View Full Version : Prezzi delle case in calo anche del 10%.
http://www.corriere.it/economia/08_gennaio_15/svolta_Milano_cala_prezzo_case_97f98844-c341-11dc-b859-0003ba99c667.shtml
Cala anche la vendita delle nuove abitazioni. I costruttori: speriamo nell'Expo o sarà crisi
Frena il mercato, giù i prezzi delle case
Stabili gli affari solo per gli appartamenti di qualità. «I prezzi dei vecchi immobili in calo anche del 10 per cento»
MILANO - La maggior ricchezza di Milano? Senza dubbio i suoi mattoni. Pietra su pietra un patrimonio inestimabile. Soprattutto dopo che, negli ultimi dieci anni, i prezzi sono andati alle stelle. Ma con l'inizio del 2008 spira aria di gelata immobiliare. Sulla piazza di Milano nel corso del 2007 gli scambi si sono ridotti di pari passo con l'allungamento dei tempi di vendita. Segno che le aspettative di chi compra sono lontane anni luce da quelle di chi vende. Oggi, però, i venditori cominciano a scendere a compromessi.
Svendite immobiliari
Parla chiaro l'iniziativa «Saldi immobiliari» lanciata settimana scorsa da Re/Max Italia. In sostanza, dopo mesi con il cartello «vendesi» sul portone, i proprietari di immobili vengono ricondotti a più miti consigli. E accettano di correggere al ribasso la pretesa economica. Nell'insieme, le catene dell'intermediazione concordano: nel 2008 i prezzi delle case si abbasseranno. Previsioni per nulla scontate visto che gli agenti immobiliari non hanno nessun interesse a dipingere un mercato al ribasso. «Fino a ieri si vendeva qualunque appartamento in tempi brevissimi. Adesso passa l'appartamento di qualità. Per il primo piano vista muro non c'è speranza. Il periodo di vacche magre produrrà una selezione professionale tra gli operatori del settore», avverte Lionella Maggi, presidente Fimaa, collegio agenti d'affari in mediazione della provincia di Milano.
Frenata a una cifra
Di quanto diminuiranno i prezzi? Gabetti parla di un meno tre per cento sulla piazza di Milano e di compravendite in calo del 4 per cento. «Naturalmente si tratta di valori medi. In generale potrà ritenersi soddisfatto chi vedrà il proprio immobile apprezzarsi al pari dell'inflazione», fa il punto Guido Lodigiani, responsabile dell'ufficio studi Gabetti. Più ottimista Tecnocasa. «Per noi il 2008 del mercato immobiliare milanese si chiuderà con prezzi stabili o, nel migliore dei casi, in salita del 2 per cento», si sbilancia Fabiana Megliola dell'ufficio studi. Che spiega: «Il vantaggio del capoluogo lombardo è la presenza della domanda di studenti e trasfertisti». Prevede un mercato a due velocità Claudio Lossa, responsabile del comitato prezzi della Borsa immobiliare della Camera di Commercio: «Le quotazioni degli immobili datati scenderanno anche del 10 per cento. Ma quelle del nuovo non possono andare sotto i 3.500-4.000 euro al metro quadrato. Colpa dell'aumento, tra l'altro, degli oneri di urbanizzazione e finanziari».
Linea Maginot
A meno che qualche impresa messa alle strette dalle banche non cominci a vendere sottocosto. «Il rischio c'è — ammette Lossa — Staremo a vedere ». Dal canto loro i costruttori ostentano tranquillità. «La nostra linea Maginot è l'Expo — constata il presidente di Assimpredil, Claudio De Albertis —. L'esposizione sarebbe una grossa spinta per il mercato. In grado di spazzare via i venti di recessione». E se alla fine vincesse Smirne? «Speriamo che il Comune faccia scattare un piano B per rendere attrattiva Milano», risponde De Albertis.
Piano d'emergenza
Il piano B del Comune sta tutto nel piano di governo del territorio a cui sta lavorando l'assessore all'Urbanistica, Carlo Masseroli. La grande ambizione è far tornare in città i milanesi fuggiti nell'hinterland. Un progetto a cui credono anche i costruttori: a parità di appartamento (e quindi di costi di costruzione) Milano garantisce la possibilità di vendere a prezzi più alti. Tanto alti da alzare i margini sia per gli imprenditori che per i proprietari delle aree. Con il nuovo pgt, poi, dovrebbe passare il principio della perequazione dei diritti volumetrici. Un complicato sistema che porterà al superamento delle destinazioni d'uso e alla creazione di una borsa dei diritti volumetrici. «Il tutto avrà l'effetto di ridurre i prezzi delle aree. E sarà quindi più facile contenere anche i prezzi degli immobili nell'insieme», assicura l'assessore. Che va oltre: «Stiamo lavorando per allargare la perequazione anche ai comuni limitrofi».
Rita Querzé
15 gennaio 2008
Dove sono i fini economisti del forum che "l'immobiliare non cala mai"?? :D
LightIntoDarkness
15-01-2008, 14:11
<cut>Dove sono i fini economisti del forum che "l'immobiliare non cala mai"?? :DOccupati a bersi lo scacciabarile che si sta mettendo in atto, fino a quando si creeranno nuovi luoghi comuni da difendere ad oltranza.
Qui se ne parla ormai da anni (http://bollaimmobiliare.freeforumzone.leonardo.it/cartella.aspx?c=150353&f=150353&idc=1785), ne sono passate di persone che prendevano per il sedere quando si faceva notare la ciclicità della cosa.
FastFreddy
15-01-2008, 14:19
Dove sono i fini economisti del forum che "l'immobiliare non cala mai"?? :D
Dopo 30 anni di costante aumento dei costi degli immobili (dei quali gli ultimi 10-15 anni sono stati semplicemente folli, dove l'acquisto di una casa è diventato proibitivo) , mi pare fisiologica una flessione.
Comunque sia credo sarà difficile che i prezzi delle case crollino di punto in bianco, quindi rassegnamoci a mutui infiniti per comprarci casa.
LightIntoDarkness
15-01-2008, 14:52
Dopo 30 anni di costante aumento dei costi degli immobili (dei quali gli ultimi 10-15 anni sono stati semplicemente folli, dove l'acquisto di una casa è diventato proibitivo) , <cut>:eek: E la bolla del '93 ce la siamo scordata???
Certo non è comparabile come dimensione a quella che sta per travolgerci, ma bastava e avanzava a non ricadere nell'ignoranza del luogo comune "le case non calano mai"...
3500-4000 al metro quadro ? ma sono pazzi ?
:eek: E la bolla del '93 ce la siamo scordata???
Certo non è comparabile come dimensione a quella che sta per travolgerci, ma bastava e avanzava a non ricadere nell'ignoranza del luogo comune "le case non calano mai"...
Luogo comune alimentato dai soliti "esperti", magari con interessi nel settore, che ha mandato e manderà sul lastrico milioni di famiglie che si sono ipotecate la vita per acquistare un bene che poi non solo non si rivaluterà, ma non varrà nemmeno quello che l'hanno pagato. Poi quando gli dici "meglio l'affitto e aspettare", ti senti sempre rispondere che più che pagare 500€ al mese di affitto tanto vale pagare la rata del mutuo. Solo che di rata ora ne pagano magari 800, per 25 anni senza scuse. E con le spese di un immobile di proprietà. Tutti geni.
FastFreddy
15-01-2008, 14:56
:eek: E la bolla del '93 ce la siamo scordata???
Certo non è comparabile come dimensione a quella che sta per travolgerci, ma bastava e avanzava a non ricadere nell'ignoranza del luogo comune "le case non calano mai"...
Ci sono stati momenti di calo, ma il trend è sempre stato in crescita. Negli anni 70-80 comprarsi casa non era poi così proibitivo, i miei nonni col cavolo che sarebbero riusciti a comprarsi la casa negli anni '90, figuriamoci negli anni 2000...
Negli anni 80 la mia famiglia col solo stipendio da impiegato di mio padre riusciva a pagare l'affitto e a mandare avanti una famiglia con 2 figli, oggi francamente la vedrei difficile...
Il costo delle case è diminuito ora del 10%, ma negli ultimi 30 anni di quanto è aumentato?
Luogo comune alimentato dai soliti "esperti", magari con interessi nel settore, che ha mandato e manderà sul lastrico milioni di famiglie che si sono ipotecate la vita per acquistare un bene che poi non solo non si rivaluterà, ma non varrà nemmeno quello che l'hanno pagato. Poi quando gli dici "meglio l'affitto e aspettare", ti senti sempre rispondere che più che pagare 500€ al mese di affitto tanto vale pagare la rata del mutuo. Solo che di rata ora ne pagano magari 800, per 25 anni senza scuse. E con le spese di un immobile di proprietà. Tutti geni.
Se compro per abitare il fatto che ciò che abito valga il 10% in meno di quel che l'ho pagato non mi rende più povero; tu dici, se aspettavi potevi comprare al 10% in meno quindi saresti stato più ricco; vero, ma se aspettavo non compravo quella casa, ma un'altra. Ma se ho comprato quella casa si suppone che io volessi quella e non un'altra. Senza contare che in attesa del prezzo giusto (adesso il prezzo è giusto o devo aspettare ancora), avrei dovuto pagare un affitto: me lo rendono l'affitto quando compro? oppure è perso?
le povere famiglie italiane sul lastrico ci son finite non perchè le case valgono il 10% in meno, ci son finite perchè non sono state capaci di farsi i conti con il mutuo, e se ci mettono 3 mesi a scegliere se comprare il nintendo o la play station, le scarpe rosse o le scarpe blu, la lavatrice ariston o la rex, per indebitarsi per 100 mila euro al variabile piuttosto che al fisso non ci pensano su nemmeno 10 secondi, si fan consigliare dalla banca!
Il mattone resta l'investimento più sicuro.
Normale che i prezzi calino dopo che sono stati ARTIFICIALMENTE GONFIATI dalla bolla speculativa, in concomitanza con il passaggio all'euro.
Sgomeriamo il campo dagli equivoci prima che qualcuno ci cada:
Se si parla di ri-apprezzamento (nuovi prezzi) era ovvio a tutti che sarebbero calati
Se si parla (come in qualche vecchio 3d) della bolla immobiliare che dovrebbe mandare a rotoli l'economia italiana è, appunto, un'enormità.
Dopo 30 anni di costante aumento dei costi degli immobili (dei quali gli ultimi 10-15 anni sono stati semplicemente folli, dove l'acquisto di una casa è diventato proibitivo) , mi pare fisiologica una flessione.
Comunque sia credo sarà difficile che i prezzi delle case crollino di punto in bianco, quindi rassegnamoci a mutui infiniti per comprarci casa.
o abbassano i prezzi o non vendono + niente.. :cool:
Il mattone resta l'investimento più sicuro.
Normale che i prezzi calino dopo che sono stati ARTIFICIALMENTE GONFIATI dalla bolla speculativa, in concomitanza con il passaggio all'euro.
il mattone tira sempre ??? non ne sarei così sicuro .. ;)
http://im0.freeforumzone.it/up/14/45/285050385.jpg
http://im0.freeforumzone.it/up/14/7/242229148.jpg
si ma mi sembra la vecchia storia dei saldi li gonfiano talmente che anche uno sconto alto è sempre comunque un rialzo rispetto a prima.
LightIntoDarkness
15-01-2008, 15:28
Il mattone resta l'investimento più sicuro.
Normale che i prezzi calino dopo che sono stati ARTIFICIALMENTE GONFIATI dalla bolla speculativa, in concomitanza con il passaggio all'euro.Che sia questo il nuovo luogocomune?
Chi è che ha creato quel mostro di bolla speculativa??
Forse gli stessi che cercano in tutti i modi di convincerti che "tanto il mattone resta l'investimento più sicuro" e fanno le vittime di ciò che loro stessi contribuiscono a creare?
Se si parla di casa per abitare, allora ci sta a un certo punto imbarcarsi nell'impresa, posto che bisogna fare bene i conti per valutare quanto convenga rispetto ad un affito: caro Redux è vero che l'affitto è perso, ma è vero che col mutuo oltre a pagarlo puoi anche tranquillamente perderci, andare in negative equity... senza contare le allegre trovate bancarie tipo "clausola di risoluzione espressa" che sono semplicemente delle robe da delinquenti, a norma di legge.
Se invece si parla di "investimento", mi pare evidente che debba essere remunerativo: il momento e il prezzo al quale si acquista è quindi decisivo.
Riuscire ad inculcare che anche a ridosso dell'esplosione della più grande bolla immobiliare che si sia mai verificata "il mattone resta l'investimento più sicuro" è davvero un lavoro da Houdinì nei cervelli altrui, anestetizzati dai mantra mass-mediatici.
Che pagheranno fino all'ultimo centesimo le vite da nababbi di chi ha attuato tale ingiustizia.
Che sia questo il nuovo luogocomune?
Chi è che ha creato quel mostro di bolla speculativa??
Forse gli stessi che cercano in tutti i modi di convincerti che "tanto il mattone resta l'investimento più sicuro" e fanno le vittime di ciò che loro stessi contribuiscono a creare?
Se si parla di casa per abitare, allora ci sta a un certo punto imbarcarsi nell'impresa, posto che bisogna fare bene i conti per valutare quanto convenga rispetto ad un affito: caro Redux è vero che l'affitto è perso, ma è vero che col mutuo oltre a pagarlo puoi anche tranquillamente perderci, andare in negative equity... senza contare le allegre trovate bancarie tipo "clausola di risoluzione espressa" che sono semplicemente delle robe da delinquenti, a norma di legge.
Se invece si parla di "investimento", mi pare evidente che debba essere remunerativo: il momento e il prezzo al quale si acquista è quindi decisivo.
Riuscire ad inculcare che anche a ridosso dell'esplosione della più grande bolla immobiliare che si sia mai verificata "il mattone resta l'investimento più sicuro" è davvero un lavoro da Houdinì nei cervelli altrui, anestetizzati dai mantra mass-mediatici.
Che pagheranno fino all'ultimo centesimo le vite da nababbi di chi ha attuato tale ingiustizia.
Non è un luogo comune.
Il mattone ha sempre mantenuto il suo valore in relazione all'inflazione.
Solo chi ha comperato poco tempo fa e vende adesso, rischia (forse) di perderci. Ma va inteso come investimento sul lungo periodo, per cui basta aspettare.
Se si parla di casa per abitare, allora ci sta a un certo punto imbarcarsi nell'impresa, posto che bisogna fare bene i conti per valutare quanto convenga rispetto ad un affito: caro Redux è vero che l'affitto è perso, ma è vero che col mutuo oltre a pagarlo puoi anche tranquillamente perderci, andare in negative equity... senza contare le allegre trovate bancarie tipo "clausola di risoluzione espressa" che sono semplicemente delle robe da delinquenti, a norma di legge.
il concetto di negative equity mi sfugge: me lo spieghi?
Se compro per abitare il fatto che ciò che abito valga il 10% in meno di quel che l'ho pagato non mi rende più povero; tu dici, se aspettavi potevi comprare al 10% in meno quindi saresti stato più ricco; vero, ma se aspettavo non compravo quella casa, ma un'altra. Ma se ho comprato quella casa si suppone che io volessi quella e non un'altra. Senza contare che in attesa del prezzo giusto (adesso il prezzo è giusto o devo aspettare ancora), avrei dovuto pagare un affitto: me lo rendono l'affitto quando compro? oppure è perso?
le povere famiglie italiane sul lastrico ci son finite non perchè le case valgono il 10% in meno, ci son finite perchè non sono state capaci di farsi i conti con il mutuo, e se ci mettono 3 mesi a scegliere se comprare il nintendo o la play station, le scarpe rosse o le scarpe blu, la lavatrice ariston o la rex, per indebitarsi per 100 mila euro al variabile piuttosto che al fisso non ci pensano su nemmeno 10 secondi, si fan consigliare dalla banca!
Secondo me uno e l'altro: perchè hanno sbagliato a fare il mutuo a tasso variabile con simili orizzonti temporali. Perchè si sono svenati per comprare immobili a prezzo gonfiato. Sono scese del 10% ora ma devono scendere ancora. Iniziano ad essere qualche decina di migliaia di € in meno, hai voglia a pagarci affitti...
trallallero
15-01-2008, 15:59
venduta appena in tempo :yeah:
LightIntoDarkness
15-01-2008, 16:05
il concetto di negative equity mi sfugge: me lo spieghi?
Riporto questo articolo (http://bollaimmobiliare.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=2790) qui:
Così fan tutti
"Le case non calano mai", "I soldi dell'affitto sono buttati via", "Faccio un mutuo a tasso variabile, così la rata è più bassa, in banca mi hanno assicurato che i tassi non aumenteranno", "Eppoi se le cose si dovessero comunque mettere male, vendo la casa e me ne vado tranquillo in affitto". Quante volte si sentono queste frasi da chi ha appena comprato un immobile, oppure da chi si accinge a farlo. Certamente l'acquisto di una casa meriterebbe dei ragionamenti più approfonditi, specialmente riguardo agli aspetti finanziari dell'operazione, ma spesso non è così. E' più facile uniformarsi al "quello che tutti dicono", al "gregge-pensiero", vox populi vox dei.
Ma non tutti sono d'accordo: il grande economista John Kennet Galbraith, recentemente scomparso, ebbe a dire: "In economia, la maggioranza sbaglia sempre". Il gregge che ragiona per luoghi comuni ha una bassa percezione del rischio e prende le decisioni su basi principalmente emozionali, si trova a competere contro dei professionisti (banche, immobiliaristi d'assalto nel nostro caso) che conoscono molto bene il mercato, hanno a disposizione modelli ed analisi molto sofisticati, sanno gestire al meglio i rischi e prendono le proprie decisioni su basi esclusivamente razionali. Non è difficile indovinare chi vince.
Il mercato immobiliare, specialmente in periodi di bolla come quello attuale, non fa eccezione a tale regola. Cominciamo considerando l'andamento storico dei prezzi degli immobili in Italia: depurati dall'inflazione, essi mostrano un andamento assolutamente ciclico: picco nel 74 calo fino al 78, altro picco nel 82 per poi scendere fino all'86, nuovo top nel 92 e bottom nel 97. In particolare, in termini reali, dal 92 al 97 gli immobili sono calati mediamente del 30%. Ergo: anche le case calano; anche in Italia.
Veniamo alla questione successiva: è molto diffuso il pregiudizio per cui chi va in affitto viene considerato un poveraccio squattrinato rispetto a chi compra casa (anche se lo fa con un mutuo del 100% ed oltre). Come tutti i pregiudizi, anche questo è frutto dell'ignoranza. Spesso infatti chi accende mutui finanziando una parte consistente dell'immobile (> 80%) con scadenze lunghe, non si rende minimamente conto dei rischi che corre, il più pericoloso dei quali è la possibilità di ritrovarsi nel giro di qualche anno in condizione di negative equity, ovvero di patrimonio netto negativo.
La questione è molto semplice, e vale la pena di spiegarla con un esempio: supponiamo che una famiglia acquisti un immobile al prezzo di 180.000 euro finanziando il 100% dell'importo con un mutuo trentennale. Il piano di ammortamento prevede che nei primi anni la quota pagata vada principalmente a coprire gli interessi, mentre il capitale rimborsato cresce molto lentamente: dopo 4 anni, infatti, i nostri mutuatari hanno estinto appena il 7% del loro debito. Supponiamo però che a quella data il valore dell'immobile sia calato del 25% (cosa possibilissima visti i precedenti, e forse anche "ottimistica" considerato il livello dei prezzi attuale): il bilancio della nostra famiglia precipita in rosso di circa 32000 Euro, ovvero la differenza tra attività (180000*75%) e passività (180000*93%). Negative equity, appunto.
E non si tratta purtroppo di un esercizio contabile astratto: se per un qualsiasi motivo (perdita lavoro, aumento tassi, imprevisto, ecc.) i mutuatari decidono di "vendere ed andare in affitto", non possono farlo, a meno di non trovare quegli ulteriori 32.000 euro (che con spese e penali arrivano subito a 40.000) che servono per estinguere il debito residuo con la banca. Tutto questo dopo aver pagato 4 anni di rate, ovviamente.
Se fossero andati in affitto, le loro attività e passività sarebbero state entrambe zero: meglio zero che - 40.000.
Quindi è vero che "i soldi dell'affitto sono buttati via", ma è anche vero che facendo un mutuo sbagliato fatto al momento sbagliato se ne buttano via molti, ma molti di più.
Se chiedete cos'è il negative equity a chi ha stipulato un mutuo, con ogni probabilità non saprà rispondere: nel passato in Italia infatti c'era una propensione minore all'indebitamento, ed i mutui che finanziavano oltre l'80% del valore dell'immobile erano vietati (normalmente le banche non concedevano più del 60-70%). Per questo il negative equity è ancora pressoché sconosciuto.
Lo conoscono molte bene, però, in Inghilterra, dove fra gli anni 89 e 92 a causa dello scoppio della bolla immobiliare (causato da un notevole aumento dei tassi) quasi due milioni di famiglie si sono ritrovate in negative equity; solo nel 1991 infatti furono oltre 75.000 gli immobili che tornarono di proprietà delle banche. Leggiamo come il Guardian descrive quel periodo:
"Allora [all'inizio degli anni 90] non ci fu solo il negative equity, ma vendite forzate, bancarotte personali ed esecuzioni immobiliari in proporzioni colossali".
Ed ancora: "Il negative equity quando hai un lavoro, significa che la notte non dormi; il negative equity quando sei disoccupato ed i tassi salgono, significa che la casa non è più tua.".
Stesse dinamiche in Giappone negli anni 80, dove si è sviluppata la più colossale bolla immobiliare di tutti i tempi, suggellata dall'introduzione dei mutui a 100 anni (in Italia per adesso siamo a 40, ma già in Spagna è possibile accendere mutui fino a 50 anni).
Ad onor del vero, allora in Giappone ed UK le condizioni erano più estreme rispetto a quelle attuali, soprattutto per quanto riguarda l'andamento dei tassi, ma le dinamiche di mercato mostrano preoccupanti analogie con la situazione presente oggi.
Ed il negative equity comincia a diventare drammaticamente d'attualità anche negli Stati Uniti: un recente articolo apparso su MSN Money, dal titolo significativo: "L'epidemia del negative equity", riporta dai dati molto preoccupanti: nel settembre 2005, circa il 10% dei mutuatari aveva patrimonio netto nullo o negativo, e tale percentuale cresce al 30% fra coloro che hanno acceso o rifinanziato mutui nel 2005. Soltanto nel febbraio 2006, oltre 115.000 immobili sono finiti all'asta per insolvenza dei mutuatari, con un aumento del 68% rispetto ad un anno prima.
Ed il Sidney Herald riporta che anche in Australia la situazione è simile: se chi ha comprato casa alla fine del 2003 con mutui al 90% volesse vendere adesso, considerate le spese di compravendita, finirebbe mediamente in rosso.
Ed anche in Italia i giovani ingenui e sprovveduti che hanno comprato a prezzi folli degli immobili finanziando il 90-100% (ed oltre) dell'importo con mutui di 25-30 anni e più, rigorosamente a tasso variabile, sono numerosi. Senza pensare, senza informarsi, senza ponderare i rischi, senza capire le dinamiche finanziarie dell'operazione, ignorando completamente quanto è successo in passato.
Derek Bok, già Presidente dell'Harvard University, disse una volta: "Se ritieni che il sapere e l'educazione siano costosi, dovresti provare quanto è costosa l'ignoranza". Sante parole.
OTC - Forum Bolla Immobiliare
Questo articolo è coperto da Licenza Creative Commons.
LightIntoDarkness
15-01-2008, 16:09
Non è un luogo comune.
Il mattone ha sempre mantenuto il suo valore in relazione all'inflazione.
Solo chi ha comperato poco tempo fa e vende adesso, rischia (forse) di perderci. Ma va inteso come investimento sul lungo periodo, per cui basta aspettare.Occhio che tutte le valutazioni sulla bolla immobiliare sono ovviamente corrette all'inflazione.
A questo link (http://bollaimmobiliare.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=4443) trovi un sacco di dati, vedi un po' se ti và. ;)
Cala anche la vendita delle nuove abitazioni. I costruttori: speriamo nell'Expo o sarà crisi
Frena il mercato, giù i prezzi delle case
Stabili gli affari solo per gli appartamenti di qualità. «I prezzi dei vecchi immobili in calo anche del 10 per cento»
Dove sono i fini economisti del forum che "l'immobiliare non cala mai"?? :D
Che calino si sa gia da un po.. Ma non caleranno piu di tanto, soprattutto le case in posti di valore tipo il centro delle città. Quelle fuori in periferia scenderanno un po di piu. Ma non ci dovrebbe essere nessuna bolla.
Non siamo in america!! (per fortuna)
E cmq nessuno si deve augurare un calo drastico dei prezzi delle case se no si salvi chi puo!!
Riporto questo articolo (http://bollaimmobiliare.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=2790) qui:
immaginavo una cosa del genere.
tuttavia mi sembra di poter ribadire che il problema è solo in piccola parte nel prezzo della casa, quanto piuttosto nella incapacità della famiglia italiana di compiere scelte finanziariamente razionali
EDIT: famiglia italiana come qualsiasi altra famiglia, si intenda
LightIntoDarkness
15-01-2008, 16:38
Che calino si sa gia da un po.. Ma non caleranno piu di tanto, soprattutto le case in posti di valore tipo il centro delle città. Quelle fuori in periferia scenderanno un po di piu. Ma non ci dovrebbe essere nessuna bolla.
Non siamo in america!! (per fortuna)
E cmq nessuno si deve augurare un calo drastico dei prezzi delle case se no si salvi chi puo!!E questa è la seconda parte del luogo comune.
Il calo (o meglio una riduzione sulle ignobili speculazioni su un bene primario come la casa) come "dannoso". OMG.
e pensate agli introiti dei notai in questi ultimi anni!!!
gabi.2437
15-01-2008, 16:50
Che calino si sa gia da un po.. Ma non caleranno piu di tanto, soprattutto le case in posti di valore tipo il centro delle città. Quelle fuori in periferia scenderanno un po di piu. Ma non ci dovrebbe essere nessuna bolla.
Non siamo in america!! (per fortuna)
E cmq nessuno si deve augurare un calo drastico dei prezzi delle case se no si salvi chi puo!!
Nessuno deve augurarsi un calo dei prezzi? :eek: Ma ve le sognate di notte certe cose?
Senza Fili
15-01-2008, 17:36
si ma mi sembra la vecchia storia dei saldi li gonfiano talmente che anche uno sconto alto è sempre comunque un rialzo rispetto a prima.
Infatti
FastFreddy
15-01-2008, 17:43
Nessuno deve augurarsi un calo dei prezzi? :eek: Ma ve le sognate di notte certe cose?
Io penso che sia un problema giusto per chi:
1) Compra immobili come forma d'investimento.
2) Ha appena acceso un mutuo.
Ovvio che per chi già possiede un'abitazione (intesa come luogo dove abitare) fa poca differenza se il valore della sua casa sale o scende.
momo-racing
15-01-2008, 17:49
Il mattone resta l'investimento più sicuro.
pensavo fosse l'oro! quando si avvicinano crisi chi ha i soldi investe in oro, mica in case
momo-racing
15-01-2008, 17:51
si ma mi sembra la vecchia storia dei saldi li gonfiano talmente che anche uno sconto alto è sempre comunque un rialzo rispetto a prima.
la domanda è: il fatto che abbiano così fretta di vendere con ribassi anche del 48% purchè sia nell'immediato è da interpretare come l'aver fiutato una imminente crisi del mercato o serve solamente a salvare l'azienda in questione che magari si è trovata fregata da previsione eccesivamente ottimistiche?
roverello
15-01-2008, 17:52
Dopo 30 anni di costante aumento dei costi degli immobili (dei quali gli ultimi 10-15 anni sono stati semplicemente folli, dove l'acquisto di una casa è diventato proibitivo) , mi pare fisiologica una flessione.
Comunque sia credo sarà difficile che i prezzi delle case crollino di punto in bianco, quindi rassegnamoci a mutui infiniti per comprarci casa.
Cho spera in una bolla che implode penso si sbagli.
Il mattone bene o male è l'unico bene che qualcosa in più dell'inflazione dà. Anche se ultimamente i prezzi hanno bisogno di una calmata, non di un crollo.
roverello
15-01-2008, 17:58
il mattone tira sempre ??? non ne sarei così sicuro .. ;)
http://im0.freeforumzone.it/up/14/45/285050385.jpg
http://im0.freeforumzone.it/up/14/7/242229148.jpg
I prezzi mi sembrano un tantino (sic!) gonfiati, ante sconto, e assolutamente normali post sconto.
roverello
15-01-2008, 18:04
Luogo comune alimentato dai soliti "esperti", magari con interessi nel settore, che ha mandato e manderà sul lastrico milioni di famiglie che si sono ipotecate la vita per acquistare un bene che poi non solo non si rivaluterà, ma non varrà nemmeno quello che l'hanno pagato. Poi quando gli dici "meglio l'affitto e aspettare", ti senti sempre rispondere che più che pagare 500€ al mese di affitto tanto vale pagare la rata del mutuo. Solo che di rata ora ne pagano magari 800, per 25 anni senza scuse. E con le spese di un immobile di proprietà. Tutti geni.
Io ho fatto un mutuo a tasso avriabile nel 2002, per una rata allora che era circa 1/4 del mio stipendio. Oggi la rata è aumentata e il mio stipendio pure. Di poco ambedue. Perchè il mutuo è a 10 anni, quindi gli interessi non incidono molto.
Ma io oggi pago circa 10 euro in meno di quello pagherei se allora lo avessi fatto a tasso fisso.
Ma in questi 5 anni ho risparmiato un bel gruzzolo di soldini.
D'altronde se si fa un mutuo con l'euribor al 5% è più facile un aumento che un calo.
Poi la banca mi voleva finanziare un importo maggiore perchè così cambia la macchina. Io ho detto semplicemente di no. La macchina è un'altra storia.
Quanti sono quelli che si sono fatti allettare dalle proposte inutili delle banche invece che affidarsi ad una calcolatrice e al buon senso?
Del genere: se ho 10.000 euro non ha senso che acquisti una casa che ne vale 400.000 con un mutuo al 100% x 40 anni.
Con 10.000 euro faccio 2 vacanze ben fatte e proseguo con l'affitto. Che anche lui ha il brutto vizio di aumentare.
E allora? :p Il tuo evidentemente non è il caso tipo che poi produce "sofferenza" (10 anni...), infatti ho parlato di mutui con orizzonte di 25-30 anni e magari ben altri "gropponi" o prospettive. Oggi sentivo in radio pubblicità di finanziamenti a 40 anni, 100%. :rolleyes:
la colpa della crisi di settore è stata l'aver concesso i mutui !
mi spiego anni fa per accedere ad un mutuo bisognava avere delle proprietà, e se avevi beni che valevano 100€ ti davano il mutuo di max 50€, inoltre eri tu che ti recavi nelle varie banche per chiedere chi ti faceva le condizioni migliori, e non ti finanziavano mai l'intero valore di acquisto, ora, invece le cose sono cambiate, le maggiori imprese o agenzie immobiliari, ti vendono loro il mutuo e tu non paghi piu una casa per il suo valore, ma per definire il valore si ragiona così:
"A che tipo di persone potrebbe interessare l'immobile, che reddito hanno?"
"quanto puo pagare una persona per quel particolare tipo di immobile"
da li si ricava il valore di mercato e la rata del mutuo.
se io anni fa andavo con facciamo un esempio a comprare una casa che valeva 100000€ se andavo con 80000€ in contanti me la vendevano, ora se vado con la stesa cifra, mi dicono di no perchè tanto uno che si fa il mutuo di 25 anni lo trovano, stesso discorso sull'acquisto delle autobili, una volta se pagavi in contanti ti facevano lo sconto del 3%, ora invece non fanno nessuno sconto, tanto uno che la compra allo stesso prezzo a rate lo trovano sempre.
teniamo conto che il mercato delle case in teoria non è che sia proprio libero al 100%, una impresa di costruzioni o immobiliare ha finanziamenti da parte delle banche piu vantaggiosi rispetto al privato e siccome comprano quasi tutte con finanziamenti che poi scaricano ai compratori, il rischio è solo se poi non riescono a venderla, inoltre nel mercato se una persona vuole comprare un terreno per farsi una casa e c'è anche una impresa che interessa normalmente la spunta l'impresa, perchè ha piu facilità di ottenere alti finanziamenti, e poi costruisce piu unità abitative e ripartisce l'alto costo di acquisto del terreno tra le unità abitative.
teniamo inoltre conto che l'€ ha spinto a speculazioni forti, inoltre i bassi interessi hanno fatto si che molte persone hanno comprato immobili e poi li hanno affittati.
questo metodo in un primo momento permette di aumentare le vendite grazie ai finanziamenti e questo mantiene costante il volume di vendita annuo ma nel lungo periodo ne provoca una contrazione perche riduce la disponibilità finanziaria di molte famiglie e questo intacca anche il settore dei beni di consumo ed è quello che sta succedendo oggigiorno.
Nessuno deve augurarsi un calo dei prezzi? :eek: Ma ve le sognate di notte certe cose?
E questa è la seconda parte del luogo comune.
Il calo (o meglio una riduzione sulle ignobili speculazioni su un bene primario come la casa) come "dannoso". OMG.
Ma io non so se vi rendete conto che un calo drastico del prezzi delle case metterebbe sul lastrico tanta gente, un calo no problem basta che sia molto graduale, un calo drastico fa malissimo per tutti. Forse non intendevate un calo drastico (come tra l'altro però ho detto) ma un semplice calo.. se cosi :mano:
Fratello Cadfael
15-01-2008, 21:30
I prezzi delle case sono cresciuti un po' ovunque nel mondo specialmente dopo lo sgonfiamento della new economy del 2000-2001, ma in Italia (vista la bassa percentuale di affitti rispetto al totale) la maggior richiesta di acquisto di case ha fatto lievitare i prezzi. Spesso dopo 4 o 5 anni, fra le rate del mutuo che aumentano troppo e le famiglie che si sfasciano, dei mutui smettono di essere pagati e le banche si stanno trovando piano piano con un grosso e inaspettato patrimonio immobiliare sul groppone. Ma non lo dicono perché hanno paura che le case faranno come i bond argentini di qualche anno fa e cercano di liberarsene senza far rumore: se qualcuno dovesse scoprire che la domanda è molto minore dell'offerta...
DvL^Nemo
15-01-2008, 21:51
Chi rimane liquido fara' dei bei affari ;)
Che le case costano troppo e' sotto l'occhio di tutti e a me non va di restare schiavo delle banche per 30/40 anni per 2 mattoni.. Preferisco fare in bamboccione per l'eterno.. E qui la risposta alla famiglia e' edilizia popolare, visto che in Italia nonsi costruisce piu' nulla di pubblico da anni
Spero vivamente in un crollo drastico dei prezzi degli immobili, oramai siamo arrivati alla schizofrenia, i prezzi sono folli.
Cmq se ne parla da anni e intanto i prezzi (almeno qui da me) continuano ad aumentare ed aumentare.
Sono proprio curioso di vedere questo crollo (che secondo me nn ci sarà affatto).
Spero vivamente in un crollo drastico dei prezzi degli immobili, oramai siamo arrivati alla schizofrenia, i prezzi sono folli.
Cmq se ne parla da anni e intanto i prezzi (almeno qui da me) continuano ad aumentare ed aumentare.
Sono proprio curioso di vedere questo crollo (che secondo me nn ci sarà affatto).
:eek:
io l'abbassamento l'ho notato già qualche mese fa, quando ho comprato
l'immobile, se lo usi, è sempre un buon investimento
non pago più l'affitto... già questo mi ripaga ;)
fa male chi compra tanto per farlo (per mio figlio quando sarà grande, quando sento sta scusa...)o sperando di metterlo a reddito, perché ci sono in giro un po' troppi appartamenti sfitti...
i prezzi comunque erano arrivati a livelli assurdi
Nel 98 ho comperato un appartementino a 110 milioni di lire. 10 anni di mutuo a tasso variabile, che è lentamente sceso. Venduto l'anno scorso a 140.000 euro dopo 8 anni . Vedete voi.
Se uno ha comperato recentemente, deve solo evitare di venderlo ora o nei prox 2-3 anni . Dati i "cicli" up and down dei prezzi, dovrà aspettare il momento conveniente. E nel frattempo lo puoi sempre affittare, non è un capitale "fermo" come l'oro.
Nel 98 ho comperato un appartementino a 110 milioni di lire. 10 anni di mutuo a tasso variabile, che è lentamente sceso. Venduto l'anno scorso a 140.000 euro dopo 8 anni . Vedete voi.
Se uno ha comperato recentemente, deve solo evitare di venderlo ora o nei prox 2-3 anni . Dati i "cicli" up and down dei prezzi, dovrà aspettare il momento conveniente. E nel frattempo lo puoi sempre affittare, non è un capitale "fermo" come l'oro.
esatto, il vero problema dell'aumento dei prezzi sono i mutui facili delle banche, che fanno si che un immobile abbia un numero maggiore di possibili clienti e quindi il prezzo aumenta, tanto coloro che accedono un mutuo la maggior parte non sa manco come si calcolano gli interessi tra 15 anni che rivalutazione ci sarà, quanto sarà la rata ecc.
chi affitta ora un immobile comprato in lire fa affari d'oro e mantiene il capitale !
Nel 98 ho comperato un appartementino a 110 milioni di lire. 10 anni di mutuo a tasso variabile, che è lentamente sceso. Venduto l'anno scorso a 140.000 euro dopo 8 anni . Vedete voi.
Se uno ha comperato recentemente, deve solo evitare di venderlo ora o nei prox 2-3 anni . Dati i "cicli" up and down dei prezzi, dovrà aspettare il momento conveniente. E nel frattempo lo puoi sempre affittare, non è un capitale "fermo" come l'oro.
Merda, raddoppiato in 10 anni. Ste cose nel paniere ISTAT non entrano? :rolleyes:
DvL^Nemo
16-01-2008, 14:06
Merda, raddoppiato in 10 anni. Ste cose nel paniere ISTAT non entrano? :rolleyes:
Certo, ma ci mettono anche i monitor LCD, i telefononi e i costi di telefonia mobile.. In teoria in paniere dovrebbe essere "mediato", non credo comunque che nessuno creda piu' ai dati dell'ISTAT..
Che c'è di strano?
Vuoi un calo drastico dei prezzi delle case??
Allora vuoi anche:
- una crescente disoccupazione, tutti gli effetti accessori
- calo dei consumi, con tutte le conseguenze collegate
- impossibilità ad accedere al credito (se non presentando enormi garanzie), con tutte le conseguenza relative
Forse tu voui semplicemente un calo dei prezzi (meglio se molto lento), senza DRASTICO. Allora quello è un altro discorso..;)
Fides Brasier
16-01-2008, 15:38
- impossibilità ad accedere al credito (se non presentando enormi garanzie), con tutte le conseguenza relativeah per quello manca poco, visto che e' sufficiente pagare in ritardo la rata del telefonino per entrare nei cattivi pagatori oggi e vedersi rifiutare un mutuo domani...
LightIntoDarkness
16-01-2008, 15:46
Vuoi un calo drastico dei prezzi delle case??
Allora vuoi anche:
- una crescente disoccupazione, tutti gli effetti accessori
- calo dei consumi, con tutte le conseguenze collegate
- impossibilità ad accedere al credito (se non presentando enormi garanzie), con tutte le conseguenza relative
Forse tu voui semplicemente un calo dei prezzi (meglio se molto lento), senza DRASTICO. Allora quello è un altro discorso..;)È ora di finirla con i mantra suicidi della crescita, inculcati da un sistema economico che non ci nasconde le sue drammatiche conseguenze.
È ora di finirla con i mantra suicidi della crescita, inculcati da un sistema economico che non ci nasconde le sue drammatiche conseguenze.
Meglio l'economia pianificata allora?
..e meno male che hai iniziato te a criticare i luoghi comuni..
LightIntoDarkness
16-01-2008, 16:32
Meglio l'economia pianificata allora?
..e meno male che hai iniziato te a criticare i luoghi comuni..Se i miei sono luoghi comuni devi spiegarmi come cavoli ci si è convinti che un'economia basata sul "crescere sempre" possa essere compatibile con la vita umana su questa terra.
roverello
16-01-2008, 17:01
Se i miei sono luoghi comuni devi spiegarmi come cavoli ci si è convinti che un'economia basata sul "crescere sempre" possa essere compatibile con la vita umana su questa terra.
IL primo ad esprimere questo luogo comune fu un tale Einstein: "chi crede che un sistema finito possa crescere all'infinito o è un pazzo o è un economista".
Detto ciò l'unica frenata che non provochi disastri è quella lenta.
Con una drastica frenata può succedere di tutto. Anche quando guidi l'auto!
Se i miei sono luoghi comuni devi spiegarmi come cavoli ci si è convinti che un'economia basata sul "crescere sempre" possa essere compatibile con la vita umana su questa terra.
Ah beh, siamo OT e sinceramente è una discussione molto ampia che richiederebbe una lunghissima discussione che non ci porterebbe da nessuna parte..
Detto questo e per stare IT, il modello di economico in cui viviamo funziona cosi, quindi possiamo discutere sugli effetti economici che potrebbe portare una brusca frenata del valore degli immobili ma non possiamo discutere su quale modello economico sia perfetto xkè davvero è una discussione senza via d'uscita semplicemente IMHO xkè non esiste.
Quindi nel mondo in cui viviamo e per le caratteristiche tipiche della nostra economia un drastico calo del valore degli immobili comporterebbe gravi sconpensi.
Ne ho citati un po ma come ha ben sintetizzato roverello gli effetti potrebbero essere i piu svariati, l'unica cosa certa è che di sicuro non porterebbero benefici a nessuno.
Ah beh, siamo OT e sinceramente è una discussione molto ampia che richiederebbe una lunghissima discussione che non ci porterebbe da nessuna parte..
Detto questo e per stare IT, il modello di economico in cui viviamo funziona cosi, quindi possiamo discutere sugli effetti economici che potrebbe portare una brusca frenata del valore degli immobili ma non possiamo discutere su quale modello economico sia perfetto xkè davvero è una discussione senza via d'uscita semplicemente IMHO xkè non esiste.
Quindi nel mondo in cui viviamo e per le caratteristiche tipiche della nostra economia un drastico calo del valore degli immobili comporterebbe gravi sconpensi.
Ne ho citati un po ma come ha ben sintetizzato roverello gli effetti potrebbero essere i piu svariati, l'unica cosa certa è che di sicuro non porterebbero benefici a nessuno.
non so che studi di economia tu abbia fatto, ma le cose che dici non sono in alcun modo condivisibili, o meglio, non capisco il filo logico: non ci può essere un brusco ritracciamento perchè avrebbe conseguenze gravi? se è questo, non ha senso; il mercato può anche rettificare pesantemente, perchè il mercato può anche essere drogato. L'ha fatto la borsa quando scoppiò la bolla della new economy, moltissima gente ci perse un mucchio di soldi ma era una cosa che fisiologicamente doveva accadere perchè i prezzi non esprimevano più quello che era percepito come il valore dei fondamentali.
Sull'immobiliare io non so dire se ci sia una vera bolla speculativa: è però vero che se c'è, questo è il momento in cui sta scoppiando, che la gente ci soffra o meno.
O forse non ho capito quel che vuoi dire.
gabi.2437
16-01-2008, 18:38
Un calo del valore degli immobili rispecchierebbe solo la domanda e l'offerta...finchè la bolla tiene si può banfare ma se scoppia no, la verità viene fuori...e lo scompenso viene riequilibrato
Vuoi un calo drastico dei prezzi delle case??
Allora vuoi anche:
- una crescente disoccupazione, tutti gli effetti accessori
- calo dei consumi, con tutte le conseguenze collegate
- impossibilità ad accedere al credito (se non presentando enormi garanzie), con tutte le conseguenza relative
Forse tu voui semplicemente un calo dei prezzi (meglio se molto lento), senza DRASTICO. Allora quello è un altro discorso..;)
Io lo vorrei bello drastico sinceramente.
Le prime due ipotesi da te formulate mi sembrano un bel po' eccessive, ci sarà un pacco di gente che perderà i suoi soldi, sono cose che succedono.
Anche adesso x persone con poco reddito e poche garanzie è molto difficile accendere un mutuo.
Sinceramente io ci vedo solo lati positivi.
non so che studi di economia tu abbia fatto, ma le cose che dici non sono in alcun modo condivisibili, o meglio, non capisco il filo logico: non ci può essere un brusco ritracciamento perchè avrebbe conseguenze gravi? se è questo, non ha senso; il mercato può anche rettificare pesantemente, perchè il mercato può anche essere drogato. L'ha fatto la borsa quando scoppiò la bolla della new economy, moltissima gente ci perse un mucchio di soldi ma era una cosa che fisiologicamente doveva accadere perchè i prezzi non esprimevano più quello che era percepito come il valore dei fondamentali.
Sull'immobiliare io non so dire se ci sia una vera bolla speculativa: è però vero che se c'è, questo è il momento in cui sta scoppiando, che la gente ci soffra o meno.
O forse non ho capito quel che vuoi dire.
Mi pare di essermi espresso abbastanza chiaramente, ho prospettato conseguenze piuttosto gravi nel caso di un drastico crollo del valore delle case.
Un calo del valore degli immobili rispecchierebbe solo la domanda e l'offerta...finchè la bolla tiene si può banfare ma se scoppia no, la verità viene fuori...e lo scompenso viene riequilibrato
Siamo d'accordo che verrà riequilibrato ma con quali conseguenze? anche i conti dell'alitalia potrebbero riequilibrarsi.. basta licenziare 10.000 dipendenti e il gioco e fatto no?
Io lo vorrei bello drastico sinceramente.
Le prime due ipotesi da te formulate mi sembrano un bel po' eccessive, ci sarà un pacco di gente che perderà i suoi soldi, sono cose che succedono.
Anche adesso x persone con poco reddito e poche garanzie è molto difficile accendere un mutuo.
Sinceramente io ci vedo solo lati positivi.
E io invece no. Ora ti spiegherò il xkè, vorrei che fossi cosi gentile anche tu da spiegarmi i lati positivi.
Allora immaginiamo che bruscamente scoppiasse la bolla immobiliare,proviamo quindi a immaginare i possibili risvolti(premesso che nessuno di noi ha la sfera di cristallo che puo vedere nel futuro):
Pensiamo a tutti i lavoratori dell'edilizia sono centinaia di migliaia di persone che per un effetto diretto perderebbero il lavoro,quindi consideriamo le megliaia di imprese che chiuderanno i battenti e le persone che vi lavoravano. Ma non limitiamoci a quelli dell'edilizia, pensiamo a quelli che lavorano nella produzione di tutte le materie prime, poi in quelle di trasporto, poi a quelle che lavorano per vendere le case, quindi le varie agenzie immobiliari e tutti gli altri che vivono vendendo case, pensiamo anche alle banche che dai mutui ci ricavano un bel po di soldi(non dico che le banche chideranno vero.. pero diminuiranno i margini). Gia cosi l'effetto sarebbe devastante per l'occupazione, anche considerando la tendenziale bassa capacità di riconversione (verso un nuovo lavoro) di queste persone (vedi muratori). Sono tantissimi che lavorano nell'edilizia, inutile ricordare che piu disoccupazione significa meno consumi e meno ricchezza,e di conseguenza anche se non direttamente aumento della criminalità.
Poi passiamo a considerare le famiglie proprietarie, anche loro avranno una sensazione di avere meno valore nelle mani, di non avere piu quella riserva di capitale tale da poter guardare con fiducia al futuro, anche loro diminuiranno di conseguenza i consumi. Per non parlare poi delle famiglie indebitate precedentemente per l'acquisto di un immobile, prima valeva tot e poco dopo si ritrovano in mano con niente. Anche questo bel problema..
Poi consideriamo il ruolo delle banche, tantissimi saranno i mutui insoluti, quindi le banche ingloberanno tantissimi immobili che varranno molto poco, andranno in crisi anche loro. Poi spinte da sempre meno garanzie reali delle famiglie saranno sempre piu restie a concedere credito alla gente. Inutile dire che anche questo sarebbe un fattore scoraggiante per gli investimenti.
Mi sembra inevitabile che l'economia nazionale dopo tutti questi accadimenti subirebbe un brusco freno.
Insomma io non ne capisco moltissimo di economia ma mi sembra un ragionamento che fila abbastanza, sinceramente vedo molte piu cose negative che positive. Infatti non mi auguro un calo vertiginoso del valore immobiliare.
Ma ripeto se l'aggiustamento dei prezzi è graduale tutto quello che ho scritto non conta, allora cambia tutto. L'aspetto determinante penso propio sia la velocità dell'aggiustamento..
Ciao.
E io invece no. Ora ti spiegherò il xkè, vorrei che fossi cosi gentile anche tu da spiegarmi i lati positivi.
Allora immaginiamo che bruscamente scoppiasse la bolla immobiliare,proviamo quindi a immaginare i possibili risvolti(premesso che nessuno di noi ha la sfera di cristallo che puo vedere nel futuro):
Pensiamo a tutti i lavoratori dell'edilizia sono centinaia di migliaia di persone che per un effetto diretto perderebbero il lavoro,quindi consideriamo le megliaia di imprese che chiuderanno i battenti e le persone che vi lavoravano. Ma non limitiamoci a quelli dell'edilizia, pensiamo a quelli che lavorano nella produzione di tutte le materie prime, poi in quelle di trasporto, poi a quelle che lavorano per vendere le case, quindi le varie agenzie immobiliari e tutti gli altri che vivono vendendo case, pensiamo anche alle banche che dai mutui ci ricavano un bel po di soldi(non dico che le banche chideranno vero.. pero diminuiranno i margini). Gia cosi l'effetto sarebbe devastante per l'occupazione, anche considerando la tendenziale bassa capacità di riconversione (verso un nuovo lavoro) di queste persone (vedi muratori). Sono tantissimi che lavorano nell'edilizia, inutile ricordare che piu disoccupazione significa meno consumi e meno ricchezza,e di conseguenza anche se non direttamente aumento della criminalità.
Poi passiamo a considerare le famiglie proprietarie, anche loro avranno una sensazione di avere meno valore nelle mani, di non avere piu quella riserva di capitale tale da poter guardare con fiducia al futuro, anche loro diminuiranno di conseguenza i consumi. Per non parlare poi delle famiglie indebitate precedentemente per l'acquisto di un immobile, prima valeva tot e poco dopo si ritrovano in mano con niente. Anche questo bel problema..
Poi consideriamo il ruolo delle banche, tantissimi saranno i mutui insoluti, quindi le banche ingloberanno tantissimi immobili che varranno molto poco, andranno in crisi anche loro. Poi spinte da sempre meno garanzie reali delle famiglie saranno sempre piu restie a concedere credito alla gente. Inutile dire che anche questo sarebbe un fattore scoraggiante per gli investimenti.
Mi sembra inevitabile che l'economia nazionale dopo tutti questi accadimenti subirebbe un brusco freno.
Insomma io non ne capisco moltissimo di economia ma mi sembra un ragionamento che fila abbastanza, sinceramente vedo molte piu cose negative che positive. Infatti non mi auguro un calo vertiginoso del valore immobiliare.
Ma ripeto se l'aggiustamento dei prezzi è graduale tutto quello che ho scritto non conta, allora cambia tutto. L'aspetto determinante penso propio sia la velocità dell'aggiustamento..
Ciao.
Il punto è che secondo me un crollo dei prezzi del mattone nn porterà a tutte queste crisi (lavoro, consumi ecc...).
Certo, nell'edilizia si avrà un periodo strano ma le ditte che lavorano in quel campo sono tutte col culo parato (piene di soldi) xke hanno sfruttato la situazione di questi anni.
Vuoi o nn vuoi alla fine le case si continueranno sempre a costruire e quindi nn vedo questa situazione di emergenza x gli occupati di quel preciso settore.
Il vero crollo avverrà solo x le banche.
E' si probabile che concederanno meno facilmente dei prestiti, però è anche vero che magari con un bel botto da parte delle banche inizi una nuova era per gli istituti di credito, che ora sono arrivati al punto di nn ritorno, nn sono controllati, i tassi li decidono loro, la trasparenza nn esiste più, sono un grosso male x il nostro paese. E ti assicuro che negli altri paesi UE la situazione delle banche nn è così tragica (fonte presidente ABI).
Insomma spero in una tabula rasa, molto difficile, almeno in una migliore gestione e controllo da parte di organi come la Banca D'Italia o l'ABI (che ora nn vale nulla).
Infine mi piacerebbe un crollo anche per un qualcosa di personale, nn ci siamo potuti comprare la casa appunto xke nn avevamo garanzie, siamo in affitto da 20 anni ormai e con un bel crollo dei prezzi magari, finalmente anch'io potrò avere una casa mia :) .
gabi.2437
17-01-2008, 06:22
Siamo d'accordo che verrà riequilibrato ma con quali conseguenze? anche i conti dell'alitalia potrebbero riequilibrarsi.. basta licenziare 10.000 dipendenti e il gioco e fatto no?
Se una cosa è squilibrata prima o poi si riequilibra, non c'è niente che tenga.. era una situazione sbagliata, è ovvio che se mi metto ad aprire che so 10 aziende che fan un qualcosa di inutile e assumo 10.000 dipendenti e poi fallisco devo licenziarli, ma il problema sta nel fatto che quei 10.000 dipendenti erano stati assunti in una azienda che per forza di cose sarebbe presto crollata
E qua idem, finchè tieni i prezzi alti la cosa tira, appena la bolla scoppia, viene fuori come doveva essere la cosa e non come è ora (con agenzie immobiliari che spuntano come funghi)
qualche dubbio onestamente ce l'ho: io ho comprato casa all'inizio del 2006, già allora mi dicevano che la bolla era scoppiata, che dovevo aspettare, che bastavano pochi mesi e tutto sarebbe calato del 10%.......ecc.....ecc......qui sul forum addirittura si parlava di crolli del 40\50% nel corso dell'anno, case in svendita, attici in piazza san babila a 1300 euro\mq.........
In realtà i prezzi nel migliore dei casi si sono stabilizzati, nel mercato di provincia del nord ovest ed in quello milanese (gli unici che conosco) i prezzi si sono stabilizzati (nella migliore delle ipotesi) o sono cresciuti lentamente......capisco che la mia prospettiva sia ristretta per trarne conclusioni "nazionali" o "di tendenza" ma di queste statistiche (che provengono sempre da parti "interessate") non mi fido tanto.
Se una cosa è squilibrata prima o poi si riequilibra, non c'è niente che tenga.. era una situazione sbagliata, è ovvio che se mi metto ad aprire che so 10 aziende che fan un qualcosa di inutile e assumo 10.000 dipendenti e poi fallisco devo licenziarli, ma il problema sta nel fatto che quei 10.000 dipendenti erano stati assunti in una azienda che per forza di cose sarebbe presto crollata
E qua idem, finchè tieni i prezzi alti la cosa tira, appena la bolla scoppia, viene fuori come doveva essere la cosa e non come è ora (con agenzie immobiliari che spuntano come funghi)
Ma piu che i prezzi alti direi che è stata la domanda immobiliare ad essere particolarmente alta.. quindi se (perche non è certo) siamo di fronte ad uno squilibrio il punto su cui ci si deve interrogare è sui mezzi non sul risultato che si otterrà. Il risultato è la condizione di equilibrio, ma il problema è COME ci si arriverà. Ci si arriverà in pochi mesi (scoppio della bolla)? ci vorranno diversi anni(indolore)? o seplicemente si è raggiunto ora l'equilibrio e quindi siamo di fronte ad un normale assestamento(meglio ancora)?
A mio parere la domanda è alimentata dalla politica monetaria a livello europeo. La facilità ed il basso costo con cui si poteva accedere al credito è stata una vera spinta per l'acquisto dei beni immobili. Ci sono altri fattori d'accordo ma semplificando uno dei piu importanti IMHO è appunto questo.
Il punto è che secondo me un crollo dei prezzi del mattone nn porterà a tutte queste crisi (lavoro, consumi ecc...).
Certo, nell'edilizia si avrà un periodo strano ma le ditte che lavorano in quel campo sono tutte col culo parato (piene di soldi) xke hanno sfruttato la situazione di questi anni.
Vuoi o nn vuoi alla fine le case si continueranno sempre a costruire e quindi nn vedo questa situazione di emergenza x gli occupati di quel preciso settore.
Il vero crollo avverrà solo x le banche.
E' si probabile che concederanno meno facilmente dei prestiti, però è anche vero che magari con un bel botto da parte delle banche inizi una nuova era per gli istituti di credito, che ora sono arrivati al punto di nn ritorno, nn sono controllati, i tassi li decidono loro, la trasparenza nn esiste più, sono un grosso male x il nostro paese. E ti assicuro che negli altri paesi UE la situazione delle banche nn è così tragica (fonte presidente ABI).
Insomma spero in una tabula rasa, molto difficile, almeno in una migliore gestione e controllo da parte di organi come la Banca D'Italia o l'ABI (che ora nn vale nulla).
Infine mi piacerebbe un crollo anche per un qualcosa di personale, nn ci siamo potuti comprare la casa appunto xke nn avevamo garanzie, siamo in affitto da 20 anni ormai e con un bel crollo dei prezzi magari, finalmente anch'io potrò avere una casa mia :) .
Beh conta che sul mattone gravano tanti miliardi di euro.. come ho detto in precedenza un impatto sul resto dell'economia lo dovrebbe avere inevitabilmente.
Poi ti auguro di poter diventare propietario al piu presto, ma se permetti la tua visione è un po ristretta di quello che è il problema nel complesso. Immagina solo se anche tu ci fossi cascato, avresti un immobile pagato 100 che vale 60 o peggio ancora 50. Come ti comporteresti? come se non fosse successo nulla? Mah..
Cmq voglio ribadire che basterebbe un aggiustamento costante e lento e non si dovrebbero creare grossi scompensi, tu ti potresti coprare la casa che ti piace e tutti contenti. Cmq poi di prezzi se ne trovano gia bene o male per tutte le tasche, dipende anche da quello che si vuole.
Ah poi sulle banche sono in parte d'accordo, sono d'accordo sul fatto che siano "prepotenti" ma di fatto non potrebbe cambiare drasticamente come dici la situazione anche dopo il botto da te auspicato..
Ps. L'unico aspetto positivo che mi hai citato è che cosi tu potresti comprare la casa. Ma toglimi una curiosità visto che ti contraddici tu stesso, da una parte vuoi che crollino gli immobili per coprare una casa finora a voi negata xkè non disponete di garanzie e dall'altra sei consapevole che dopo il crollo ci sarebbe una razionalizzazione del credito. Quindi tuttalpiu con la razionalizazzione del credito se non sei stato idoneo per l'investimento richiesto ora, come potresti esserlo dopo che i criteri di erogazione si saranno ulteriormente inaspriti??
Beh conta che sul mattone gravano tanti miliardi di euro.. come ho detto in precedenza un impatto sul resto dell'economia lo dovrebbe avere inevitabilmente.
Poi ti auguro di poter diventare propietario al piu presto, ma se permetti la tua visione è un po ristretta di quello che è il problema nel complesso. Immagina solo se anche tu ci fossi cascato, avresti un immobile pagato 100 che vale 60 o peggio ancora 50. Come ti comporteresti? come se non fosse successo nulla? Mah..
Cmq voglio ribadire che basterebbe un aggiustamento costante e lento e non si dovrebbero creare grossi scompensi, tu ti potresti coprare la casa che ti piace e tutti contenti. Cmq poi di prezzi se ne trovano gia bene o male per tutte le tasche, dipende anche da quello che si vuole.
Ah poi sulle banche sono in parte d'accordo, sono d'accordo sul fatto che siano "prepotenti" ma di fatto non potrebbe cambiare drasticamente come dici la situazione anche dopo il botto da te auspicato..
Ps. L'unico aspetto positivo che mi hai citato è che cosi tu potresti comprare la casa. Ma toglimi una curiosità visto che ti contraddici tu stesso, da una parte vuoi che crollino gli immobili per coprare una casa finora a voi negata xkè non disponete di garanzie e dall'altra sei consapevole che dopo il crollo ci sarebbe una razionalizzazione del credito. Quindi tuttalpiu con la razionalizazzione del credito se non sei stato idoneo per l'investimento richiesto ora, come potresti esserlo dopo che i criteri di erogazione si saranno ulteriormente inaspriti??
CErto che mi rendo conto della situazione in cui si andrebbero a trovare molti proprietari di immobili, ma l'immobile è un investimento, e secondo me le persone che ci rimetteranno davvero sono realmente poche (solo quelli che hanno comprato di recente), gli altri in 10 anni, con affitti o con il viverci (e quindi nn pagando un affitto) hanno giià recuperato gran parte del valore dell'immobile. Quindi la situazione è difficile x quelle persone che hanno comprato di recente (tra l'altro investendoci anche di più).
Semplicemente se una casa invece di costare 350.000 € ne viene a costare 150.000 sarà più facile accendere un mutuo, è molto più facile trovare garanzie x una somma minore ;) .
Ah, il tutto ovviamente secondo la mia opinione, sempre che sta bolla scoppi, xke a me mi pare una grossa stronzata, nn scoppierà mai e poi mai.
LightIntoDarkness
17-01-2008, 14:41
Ragazzi, ha già fatto boom, è un fatto... le conseguenze iniziano già a vedersi, e sarà un evento a catena.
Il problema è che la comunicazione è molto in mano a questi poteri, che cercano di gestire la situazione a proprio favore (vedi previsioni ridicole sempre polverizzate dalla realtà).
Fratello Cadfael
17-01-2008, 14:53
...
Il problema è che la comunicazione è molto in mano a questi poteri, che cercano di gestire la situazione a proprio favore (vedi previsioni ridicole sempre polverizzate dalla realtà).
già... i media sono controllati dalle banche (in qualche caso addirittura dai costruttori) e hanno tutto l'interesse a far finta di nulla; è un po' come la storia del Re nudo: tutte le banche fanno finta di nulla per alleggerire la propria esposizione, ma nel momento in cui qualcuna dovesse accelerare l'alleggerimento creerebbe una reazione a catena al termine della quale nessuno vorrà trovarsi col cerino acceso in mano.
Only my opinion....
e' da circa un anno che "seguo" il mercato immobiliare in zona (padova) in ottica di acquistare casa. e devo dire che effettivamente un calo dei prezzi c'e' stato.
non crolli verticali, ma e' facile riscontrare un 5/10% in meno (soprattutto sulle case piu' vecchie).
e' da circa un anno che "seguo" il mercato immobiliare in zona (padova) in ottica di acquistare casa. e devo dire che effettivamente un calo dei prezzi c'e' stato.
non crolli verticali, ma e' facile riscontrare un 5/10% in meno (soprattutto sulle case piu' vecchie).
attenzione, il calo c'è stato ma molto lieve e solo per zone disagiate, isolate, non servite da mezzi o da ristrutturare fortemente (mentre prima si vendeva tutto senza sconti)....sul nuovo o sul "normale" non ho apprezzato nessuna esplosione :confused:
attenzione, il calo c'è stato ma molto lieve e solo per zone disagiate, isolate, non servite da mezzi o da ristrutturare fortemente (mentre prima si vendeva tutto senza sconti)....sul nuovo o sul "normale" non ho apprezzato nessuna esplosione :confused:
parlo di zone residenziali, non zone disagiate o isolate e parlando con 2 ragazzi che lavorano in un'agenzia immobiliare mi hanno confermato la tendenza.
ovviamente questa indicazione puo' essere diversa a seconda della zona... d'altronde padova non e' milano :fagiano:
parlo di zone residenziali, non zone disagiate o isolate e parlando con 2 ragazzi che lavorano in un'agenzia immobiliare mi hanno confermato la tendenza.
ovviamente questa indicazione puo' essere diversa a seconda della zona... d'altronde padova non e' milano :fagiano:
di certo non so nulla, ho parlato da pochissimo con il costruttore che mi aveva venduto la casa (che ha interessi in buona parte del nord-ovest pur essendo medio) e mi diceva che in zone normali non hanno avvertito difficoltà particolari nelle ultime vendite, ma che in aree "del cazzo" (si può dire "del"?) non c'è più l'assalto all'acquisto che c'era fino a pochissimo fa.
In pratica prima vendevano 4 muri qualsiasi al prezzo che volevano.....ora c'è più selezione.
Questo è quanto (ma mi rendo conto che anche lui è parte in causa
anche qua nelle parti limitrofe a Roma, sul litorale registro personalmente un calo delle vendite. I costruttori sconfortati mi rispondono che non vendono piu' come qualche anno fa, quando le case le vendevano addirittura subito sulla carta. Ora complete stanno tutte lì in attesa di compratori, pochi, che girano ogni tanto chiedono informazioni e non ritornano.
DvL^Nemo
17-01-2008, 21:00
Aggiungiamoci questo dato ;)
http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/economia/istat-stipendi/famiglia-mese/famiglia-mese.html
dantes76
17-01-2008, 21:07
Meglio l'economia pianificata allora?
..e meno male che hai iniziato te a criticare i luoghi comuni..
ma che stai a di? manco se bastasse vendere case a prezzi folli, per far ripartire l'economia..
allora l3e case a prezzi sopra mercato le possono vendere, nonostnte l'economia e in merda al 2000, pero' a venderle a prezzi di mercato, l'economia va male?
ma va male per chi?
dantes76
17-01-2008, 21:08
anche qua nelle parti limitrofe a Roma, sul litorale registro personalmente un calo delle vendite. I costruttori sconfortati mi rispondono che non vendono piu' come qualche anno fa, quando le case le vendevano addirittura subito sulla carta. Ora complete stanno tutte lì in attesa di compratori, pochi, che girano ogni tanto chiedono informazioni e non ritornano.
godo!!! qui fanno palazzoni, e stiamo parlando di una cittadina di 25.000 abitanti, e vendono appartamenti di 95 mq a 160.000/170.000€ :eek:
vendono appartamenti di 95 mq a 160.000/170.000€ :eek:
visto l'andazzo direi che non è carissimo, in cittadine di dimensioni analoghe da queste parti (Novi Ligure, Ovada, Acqui Terme) non basterebbero, passiamo agilmente i 2200\2400 euro\mq.............
ma che stai a di? manco se bastasse vendere case a prezzi folli, per far ripartire l'economia..
allora l3e case a prezzi sopra mercato le possono vendere, nonostnte l'economia e in merda al 2000, pero' a venderle a prezzi di mercato, l'economia va male?
ma va male per chi?
Boh io non ho capito cosa mi stai decendo..:wtf:
Ma di sicuro hai esattamente capito TUTTO quello che volevo dire...
PS. Ma li leggi i post?
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