View Full Version : Attacchi di panico - quesito
Xalexalex
18-04-2008, 13:17
Premetto che non ho mai avuto attacchi di panico e non ho competenze mediche particolari, per cui parlo da totale profano :D
Quello che vorrei chiedere è se c'è qualcuno che ne è uscito senza medicinali o altro.. Come detto sopra non ne ho mai avuti, ma l'idea che ho in testa è che dopo il primo attacco, appurato che questo sia un attacco di panico e quindi "nulla di grave" (s'intende nulla di dovuto a una malattia, nessun presagio di decesso imminente), si dovrebbe essere consapevoli della natura degli attacchi, e se questi arrivano si lasciano durare e poi si va avanti, con la consapevolezza che, appunto, non è nulla...
Illuminatemi :D
Alex
simone1980
18-04-2008, 15:13
e invece vivi proprio male, con la paura, in attesa che si manifesti nuovamente.
Xalexalex
18-04-2008, 15:15
e invece vivi proprio male, con la paura, in attesa che si manifesti nuovamente.
Quello che non mi spiego è perchè si ha paura - sapendo che in realtà gli attacchi non sono sintomi di nulla di pericoloso - dell'attacco successivo...
simone1980
18-04-2008, 15:21
Quello che non mi spiego è perchè si ha paura - sapendo che in realtà gli attacchi non sono sintomi di nulla di pericoloso - dell'attacco successivo...
non male come domanda, però siccome non hai provato com'è l'attacco non ti puoi spiegare perchè temerlo così tanto.
puoi insistere come vuoi a voler dominare con la ragione, ma quando il tuo corpo ti gioca certi scherzetti imho non ce la fai.
arcofreccia
18-04-2008, 15:23
credo che non sono controllabili questi attacchi, forse è una questione di testa?
Xalexalex
18-04-2008, 16:22
non male come domanda, però siccome non hai provato com'è l'attacco non ti puoi spiegare perchè temerlo così tanto.
puoi insistere come vuoi a voler dominare con la ragione, ma quando il tuo corpo ti gioca certi scherzetti imho non ce la fai.
Bè se dici così spero veramente di non subirne mai uno :)
Altri pareri?
Alcor_81
18-04-2008, 18:58
Bè se dici così spero veramente di non subirne mai uno :)
Altri pareri?
Una volta l'ho subito un'attacco di panico, mi trovavo a casa di amici, avevo perso da poco il lavoro, quindi mi sentivo un po' a terra, anche se tra amici ridevamo e scherzavamo tranquillamente, tutto ad un tratto mi sento il cuore palpitare a mille, tremolio d'appertutto, vampate di calore, sudore, inssoma stavo andando di matto per la paura che io svenissi e più i miei amici mi facevano preoccupare dicendomi "Che hai? Che ti succede? Ti senti male? Ti portiamo all'ospedale?" e più io mi sentivo male.
Poi è stato un susseguirsi di stati d'ansia che mi facevano sentire come sbandato, mi rifugiavo in casa per paura di fare brutta figura fuori se mi succedesse di nuovo, quando ho visto che la situazione mi stava sfuggendo di mano, sono andato dal medico e lui mi ha prescritto degli antidepressivi e ansiolitivi, non appena sono uscito dal medico con la ricetta mi sono recato in farmacia e ho acquistato i medicinali, sono andato a casa ho guardato le scatole dei medicinali che avevo appena acquistati e li ho buttati nella spazzatura. E per fortuna ne sono uscito con la mia forza di volontà, agirando il problema e facendo una vita migliore senza farmi troppe seghe mentali.
Adesso da un'anno a sta parte non si sono verificati più questi fastidiosi stati d'animo che appaiono improvvisamente quando il nostro cervello va in corto con il nostro corpo, facendoci le classiche seghe mentali.
Ma alcuni purtroppo non hanno la stessa forza di volontà e ricorrono a sua volta a terapie psichiatriche con l'accompagnamento di medicine, alcuni ne escono per altri invece ci vuole un po' di tempo, dipende dal soggetto.
Dipende tutto dal nostro cervello.
paulus69
18-04-2008, 19:23
Bè se dici così spero veramente di non subirne mai uno :)
Altri pareri?
beh...non è certo un solingo attacchetto che rende una persona...dappata,anzi...un'attacchetto o 2 ,nell'arco della vita,lo subiscono quasi tutte le persone.
ma la sua conclamazione a malattia vera e propria,con attacchi periodici e ripetitivi,prostra profondamente chi ne è vittima fino a renderla prigioniera di se stessa.
da ciò che ho osservato,c'è una grossa componente alla cronicizzazione che mi porta a ragionare sul fatto che chi ne soffra non ne uscirà quasi mai definitivamente..
cmq,una tempestiva ed immediatra terapia psico-comportamentale abbinata ad ansiolitici può rivelarsi utile a scongiurare un'eventale ricaduta(a volte a distanza di anni..) o cronicizzazione.
Jammed_Death
18-04-2008, 19:26
in effetti il vivere nella paura dell'attacco di panico non aiuta...è come avere paura costantemente e poi alla fine arriva la mazzata...la cosa migliore sarebbe non pensarci, dopotutto è una cosa di testa...
paulus69
18-04-2008, 19:37
in effetti il vivere nella paura dell'attacco di panico non aiuta...è come avere paura costantemente e poi alla fine arriva la mazzata...la cosa migliore sarebbe non pensarci, dopotutto è una cosa di testa...
ti assicuro che un dappato(sofferente di dap..attacchi di panico)vive nel terrore del "quando" si scatenerà un'altro attacco.
Jammed_Death
18-04-2008, 19:39
ti assicuro che un dappato(sofferente di dap..attacchi di panico)vive nel terrore del "quando" si scatenerà un'altro attacco.
penso che questo contribuisca non poco a far venire il prossimo attacco no?
Xalexalex
18-04-2008, 19:56
E' quello che intendevo io.. Non ci pensi e vai avanti...
Alcor_81
18-04-2008, 20:07
E' quello che intendevo io.. Non ci pensi e vai avanti...
Esatto ;)
Teliqalipukt
18-04-2008, 20:22
Premetto che non ho mai avuto attacchi di panico e non ho competenze mediche particolari, per cui parlo da totale profano :D
Quello che vorrei chiedere è se c'è qualcuno che ne è uscito senza medicinali o altro.. Come detto sopra non ne ho mai avuti, ma l'idea che ho in testa è che dopo il primo attacco, appurato che questo sia un attacco di panico e quindi "nulla di grave" (s'intende nulla di dovuto a una malattia, nessun presagio di decesso imminente), si dovrebbe essere consapevoli della natura degli attacchi, e se questi arrivano si lasciano durare e poi si va avanti, con la consapevolezza che, appunto, non è nulla...
Illuminatemi :D
Alex
Io.
Mi è successo cinque anni fa. Ne ho avuti diversi, racchiusi in un breve periodo di tempo. Avevo battito accelerato, sudavo, paura immotivata di sentirmi male e di svenire.
Il medico mi consigliò di soffiare in un sacchetto (io usai uno di quelli che si usano per surgelare le cose) in modo da non iperventilare, e mi diede un blando ansiolitico.
L'ansiolitico però non l'ho mai usato, gettai la scatola subito dopo.
A me sono passati così come sono venuti.
Personalmente conosco tanti amici che ne soffrono o ne hanno sofferto. E' una cosa che capita a tantissime persone. Può capitare a chiunque, a qualsiasi età. L'importante è avere un medico di base che non ti prende in giro e che invece sa darti qualche buon consiglio.
ho visto persone trarre molto giovamento dalla cognitivo-comportamentale
ma durante l'attacco di panico di cosa si ha paura? della possibilità di morire? :confused:
Teliqalipukt
18-04-2008, 23:16
ma durante l'attacco di panico di cosa si ha paura? della possibilità di morire? :confused:
Sì, nelle forme più acute sì. Si arriva a pensare di aver un attacco di cuore. Al Pronto Soccorso ne arrivano tanti di questi casi. La persona si tranquillizza solo dopo che il medico l'ha visitato e gli ha fatto un ecg.
Nei casi gravi chi soffre di attacchi di panico fa continui check up, è convinto di avere qualche malattia non diagnosticata.
ciuketto
18-04-2008, 23:29
Ho avuto spesso attacchi di panico, purtroppo quando si fanno i conti con la depressione è normale.
Manca il respiro, si suda freddo, sopratutto si ha paura di qualsiasi cosa, si asente che sta per succedere qualcosa di gravissimo ma non si capisce cosa, si ha paura di morire, tachicardia.
ne ho sofferto anni fa..poi con l'aiuto di uno specialista è tutto passato..difficilmente si riesce a superare da soli queste cose;)
Poi è stato un susseguirsi di stati d'ansia che mi facevano sentire come sbandato,... , quando ho visto che la situazione mi stava sfuggendo di mano, sono andato dal medico e lui mi ha prescritto degli antidepressivi e ansiolitivi, non appena sono uscito dal medico con la ricetta mi sono recato in farmacia e ho acquistato i medicinali, sono andato a casa ho guardato le scatole dei medicinali che avevo appena acquistati e li ho buttati nella spazzatura. E per fortuna ne sono uscito con la mia forza di volontà, aggirando il problema e facendo una vita migliore senza farmi troppe seghe mentali.
Adesso da un'anno a sta parte non si sono verificati più questi fastidiosi stati d'animo che appaiono improvvisamente quando il nostro cervello va in corto con il nostro corpo, facendoci le classiche seghe mentali.
Ma alcuni purtroppo non hanno la stessa forza di volontà e ricorrono a sua volta a terapie psichiatriche con l'accompagnamento di medicine, alcuni ne escono per altri invece ci vuole un po' di tempo, dipende dal soggetto.
Dipende tutto dal nostro cervello.
Non posso fare a meno di quotare; inoltre posso dire che la prima volta mi ha colto completamente spiazzato: non avevo proprio idea di cio' che stava accadendo, l'unica cosa che ricordo distintamente era il voler fuggire dal mio corpo...
francoisk
19-04-2008, 10:00
ti assicuro che un dappato(sofferente di dap..attacchi di panico)vive nel terrore del "quando" si scatenerà un'altro attacco.
infatti, non è che si decide di pensarci, decide il cervello che non è "controllabile" purtroppo su questi argomenti c'è molta "ignoranza" e nessuno può mai nemmeno lontanamente capire cosa si prova durante un attacco, se non ne ha mai avuti, nemmeno uno psichiatra può saperlo.
francoisk
19-04-2008, 10:05
sono andato dal medico e lui mi ha prescritto degli antidepressivi e ansiolitivi, non appena sono uscito dal medico con la ricetta mi sono recato in farmacia e ho acquistato i medicinali, sono andato a casa ho guardato le scatole dei medicinali che avevo appena acquistati e li ho buttati nella spazzatura. E per fortuna ne sono uscito con la mia forza di volontà, agirando il problema e facendo una vita migliore senza farmi troppe seghe mentali.
non si tratta solo di forza di volontà, gli attacchi di panico, la depressione, l'ansia etc, sono anche causate da squilibri dei neurotrasmettitori cerebrali, tra cui la serotonina, e puoi metterci tutta la forza di volontà che vuoi in alcuni casi non li risolvi da solo, se bastasse solo la forza di volontà non ci sarebbero più pazienti psichiatrici, sono malattie come quelle degli altri organi e aparrati, è come se uno ha unco scompenso cardiaco, e gli dici: dai un pò di buona volontà e guarisci :asd:
Teliqalipukt
19-04-2008, 10:13
Io però non sono d'accordo. Gli attacchi di panico non sempre sono causati da depressione. Sono tanti i fattori che possono scatenare attacchi di panico, non ultimo una certe dose di ipocondria. E poi sicuramente ansia e stress.
Ma l'equazione depresso=attacchi di panico non mi convince per niente.
ciuketto
19-04-2008, 10:28
Io però non sono d'accordo. Gli attacchi di panico non sempre sono causati da depressione. Sono tanti i fattori che possono scatenare attacchi di panico, non ultimo una certe dose di ipocondria. E poi sicuramente ansia e stress.
Ma l'equazione depresso=attacchi di panico non mi convince per niente.
Non necessariamente chi ha un attacco di panico è depresso.
Ma la depressione sovente si accompagna ad attacchi di panico.;)
francoisk
19-04-2008, 12:00
Ma l'equazione depresso=attacchi di panico non mi convince per niente.
prova a vivere per un paio d'anni con la paura di uscire, di prendere l'autobus, l'aereo, la metropolitana, etc per paura di avere un attacco in quei posti e poi vedi se cadi in depressione o no;)
Teliqalipukt
19-04-2008, 12:14
prova a vivere per un paio d'anni con la paura di uscire, di prendere l'autobus, l'aereo, la metropolitana, etc per paura di avere un attacco in quei posti e poi vedi se cadi in depressione o no;)
Non hai capito di cosa si stava parlando.
Parlavamo delle cause dei DAP, non dei suoi effetti ;)
documentandosi si scopre che alcune persone riescono a guarire da sole, altre con l'aiuto dello psicologo senza ricorrere a nessun farmaco... questo significa che il problema non è fisico ma solamente psicologico...
è vero che il cervello rilascia in quelle sistuazioni sostanze chimiche che suscitano tachicardia, tremori e tutti gli altri sintomi fisici ma le rilascia in seguito a paure e stimoli di natura psicologica, fisiologicamente non c'è nulla che non va che fa avere ad una persona un attacco di panico (neanche a livello di collegamenti neuronali, questi sono alterati per effetto, non sono la causa)...
si puo fare una prova per capire come il pensiero condiziona il fisico a volte: se ci si trova in una situazione triste viene da piangere, se si è ansiosi o preoccupati per un esame il battito cardiaco aumenta, se si è emozionati si puo tremare...
da quel che ho capito documentandomi un po questi problemi sono di natura psicologica... se ho capito bene ad esempio per assurdo una persona che non teme realmente la morte ad esempio non ne potrebbe soffrire.
quindi da questa malattia si puo guarire anche con la forza di volontà, con la ragione o per carattere si puo essere immuni... cosa che invece non è possibile con le malattie fisiche, perche uno che è malato di cancro o ha il raffreddore deve per forza prendere delle medicine, in questo caso invece no.
francoisk
19-04-2008, 12:34
quindi da questa malattia si puo guarire anche con la forza di volontà, con la ragione o per carattere si puo essere immuni... cosa che invece non è possibile con le malattie fisiche, perche uno che è malato di cancro o ha il raffreddore deve per forza prendere delle medicine, in questo caso invece no.
spero che passi di qui qualche psichiatra a risponderti.
Han Solo
19-04-2008, 12:41
Beh del resto gli antidepressivi\ansiolitici\... sono in genere sintomatici, dovrebbero servire da aiuto soprattutto per superare le proprie paure, ma di certo guarendo non li si prende tutta la vita.
Normalmente c'è un motivo conscio o meno che porta depressione\dap, almeno così ho capito. Ammettendo e superando questa difficoltà ci si dovrebbe lasciare alle spalle il disturbo (poi magari si tratta di difficoltà esistenziali...).
EDIT ovviamente semplificando molto e in linea generale, se c'è qualcuno esperto che non concorda discuto volentieri :D
spero che passi di qui qualche psichiatra a risponderti.
guarda non sono assolutamente esperto nel campo, io ho riportato e rielaborato le notizie che ho trovato... :boh:
se qualcuno con qualche competenza in materia mi sa correggere o confermare quello che ho detto ben venga :)
ps: il mio discorso non vuol dire che le malattie fisiche sono di serie A e le malattie psicologiche sono di serie B... semplicemente che sono due tipi di malattia diversi e di conseguenza necessitano come è giusto che sia di cure diverse
questa è la descrizione di un'attacco d'ansia, come puoi vedere parte tutto dalla paura e tutti i sintomi fisiologici compreso il rilascio di adrenalina/epinefrina sono provocati dalla paura iniziale...
I vari sintomi di un attacco di panico possono essere compresi come segue. Per primo arriva l'improvviso inizio di una paura con poco o nessuno stimolo. Questo porta al rilascio di adrenalina (epinefrina) che causa la cosiddetta risposta “attacca o fuggi”, per cui il corpo si prepara ad un'attività fisica importante. Questo porta a sua volta ad una frequenza cardiaca accresciuta (tachicardia), respirazione rapida (iperventilazione) e sudorazione (che aumenta la presa e aiuta la perdita di calore). Siccome l'attività vigorosa succede raramente, l'iperventilazione porta ad abbassare i livelli di anidride carbonica nei polmoni e quindi nel sangue. Questo porta al cambiamento di pH del sangue che a sua volta porta a tanti altri sintomi, come formicolio o intorpidimento, vertigini e stordimento. Da parte di qualcuno è anche possibile sentire di non essere in grado di trattenere l'aria che respira, e di conseguenza cominciare a respirare più profondamente: anche questo fa decrescere i livelli di anidride carbonica nel sangue.
Chiunque si iperventila per un breve periodo di tempo può mostrare questi sintomi. Per le persone sofferenti di attacchi di panico che sanno questo, questi sintomi sono visti spesso come prova ulteriore di quanto sia seria la loro condizione. Un circolo vizioso di rilascio di adrenalina alimenta e peggiora i sintomi fisici e lo stress psicologico.
francoisk
19-04-2008, 13:24
Nei pazienti con disturbi di panico tre aree cerebrali risultano carenti di un componente fondamentale di un sistema chimico di segnalazione che regola le emozioni. Lo hanno scoperto alcuni ricercatori del National Institute of Mental Health (NIMH) degli Stati Uniti in uno studio pubblicato sul numero del 21 gennaio 2004 della rivista "Neuroscience".
Gli scan cerebrali rivelano che, in alcune strutture al centro del cervello, un tipo di recettore della serotonina è ridotto di circa un terzo. La scoperta è la prima a mostrare in questi pazienti un'anormalità di questo recettore fondamentale per l'azione di molti farmaci contro l'ansia, e potrebbe spiegare come i geni possono influenzare la vulnerabilità.
Ogni anno, milioni di persone soffrono di attacchi di panico e provano sensazioni di paura intensa e sintomi fisici a volte confusi con un attacco cardiaco. Se non curato, il disturbo può mettere in modo una serie di sindromi psicologicamente debilitanti come l'agorafobia, il terrore dei luoghi pubblici.
I disturbi di panico sono ereditari e i ricercatori sospettano da tempo che presentino una componente genetica. La nuova scoperta, insieme alle prove fornite da recenti studi sugli animali, suggerisce che alcuni geni possano accrescere il rischio del disturbo codificando un calo di espressione dei recettori.
Alexander Neumeister, Wayne Drevets e colleghi hanno usato la PET (tomografia a emissione di positroni) per visualizzare i recettori 5-HT1A nelle aree cerebrali d'interesse in 16 pazienti, sette dei quali soffrivano, oltre che di disturbi di panico, anche di depressione. Un tracciatore radioattivo (FCWAY) si legava ai recettori rivelando la loro posizione. A differenza di 15 soggetti sani di controllo, in tutti i pazienti i recettori sono risultati ridotti in media di quasi un terzo nel cingolato anteriore, in quello posteriore e nel raphe. Fonte: Le Scienze (26/01/2004)
fonte: http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=438
molto interessante quello che hai postato!
sembra comunque che sulla materia ci siano dibattiti e ancora molte cose da scoprire...
le notizie che hai postato come altre che avevo visto significano che ci puo essere una predisposizione genetica e fisiologica ad enfatizzare le emozioni
Gli scan cerebrali rivelano che, in alcune strutture al centro del cervello, un tipo di recettore della serotonina è ridotto di circa un terzo. La scoperta è la prima a mostrare in questi pazienti un'anormalità di questo recettore fondamentale per l'azione di molti farmaci contro l'ansia, e potrebbe spiegare come i geni possono influenzare la vulnerabilità.
se quella fisiologica non fosse solo una predisposizione ma anche il vero motivo delle crisi allora una cura psicologica (che sembra essere attualmente la piu efficace) non dovrebbe funzionare...
questo è in sintesi quello che ho capito...
francoisk
19-04-2008, 15:02
io penso sia un mix di cose, il vissuto, le problematiche dellavita (lavorative, relazionali) la questione dei neurotrasmettitori e quella ereditario-genetica.
paulus69
19-04-2008, 20:44
guarda non sono assolutamente esperto nel campo, io ho riportato e rielaborato le notizie che ho trovato... :boh:
se qualcuno con qualche competenza in materia mi sa correggere o confermare quello che ho detto ben venga :)
infatti hai rielaborato male...te lo scrive uno che ha passato 12 anni di vita con una dappata,che scrive su un vero forum dedicato e protetto(dove verrei bannato a vita se scrivessi ciò che ti sto per scrivere...;) )e che segue indirettamente molti altri dappati.
dal vero dap non se ne esce mai definitivamente...ovvero dai dap cronici,che poi la cronicizzazione è sottintesa se non si interviene bene e subito con psicoterapie comportamentali e l'ausilio di ansiolitici,non è raro che si abbini pure un AD per controbilanciare l'azione dell' ansiolitico..vabbè..ma quì scenderemmo nella farmacologia,quindi non solo ot...ma pure pericolosa in un ambiente non protetto come la piazzetta...
ultimamente si stà studiando l'alterazione dei valori chimici in determinate aree del cervello...ovvero gli scienziati scorgono delle interessanti premesse nello studio di questa malattia molto invalidante,questi studi son alquanto diversi da quelli sulla ricaptazione della serotonina ad opera di alcuni recettori...che poi stanno alla base dello studio sulle 2 depressioni riconosciute(mayor e bipolare)
da ricordare che dalla depressione non si passa al dap...ma al contrario il dap può portare a stati depressivi...ma quì c'è da considerare il fattore invalidante del dap..che come già riportato da francoiks..prova a non riuscire a uscire da casa per tot mesi/anni...
nei molti casi da me seguiti per interesse moolto personale...alla base c'è sempre un trauma non elaborato,con trauma non intendo pedissequamente riportare un lutto,trauma fisico/psichico o similia...ma pure l'incapacità improvvisa di non reagire normalmente ad una data situazione in un dato momento..e non riuscendo ad accettarlo/rielaborarlo si innesca conflittuosità/stress all'interno di se stessi...ciò che può portare ad un attacco di panico,con l'iniziale derealizzazione,sudorazione,sensazione di morte improvvisa,desiderio di fuga..etc etc che possono essere accresciute se "vissute" in situazioni agoràfobiche /claustrofobiche.
come dicevo/scrivevo pocanzi...curandosi non si esce dal dap come malattia ma si può vivere più o meno normalmente per parecchio prima di una ricaduta;solo in occasione di puerperio ho riscontrato un notevole miglioramento nel breve e medio termine..pure nel lungo..ma si diventa però più sensibili a lievi depressioni o sporadiche crisucce;per contro...un'altra mia conoscente,madre da 6 mesi è addirittura peggiorata...:rolleyes:
per la cronaca...non se ne esce(se mai possibile uscirne...)con le proprie forze...,colpisce prevalentemente persone molto intelligenti(c'è un nesso...)i familiari sono essenziali ma spesso diventano sia un alibi sia un'ulteriore autocolpevolizzazione...infine...proprio perchè così progettati da madre natura....nessun uomo,sano di mente,non temerebbe la morte...:O
capito, grazie mille per la spiegazione...
l'unica cosa che non ho capito del tuo discorso e che non avevo trovato da nessun'altra parte è il fatto che colpisca prevalentemente persone intelligenti... c'è un motivo?
Scusate, non ho letto tutta la discussione, ma l'ultima affermazione mi fa sorgere un dubbio, perché ho visto anche persone completamente idiote farsi prendere da attacchi di panico, però non credo esistano studi statistici che mettano in rapporto il QI con la frequenza degli attacchi di panico :confused:
{|e;22102001']Scusate, non ho letto tutta la discussione, ma l'ultima affermazione mi fa sorgere un dubbio, perché ho visto anche persone completamente idiote farsi prendere da attacchi di panico, però non credo esistano studi statistici che mettano in rapporto il QI con la frequenza degli attacchi di panico :confused:
anche a me suona strano, infatti è per questo che ho chiesto se è stata una sua impressione oppure se è cosa provata... :rolleyes:
francoisk
20-04-2008, 11:24
capito, grazie mille per la spiegazione...
l'unica cosa che non ho capito del tuo discorso e che non avevo trovato da nessun'altra parte è il fatto che colpisca prevalentemente persone intelligenti... c'è un motivo?
secondo me perchè le persone intelligenti, per certi versi, vivono peggio degli idioti
perchè si fanno più problemi, si pongono molti interrogativi, e hanno una sensibilità maggiore, gli idioti invece campano senza pensare a nulla, tipico esempio della persona che ogni lunedi compra la gazzetta, poi discute delle partite in treno, sul lavoro, il lunedi sera guarda il processo, il mercoledi sera va a fare la partita di calcetto, il venerdi sera pizza con gli amici e partita a bowling, sabato mattina portano l'auto all'autolavaggio, sabato pomeriggio altra partita di calcetto, sabato sera guardano l'anticipo di campionato, con le ragazze che non si scocciano di seguirli, in genere sono fidanzati da circa 10 anni :asd: e la domenica stadio a seguire la loro squadra, poi non sanno manco perchè come mai si trovanoi sulla terra, non si pongono nessun interrogativo di nessun tipo, secondo voi un personaggio cosi può mai soffrire di attacchi di panico? :ciapet:
redcloud
20-04-2008, 14:47
Anche io ne soffro e ci convivo (male). Non mi riuscivo a spiegare la causa. Mi venne il primo di punto in bianco circa 6 anni fa nel dormiveglia. Stavo sbiancando! Poi piano piano ho capito che si trattava di attacchi di panico. Leggevo articoli su internet sui sintomi: palpitazioni, sudore, tremolio, "sensazione di morte in arrivo©". Non sono mai andato da uno specialista sperando di poter riuscire a vincerli da solo. Ancora non ci riesco e me ne sto facendo una ragione. Ho capito anche che ne soffro perchè ho smesso di fare attività fisica da un giorno all'altro. Mi allenavo da 10 anni 3-4 volte a settimana. Poi ho smesso di punto in bianco, non è stata una cosa graduale. Al 99% è questa la causa. E devo dire anche che in quest'ultimo anno ho ripreso a fare attività fisica e le cose sono migliorate tantissimo (anche se mi è venuta la labirintite che viene e che va :doh: ).
secondo me perchè le persone intelligenti, per certi versi, vivono peggio degli idioti
perchè si fanno più problemi, si pongono molti interrogativi, e hanno una sensibilità maggiore, gli idioti invece campano senza pensare a nulla, tipico esempio della persona che ogni lunedi compra la gazzetta, poi discute delle partite in treno, sul lavoro, il lunedi sera guarda il processo, il mercoledi sera va a fare la partita di calcetto, il venerdi sera pizza con gli amici e partita a bowling, sabato mattina portano l'auto all'autolavaggio, sabato pomeriggio altra partita di calcetto, sabato sera guardano l'anticipo di campionato, con le ragazze che non si scocciano di seguirli, in genere sono fidanzati da circa 10 anni :asd: e la domenica stadio a seguire la loro squadra, poi non sanno manco perchè come mai si trovanoi sulla terra, non si pongono nessun interrogativo di nessun tipo, secondo voi un personaggio cosi può mai soffrire di attacchi di panico? :ciapet:
:D :D :D
Xalexalex
21-04-2008, 12:16
secondo me perchè le persone intelligenti, per certi versi, vivono peggio degli idioti
perchè si fanno più problemi, si pongono molti interrogativi, e hanno una sensibilità maggiore, gli idioti invece campano senza pensare a nulla, tipico esempio della persona che ogni lunedi compra la gazzetta, poi discute delle partite in treno, sul lavoro, il lunedi sera guarda il processo, il mercoledi sera va a fare la partita di calcetto, il venerdi sera pizza con gli amici e partita a bowling, sabato mattina portano l'auto all'autolavaggio, sabato pomeriggio altra partita di calcetto, sabato sera guardano l'anticipo di campionato, con le ragazze che non si scocciano di seguirli, in genere sono fidanzati da circa 10 anni :asd: e la domenica stadio a seguire la loro squadra, poi non sanno manco perchè come mai si trovanoi sulla terra, non si pongono nessun interrogativo di nessun tipo, secondo voi un personaggio cosi può mai soffrire di attacchi di panico? :ciapet:
Amigo, tu hai un problema col calcio :asd:
francoisk
21-04-2008, 14:35
Ha problemi in generale e basta! :)
l'importante è che tu non ne abbia :stordita: , però se ti sei identificato con quello dell'esempio che ho fatto, stai tranquillo che campi cent' anni :asd:
francoisk
21-04-2008, 18:58
Scusa ma onestamente che cazz di ragionamento è? :confused: :mbe: :rolleyes: :fagiano:
è chiaro che è un pò scherzoso, ma cmq in fin dei conti questo è, c'è gente che campa solo di caxxate e chi si pone mille interrogativi.
Xalexalex
21-04-2008, 19:35
Teorie anticalcistiche a parte :Prrr: il discorso di francoisk non è sbagliato in fondo... In generale se io "non so" riguardo a una cosa, sicuramente di questa non mi posso preoccupare :D
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