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View Full Version : Prodi: Urgente raddoppiare numero ingegneri


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Fritz!
06-03-2008, 13:39
Certo, infatti come nell'esempio che hai fatto tu del google francese (incorreggibili 'sti francesi :D ) è stato creato qualcosa che il mercato non richiedeva.
In una economia libera è il mercato che crea o meno la richiesta di un certo tipo di figure professionali: il mercato può essere regolato e orientato in una certa direzione, ma se viene programmato a tavolino è destinato a fallire per forza.

Concordo

E secondo me la cosa migliore che può fare un governa è cercare di creare quelle condizioni che servono allo sviluppo

Il capitale umano è una necessità imprescindibile. E' ovvio che quando dico sviluppo del capitale umano intendo un sistema di istruzione efficiente, non la laurea col 6 politico a cani e porci

Oltre a questo servono anche altre cose

trallallero
06-03-2008, 13:50
Eh , ma l' informatica è l' unico sbocco per ingegneria informatica , elettronica e persino per molti di telecomunicazioni ... ma anche per fisici , matematici e laureati in scienze varie ...
Fino a qualche anno fa qualche azienda che progettava circuiti elettronici la trovavi , adesso prendono tutto già pronto da Taiwan .
Ancora ancora si salvano e trovano lavoro bene ingegneri civili e meccanici , per gli altri ci si arrabatta come capita .
ma tu parlavi di linguaggi di programmazione, dico, bisogna essere ingegneri per programmare ? io quì sto gestendo un progetto in C++ allucinante di comunicazione tra i carri armati e gli insegnanti che li seguono, con tutta la logica che deve accendere/spegnere led, volumi, radio, frequenze, canali di comunicazione e faccio sia il design che l'implementazione.
Fino a 28 anni ero musicista ... e non penso di essere un genio.

Per me ingegnere è uno che inventa, ricerca, rinnova, scopre!
Uno che sfrutta i suoi 5-7 anni di studio intenso :read:

http://www.clandestinoweb.com/number-news/solo-l1-1-del-pil-linvestimento-italiano-nella-ricerca-agli-ultimi-posti-nei-paesi.html

http://www.aim.it/it/sommario/01_ricercaitaliana.pdf
Dio mio, che vergogna :nono: