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View Full Version : Niente più dimissioni in bianco: parte la riforma


er-next
05-03-2008, 12:00
E' partita oggi la riforma della risoluzione dei rapporti di lavoro..

con le dimissioni attraverso il web si eliminerà il problema delle dimissioni fatte firmare in bianco insieme al contratto d'assunzione:


Entra in vigore la riforma della risoluzione dei rapporti dei lavoro: servirà un modulo da scaricare da internet

ROMA - Le dimissioni d'ora in poi arriveranno solo attraverso il web. Entrerà in vigore domani la riforma della risoluzione volontaria dei rapporti di lavoro, nata per eliminare il fenomeno delle dimissioni in bianco. Tutte le novità sono state illustrate dal direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn. Da ora in avanti, un lavoratore potrà presentare le proprie dimissioni solo per via telematica compilando un apposito modulo da presentare entro 15 giorni al datore di lavoro.

RIFORMA - Questa la novità principale della riforma nazionale sulla risoluzione volontaria dei rapporti di lavoro che entrerà in vigore a partire dal 5 marzo. «La scelta del legislatore - ha spiegato Sinn - è motivata dalla volontà di eliminare il fenomeno delle dimissioni in bianco, molto diffuso soprattutto nell'Italia meridionale. In sostanza, al momento dell'assunzione, alcuni imprenditori fanno firmare al lavoratore una lettera di dimissioni non datata, che può essere utilizzata in ogni momento dal datore di lavoro per porre fine al rapporto. Si tratta chiaramente di un abuso». Con la riforma, il lavoratore che vorrà presentare le proprie dimissioni dovrà registrarsi sul sito nazionale del Ministero del lavoro, scaricare il modulo e compilarlo. Il documento avrà una validità di 15 giorni. «I dati richiesti sono molti e spesso piuttosto complicati - ha aggiunto Sinn - e per questo motivo è stata prevista la possibilità di rivolgersi ai Centri mediazione lavoro della Provincia oppure ai Comuni, i quali guideranno il lavoratore nel completamento della procedura. Le dimissioni presentate in altra forma saranno considerate nulle».

QUESTIONE LINGUISTICA - Per quanto riguarda l'Alto Adige, resta ancora aperta la questione linguistica: al momento, infatti, i moduli del Ministero del lavoro sono solo in italiano, anche se da Roma sono arrivate assicurazioni circa una rapida soluzione della questione. «Il legislatore - ha concluso il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn - non ha previsto alcuna differenza tra settore pubblico e privato, e la nuova norma è dunque obbligatoria anche per tutti i lavoratori della pubblica amministrazione. Le uniche eccezioni all'applicazione della legge riguardano la risoluzione consensuale del contratto e il periodo di prova».
http://www.corriere.it/economia/08_marzo_04/dimissioni_modulo_web_6df63242-e9e6-11dc-b9a0-0003ba99c667.shtml


una buona notizia per i lavoratori soprattutto un'ottima misura contro lo sfruttamento inaccettabile e incivile dei lavorati precari..

FabioGreggio
05-03-2008, 12:02
E' partita oggi la riforma della risoluzione dei rapporti di lavoro..

con le dimissioni attraverso il web si eliminerà il problema delle dimissioni fatte firmare in bianco insieme al contratto d'assunzione:



una buona notizia per i lavoratori soprattutto un'ottima misura contro lo sfruttamento inaccettabile e incivile dei lavorati precari..

aspetta 3 mesi e vedrai che fine fa questo provvedimento...:rolleyes:

fg

sander4
05-03-2008, 12:10
aspetta 3 mesi e vedrai che fine fa questo provvedimento...:rolleyes:

fg

*
Silviooooo

blamecanada
05-03-2008, 12:45
una buona notizia per i lavoratori soprattutto un'ottima misura contro lo sfruttamento inaccettabile e incivile dei lavorati precari..
Concordo.

Sperando non la eliminino...

^TiGeRShArK^
05-03-2008, 12:58
OTTIMO provvedimento..
sperando che non venga cestinato con la prossima legislature.. :muro:

Fides Brasier
05-03-2008, 13:01
non temete, questo provvedimento rimarra' anche con il nuovo avvento di silvio al governo :O
tanto con l'"ammodernamento" dello statuto dei lavoratori verra' concesso alle aziende di licenziare chiunque senza motivo, quindi chi volete che se ne freghi delle vostre dimissioni? :D

gpc
05-03-2008, 13:07
una buona notizia per i lavoratori soprattutto un'ottima misura contro lo sfruttamento inaccettabile e incivile dei lavorati precari..

Mi sembra una cosa giustissima, ma non ha nessuna influenza sul precariato propriamente detto.

Hal2001
05-03-2008, 13:09
Mi sembra una cosa giustissima, ma non ha nessuna influenza sul precariato propriamente detto.

Invece si, perché d'ora in avanti non ci saranno più ricatti.
Se il datore vuole assumere un precario lo deve fare ai modi di legge.
Un altro passo avanti che spero porterà alla modifica della Legge 30.

gpc
05-03-2008, 13:13
Invece si, perché d'ora in avanti non ci saranno più ricatti.
Se il datore vuole assumere un precario lo deve fare ai modi di legge.
Un altro passo avanti che spero porterà alla modifica della Legge 30.

Ma questo tipo di ricatto (che dubito fosse legale anche prima eh, non è che ci fosse bisogno di una riforma, bastava far rispettare la legge) riguardava chi aveva contratti regolari, non certamente i precari.
Quindi, chi era precario prima, resta precario adesso.

bjt2
05-03-2008, 13:27
Ma questo tipo di ricatto (che dubito fosse legale anche prima eh, non è che ci fosse bisogno di una riforma, bastava far rispettare la legge) riguardava chi aveva contratti regolari, non certamente i precari.
Quindi, chi era precario prima, resta precario adesso.

Come dimostri che il datore di lavoro ti ha fatto firmare il foglio in bianco molto tempo prima?

Sono daccordo che per i TD non cambia molto: a scadenza contratto vai via...

Invece potrebbe risolvere il problema dei contratti a TI che spesso fanno al sud: si intascano tutti i contributi per l'assunzione del giovane, ti sottopagano facendoti firmare una busta paga maggiorata, con la minaccia delle dimissioni in bianco... Ora un TI può puntare i piedi e pretendere i soldi effettivi che ci sono in busta senza timore di essere licenziato... L'unico problema è che se la ditta è mafiosa, ci si potrebbe trovare con una pietra al collo in fondo al mare...

gpc
05-03-2008, 13:31
Come dimostri che il datore di lavoro ti ha fatto firmare il foglio in bianco molto tempo prima?

Oddio così su due piedi non lo so :D
Però confermi che non era una pratica regolare nemmeno prima?


Sono daccordo che per i TD non cambia molto: a scadenza contratto vai via...

Ecco, è questo che intendevo dire. Sui contratti a progetto (che sono il vero precariato e abusati sotto ogni aspetto) questa riforma non ha nessun effetto.

Beelzebub
05-03-2008, 13:36
Sicuramente è una cosa positiva per eliminare il fenomeno delle dimissioni in bianco e quelle "forzate", dato che dovrà essere il lavoratore a recarsi presso uno degli enti e/o soggetti abilitati alla certificazione. Però, la legge lascia aperto uno spiraglio, e cioè quello della risoluzione consensuale del contratto. Come giustamente viene fatto notare sul Sole24Ore, c'è il rischio che tale strumento, prenda il posto delle "dimissioni forzate".

Beelzebub
05-03-2008, 13:41
Ecco, è questo che intendevo dire. Sui contratti a progetto (che sono il vero precariato e abusati sotto ogni aspetto) questa riforma non ha nessun effetto.

Considera che oggi come oggi, è quasi da pazzi stipulare un "finto" contratto a progetto, visto che la legge prevede che determinate categorie di lavoratori inquadrate con questa tipologia contrattuale (ad. es. baristi, camerieri, commessi, facchini, ecc. ecc.) vengano automaticamente considerate come lavoratore subordinato in caso di accertamento, tranne casi particolari. In più, i paletti da rispettare nei co.co.pro. sono sempre più rigidi, quindi è un bel rischio per il datore di lavoro...

gpc
05-03-2008, 13:50
Considera che oggi come oggi, è quasi da pazzi stipulare un "finto" contratto a progetto, visto che la legge prevede che determinate categorie di lavoratori inquadrate con questa tipologia contrattuale (ad. es. baristi, camerieri, commessi, facchini, ecc. ecc.) vengano automaticamente considerate come lavoratore subordinato in caso di accertamento, tranne casi particolari. In più, i paletti da rispettare nei co.co.pro. sono sempre più rigidi, quindi è un bel rischio per il datore di lavoro...

Tutto giusto, ma a me pare che oggi nel mondo del lavoro le categorie sfruttate coi contratti a progetto non siano quelle che elenchi tu ma tutte quelle che richiedono personale un minimo specializzato (diciamo con laurea).

Beelzebub
05-03-2008, 13:55
Tutto giusto, ma a me pare che oggi nel mondo del lavoro le categorie sfruttate coi contratti a progetto non siano quelle che elenchi tu ma tutte quelle che richiedono personale un minimo specializzato (diciamo con laurea).

Certo, perchè (purtroppo) quelle categorie sono un pò più "giustificabili" per un progetto così come è inteso dalla legge in vigore. Mentre per le categorie che ho elencato io, (e ce ne sarebbero altre, la lista è stata stilata dal Ministero del Lavoro) è palese che sia un mero cammuffamento di un rapporto di lavoro subordinato. E comunque, anche nei casi di lavoratori laureati e quindi di co.co.pro più credibili, non credo di sbagliare molto se dico che un buon 60% dei contratti sono contestabili in caso di accertamento.

FabioGreggio
05-03-2008, 14:07
L'unico problema è che se la ditta è mafiosa, ci si potrebbe trovare con una pietra al collo in fondo al mare...

Col prossimo governo, tranquillo: si riprenderà la lotta alla mafia senza esclusione di colpi. :D

fg

gpc
05-03-2008, 14:11
Certo, perchè (purtroppo) quelle categorie sono un pò più "giustificabili" per un progetto così come è inteso dalla legge in vigore. Mentre per le categorie che ho elencato io, (e ce ne sarebbero altre, la lista è stata stilata dal Ministero del Lavoro) è palese che sia un mero cammuffamento di un rapporto di lavoro subordinato. E comunque, anche nei casi di lavoratori laureati e quindi di co.co.pro più credibili, non credo di sbagliare molto se dico che un buon 60% dei contratti sono contestabili in caso di accertamento.

Oh sì, anche se io credo che la percentuale arrivi verso il 95%, soprattutto tra i giovani. Il problema è che gli accertamenti non li fanno perchè non conviene allo stato in prima persona, dato che le amministrazioni pubbliche attingono ai cococo a piene mani...

Beelzebub
05-03-2008, 14:20
Oh sì, anche se io credo che la percentuale arrivi verso il 95%, soprattutto tra i giovani. Il problema è che gli accertamenti non li fanno perchè non conviene allo stato in prima persona, dato che le amministrazioni pubbliche attingono ai cococo a piene mani...

Su questo concordo. La percentuale era volutamente ottimistica... :asd:

dany84
11-03-2008, 09:13
Sarà anche un ottimo provvedimento, ma vorrei dire che la nuova procedura per dare le dimissioni, se prima era forse troppo poco "burocratica" ora lo è troppo invece.
Come descritto sul sito del ministero del lavoro (www.lavoro.gov.it/mdv) il lavoratore che desidera dare le dimissioni, non può farlo online, come era scritto su quasi tutti i giornali, ma deve recarsi presso un ufficio apposito, depositare il modulo, farselo vidimare e poi può dare le dimissioni.
Ora, andrò controcorrente, ma mi pare una grande scemata. Invece di rendere le procedure più facili, le rendono solo più complicate.
Considerando gli orari che hanno gli uffici statali e l'orario che la maggior parte dei lavoratori hanno (9-18), il lavoratore deve per forza andare in orario lavorativo presso uno di questi uffici, farsi la solita coda infinita, e forse in una giornata ce la fa. Certo, uno dice, se deve dare le dimissioni che gli frega di dover perdere una giornata di lavoro? A me dà fastidio comunque perdere una giornata a farmi la coda in uffici statali per dare delle semplici dimissioni.
Ora, starò anche esagerando, ma io dico, se vogliono fare una cosa informatizzata e per via telematica, perchè non farla INTERAMENTE per via telematica?
Troppo difficile in Italia vero? :rolleyes: