View Full Version : Produciamo troppi rifiuti, questo è il problema!
FabioGreggio
15-01-2008, 06:08
Ricevo questo bell'articolo sui rifiuti da un mio carissimo amico giornalista del Corrierone.
Lo posto integralmente.
Caro Fabio, ti invio di seguito e in allegato un articolo che ho scritto per il Corriere del Veneto sulla questione rifiuti. Ciao Corrado
Corrado Poli*
PRODUCIAMO TROPPI RIFIUTI, TUTTO IL RESTO CONSEGUE
Tutto il dibattito sui rifiuti napoletani ruota su due cardini: la mancanza dei termovalorizzatori (o inceneritori) e l'interesse della camorra nel business dei rifiuti. Nessun cenno, invece, sulla questione che produciamo troppi inutili rifiuti. Con un comportamento appena più responsabile se ne potrebbe ridurre immediatamente la produzione alla metà e questa metà, a sua volta, potrebbe essere raccolta in modo differenziato e riciclata.
Così che quella che resta finirebbe smaltita negli impianti già esistenti senza doverne realizzare di nuovi. E se proprio qualche altro inceneritore o discarica saranno necessari nell'emergenza, i cittadini saranno più inclini ad accettarli sapendo che ci si sta muovendo nella direzione giusta. Che si sta facendo una cosa politicamente e civicamente lodevole. Chi ha mai chiesto ai napoletani di impegnarsi nella raccolta differenziata e nel ridurre i propri rifiuti?
È assurdo o velleitario pensare in questo modo? Si può certamente essere più o meno convinti della nocività degli inceneritori, ma non credo che si possa onestamente dissentire sull'opportunità di ridurre la produzione dei rifiuti!
Per cambiare questa impostazione occorrono investimenti e un impegno da stornare dagli inceneritori per concentrarlo su sistemi e politiche veramente ambientaliste. L'alleanza tra sedicenti ambientalisti e industriali usa il caso di Napoli per sancire l'inevitabilità degli inceneritori.
Se la camorra ha interessi economici nei rifiuti, quelli relativi agli inceneritori sono di gran lunga maggiori. Certo i primi sono criminali e i secondi sono assolutamente legittimi. Ma entrambi si basano sul presupposto che con i rifiuti si fanno ottimi affari.
È vero, ma è un modo scorretto e deviante di porre la questione. Non c'è nulla di male se si inserisce la soluzione nel circuito economico, ma questo non può essere il punto di partenza, la priorità politica. Purtroppo molti sedicenti ambientalisti, compresi ex Presidenti di Legambiente, sostengono da anni questa posizione eticamente sbagliata e politicamente perversa.
Così pensando non si favoriscono interventi e comportamenti più efficaci solo perché ancora fuori dal circuito economico. corrado.poli@jhu.edu
*Docente di Economia ed etica dell'ambiente, Università di Bergamo,
Visiting Professor, Johns Hopkins University, Baltimore, USA
fg
gabi.2437
15-01-2008, 06:12
Non è questo il motivo per cui a Napoli le strade sono invase dai rifiuti ;)
Altrimenti dovrebbe essere così in tutto il mondo...che è, tutti fortunati?
Dragan80
15-01-2008, 07:21
Non è questo il motivo per cui a Napoli le strade sono invase dai rifiuti ;)
Altrimenti dovrebbe essere così in tutto il mondo...che è, tutti fortunati?
E' la causa che sta a monte. E' innegabile che il disastro che c'é adesso ha ben altre cause, ma sicuramente producendone di meno ce ne sarebbero di meno in giro.
Ma questo lo si nota anche nel nostro quotidiano. A casa mia siamo in due, come é possibile che buttiamo via più di un sacchetto ogni giorno?
A Milano facciamo la raccolta differenziata secondo questi criteri (so che ogni Comune può adottare criteri diversi, anche da noi tempo fa era diverso): vetro, plastica e lattine, carta, nero (tutto il resto).
I sacchetti della plastica e del vetro sono quelli che si riempiono meno facilmente e li buttiamo una volta a settimana. La carta e il nero invece almeno ogni due giorni (a parte che il nero andrebbe buttato anche se non pieno dopo due giorni, altrimenti inizia a fermentare), ma spesso ogni giorno. Oltretutto lavorando tutto il giorno ed essendo a casa solo la sera, e solo in due, mi sembra una produzione davvero esagerata...
roverello
15-01-2008, 07:27
E' la causa che sta a monte. E' innegabile che il disastro che c'é adesso ha ben altre cause, ma sicuramente producendone di meno ce ne sarebbero di meno in giro.
Ma questo lo si nota anche nel nostro quotidiano. A casa mia siamo in due, come é possibile che buttiamo via più di un sacchetto ogni giorno?
A Milano facciamo la raccolta differenziata secondo questi criteri (so che ogni Comune può adottare criteri diversi, anche da noi tempo fa era diverso): vetro, plastica e lattine, carta, nero (tutto il resto).
I sacchetti della plastica e del vetro sono quelli che si riempiono meno facilmente e li buttiamo una volta a settimana. La carta e il nero invece almeno ogni due giorni (a parte che il nero andrebbe buttato anche se non pieno dopo due giorni, altrimenti inizia a fermentare), ma spesso ogni giorno. Oltretutto lavorando tutto il giorno ed essendo a casa solo la sera, e solo in due, mi sembra una produzione davvero esagerata...
l'articolo non mi sembra altro che la scoperta dell'acqua calda.
Ma che ci posso fare se ho sempre la buchetta della posta piena di voluminosa pubblicità?
Il sabato finisce regolarmente al centro raccolta differenziata, come la plastica e il vetro, ecc.
Ma se con un mouse mi danno 1 kg di carta che ci posso fare?
Comprare quello con meno imballo, certo! Ma se fa al caso mio, altrimenti butto soldi e mouse!
Credo che solo spingendo sulla raccolta differenziata sia limitabile l'effetto del problema rifiuti. Certo che la produzione di energia con gli inceneritori è più redditizia che il riciclaggio, e questo è un grave rischio.
dr-omega
15-01-2008, 07:37
Fateci caso, quando acquistiamo certi prodotti possiamo notare che in realtà il grosso della spesa è dovuta all'imballo.
Certi biscotti invaschettati, poi insacchettati ed infine inscatolati: paghiamo qualche euro per 2 biscottini in croce, ma sopratutto per la confezione.
Il problema è che la confezione NON è commestibile...:muro:
Le vaschettine con 2 fettine di salame...
Il monoporzione...
La scatola della pasta da 125Gr...
Ce ne sarebbero di cose da non acquistare.Ed il bello è che tutti si lamentano che non hanno soldi e poi vanno nei negozi a spendere centinaia di € dove solo il 25% (e anche meno) della spesa è dovuta al prodotto vero e proprio.
In certe catene di supermercati ho visto distributori di pasta, dove come per la frutta/verdura, ci si arma di sacchettino leggero di plastica, si preleva e si pesa.Una volta a casa svuoti il sacchettino nel tuo bel contenitore et voilà.
La strada giusta è questa.;)
p.s.Lavoro nel settore del packaging alimentare, per i miei interessi dovrei dire che tutto quello che ho scritto sopra sono balle...:rolleyes: :D
Fateci caso, quando acquistiamo certi prodotti possiamo notare che in realtà il grosso della spesa è dovuta all'imballo.
Certi biscotti invaschettati, poi insacchettati ed infine inscatolati: paghiamo qualche euro per 2 biscottini in croce, ma sopratutto per la confezione.
Il problema è che la confezione NON è commestibile...:muro:
Le vaschettine con 2 fettine di salame...
Il monoporzione...
La scatola della pasta da 125Gr...
Ce ne sarebbero di cose da non acquistare.Ed il bello è che tutti si lamentano che non hanno soldi e poi vanno nei negozi a spendere centinaia di € dove solo il 25% (e anche meno) della spesa è dovuta al prodotto vero e proprio.
In certe catene di supermercati ho visto distributori di pasta, dove come per la frutta/verdura, ci si arma di sacchettino leggero di plastica, si preleva e si pesa.Una volta a casa svuoti il sacchettino nel tuo bel contenitore et voilà.
La strada giusta è questa.;)
p.s.Lavoro nel settore del packaging alimentare, per i miei interessi dovrei dire che tutto quello che ho scritto sopra sono balle...:rolleyes: :D
E' vero, ma l'imballo spesso è obbligatorio per legge.
Una volta il latte si mesceva lì per lì, ora non si può più fare, il vino lo stesso.
Deve essere tutto imbottigliato e inscatolato.
Bisognerebbe abolire queste leggi.
dr-omega
15-01-2008, 08:32
E' vero, ma l'imballo spesso è obbligatorio per legge.
Una volta il latte si mesceva lì per lì, ora non si può più fare, il vino lo stesso.
Deve essere tutto imbottigliato e inscatolato.
Bisognerebbe abolire queste leggi.
Ti dico solo una cosa:
-In Liguria esistono focaccerie/pasticcerie/panetterie con finestre a piano strada (ovvero con la REALE possibilità che la polvere e qualsiasi cosa entri e si depositi sui cibi/piani di lavoro con un soffio d'aria)
-In Valtellina è proibito realizzare e vendere formaggi e prodotti caseari vari in alpeggio perchè la norma prevede appositi locali sterili
Ora, secondo voi è più sana una focaccia al piombo e pm10 con polvere ignota nell'impasto oppure un formaggio e/o un burro con un filetto d'erba d'alta montagna accidentalmente finito nel secchio del latte???
E giusto per cavalcare l'onda, sono più sani i prodotti insacchettati oppure quelli ultrascatolati prodotti con ingredienti avariati come era capitato di scoprire l'anno scorso?
Ve li ricordate i biscotti fatti con le uova verminose?
Una bontà! :O
Se non ci fossero sempre i soliti furbi che lucrano su qualsiasi cosa, non ci sarebbe bisogno di leggi a cacchio e di NAS spediti a dx e a manca.
Morale: grazie ai soliti 4 furbi pagano tutti...
E' vero, ma l'imballo spesso è obbligatorio per legge.
Una volta il latte si mesceva lì per lì, ora non si può più fare, il vino lo stesso.
Deve essere tutto imbottigliato e inscatolato.
Bisognerebbe abolire queste leggi.
Nella mia città esiste il distributore di latte crudo, le cantine dove porti tu la damigiana del vino ed un nuovo negozio dove puoi fare lo stesso con i detersivi!! :)
Se si da la possibilità la gente ci va!!
A quanto pare la legge lascia aperte queste opportunità.
Ovviamente alcune cose delicate dovranno continuare ad essere inscatolate in determinati modi, ma con un minimo di cervello si riesce a ridurre di molto il rifiuto. Leggendo qua e là si riuscirebbe a ridurre del 30% SOLO usando in modo accorto gli imballaggi.
Se poi si abbina la differenziazione si riesce tranquillamente a ridurre oltre all'80% il residuo non riciclabile.
Ed in effetti a casa mia il sacchetto più vuoto è sempre quello del secco non riciclabile. :D
FabioGreggio
15-01-2008, 08:35
Nella mia città esiste il distributore di latte crudo, le cantine dove porti tu la damigiana del vino ed un nuovo negozio dove puoi fare lo stesso con i detersivi!! :)
Se si da la possibilità la gente ci va!!
A quanto pare la legge lascia aperte queste opportunità.
Ovviamente alcune cose delicate dovranno continuare ad essere inscatolate in determinati modi, ma con un minimo di cervello si riesce a ridurre di molto il rifiuto. Leggendo qua e là si riuscirebbe a ridurre del 30% SOLO usando in modo accorto gli imballaggi.
Se poi si abbina la differenziazione si riesce tranquillamente a ridurre oltre all'80% il residuo non riciclabile.
Ed in effetti a casa mia il sacchetto più vuoto è sempre quello del secco non riciclabile. :D
quoto alla grande
LightIntoDarkness
15-01-2008, 08:42
A Palazzolo sull'oglio (BS) in un centro commerciale c'è un reparto con pasta e altri generi alimentari da prendere a peso, senza imballi, così come il detersivo e altri liquidi.
Funziona bene, ci si chiede come mai non si possa replicare altrove.
Aggiungo che per raggiungere il risultato di avere il sacchetto del secco abbastanza vuoto ci è voluto un po' di tempo.
A casa mia siam sempre stati attenti all'ambiente in generale, ma una svolta è avvenuta quando il comune ha abolito i cassonetti del rifiuto generico e siam passati alla divisione secco-umido con la raccolta porta a porta.
Rimangono quelli della carta, vetro e plastica dove puntualmente le persone pigre lasciano i loro sacchetti indifferenziati. Ma da quest'anno saranno aboliti anche questi e sarà tutto porta a porta! La gente all'inizio era scettica e scocciata, ora il 99% è convinta e lo fa bene: città più bella senza bidoni e chiusura di due discariche sulle colline.
Ormai quando si va in qualche posto dove non ci sono i bidoncidi suddivisi a casa, si sente una sensazione di "disagio" nel buttare tutto insieme. E ho visto che i ragazzi ai campi scuola domandano dove sono i vari sacchetti dei vari tipi di rifiuti.... così deve diventare la normalità!! E' solo questione di abitudine.
Northern Antarctica
15-01-2008, 08:56
A Palazzolo sull'oglio (BS) in un centro commerciale c'è un reparto con pasta e altri generi alimentari da prendere a peso, senza imballi, così come il detersivo e altri liquidi.
Funziona bene, ci si chiede come mai non si possa replicare altrove.
Chissà se esiste a Roma un qualcosa del genere, sarebbe interessante. Io acquisto quasi tutto in formato maxi, ad esempio il detersivo liquido lo prendo sempre nei flaconi da 4 l (ottenendo il doppio vantaggio di risparmio e minimizzazione dell'involucro in plastica), ma mi scoccia sempre per l'ambiente buttare ogni volta il flacone vuoto. Se ci fosse, ci andrei con la tanica da 20 litri e conserverei i flaconi per il travaso a casa...
Chissà se esiste a Roma un qualcosa del genere, sarebbe interessante. Io acquisto quasi tutto in formato maxi, ad esempio il detersivo liquido lo prendo sempre nei flaconi da 4 l (ottenendo il doppio vantaggio di risparmio e minimizzazione dell'involucro in plastica), ma mi scoccia sempre per l'ambiente buttare ogni volta il flacone vuoto. Se ci fosse, ci andrei con la tanica da 20 litri e conserverei i flaconi per il travaso a casa...
alla coop vendono il detersivo come ricarica in sacchetti di plastica, è già qualcosa rispetto al flacone.
anche la ricarica è comoda, ma io voglio portare il flacone e riempirlo, sia x il detersivo per capi che per piatti e corpo...
Mi stò attrezzando anche per il latte dato che a Bologna hanno aperto il primo distributore...
E tra qualche mese vado al meetUp e mi informo sulla spesa per ortaggi comune, ogni settimana ti danno una cesta di ortaggi/verdura di stagione per 5 euro a cranio...
Infine i pavesini hanno una TRIPLA confezione, per cui prendo gli osvego che invece hanno un semplice rivestimento, prezzo 2 euro contro 50 centesimi...
Necromachine
15-01-2008, 11:22
Ve li ricordate i biscotti fatti con le uova verminose?
Una bontà! :O
Non erano male, sapevano un pò di pollo :O ...
Domanda tecnica:ma nei distributori di latte,il prodotto da dove proviene e da chi è controllato?Tnx
Domanda tecnica:ma nei distributori di latte,il prodotto da dove proviene e da chi è controllato?Tnx
Vai a fare un giretto su milkmaps, c'è più o meno tutto quello che interessa.
Vai a fare un giretto su milkmaps, c'è più o meno tutto quello che interessa.
Ho letto,tnx.Ma non c'è tutto quello che mi interessava.Dice che il latte è fresco di giornata,non trattato.Quello che mi chiedo è se è sicuro al 100%
zerothehero
15-01-2008, 12:07
In Lombardia si producono il doppio dei rifiuti rispetto alla Campania...il problema non è "quanti rifiuti si producono", ma come si intende usarli (come una risorsa da usare razionalmente o come un modo per assumere decine di migliaia di persone per avere consenso politico e fare business sulla pelle dei cittadini).
E' vero, ma l'imballo spesso è obbligatorio per legge.
Una volta il latte si mesceva lì per lì, ora non si può più fare, il vino lo stesso.
Deve essere tutto imbottigliato e inscatolato.
Bisognerebbe abolire queste leggi.
il latte si vendeva anche in bottiglie di vetro (così come pure l'acqua minerale e le bibite)
Riuscite a trovarne ancora qualcuna?
All'estero (e parlo pure di Croazia, non solo di Svizzera e Germania) si compra la bottiglia di vetro, si lascia la cauzione per il vuoto che viene restituita quando lo si riporta. è tanto difficile da fare?
naaaa in Italia siam più furbi! (e paghiamo la plastica delle bottiglie e poi anche il loro smaltimento...)
A Palazzolo sull'oglio (BS) in un centro commerciale c'è un reparto con pasta e altri generi alimentari da prendere a peso, senza imballi, così come il detersivo e altri liquidi.
Funziona bene, ci si chiede come mai non si possa replicare altrove.
Nell'Auchan nuovo di Giugliano (Napoli) ci sono anche li i distributori di pasta al peso. L'unica cosa, mi pare, che non è dato sapere che marca siano. Ci sono tutti i tipi: dalle stelline micron per i bambini, fino agli spaghetti.
il latte si vendeva anche in bottiglie di vetro (così come pure l'acqua minerale e le bibite)
Riuscite a trovarne ancora qualcuna?
All'estero (e parlo pure di Croazia, non solo di Svizzera e Germania) si compra la bottiglia di vetro, si lascia la cauzione per il vuoto che viene restituita quando lo si riporta. è tanto difficile da fare?
naaaa in Italia siam più furbi! (e paghiamo la plastica delle bottiglie e poi anche il loro smaltimento...)
Quando ero piccolo (roba di 20 anni fa minimo), anche qui in Italia (e a Napoli per giunta) c'erano le bottiglie di vetro con e senza cauzione. Era stampigliato proprio sopra la bottiglia. E potevi scegliere. Non ricordo se tutte le case lo facevano. Mi pare per l'olio d'oliva e l'acqua minerale, ma non sono sicuro...
FastFreddy
15-01-2008, 12:32
Chissà se esiste a Roma un qualcosa del genere, sarebbe interessante. Io acquisto quasi tutto in formato maxi, ad esempio il detersivo liquido lo prendo sempre nei flaconi da 4 l (ottenendo il doppio vantaggio di risparmio e minimizzazione dell'involucro in plastica), ma mi scoccia sempre per l'ambiente buttare ogni volta il flacone vuoto. Se ci fosse, ci andrei con la tanica da 20 litri e conserverei i flaconi per il travaso a casa...
All'Auchan a Porta di Roma, ci sono prodotti sfusi da comprare a peso (in genere pasta, verdure secche, dolciumi, etc.)
dr-omega
16-01-2008, 08:58
Allora è ufficiale, dato che anche io ho visto che all'Auchan ci sono queste cose, deduco che sia l'unica catena ad applicare la vendita di prodotti sfusi.;)
Northern Antarctica
16-01-2008, 09:26
alla coop vendono il detersivo come ricarica in sacchetti di plastica, è già qualcosa rispetto al flacone.
All'Auchan a Porta di Roma, ci sono prodotti sfusi da comprare a peso (in genere pasta, verdure secche, dolciumi, etc.)
Grazie ;)
Sicuramente il problema degli imballaggi e delle confezioni esiste, niente da dire. Per un cellulare spesso si ha a che fare con confezioni dell'ordine di 30-80 volte il suo volume (non scherzo). Qualche regolamentazione la si potrebbe ben fare.
Ma spesso sono confezioni dettati da alcuni basilari principi: la protezione della merce trasportata e l'igiene. Si può rinunciare a tutto questo? Non sempre.
C'è anche la questione della trasportabilità ed utilizzabilità. Se i brik del latte avessero forma cubica si risparmierebbe un po' di confezione, ma sarebbero assai scomodi.
La distribuzione di alimenti sfusi è buona pratica ma non sempre attuabile. E, soprattutto, abituati come siamo alle confezioni usa e getta, bottiglie di vetro ed un distributore ci parrebbero assai scomodi. Fidatevi :rolleyes:
Si, vero, non si possono ridurre troppo gli imballaggi in alcuni casi. Vanno solo studiati meglio.
Sul fatto della scomodità: beh, sarà anche scomodo ma anche avere una nuova discarica vicino casa può risultare "scomodo". ;)
E per limitare il più possibile l'uso delle discariche occorre limitare il quantitativo di rifiuti, non ci si scappa.
Raccolta differenziata e termovalorizzatori fanno tantissimo per ridurne la quantità, ma partendo a monte si riesce a ridurre ulteriormente il problema.
Ci pensavo qualche giorno fa, sono andato in giro per saldi e ogni cosa che compravo veniva consegnata in quei sacchetti di cartone giganteschi con i manici in corda, che ingombrano in un modo assurdo.
In un negozio a V.le Europa ho preso un solo maglione, mi hanno dato una busta di cartone doppio che peserà almeno 3 etti, stavo quasi per chiedere alla commessa se aveva una bustina tipo supermercato, per un maglione bastava e avanzava.
Certo però che uscire dal negozio con la bustona sborona è tutta un'altra cosa, sennò che shopping al centro è :rolleyes:
Alla fine torni a casa e ti ritrovi decine di buste estremamente ingombranti, qualcuna io la conservo perchè può tornare utile, ma alla fine non fanno altro che aumentare il volume dei rifiuti da smaltire.
dr-omega
16-01-2008, 14:39
...cut...
La distribuzione di alimenti sfusi è buona pratica ma non sempre attuabile. E, soprattutto, abituati come siamo alle confezioni usa e getta, bottiglie di vetro ed un distributore ci parrebbero assai scomodi. Fidatevi :rolleyes:
E' questo il nodo cruciale.Dobbiamo abituarci a comportarci diversamente.
...cut...
Alla fine torni a casa e ti ritrovi decine di buste estremamente ingombranti, qualcuna io la conservo perchè può tornare utile, ma alla fine non fanno altro che aumentare il volume dei rifiuti da smaltire.
Non le supporto quelle inutili bustone. :(
Io, quando sono a Milano e/o Genova , le uso solo per trasportare la carta da riciclare verso il bidone e/o la "campana" della carta.
Altri utilizzi non mi vengono in mente, si spreca solo spazio.
Raccolta differenziata e termovalorizzatori fanno tantissimo per ridurne la quantità, ma partendo a monte si riesce a ridurre ulteriormente il problema.Con quel che pagano di tassa sui rifiuti i cittadini di Napoli in altre città si potrebbe finanziare un corpo di addetti che ti fanno la raccolta differenziata porta a porta, ma proprio nel senso che tu gli dai la spazzatura e loro te le differenziano :rolleyes:
Con quel che pagano di tassa sui rifiuti i cittadini di Napoli in altre città si potrebbe finanziare un corpo di addetti che ti fanno la raccolta differenziata porta a porta, ma proprio nel senso che tu gli dai la spazzatura e loro te le differenziano :rolleyes:
Questo è sicuro, ma è un altro discorso. ;)
C'è poco da fare, occorre modificare le proprie abitudini.
In moltissime parti d'italia è stata imposta la differenziazione e, dopo i malumori iniziali (era più semplice buttare tutto in un unico bidone), si è riuscito a farlo diventare un'abitudine.
Si dovrà farlo anche in altri settori.
Meglio farlo ora che farlo quando si è con l'acqua alla gola, così è meno traumatico.
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