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View Full Version : USA - Il Papa incontra le vittime degli abusi sessuali


Jo3
18-04-2008, 20:36
USA - Il Papa incontra le vittime degli abusi sessuali

E' stata la prima volta che un gruppo di vittime dello scandalo scoppiato a Boston nel 2002 e dilagato a macchia d’olio tra le diocesi d’America ha avuto l’opportunità di incontrare il Pontefice.

L'incontro e' stato organizzato in segreto dal cardinale Sean O'Malley che si e' accordato direttamente con il Santo Padre dopo che un primo incontro con le vittime a Roma sfumo' per "resistenze di ambienti ecclesiastici".



WASHINGTON – Boston, la città epicentro dello scandalo della pedofilia che ha travolto in questi anni la Chiesa americana, era rimasta tagliata fuori dal viaggio americano di Benedetto XVI.
Il suo arcivescovo, il cardinale Sean O'Malley, non si è però dato per vinto: prima ha tentato di portare un gruppetto di vittime di abusi sessuali in Vaticano, poi ha messo a segno un blitz programmato in segreto per settimane, organizzando a Washington l’incontro che era sfumato a Boston e a Roma.
Un gesto di fronte al quale la principale organizzazione che riunisce coloro che sono rimasti vittime degli abusi si è detta «grata» dall’incontro, ma anche convinta che serva «più delle parole» per sanare la ferita.

Due dei cinque protagonisti dell’incontro vi si sono recati con una punta di scetticismo. Bernie McDaid e Olan Horne, prima di recarsi dal Papa, hanno rilasciato un’intervista alla National Public Radio nella quale hanno sottolineato di «non sapere cosa aspettarsi».

«Non gli bacerò l’anello – ha detto Horne – e se andremò là e ci verrà servito un bel piatto di belle parole, posso garantire che sarò la prima persona a dire che quest’uomo manca dell’autorità morale per gestire la Chiesa cattolica. Mi aspetto qualcosa più delle scuse quando lascio la stanza».

Per ore dopo l’incontro i protagonisti non hanno rilasciato dichiarazioni, ma il Vaticano ha descritto la scena come carica di commozione.

O'Malley, il protagonista della vicenda, è il successore del cardinale Bernard Law, che fu praticamente rimosso da Boston da Papa Giovanni Paolo II e vive ora a Roma, anche ha continuato a mantenere la carica e gli onori da cardinale.

«Ero pronto. Aspettavo questo momento da sette anni», ha detto McDaid aggiungendo che il Papa lo ha ringraziato.

Faith Johnston, ancora una ragazza, ha scelto la Cnn per raccontare la sua emozionante esperienza: «Le lacrime hanno parlato per me», ha detto la giovane donna che è andata al colloquio nella Nunziatura di Washington con il mano il rosario dono della madre e a cui il pontefice ha fatto gli auguri per l'imminente matrimonio...

Horne, che ha consegnato al Papa le foto, ha detto che come prima cosa Benedetto XVI «si è scusato», ed è stato «straordinario».

Al papa è stato consegnato anche un libriccino con i nomi di un migliaio di vittime perchè Benedetto «possa pregare per loro».

«Ora ho di nuovo speranza», ha detto Horne: «Abbiamo ricevuto una promessa sincera dal Papa. Questo primo passo è un inizio. Capiva le cose di cui parlavamo».

McDaid ha detto che il Papa gli ha stretto la mano:
«Gli ho detto che ero un chierichetto quando è successo. Che quel che è successo non è stato solo un abuso sessuale ma una violenza spirituale». L’uomo ha riferito anche di aver detto al papa che «c'è un cancro che cresce nella sua chiesa, che deve fare qualcosa» e ha aggiunto che, a suo avviso, Benedetto XVI ha recepito il messaggio: «Le sue scuse mi hanno commosso».

Horne ha detto che il Papa si è impegnato con lui a far di più e, tra le misure possibili, ha parlato di rendere i vescovi responsabili per gli abusi commessi nelle diocesi di loro competenza. «Sono uscito ottimista, pieno di speranza».

È stato l’energico arcivescovo francescano, noto per girare sempre in saio, ad essersi accollato il compito di rimettere in piedi la diocesi segnata dalla crisi.
O'Malley lo scorso anno aveva chiesto ufficialmente al Papa di recarsi anche a Boston. Quando l’ipotesi è sfumata, secondo quanto hanno riferito fonti della Chiesa cattolica americana, il cardinale ha provato a portare a Roma un gruppetto di vittime di abusi, per farle incontrare con il Papa prima che partisse per gli Usa.

Un progetto che avrebbe incontrato resistenze in ambienti ecclesiastici. L’arcivescovo si sarebbe quindi rivolto direttamente a Benedetto XVI, ottenendo il via libera per organizzare l’incontro a Washington.

Oltre a portare la piccola delegazione nella Nunziatura nella capitale, il cardinale ha anche consegnato al Papa un elenco con un migliaio di nomi di vittime.


Abusi sessuali, l’abbraccio di Benedetto XVI alle vittime

Roma, 18 apr (Velino) - L’abbraccio di Benedetto XVI alle vittime degli abusi sessuali da parte di esponenti del clero si è concretizzato ieri pomeriggio (le 22.15 ora italiana), quando nella nunziatura a Washington ha ricevuto cinque di loro, accompagnate dal cardinale di Boston Sean O’Malley. Già tre volte - in conferenza stampa sull’aereo, con i vescovi e alla Messa al Nationals Stadium - il Papa era tornato sulla vicenda che negli ultimi anni ha scosso la Chiesa degli Stati Uniti, e che sta diventando il leit motiv del viaggio apostolico. L’insistenza di Benedetto XVI dice di quanto la ferita sia ancora aperta, e di quanto importante sia che il Papa si pronunci in modo chiaro, per poter davvero ripartire.
Gli americani aspettavano il conforto del successore di Pietro, il quale ha risposto con decisione e calore insieme. Lo dimostra l’incontro di ieri, in cui il Papa “ha pregato insieme” alle vittime e “ha ascoltato i loro racconti personali e detto loro parole di incoraggiamento e di speranza - informa una nota della Sala stampa vaticana -.
Il Papa li ha assicurati della sua preghiera per le loro intenzioni, per le loro famiglie e per tutte le vittime di abuso sessuale”.

E se qualcuno era arrivato all’incontro perplesso, si è dovuto poi ricredere: “Ora ho di nuovo speranza”, ha detto alla Cnn Olan Horne, che alla mattina aveva rilasciato dichiarazioni piuttosto scettiche. Horne ha anche consegnato alcune foto-testimonianza al Papa, che le ha accettate: “Nessuno ci ha detto quel che dovevamo dire - ha raccontato -, abbiamo potuto parlare liberamente”. Il papa “si è scusato”, è stato “straordinario”, ma soprattutto “capiva le cose di cui parlavamo”. Una comprensione testimoniata anche dagli altri presenti, così come la speranza con cui sono usciti dall’incontro.

songoge
18-04-2008, 20:38
USA - Il Papa incontra le vittime degli abusi sessuali

E' stata la prima volta che un gruppo di vittime dello scandalo scoppiato a Boston nel 2002 e dilagato a macchia d’olio tra le diocesi d’America ha avuto l’opportunità di incontrare il Pontefice.

L'incontro e' stato organizzato in segreto dal cardinale Sean O'Malley che si e' accordato direttamente con il Santo Padre dopo che un primo incontro con le vittime a Roma sfumo' per "resistenze di ambienti ecclesiastici".



WASHINGTON – Boston, la città epicentro dello scandalo della pedofilia che ha travolto in questi anni la Chiesa americana, era rimasta tagliata fuori dal viaggio americano di Benedetto XVI.
Il suo arcivescovo, il cardinale Sean O'Malley, non si è però dato per vinto: prima ha tentato di portare un gruppetto di vittime di abusi sessuali in Vaticano, poi ha messo a segno un blitz programmato in segreto per settimane, organizzando a Washington l’incontro che era sfumato a Boston e a Roma.
Un gesto di fronte al quale la principale organizzazione che riunisce coloro che sono rimasti vittime degli abusi si è detta «grata» dall’incontro, ma anche convinta che serva «più delle parole» per sanare la ferita.

Due dei cinque protagonisti dell’incontro vi si sono recati con una punta di scetticismo. Bernie McDaid e Olan Horne, prima di recarsi dal Papa, hanno rilasciato un’intervista alla National Public Radio nella quale hanno sottolineato di «non sapere cosa aspettarsi».

«Non gli bacerò l’anello – ha detto Horne – e se andremò là e ci verrà servito un bel piatto di belle parole, posso garantire che sarò la prima persona a dire che quest’uomo manca dell’autorità morale per gestire la Chiesa cattolica. Mi aspetto qualcosa più delle scuse quando lascio la stanza».

Per ore dopo l’incontro i protagonisti non hanno rilasciato dichiarazioni, ma il Vaticano ha descritto la scena come carica di commozione.

O'Malley, il protagonista della vicenda, è il successore del cardinale Bernard Law, che fu praticamente rimosso da Boston da Papa Giovanni Paolo II e vive ora a Roma, anche ha continuato a mantenere la carica e gli onori da cardinale.

«Ero pronto. Aspettavo questo momento da sette anni», ha detto McDaid aggiungendo che il Papa lo ha ringraziato.

Faith Johnston, ancora una ragazza, ha scelto la Cnn per raccontare la sua emozionante esperienza: «Le lacrime hanno parlato per me», ha detto la giovane donna che è andata al colloquio nella Nunziatura di Washington con il mano il rosario dono della madre e a cui il pontefice ha fatto gli auguri per l'imminente matrimonio...

Horne, che ha consegnato al Papa le foto, ha detto che come prima cosa Benedetto XVI «si è scusato», ed è stato «straordinario».

Al papa è stato consegnato anche un libriccino con i nomi di un migliaio di vittime perchè Benedetto «possa pregare per loro».

«Ora ho di nuovo speranza», ha detto Horne: «Abbiamo ricevuto una promessa sincera dal Papa. Questo primo passo è un inizio. Capiva le cose di cui parlavamo».

McDaid ha detto che il Papa gli ha stretto la mano:
«Gli ho detto che ero un chierichetto quando è successo. Che quel che è successo non è stato solo un abuso sessuale ma una violenza spirituale». L’uomo ha riferito anche di aver detto al papa che «c'è un cancro che cresce nella sua chiesa, che deve fare qualcosa» e ha aggiunto che, a suo avviso, Benedetto XVI ha recepito il messaggio: «Le sue scuse mi hanno commosso».

Horne ha detto che il Papa si è impegnato con lui a far di più e, tra le misure possibili, ha parlato di rendere i vescovi responsabili per gli abusi commessi nelle diocesi di loro competenza. «Sono uscito ottimista, pieno di speranza».

È stato l’energico arcivescovo francescano, noto per girare sempre in saio, ad essersi accollato il compito di rimettere in piedi la diocesi segnata dalla crisi.
O'Malley lo scorso anno aveva chiesto ufficialmente al Papa di recarsi anche a Boston. Quando l’ipotesi è sfumata, secondo quanto hanno riferito fonti della Chiesa cattolica americana, il cardinale ha provato a portare a Roma un gruppetto di vittime di abusi, per farle incontrare con il Papa prima che partisse per gli Usa.

Un progetto che avrebbe incontrato resistenze in ambienti ecclesiastici. L’arcivescovo si sarebbe quindi rivolto direttamente a Benedetto XVI, ottenendo il via libera per organizzare l’incontro a Washington.

Oltre a portare la piccola delegazione nella Nunziatura nella capitale, il cardinale ha anche consegnato al Papa un elenco con un migliaio di nomi di vittime.


Abusi sessuali, l’abbraccio di Benedetto XVI alle vittime

Roma, 18 apr (Velino) - L’abbraccio di Benedetto XVI alle vittime degli abusi sessuali da parte di esponenti del clero si è concretizzato ieri pomeriggio (le 22.15 ora italiana), quando nella nunziatura a Washington ha ricevuto cinque di loro, accompagnate dal cardinale di Boston Sean O’Malley. Già tre volte - in conferenza stampa sull’aereo, con i vescovi e alla Messa al Nationals Stadium - il Papa era tornato sulla vicenda che negli ultimi anni ha scosso la Chiesa degli Stati Uniti, e che sta diventando il leit motiv del viaggio apostolico. L’insistenza di Benedetto XVI dice di quanto la ferita sia ancora aperta, e di quanto importante sia che il Papa si pronunci in modo chiaro, per poter davvero ripartire.
Gli americani aspettavano il conforto del successore di Pietro, il quale ha risposto con decisione e calore insieme. Lo dimostra l’incontro di ieri, in cui il Papa “ha pregato insieme” alle vittime e “ha ascoltato i loro racconti personali e detto loro parole di incoraggiamento e di speranza - informa una nota della Sala stampa vaticana -.
Il Papa li ha assicurati della sua preghiera per le loro intenzioni, per le loro famiglie e per tutte le vittime di abuso sessuale”.

E se qualcuno era arrivato all’incontro perplesso, si è dovuto poi ricredere: “Ora ho di nuovo speranza”, ha detto alla Cnn Olan Horne, che alla mattina aveva rilasciato dichiarazioni piuttosto scettiche. Horne ha anche consegnato alcune foto-testimonianza al Papa, che le ha accettate: “Nessuno ci ha detto quel che dovevamo dire - ha raccontato -, abbiamo potuto parlare liberamente”. Il papa “si è scusato”, è stato “straordinario”, ma soprattutto “capiva le cose di cui parlavamo”. Una comprensione testimoniata anche dagli altri presenti, così come la speranza con cui sono usciti dall’incontro.

Ipocrita.
Ps Non mi riferisco a Jo3

zuper
18-04-2008, 20:49
USA - Il Papa incontra le vittime degli abusi sessuali


mi verrebbe una battuta....ma brutta brutta...

ma non la faccio per nn essere bannato :D:D

dreadknight
18-04-2008, 20:56
Ratzinger si deve essere dimenticato che è stato lui, quando era ancora cardinale, a scrivere una lettera in cui dava indicazione su come trattare i casi di presunta pedofilia (ovviamente imponendo il silenzio assoluto). Consiglio di dare una lettura al Crimen sollicitationis (http://it.wikipedia.org/wiki/Crimen_sollicitationis)

chiara3.0
18-04-2008, 21:02
E nel thread di ieri vi lamentavate che non incontrava le vittime di abusi, oggi vi lamentate che le incontra.....

cocis
18-04-2008, 21:28
mi verrebbe una battuta....ma brutta brutta...

ma non la faccio per nn essere bannato :D:D


IDEM.... :stordita: :stordita: :stordita:

songoge
18-04-2008, 21:36
Ratzinger si deve essere dimenticato che è stato lui, quando era ancora cardinale, a scrivere una lettera in cui dava indicazione su come trattare i casi di presunta pedofilia (ovviamente imponendo il silenzio assoluto). Consiglio di dare una lettura al Crimen sollicitationis (http://it.wikipedia.org/wiki/Crimen_sollicitationis)
Ipocrita appunto per questo.

E nel thread di ieri vi lamentavate che non incontrava le vittime di abusi, oggi vi lamentate che le incontra.....

Ti sei accorto che il mondo è un pelo più grande del tuo giardino? 6 miliardi di persone=6 miliardi di opinioni :D

naoto84
18-04-2008, 22:12
Ratzinger si deve essere dimenticato che è stato lui, quando era ancora cardinale, a scrivere una lettera in cui dava indicazione su come trattare i casi di presunta pedofilia (ovviamente imponendo il silenzio assoluto). Consiglio di dare una lettura al Crimen sollicitationis (http://it.wikipedia.org/wiki/Crimen_sollicitationis)

Certo che è incredibile come ancora vengano spacciate le balle di un documentario che ha visto dissociarsi persino uno dei suoi autori, oltre ad essere stato screditato da entrambe le parti per la quantità di spazzatura contenuta.

Se c'è un avvocato qui vi spiegherà che ciò che cercate in quel documento (che oltretutto non è scritto da Ratzinger, Ratzinger ha scritto quella lettera - quasi irrilevante a fronte della mole del documento a cui si riferisce - che ne amplia in alcuni punti la severità e ne modifica delle procedure) non lo potete trovare, perché in un documento di Diritto Canonico non ci entra una beneamata.
Tutti i rilievi sulla segretezza sono relativi allo svolgimento del Processo Canonico (che deve svolgersi segretamente, a ben ragione oltretutto. I crimini di questo documento nella loro quasi totalità non sono crimini negli ordinamenti giudiziari degli Stati: se un sacerdote fa sesso con una fedele non va in galera. Per questo, e per la diversità delle leggi da stato a stato un processo canonico riguardante questi aspetti deve svolgersi in segretezza: ossia gli atti di quel processo non devono uscire. Nella misura in cui ledono la riservatezza in alcuni campi privati - quello ha scopato con quella - anzi sarebbe pure contro la legge).

E quando si dice che la competenza è esclusiva della Congregazione per la dottrina della Fede, naturalmente si fa riferimento alla competenza in ambito ecclesiastico. Non per nulla tale esclusività riguarda.

I delitti più gravi sia nella celebrazione dei sacramenti sia contro la morale, riservati alla Congregazione per la dottrina della fede, sono:
- I delitti contro la santità dell'augustissimo sacramento e sacrificio dell'eucaristia, cioè:
1° l'asportazione o la conservazione a scopo sacrilego, o la profanazione delle specie consacrate: (4)
2° l'attentata azione liturgica del sacrificio eucaristico o la simulazione della medesima; (5)
3° la concelebrazione vietata del sacrificio eucaristico assieme a ministri di comunità ecclesiali, che non hanno la successione apostolica ne riconoscono la dignità sacramentale dell'ordinazione sacerdotale; (6)
4° la consacrazione a scopo sacrilego di una materia senza l'altra nella celebrazione eucaristica, o anche di entrambe fuori della celebrazione eucaristica; (7)

- Delitti contro la santità del sacramento della penitenza, cioè:
1° l'assoluzione del complice nel peccato contro il sesto comandamento del Decalogo; (8)
2° la sollecitazione, nell'atto o in occasione o con il pretesto della confessione, al peccato contro il sesto comandamento del Decalogo, se è finalizzata a peccare con il confessore stesso; (9)
3° la violazione diretta del sigillo sacramentale; (10)

- Il delitto contro la morale, cioè: il delitto contro il sesto comandamento del Decalogo commesso da un chierico con un minore al di sotto dei 18 anni di età.

Vedete bene che c'è un elenco di reati che ne include alcuni solo ecclesiastici, tipo "l'asportazione o la conservazione a scopo sacrilego, o la profanazione delle specie consacrate".
Quando dicono che devono comunicarlo direttamente alla Congregazione cosa vogliono dire, che i vescovi non devono denunciare alla polizia la profanazione dell'eucarestia? :rolleyes:

(Questo in un contesto normale taglierebbe tutte le interpretazioni tendenziose delle competenze qui prescritte. Ma purtroppo non è così)

Poi c'è gente che è convinta che se i preti o addirittura le vittime dicono qualcosa ad un tribunale civile vengono scomunicati! :doh:

Quello che cercate sta nel catechismo della Chiesa Cattolica

La leale collaborazione dei cittadini comporta il diritto, talvolta il dovere, di fare le giuste rimostranze su ciò che a loro sembra nuocere alla dignità delle persone e al bene della comunità.

È dovere dei cittadini dare il proprio apporto ai poteri civili per il bene della società in spirito di verità, di giustizia, di solidarietà e di libertà.

Fatto salvo naturalmente il segreto della confessione, cosa con cui comunque i documenti su citati non hanno nulla a che fare (nel Crimen si parla di crimini commessi da chi abusa del sacramento della Penitenza) e che viene riconosciuta dagli stati. *

Quindi, chi ha coperto i pedofili lì in USA ha sbagliato. Punto. Non c'è stato nessun documento segreto degil anni 60 (scritto in latino poi, che non lo capisce nessuno... così è più segreto, anche se viene inviato a diecimila persone in mezzo mondo diventando in seguito pure di pubblico dominio) che gli ha imposto il silenzio e lo capisce chiunque si vada a prendere i testi nella loro totalità. (Ma la totalità non basta se uno non capisce a che serve il diritto canonico e su che piano si pone).

http://www.cesnur.org/2007/Crimen_1962.pdf
http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20010518_epistula_graviora%20delicta_lt.html
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a4_it.htm#V.%20Le%20autorit%E0%20nella%20societ%E0%20civile

Ma ho notato che la volontà di capire in questo caso è sottozero. Usaste un centesimo dello spirito di approfondimento che usate per i processi a Berlusconi...
-------------

* quella sì che sarebbe una questione degna di discussione

dreadknight
18-04-2008, 22:45
Questa è la lettera scritta da Ratzinger, ognuno poi la giudica secondo propria coscienza:

Circa i delitti più gravi
riservati alla Congregazione per la dottrina della fede
18 maggio 2001

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Lettera Ad exequendam. Inviata dalla Congregazione per la dottrina della fede ai vescovi di tutta la Chiesa cattolica e agli altri ordinari e gerarchi interessati, circa i delitti più gravi riservati alla medesima Congregazione per la dottrina della fede, 18 maggio 2001: AAS 93(2001), 785-788.



La Lettera apostolica in forma di motu proprio di Giovanni Paolo II Sacramentorum sanctitatis tutela del 30.4.2001 (cf. nn. 575-580) rispondeva al preciso scopo di "definire più dettagliatamente sia ‘i delitti più gravi commessi contro la morale e nella celebrazione dei sacramenti’, per i quali la competenza rimane esclusiva della Congregazione per la dottrina della fede, sia anche le norme processuali speciali ‘per dichiarare o infliggere le sanzioni canoniche’". Le Norme sono contenute in questa successiva Lettera. Riguardo alla definizione dei "delitti più gravi", la principale novità riguarda la pedofilia, ovvero "il delitto contro il sesto comandamento del Decalogo commesso da un chierico con un minore al di sotto dei 18 anni di età" (prima erano 16). Riguardo invece alle novità procedurali, i vescovi svolgeranno indagini preliminari e segnaleranno i casi alla Congregazione, la quale deciderà se lasciare la causa agli stessi ordinari o avocarla a sé: i procedimenti di questo genere, inoltre, sono soggetti al segreto pontificio.

***

Circa i delitti più gravi
riservati alla Congregazione per la dottrina della fede

18 maggio 2001

Per l'applicazione della legge ecclesiastica, che all'art. 52 della Costituzione apostolica sulla curia romana dice: "[La Congregazione per la dottrina della fede] giudica i delitti contro la fede e i delitti più gravi commessi sia contro la morale sia nella celebrazione dei sacramenti, che vengano a essa segnalati e, all'occorrenza, procede a dichiarare o a infliggere le sanzioni canoniche a norma del diritto, sia comune che proprio", era necessario prima di tutto definire il modo di procedere circa i delitti contro la fede: questo è stato fatto con le norme che vanno sotto il titolo di Regolamento per l'esame delle dottrine, ratificate e confermate dal sommo pontefice Giovanni Paolo II, con gli articoli 28-29 approvati insieme in forma specifica (2).

Quasi nel medesimo tempo la Congregazione per la dottrina della fede con una Commissione costituita a tale scopo si applicava a un diligente studio dei canoni sui delitti, sia del Codice di diritto canonico sia del Codice dei canoni delle Chiese orientali, per determinare "i delitti più gravi sia contro la morale sia nella celebrazione dei sacramenti", per perfezionare anche le norme processuali speciali nel procedere "a dichiarare o a infliggere le sanzioni canoniche", poiché l'istruzione Crimen sollicitationis finora in vigore, edita dalla Suprema sacra Congregazione del Sant'Offizio il 16 marzo 1962, (3) doveva essere riveduta dopo la promulgazione dei nuovi codici canonici.

Dopo un attento esame dei pareri e svolte le opportune consultazioni, il lavoro della Commissione è finalmente giunto al termine; i padri della Congregazione per la dottrina della fede l'hanno esaminato più a fondo, sottoponendo al sommo pontefice le conclusioni circa la determinazione dei delitti più gravi e circa il modo di procedere nel dichiarare o nell'infliggere le sanzioni, ferma restando in ciò la competenza esclusiva della medesima Congregazione come Tribunale apostolico. Tutte queste cose sono state dal sommo pontefice approvate, confermate e promulgate con la lettera apostolica data in forma di motu proprio Sacramentorum sanctitatis tutela.

I delitti più gravi sia nella celebrazione dei sacramenti sia contro la morale, riservati alla Congregazione per la dottrina della fede, sono:
- I delitti contro la santità dell'augustissimo sacramento e sacrificio dell'eucaristia, cioè:
1° l'asportazione o la conservazione a scopo sacrilego, o la profanazione delle specie consacrate: (4)
2° l'attentata azione liturgica del sacrificio eucaristico o la simulazione della medesima; (5)
3° la concelebrazione vietata del sacrificio eucaristico assieme a ministri di comunità ecclesiali, che non hanno la successione apostolica ne riconoscono la dignità sacramentale dell'ordinazione sacerdotale; (6)
4° la consacrazione a scopo sacrilego di una materia senza l'altra nella celebrazione eucaristica, o anche di entrambe fuori della celebrazione eucaristica; (7)

- Delitti contro la santità del sacramento della penitenza, cioè:
1° l'assoluzione del complice nel peccato contro il sesto comandamento del Decalogo; (8)
2° la sollecitazione, nell'atto o in occasione o con il pretesto della confessione, al peccato contro il sesto comandamento del Decalogo, se è finalizzata a peccare con il confessore stesso; (9)
3° la violazione diretta del sigillo sacramentale; (10)

- Il delitto contro la morale, cioè: il delitto contro il sesto comandamento del Decalogo commesso da un chierico con un minore al di sotto dei 18 anni di età.



Al Tribunale apostolico della Congregazione per la dottrina della fede sono riservati soltanto questi delitti, che sono sopra elencati con la propria definizione. Ogni volta che l'ordinario o il gerarca avesse notizia almeno verosimile di un delitto riservato, dopo avere svolte un'indagine preliminare, la segnali alla Congregazione per la dottrina della fede, la quale, a meno che per le particolari circostanze non avocasse a sé la causa, comanda all'ordinario o al gerarca, dettando opportune norme, di procedere a ulteriori accertamenti attraverso il proprio tribunale. Contro la sentenza di primo grado, sia da parte del reo o del suo patrono sia da parte del promotore di giustizia, resta validamente e unicamente soltanto il diritto di appello al supremo Tribunale della medesima Congregazione.

Si deve notare che l'azione criminale circa i delitti riservati alla Congregazione per la dottrina della fede si estingue per prescrizione in dieci anni (11). La prescrizione decorre a norma del diritto universale e comune (12): ma in un delitto con un minore commesso da un chierico comincia a decorrere dal giorno in cui il minore ha compiuto il 18° anno di età.

Nei tribunali costituiti presso gli ordinari o i gerarchi, possono ricoprire validamente per tali cause l'ufficio di giudice, di promotore di giustizia, di notaio e di patrono soltanto dei sacerdoti. Quando l'istanza nel tribunale in qualunque modo è conclusa, tutti gli atti della causa siano trasmessi d'ufficio quanto prima alla Congregazione per la dottrina della fede.

Tutti i tribunali della Chiesa latina e delle Chiese orientali cattoliche sono tenuti a osservare i canoni sui delitti e le pene come pure sul processo penale rispettivamente dell'uno e dell'altro Codice, assieme alle norme speciali che saranno date caso per caso dalla Congregazione per la dottrina della fede e da applicare in tutto.

Le cause di questo genere sono soggette al segreto pontificio.

Con la presente lettera, inviata per mandato del sommo pontefice a tutti i vescovi della Chiesa cattolica, ai superiori generali degli istituti religiosi clericali di diritto pontificio e delle società di vita apostolica clericali di diritto pontificio e agli altri ordinari e gerarchi interessati, si auspica che non solo siano evitati del tutto i delitti più gravi, ma soprattutto che, per la santità dei chierici e dei fedeli da procurarsi anche mediante necessarie sanzioni, da parte degli ordinari e dei gerarchi ci sia una sollecita cura pastorale.

Roma, dalla sede della Congregazione per la dottrina della fede, 18 maggio 2001.

+ Joseph card. Ratzinger, prefetto
+ Tarcisio Bertone, SDB, arc. em. di Vercelli, segretario



Note

1) IOANNES PAULUS II, Const. apost. Pastor bonus de romana curia, 28.6.1988, art. 52: AAS 80(1988), 874: EV 11/884.

2) CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDEI, Agendi ratio in doctrinarum examine [regolamento per l'esame delle dottrine]. 29.6.1997: AAS 89(1997), 830-835: EV 16/616-644.

3) SUPREMA SACRA CONGREGATIO SANCTI OFFICII, Instr. Crimen sollicitationis ad omnes patriarchas, archiepiscopos, episcopos aliosque locorm ordinarios " etiam ritus orientalis ": De modo procedendi in causis sollicitationis [a tutti i patriarchi, arcivescovi, vescovi e agli altri ordinari dei luoghi "anche del Rito orientale"; "Procedimento nelle cause di sollecitazione"], 16.3.1962. Tipografia poliglotta vaticana 1962.

4) Cf. Codex Iuris Canonici [Codice di diritto canonico] (CIC), can. 1367: Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium [Codice dei canoni delle Chiese orientali] (CCEO), can. 1442. Cf. et pontificium consilium de legum textibus interpretandis. Responsum ad propositum dubium [anche Pontificio Consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi. Risposta al dubbio] Utrum in can. 1367 CIC. 4.6.1999 [3.7.1999]: AAS 91(1999). 918: EV 18/1259-1266.

5) Cf. CIC cann. 1378 § 2 n. 1 e 1379: CCEO can. 1443.

6) Cf. CIC cann. 908 e 1365; CCEO cann. 702 e 1440.

7) Cf. CIC can. 927.

8) Cf. CIC can. 1378 § 1: CCEO can. 1458

9) Cf. CIC can. 1387: CCEO can. 1458.

10) Cf. CIC can. 1362 § 1 N.1: CCEO can. 1152 § 2 n.1.

11) Cf. CIC can. 1388 § 1: CCEO can. 1456 § 1

12) Cf. CIC can. 1362 § 2: CCEO can. 1152 § 3

lowenz
18-04-2008, 22:49
Certo che è incredibile come ancora vengano spacciate le balle di un documentario che ha visto dissociarsi persino uno dei suoi autori, oltre ad essere stato screditato da entrambe le parti per la quantità di spazzatura contenuta.

Se c'è un avvocato qui vi spiegherà che ciò che cercate in quel documento (che oltretutto non è scritto da Ratzinger, Ratzinger ha scritto quella lettera - quasi irrilevante a fronte della mole del documento a cui si riferisce - che ne amplia in alcuni punti la severità e ne modifica delle procedure) non lo potete trovare, perché in un documento di Diritto Canonico non ci entra una beneamata.
Tutti i rilievi sulla segretezza sono relativi allo svolgimento del Processo Canonico (che deve svolgersi segretamente, a ben ragione oltretutto. I crimini di questo documento nella loro quasi totalità non sono crimini negli ordinamenti giudiziari degli Stati: se un sacerdote fa sesso con una fedele non va in galera. Per questo, e per la diversità delle leggi da stato a stato un processo canonico riguardante questi aspetti deve svolgersi in segretezza: ossia gli atti di quel processo non devono uscire. Nella misura in cui ledono la riservatezza in alcuni campi privati - quello ha scopato con quella - anzi sarebbe pure contro la legge).

E quando si dice che la competenza è esclusiva della Congregazione per la dottrina della Fede, naturalmente si fa riferimento alla competenza in ambito ecclesiastico. Non per nulla tale esclusività riguarda.



Vedete bene che c'è un elenco di reati che ne include alcuni solo ecclesiastici, tipo "l'asportazione o la conservazione a scopo sacrilego, o la profanazione delle specie consacrate".
Quando dicono che devono comunicarlo direttamente alla Congregazione cosa vogliono dire, che i vescovi non devono denunciare alla polizia la profanazione dell'eucarestia? :rolleyes:

(Questo in un contesto normale taglierebbe tutte le interpretazioni tendenziose delle competenze qui prescritte. Ma purtroppo non è così)

Poi c'è gente che è convinta che se i preti o addirittura le vittime dicono qualcosa ad un tribunale civile vengono scomunicati! :doh:

Quello che cercate sta nel catechismo della Chiesa Cattolica



Fatto salvo naturalmente il segreto della confessione, cosa con cui comunque i documenti su citati non hanno nulla a che fare (nel Crimen si parla di crimini commessi da chi abusa del sacramento della Penitenza) e che viene riconosciuta dagli stati. *

Quindi, chi ha coperto i pedofili lì in USA ha sbagliato. Punto. Non c'è stato nessun documento segreto degil anni 60 (scritto in latino poi, che non lo capisce nessuno... così è più segreto, anche se viene inviato a diecimila persone in mezzo mondo diventando in seguito pure di pubblico dominio) che gli ha imposto il silenzio e lo capisce chiunque si vada a prendere i testi nella loro totalità. (Ma la totalità non basta se uno non capisce a che serve il diritto canonico e su che piano si pone).

http://www.cesnur.org/2007/Crimen_1962.pdf
http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20010518_epistula_graviora%20delicta_lt.html
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a4_it.htm#V.%20Le%20autorit%E0%20nella%20societ%E0%20civile

Accidenti, per un agnostico è notevole :D

Sicuro di essere un agnostico vero e non un "dichiariamoci agnostico e vediamo come mi trattano i forumisti?" :D

Dream_River
18-04-2008, 22:50
mi verrebbe una battuta....ma brutta brutta...

ma non la faccio per nn essere bannato :D:D

Ok, se non lo dici tu, lo dico io :D

Come le ha incontrate il papa le vittime degli abusi...in privato??? :asd::sofico:

zuper
19-04-2008, 00:26
Ok, se non lo dici tu, lo dico io :D

Come le ha incontrate il papa le vittime degli abusi...in privato??? :asd::sofico:

la mia era diversa....peggio della tua TIE' :D

chiara3.0
19-04-2008, 08:27
Ti sei accorto che il mondo è un pelo più grande del tuo giardino? 6 miliardi di persone=6 miliardi di opinioni :D

Uniformatevi! :O


Ok, se non lo dici tu, lo dico io :D

Come le ha incontrate il papa le vittime degli abusi...in privato??? :asd::sofico:

:sofico:

naoto84
19-04-2008, 12:29
Accidenti, per un agnostico è notevole :D

Sicuro di essere un agnostico vero e non un "dichiariamoci agnostico e vediamo come mi trattano i forumisti?" :D

Salto la provocazione perché mi stai simpatico... :p

Semplicemente è abbastanza sconcertante come l'informarsi su internet per alcuni equivalga a rovistare nella spazzatura pur di trovare qualcosa che li soddisfi: tutto l'impianto accusatorio di sta roba è ridicolo e degradante per chiunque lo sostenga con convinzione.
L'unica cosa di vero che c'è purtroppo sono le vittime, i carnefici e quelli che nell'immediatezza non l'hanno denunciati i quali, dove non è coinvolto il segreto della confessione, sono andati contro la religione cattolica e hanno commesso un peccato di fronte a Dio.

Non c'è nessun documento segreto che istruisce nessuno di fare diversamente. Semplicemente c'è quella che, trasferendola in ambito aziendale, potremmo definire una "circolare" che raccomanda l'attuazione di tutta quella roba del Crimen, che riguarda il larghissima parte cose che non costituiscono reato, e marginalmente (cioè in due righe) la pedofilia. E' ovvio che quando le si accomuna tutte le si sta trattando solo nell'ottica del Diritto Canonico, e in tale ottica vanno intese tutte le "esclusività".
Ovvio che se io isolo da tutto il resto la pedofilia e ci appiccico accanto la cosa del processo segreto esclusivo della Congregazione riesco a convincere qualcuno che ci sia un ordine top-secret che dice di tenere nascosto alle autorità civili i preti pedofili. Basterebbe staccare dal mucchio un altro crimine e si avrebbe un ordine top-secret che dice di tenere nascosto alle autorità civili il prete che consacri l'ostia al di fuori della messa (assolutamente uguale). Bisogna dire che è propaganda fatta bene. Però ad una contraddizione del genere le persone di buon senso dovrebbero passare la mano e non quotare la notizia del Papa in USA da one-liners.

Ma la cosa più grave è un'altra, e mi dispiace che nessuno lo noti. Santoro ha mandato il documentario in un periodo in cui si sapeva già benissimo che conteneva un gran numero di falsità.
Poteva mandare un suo reportage corretto e invitare i medesimi ospiti a discutere ma ha preferito non farlo. Chiamiamo le cose con il loro nome: Santoro ha consapevolmente diffamato a scopo politico... perché nessun giornalista dà ancora visibilità a documenti che sa contenere delle panzane. Il fatto che il documentario sia oggetto di dibattito su internet è irrilevante, lui ha il dovere di fare da filtro alle stronzate.

Purtroppo l'ignoranza è una grande arma a favore di certuni. Quando si dice che chi sta su internet ha prevalentemente un orientamento (a sinistra, anticlericale) perché si "informa"....
A me sembra al contrario che il popolo di internet non sia affatto illuminato e che molto semplicemente si fermi alla prima putìa, come si dice dalle mie parti. Ossia che la maggioranza (quella che nella società civile è indicata come una massa di ignoranti e su internet misteriosamente no) si faccia facilmente convincere da tutto questo campionario di opinioni superficiali e sbrigative.
Oltre ad avere il potere di cercare solamente le opinioni che gli aggradano, e non essere messo mai forzatamente davanti alla diversità, cosa che non può accadere in tv (il che peggiora le cose e spiega anche perché il dibattito sul web sia così fortemente polarizzato, ognuno si alimenta dal suo lato e in mezzo si allarga un abisso).

Insomma, non conta la forza dell'argomentazione. Conta il numero dei sostenitori e la violenza degli stessi.
Se osservi la retroazione che si innesca vedi bene che il web usato male diventa il più colossale mezzo di propaganda che si può concepire. Se non ci fossero ancora gli altri media (in cui alle opinioni viene dato eguale spazio) ad equilibrarlo saremmo in una situazione che preferisco non immaginare...
Fortuna che rimarrà almeno la vita reale, ad equlibrarlo.

Ziosilvio
19-04-2008, 12:38
Ratzinger si deve essere dimenticato che è stato lui, quando era ancora cardinale, a scrivere una lettera in cui dava indicazione su come trattare i casi di presunta pedofilia (ovviamente imponendo il silenzio assoluto). Consiglio di dare una lettura al Crimen sollicitationis (http://it.wikipedia.org/wiki/Crimen_sollicitationis)
Se tu avessi veramente letto la Crimen sollicitationis, sapresti che non si occupa di come coprire i reati di pedofilia, ma di come evitare che sacerdoti accusati ingiustamente di pedofilia vengano fatti oggetto di una caccia alle streghe.
O la presunzione di innocenza smette di essere valida quando l'inquisito è un prete?

Ziosilvio
19-04-2008, 12:43
E nel thread di ieri vi lamentavate che non incontrava le vittime di abusi, oggi vi lamentate che le incontra.....
http://www.youtube.com/watch?v=s3u_H2AmX7k

Tu sei buono
E ti tirano le pietre...
Sei cattivo
E ti tirano le pietre...

lowenz
19-04-2008, 12:47
Fortuna che rimarrà almeno la vita reale, ad equlibrarlo.
Essì per fortuna :p (vedi anche "provocazione" di prima :D)

MesserWolf
19-04-2008, 12:47
Semplicemente è abbastanza sconcertante come l'informarsi su internet per alcuni equivalga a rovistare nella spazzatura pur di trovare qualcosa che li soddisfi
Bella sta frase ! :mano: :mano:

Ziosilvio
19-04-2008, 12:50
Ipocrita.
Insomma: se uno fa qualcosa che a voi non piace è un farabutto, quando cerca di rimediare a quello che a voi non è piaciuto è un ipocrita... ma voi, i vostri compagni che sbagliano, li date in pasto ai maiali?, no, perché, se è così, preferisco stare in un gruppo che la possibilità di rimediare me la dà (es.: la Chiesa cattolica).

naoto84
19-04-2008, 12:50
Essì per fortuna :p (vedi anche "provocazione" di prima :D)

Guarda che potresti diventarmi meno simpatico. :O

E comunque la vita reale è il mio medium preferito. Abbiamo più o meno tutti lo stesso volume di voce, occupiamo lo stesso spazio, non stiamo in due posti contemporaneamente, abbiamo una faccia e non facciamo i cloni. ;)

lowenz
19-04-2008, 12:54
Guarda che potresti diventarmi meno simpatico. :O
Cito un medium antico, gli scritti di Cicerone :p

Mi odino pure purchè mi temano :sofico:

(Intendo il timor latino)

E comunque la vita reale è il mio medium preferito. Abbiamo più o meno tutti lo stesso volume di voce, occupiamo lo stesso spazio, non stiamo in due posti contemporaneamente, abbiamo una faccia e non facciamo i cloni. ;)
Definire la "vita reale" "medium" è un po' come definire "coperchio" una "pentola" :p

Ziosilvio
19-04-2008, 12:57
Cito un media antico, gli scritti di Cicerone :p

Mi odino pure purchè mi temano :sofico:
A dir la verità, credo che Oderint dum metuant appaia (precedentemente) almeno in una tragedia di Accio.

lowenz
19-04-2008, 12:59
A dir la verità, credo che Oderint dum metuant appaia (precedentemente) almeno in una tragedia di Accio.
ACCIOdenti, questa mi mancava :D

dreadknight
19-04-2008, 12:59
io ho solo riportato dei fatti. Quei documenti esistono, non sono inventati; poi come ho già scritto ognuno decide secondo propria coscienza.

Se per voi è giusto che casi di presunta pedofilia vengano gestiti da un tribunale ecclesiastico senza fare contemporaneamente una segnalazione alle forze dell'ordine, allora non siete per la presunzione d'innocenza ma per insabbiare la (eventuale) colpevolezza.
Il garantismo nei confornti dell'imputato è giusto finché non lede i diritti di chi ha subito il torto.

Sta di fatto che chi ci rimette sono sempre i bambini

Ziosilvio
19-04-2008, 13:13
Se per voi è giusto che casi di presunta pedofilia vengano gestiti da un tribunale ecclesiastico senza fare contemporaneamente una segnalazione alle forze dell'ordine, allora non siete per la presunzione d'innocenza ma per insabbiare la (eventuale) colpevolezza.
Che noia :yawn:

Ancora con questa falsità che i casi di pedofilia da parte dei preti vadano denunciati solo al tribunale ecclesiastico e/o che la denuncia al tribunale ecclesiastico impedisca quella al tribunale secolare.

Tutti quelli che hanno letto la lettera hanno capìto che non è così.
Tutti.
Solo tu non l'hai capìto.
Il garantismo nei confornti dell'imputato è giusto finché non lede i diritti di chi ha subito il torto.
Un po' di tempo fa capitò questa storia.
Una ragazza adolescente aveva avuto un brutto litigio col padre.
Per vendicarsi, denunciò che lui l'aveva violentata.
L'accusa era falsa.
Il padre finì in prigione.
E quando lei cercò di spiegare che la denuncia era una vendetta personale e che non c'era stata nessuna violenza, non fu creduta.

Ora, come si fa a decidere quando "il garantismo nei confornti dell'imputato lede i diritti di chi ha subito il torto" e quando no?
O meglio: come faresti, tu?

dreadknight
19-04-2008, 13:18
Che noia :yawn:

Ancora con questa falsità che i casi di pedofilia da parte dei preti vadano denunciati solo al tribunale ecclesiastico e/o che la denuncia al tribunale ecclesiastico impedisca quella al tribunale secolare.

Tutti quelli che hanno letto la lettera hanno capìto che non è così.
Tutti.
Solo tu non l'hai capìto.



falsità? allora lo scandalo dei preti pedofili in America non c'è stato? Vaglielo a raccontare alle vittime la tua verità, diglielo che non è vero che sono stati violentati e che si è cercato di insabbiare il tutto.

naoto84
19-04-2008, 13:22
Definire la "vita reale" "medium" è un po' come definire "coperchio" una "pentola" :p

Come sei formale. Dire che preferisco il "medium" "vita reale" è chiaramente un gioco.
Quando a scuola ti facevano leggere roba con figure retoriche ardite ti venivano le convulsioni? :p

ACCIOdenti, questa mi mancava :D

Ah, stavi per cascare nella sindrome di Fuksas!? :sofico:

naoto84
19-04-2008, 13:43
falsità? allora lo scandalo dei preti pedofili in America non c'è stato? Vaglielo a raccontare alle vittime la tua verità, diglielo che non è vero che sono stati violentati e che si è cercato di insabbiare il tutto.

Fino a prova contraria chi glielo è andato a raccontare alle vittime è il Papa, altri si sono limitati a fare strumentalizzazione del dolore. Le vittime purtroppo ci sono state, i carnefici pure e i vescovi che non hanno denunciato senza avere l'obbligo del segreto della confessione pure... e sono stati rimossi.
Il caso c'è, e non l'ha scoperto di certo chi ha fatto il documentario. Quello che non c'è è tutto il resto, che è fiction. E il vostro invito a leggere i documenti non correlato da argomentazioni e da controargomentazioni è un'altra mossa propagandistica (della serie "sono così sicuro che ho ragione che fornisco ad ognuno gli strumenti per concludere da sé". Peccato che la cosa avvenga dopo avere esposto il "pubblico" a roba come il documentario della BBC).

Che poi, dico io, se aveste letto bene vedreste che si equipara alla pedofilia il reato canonico di rapporto con minorenne, assolutamente separato dal reato civile di pedofilia che è il rapporto con un ragazzo prepubere (il che porta anche a dover correggere i famosi numeri sui preti pedofili, per chi ne volesse fare una questione di numeri). Già da questo si dovrebbe capire l'attestazione delle due cose su due livelli completamente diversi.

Inoltre, ripeto, basta prendere uno degli altri crimini citati tutti assieme nel documento per sostenere con il medesimo ragionamento del documentario e degli accusatori che la Chiesa impone il silenzio rispetto alle autorità civili per cose come il sacrilegio, la profanazione, il rapporto carnale con maggiorenne... la violazione diretta del sigillo sacramentale (questo non so nemmeno cosa è, per dire...)

eoropall
19-04-2008, 14:59
Semplicemente è abbastanza sconcertante come l'informarsi su internet per alcuni equivalga a rovistare nella spazzatura pur di trovare qualcosa che li soddisfi: tutto l'impianto accusatorio di sta roba è ridicolo e degradante per chiunque lo sostenga con convinzione.



Io distinguerei tra forma e "sostanza"..

In particolare mi soffermerei sul perchè essa è stata redatta, più nello specifico quali risultati si proponeva di ottenere o "evitare"..



L'unica cosa di vero che c'è purtroppo sono le vittime, i carnefici e quelli che nell'immediatezza non l'hanno denunciati i quali, dove non è coinvolto il segreto della confessione, sono andati contro la religione cattolica e hanno commesso un peccato di fronte a Dio.




O forse hanno semplicemente interpretato in un "certo modo" gli interessi "aziendali" come li hai chiamati tu.. Dici che hanno sbagliato ?




Non c'è nessun documento segreto che istruisce nessuno di fare diversamente. Semplicemente c'è quella che, trasferendola in ambito aziendale, potremmo definire una "circolare" che raccomanda l'attuazione di tutta quella roba del Crimen, che riguarda il larghissima parte cose che non costituiscono reato, e marginalmente (cioè in due righe) la pedofilia. E' ovvio che quando le si accomuna tutte le si sta trattando solo nell'ottica del Diritto Canonico, e in tale ottica vanno intese tutte le "esclusività".



La tua "ovvietà" però non è stata condivisa da moltissimi alti prelati i quali per qualche strana ragione hanno "frainteso".. Perchè è accaduto ciò ?


Vescovo di Agrigento chiede danni a vittima di prete pedofilo!
http://www.korazym.org/news1.asp?Id=20528

Il vice-rettore ascolta il racconto di Marco, promette di parlarne con il rettore per le dovute decisioni, invita il ragazzo a tacere e a tener la cosa per sé. Tempo dopo, anche il rettore ascolta il racconto di Marco, assicura di esserne stato messo al corrente, promette di parlarne con il vescovo per le dovute decisioni e nel frattempo invita il ragazzo a tacere e a tener la cosa per sé. Non accade nulla: don Bruno è ancora là, al suo posto in parrocchia, fra i bambini e i ragazzi. Marco riesce a parlarne direttamente con il vescovo, mons. Carmelo Ferraro. “Gli confidai la mia paura che don Bruno potesse continuare a fare del male ad altri ragazzi; aggiunsi anche che quel sacerdote andava aiutato”. Arrivò la rassicurazione che ci avrebbe pensato lui, e l’invito a stare tranquillo. Ma l’unica cosa che succede è che don Bruno bussa alla porta di Marco: proprio il vescovo ce lo aveva mandato, per chiedere scusa. “Non lo fa, anzi mi rimprovera perché avevo fatto perdere al vescovo la fiducia in lui”. Del racconto della vicenda è reso partecipe anche il parroco di Marco: “Mi disse che quella storia era acqua passata. Ormai sono anni che è successa, tu stai tranquillo, fatti la tua vita, chiudiamola qui”.

Marco esce dal seminario nel 2000: non diventerà sacerdote. Non è la sua strada. Si confida con i genitori riguardo agli abusi del passato, e mentre don Bruno continua tranquillamente a fare il parroco ecco che la vicenda diventa pubblica: stavolta il racconto di Marco è davanti alla magistratura. Si apre un’inchiesta: sono ascoltate tutte le parti in causa ed è accertato che Marco non fu il solo. Altri sei ragazzi subirono violenze. I timori del giovane erano fondati. Non si arriva al processo perché don Bruno patteggia una pena di due anni e sei mesi di reclusione.

Non finisce qui. Marco scrive al vescovo tutta la sua delusione per il modo indifferente con il quale la sua vicenda è stata trattata, per la responsabilità morale della quale il presule si è macchiato nel non prendere adeguati provvedimenti volti ad allontanare don Bruno da bambini e ragazzi in pericolo. E, di fronte agli anni di abusi subiti, chiede in solido all’autore dei crimini, al seminario e alla curia di Agrigento un risarcimento in sede civile di 65mila euro. “Nessuna somma di danaro potrà risarcirmi dei pianti e dei dolori subiti, ma questo tipo di segnale nei confronti di chi ha mostrato solo indifferenza, sapendo e tacendo, andava compiuto”.

La risposta della Curia di Agrigento è sbalorditiva: contro-citazione. La Curia chiede a Marco, ex seminarista vittima di abusi sessuali, 200mila euro per averne leso l’onorabilità, l’immagine, il prestigio. Ai fatti “presuntivamente e asseritamene accaduti nel 1994” la Curia “è totalmente estranea” - dicono i legali - e di fronte a tale affronto non si poteva non rispondere sullo stesso terreno.

Secondo la Curia agrigentina, dunque, Marco Marchese - ex seminarista, per anni vittima di abusi sessuali da parte di un diacono poi divenuto sacerdote - deve sborsare 200mila euro per aver infangato l’onore e la reputazione della diocesi. Deve pagare per non aver taciuto e per aver cercato di evitare che quei crimini si ripetessero. Non c’è davvero limite al peggio.





Ovvio che se io isolo da tutto il resto la pedofilia e ci appiccico accanto la cosa del processo segreto esclusivo della Congregazione riesco a convincere qualcuno che ci sia un ordine top-secret che dice di tenere nascosto alle autorità civili i preti pedofili. Basterebbe staccare dal mucchio un altro crimine e si avrebbe un ordine top-secret che dice di tenere nascosto alle autorità civili il prete che consacri l'ostia al di fuori della messa (assolutamente uguale). Bisogna dire che è propaganda fatta bene. Però ad una contraddizione del genere le persone di buon senso dovrebbero passare la mano e non quotare la notizia del Papa in USA da one-liners.



E infatti questo "convincimento" c'è stato ed è durato anche parecchio, almeno finchè lo sputtanamento in lungo e in largo di ciò che si sarebbe voluto nascondere ne ha cambiato le modalità..

Hal2001
19-04-2008, 15:00
mi verrebbe una battuta....ma brutta brutta...

ma non la faccio per nn essere bannato :D:D

Anche io ho pensato alla stessa battuta.
Ciao ;)

eoropall
19-04-2008, 15:17
P.S.: Addendum recente sul vescovo di Agrigento.. Direi "piuttosto tardivo" rispetto alla trasmissione di Santoro..

(26/02/2008) - Il Santo Padre Benedetto XVI ha accolto le dimissioni per raggiunti limiti d’età dell’Arcivescovo di Agrigento Mons. Carmelo Ferraro. Al suo posto ha designato l’Ausiliare di Messina Mons. Francesco Montenegro.

...

Sia chiaro, per raggiunti limiti di età, mica perchè ha sbagliato; no direi che era troppo vicino alla sede del "consiglio di amministrazione" per poterlo fare così a lungo e in modo così plateale..

Jo3
19-04-2008, 15:18
io ho solo riportato dei fatti. Quei documenti esistono, non sono inventati; poi come ho già scritto ognuno decide secondo propria coscienza.

Se per voi è giusto che casi di presunta pedofilia vengano gestiti da un tribunale ecclesiastico senza fare contemporaneamente una segnalazione alle forze dell'ordine, allora non siete per la presunzione d'innocenza ma per insabbiare la (eventuale) colpevolezza.
Il garantismo nei confornti dell'imputato è giusto finché non lede i diritti di chi ha subito il torto.

Sta di fatto che chi ci rimette sono sempre i bambini


Ma negli USA la giustizia ha già iniziato a fare il suo corso, infatti:

15/4/2008
Preti pedofili: il Papa: vergogna
Fonte: La Stampa

---CUT---
Il Papa ha indicato un'azione a tre livelli:
a livello giuridico, ha spiegato, "la pedofilia è assolutamente incompatibile con il sacerdozio".
"Non parlo qui - ha voluto specificare - di omosessualità".

Il secondo livello è "quello di un impegno collettivo per aiutare le vittime";
il terzo è quello della prevenzione nei seminari:
"qui ci deve essere - ha ammonito - una profonda preparazione spirituale, umana e intellettuale degli aspiranti sacerdoti".
Negli Stati Uniti, sono circa 5 mila le persone che hanno dichiarato di essere state vittime di abusi sessuali da parte dei sacerdoti.
Lo scandalo, che a partire da Boston si è allargato a macchia d'olio in tutta l'America agli inizi del terzo millennio, è costato finora 2 miliardi di dollari di risarcimenti.
Cinque diocesi statunitensi sono fallite e circa 700 parrocchie hanno dovuto chiudere i loro battenti

naoto84
19-04-2008, 15:24
Io distinguerei tra forma e "sostanza"..

In particolare mi soffermerei sul perchè essa è stata redatta, più nello specifico quali risultati si proponeva di ottenere o "evitare"..

Ti riferisci alla lettera di Ratzinger?
Presto detto: toglie alle Chiese locali la possiblità di giudicare in autonomia questa roba... la Congregazione ha in mano il procedimento. Serve proprio ad avere un maggiore controllo sui delitti più gravi e ad evitare che succeda quello che è successo (ma anche altro di cui alla società civile non frega niente).

O forse hanno semplicemente interpretato in un "certo modo" gli interessi "aziendali" come li hai chiamati tu.. Dici che hanno sbagliato ?

Non ci sono interessi aziendali di sorta. Semplicemente si dice quale è il tribunale ecclesiastico di competenza, per i motivi che ho detto prima.
Quando si vuole infilare questi documenti nel caso della pedofilia si prende una cantonata colossale.

La tua "ovvietà" però non è stata condivisa da moltissimi alti prelati i quali per qualche strana ragione hanno "frainteso".. Perchè è accaduto ciò ?


Vescovo di Agrigento chiede danni a vittima di prete pedofilo!
http://www.korazym.org/news1.asp?Id=20528

Ho letto l'articolo. E' un caso non dissimile da quelli americani, con gente che ha commesso gravissimi errori.
Se mi dici che c'è malcostume nelle Chiese non lo nego certamente. I casi ci sono, anche se meno di quanto si voglia far credere, e che qualche vescovo faccia il Don Abbondio della situazione è indubbio.

Il problema è che questo non autorizza a montare un teorema sballato su documenti che non c'entrano nulla, il tutto tanto per chiamare in causa il Papa e di conseguenza l'intera Chiesa.

I documenti sono là, non sono stati modificati con il tempo, non erano segreti e come stanno a dimostrare i numerosi rilievi che ho fatto non hanno a che fare con la parte "civile" del problema che in quei documenti non è chiamata in causa perché (1) non inerente e (2) il 99,9% della roba scritta lì non è reato.

Ripeto, ci sarebbero molto altri discorsi seri e gravi da fare a partire da queste cose che sono successe, e mi auguro che questi siano stati messi in moto da dentro la Chiesa. Quello che è davvero inesistente è questo del Crimen e della relativa lettera.
Diversamente mi devi spiegare che senso ha raccomandare ai vescovi "di non denunciare e tenere segreto" (secondo una interpretazione che oltretutto non trova riscontro nemmeno nelle parole usate) il sacerdote che si macchi di

I delitti più gravi sia nella celebrazione dei sacramenti sia contro la morale, riservati alla Congregazione per la dottrina della fede, sono:
- I delitti contro la santità dell'augustissimo sacramento e sacrificio dell'eucaristia, cioè:
1° l'asportazione o la conservazione a scopo sacrilego, o la profanazione delle specie consacrate: (4)
2° l'attentata azione liturgica del sacrificio eucaristico o la simulazione della medesima; (5)
3° la concelebrazione vietata del sacrificio eucaristico assieme a ministri di comunità ecclesiali, che non hanno la successione apostolica ne riconoscono la dignità sacramentale dell'ordinazione sacerdotale; (6)
4° la consacrazione a scopo sacrilego di una materia senza l'altra nella celebrazione eucaristica, o anche di entrambe fuori della celebrazione eucaristica; (7)

- Delitti contro la santità del sacramento della penitenza, cioè:
1° l'assoluzione del complice nel peccato contro il sesto comandamento del Decalogo; (8)
2° la sollecitazione, nell'atto o in occasione o con il pretesto della confessione, al peccato contro il sesto comandamento del Decalogo, se è finalizzata a peccare con il confessore stesso; (9)
3° la violazione diretta del sigillo sacramentale; (10)

- Il delitto contro la morale, cioè: il delitto contro il sesto comandamento del Decalogo commesso da un chierico con un minore al di sotto dei 18 anni di età.

Te lo immagini il vescovo che va dalla polizia a denunciare il proprio sacerdote perché ha assolto il complice nel peccato contro il sesto comandamento del Decalogo? :rolleyes:
C'è bisogno di dirgli "segretamente" che non lo deve denunciare?
Se la frase ha il senso che vorreste dargli o ce l'ha per tutti i delitti o per nessuno. Ma del resto se no da dove nasceva l'esigenza di tagliuzzare?

Boh... io non so come si fa a voler spingere tesi del genere. Siccome ho visto che non faccio che ripetermi, lascio perdere.

eoropall
19-04-2008, 15:36
Ma negli USA la giustizia ha già iniziato a fare il suo corso, infatti:

15/4/2008
Preti pedofili: il Papa: vergogna
Fonte: La Stampa

---CUT---
Il Papa ha indicato un'azione a tre livelli:
a livello giuridico, ha spiegato, "la pedofilia è assolutamente incompatibile con il sacerdozio".
"Non parlo qui - ha voluto specificare - di omosessualità".


Apperò, meglio tardi che mai; quindi non sono tutte "semplici debolezze"..



Il secondo livello è "quello di un impegno collettivo per aiutare le vittime";
il terzo è quello della prevenzione nei seminari:
"qui ci deve essere - ha ammonito - una profonda preparazione spirituale, umana e intellettuale degli aspiranti sacerdoti".


Più che agli aspiranti sacerdoti io mi sarei riferito a vescovi e cardinali; ah già però che sbadato loro avrebbero gia dovuto "esserlo" preparati..

eoropall
19-04-2008, 16:21
Ti riferisci alla lettera di Ratzinger?
Presto detto: toglie alle Chiese locali la possiblità di giudicare in autonomia questa roba... la Congregazione ha in mano il procedimento. Serve proprio ad avere un maggiore controllo sui delitti più gravi e ad evitare che succeda quello che è successo (ma anche altro di cui alla società civile non frega niente).


O a valutare gli interessi aziendali nella giusta prospettiva onde impedire l'accadimento di ulteriori "fatti incresciosi", ma per chi ? Beh non certo per i ragazzini, visto che i preti pedofili continuavano ad "esercitare" da una parrocchia all'altra le loro particolarissime vocazioni...




Non ci sono interessi aziendali di sorta. Semplicemente si dice quale è il tribunale ecclesiastico di competenza, per i motivi che ho detto prima.
Quando si vuole infilare questi documenti nel caso della pedofilia si prende una cantonata colossale.




Forma e "sostanza", mi sono gia espresso in merito.. Hai perfettamente ragione quando dici che il problema non fossero i casi di pedofilia, no le questioni di cui bisognava preoccuparsi erano di altra natura in effetti..




Ho letto l'articolo. E' un caso non dissimile da quelli americani, con gente che ha commesso gravissimi errori.
Se mi dici che c'è malcostume nelle Chiese non lo nego certamente. I casi ci sono, anche se meno di quanto si voglia far credere, e che qualche vescovo faccia il Don Abbondio della situazione è indubbio.



Una cosa in più veramente c'era, facci caso: la "causa per danni all'immagine" del vescovo nei confronti del ragazzino.. Giusto per rendere palesi quali fossero gli "interessi aziendali".. Su tutti i giornali e a pochi passi dal Vaticano tra l'altro.. Suggestivo non credi ? E nessuno DALL'ALTO ha detto niente, pensa..




Il problema è che questo non autorizza a montare un teorema sballato su documenti che non c'entrano nulla, il tutto tanto per chiamare in causa il Papa e di conseguenza l'intera Chiesa.



Questa cosa di chiamare in causa la chiesa.. Dici che è stata una cosa sbagliata ?

Io direi di no; altrimenti dove sarebbero ancora adesso gli innumerevoli "peccatori" e "fraintenditori" di ogni ordine e grado ? Imho sarebbero ancora tutti lì a cantare messa e.... a fare "altro" in saecula saeculorum..




I documenti sono là, non sono stati modificati con il tempo, non erano segreti e come stanno a dimostrare i numerosi rilievi che ho fatto non hanno a che fare con la parte "civile" del problema che in quei documenti non è chiamata in causa perché (1) non inerente e (2) il 99,9% della roba scritta lì non è reato.



Il 99,9 %:asd:

Stendiamo un velo pietoso, in particolare su quali fossero i "beni" da tutelare e proteggere con quei documenti.. Direi il punto cardine della questione.. Vedi "fraintendimenti" o presunti tali dei vescovi..



Ripeto, ci sarebbero molto altri discorsi seri e gravi da fare a partire da queste cose che sono successe, e mi auguro che questi siano stati messi in moto da dentro la Chiesa. Quello che è davvero inesistente è questo del Crimen e della relativa lettera.
Diversamente mi devi spiegare che senso ha raccomandare ai vescovi "di non denunciare e tenere segreto" (secondo una interpretazione che oltretutto non trova riscontro nemmeno nelle parole usate) il sacerdote che si macchi di

Te lo immagini il vescovo che va dalla polizia a denunciare il proprio sacerdote perché ha assolto il complice nel peccato contro il sesto comandamento del Decalogo? :rolleyes:


Quello che mi immagino io è un cittadino che denuncia i casi di pedofilia alle autorità CIVILI competenti e che poi da vescovo gli impedisca di nuocere ulteriormente.. Una cosa estremamente banale a mio avviso; Più meno cio che ha detto il papa ORA a sputtanamento ampiamente avvenuto..




C'è bisogno di dirgli "segretamente" che non lo deve denunciare?
Se la frase ha il senso che vorreste dargli o ce l'ha per tutti i delitti o per nessuno. Ma del resto se no da dove nasceva l'esigenza di tagliuzzare?




No, c'è bisogno di fare capire quali siano le cose veramente "importanti" all'interno dell'istituzione chiesa; i famosi beni aziendali..




Boh... io non so come si fa a voler spingere tesi del genere. Siccome ho visto che non faccio che ripetermi, lascio perdere.


I fatti più che le tesi, quelli che interessano a me sono piuttosto evidenti; e su quelli bisogna discutere..

Fil9998
19-04-2008, 16:31
ah, bhè...


se dopo esser stati in:ciapet: a loro basta un "scusate"...


che dire?


contenti loro contenti tutti, NO?



:muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:

^TiGeRShArK^
19-04-2008, 16:50
Mi fa sorridere vedere come ci siano tanti esperti di diritto ecclesiastico che dall'alto della loro sapienza ci vogliono calare la giusta interpretazione della lettera di ratzinger quando ormai dovremmo sapere tutti come in realtà vano le cose quando si tratta di preti pedofili.
L'esempio riportato da eoropall è solo uno tra i tanti.
C'è stata anche un inchiesta delle iene a questo riguardo che ha dimostrato come tutti gli ecclesiastici sconsigliavano di denunciare il prete alla giustizia ordinaria.
Ora se questo comportamento GENERALIZZATO sia dovuto ad una ben precisa lettera o a una qualche altra "circolare interna" non lo sapremo mai.
Certo che leggere una lettera con quei contenuti e vedere la realtà in cui i preti pedofili guarda caso sono quasi sempre protetti dai superiori e al massimo trasferiti e dire con certezza che non esiste alcun collegamento fa alquanto riflettere :)

dreadknight
19-04-2008, 16:51
Ti riferisci alla lettera di Ratzinger?
Presto detto: toglie alle Chiese locali la possiblità di giudicare in autonomia questa roba... la Congregazione ha in mano il procedimento. Serve proprio ad avere un maggiore controllo sui delitti più gravi e ad evitare che succeda quello che è successo (ma anche altro di cui alla società civile non frega niente).



Non ci sono interessi aziendali di sorta. Semplicemente si dice quale è il tribunale ecclesiastico di competenza, per i motivi che ho detto prima.
Quando si vuole infilare questi documenti nel caso della pedofilia si prende una cantonata colossale.



Ho letto l'articolo. E' un caso non dissimile da quelli americani, con gente che ha commesso gravissimi errori.
Se mi dici che c'è malcostume nelle Chiese non lo nego certamente. I casi ci sono, anche se meno di quanto si voglia far credere, e che qualche vescovo faccia il Don Abbondio della situazione è indubbio.

Il problema è che questo non autorizza a montare un teorema sballato su documenti che non c'entrano nulla, il tutto tanto per chiamare in causa il Papa e di conseguenza l'intera Chiesa.



quanti dei processi sulla pedofilia sono stati avviati grazie alla denuncia di un sacerdote?

lowenz
19-04-2008, 17:25
Come sei formale. Dire che preferisco il "medium" "vita reale" è chiaramente un gioco.
Quando a scuola ti facevano leggere roba con figure retoriche ardite ti venivano le convulsioni? :p
No perchè non erano discussioni analitiche :p
Unicuique suum :D

Ah, stavi per cascare nella sindrome di Fuksas!? :sofico:
:confused: :mbe:

Ziosilvio
19-04-2008, 17:30
falsità? allora lo scandalo dei preti pedofili in America non c'è stato? Vaglielo a raccontare alle vittime la tua verità, diglielo che non è vero che sono stati violentati e che si è cercato di insabbiare il tutto.
Ho la sensazione che tu preferisca confondere le acque piuttosto che discutere.
(Non mi riesce, invece, di capire perché.)

Che lo scandalo dei preti pedofili ci sia stato, è vero.
Che ci sia stato perché la Crimen sollicitationis dice quello che da una certa parte si vuol far credere che dica, è inesatto, perché la lettera non dice nessuna delle due cose che io ho precedentemente indicato come falsità.

Jo3
19-04-2008, 17:39
ah, bhè...


se dopo esser stati in:ciapet: a loro basta un "scusate"...


che dire?


contenti loro contenti tutti, NO?



:muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:

Quale parte di "2 miliardi di dollari in risarcimenti" non ti e' chiara?

dreadknight
19-04-2008, 19:02
Ho la sensazione che tu preferisca confondere le acque piuttosto che discutere.
(Non mi riesce, invece, di capire perché.)

Che lo scandalo dei preti pedofili ci sia stato, è vero.
Che ci sia stato perché la Crimen sollicitationis dice quello che da una certa parte si vuol far credere che dica, è inesatto, perché la lettera non dice nessuna delle due cose che io ho precedentemente indicato come falsità.

tratto da wikipedia:

L'ultimo titolo del documento stabilisce che le stesse norme e la stessa procedura è da seguire anche nel caso del crimen pessimum (il «crimine peggiore»), ossia i «fatti esterni osceni gravemente peccaminosi commessi o anche solo pianificati da un chierico in qualunque maniera con una persona del proprio sesso» (n. 71). Si equiparano al crimen pessimum anche gli atti dello stesso tipo compiuti con bambini (di entrambi i sessi) o animali (n. 73). Si stabilisce anche cosa fare nel caso dei "religiosi esenti".

« Nello svolgere questi processi si deve avere maggior cura e attenzione che si svolgano con la massima riservatezza e, una volta giunti a sentenza e poste in esecuzione le decisioni del tribunale, su di essi si mantenga perpetuo riserbo. Perciò tutti coloro che a vario titolo entrano a far parte del tribunale o che per il compito che svolgono siano ammessi a venire a conoscenza dei fatti sono strettamente tenuti al più stretto segreto (il cosiddetto "segreto del Sant'Uffizio"), su ogni cosa appresa e con chiunque, pena la scomunica latae sententiae, per il fatto stesso di aver violato il segreto (senza cioè bisogno di una qualche dichiarazione); tale scomunica è riservata unicamente al sommo pontefice, escludendo dunque anche la Penitenzieria Apostolica. [ossia: tale scomunica può essere ritirata solamente dal papa, NdT] »

Il documento impone un vincolo assoluto di segretezza sia per le cause trattate che per il documento stesso, sia durante il procedimento che successivamente alla decisione ed esecuzione della sentenza (§11). Il giuramento di silenzio perpetuo su ogni cosa avvenuta durante le fasi del processo è obbligatorio per tutti gli intervenuti nel procedimento canonico: gli imputati ma anche le vittime dei crimini contestati e gli eventuali testimoni (§13). Per i membri del tribunale il testo del giuramento è fissato nella Formula A.

« Prometto, mi obbligo e giuro che manterrò inviolabilmente il segreto su ogni e qualsiasi notizia, di cui io sia messo al corrente nell'esercizio del mio incarico, escluse solo quelle legittimamente pubblicate al termine e durante il procedimento »

Il segreto non può essere violato in alcun modo dai membri del tribunale, «né direttamente né indirettamente», «nemmeno per un bene maggiore o per causa urgente e grave», «salvo dispensa esplicita del sommo pontefice», sotto pena di scomunica latae sententiae. L'accusato, che viola il segreto con persona diversa dal suo difensore, è semplicemente sospeso "a divinis". Per gli accusatori e i testimoni, invece, non è prevista alcuna pena, a meno che gliene sia esplicitamente minacciata una nel corso dell'accusa, della deposizione o dell'escussione (§13).

L'interpretazione di questo punto è controversa:
i detrattori del documento sostengono che il vincolo di segretezza fosse stato imposto al fine di occultare eventuali scandali;
secondo l'interpretazione della Chiesa, invece, la segretezza sulle fasi del processo era necessaria per tutelare le parti (imputato, vittima e testimoni) prima della sentenza definitiva. « ...Nonostante una certa cultura del segreto abbia pervaso queste materie nella Chiesa cattolica, non è questo documento [il Crimen sollicitationis, NdT] la causa. [...]
Gli esperti di diritto canonico ritengono ci siano buone ragioni per mantenere la massima riservatezza nei casi di abusi sessuali. Essa permette ai testimoni di parlare liberamente, ai preti accusati di proteggere il loro buon nome fino a che non sia accertata la colpevolezza e alle vittime che non vogliono pubblicità di farsi avanti. »
(John L. Allen Jr[2])


C'è chi pensa invece che tale questione non sia stata gestita in maniera accorta dai rappresentanti della Chiesa, fra questi vi è la Corte distrettuale di Harris County (Texas): essa ritene che la Chiesa abbia perlopiù preferito gestire tali situazioni restando esclusivamente nell'ambito del diritto canonico, senza coinvolgere le autorità civili. Per questo motivo ha indagato e nel gennaio 2005 imputato Joseph Ratzinger per sospetta copertura dei casi di abusi da parte di preti negli Stati Uniti con imputazione di «ostruzione alla giustizia»[3]. Tale imputazione è tutt'ora in vigore, ma Ratzinger non può essere processato dopo aver inviato al presidente Bush formale richiesta di immunità in quanto «Capo di Stato in carica», richiesta che è stata accolta[4].

I difensori della condotta della Chiesa hanno sottolineato invece che l'obbligo alla segretezza previsto dal Crimen sollicitationis riguarda solo il diritto canonico (la cui conseguenza estrema alla violazione è la scomunica) e che ciò non impedisce ad alcuno di denunciare alle autorità civili i casi di pedofilia. Essi hanno inoltre sostenuto che, dato che il documento era riservato, difficilmente esso avrebbe potuto influenzare le azioni dei funzionari della Chiesa, eccetto quelle di coloro che erano a conoscenza della sua esistenza.

In ogni caso nella Chiesa è stato autorevolmente sostenuto che un Vescovo non deve denunciare penalmente un sacerdote che gli ha confidato, al di fuori del segreto confessionale, di aver commesso il delitto di pedofilia, in virtù di un più ampio "segreto professionale", come viene riferito da Mons. Tarcisio Bertone in un'intervista al mensile cattolico 30 giorni a pochi mesi dall'emanazione della lettera De delictis gravioribus (cfr. sezione seguente), di cui era cofirmatario: « ...Giornalista: A queste nuove Norme, soprattutto da parte laica, è stata fatta una obiezione. Perché un vescovo che viene a conoscenza del comportamento di un proprio sacerdote, delittuoso per la Chiesa ma anche per l'autorità civile, non ne deve informare la magistratura civile?
Bertone: Le Norme di cui stiamo parlando si trovano all'interno di un ordinamento giuridico proprio, che ha un'autonomia garantita, e non solo nei Paesi concordatari. Non escludo che in particolari casi ci possa essere una forma di collaborazione, qualche scambio di informazioni, tra autorità ecclesiastiche e magistratura. Ma, a mio parere, non ha fondamento la pretesa che un vescovo, ad esempio, sia obbligato a rivolgersi alla magistratura civile per denunciare il sacerdote che gli ha confidato di aver commesso il delitto di pedofilia. Naturalmente la società civile ha l'obbligo di difendere i propri cittadini. Ma deve rispettare anche il "segreto professionale" dei sacerdoti, come si rispetta il segreto professionale di ogni categoria, rispetto che non può essere ridotto al sigillo confessionale, che è inviolabile.
Giornalista: Eppure si può pensare che tutto ciò che viene detto al di fuori della confessione non rientri nel "segreto professionale" di un sacerdote...
Bertone: È ovvio che si tratta di due livelli differenti. Ma la questione è stata ben spiegata dal cardinale Ersilio Tonini durante una trasmissione televisiva: se un fedele, un uomo o una donna, non ha più nemmeno la possibilità di confidarsi liberamente, al di fuori della confessione, con un sacerdote per avere dei consigli perché ha paura che questo sacerdote lo possa denunciare; se un sacerdote non può fare lo stesso con il suo vescovo perché ha paura anche lui di essere denunciato... allora vuol dire che non c'è più libertà di coscienza. »
(Gianni Cardinale[5])


bastava leggere, non era difficile

Ziosilvio
19-04-2008, 19:18
tratto da wikipedia:
Che parla di come deve essere tenuto il processo gestito dal tribunale ecclesiastico, senza fare accenno a quello penale.
Anche la norma al punto "... nella Chiesa è stato autorevolmente sostenuto che un Vescovo non deve denunciare penalmente un sacerdote che gli ha confidato, al di fuori del segreto confessionale, di aver commesso il delitto di pedofilia" si riferisce a un uso che non è suggerito dalla Crimen sollicitationis, ma piuttosto da una interpretazione personale del cardinal Bertone.

dreadknight
19-04-2008, 19:38
aridaje, questa tua interpretazione cozza decisamente con la realtà dei fatti. Ripeto la domanda di prima: quanti processi per pedofilia sono partiti grazie alla segnalazione da parte di un sacerdote?

Ziosilvio
19-04-2008, 20:44
aridaje, questa tua interpretazione cozza decisamente con la realtà dei fatti.
No, cozza con quella che tu vorresti fosse la realtà dei fatti, ossia che la Crimen sollicitationis sia nata allo scopo di impedire di perseguire i colpevoli piuttosto che a quello di proteggere gli innocenti.
Ripeto la domanda di prima: quanti processi per pedofilia sono partiti grazie alla segnalazione da parte di un sacerdote?
Ne so quanto te.

dreadknight
19-04-2008, 20:59
Ne so quanto te.

anche se non siamo d'accordo, apprezzo l'onestà intellettuale di non aver eluso la mia domanda "scomoda" :)

Ziosilvio
19-04-2008, 21:14
anche se non siamo d'accordo, apprezzo l'onestà intellettuale di non aver eluso la mia domanda "scomoda" :)
In effetti, chi volesse dare una risposta alla tua domanda, dovrebbe andarsi a guardare tutte le denunce per pedofilia, e vedere quante sono state fatte da sacerdoti... ho paura che non sia nemmeno possibile, per questioni di riservatezza (ma non ne sono proprio sicuro).

naoto84
19-04-2008, 21:39
Ma sul serio qui si sta dicendo che per interpretare un documento giuridico si deve ricorrere ad indizi presi dal comportamento reale?
Dico, ma vi rendete conto dell'assurdità? In un documento c'è scritto quello che c'è scritto, e basta. Qui si vuole avere ragione sul documento avanzando come motivo che esistono i preti pedofili e i vescovi che non l'hanno denunciati.
Cioè si fa tutto alla rovescia, per sopperire ad una mancanza di tecnicità.

Cavolo, se non è pane vostro chiudetela. Tentare di costruirsi la posizione dalla voce di Wikipedia è assurdo e superficiale da morire.
Io ne ho parlato con persone che il Diritto Canonico lo hanno studiato ed erano concordi nello spiegare che il documento non pone nessun impedimento alla denuncia alle autorità civili. Inoltre mi hanno detto che il Crimen è saltato fuori anche nelle cause di risarcimento negli USA (quindi in un tribunale) e non è stato ritenuto un documento da cui tirare fuori alcunché.

Sui fatti ci sono altre e ben più gravi discussioni da aprire, ma evidentemente non basta uno scandalo di preti pedofili per accontentarvi.
E questo anche grazie al generoso servizio pubblico di Santoro. Un giornalista che manda in onda consapevolmente un documentario realizzato nel peggiore stile americano e pieno di falsità è una cosa indegna... ha fatto sì che la base di qualunque discussione futura diventi sempre la confutazione di una grossolana balla.

Ziosilvio
19-04-2008, 21:43
Da Repubblica (http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/esteri/benedetto-xvi-1/messa-st-patrick/messa-st-patrick.html):

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Il Pontefice durante la messa nella cattedrale di S.Patrizio è tornato sui "preti pedofili"
Benedetto XVI ha invitato il clero americano a promuovere la cultura della vita
Dal Papa monito sul caso pedofilia
"Purificazione per la chiesa Usa"

NEW YORK - "Un tempo di purificazione per ciascuno e per ogni singola chiesa e comunità religiosa". Dopo lo scandalo degli abusi sessuali commessi dai sacerdoti, è questa la cura auspicata da Benedetto XVI per la Chiesa americana. Il Papa lo ha affermato nella celebrazione che ha riunito oggi tutto il clero e i religiosi di New York nella storica cattedrale di San Patrizio. La prima messa celebrata da un papa nella chiesa sulla Quinta strada. Un vero bagno di folla per Benedetto XVI, accolto dagli applausi dei fedeli. "Sia un tempo di guarigione", ha auspicato il Pontefice, tornato per la quinta volta in questo viaggio a parlare della "vergogna" della pedofilia. L'altra priorità indicata da Benedetto XVI al clero di New York è la difesa della vita in tutte le sue forme. "Un messaggio di speranza" in un mondo dominato da "egocentrismo, avidità e violenza".

Il caso pedofilia. "Qui - ha esordito Benedetto XVI - nel contesto del nostro bisogno di una prospettiva fondata sulla fede e di unità e collaborazione nel lavoro dell'edificazione della Chiesa, vorrei dire una parola circa l'abuso sessuale che ha causato tanta sofferenza". "Ho già avuto modo - ha detto il Papa - di parlare di questo e del conseguente danno per la comunità dei fedeli. Qui desidero semplicemente assicurare a voi, cari sacerdoti e religiosi, la mia vicinanza spirituale, mentre cercate di rispondere con speranza cristiana alle continue sfide presentate da questa situazione".

"Mi unisco a voi - ha concluso nel passaggio più significativo - affinchè questo sia un tempo di purificazione per ciascuno e per ogni singola Chiesa e comunità religiosa, sia un tempo di guarigione".

La difesa della vita. L'altra esortazione rivolta da Benedetto XVI ai religiosi americani è la difesa della vita. "La Chiesa è chiamata a proclamare il dono della vita - ha detto il Papa -, a proteggere la vita e a promuovere una cultura della vita". "La proclamazione della vita - ha proseguito Benedetto XVI - deve essere il cuore della nuova evangelizzazione. È questo il messaggio di speranza che siamo chiamati ad annunziare e ad incarnare in un mondo in cui egocentrismo, avidità, violenza e cinismo così spesso sembrano soffocare la fragile crescita della grazia nel cuore della gente".

Folla e applausi. Gli applausi della folla hanno salutato l'arrivo del Pontefice alla Cattedrale di St. Patrizio. Tremila i fedeli che hanno trovato posto in chiesa, mentre molti altri hanno seguito la messa dai maxischermi all'esterno. Sul sagrato della cattedrale, papa Ratzinger ha salutato il sindaco di New York Michael Bloomberg. Alla fine della messa Benedetto XVI ha ricevuto gli auguri per il terzo anniversario di pontificato.

Il Papa ha poi attraversato Manhattan in papa-mobile, per rientrare dall'arcivescovado alla residenza vaticana che lo ospita in questi giorni. Migliaia di persone aspettavano da ore di vederlo passare sulla quinta strada con cartelli augurali e bandierine biancogialle. I clacson che suonavano a causa del traffico bloccato si sono fusi alle grida di entusiasmo dei fedeli. Poi l'auto bianca ha proseguito verso Central Park scortata anche da poliziotti a cavallo.

(19 aprile 2008)

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E speriamo che alle parole seguano i fatti.

naoto84
19-04-2008, 21:44
No perchè non erano discussioni analitiche :p
Unicuique suum :D

Io parlo figurato, quindi è pure il mio. :O

:confused: :mbe:

L'architetto Fuksas l'altra sera ha avuto un piccolo inciampio sull'attribuzione di una citazione, e contestualmente ha dato degli ignoranti a tutti i componenti del salotto televisivo. :D
Pensavo lo avessi visto.