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View Full Version : [NEWS] Gli studenti vanno in tribunale contro RIAA


c.m.g
15-02-2008, 09:12
venerdì 15 febbraio 2008

Roma - Undici "John Doe" della Oklahoma State University - OSU hanno finalmente un nome: la volontà di RIAA di venire a conoscenza delle identità nascoste dietro gli IP individuati sulle reti di file sharing accessibili dall'ateneo è stata infine esaudita. Ma non è stato facile per RIAA portare a casa il risultato. Anzi, ostacoli legali imprevisti si sono frapposti alla loro crociata legale.

Per evitare di consegnare quei nomi OSU le ha provate tutte, e così gli studenti, il cui avvocato ha sostenuto che le richieste dell'industria a mezzo tribunale, le cosiddette subpoena utilizzate per ottenere quei nominativi, erano di fatto illegittime. È stata messa in discussione (http://arstechnica.com/news.ars/post/20070808-oklahoma-state-students-attack-riaas-expert-witness.html) anche la credibilità degli esperti assoldati da RIAA per perorare la propria causa, ma alla fine non c'è stato nulla da fare: il giudice ha confermato la correttezza della richiesta dei discografici, e l'università non ha potuto far altro che uniformarsi a tale decisione. Ma anche a questo punto, per le etichette è stato tutto fuorché facile ottenere la lista dei pirati: ricevuto l'ordine di spifferare i nomi a novembre scorso, OSU ha prima confermato che avrebbe comunicato i dati nello stesso mese, finendo poi per rimandare la trasmissione dei nominativi per svariati mesi, senza rispondere alle ripetute sollecitazioni degli avvocati RIAA.

La beffa (http://arstechnica.com/news.ars/post/20080213-riaa-gets-does-names-after-school-threatened-with-contempt.html) è arrivata ai primi di febbraio, quando l'ateneo ha spedito la lista via posta elettronica facendo riferimento a un allegato alla mail. Ma quell'allegato non è mai partito, e i discografici hanno dovuto sudare ancora qualche giorno per avere finalmente a disposizione le identità dei condivisori. A questo punto però si è frapposto un ulteriore ostacolo per RIAA, un ostacolo inatteso.

Come da prassi, una volta ottenuti i nomi RIAA tenta normalmente di arrivare ad un accordo extragiudiziale contattando direttamente le persone coinvolte e proponendo una via di uscita (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1911790) dal costo spesso non particolarmente oneroso (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2134272). La novità rispetto a tanti altri casi è che gli studenti di OSU hanno deciso di non voler alcun accordo e hanno assunto un legale per sfidare RIAA in tribunale.

Come se non bastassero gli stop and go subiti da RIAA, quell'avvocato è per giunta Marilyn Barringer-Thompson, già noto per aver fatto vincere a Debbie Foster la sua battaglia legale (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2040542) contro le major. In quel caso i discografici ci hanno dovuto rimettere anche le spese legali affrontate dalla donna, e ora l'entrata in gioco della stessa rappresentante legale che tanti danni - materiale ma anche di immagine - ha provocato alla crociata anti-P2P (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=tag:%22guerra+del+copyright%22) minaccia di trasformare un caso di successo per i discografici in una battaglia dall'esito incerto e potenzialmente molto costosa.

Alfonso Maruccia


Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2190479)