View Full Version : [3d uniti] Il decreto sicurezza non viene convertito in legge
EarendilSI
21-02-2008, 08:50
Il governo Prodi rinuncia alla sicurezza. Non sarà convertito in legge il decreto «in materia di espulsioni e di allontanamenti per terrorismo e per motivi imperativi di pubblica sicurezza». Una sconfitta annunciata e anche in qualche modo una sconfessione del leader del Partito democratico, Walter Veltroni che per primo e con insistenza aveva chiesto un provvedimento urgente in materia di espulsioni e contrasto della criminalità straniera quando era sindaco di Roma. L’annuncio della rinuncia è stato dato ieri sera dal sottosegretario ai Rapporti col Parlamento Giampaolo D’Andrea, spiegando che su gran parte del contenuto del decreto mancava «il consenso unanime dei gruppi» e per questo il governo aveva deciso «di non procedere».
Subito è intervenuto il Viminale. Il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, spiega che la rinuncia alla conversione «non significa la rinuncia alle norme del pacchetto sicurezza che verranno trasferite per intero in un decreto legislativo che sarà approvato la prossima settimana in Consiglio dei ministri». Amato garantisce che ci sarà un nuovo decreto subito operativo ma ieri ha registrato una seconda sconfitta. È un fatto che questo provvedimento «urgente» avrebbe dovuto essere approvato almeno tre mesi fa. Il decreto, varato dal consiglio dei ministri il 29 dicembre scorso, era operativo dal 2 gennaio, data della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, e decadrà il 2 marzo. Era già il secondo messo a punto dal governo. Il primo era stato approvato sull’onda dell’emergenza, dopo l’assassinio di Giovanna Reggiani a Roma ed avrebbe dovuto seguire una via d’urgenza. Nel testo però era stato inserito un errato riferimento al trattato di Amsterdam, costringendo il governo, a ripresentare il nuovo decreto, approvato alla fine di dicembre.
Il governo dunque rinuncia per la seconda volta e le conseguenze potrebbero essere gravissime, spiega il leghista Roberto Cota, perché tecnicamente non è possibile reiterare un decreto con gli stessi contenuti. «La nostra Costituzione lo vieta - spiega Cota -. Oltretutto quando il decreto decadrà tutte le espulsioni eseguite fino ad ora potranno essere contestate». Al problema pratico per Cota si aggiunge quello politico: «In materia di sicurezza nel centrosinistra non c’è unità. Questo la dice lunga sull’affidabilità del candidato premier Veltroni».
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=242926
Ormai non ci sono più parole per descrivere il fallimento totale delle politiche del csx...
Il problema è che chi ci rimette siamo noi cittadini...
ficoooo
sai stavo pensando quale lavoro potrebbe essere più remunerativo in italia:
stavo pensando al gioielliere, ma il guadagno va tutto in tasse e con la criminalità rischi sempre grosso
poi però ho pensato a fare il ladro, beh non paghi le tasse e non vai mai in galera
fa molto riflettere
su cosa sta puntando il nostro governo,su dove vuole dirigere la nostra economia :)
lavoro precario .. soluzione trovata .. :cool:
Ma non era caduto, il goverrno?
EarendilSI
21-02-2008, 09:29
Ma non era caduto, il goverrno?
Fino al momento dell'insediamento del nuovo governo, dopo le elezioni, rimane in carica quello attuale...
Credo però che abbia poteri limitati...
trallallero
21-02-2008, 09:56
Fino al momento dell'insediamento del nuovo governo, dopo le elezioni, rimane in carica quello attuale...
Credo però che abbia poteri limitati...
quindi alla fine prenderanno la pensione, visto che sono ancora al governo
EarendilSI
21-02-2008, 10:14
quindi alla fine prenderanno la pensione, visto che sono ancora al governo
Credo e spero di no perché sapere che, ad esempio, Caruso prende il vitalizio da noi pagato mi farebbe al quanto arrabbiare...
Il vitalizio dovrebbe partire se gli attuali parlamentari rimanessero in carica fino ad ottobre, più o meno, cosa che sarebbe sicuramente avvenuta se si fossero seguite le richieste di veltroni per evitare le elezioni e che, quasi certo, non avrebbero portato a nulla...
trallallero
21-02-2008, 10:19
Credo e spero di no perché sapere che, ad esempio, Caruso prende il vitalizio da noi pagato mi farebbe al quanto arrabbiare...
Il vitalizio dovrebbe partire se gli attuali parlamentari rimanessero in carica fino ad ottobre, più o meno, cosa che sarebbe sicuramente avvenuta se si fossero seguite le richieste di veltroni per evitare le elezioni e che, quasi certo, non avrebbero portato a nulla...
:doh:
ah già, 2 anni e 6 mesi + 1 giorno
vabbè, meglio così
buhahhhhhahhhahhahahhaha
paese delle banane!!!
"il nuovo che avanza"
bihahhahhhahhahha
son tutti lì a rifare gli stessi inciuci della scorsa tornata elettorale ...
saremo "come prima più di prima" in mano al ghino di tacco parlamentare di turno col 3% di voti in mano... e sta volta non ce ne sarà solo uno
1, 10, 100, Ghino di Tacco!!!
siamo imbalsamati nella merda secca!!!
imprigionati nel calcestruzzo di sterco...
grazie elettori italiani che vi tappate il naso e votate "il meno peggio"
grazie grazie ....
il meno peggio fra quella di cane e quella di cavallo...: grande rappresentanza democratica!
dasdsasderterowaa
22-02-2008, 13:35
È rivolta contro Prodi. La decisione del governo dimissionario di far decadere il decreto sulla sicurezza ha scatenato il centrodestra.
Fonte: Il Tempo (http://www.iltempo.it/2008/02/22/844007-sicurezza_polemica.shtml)
In effetti si tratta di una decisione sorprendente, visto anche come è stato partorito il provvedimento. Il decreto venne deciso all'indomani dell'omicidio di Giovanna Reggiani, la donna aggredita da un rumeno all'uscita dalla stazione di Tor di Quinto.
Fu il sindaco di Roma in persona a chiedere espressamente di varare un provvedimento d'urgenza che prevedeva le espulsioni immediate anche per i cittadini comunitari. Il testo rischiò già di decadere a fine anno quando venne ritirato e ripresentato nel consiglio dei ministri di fine anno. Due giorni fa l'annuncio in aula alla Camera, il governo uscente ha rinunciato alla conversione in legge anche se ha fatto sapere che varerà un decreto legislativo probabilmente depotenziato.
Protesta Alleanza nazionale: «Per la seconda volta il governo Prodi fa scadere il decreto sicurezza, rinunciando alla sua conversione in legge. Questo vuol dire nei fatti abbandonare perfino quelle misure blande, consistenti nel passaggio dal ministro al prefetto della competenza ad allontanare il comunitario che delinque» sostengono i parlamentari di An, Alfredo Mantovano e Gianni Alemanno. «Ciò vuol dire, sul piano più generale - aggiungono - dichiarare l'incapacità del Pd e della Sinistra, che siedono ancora insieme al Consiglio dei ministri, di fronteggiare ogni tipo di aggressione criminale». Rincara la dose Maurizio Gasparri, anche lui di An: «La rinuncia da parte del defunto governo Prodi al decreto bis sulla sicurezza dimostra che la sinistra non è in grado né oggi né mai di garantire la protezione dei cittadini. È stata organizzata una truffa mediatica condotta da Veltroni dopo l'omicidio della signora Reggiani che svanisce con il ritiro anche del secondo decreto del governo». Secondo l'esponente del partito di Fini «a Veltroni e Prodi della sicurezza degli italiani non importa nulla. Amato, Padoa Schioppa e Prodi con il consenso dell'ex sindaco di Roma hanno tagliato il bilancio del Viminale per un miliardo di euro. Hanno sospeso l'istituzione di poliziotti e carabinieri di quartiere. Hanno favorito l'immigrazione clandestina ed i rom in tutte le città. La rinuncia al decreto sicurezza è la firma a questa politica in favore della criminalità della compagine del Pd».
«Il primo punto che realizzeremo dopo la nostra affermazione elettorale sarà quello di aumentare gli stanziamenti per il Viminale, polizia di prossimità in tutta Italia, inasprire le pene e ridurre i benefici per i criminali», conclude Gasparri.
Il Pd prova a giustificarsi: «La mancata conversione del decreto sulla sicurezza è solo conseguenza della conclusione anticipata della legislatura» afferma Roberta Pinotti, responsabile sicurezza del Pd, che indica nel provvedimento presentato dal ministero dell'Interno «quanto di più completo si fosse mai prodotto sul fronte delle politiche della sicurezza, anche rispetto all'operato dei governi precedenti».
ma un decreto per diventare legge non ha bisogno del Parlamento?
I decreti si possono reiterare senza bisogno del Parlamento...
I decreti si possono reiterare senza bisogno del Parlamento...
l'articolo parla di "conversione in legge", non di reiterare il decreto :confused:
http://it.wikipedia.org/wiki/Decreto_legge
Efficacia nel tempo
Il d.l. è un provvedimento provvisorio con forza di legge, che entra in vigore immediatamente, il giorno stesso (o il giorno successivo) della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Tuttavia, se non viene convertito in legge dal Parlamento entro sessanta giorni dalla sua pubblicazione, decade retroattivamente (ex tunc): è come se non fosse mai esistito. 'Ma le Camere possono con legge, regolare i rapporti giuridici sorti sulla base del decreto non convertito (c.d. legge di sanatoria).'
A tal fine, il governo, il giorno stesso dell'adozione, deve presentare il d.l. alle Camere per la conversione in legge, che avviene con la presentazione di un disegno di legge di iniziativa governativa (come tale va autorizzato dal Presidente della Repubblica). La discussione in assemblea deve obbligatoriamente cominciare entro cinque giorni e, come spesso accade, la legge di conversione può apportare emendamenti, cioè modifiche, al testo dell'originario d.l., che avranno efficacia dal giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della legge di conversione.
ma Cloudis, almeno ti pagano per i tuoi 10 copia incolla quotidiani contro il csx?
Il governo è caduto, ma Prodi è ancora presidente del consiglio e si tengono ancora votazioni nelle camere... La legge si poteva benissimo fare... Evidentemente si vuole convertire in legge il prossimo, più blando, decreto... Il buonismo del csx non ha fine...
Il governo è caduto, ma Prodi è ancora presidente del consiglio e si tengono ancora votazioni nelle camere... La legge si poteva benissimo fare... Evidentemente si vuole convertire in legge il prossimo, più blando, decreto... Il buonismo del csx non ha fine...
cosa cosa cosa??? :eek:
le camere funzionano? ma non erano state sciolte? come mai bertinotti va in giro come leader di partito e non come presidente della camera?
ma Cloudis, almeno ti pagano per i tuoi 10 copia incolla quotidiani contro il csx?
no secondo me è tutto volontariato (e io sono pro cdx, ma non lo voto manco ammazzato)... :D
no secondo me è tutto volontariato (e io sono pro cdx, ma non lo voto manco ammazzato)... :D
non voti chi, ... Cloudis?:confused:
non voti chi, ... Cloudis?:confused:
il CDX ovviamente......quindi anche Cloudis :D
nomeutente
22-02-2008, 15:57
ma Cloudis, almeno ti pagano per i tuoi 10 copia incolla quotidiani contro il csx?
evitiamo
evitiamo
scusa mod, tu che mi sembri una persona preparata, allo stato attuale in italia le camere funzionano? i parlamentari sono in carica?
ma quindi la campagna denigratoria si ferma non appena viene fatta notare la grossolana strumentalizzazione?
le interviste ai politici riportate negli articoli sono vere?
nomeutente
23-02-2008, 09:40
scusa mod, tu che mi sembri una persona preparata, allo stato attuale in italia le camere funzionano? i parlamentari sono in carica?
Non ho capito la domanda :stordita:
Se intendi "quando decadono i parlamentari?" la risposta è: quando vengono elette le nuove camere. Fino a quel momento è in carica l'attuale parlamento e anche il governo resta in carica per il disbrigo degli affari correnti fino a che un nuovo governo non ottiene la fiducia.
Non ho capito la domanda :stordita:
Se intendi "quando decadono i parlamentari?" la risposta è: quando vengono elette le nuove camere. Fino a quel momento è in carica l'attuale parlamento e anche il governo resta in carica per il disbrigo degli affari correnti fino a che un nuovo governo non ottiene la fiducia.
più che altro vorrei capire se i parlamentari possono approvare leggi tramite votazione seguendo il normale iter legislativo, o se in realtà svolgono solo i lavori delle commissioni, ad esempio.
il punto è: un governo che non ha una maggioranza parlamentare e che è stato sfiduciato, può promuovere una legge e farla approvare alle camere come se fosse normalmente in carica?
dasdsasderterowaa
23-02-2008, 10:08
più che altro vorrei capire se i parlamentari possono approvare leggi tramite votazione seguendo il normale iter legislativo, o se in realtà svolgono solo i lavori delle commissioni, ad esempio.
il punto è: un governo che non ha una maggioranza parlamentare e che è stato sfiduciato, può promuovere una legge e farla approvare alle camere come se fosse normalmente in carica?
Se non mi sbaglio, l'attuale governo dimissionario può solo emanare decreti legge, ma non può proporre disegni di legge da discutere in parlamento.
Se non mi sbaglio, l'attuale governo dimissionario può solo emanare decreti legge, ma non può proporre disegni di legge da discutere in parlamento.
indi per cui, la conversione in legge di cui parlano i due articoli, allo stato attuale, non può essere fatta.
indi per cui, mi sembra una campagna disinformativa bella e buona. e i politicanti da strapazzo ci bagnano il panuzzo.
e gli elettori sempre chini :muro:
gigio2005
23-02-2008, 10:37
Credo e spero di no perché sapere che, ad esempio, Caruso prende il vitalizio da noi pagato mi farebbe al quanto arrabbiare...
qualcosa su caruso:
XV LEGISLATURA
CAMERA DEI DEPUTATI
N. 2104
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PROPOSTA DI LEGGE
d'iniziativa dei deputati
CARUSO, ACERBO
Disposizioni concernenti la riduzione dell'indennità spettante ai membri del Parlamento
Presentata il 21 dicembre 2006
Onorevoli Colleghi! - L'attuale contesto storico richiede una non superficiale riflessione sull'esistenza di una forte discrepanza dei livelli di reddito da lavoro dipendente. Il problema è complesso e merita una riflessione articolata a cominciare dagli «stipendi» degli appartenenti alla classe politica. Come il proponente afferma, sostiene e rivendica già da molti anni, appare opportuna una ridefinizione delle somme erogate a vario titolo agli eletti nelle Assemblee legislative, sia a livello nazionale che locale. La presente proposta di legge mira quindi alla riduzione dell'indennità parlamentare al fine di superare quella «distanza tra elettori ed eletti». Essa risponde ad un'esigenza equitativa e perequativa per quello che riguarda il rapporto tra l'indennità parlamentare e i salari, gli stipendi e le pensioni. Del resto, nel momento in cui da più parti si tenta di riaprire il «capitolo» della riforma delle pensioni, l'approvazione della presente proposta di legge rappresenterebbe un atto minimo di coerenza da parte di coloro i quali propongono di aumentare l'età pensionabile, ma a livello personale hanno accesso alla pensione non dopo trentacinque anni di lavoro, ma dopo appena 30 mesi e un giorno di attività parlamentare. Appare infatti giusta un'equa remunerazione del
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lavoro parlamentare, molto gravoso e pregno di responsabilità, ma, nondimeno, appare sbagliato e iniquo il conferimento ai parlamentari di una somma pecuniaria elevata come quella attuale. La presente proposta di legge non vuole essere meramente simbolica, ma modificare con equilibrio il quadro legislativo vigente, senza eccedere per difetto. A questo proposito si prevede di confermare il collegamento stipendiale che la legislazione vigente stabilisce con i magistrati di Cassazione riducendo della metà l'indennità spettante ai parlamentari (deputati, senatori e parlamentari europei). Così facendo permane comunque un congruo riconoscimento del loro impegno lavorativo, poiché la somma conferita a titolo di diaria - che è direttamente collegata alla presenza e alla produttività - e quella per le altre spese accessorie restano immutate.
Si propone, pertanto, di modificare nel senso indicato l'articolo 1, secondo comma, della legge 31 ottobre 1965, n. 1261, abrogando al contempo l'articolo 1, comma 52, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006), che - prevedendo una riduzione dell'indennità parlamentare pari al 10 per cento - risulta superato dalla nuova disciplina qui proposta.
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PROPOSTA DI LEGGE
Art. 1.
1. Al secondo comma dell'articolo 1 della legge 31 ottobre 1965, n. 1261, le parole: «non superino il dodicesimo» sono sostituite dalle seguenti: «non superino il ventiquattresimo».
2. Il comma 52 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266, è abrogato.
http://legxv.camera.it/_dati/lavori/schedela/apriTelecomando_wai.asp?codice=15PDL0021030
nella fattispecie il secondo comma citato che avrebbe voluto modificare recita:
GLI UFFICI DI PRESIDENZA DELLE DUE CAMERE DETERMINANO L'AMMONTARE DI DETTE QUOTE IN MISURA TALE CHE NON SUPERINO IL DODICESIMO DEL TRATTAMENTO COMPLESSIVO MASSIMO ANNUO LORDO DEI MAGISTRATI CON FUNZIONI DI PRESIDENTE DI SEZIONE DELLA CORTE DI CASSAZIONE ED EQUIPARATE.
mentre il comma della legge del 2005 a abrogare e':
52. Le indennità mensili spettanti ai membri del Parlamento nazionale sono rideterminate in riduzione nel senso che il loro ammontare massimo, ai sensi dell’articolo 1, secondo comma, della legge 31 ottobre 1965, n. 1261, è diminuito del 10 per cento. Tale rideterminazione si applica anche alle indennità mensili spettanti ai membri del Parlamento europeo eletti in Italia ai sensi dell’articolo 1 della legge 13 agosto 1979, n. 384.
greasedman
23-02-2008, 10:52
Ormai non ci sono più parole per descrivere il fallimento totale delle politiche del csx...
Il problema è che chi ci rimette siamo noi cittadini...
Se il decreto non passa la responsabilità è di quelli che l'hanno ostacolato e votato contro perchè c'era quella "virgolina" (leggi: ri-penalizzazione del falso in bilancio) che non era proprio il massimo... non certo di chi era pronto ad approvarlo.
dasdsasderterowaa
23-02-2008, 10:55
indi per cui, la conversione in legge di cui parlano i due articoli, allo stato attuale, non può essere fatta.
indi per cui, mi sembra una campagna disinformativa bella e buona. e i politicanti da strapazzo ci bagnano il panuzzo.
e gli elettori sempre chini :muro:
In questo caso forse non è così, perché si tratta di un tema già ampiamente discusso in parlamento, e poi il decreto era già stato emanato prima della sfiducia parlamentare, quindi credo che il governo avesse la facoltà di presentarlo alle camere e di farlo convertire in legge.
In questo caso forse non è così, perché si tratta di un tema già ampiamente discusso in parlamento, e poi il decreto era già stato emanato prima della sfiducia parlamentare, quindi credo che il governo avesse la facoltà di presentarlo alle camere e di farlo convertire in legge.
quale maggioranza avrebbe dovuto approvare questa legge?
secondo me questa cosa non ha senso. se il governo è sfiduciato e resta in carica solo per gli affari correnti, come può proporre la votazione di una legge al parlamento che lo ha sfiduciato?
purtroppo quando dovevamo fare educazione civica a scuola le ore venivano sempre usate per recuperare o storia o filosofia.:( :muro:
sarebbe bello conoscere il parere di qualcuno più preparato.
da quello che vedo noi due aleggiamo tra i forse, i penso e i secondo me...non serve a molto.
dasdsasderterowaa
23-02-2008, 11:09
quale maggioranza avrebbe dovuto approvare questa legge?
secondo me questa cosa non ha senso. se il governo è sfiduciato e resta in carica solo per gli affari correnti, come può proporre la votazione di una legge al parlamento che lo ha sfiduciato?
purtroppo quando dovevamo fare educazione civica a scuola le ore venivano sempre usate per recuperare o storia o filosofia.:( :muro:
sarebbe bello conoscere il parere di qualcuno più preparato.
da quello che vedo noi due aleggiamo tra i forse, i penso e i secondo me...non serve a molto.
Ma in questo caso si trattava di un decreto pendente, già approvato prima della sfiducia e in attesa di votazione, per essere convertito in legge.
Quale maggioranza? probabilmente quella del PD e del PDL, non ti basta?
P.S:
anch'io non ho mai fatto educazione civica a scuola e il percorso accademico è stato tecnico-scientifico, quindi nulla a che vedere con la politica e le leggi.
Però sono parecchio interessato alla politica e al diritto, e quando posso, mi informo, perché - volente o nolente - fanno parte della vita quotidiana di tutti noi.
Ma ovviamente non ho una preparazione tale da poter affermare con certezza ciò che dico, proprio perché frutto di fonti a volte di dubbia attendibilità.
nomeutente
23-02-2008, 11:21
Nota:
per errore, unificando i thread, ho messo come titolo "il decreto viene convertito", anziché "il decreto non viene convertito".
Mi scuso per lo svarione :fagiano:
Ma in questo caso si trattava di un decreto pendente, già approvato prima della sfiducia e in attesa di votazione, per essere convertito in legge.
Quale maggioranza? probabilmente quella del PD e del PDL, non ti basta?
se è così, allo stato attuale potrebbe passare qualsiasi legge sulla sicurezza. o nessuna.
non credo che in queste condizioni il parlamento possa legiferare. e la conversione di un decreto in legge significa legiferare.
considerato il dinosauro buracratico che sono le nostre istituzioni, una cosa così automatica e immediata mi sembra impossibile.
P.S:
anch'io non ho mai fatto educazione civica a scuola e il percorso accademico è stato tecnico-scientifico, quindi nulla a che vedere con la politica e le leggi.
Però sono parecchio interessato alla politica e al diritto, e quando posso, mi informo, perché - volente o nolente - fanno parte della vita quotidiana di tutti noi.
Ma ovviamente non ho una preparazione tale da poter affermare con certezza ciò che dico, proprio perché frutto di fonti a volte di dubbia attendibilità.
perfettamente d'accordo.
nomeutente
23-02-2008, 11:24
più che altro vorrei capire se i parlamentari possono approvare leggi tramite votazione seguendo il normale iter legislativo, o se in realtà svolgono solo i lavori delle commissioni, ad esempio.
il punto è: un governo che non ha una maggioranza parlamentare e che è stato sfiduciato, può promuovere una legge e farla approvare alle camere come se fosse normalmente in carica?
Se non mi sbaglio, l'attuale governo dimissionario può solo emanare decreti legge, ma non può proporre disegni di legge da discutere in parlamento.
E' il governo ad essere stato sfiduciato e quindi privo dei pieni poteri: il parlamento è ancora pienamente rappresentativo anche se non è in grado di esprimere un nuovo governo.
Essendo quindi l'approvazione del decreto una prerogativa del parlamento e non del governo, potrebbe convertirlo oppure no.
Ciò che viene a mancare, come ha spiegato benissimo Cloudis, è il potere di indirizzo politico del governo, il quale può solo operare su preciso mandato parlamentare. ;)
(addendum, fatta salva ovviamente la facoltà di intervenire in caso di urgenza)
E' il governo ad essere stato sfiduciato e quindi privo dei pieni poteri: il parlamento è ancora pienamente rappresentativo anche se non è in grado di esprimere un nuovo governo.
Essendo quindi l'approvazione del decreto una prerogativa del parlamento e non del governo, potrebbe convertirlo oppure no.
Ciò che viene a mancare, come ha spiegato benissimo Cloudis, è il potere di indirizzo politico del governo, il quale può solo operare su preciso mandato parlamentare. ;)
(addendum, fatta salva ovviamente la facoltà di intervenire in caso di urgenza)
come al solito :ave:
però resta il fatto che non credo si tratti di una responsabilità del governo, ma del parlamento.
quindi la strumentalizzazione IMHO c'è.
loreluca
23-02-2008, 11:57
Adesso ci manca che quei pochi extracomunitari (criminali pluripregiudicati) che abbiamo mandato via ci facciano causa... Così i giudici daran loro ragione e dovremo pure dar loro un rimborso...
Chissà come ridono all'estero di noi... Siamo una barzelletta!
Dello stupro di ROma si son già dimenticati :rolleyes:
zerothehero
23-02-2008, 11:57
E' andata peggio di come avevo prospettato..pensavo che con quel decreto avrebbero espulso un centinaio di comunitari, invece ne hanno espulsi solo una sessantina... paese allo sbando, l'ITalia.. :asd:
zerothehero
23-02-2008, 12:03
Se il decreto non passa la responsabilità è di quelli che l'hanno ostacolato e votato contro perchè c'era quella "virgolina" (leggi: ri-penalizzazione del falso in bilancio) che non era proprio il massimo... non certo di chi era pronto ad approvarlo.
Se il decreto non è stato convertito è perchè i "soliti" si sono impuntati per emendare il pacchetto sicurezza, inserendo altre norme che non andavano a genio ad altri della maggioranza...le solite subdole tattiche :rolleyes:
nomeutente
23-02-2008, 12:15
come al solito :ave:
Troppo buono :D
però resta il fatto che non credo si tratti di una responsabilità del governo, ma del parlamento.
quindi la strumentalizzazione IMHO c'è.
Infatti è proprio così, formalmente.
La procedura prevede che contestualmente all'emanazione del decreto legge, il governo presenti alle camere un disegno di legge finalizzato alla conversione in legge del decreto. A quel punto è il parlamento l'organo titolato a decidere (tutto questo è avvenuto prima della caduta del governo).
Sostanzialmente, però, essendo il governo l'emanazione di una maggioranza parlamentare, in tal caso è senz'altro scorretto dire che il governo non converte il decreto (non è comunque una sua prerogativa) ma è corretto dire che la maggioranza parlamentare (che è comunque il csx) non approva il disegno di legge per la conversione.
naitsirhC
23-02-2008, 13:23
http://www.italgas.it/resources/parlamen.pdf
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