View Full Version : Nikon: Highlights
Ciao,
ennesima domanda ma questa volta in casa nikon.
La funzione Highlights è quella che permette di vedere direttamente sull'LCD le alte luci bruciate che lampeggiano.
Mi pare una funzione molto interessante e di uso immediato.
Chi ha Nikon che osservazioni ha in merito?
E poi come mai Canon non ha mai introdotto una tale funzione che mi pare utile?
Ciao e grazie :)
DIDAC
AarnMunro
27-03-2008, 20:48
...
La funzione Highlights è quella che permette di vedere direttamente sull'LCD le alte luci bruciate che lampeggiano.
...
E poi come mai Canon non ha mai introdotto una tale funzione che mi pare utile?
Nella 40D c'è. Se non sai le cose SALLE!
marklevi
27-03-2008, 21:39
c'è pure nella vetusta 20d...
curiosità. nella 20d e 5d, per avere il lampeggiamento bisognava impostare la visione della foto in miniatura+ dati di scatto
con la 1d3 (e credo con la 40d e 450d) è già attivo con la review della foto a tutto schermo...
Nella 40D c'è. Se non sai le cose SALLE!
Guardabbi la review della 40D ma non troverebbi la cosa. Bene! Grazie! Questa ebbe una fantastica notizia :D :D :D
Ciauz
DIDAC
c'é anche nella 350 (come dice mark, devi aprire l' istogramma)
AarnMunro
28-03-2008, 12:09
c'é anche nella 350 (come dice mark, devi aprire l' istogramma)
Ma nella 350D appare in riquadro affianco all'istogramma in un display da 1,8".
Nella 40D appare in Sensourraund nel megaschermo da 3". :ciapet:
Puoi anche sederti e mangiarti il SuperMac che ti piace tanto!
marklevi
28-03-2008, 22:05
ci sarebbe da approfondire se questi lampeggiamenti sono riferiti a dati fuori dagli 8 bit rappresentabili da un jpg o dai 12-24 di un raw...
ci sarebbe da approfondire se questi lampeggiamenti sono riferiti a dati fuori dagli 8 bit rappresentabili da un jpg o dai 12-24 di un raw...
dis is a gud question.... tancs Mark..!
albus
code010101
28-03-2008, 22:24
ci sarebbe da approfondire se questi lampeggiamenti sono riferiti a dati fuori dagli 8 bit rappresentabili da un jpg o dai 12-24 di un raw...
ho cercato sul manuale della D300 e non è specificato (sti' manuali sono
fatti con i piedi), cmq in percentuale non dovrebbero esserci differenze :fagiano:
AarnMunro
29-03-2008, 13:03
ho cercato sul manuale della D300 e non è specificato (sti' manuali sono
fatti con i piedi), cmq in percentuale non dovrebbero esserci differenze :fagiano:
Ma allora "celai" in mano questa 300D? La porti a Camogli? Leghi le mani alla Simo...che non possa fare foto migliori delle tue? :D
dis is a gud question.... tancs Mark..!
albus
Quoto. Ma la risposta? Perchè se si basasse sugli 8 bit del jpeg a questo punto risulterebbe inutile o per lo meno "pessimistica" questa funzione.
Preso dalla prova della D80 su dpreview: "4: Highlights - Note that the blinking areas aren't necessarily completely overexposed but are above a preset threshold".
Quindi non necessariamente sono zone bruciate.
AarnMunro
29-03-2008, 15:01
Preso dalla prova della D80 su dpreview: "4: Highlights - Note that the blinking areas aren't necessarily completely overexposed but are above a preset threshold".
Quindi non necessariamente sono zone bruciate.
Ed in ogni caso...se il soggetto è a posto...me ne fregherei di zone bianche o nere...E' il soggetto che conta.
code010101
29-03-2008, 16:00
Ma allora "celai" in mano questa 300D? La porti a Camogli? Leghi le mani alla Simo...che non possa fare foto migliori delle tue? :D
no, mi sono solo scaricato il manuale, perchè sono curioso come un criceto :D
cmq per Camogli spero proprio mi sia arrivata :fagiano:
marklevi
30-03-2008, 22:59
ho cercato sul manuale della D300 e non è specificato (sti' manuali sono
fatti con i piedi), cmq in percentuale non dovrebbero esserci differenze :fagiano:
spè...
se lampeggiano perchè siamo oltre gli 8 bit del jpg è una cosa... sai che se stai scattando in raw sistemi qualcosa...
ma se bucano i 12-14bit del raw... che te sistemi? :)
che poi... non so le nikon... ma le canon, tutte, hanno un terribile difetto... se è solo 1 canale rgb che va oltre il fondo scala dell'istogramma mica viene segnalato come sovraesposizione... il software aspetta che siano tutti e tre i canali oltre... :rolleyes:
spè...
se lampeggiano perchè siamo oltre gli 8 bit del jpg è una cosa... sai che se stai scattando in raw sistemi qualcosa...
ma se bucano i 12-14bit del raw... che te sistemi? :)
che poi... non so le nikon... ma le canon, tutte, hanno un terribile difetto... se è solo 1 canale rgb che va oltre il fondo scala dell'istogramma mica viene segnalato come sovraesposizione... il software aspetta che siano tutti e tre i canali oltre... :rolleyes:
infatti, credo che comunque la cosa giusta sia leggere l' istogramma. gli "highlights" servono come "idea" del dove si son bruciate le luci. E questo quando hai l' istogramma rgb. Se é solo la luminanza, ti attacchi.
code010101
31-03-2008, 09:36
spè...
se lampeggiano perchè siamo oltre gli 8 bit del jpg è una cosa... sai che se stai scattando in raw sistemi qualcosa...
ma se bucano i 12-14bit del raw... che te sistemi? :)
il fatto è che non so esattamente come venga fatta la conversione da 12-14bit ad 8-bit dalla macchina
io, a livello zero, se dovessi scrivere un algoritmo di conversione semplicemente riscalerei
i valori in maniera lineare in modo da avere una perdita di informazione uniforme, in tal caso,
se ad esempio il 10% dei pixel sono saturati nel raw uno avrebbe più o meno lo stesso anche nel jpeg
però forse la conversione non è lineare e magari si preferisce buttare via un po' di più alle alte e
basse luci per preservare meglio la parte "centrale"...
insomma, non lo so, ecco :fagiano:
Ste
spè...
se lampeggiano perchè siamo oltre gli 8 bit del jpg è una cosa... sai che se stai scattando in raw sistemi qualcosa...
ma se bucano i 12-14bit del raw... che te sistemi? :)
Hmmm credo che gli highlight ti facciano vedere quando il colore clippa a 1.0 a seguito del tonemapping. I 12-14 bit sono una codifica floating point dei dati raccolti dal sensore, quindi non possono "clippare" per definizione, possono solo perdere range dinamico. Ad esempio se un sensore registra un valore di luminosita' molto alto, perdi precisione nelle cifre meno significative in basso.
Questo se tutto funziona come nel 3D in tempo reale, ma visto che e' una diretta conseguenza di cio' che avviene in fotografia da anni spero che sia abbastanza attendibile.
il fatto è che non so esattamente come venga fatta la conversione da 12-14bit ad 8-bit dalla macchina
Ipotizzo, come ho scritto, che il sensore registri un valore a 12-14 bit in floating point (numero con la virgola) che esprime la quantita' di luce raccolta. Poi macchina o RAW converter, convertono questi valori in colori floating point. A questo punto entra in gioco il tonemapper che mappa valori HDR in colori che vanno da 0.0 a 1.0 che possono essere salvati a 8 o 16 bit e visualizzati a schermo. Perdonate la descrizione mooooolto semplificata.
io, a livello zero, se dovessi scrivere un algoritmo di conversione semplicemente riscalerei
i valori in maniera lineare in modo da avere una perdita di informazione uniforme, in tal caso,
se ad esempio il 10% dei pixel sono saturati nel raw uno avrebbe più o meno lo stesso anche nel jpeg
Questo e' l'operatore di tonemapping lineare :D
Di solito si usa una curva logaritmica di qualche tipo controllata dal valore di Exposure che setti in LR. Il DRO della Sony non e' altro che un tonemapper piu' sofisticato che puoi controllare dalla macchina. Il DRO Advanced dell'A700 divide l'immagine in zone e applica il tonemapper alle singole zone. Programmi come DXO usano operatori di tonemapping non globali e mooooolto piu' complessi che cercano di preservare localmente i dettagli.
E infine, io uso un tonemapper basato sull'istogramma dell'immagine, e poi una curva logaritmica.
code010101
31-03-2008, 10:53
quindi non possono "clippare" per definizione,
le CCD non hanno una capacità infinita di risposta alla luce,
c'è un limite fisico oltre il quale "saturano"...
le CCD non hanno una capacità infinita di risposta alla luce,
c'è un limite fisico oltre il quale "saturano"...
Lo so. Sto parlando di un'altra cosa: per definizione un numero in FP non clippa a 1.0. Per la trattazione questo limite fisico e' abbastanza alto da considerarlo ininfluente "for all practical purposes". Certo, se punti la macchina al sole lo vai a saturare, ma in condizioni normali perdi semplicemente precisione in basso nel momento in cui vai a rappresentare il numero. Tanto poi lo devi mappare a [0.0, 1.0].
code010101
31-03-2008, 11:09
Per la trattazione questo limite fisico e' abbastanza alto da considerarlo ininfluente "for all practical purposes"
il problema delle digitali è proprio che hanno un range dinamico
inferiore alla pellicola, partendo dallo stesso punto di nero, una
CCD satura prima di una pellicola, quindi è influente!
Certo, se punti la macchina al sole lo vai a saturare, ma in condizioni normali perdi semplicemente precisione in basso nel momento in cui vai a rappresentare il numero. Tanto poi lo devi mappare a [0.0, 1.0].
aspe, credo però che visto che la risposta non é: x moltiplicato secondi ma solo "X", il puntare direttamente al sole o ad un oggetto in ombra é ininfluente, perché può raggiungere i medesimi valori (variando il tempo, nell' esposizione)
il problema delle digitali è proprio che hanno un range dinamico
inferiore alla pellicola, partendo dallo stesso punto di nero, una
CCD satura prima di una pellicola, quindi è influente!
Code, stiamo parlando di due cose molto diverse :)
Io sto parlando della codifica in floating point del segnale, non del segnale originale. Un numero in floating point non clippa a 1.0, colpa mia, non mi ero espresso in maniera precisa.
In questa trattazione il range dinamico del sensore e' ininfluente. Se lo vai a confrontare con la pellicola (che e' un mezzo di codifica analogico) e' ovvio che sia inferiore!
aspe, credo però che visto che la risposta non é: x moltiplicato secondi ma solo "X", il puntare direttamente al sole o ad un oggetto in ombra é ininfluente, perché può raggiungere i medesimi valori (variando il tempo, nell' esposizione)
Hmmm non ho capito che cosa intendi. Su come funziona la risposta fisica dei sensori ci vuole Yoss. Il mio campo inizia dal numerino in floating point che esce dal convertitore. Da li' ti so' piu' o meno dire come funzionano le cose fino al colore a 8bit a video. Prima per me e' tutto molto fumoso :(
Edit:
Ah ho capito che intendi. Non so risponderti :D
Cercando di recuperare cio' che mi ricordo dagli esami di Elettronica 2, non credo che la risposta del sensore sia lineare col tempo, nel senso che non credo che la quantita' di luce registrata scattando contro il sole sia la medesima di quella registrata tenendo aperto per un tempo X in zona d'ombra. Ma Yoss ti sa' rispondere di sicuro molto meglio di me.
Edit:
Ah ho capito che intendi. Non so risponderti :D
Cercando di recuperare cio' che mi ricordo dagli esami di Elettronica 2, non credo che la risposta del sensore sia lineare col tempo, nel senso che non credo che la quantita' di luce registrata scattando contro il sole sia la medesima di quella registrata tenendo aperto per un tempo X in zona d'ombra. Ma Yoss ti sa' rispondere di sicuro molto meglio di me.
da quanto ne so (visto che di pellicola ne ho usata ma mai al livello in cui uso oggi il sensore) neanche la pellicola ha una risposta lineare (da qua credo il difetto di reciprocità). Certo qua yoss mi farà sapere qualcosa di sconosciuto, quindi attendo trepidante
Però, andando per assurdo, se la risposta della coppia tempo/diaframma non fosse lineare, chi ha progettato l' algoritmo che porta dal sensore al raw sarebbe masochista, decidendo deliberatamente di buttar via dati che in realtà permetterebbero più gamma tonale ;)
spiego meglio:
se per una scena il limite é, mettiamo, 1/100esimo f 4 per arrivare al limite del clipping, lo stesso clipping lo avresti con 1/50esimo f 5.6.
Mettiamo che la risposta non sia identica. In questo caso, o l' esposizione non é la medesima, o scattare con tempi più lunghi ti fa avere più gamma dinamica (perché a parità di esposizione saresti più lontano dal clipping). Visto che dubito del secondo caso (e se non fosse così, ben vengano tempi lunghi se necessari, in condizioni di gamma estesa, quindi), credo che entrambi "clippino" allo stesso modo.
D' altro canto, potrebbe essere interessante, forse, un' implementazione di raw "a due tempi", cioé che legge, se può, la risposta a metà esposizione. E questo permetterebbe senza dubbio una ben più alta gamma dinamica. E magari é il principio del DR della a700, ma non credo.
yossarian
12-06-2008, 16:30
Code, stiamo parlando di due cose molto diverse :)
Io sto parlando della codifica in floating point del segnale, non del segnale originale. Un numero in floating point non clippa a 1.0, colpa mia, non mi ero espresso in maniera precisa.
In questa trattazione il range dinamico del sensore e' ininfluente. Se lo vai a confrontare con la pellicola (che e' un mezzo di codifica analogico) e' ovvio che sia inferiore!
Hmmm non ho capito che cosa intendi. Su come funziona la risposta fisica dei sensori ci vuole Yoss. Il mio campo inizia dal numerino in floating point che esce dal convertitore. Da li' ti so' piu' o meno dire come funzionano le cose fino al colore a 8bit a video. Prima per me e' tutto molto fumoso :(
Edit:
Ah ho capito che intendi. Non so risponderti :D
Cercando di recuperare cio' che mi ricordo dagli esami di Elettronica 2, non credo che la risposta del sensore sia lineare col tempo, nel senso che non credo che la quantita' di luce registrata scattando contro il sole sia la medesima di quella registrata tenendo aperto per un tempo X in zona d'ombra. Ma Yoss ti sa' rispondere di sicuro molto meglio di me.
esatto, la risposta del sensore è lineare (c'è proporzionalità diretta tra quantità di fotoni incidenti e tensione in uscita; quella che cambia è la curva in uscìta dal sensore dopo le elaborazioni dei circuiti a valle del sensore stesso (in particolare l'amplificazione può essere non lineare e, in particolare, di tipo logaritmico). L'ideale sarebbe una risposta di tipo logaritmico (in quanto ricalcherebbe la risposta dell'occhio umano e, per buona parte, quella della pellicola). Il problema della risposta logaritmica è che è più soggetta al fixed pattern noise, avvertibile soprattutto per basse intensità di radiazione incidente. Di conseguenza, la tendenza è quella di mantenere una risposta di tipo lineare in dispositivi a costo inferiore (ciò comporta una compressione della gamma dinamica), mentre, nelle fotocamere più costose si tende a privilegiare la gamma dinamica (e quindi post elaborazioni che danno luogo a risposte di tipo logaritmico (vale anche per il raw che, di fatto, non rappresenta esattamente ciò che è registrato dal sensore me viene comunque, anche se in misura inferiore, elaborato e; tale tipo di elaborazione, poichè riguarda soprattutto l'amplificazione del segnale, è più semplice da realizzare con sensori cmos, dove si ha il controllo dei parametri di ogni singolo pixel); ovviamente, in questo caso, i circuiti di NR sono più complessi e costosi. La tendenza ultima è quella di realizzare sensori che abbiano risposta di tipo lineare alle basse luci e logaritmica alle alte luci.
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