puoi trattare con fonti generaliste ma devi avere una visione specifica del problema.


le fonti dei caramba o della pula sono di parte eh?


Se tu le avessi postate, potremmo discuterne.
Peccato che non l'hai fatto.


non perdo piu' tempo in questa discussione con te perche' sei un caso orami perso. Eh si che senza fili ti ha fatto un esempio sui bambini che elemosinano... medita :rolleyes:


E quello dimostra che i bambini rom non sono adottabili perché i loro genitori picchiano i poliziotti?

Tu non hai la minima idea di cosa ci sia dietro una dichiarazione di adottabilità, nè dei problemi connessi ad un minore in stato di abbandono.
Io medito, ma tu prova ad informarti.

Jamal Crawford
10-05-2008, 19:23
Veramente i miei link in questo thread sono stati ad un comune (il comune di Torino), ad una rivista specializzata sul tema delle adozioni e ad un sito che su occupa di bambini scomparsi che riportava fra le altre cose l'intervista ad un dirigente di polizia.
Repubblica e Manifesto non li ho presi in considerazione, perché disgraziatamente un tema così specifico non lo puoi trattare con fonti generaliste ma devi avere una visione specifica del problema.



Se tu le avessi postate, potremmo discuterne.
Peccato che non l'hai fatto.



E quello dimostra che i bambini rom non sono adottabili perché i loro genitori picchiano i poliziotti?

Tu non hai la minima idea di cosa ci sia dietro una dichiarazione di adottabilità, nè dei problemi connessi ad un minore in stato di abbandono.
Io medito, ma tu prova ad informarti.


Ma si dai facciamo sto sforzo, postami la dichiarazione di adottabilita' e poi vediamo le condizioni e se una tipica famiglia rom le rispetta.

(non la posterai perche' verresti smentito, meglio fare lo gnorri)

Jamal Crawford
10-05-2008, 19:28
tlin tlon


Dichiarazione di adottabilità
--------------------------------------------------------------------------------

di Anna Teresa Paciotti


La Legge n. 184/1983 “Diritto del minore ad una famiglia” regolamenta gli istituti dell’affidamento e dell’adozione. La legge all’art. 1 sancisce il principio fondamentale per cui “Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell'ambito della propria famiglia” e dispone interventi di aiuto e di sostegno alla famiglia che , laddove si verifichino condizioni di indigenza che possano ostacolare il diritto del minore a crescere nella famiglia di origine. Tuttavia, si possono verificare e si verificano, purtroppo, situazioni nelle quali, nonostante gli interventi di sostegno e aiuto disposti ai sensi dell'articolo 1, il minore resti privo di un ambiente familiare idoneo alla sua crescita ed educazione. In questi casi intervengono gli istituti dalla legge citata : affido o adozione. Una volta ricevuta la segnalazione dello stato di abbandono di un minore, che chiunque può trasmettere, ai sensi dell’art. 10 della legge citata “Il presidente del tribunale per i minorenni o un giudice da lui delegato, ricevuto il ricorso di cui all'articolo 9, comma 2, provvede all'immediata apertura di un procedimento relativo allo stato di abbandono del minore. Dispone immediatamente, all'occorrenza, tramite i servizi sociali locali o gli organi di pubblica sicurezza, più approfonditi accertamenti sulle condizioni giuridiche e di fatto del minore, sull'ambiente in cui ha vissuto e vive ai fini di verificare se sussiste lo stato di abbandono. All'atto dell'apertura del procedimento, sono avvertiti i genitori o, in mancanza, i parenti entro il quarto grado che abbiano rapporti significativi con il minore. Con lo stesso atto il presidente del tribunale per i minorenni li invita a nominare un difensore e li informa della nomina di un difensore di ufficio per il caso che essi non vi provvedano. Tali soggetti, assistiti dal difensore, possono partecipare a tutti gli accertamenti disposti dal tribunale, possono presentare istanze anche istruttorie e prendere visione ed estrarre copia degli atti contenuti nel fascicolo previa autorizzazione del giudice” . Con ciò si ha l’apertura del procedimento di affido o di adozione. Va sottolineato il disposto che prevede che i genitori e parenti che abbiano rapporti significativi con il minore assistiti dai difensori, possono partecipare a tutti gli accertamenti disposti dal Tribunale, presentare istanze, anche istruttorie, prendere visione e estrarre copia degli atti contenuti nel fascicolo, previa autorizzazione del giudice, nonché il disposto che prevede che l'attività di avvertire i genitori o i parenti e quella di invitarli ad esercitare il diritto di difesa spettano al Presidente, ma anche al giudice delegato. Va anche osservato che ai sensi dell’art. 8 della suddetta legge “Sono dichiarati in stato di adottabilità dal tribunale per i minorenni del distretto nel quale si trovano, i minori di cui sia accertata la situazione di abbandono perché privi di assistenza morale e materiale da parte dei genitori o dei parenti tenuti a provvedervi, purché la mancanza di assistenza non sia dovuta a causa di forza maggiore di carattere transitorio. La situazione di abbandono sussiste, sempre che ricorrano le condizioni di cui al comma 1, anche quando i minori si trovino presso istituti di assistenza pubblici o privati o comunità di tipo familiare ovvero siano in affidamento familiare. Non sussiste causa di forza maggiore quando i soggetti di cui al comma 1 rifiutano le misure di sostegno offerte dai servizi sociali locali e tale rifiuto viene ritenuto ingiustificato dal giudice. Il procedimento di adottabilità deve svolgersi fin dall'inizio con l'assistenza legale del minore e dei genitori o degli altri parenti, di cui al comma 2 dell'articolo 10. Quest’ultimo comma è di notevole rilievo, in quanto mira a garantire l'assistenza legale del minore fin dall'inizio del procedimento di adottabilità. Infatti, sempre ai sensi della normativa citata, nella specie, l’art. 15 comma 3, prevede un tutore e un curatore quali soggetti ai quali va notificata la sentenza, con avviso contestuale del diritto di proporre impugnazione. E’ ovvio, infatti che il minore si trova in una situazione di conflitto di interessi con i genitori. Il procedimento si apre, come già detto, con la convocazione dei genitori o dei parenti entro il quarto grado e con la loro audizione. I parenti vengono convocati anche quando esistono i genitori. Una volta ascoltati i genitori e i parenti, il Presidente del Tribunale, ovvero il giudice delegato, emette un decreto motivato con il quale stabilisce le misure che ritiene idonee a garantire la tutela del minore : l’assistenza morale e materiale, l’istruzione e l’educazione. Ai sensi dell’art. 12 della legge citata, Il Presidente o il giudice delegato può, altresì, chiedere al pubblico ministero di promuovere l'azione per la corresponsione degli alimenti a carico di chi vi è tenuto per legge. In tal caso l’azione va promossa innanzi al Tributario ordinario e non al Tribunale dei minori. Con ordinanza motivata, il Presidente può anche disporre la sospensione del procedimento di adattabilità, laddove ritenga che ciò sia nell’interesse del minore. La sospensione può essere dichiarata in quelle situazioni in cui si può intravedere una evoluzione della situazione familiare che vada nel senso del riacquisto delle capacità “genitoriali”. Se i genitori o i parenti non si presentano alla audizione, o se dalla audizione risulta l’incapacità di provvedere al minore, ovvero se le prescrizioni impartite non risultano rispettate, il Presidente dichiara lo stato di adottabilità.

http://www.studiolegalelaw.it/new.asp?id=2718


la famiglia tipo rom, quella che sta nei campi abusivi....

naitsirhC
11-05-2008, 16:52
Applicano semplicemente le procedure richieste dalla legge.
Se il bambino che va ad accattonare è felice di stare con i suoi genitori e non vi sono altre violazioni di legge tali da rendere quelle persone inadatte al ruolo di genitore, i servizi sociali possono semplicemente aiutarli economicamente, ma non possono portare via il bambino.

Su questo tuo discorso, sono un pò titubante...
sei sicuro che basti che il bambino sia consenziente, ad essere usato per l'accattonaggio, per far si che non sussistano gli estremi per togliere l'affidamento ai genitori?

Ileana
11-05-2008, 17:14
Se un bambino debba essere o meno tolto dalle mani dei genitori non si basa mica sulla felicità del bambino :mbe:
Ci manca anche questo.
Un bambino che fa accattonaggio può pure essere felice (probabilmente anche i bambini nell'ormai tristemente famosco scantinato austriaco probabilmente erano felici, non avendo mai conosciuto altro...) ma la sua situazione non è, ovviamente, quella che dovrebbe essere.
Gli asistenti sociali si basano su dei modelli, delle leggi. Non vanno a chiedere al bambini se è felice. O meglio, glielo chiedono ma a fine terapeutico, non certo per decidere se è giusto o meno revocare l'affidamento di un bambino. :mbe:

zerothehero
12-05-2008, 00:39
Io trovo vergognoso che in Italia dei genitori mantengano la patria potestà nonostante costringano i propi figli a mendicare.
Visto che molti rom impongono (con la minaccia di percosse) questo ai propi figli (oltre a costringerli a rapinare), andrebbero loro tolti immediatamente, senza indugio (almeno questo dovrebbe avvenire in una paese civile).
Se non è previsto dalla legge italiana, sarebbe urgente provvedere con delle norme ad hoc.
Non è tollerabile vedere per le strade dei bambini laceri e sporchi che chiedono denaro agli incroci o in metropolitana, cosa che vedo spesso, almeno a Milano.

Jamal Crawford
12-05-2008, 08:06
Io trovo vergognoso che in Italia dei genitori mantengano la patria potestà nonostante costringano i propi figli a mendicare.
Visto che molti rom impongono (con la minaccia di percosse) questo ai propi figli (oltre a costringerli a rapinare), andrebbero loro tolti immediatamente, senza indugio (almeno questo dovrebbe avvenire in una paese civile).
Se non è previsto dalla legge italiana, sarebbe urgente provvedere con delle norme ad hoc.
Non è tollerabile vedere per le strade dei bambini laceri e sporchi che chiedono denaro agli incroci o in metropolitana, cosa che vedo spesso, almeno a Milano.

Ci sono i servizi sociali che si occupano di queste cose, non sta a te giudicare se un bambino e' felice o mneo con i propri genitori. Se i servizi sociali ritengono che un bambino rom non sia educato come si deve, che venga maltrattato ecc, lo porteranno via ai propri genitori


Prossimamente In tutti i cinema italiani

nomeutente
12-05-2008, 09:04
Allora, cerchiamo di fare chiarezza.

Togliamoci dalla testa l'immagine del bambino maltrattato che accoglie con il sorrisone e gli occhioni i suoi nuovi genitori e diventa un pozzo di amore e gratitudine eterna.

Un bambino in stato di deprivazione affettiva in molti casi:
a) considera "normale" la sua situazione ed è comunque affettivamente legato ai genitori;
b) nei casi peggiori (maltrattamenti pesanti, anche fisici) manifesta paura/odio nei confronti di tutti, soprattutto se estranei.

Non si può semplicemente andare lì, prenderlo e portarlo in una nuova casa perché questo _non_ è un modo di fargli del bene. E' anzi noto in letteratura che bambini che passano da una condizione "difficile" ad una condizione "normale" possano avere fenomeni di regressione, tanto più spiccati quanto più la nuova situazione non rientra nei _suoi_ parametri di "normalità" (se ad es. uno è abituato a vivere in una capanna su un albero con 10 fratelli e lo porti in un appartamento insonorizzato, passerà verosimilmente qualche tempo rannicchiato in un angolo).
Questa è poi la ragione per cui i minori dati in adozione continuano ad essere seguiti dai servizi sociali anche se i nuovi genitori sono stati scelti con cura e si suppone siano la migliore coppia disponibile per quel minore.

Dal punto di vista giurisprudenziale, tali situazione sono in passato state oggetto, come è giusto che sia, di dubbio.
Infatti ci sono stati tribunali che, in merito all'accattonaggio o a stili di vita discutibili, hanno sententenziato che la condizione necessaria per poter parlare di maltrattamenti sia la percezione soggettiva della vittima (cioè se uno non si ritiene maltrattato non è maltrattato). In seguito la cassazione ha negato questa interpretazione determinando che sussistono maltrattamenti in ogni caso se le condizioni di vita sono tali da impedire l'istruzione e la crescita equilibrata del bambino secondo criteri oggettivi e non soggettivi. Tale formulazione (nonostante la differenza lessicale con la precedente) pur determinando diverse conseguenze penali, non può superare i fatti acclarati: un bambino che secondo noi sta male ma secondo lui vive una vita normale (perché per lui è normale chiedere l'elemosina anziché andare a scuola) non può essere sottratto forzatamente alla sua famiglia senza che ne soffra.


Queste sono le ragioni per cui un minore non viene subito preso e dato in adozione: c'è in mezzo un lunghissimo procedimento durante il quale la priorità viene data al mantenimento dell'unità famigliare. A meno che i genitori non siano del tutto assenti o incapaci di intendere e di volere, quindi, viene normalmente data loro la possibilità di conformarsi a certi standard e solo se ciò non avviene si procede, in seguito, alla dichiarazione dell'abbandono di minore e conseguentemente a quella di adottabilità.


Le aggressioni alla polizia non c'entrano proprio una cippa.

naitsirhC
17-05-2008, 21:01
http://www.dirittominorile.it/news/news.asp?id=629




Contro lo sfruttamento togliere la potestà genitoriale.

Le proposte del presidente dell´Osservatorio Sociale contro accattonaggio e abbandono.

Contro lo sfruttamento togliere la potestà genitoriale. Contro l´abbandono e lo sfruttamento dei minori si cominci a togliere la patria potesta´ e si aprano inchieste. E´ l´appello lanciato da Luigi Camilloni, presidente dell´Osservatorio Sociale che ricorda come ´´in Italia, secondo alcune stime sono oltre 20.000 i baby accattoni che circolano indisturbati nelle nostre citta´ e circa 50.000 i minori stranieri abbandonati. I bambini coinvolti nell´accattonaggio sono di tutte le eta´, a partire dai neonati in braccio ai genitori. Sono bambini provenienti quasi tutti da Paesi dell´Europa centro-orientale´´. ´´Oggi -sottolinea Camilloni- la situazione e´ diventata ancora piu´ grave ed insostenibile: i bambini vengono abbandonati, venduti, e molti finiscono nelle mani di organizzazioni mafiose che li impiegano in varie attivita´: accattonaggio, pedofilia, pornografia, traffico degli organi e la prostituzione. Un vero e proprio business: infatti i bambini sono considerati come prodotti a buon mercato. E la Romania, che dal 1° gennaio e´ entrata nell´Ue, rischia di diventare l´epicentro di queste reti criminali´´. ´´La legislazione europea -aggiunge- in seguito alla decisione-quadro del 19 luglio 2002 relativa alla lotta contro la tratta degli esseri umani, obbliga gli Stati a non far finta di niente. Mentre in Belgio incitare un bambino a chiedere l´elemosina costituisce un reato con fattore aggravante, punibile con 10 anni di prigione, in Italia non si riesce neanche a fare applicare la legge Prestigiacomo´´.

´´Purtroppo -sottolinea ancora il presidente dell´Osservatorio Sociale- questa e´ ormai diventata la schiavitu´ moderna: una schiavitu´ dove non si sa nemmeno se le persone che mendicano con i bambini sono davvero i loro genitori. Inoltre, le persone che utilizzano i bambini come esche per attirare l´attenzione, per il 90% sono a loro volta vittime, obbligati da terzi. In questa situazione - aggiunge Camilloni - non rimane che la strada della repressione, l´unica in grado di arginare il fenomeno, strappando i bambini dalle mani dei loro sfruttatori´´. ´´Eppure -ricorda- l´articolo 403 del nostro codice civile parla chiaro: ´quando il minore e´ moralmente o materialmente abbandonato o e´ allevato in locali insalubri o pericolosi, la pubblica autorita´ lo colloca in luogo sicuro, sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione´. Forse -ribadisce Camilloni- e´ giunto il momento di portare avanti delle inchieste, di informare il pubblico e di cominciare a togliere le patria potesta´´´.

Senza Fili
18-05-2008, 02:32
Avete seguito la vicenda dei bambini di Basiglio tolti ai genitori perchè alla bambina era stato attribuito un disegno di sesso, che poi si è appurato essere disegnato da un'altra bambina?
Bene, è bastato un semplice sospetto, ora caduto, per far scattare i servizi sociali anche quando in realtà non ce n'era bisogno, ma quando si tratta di bambini che passano le giornate per strade ad elemosinare (qui non ci sono sospetti, ma i fatti parlano da soli) nessuno interviene...bella L'itaglia dei due pesi e due misure.

---edited---
18-05-2008, 13:10
Avete seguito la vicenda dei bambini di Basiglio tolti ai genitori perchè alla bambina era stato attribuito un disegno di sesso, che poi si è appurato essere disegnato da un'altra bambina?
Bene, è bastato un semplice sospetto, ora caduto, per far scattare i servizi sociali anche quando in realtà non ce n'era bisogno, ma quando si tratta di bambini che passano le giornate per strade ad elemosinare (qui non ci sono sospetti, ma i fatti parlano da soli) nessuno interviene...bella L'itaglia dei due pesi e due misure.

*******

zerothehero
18-05-2008, 13:51
Allora, cerchiamo di fare chiarezza.

.


Io mi chiedo perchè c'è grande solerzia a togliere un bambino a dei genitori per dei disegnini osè (peraltro fatti per scherzo da una bambina), mentre c'è il pressochè totale disinteresse per il fatto che parte dei bambini rom sono sfruttati economicamente dai loro genitori (accattonaggio e furti).
Non ho ancora capito perchè il tribunale dei minori non fa niente. :confused:
Fosse per me toglierei la patria potestà a tutti coloro che costringono i figli all'accattonaggio e al furto, senza distinzioni...e se la legge è carente su questo punto, va cambiata, radicalmente.
E' incredibile anche il fatto che non vengano presi provvedimenti in relazione all'imponente evasione scolastica dei rom.
http://www.consiglio.provincia.trento.it/documenti_pdf/IDAP_48503.pdf

Ricapitolando:
- Accampamenti abusivi fai da te.
-Evasione scolastica di massa.
- Accattonaggio, furti e violenze fisiche nei confronti degli stessi minori rom
-Totale disinteresse (visto le cifre) a far rispettare le regole.
L'Italia è uno stato di diritto? :asd:

O le regole non si applicano perchè loro sono rom e quindi tutto questo fa parte dei loro "usi e costumi"? (degenerazione del multiculturalismo radicale ?)

C'è una sciatteria completa e totale in ogni campo..persino nei cantieri vicino al parlamento gli operai non mettono il caschetto...lo stato con più leggi al mondo, è lo stato che di fatto non ha leggi.

zerothehero
18-05-2008, 13:59
http://www.dirittominorile.it/news/news.asp?id=629




Contro lo sfruttamento togliere la potestà genitoriale.

.


Allora non sono l'unico a pensarla così. :p

zerothehero
18-05-2008, 14:11
Infatti ci sono stati tribunali che, in merito all'accattonaggio o a stili di vita discutibili, hanno sententenziato che la condizione necessaria per poter parlare di maltrattamenti sia la percezione soggettiva della vittima (cioè se uno non si ritiene maltrattato non è maltrattato).


Il tribunale della comicità, da quello che leggo. :sofico:
Dai, seriamente, è una barzelletta spero..
Un minore che mendica ed è costretto all'accattonaggio è deprivato oggettivamente dei suoi diritti, anche se non se ne rende conto...altrimenti anche chi viene rapito e soffre della sindrome di Stoccolma soggettivamente non soffre. :D
Se questa legge (e tutte le convenzioni a protezione dell'infanzia) non dovessero bastare http://www.parlamento.it/leggi/03228l.htm , allora bisogna rimediare con una nuova legge che tolga la patria potesta a chi costringe all'accattonaggio i propi figli.