Black Dawn
27-04-2008, 20:12
CHI NON VOLA E’ PERDUTO
di Giovanna Boursier
A Siena vogliono ampliare il piccolo scalo di Ampugnano e farlo diventare un grande aeroporto per traffico internazionale. A pochi chilometri di distanza c'è un altro piccolo scalo civile, Grosseto, e anche lì vorrebbero ingrandirsi.
E a soli 100 chilometri di distanza ci sono gli aeroporti di Firenze e Pisa, che da soli sarebbero sufficienti a coprire il traffico regionale.
A Roma, oltre a Fiumicino, c'è Ciampino: la pista è a poche centinaia di metri dalle case e il traffico civile in aumento. Lo trasferiranno, forse, a Viterbo.
Nella pianura Padana c'è un aeroporto ogni 50 km, perché ognuno vuole il suo sotto casa, anche se è in perdita.
Intorno a Malpensa ce ne sono addirittura una decina.
Gli aeroporti sostituiscono gli investimenti nelle strade e nella rete ferroviaria o il servizio navetta che collega i maggiori aeroporti.
Sono 45 gli scali aperti al traffico civile commerciale.
Conti alla mano i piccoli aeroporti sono più un costo che un beneficio, e contribuiscono a disperdere i finanziamenti.
Alcuni hanno solo 100 passeggeri l'anno, altri poche migliaia. Le società di gestione, che in gran parte sono pubbliche, spesso sono in perdita, pensano di risanare i loro bilanci ingrandendo gli aeroporti.
La strada è quella di aprire alle compagnie “low cost”. La società di gestione applica a queste compagnie tariffe scontatissime e gli accordi sono segreti. Su tali accordi, però, sta indagando l'Unione Europea.
Il governo è caduto proprio quando il Ministro dei Trasporti stava per presentare il Piano degli Aeroporti per regolare il sistema.
A confronto con gli aeroporti spagnoli e i loro sistemi di collegamento.
Non sono ferrato in materia, quindi seguirò con attenzione questa puntata che all'apparenza sembra molto semplice e lineare....:stordita:
di Giovanna Boursier
A Siena vogliono ampliare il piccolo scalo di Ampugnano e farlo diventare un grande aeroporto per traffico internazionale. A pochi chilometri di distanza c'è un altro piccolo scalo civile, Grosseto, e anche lì vorrebbero ingrandirsi.
E a soli 100 chilometri di distanza ci sono gli aeroporti di Firenze e Pisa, che da soli sarebbero sufficienti a coprire il traffico regionale.
A Roma, oltre a Fiumicino, c'è Ciampino: la pista è a poche centinaia di metri dalle case e il traffico civile in aumento. Lo trasferiranno, forse, a Viterbo.
Nella pianura Padana c'è un aeroporto ogni 50 km, perché ognuno vuole il suo sotto casa, anche se è in perdita.
Intorno a Malpensa ce ne sono addirittura una decina.
Gli aeroporti sostituiscono gli investimenti nelle strade e nella rete ferroviaria o il servizio navetta che collega i maggiori aeroporti.
Sono 45 gli scali aperti al traffico civile commerciale.
Conti alla mano i piccoli aeroporti sono più un costo che un beneficio, e contribuiscono a disperdere i finanziamenti.
Alcuni hanno solo 100 passeggeri l'anno, altri poche migliaia. Le società di gestione, che in gran parte sono pubbliche, spesso sono in perdita, pensano di risanare i loro bilanci ingrandendo gli aeroporti.
La strada è quella di aprire alle compagnie “low cost”. La società di gestione applica a queste compagnie tariffe scontatissime e gli accordi sono segreti. Su tali accordi, però, sta indagando l'Unione Europea.
Il governo è caduto proprio quando il Ministro dei Trasporti stava per presentare il Piano degli Aeroporti per regolare il sistema.
A confronto con gli aeroporti spagnoli e i loro sistemi di collegamento.
Non sono ferrato in materia, quindi seguirò con attenzione questa puntata che all'apparenza sembra molto semplice e lineare....:stordita: