View Full Version : UE: Italia a crescita zero, siete gli ultimi (e fate schifo)
*sasha ITALIA*
21-02-2008, 10:27
Bel paese...
Il nostro Paese risulterà ultima per l'aumento del Pil nera zona euro
Nello stesso studio la stima dell'inflazione per quest'anno aumenta al 2,7%
Dalla Ue allarme per l'Italia
"La crescita sarà quasi piatta"
BRUXELLES - La crescita dell'economia italiana sarà "quasi piatta" nei primi tre mesi del 2008 (+0,1%) per poi riprendersi in maniera "graduale ma modesta" nei trimestri successivi (+0,2%, +0,3%, +0,3%), chiudendo l'anno con un +0,7%. E' quanto afferma la Comissione Ue nel rapporto in cui sono contenute le nuove stime sul'andamento del Pil dei principali Paesi dell'Ue. E nello stesso studio viene aumentata al 2,7% la stima dell'infazione quest'anno nel nostro paese
(21 febbraio 2008)
Repubblica
criticabile il fatto che siamo ultimi.
nn trascuriamo xrò che viviamo con una crisi economica usa che blocca la crescita mondiale,e che ,sopratutto,4 o 5 paesi come india,cina,brasile,russia
e sud africa ,cominciano a fare una concorrenza davvero seria.
abituiamoci a crescere lentamente. per i prossimi anni sarà cosi
Siamo ultimi in europa. Vuol dire che le altre europee corrono di più.
Siamo ultimi e facciamo schifo, grazie ai nostri politici.
tdi150cv
21-02-2008, 10:47
sono talmente sconfortato che in questo momento avrei proprio bisogno dei vari conti di Flisi che solitamente fanno sembrare tutto come il paese dei balocchi ! :sofico: :D
Peccato pero' ... a forza di sentirmi dire che il paese era ripartito galoppando alla grande cominciavo a crederci !
Hatscepsut
21-02-2008, 10:47
io farei due considerazioni:
1) ammesso (e non concesso) che la "crescita" sia da perseguire.... viviamo in un paese di ignoranti, dove l'ignoranza è un vanto ed è fatta a sistema, quindi è ovvio che siamo un paese a bassa crecita economica.
cito:
"Il tasto dolente che evidenzia il rapporto è lo stretto collegamento che esiste tra il tasso di lettura e la produttività economica. Prendendo in esame un periodo che va dal 1980 al 2003, i risultati sono inequivocabili. Le regioni del nord, che contribuiscono per il 54,02% al Pil, raccolgono il 53,4% dei lettori; quelle del centro, che portano il 21,03% del Pil contano il 20,24 % dei lettori e il sud, infine, che contribuisce per il 24,94% al Pil, totalizza il 26,2% degli affezionati alla parola scritta.
Dunque, più lettori è uguale a più Pil. E, scendendo nello specifico, i numeri non mentono: si va dalla Lombardia, che contribuisce al Pil per il 18,9% e ha il 20% di lettori, alla Puglia, con il 4,7% del Pil e il 4,6% di lettori. In altre parole, la lettura rispecchia perfettamente i fattori di sviluppo economico presenti nelle varie aree regionali. "
(http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/scuola_e_universita/servizi/giovanilibri/rapporto-lettura-italiani/rapporto-lettura-italiani.html)
E d'altra parte...
"“Non c’è alcuna sanzione sociale verso l’analfabetismo con laurea“, commenta con sconforto Tullio De Mauro, il padre degli studi linguistici italiani. Forse perché non si riconoscono immediatamente, si mascherano bene da alfabetizzati. “Fino a cinquant’anni fa l’incompetenza linguistica era palese: otto italiani su dieci usavano ancora il dialetto. Oggi il 95 per cento degli italiani parla italiano. Ma che italiano è? Solo in apparenza parliamo tutti la stessa lingua. Quando si prende in mano una penna, però, carta canta, e le stonature si sentono“. Non è una questione di stile: l’analfabetismo laureato può fare danni concreti. Il paziente che legge sulla sua prescrizione medica “una pillola per tre giorni”, alla fine del terzo giorno avrà preso tre pillole o una sola? “Ci sono guasti immediati come questo. Ci sono guasti a medio e lungo termine, e ben più pericolosi. Chi non legge smette anche di studiare. In Italia solo un venti per cento di quadri segue corsi di aggiornamento: quattro volte meno della media europea. Una classe dirigente male alfabetizzata, quindi non aggiornata, è la rovina di un paese, molto più di un crollo della Borsa“. Chi parla male pensa male e vive male: è ormai un aforisma, quella battuta di Nanni Moretti.
Se pensa male anche solo un quinto dell’élite dirigente, per De Mauro è un’emergenza nazionale: “Per il futuro economico del nostro paese migliorare l’italiano degli imprenditori, dei professionisti, dei politici, è perfino più vitale e urgente che migliorare i salari dei dipendenti. E non lo prenda come un paradosso“."
2) siamo sicuri che dobbiamo inseguire questa "crescita" cieca ?
dove ci porta il consumo acritico ? non ci porta forse verso i cumuli di spazzatura di Napoli ? Verso l'isola di trash che galleggia nel pacifico e si infrange sulle spiagge bianche delle isole hawaii ?
cito:
H. W. Arndt sottolineava che: "Come minimo le politiche per lo sviluppo devono porsi l'obiettivo di una crescita equa. Meglio ancora - bisognerebbe dare priorità alla soddisfazione dei bisogni elementari" (Sviluppo economico. La storia di un'idea, 1987, p.4). Dudley Seers criticò in modo forte l'infatuazione per la crescita economica: "non c'è bisogno, come invece si immagina di solito, di accelerare la crescita economica - cosa che potrebbe addirittura essere pericolosa - ma di modificare la natura del processo di sviluppo". Considerava sbagliato rimandare la redistribuzione dei guadagni e della ricchezza: "coloro i quali avranno alti redditi faranno inevitabilmente tutto il possibile per conservare i privilegi, arrivando anche ad usare la violenza politica piuttosto che rinunciarvi".
http://www.zmag.org/italy/mishra-infatuazionecrescita.htm
L'allarme io lo darei per l'ignoranza crescente.... più che per il pil calante... :muro:
dave4mame
21-02-2008, 10:57
oddio... come idea mi sembra un pochino forzato.
chissà quanti libri legge un operaio cinese?
sono talmente sconfortato che in questo momento avrei proprio bisogno dei vari conti di Flisi che solitamente fanno sembrare tutto come il paese dei balocchi ! :sofico: :D
Peccato pero' ... a forza di sentirmi dire che il paese era ripartito galoppando alla grande cominciavo a crederci !
Altro che galoppare, camminiamo zoppi, lo si può tranquillamente ammettere. Spero solo te ne ricorderai anche quando al governo sarà tornato il Berlusconi e allora non attaccherai con la solfa dei plasma e dei ristoranti sempre pieni.
nomeutente
21-02-2008, 11:07
sono talmente sconfortato che in questo momento avrei proprio bisogno dei vari conti di Flisi che solitamente fanno sembrare tutto come il paese dei balocchi ! :sofico: :D
Peccato pero' ... a forza di sentirmi dire che il paese era ripartito galoppando alla grande cominciavo a crederci !
Evita di citare altri utenti al solo scopo di ridicolizzarli: Flisi71 non ha mai fatto sembrare l'Italia come il paese dei balocchi, ma anzi ha messo in luce spesso anche le carenze e gli sbagli, pur intervenendo a correggere affermazioni che a lui parevano sbagliate.
Hatscepsut
21-02-2008, 11:08
oddio... come idea mi sembra un pochino forzato.
chissà quanti libri legge un operaio cinese?
infatti la cina è in crescita, non in sviluppo.... ;)
subvertigo
21-02-2008, 11:15
Ma il titolo è una citazione di Richard Benson?
Schifosiiiiii Ultimiiiiii
:D
sono talmente sconfortato che in questo momento avrei proprio bisogno dei vari conti di Flisi che solitamente fanno sembrare tutto come il paese dei balocchi ! :sofico: :D
Peccato pero' ... a forza di sentirmi dire che il paese era ripartito galoppando alla grande cominciavo a crederci !
Tu continui a confondere l'andamento dei conti pubblici (ed è lì che Flisi interveniva) con la crescita industriale.
Eppure mi ricordo che più di una volta te lo avevano fatto notare.
OT copio earricchisco qui, quanto detto nel thread che avevo aperto e che nomeutente ha chiuso, giustamente, in quanto già presente (non l'avevo visto:cry: :stordita: ) /OT
Ah però, indi i neo membri dell'EU (Romania etc..) a differenza nostra, crescono
Sarà mica perchè le nostre belle imprese delocalizzano???
No davvero, le più grosse aziende italiane sono con sedi all'estero, Della Valle, Fiat, De Longhi e altre 1997 medio piccole aziende hanno spostato la produzione nell'Est Eu o ancora in Asia...
Da noi chiudono per costi di produzione e tasse assurdi mettendo in crisi l'intero comparto!!
I soldi da spendere sono finiti e chi non può non compra più nulla, bloccando di fatto la filiera economica!
I piccoli commercianti sono sul lastrico e chi no...è indebitato sino al collo...
E i nostri politici che fanno??
Le solite parole ad effetto pronunciate in campagna elettorale (qua è sempre campagna elettorale, anche quando c'è ufficialmente un governo...)
Il lato dell'energia pesa....inizia ad essere veramente opprimente!!!
Ma noi vogliamo vedere i fatti concreti
Contratti seri, posti di lavoro, città e paesi ben governati e mantenuti efficienti grazie alle nostre tasse, maggiore sicurezza (ci credete che è da un bel pò che non vedo pula municipale in giro??), maggior controllo delle illegalità..ma ovviamente tutto ciò con i soldi che spariscono chissà dove non è fattibile...
E via verso il baratro!
Stiamo toccando i fondali oceanici
tdi150cv
21-02-2008, 12:52
Evita di citare altri utenti al solo scopo di ridicolizzarli: Flisi71 non ha mai fatto sembrare l'Italia come il paese dei balocchi, ma anzi ha messo in luce spesso anche le carenze e gli sbagli, pur intervenendo a correggere affermazioni che a lui parevano sbagliate.
chiedo scusa non volevo ridicolizzare nessuno ... ho davvero bisogno di una sana iniezione di positività a tutti i costi ...
dave4mame
21-02-2008, 12:55
infatti la cina è in crescita, non in sviluppo.... ;)
se parli di sviluppo culturale non posso che darti ragione
ma se tu parli di sviluppo, in un thread in cui si parla di crescita posso pensare che usi un termine come sinonimo dell'altro.
il fatto che argomentando i tuoi dati correli percentuale di lettori con punti di pil corrobora l'ipotesi....
tdi150cv
21-02-2008, 12:55
Tu continui a confondere l'andamento dei conti pubblici (ed è lì che Flisi interveniva) con la crescita industriale.
Eppure mi ricordo che più di una volta te lo avevano fatto notare.si , se mi dimostri che la crescita industriale non ha nulla a che vedere con i conti pubblici ...
FastFreddy
21-02-2008, 13:05
Ma il titolo è una citazione di Richard Benson?
Schifosiiiiii Ultimiiiiii
:D
No, manca :"li mor..... vostriiiiiiiiiiii!!!!!" :asd:
dasdsasderterowaa
21-02-2008, 14:28
Con queste prospettive per il 2008, Berlusconi e Veltroni sono ancora convinti di poter fare tutte quelle popò di cose che hanno promesso?
tdi150cv
21-02-2008, 14:33
Con queste prospettive per il 2008, Berlusconi e Veltroni sono ancora convinti di poter fare tutte quelle popò di cose che hanno promesso?
no ... ma c'è una differenza ...
se vincera' Veltroni il fatto di non aver potuto far nulla sara' dovuto ad un pregresso disastroso , che poi non capisco dove dal momento che Prodi rinfrancava i cuori di tutti dicendo che tutto andava alla grande , se vincera' Silvio il tutto verra' attribuito alle sue nuove leggi ad personam e alla sua totale incompetenza ...
noti delle differenze ?
Bel paese...
Il nostro Paese risulterà ultima per l'aumento del Pil nera zona euro
Nello stesso studio la stima dell'inflazione per quest'anno aumenta al 2,7%
Dalla Ue allarme per l'Italia
"La crescita sarà quasi piatta"
BRUXELLES - La crescita dell'economia italiana sarà "quasi piatta" nei primi tre mesi del 2008 (+0,1%) per poi riprendersi in maniera "graduale ma modesta" nei trimestri successivi (+0,2%, +0,3%, +0,3%), chiudendo l'anno con un +0,7%. E' quanto afferma la Comissione Ue nel rapporto in cui sono contenute le nuove stime sul'andamento del Pil dei principali Paesi dell'Ue. E nello stesso studio viene aumentata al 2,7% la stima dell'infazione quest'anno nel nostro paese
(21 febbraio 2008)
Repubblica
Le previsioni sull'economia reale (in termini di PIL, domanda e produzione) sono nettamente peggiorate tra la seconda metà del 2007 e l'inizio del 2008.
Non è una novità.
A questo indirizzo (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Speciali/osservatorio_economia_italiana/prodotto_interno_lordo/previsioni.shtml?uuid=968a6d66-7561-11d8-81c6-000e25108c01) due interessanti tabelle dall'osservatorio dell'economia italiana de "ilSole24Ore"
E, purtroppo, non è una novità nemmeno che il nostro paese sia sempre il fanalino di coda nella crescita fra i paesi della UE.
sono talmente sconfortato che in questo momento avrei proprio bisogno dei vari conti di Flisi che solitamente fanno sembrare tutto come il paese dei balocchi ! :sofico: :D
E' ormai una consuetudine nei tuoi "interventi" confondere l'andamento dei conti pubblici con quello del PIL, nonostante tante volte ti abbia puntualizzato che si tratta di grandezze distinte e solo parzialmente correlate; questa precisazione sembrerebbe talmente ovvia da risultare superflua ma evidentemente.....
Per il primo aspetto, nonostante la propaganda del partito azienda tenti in tutti i modi di disconoscerne i meriti, i dati ci sono, sono ufficiali e sono pubblici.
Nulla ti impedisce quindi di informarti prima di scrivere.....
Evita di citare altri utenti al solo scopo di ridicolizzarli: Flisi71 non ha mai fatto sembrare l'Italia come il paese dei balocchi, ma anzi ha messo in luce spesso anche le carenze e gli sbagli, pur intervenendo a correggere affermazioni che a lui parevano sbagliate.
Grazie dell'appoggio!
A chi intesto l'assegno?
:D
si , se mi dimostri che la crescita industriale non ha nulla a che vedere con i conti pubblici ...
La crescita della produzione industriale è "solo" uno degli elementi che rientra nel calcolo della crescita del PIL.
Il legame diretto fra questo parametro e i conti pubblici è inesistente, a differenza del legame tra risanamento dei conti pubblici e benefici per la collettività, come invece si vorrebbe sostenere in questo splendido intervento (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20397891&postcount=38)
:sofico:
Ultimamente mi chiami in causa, a sproposito, diverse volte. Ad esempio qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=21138965&postcount=116), dove ancora pazientemente sto attendendo improbabili risposte.
Ciao
Federico
tdi150cv
21-02-2008, 15:16
E' ormai una consuetudine nei tuoi "interventi" confondere l'andamento dei conti pubblici con quello del PIL, nonostante tante volte ti abbia puntualizzato che si tratta di grandezze distinte e solo parzialmente correlate; questa precisazione sembrerebbe talmente ovvia da risultare superflua ma evidentemente.....
Per il primo aspetto, nonostante la propaganda del partito azienda tenti in tutti i modi di disconoscerne i meriti, i dati ci sono, sono ufficiali e sono pubblici.
Nulla ti impedisce quindi di informarti prima di scrivere.....
ma no ... vedi io ti chiamo in causa quando sento il bisogno di una iniezione di positività ... chi meglio di te ?
Grazie dell'appoggio!
A chi intesto l'assegno?
:D
non disperdere soldi inutilmente ... si sa mai che andando avanti cosi' ne servano sempre piu' ...
La crescita della produzione industriale è "solo" uno degli elementi che rientra nel calcolo della crescita del PIL.
Il legame diretto fra questo parametro e i conti pubblici è inesistente, a differenza del legame tra risanamento dei conti pubblici e benefici per la collettività, come invece si vorrebbe sostenere in questo splendido intervento (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20397891&postcount=38)
:sofico:
bene ... mi evidenzi i benefici che la collettivita' ha ottenuto grazie a questi ottimi conti pubblici ?
Ultimamente mi chiami in causa, a sproposito, diverse volte. Ad esempio qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=21138965&postcount=116), dove ancora pazientemente sto attendendo improbabili risposte.
ma sai che non lo avevo visto ?
ma no ... vedi io ti chiamo in causa quando sento il bisogno di una iniezione di positività ... chi meglio di te ?
Meglio di me Tonino Guerra nello spot dell'uniEuro, e chi fino a metà 2006 millantava che il problema della quarta settimana non esiste perchè le tv al plasma si vendevano come il pane.
:sofico:
non disperdere soldi inutilmente ... si sa mai che andando avanti cosi' ne servano sempre piu' ...
Concorderò un forfait.
bene ... mi evidenzi i benefici che la collettivita' ha ottenuto grazie a questi ottimi conti pubblici ?
Ti avevano già risposto altri in quella stessa discussione, mica li avrai tutti in ignore-list?
ma sai che non lo avevo visto ?
E' possibile, infatti non avevo considerato che quando siamo sospesi non ci arrivano le notifiche di nuovi interventi.
Ciao
Federico
quest acosa la sapevamo anche senza le statistiche .. :stordita: :( :cry:
claudioborghi
21-02-2008, 16:48
Per il primo aspetto, nonostante la propaganda del partito azienda tenti in tutti i modi di disconoscerne i meriti, i dati ci sono, sono ufficiali e sono pubblici.
Sara', ma ultimamente qualcun altro sta trovando il coraggio di scrivere le stesse cose che scrivo io, vedasi Ricolfi su "La Stampa" che mi risulta essere pure di sinistra (Ricolfi, non la Stampa)
http://snipurl.com/203g6 [www_lastampa_it]
Poi Prodi ha sbrodolato due pagine di replica beccandosi pure ulteriori rimbecchi da Ricolfi...
Non e' che siano coraggiosissimi questi che escono adesso dalle tane dopo che Prodi e' caduto, ma meglio tardi che mai.
Sara', ma ultimamente qualcun altro sta trovando il coraggio di scrivere le stesse cose che scrivo io...
Sarà cosa?
:rolleyes:
La mia frase, che non si prestava a fraintendimenti, affermava che, a proposito dei conti pubblici (debito, deficit, avanzo primario, deficit di cassa, deficit di competenza*), la situazione è migliorata.
Quindi?
Ciao
Federico
* tanto che pochi giorni or sono l'Ecofin ha dato il via libera definitivo al giudizio sul programma di stabilità italiano, preannunciando che a maggio sarà chiusa la procedura di infrazione per deficit eccessivo nei confronti del nostro paese.
claudioborghi
21-02-2008, 17:24
La mia frase, che non si prestava a fraintendimenti, affermava che, a proposito dei conti pubblici (debito, deficit, avanzo primario, deficit di cassa, deficit di competenza*), la situazione è migliorata
Il punto e' sempre quello, nella tua frase si accennava a "meriti" (disconosciuti dalla spectre del partito azienda) mentre a consuntivo qualcuno, anche fra le persone notoriamente di sinistra, sta cominciando a intravedere "colpe".
Solito discorso del contesto economico. Devi riempire una cisterna e torni a casa con un ditale invece del secchio. Se fuori c'e' il deserto del Gobi magari qualche scusa la metti assieme, se fuori c'era l'alluvione di Firenze magari ti presti a qualche critica, specialmente se continui a dire "guardate come sono stato bravo".
Poi se qualcuno vuole divertirsi a fare il sofista puo' sempre dire: "beh, ditale o secchio l'acqua l'ha portata a casa, e allora? E' stato bravo punto." ma va bene per la discussione fine a se stessa, non per i giudizi critici sull'operato del governo.
Faccio notare che prodi si e' dovuto scrivere (e male) la replica da solo, il silenzio di tutti i membri del suo partito o di qualsiasi altro economista e' stato totale.
io farei due considerazioni:
1) ammesso (e non concesso) che la "crescita" sia da perseguire.... viviamo in un paese di ignoranti, dove l'ignoranza è un vanto ed è fatta a sistema, quindi è ovvio che siamo un paese a bassa crecita economica.
cito:
"Il tasto dolente che evidenzia il rapporto è lo stretto collegamento che esiste tra il tasso di lettura e la produttività economica. Prendendo in esame un periodo che va dal 1980 al 2003, i risultati sono inequivocabili. Le regioni del nord, che contribuiscono per il 54,02% al Pil, raccolgono il 53,4% dei lettori; quelle del centro, che portano il 21,03% del Pil contano il 20,24 % dei lettori e il sud, infine, che contribuisce per il 24,94% al Pil, totalizza il 26,2% degli affezionati alla parola scritta.
Dunque, più lettori è uguale a più Pil. E, scendendo nello specifico, i numeri non mentono: si va dalla Lombardia, che contribuisce al Pil per il 18,9% e ha il 20% di lettori, alla Puglia, con il 4,7% del Pil e il 4,6% di lettori. In altre parole, la lettura rispecchia perfettamente i fattori di sviluppo economico presenti nelle varie aree regionali. "
(http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/scuola_e_universita/servizi/giovanilibri/rapporto-lettura-italiani/rapporto-lettura-italiani.html)
E d'altra parte...
"“Non c’è alcuna sanzione sociale verso l’analfabetismo con laurea“, commenta con sconforto Tullio De Mauro, il padre degli studi linguistici italiani. Forse perché non si riconoscono immediatamente, si mascherano bene da alfabetizzati. “Fino a cinquant’anni fa l’incompetenza linguistica era palese: otto italiani su dieci usavano ancora il dialetto. Oggi il 95 per cento degli italiani parla italiano. Ma che italiano è? Solo in apparenza parliamo tutti la stessa lingua. Quando si prende in mano una penna, però, carta canta, e le stonature si sentono“. Non è una questione di stile: l’analfabetismo laureato può fare danni concreti. Il paziente che legge sulla sua prescrizione medica “una pillola per tre giorni”, alla fine del terzo giorno avrà preso tre pillole o una sola? “Ci sono guasti immediati come questo. Ci sono guasti a medio e lungo termine, e ben più pericolosi. Chi non legge smette anche di studiare. In Italia solo un venti per cento di quadri segue corsi di aggiornamento: quattro volte meno della media europea. Una classe dirigente male alfabetizzata, quindi non aggiornata, è la rovina di un paese, molto più di un crollo della Borsa“. Chi parla male pensa male e vive male: è ormai un aforisma, quella battuta di Nanni Moretti.
Se pensa male anche solo un quinto dell’élite dirigente, per De Mauro è un’emergenza nazionale: “Per il futuro economico del nostro paese migliorare l’italiano degli imprenditori, dei professionisti, dei politici, è perfino più vitale e urgente che migliorare i salari dei dipendenti. E non lo prenda come un paradosso“."
2) siamo sicuri che dobbiamo inseguire questa "crescita" cieca ?
dove ci porta il consumo acritico ? non ci porta forse verso i cumuli di spazzatura di Napoli ? Verso l'isola di trash che galleggia nel pacifico e si infrange sulle spiagge bianche delle isole hawaii ?
cito:
H. W. Arndt sottolineava che: "Come minimo le politiche per lo sviluppo devono porsi l'obiettivo di una crescita equa. Meglio ancora - bisognerebbe dare priorità alla soddisfazione dei bisogni elementari" (Sviluppo economico. La storia di un'idea, 1987, p.4). Dudley Seers criticò in modo forte l'infatuazione per la crescita economica: "non c'è bisogno, come invece si immagina di solito, di accelerare la crescita economica - cosa che potrebbe addirittura essere pericolosa - ma di modificare la natura del processo di sviluppo". Considerava sbagliato rimandare la redistribuzione dei guadagni e della ricchezza: "coloro i quali avranno alti redditi faranno inevitabilmente tutto il possibile per conservare i privilegi, arrivando anche ad usare la violenza politica piuttosto che rinunciarvi".
http://www.zmag.org/italy/mishra-infatuazionecrescita.htm
L'allarme io lo darei per l'ignoranza crescente.... più che per il pil calante... :muro:
non tiene conto del pil illecito.
che i produttori di tale pil leggano più degli altri??
Il punto e' sempre quello, nella tua frase si accennava a "meriti" (disconosciuti dalla spectre del partito azienda) mentre a consuntivo qualcuno, anche fra le persone notoriamente di sinistra, sta cominciando a intravedere "colpe".
Errore mio, volevo scrivere risultati, non meriti.
La mia considerazione infatti, nell'intervento delle 15.45, voleva rammentare solo il reale andamento positivi dei conti pubblici a dispetto di chi mi tacciava di dipingere situazioni non reali.
Non era e non è il luogo per attribuzione di "meriti" e "colpe", su cui abbiamo già scritto a profusione in altre discussioni.
Ciao
Federico
claudioborghi
21-02-2008, 17:39
Non era e non è il luogo per attribuzione di "meriti" e "colpe", su cui abbiamo già scritto a profusione in altre discussioni.
Stretta di mano telematica...
Ciao, Borghi
Stretta di mano telematica...
Ciao, Borghi
Contraccambio, con stima.
Ciao
Federico
Lord Archimonde
21-02-2008, 18:00
H. W. Arndt sottolineava che: "Come minimo le politiche per lo sviluppo devono porsi l'obiettivo di una crescita equa. Meglio ancora - bisognerebbe dare priorità alla soddisfazione dei bisogni elementari" (Sviluppo economico. La storia di un'idea, 1987, p.4). Dudley Seers criticò in modo forte l'infatuazione per la crescita economica: "non c'è bisogno, come invece si immagina di solito, di accelerare la crescita economica - cosa che potrebbe addirittura essere pericolosa - ma di modificare la natura del processo di sviluppo". Considerava sbagliato rimandare la redistribuzione dei guadagni e della ricchezza: "coloro i quali avranno alti redditi faranno inevitabilmente tutto il possibile per conservare i privilegi, arrivando anche ad usare la violenza politica piuttosto che rinunciarvi".
L'allarme io lo darei per l'ignoranza crescente.... più che per il pil calante... :muro:
è una bella prospettiva, purtroppo in Italia non abbiamo nè una crescita economica tradizionalmente instesa, nè una modificazione del processo di sviluppo verso forme più evolute, nè una redistribuzione della ricchezza efficace (anzi!)
Pancho Villa
21-02-2008, 18:37
Io ritengo che al giorno d'oggi la crescita economica dipenda solo in piccola parte dall'azione di chi governa e in massima parte dalla congiuntura internazionale.
---edited---
21-02-2008, 19:52
edit
columbia83
21-02-2008, 20:23
Io ritengo che al giorno d'oggi la crescita economica dipenda solo in piccola parte dall'azione di chi governa e in massima parte dalla congiuntura internazionale.
Secondo la tua opinione la politica economica non serve quasi a nulla.
Pancho Villa
21-02-2008, 20:38
Secondo la tua opinione la politica economica non serve quasi a nulla.Conti pubblici. ;)
"“Non c’è alcuna sanzione sociale verso l’analfabetismo con laurea“, commenta con sconforto Tullio De Mauro, il padre degli studi linguistici italiani. Forse perché non si riconoscono immediatamente, si mascherano bene da alfabetizzati. “Fino a cinquant’anni fa l’incompetenza linguistica era palese: otto italiani su dieci usavano ancora il dialetto. Oggi il 95 per cento degli italiani parla italiano. Ma che italiano è? Solo in apparenza parliamo tutti la stessa lingua. Quando si prende in mano una penna, però, carta canta, e le stonature si sentono“. Non è una questione di stile: l’analfabetismo laureato può fare danni concreti. Il paziente che legge sulla sua prescrizione medica “una pillola per tre giorni”, alla fine del terzo giorno avrà preso tre pillole o una sola? “Ci sono guasti immediati come questo. Ci sono guasti a medio e lungo termine, e ben più pericolosi. Chi non legge smette anche di studiare. In Italia solo un venti per cento di quadri segue corsi di aggiornamento: quattro volte meno della media europea. Una classe dirigente male alfabetizzata, quindi non aggiornata, è la rovina di un paese, molto più di un crollo della Borsa“. Chi parla male pensa male e vive male: è ormai un aforisma, quella battuta di Nanni Moretti.
Se pensa male anche solo un quinto dell’élite dirigente, per De Mauro è un’emergenza nazionale: “Per il futuro economico del nostro paese migliorare l’italiano degli imprenditori, dei professionisti, dei politici, è perfino più vitale e urgente che migliorare i salari dei dipendenti. E non lo prenda come un paradosso“."
che splendida analisi!
Questa è una vera radiografia dello stato di salute di un paese, perchè la salute di un arbusto dipende da quella delle radici che lo dovrebbero sostenere.
E considerato che in un forum pieno zeppo di laureati o prossimi tali moltissimi sostengono che scrivere in stampatello non sia affatto segnale di scarsa alfabetizzazione, o che non sia così importante come scrivi, ma "l'importante è capirsi", direi che tutto torna :)
nomeutente
22-02-2008, 08:27
Grazie dell'appoggio!
A chi intesto l'assegno?
:D
Ti scrivo le coordinate in pvt :D
Scherzi a parte, ricevo questa segnalazione:
Mi pare che un intervento di questo genere esuli dal compito di un moderatore. Un moderatore può rimproverare per un richiamo ad utente non presente ma non assumersi il compito di avvocato "difensore" d'ufficio argomentando a favore di un utente o dell'altro perche, considerando il suo ruolo, ciò sconfina in un vero e proprio abuso d'ufficio intimidatorio.
Tengo a precisare che non sono intervenuto nel merito delle affermazioni di Flisi71:
intervenendo a correggere affermazioni che a lui parevano sbagliate.
Mi sono limitato a notare la discrepanza fra quanto affermato da Flisi71 e quanto a lui attribuito e a chiedere di evitare di "mettere in bocca" concetti mai espressi, al fine di evitare polemiche personali.
Questo rientra pienamente nelle mie funzioni.
Come di consueto, questo post e la segnalazione in esso contenuto non sono oggetto di discussione.
Buon proseguimento.
tdi150cv
22-02-2008, 08:39
che splendida analisi!
Questa è una vera radiografia dello stato di salute di un paese, perchè la salute di un arbusto dipende da quella delle radici che lo dovrebbero sostenere.
E considerato che in un forum pieno zeppo di laureati o prossimi tali moltissimi sostengono che scrivere in stampatello non sia affatto segnale di scarsa alfabetizzazione, o che non sia così importante come scrivi, ma "l'importante è capirsi", direi che tutto torna :)
Ba , adesso non esageriamo pero' ...
voglio dire , non facciamo lo stesso sbaglio che facciamo quando i mali del sud li imputiamo sempre e comunque alla mafia.
Qui c'è sicuramente un problema di preparazione ma quando la mentalità dell'italiano medio e' di mangiare fin che si puo' , una maggior preparazione serve solo a farti vedere piu' cose sulle quali mangiare ... sempre e tutt'altro che banale.
Sawato Onizuka
22-02-2008, 23:35
edit
:rotfl:
:Perfido: : alle UE fa comodo tale fanalino di coda, così sottobanco gli altri aumentano la crescita per avere una media annuale (UE27) di un certo livello ... in tal modo sperano di risollevare l'Europa (così quando si confronta il dato USA con quello UE ovviamente spunterà fuori più conveniente al caso, UE a 15, a 27 o a 10 :asd: ) -cmq son mie fantasie :read:
http://www.webgraffiti.it/gif/smile01/smile005.gif ma tanto ora non sono nella UE, che me ne potrà mai importare? :Prrr: :Perfido: :asd:
zerothehero
23-02-2008, 00:00
Auguri al prossimo governo..con una crescita dello 0,7% sò cazzi acidi. :O
zerothehero
23-02-2008, 00:03
Io ritengo che al giorno d'oggi la crescita economica dipenda solo in piccola parte dall'azione di chi governa e in massima parte dalla congiuntura internazionale.
I governi dovrebbe approntare delle riforme per ridurre il differenziale di crescita (che dura da più di 15 anni) tra l'UE e l'Italia....quando l'Italia cresce all'1,9%, l'Ue cresce al 2,5%...quando l'Ue rallenta, l'Italia va allo 0,5-0,7%...così non va bbene, insomma. :O ..diventiamo relativamente sempre più poveri rispetto agli altri paesi dell'UE..
dasdsasderterowaa
23-02-2008, 00:46
I governi dovrebbe approntare delle riforme per ridurre il differenziale di crescita (che dura da più di 15 anni) tra l'UE e l'Italia....quando l'Italia cresce all'1,9%, l'Ue cresce al 2,5%...quando l'Ue rallenta, l'Italia va allo 0,5-0,7%...così non va bbene, insomma. :O ..diventiamo relativamente sempre più poveri rispetto agli altri paesi dell'UE..
Ma che dici, il nostro PIL è ancora superiore a quello della Spagna :O
Noi italiani abbiamo bisogno di toccare il fondo prima di risollevarci.
Succede anche nel calcio: iniziamo ad attaccare quando ormai perdiamo 2-0.
Io ritengo che al giorno d'oggi la crescita economica dipenda solo in piccola parte dall'azione di chi governa e in massima parte dalla congiuntura internazionale.
Lo sostengo anche io, e molti altri ben più autorevoli.
L'azione di un esecutivo può indirettamente favorire la crescita economica, ma il risultato è frutto di chi lavora (lavoratori e imprenditori).
Dove invece si vede direttamente la mano di un governo è nella gestione dei conti pubblici.
I governi dovrebbe approntare delle riforme per ridurre il differenziale di crescita (che dura da più di 15 anni) tra l'UE e l'Italia....quando l'Italia cresce all'1,9%, l'Ue cresce al 2,5%...quando l'Ue rallenta, l'Italia va allo 0,5-0,7%...così non va bbene, insomma. :O ..diventiamo relativamente sempre più poveri rispetto agli altri paesi dell'UE..
Concordo e aggiungo: sappiamo che la ripresa del 2006 derivò dall'aver aggangiato la ripresa tedesca (che guardacaso è storicamente il nostro primo mercato per le nostre esportazioni), adesso per il primo trimestre 2008 le stime di crescita dell'economia tedesca parlano di un + 0,1%.
:(
Ciao
Federico
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