DonaldDuck
14-04-2008, 08:12
http://www.corriere.it/economia/08_aprile_13/alitalia_bocca_confturismo_b0101e0e-0971-11dd-84be-00144f486ba6.shtml
Il presidente Bocca: «Un dovere per gli operatori del settore valutare la compagnia e salvaguardarne italianità»
ROMA - Anche gli imprenditori del settore turistico italiano sono pronti a scendere in campo per salvare Alitalia. Lo ha annunciato a «Domenica In Attualità» il presidente di Confturismo e Federalberghi, Bernabò Bocca. Nel corso di un'intervista rilasciata a Monica Setta, il presidente del gruppo Sina Hotel (oltre 100 milioni di euro di fatturato) ha spiegato che «qualora la trattativa con Air France non dovesse andare in porto, credo che da parte degli operatori del turismo sia un dovere valutare Alitalia anche da un punto di vista commerciale». «Sono pronto ad impegnarmi come imprenditore con il mio gruppo - ha assicurato Bocca - e spero ci siano molti colleghi interessati a investire in un piano industriale serio che salvaguardi l'italianità della compagnia aerea».
Intanto, a causa del momento politico, e in attesa del responso delle urne, anche per l'ex compagnia di bandiera è in atto una pausa di riflessione. Ma una soluzione alla vicenda è tutt'altro che vicina, anzi tutta da trovare. E in questa situazione, incombe la crisi di liquidità visto che le casse dell'aviolinea sono ormai agli sgoccioli **: sabato scorso, peraltro, il presidente dell'Enac Vito Riggio ha ipotizzato perfino una sospensione della licenza qualora «entro due settimane, o al massimo tre», Alitalia non ripristinerà una liquidità di almeno 12mesi.
A scrutinio ultimato, Alitalia tornerà alla ribalta della cronaca e della discussione politica. Sarà il primo vero scoglio per la maggioranza che uscirà dalle urne, e l'ultima prova di fuoco per il governo uscente alle prese con il difficile tentativo di ricucire le fila del dialogo con Air France-Klm. Il punto sarà fatto martedì prossimo: un nuovo incontro tra azienda e sindacati è già stato fissato in mattinata e servirà a focalizzare l'attenzione sulle misure urgenti.
13 aprile 2008
** Che la liquidità sia agli sgoccioli molto probabilmente non è esatto vista la recente dichiarazione del ministro Bianchi
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/economia/alitalia-16/bianchi-alitalia/bianchi-alitalia.html
Il titolare del ministero dei Trasporti rivela che la compagnia ha risorse
per andare avanti ancora mesi. "La data del 31 marzo decisa da Air France"
Alitalia, il ministro Bianchi assicura
"Ci sono risorse per tutto il 2008"
ROMA - Alitalia ha risorse e liquidità per vivere per tutto il 2008. Non è vero, quindi, quello che Padoa Schioppa ha ribadito ieri quando ha parlato di "tempo quasi scaduto e "poche settimane di sopravvivenza". Lo dice il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, indipendente di Rifondazione, in un'intervista a Popolare network. Dichiarazioni destinate a lasciare il segno nella complessa trattativa che vede Air France-Klm convinta di acquistare la compagnia aerea italiana, il governo che ha dato il via libera e il Pdl ostile ad una "svendita" e sponsor di una cordata italiana in grado di acquistarla.
"I dati ufficiali dicono che Alitalia ha presentato qualche mese fa un piano cosiddetto di sopravvivenza dove prevedeva che per tutto il 2008 ci sarebbe stata liquidità sufficiente" dice Bianchi. "Ora - ha aggiunto - posso anche pensare che in questi primi tre mesi dell'anno la situazione si sia complicata e aggravata, magari non si può arrivare fino alla fine dell'anno, ma escludo che ci siano solo poche settimane di sopravvivenza. Mi sembra un allarme non giustificato, a meno che Alitalia non ci faccia vedere effettivamente qual è la situazione attuale dei conti. Per ora dobbiamo stare a quello che ha messo per iscritto".
Le parole del ministro sono, paradossalmente, miele per i disegni di Berlusconi che ha fatto diventare Alitalia una questione di orgoglio nazionale e l'hub di Malpensa "la" questione regine nel nord Italia. Sul 31 marzo Bianchi precisa che "quella data è stata fissata da Air France, non esiste una scadenza perentoria di nessun tipo. Hanno chiesto di avere una risposta per quella data, ma una richiesta non deve essere per forza accolta. Se serve più tempo immagino non ci sarà motivo per non averlo e valutare la situazione".
"Non c'è motivo di affrettarci - ha detto ancora il ministro - ci sono molte ragioni che lo sconsigliano, intanto perchè bisogna evitare che la gatta frettolosa faccia gattini ciechi, poi siamo in prossimità delle elezioni e infine credo che come in tutte le trattative bisogna portare avanti quella con Air France con la pazienza e con la determinazione che serve. E intanto aprire l'altra perchè questo ci può consentire di avere due offerte e scegliere la migliore".
(23 marzo 2008)
Il presidente Bocca: «Un dovere per gli operatori del settore valutare la compagnia e salvaguardarne italianità»
ROMA - Anche gli imprenditori del settore turistico italiano sono pronti a scendere in campo per salvare Alitalia. Lo ha annunciato a «Domenica In Attualità» il presidente di Confturismo e Federalberghi, Bernabò Bocca. Nel corso di un'intervista rilasciata a Monica Setta, il presidente del gruppo Sina Hotel (oltre 100 milioni di euro di fatturato) ha spiegato che «qualora la trattativa con Air France non dovesse andare in porto, credo che da parte degli operatori del turismo sia un dovere valutare Alitalia anche da un punto di vista commerciale». «Sono pronto ad impegnarmi come imprenditore con il mio gruppo - ha assicurato Bocca - e spero ci siano molti colleghi interessati a investire in un piano industriale serio che salvaguardi l'italianità della compagnia aerea».
Intanto, a causa del momento politico, e in attesa del responso delle urne, anche per l'ex compagnia di bandiera è in atto una pausa di riflessione. Ma una soluzione alla vicenda è tutt'altro che vicina, anzi tutta da trovare. E in questa situazione, incombe la crisi di liquidità visto che le casse dell'aviolinea sono ormai agli sgoccioli **: sabato scorso, peraltro, il presidente dell'Enac Vito Riggio ha ipotizzato perfino una sospensione della licenza qualora «entro due settimane, o al massimo tre», Alitalia non ripristinerà una liquidità di almeno 12mesi.
A scrutinio ultimato, Alitalia tornerà alla ribalta della cronaca e della discussione politica. Sarà il primo vero scoglio per la maggioranza che uscirà dalle urne, e l'ultima prova di fuoco per il governo uscente alle prese con il difficile tentativo di ricucire le fila del dialogo con Air France-Klm. Il punto sarà fatto martedì prossimo: un nuovo incontro tra azienda e sindacati è già stato fissato in mattinata e servirà a focalizzare l'attenzione sulle misure urgenti.
13 aprile 2008
** Che la liquidità sia agli sgoccioli molto probabilmente non è esatto vista la recente dichiarazione del ministro Bianchi
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/economia/alitalia-16/bianchi-alitalia/bianchi-alitalia.html
Il titolare del ministero dei Trasporti rivela che la compagnia ha risorse
per andare avanti ancora mesi. "La data del 31 marzo decisa da Air France"
Alitalia, il ministro Bianchi assicura
"Ci sono risorse per tutto il 2008"
ROMA - Alitalia ha risorse e liquidità per vivere per tutto il 2008. Non è vero, quindi, quello che Padoa Schioppa ha ribadito ieri quando ha parlato di "tempo quasi scaduto e "poche settimane di sopravvivenza". Lo dice il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, indipendente di Rifondazione, in un'intervista a Popolare network. Dichiarazioni destinate a lasciare il segno nella complessa trattativa che vede Air France-Klm convinta di acquistare la compagnia aerea italiana, il governo che ha dato il via libera e il Pdl ostile ad una "svendita" e sponsor di una cordata italiana in grado di acquistarla.
"I dati ufficiali dicono che Alitalia ha presentato qualche mese fa un piano cosiddetto di sopravvivenza dove prevedeva che per tutto il 2008 ci sarebbe stata liquidità sufficiente" dice Bianchi. "Ora - ha aggiunto - posso anche pensare che in questi primi tre mesi dell'anno la situazione si sia complicata e aggravata, magari non si può arrivare fino alla fine dell'anno, ma escludo che ci siano solo poche settimane di sopravvivenza. Mi sembra un allarme non giustificato, a meno che Alitalia non ci faccia vedere effettivamente qual è la situazione attuale dei conti. Per ora dobbiamo stare a quello che ha messo per iscritto".
Le parole del ministro sono, paradossalmente, miele per i disegni di Berlusconi che ha fatto diventare Alitalia una questione di orgoglio nazionale e l'hub di Malpensa "la" questione regine nel nord Italia. Sul 31 marzo Bianchi precisa che "quella data è stata fissata da Air France, non esiste una scadenza perentoria di nessun tipo. Hanno chiesto di avere una risposta per quella data, ma una richiesta non deve essere per forza accolta. Se serve più tempo immagino non ci sarà motivo per non averlo e valutare la situazione".
"Non c'è motivo di affrettarci - ha detto ancora il ministro - ci sono molte ragioni che lo sconsigliano, intanto perchè bisogna evitare che la gatta frettolosa faccia gattini ciechi, poi siamo in prossimità delle elezioni e infine credo che come in tutte le trattative bisogna portare avanti quella con Air France con la pazienza e con la determinazione che serve. E intanto aprire l'altra perchè questo ci può consentire di avere due offerte e scegliere la migliore".
(23 marzo 2008)