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View Full Version : 38 anni fa, Piazza Fontana


blamecanada
12-12-2007, 21:32
Il 12 dicembre 1969 esplode una bomba alla banca dell’Agricoltura a Milano, causando sedici morti, un’altra alla BNL di Roma (14 feriti) ed una alla Banca Commerciale di Milano, inesplosa, verrà fatta brillare senza che se ne sia analizzata la composizione.

Riportiamo alcuni estratti dall’articolo “‘68-’73, Anni che fecero tremare il mondo”.

Perché non c’è motivo di dimenticare, ma neppure c’è motivo di ricordare se il ricordo non è d’insegnamento per il presente.

(1969) […] A Padova scoppiano i primi “botti”, ovvero ordigni dimostrativi di matrice neofascista e, in seguito all’attentato all’ufficio del rettore dell’università di Padova, viene messo sotto controllo il telefono di Freda, già coinvolto in episodi di squadrismo e appartenente ad “Ordine Nuovo”, gruppo fondato da Pino Rauti nel ’56 per opporsi alla linea “molle” del MSI.

Il 18 aprile 1969 viene intercettata una telefonata di Freda che annuncia l’arrivo del “Camerata Pino”, che presiederà una riunione cui è presente anche Giannettini, agente del SID, come da deposizione di Pozzan, altro aderente all’organizzazione e come confermato dal generale del SID Maletti, che offrirà per il suo agente un alibi destinato a non reggere.

Rauti illustra il “cambio della guardia” che consiste nel rientro nel MSI; per chi voglia continuare la strada dell’extraparlamentarismo e dell’eversione Giannettini sarà il referente. Le istruzioni di quest’ultimo sono che Ordine Nuovo entri in Avanguardia Nazionale, gruppo con alle spalle una solida tradizione squadrista, che sarà colluso con il Golpe tentato dal generale Borghese e capitanato da Stefano Delle Chiaie, detto “Er caccola”, mutuandone mezzi e fini, ovvero l’infiltrazione e la provocazione, l’attuazione di attentati “macchiati di rosso” […]

Dopo la riunione del 18 aprile (coincidenza?) vengono sospese le intercettazioni a carico di Freda che, pur contenendo materiale allusivo ad azioni terroristiche, vengono definite “non rilevanti”.

Il 25 aprile Freda piazza una bomba alla questura di Milano in modo da far ricadere la colpa sugli anarchici: la strategia funziona.

Le contestazioni continuano, ed anche le bombe - al dipartimento di Padova della Pubblica Istruzione, alla sede del PSIUP.

Frattanto, a Padova, il questore Manganella, insoddisfatto dell’appurata “incapacità” del responsabile della polizia politica di incastrare i terroristi locali (la cellula Freda-Ventura), coinvolge nelle indagini il capo della mobile Juliano, “uno dei migliori dirigenti della polizia che abbia mai operato nella città veneta”, per dirla con le parole del Corriere della Sera. Juliano, agganciando i numerosi militanti di destra disposti a tradire camerati e causa per qualche migliaio di lire, usando cioè le tecniche impiegate normalmente dalla mobile contro la criminalità, riesce ad arrivare alla cellula Freda-Ventura, che gli informatori riferiscono abbia in programma attentati su vasta scala nelle maggiori città italiane. Siamo in giugno e, come ricorderà il giudice Stiz: “Se gli avessero dato ascolto, non ci sarebbero stati i sedici morti di piazza Fontana”. Juliano, tuttavia, accusato da due loschi figuri di vari ed eventuali abusi, viene sospeso dal servizio (sarà prosciolto da tali accuse) e il suo lavoro “archiviato”.

Il 12 dicembre esplode una bomba alla banca dell’Agricoltura a Milano, causando sedici morti, un’altra alla BNL di Roma (14 feriti) ed una alla Banca Commerciale di Milano, inesplosa, verrà fatta brillare senza che se ne sia analizzata la composizione.

La reazione delle forze dell’ordine si concretizza nella perquisizione di 367 case, nel fermo di 244 persone, di 81 sedi legate solo all’area dell’estrema sinistra.

La reazione fascista non si fa attendere: a San Babila vengono organizzati posti di blocco, squadre di picchiatori si aggirano per snidare i “rossi” (resterà percosso anche un senatore del PCI). Nella sede cittadina della DC la corrente dorotea bolla i terroristi come “cinesi” e chiede misure di sicurezza contro i loro complici annidati nel PCI, nel PSI e persino nell’ala sinistra della DC. Il PCI è preoccupato per “un clima d’allarme (…) che favorisca propositi e iniziative reazionarie o avventuristiche”. Le forze di destra denunciano il complotto comunista. Dal telegramma del presidente Saragat: “L’attentato di Milano è un anello di una tragica catena di atti terroristici che deve essere spezzata ad ogni costo per salvaguardare la vita e la libertà dei cittadini. Tocca ai cittadini assecondare l’opera della giustizia e delle forze dell’ordine democratico nella difesa della vita contro la violenza omicida”. Un invito all’azione. Inoltre, Saragat convoca al Quirinale ministro degli interni, generale dei carabinieri ed esponenti dei “corpi separati” per proporre di proclamare lo “stato di pericolo pubblico”. Il ministro degli interni pone come veto il coinvolgimento nella decisione almeno del presidente del consiglio, e Saragat si vede costretto ad aggiornare la riunione.

Frattanto, il commissario Calabresi, a capo delle indagini milanesi, si sofferma su due anarchici: Valpreda, che sarà incarcerato solo sulla base della testimonianza di un tassista, ed assolto tre anni dopo, e Pinelli, che precipiterà dalla finestra della questura di Milano, evocando la morte del defenestrato anarchico Salsedo.

Analizziamo in primo luogo il caso Valpreda; delucidante, a tal proposito, l’interrogazione del deputato Scalfari: “Già alle 19 del pomeriggio del 12 dicembre 1969, cioè ad appena tre ore di distanza dall’esplosione ed in assenza di qualunque elemento indiziario, anche il più vago, il commissario Calabresi dell’ufficio politico della questura e gli uomini da lui dipendenti erano convinti che il responsabile della strage doveva essere Valpreda. Tale circostanza risulta da una dichiarazione firmata, di cui il sottoscritto ha preso visione, redatta da un anarchico che fu fermato insieme a Pinelli e sottoposto a martellanti interrogatori durati due giorni da parte degli agenti della squadra politica guidati dal commissario Calabresi con l’intento, da essi esplicitamente dichiarato fin dalle ore 19 del 12 dicembre, di raccogliere indizi di colpevolezza a carico di Valpreda”. E ancora: il fermo di Valpreda dipese dalle “confessioni” di due aderenti al suo medesimo circolo anarchico: tale Merlino, che si scoprirà (primo processo di Catanzaro) essere un infiltrato, e Ippolito, agente di polizia infiltrato (“Le dichiarazioni di Merlino sul deposito di esplosivi e le notizie che mi aveva dato Ippolito”, i motivi che spinsero al fermo di Valpreda, quando Ippolito, al processo, sostenne di aver riferito “solo che Valpreda era andato a Milano”).

Un’ultima ombra è gettata dalla sparizione del verbale dell’interrogatorio di Valpreda, in cui egli asseriva di essersi trattenuto a Milano, dove era dovuto recarsi per rispondere in questura di un volantino sulla pillola, causa malattia.

Le inchieste giudiziarie che avrebbero dovuto far luce sul caso Pinelli verranno rinviate e poi definitivamente sospese. I documenti relativi verranno archiviati, ma da essi risulta:

1. La dichiarazione del questore Guida: “L’anarchico, preso da raptus, si è buttato dalla finestra sfracellandosi al suolo (…) avevo detto a Pinelli, per farlo confessare: abbiamo le prove che le bombe di 8 mesi fa alla stazione centrale sei stato tu a metterle”.
2. Le dichiarazioni di Calabresi: inizialmente: “Sono uscito dalla stanza e in seguito rientrato, e sempre fingendo, per farlo confessare, ho detto: mi hanno telefonato adesso da Roma, il tuo amico ballerino (Valpreda) ha confessato (…)”. Dopo aver saputo, dichiara Calabresi che Pinelli era “abbattuto e disperato, e gridando <è la fine dell’anarchia>” si era buttato.
3. In seguito, dopo che l’opinione pubblica ritiene gli agenti moralmente colpevoli del supposto suicidio di Pinelli, Calabresi, ritrattando, afferma: a) di avergli detto tali cose verso le 8 di sera, e non verso mezzanotte (ovvero l’ora in cui Pinelli si sarebbe buttato), come precedentemente dichiarato; b) che, dopo avergli detto delle bombe alla stazione, “l’anarchico non sembrava toccato dall’accusa, e sorrideva incredulo”; c) che dopo avergli detto di Valpreda “era sereno e continuava a sorridere”; d) che “naturalmente” sul ferroviere (Pinelli) non pesavano indizi concreti.
4. Inizialmente si dichiara alla stampa l’inesistenza di verbali sull’interrogatorio, poiché non si è fatto in tempo a redigerli. Dopo qualche settimana ne compaiono tre, tutti firmati di proprio pugno da Pinelli.
5. Calabresi dichiara che a mezzanotte nella stanza sono in sei, la finestra è ancora spalancata (n.b. 12 dicembre) e che l’anarchico, preso da raptus, si alza di scatto, prende la rincorsa e si butta al volo (Pinelli è alto 1.60 m e la finestra molto alta). Dei sei poliziotti nessuno fa in tempo ad intervenire tranne uno che dichiarerà al Corriere, il giorno seguente, di essere riuscito ad afferrarlo ma che in mano si era ritrovata solo la scarpa.
6. Nel cortile antistante c’è un gruppo di giornalisti delle principali testate milanesi, sentono il tonfo, accorrono, prendono nota dell’ora e tutti dichiarano che l’anarchico morente aveva ai piedi entrambe le scarpe.
7. La perizia della parabola di caduta sparisce dagli incartamenti dell’inchiesta archiviata. Nel referto dell’autopsia si parla di ecchimosi sul bulbo del collo, ma non ne vengono indagate le cause. I famigliari non potranno vedere il corpo. Spariscono anche i nastri con le registrazioni delle telefonate della questura, compresa quella per chiamare l’ambulanza. Il lettighiere della croce bianca testimonia che tale telefonata è avvenuta alle 23:58. I cronisti nel cortile asseriscono che la caduta è avvenuta alle 00:03 (forse una previsione del raptus, o forse Pinelli era stato picchiato così selvaggiamente da prevederne la morte, e quindi si è passati alla defenestrazione?).
8. L’alibi di Pinelli non viene considerato perché le testimonianze degli avventori del bar in cui lui aveva dichiarato di trovarsi vengono ritenute inattendibili in quanto si trattava (parole del questore Guida) di “persone anziane con poca salute e per di più invalidi”.

La chicca finale consiste nella dichiarazione di un altro fermato: “Quando mi hanno interrogato, il commissario del quarto piano (l’esimo Calabresi, nda) mi ha schiaffato a sedere sulla finestra, le gambe a penzoloni, e poi ha cominciato a provocarmi: buttati… insulti… perché non ti butti? Non hai il coraggio, eh? Falla finita! Cosa aspetti?”

Il 14 dicembre il ministero della difesa individua Delle Chiaie e Merlino. Il tenente Santoni invia un’informativa che segnala l’infiltrazione di Merlino nel suddetto circolo anarchico per compiere attentati da scaricare sui “rossi”, e indica in Delle Chiaie il mandante degli attentati romani, il tutto sulla base di una nota del SID. Durante l’iter burocratico, l’informativa di Santoni cambia decisamente i propri connotati, sparisce il riferimento a Merlino, Delle Chiaie passa dal ruolo di mandante a quello di collegamento, e come mandanti vengono indicati Leroy e Guerin-Serac, presentati come anarchici ma universalmente noti come hitleriani (Leroy era anche stato ufficiale delle SS).

Il questore di Padova manda un telex agli affari riservati in cui afferma che il 10 dicembre a Padova sono state acquistate le borse utilizzate per l’attentato dalla cellula Freda-Ventura. Lo sviluppo della pista parallela, che ha come inquisiti i terroristi “neri”, compromette la strategia della tensione che auspicava una svolta a destra.

“Alla vigilia dei funerali” scrive Rubini “sono numerose le voci, e non solo italiane, che si levano a denunciare il reale significato di ciò che è accaduto e a mettere in guardia su quanto potrà ancora accadere”; a tal proposito è chiarificatrice il servizio del londinese Observer (sempre del 14), in cui bolla la strategia saragattiana come “della tensione”, sottolineando che, con questa strategia, Saragat ha “incoraggiato i neofascisti ad andare verso il terrorismo” ma “Coloro che hanno puntato sul tanto peggio tanto meglio hanno sottovalutato la prudenza del PCI. Ben lungi dall’incoraggiare il caos, i comunisti italiani sono emersi come un partito d’ordine”.

Per il 15 dicembre, la “piazza di destra” organizza una manifestazione provocatoria, che viene però annientata dalla mobilitazione di PCI, PSI e sinistra extraparlamentare, che porta pacificamente in corteo 300.000 persone; Rumor ricorderà con queste parole l’impressione ricavata: “A contatto con quell’immensa moltitudine, adunata spontaneamente… vedendo quelle facce di uomini, di donne e anche di ragazzi… ecco, davanti a quella Milano così piena di umanità e di virile dignità, io mi sentii rinascere. Il popolo italiano non vuole la guerra civile, non vuole avventure pazzesche”.

Il 23 dicembre Moro e Saragat si incontrano: al termine della discussione di cui non è trapelato nulla, viene abbandonata la “pista nera” per la strage e ritirata la strategia della crisi (vedi sovracitata riunione tra Saragat, ministro interno e generali).

1970: A Milano viene posto il divieto di manifestare. Nel frattempo sorgono dubbi sulla morte di Pinelli - gli slogan che più si fanno sentire sono del tenore di: “La strage è di Stato - Valpreda innocente”.

L’affare Delle Chiaie viene definitivamente archiviato, grazie al lavoro dell’Ammiraglio Henke, che affermerà “Il SID non ha mai svolto indagini in merito”, ed ingiungerà ai subordinati di negare l’esistenza della nota del tenente Santoni.

Al giudice padovano Stiz viene rivelata da tal Lorenzon la locazione di un deposito di armi appartenente a Ventura; Stiz spicca il mandato per Freda e Ventura, vengono dissepolte le già intercettate e per due volte insabbiate telefonate di Freda (responsabile della duplice omissione è il capo della polizia politica padovana, Molino), viene riesumato anche il telex di Padova sulla perizia sulle borse per l’attentato, perizia che smentisce quella ufficiale; sulla base delle telefonate vengono spiccati i mandati per Rauti e Pozzan, mentre una volta ritrovato il telex vengono posti sotto inchiesta alcuni membri della politica per omissione di dati. Le armi di Ventura vengono ritrovate nella casa dell’uomo politico del PSI Marchesin (era proprio vero che nel PSI c’erano complici degli attentatori!); gli affari interni, a seguito dell’inchiesta e delle rivelazioni già citate di Pozzan, sono costretti a “bruciare” Giannettini che, vistosi perduto, espatria. Secondo Giannettini il consiglio di espatriare gli venne dato dal capitano La Bruna del SID, che però ha negato, mentre il fatto è confermato anche dal difensore di Ventura (le dichiarazioni dei tre risalgono al terzo processo di Catanzaro).

A seguito delle confessioni di Pozzan, Stiz aveva incriminato Rauti, Freda e Ventura; il primo sarà presto prosciolto per mancanza di prove, e tuttora fa politica a livello nazionale, indisturbato. Gli altri due, condannati, saranno assolti solo in ultimo grado e, nonostante siano state raccolte ulteriori prove riguardo alla Strage di Piazza Fontana, la legge italiana proibisce di processare per lo stesso fatto le stesse persone una seconda volta. Cade quindi la montatura su Pinelli e Valpreda, assolto, ma a tutt’oggi la strage non ha, per la giustizia dello Stato, colpevoli.

Il 17 maggio viene assassinato il commissario Calabresi, che proprio in quel periodo, caduta la pista anarchica, doveva essere sentito riguardo alla sua gestione delle indagini su Piazza Fontana.

(Fonte: Circolo Culturale un'Itaca (http://www.unitaca.it/))


Uno dei tanti casi rimasti irrisolti :rolleyes:.

Imrahil
12-12-2007, 21:50
Casi rimasti irrisolti in maniera unilaterale. :( per le vittime.

greasedman
12-12-2007, 22:03
Più che "irrisolto" direi "impunito"... ;)

Alien
12-12-2007, 22:06
sarà stato qualche terrorista arabo ...

nomeutente
13-12-2007, 07:54
Più che "irrisolto" direi "impunito"... ;)
*

Cfranco
13-12-2007, 08:12
Da 60 anni la propaganda ci sta martellando col "pericolo comunista"
E invece se si guardano le bombe vere si scopre che arrivano da tutt' altra parte , settori di servizi segreti , fascisti , mafiosi ...
La strategia della tensione , quella che aizza il popolo verso il pericolo rosso perchè il nero possa fare i comodi suoi .
Una strategia che non passa mai di moda , magari cambiano i metodi , ma l' impostazione è sempre quella .

:.Blizzard.:
13-12-2007, 09:34
*

Dj Ruck
13-12-2007, 09:53
Da 60 anni la propaganda ci sta martellando col "pericolo comunista"
E invece se si guardano le bombe vere si scopre che arrivano da tutt' altra parte , settori di servizi segreti , fascisti , mafiosi ...
La strategia della tensione , quella che aizza il popolo verso il pericolo rosso perchè il nero possa fare i comodi suoi .
Una strategia che non passa mai di moda , magari cambiano i metodi , ma l' impostazione è sempre quella .

:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

ora ho scoperto che le BR sono fascisti...è "Benito Risorgerà", non Brigate Rosse il significato di quelle due lettere:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Cfranco
13-12-2007, 10:12
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

ora ho scoperto che le BR sono fascisti...è "Benito Risorgerà", non Brigate Rosse il significato di quelle due lettere:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Mi ricordi quante bombe hanno messo le BR in mezzo alla folla ?
Sai , ho un vuoto di memoria .

Dj Ruck
13-12-2007, 10:14
Mi ricordi quante bombe hanno messo le BR in mezzo alla folla ?
Sai , ho un vuoto di memoria .

ah boh...non saprei...anche perchè le Foreze dell'Ordine ne hanno bloccato le intenzioni di attentati...io so di pallottole e assassiniii...numerosi!!!

Ser21
13-12-2007, 10:25
Se si guardano le bombe vere si scopre che arrivano da tutt' altra parte , settori di servizi segreti , fascisti , mafiosi ...


*

Cfranco
13-12-2007, 10:37
ah boh...non saprei...anche perchè le Foreze dell'Ordine ne hanno bloccato le intenzioni di attentati...io so di pallottole e assassiniii...numerosi!!!
Già , parecchie pallottole , dal 1974 in poi , le bombe in mezzo alla gente invece venivano tutte da un' altra parte e sono cominciate prima .
Strano però che quelli delle BR siano riusciti a identificarli e prenderli quasi tutti .
Delle "stragi di stato" invece non si sa assolutamente niente .
Strano , o voluto ?

Dj Ruck
13-12-2007, 11:05
Già , parecchie pallottole , dal 1974 in poi , le bombe in mezzo alla gente invece venivano tutte da un' altra parte e sono cominciate prima .
Strano però che quelli delle BR siano riusciti a identificarli e prenderli quasi tutti .
Delle "stragi di stato" invece non si sa assolutamente niente .
Strano , o voluto ?

:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
cn questo vuoi dire che al governo, cioè, che l'Italia...nonostante i comunisti al governo, è governato da fascisti e mafiosi???

mi fa piacere sentirtelo dire:rolleyes:
a chi hai votato allora:eek: :eek: :eek: :O :O :O :help:

Cfranco
13-12-2007, 11:18
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
cn questo vuoi dire che al governo, cioè, che l'Italia...nonostante i comunisti al governo, è governato da fascisti e mafiosi???

mi fa piacere sentirtelo dire:rolleyes:
a chi hai votato allora:eek: :eek: :eek: :O :O :O :help:
Aspetta ...
Mi stai dando una notizia sconvolgente ...
Ti giuro , non lo sapevo che la DC fosse un covo di comunisti :eek:
Ho sempre pensato che ci fossero solo simpatizzanti della mafia come Andreotti e Ciancimino , oppure grandi tessitori di trame e organizzatori di forze paramilitari neofasciste stile Gladio .
Adesso mi dici che erano pure comunisti :eek:
Cacchio , le avevano proprio tutte le rogne .

Dj Ruck
13-12-2007, 11:28
Aspetta ...
Mi stai dando una notizia sconvolgente ...
Ti giuro , non lo sapevo che la DC fosse un covo di comunisti :eek:
Ho sempre pensato che ci fossero solo simpatizzanti della mafia come Andreotti e Ciancimino , oppure grandi tessitori di trame e organizzatori di forze paramilitari neofasciste stile Gladio .
Adesso mi dici che erano pure comunisti :eek:
Cacchio , le avevano proprio tutte le rogne .

...siccome voi ora siete al governo, come nel 96...o anche prima...eravate al governo anche se non governavate...perchè non avete indagato???
boooooooooooooooh...forse è una questione che è scomoda anche a sx???mah:rolleyes:

ferste
13-12-2007, 11:29
Mi chiedo come mai in Italia ci siano ancora casi irrisolti.......giornalisti e forumisti sanno tutto e hanno la risposta a tutto......bisognerebbe chiedere a loro........

ps: fa anche piacere scoprire che i morti per le bombe neofasciste valgono più dei morti per le pallottole BR........

nomeutente
13-12-2007, 12:07
Mi chiedo come mai in Italia ci siano ancora casi irrisolti.......giornalisti e forumisti sanno tutto e hanno la risposta a tutto......bisognerebbe chiedere a loro........

Un conto sono le verità processuali (che possono essere difficili da dimostrare visto che ci sono delle procedure specifiche da seguire), un altro conto sono le verità storiche: il fatto che i tribunali non abbiano trovato responsabili da condannare non significa che non sia storicamente esistita la strategia della tensione e abbia avuto certi fini.

majino
13-12-2007, 12:10
...siccome voi ora siete al governo, come nel 96...o anche prima...eravate al governo anche se non governavate...perchè non avete indagato???
boooooooooooooooh...forse è una questione che è scomoda anche a sx???mah:rolleyes:

davvero? :) e io che ho sempre pensato che l'italia sia stata in mano all DC per decenni... illuminami, please, su come i comunisti sono stati al potere in italia.

secondo te, oltretutto, le bombe, chi l'ha messe? comunisti?

Dj Ruck
13-12-2007, 12:28
davvero? :) e io che ho sempre pensato che l'italia sia stata in mano all DC per decenni... illuminami, please, su come i comunisti sono stati al potere in italia.

secondo te, oltretutto, le bombe, chi l'ha messe? comunisti?

stare al governo, non vuol dire governare...siete stati in parlamento...potevate protestare...potevate fare qualcosa...ma non avete fatto nulla...

chi abbia messo le bombe poco me ne frega...fatto sta che ne a dx ne a sx hanno fatto qualcosa per scoprirlo.

se la sx era sicura che fossero fascisti avrebbero dovuto fare qualcosa, ma nulla...stesso discorso per la dx.

ferste
13-12-2007, 13:00
Un conto sono le verità processuali (che possono essere difficili da dimostrare visto che ci sono delle procedure specifiche da seguire), un altro conto sono le verità storiche: il fatto che i tribunali non abbiano trovato responsabili da condannare non significa che non sia storicamente esistita la strategia della tensione e abbia avuto certi fini.

verità storiche?che ci sia stata una strategia della tensione è comprovato da svariati accadimenti, che Rauti abbia detto tutte quelle cose no, che Pinelli sia stato lanciato dalla finestra no, che Calabresi abbia voluto coprire qualcuno nemmeno, tutte teorie e macchinazioni più da corteo che da indagine atta a scoprire il reale accadimento dei fatti.

fare il giornalaio sui complotti è facile, ti smentiscono solo gli interessati a coprire e ti glorificano solo gli interessati a dimostrare la loro verità.

ennys
13-12-2007, 13:24
Mi sembra che a partire da questa, dopo ogni bomba ed attentato il PCI nelle consultazioni elettorali seguenti abbia sempre incrementato i propri consensi.

BlSabbatH
13-12-2007, 14:06
Mentre l' URSS dirigeva il popolo facendo marciare i carri armati in pieno stato di polizia, l'occidente "democratico" indirizzava l'opinione pubblica con attentati di falsa bandiera. Complessità e diversità di sistemi a parte, quello che importava era di non uscire delle sfere di influenza decise a Jalta nel 45. Altro che PCI al governo e guadagno di consensi.

p.s. chi conosce il passato conosce il futuro.. 11 settembre incluso.

ennys
13-12-2007, 14:12
Mentre l' URSS dirigeva il popolo facendo marciare i carri armati in pieno stato di polizia, l'occidente "democratico" indirizzava l'opinione pubblica con attentati di falsa bandiera. Complessità e diversità di sistemi a parte, quello che importava era di non uscire delle sfere di influenza decise a Jalta nel 45. Altro che PCI al governo e guadagno di consensi.

p.s. chi conosce il passato conosce il futuro.. 11 settembre incluso.

Fatto sta che dopo ogni bomba i consensi elettorali del PCI sono sempre aumentati.

nomeutente
13-12-2007, 14:15
verità storiche?
che ci sia stata una strategia della tensione è comprovato da svariati accadimenti,

Fin qui, quindi, niente da dire. Questa è storia.


che Pinelli sia stato lanciato dalla finestra no

Qui bisogna fare due domande: Pinelli era colpevole? E se non era colpevole, aveva qualche altra ragione per suicidarsi mentre era in questura?
Questa ovviamente non è storia (non mi riferivo a questo, prima, ma alla strategia della tensione) però io ho la mia opinione: di certo non è stata una folata di vento...

nomeutente
13-12-2007, 14:21
Fatto sta che dopo ogni bomba i consensi elettorali del PCI sono sempre aumentati.

I consensi del pci aumentavano in ogni caso: a parte la caduta dal '48 al '53 (ma nel '48 era unito al psi) ha sempre avuto un trend positivo.

1946
18,9% - 104 Seggi (Assemblea Costituente)

1948
Camera 31% - 187 Seggi (Fronte democratico popolare)
Senato 30,8% - 72 Seggi (Fronte democratico popolare)

1953
Camera 22,6% - 148 Seggi
Senato 20,6% - 54 Seggi

1958
Camera 22,7% - 149 Seggi
Senato 21,8% - 59 Seggi

1963
Camera 25,3% - 175 Seggi
Senato 25,2% - 85 Seggi

1968
Camera 26,9% - 177 Seggi
Senato 30% - 101 Seggi (con il Psiup)

ennys
13-12-2007, 14:45
I consensi del pci aumentavano in ogni caso: a parte la caduta dal '48 al '53 (ma nel '48 era unito al psi) ha sempre avuto un trend positivo.

1946
18,9% - 104 Seggi (Assemblea Costituente)

1948
Camera 31% - 187 Seggi (Fronte democratico popolare)
Senato 30,8% - 72 Seggi (Fronte democratico popolare)

1953
Camera 22,6% - 148 Seggi
Senato 20,6% - 54 Seggi

1958
Camera 22,7% - 149 Seggi
Senato 21,8% - 59 Seggi

1963
Camera 25,3% - 175 Seggi
Senato 25,2% - 85 Seggi

1968
Camera 26,9% - 177 Seggi
Senato 30% - 101 Seggi (con il Psiup)

Appunto.

E dopo la bomba di Bologna del 1980 mi pare che il PCI toccò il massimo.

Per essere una strategia che voleva indebolire la sx mi pare che la rafforzò alquanto...

nomeutente
13-12-2007, 15:08
Appunto.

E dopo la bomba di Bologna del 1980 mi pare che il PCI toccò il massimo.

Per essere una strategia che voleva indebolire la sx mi pare che la rafforzò alquanto...

Non tutte le strategie funzionano.
Il Pci accresceva il suo consenso e la dc calava per altre ragioni e il fatto che si sviluppasse la strategia della tensione era una risposta, appunto, al rafforzamento della sinistra.

Il Pci toccò il massimo e superò la Dc di un soffio alle europee dell'84, subito dopo la morte di Berlinguer: fu il prestigio e il carisma del leader morto "in battaglia" a portare il pci a quel risultato.

ferste
13-12-2007, 15:13
Il Pci toccò il massimo e superò la Dc di un soffio alle europee dell'84, subito dopo la morte di Berlinguer: fu il prestigio e il carisma del leader morto "in battaglia" a portare il pci a quel risultato.

oltre al fatto che le Europee erano viste come una perdita di tempo.......quindi i comunisti (che da sempre vivevano il partito profondamente, con impegno e dedizione) andarono cmq in blocco a votare...mentre i dc...freddini.....rimasero a casa in massa........

nomeutente
13-12-2007, 15:47
oltre al fatto che le Europee erano viste come una perdita di tempo.......quindi i comunisti (che da sempre vivevano il partito profondamente, con impegno e dedizione) andarono cmq in blocco a votare...mentre i dc...freddini.....rimasero a casa in massa........

La dc rispetto alle precedenti europee perse un paio di milioni di voti, il pci guadagnò un milione di voti.

Rispetto invece alle politiche dell'83, la dc perse più di mezzo milione di voti, mente il pci guadagnò mezzo milione.

Mi pare che il trend sia ben definito: l'astensionismo è un fattore, ma il quadro generale parla comunque di una declino complessivo della dc fino alla morte di Berlinguer: poi la dc risale e perde consensi il pci.

FabioGreggio
13-12-2007, 15:51
Fatto sta che dopo ogni bomba i consensi elettorali del PCI sono sempre aumentati.

Ma non diciamo eresie.
La strategia della tensione prevedeva di arginare gli estremismi attraverso queste stragi.
E fra gli estremisti DC+PSI ponevano anche il PCI, che contrariamente avrebbe preso molti più voti e governato.

Infatti fu singolare che per oltre 40 anni vinse sempre la DC.

Solo in Messico....

fg

ennys
13-12-2007, 16:03
Ma non diciamo eresie.
La strategia della tensione prevedeva di arginare gli estremismi attraverso queste stragi.
E fra gli estremisti DC+PSI ponevano anche il PCI, che contrariamente avrebbe preso molti più voti e governato.

Infatti fu singolare che per oltre 40 anni vinse sempre la DC.

Solo in Messico....

fg

Non è affatto un'eresia.

Comunque non dico che non sia andata così ma è del tutto lecito evidenziare un trend sempre ascendente dei comunisti del tutto in controtendenza ad una strategia che avrebbe dovuto invece seriamente indebolirli.

ferste
13-12-2007, 16:11
La dc rispetto alle precedenti europee perse un paio di milioni di voti, il pci guadagnò un milione di voti.

Rispetto invece alle politiche dell'83, la dc perse più di mezzo milione di voti, mente il pci guadagnò mezzo milione.

Mi pare che il trend sia ben definito: l'astensionismo è un fattore, ma il quadro generale parla comunque di una declino complessivo della dc fino alla morte di Berlinguer: poi la dc risale e perde consensi il pci.

il trend normalizzato è chiarissimo! mi pare che fosse dall'86 che la DC iniziò a recuperare. Ma nell'analisi di QUELLE europee del sorpasso bisogna considerare fattori che alle politiche (che alla fine sono le uniche a contare negli anni '80) non abbiamo nella stessa misura (astensionismo da "spiaggia", poca importanza data all'evento, ecc.), quindi vanno considerate con attenzione e non per il puro dato numerico.

Cfranco
13-12-2007, 16:12
La c.d. strategia della tensione ebbe la finalità, anche se fortunatamente non conseguì il suo obiettivo, di rimettere l'Italia nei binari della "normalità" dopo le vicende del '68 ed il cosiddetto autunno caldo. Si può presumere che Paesi associati a vario titolo alla nostra politica e quindi interessati a un certo indirizzo vi fossero in qualche modo impegnati attraverso i loro servizi d'informazioni. Su significative presenze della Grecia e della Spagna fascista non può esservi dubbio e lo stesso servizio italiano per avvenimenti venuti poi largamente in luce e per altri precedenti (presenza accertata in casa Sid di molteplici deputati missini, inchiesta di Padova, persecuzioni contro la consorte dell'[ambasciatore] Ducci, falsamente accusata di essere spia polacca) può essere considerato uno di quegli apparati italiani sui quali grava maggiormente il sospetto di complicità, del resto accennato in una sentenza incidentale del Processo di Catanzaro ed in via di accertamento, finalmente serio, a Catanzaro stessa ed a Milano.
Fautori ne erano in generale coloro che nella nostra storia si trovano periodicamente, e cioè ad ogni buona occasione che si presenti, dalla parte di [chi] respinge le novità scomode e vorrebbe tornare all'antico. Tra essi erano anche elettori e simpatizzanti della D.C., che, del resto, non erano nemmeno riusciti a pagare il prezzo non eccessivo della nazionalizzazione elettrica, senza far registrare alla D.C. una rilevante perdita di voti. E così ora, non soli, ma certo con altri, lamentavano l'insostenibilità economica dell'autunno caldo, la necessità di arretrare nella via delle riforme e magari di dare un giro di vite anche sul terreno politico.
Debbo dire che in quell'epoca ero Ministro degli esteri e quasi continuamente fuori d'Italia, come si potrebbe documentare dal calendario degli impegni internazionali. Fui colto proprio a Parigi, al Consiglio d'Europa, dall'orribile notizia di Piazza Fontana. Le notizie che ancora a Parigi, e dopo, mi furono date dal Segr. Gen. Pres. Rep. Picella, di fonte Vicari, erano per la pista Rossa, cosa cui non ho creduto nemmeno per un minuto. La pista era vistosamente nera, come si è poi rapidamente riconosciuto. Fino a questo momento non è stato compiutamente definito a Catanzaro il ruolo (preminente) del Sid e quello (pure esistente) delle forze di Polizia. Ma che questa implicazione ci sia non c'è dubbio. Bisogna dire che, anche se con chiaroscuri non ben definiti, mancò alla D.C. di allora ed ai suoi uomini più responsabili sia sul piano politico sia sul piano amministrativo un atteggiamento talmente lontano da connivenze e tolleranze da mettere il Partito al di sopra di ogni sospetto. Risulta invece, mi pare soprattutto dopo la strage di Brescia, un atteggiamento di folla fortemente critico e ostile proprio nei confronti di esponenti e personalità di questo orientamento politico, anche se non di essi soli.
...
E' doveroso alla fine rilevare che quello della strategia della tensione fu un periodo di autentica ed alta pericolosità, con il rischio di una deviazione costituzionale che la vigilanza delle masse popolari fortunatamente non permise. Ed invece, come abbiamo detto, se vi furono settori del Partito immuni da ogni accusa (es. On. Salvi) vi furono però settori, ambienti, organi che non si collocarono di fronte a questo fenomeno con la necessaria limpidezza e fermezza. E' quella commistione, di cui dianzi dicevo, della D.C., per la quale, perseguendo una politica di egemonia politica, non è talvolta abbastanza attenta a selezionare e rischiare d'inquinare con pericolose intrusioni quelle masse popolari, d'ispirazione cattolica, le quali debbono essere preservate da inquinamenti totalitari ed essere strumento efficace di democrazia.
(Memoriale Aldo Moro )

http://clarence.dada.net/contents/societa/memoria/moro/tema2.html

Cfranco
13-12-2007, 16:23
Sul clima politico degli anni in cui si innesta la strategia della tensione bisogna segnalare almeno 2 seri tentativi di colpi di stato :
Il piano solo ( 1964 ) http://it.wikipedia.org/wiki/Piano_Solo
Il tentativo di Borghese (1970 ) http://it.wikipedia.org/wiki/Golpe_Borghese
Più altri solo abbozzati ( come il tentativo di Edgardo Sogno nei primi anni '70 )
Giusto per far capire quello che succedeva ricordiamoci che nel 1967 è avvenuto il colpo di stato in Grecia ( http://it.wikipedia.org/wiki/Dittatura_dei_colonnelli ) , nel 1973 quello cileno ( http://it.wikipedia.org/wiki/Golpe_cileno_del_1973 ) .
Quindi le bombe preparavano il terreno per un colpo di stato che nel caso di vittoria del PCI sarebbe stato sicuro .

ferste
13-12-2007, 16:43
Sul clima politico degli anni in cui si innesta la strategia della tensione bisogna segnalare almeno 2 seri tentativi di colpi di stato :
Il piano solo ( 1964 ) http://it.wikipedia.org/wiki/Piano_Solo
Il tentativo di Borghese (1970 ) http://it.wikipedia.org/wiki/Golpe_Borghese


beh...il Piano Solo era "teoricamente" pericoloso, ed effettivamente avrebbe potuto riuscire se la forza dietro fosse stata numericamente più importante e avesse coinvolto altre parti dell'esercito oltre ad una certa percentuale di popolazione.

Ma il golpe Borghese era un'organizzazione da operetta rispetto all'obbiettivo che si prefiggeva........poteva giusto nadar bene per una mangiata tra ex-commilitoni sulle colline senesi......i colpi di stato seri sono altri......

nomeutente
13-12-2007, 16:46
il trend normalizzato è chiarissimo! mi pare che fosse dall'86 che la DC iniziò a recuperare. Ma nell'analisi di QUELLE europee del sorpasso bisogna considerare fattori che alle politiche (che alla fine sono le uniche a contare negli anni '80) non abbiamo nella stessa misura (astensionismo da "spiaggia", poca importanza data all'evento, ecc.), quindi vanno considerate con attenzione e non per il puro dato numerico.

Che ci siano fenomeni di astensionismo penso sia fuori discussione, ma non a caso ho postato le cifre assolute e non le percentuali: se il pci guadagna 1/2 milione di voti rispetto alle politiche non è perché i democristiani sono andati al mare... Al limite si può dire che l'astensionismo spiega il 1/2 milione in meno alla dc e si può dire che se avesse mantenuto quei voti avrebbe vinto anche in quel caso la dc; però il pci avrebbe in ogni caso guadagnato quel mezzo milione toccando il suo massimo storico, indipendentemente dal risultato della dc.
Comunque siamo offtopic ;)

Fritz!
13-12-2007, 16:50
Non è affatto un'eresia.

Comunque non dico che non sia andata così ma è del tutto lecito evidenziare un trend sempre ascendente dei comunisti del tutto in controtendenza ad una strategia che avrebbe dovuto invece seriamente indebolirli.

La strategia aveva come scopo quello di tenerli lontani dal governo, magari anche instaurando un regime non democratico

Chi voleva perseguire questi obiettivi lo faceva vedendo la crescita in 20 anni dei consensi al PCI e alla sinistra in generale

Fritz!
13-12-2007, 16:53
il trend normalizzato è chiarissimo! mi pare che fosse dall'86 che la DC iniziò a recuperare. Ma nell'analisi di QUELLE europee del sorpasso bisogna considerare fattori che alle politiche (che alla fine sono le uniche a contare negli anni '80) non abbiamo nella stessa misura (astensionismo da "spiaggia", poca importanza data all'evento, ecc.), quindi vanno considerate con attenzione e non per il puro dato numerico.

per QUELLE Europee bisogna ricordare che avvennero dopo la morte di Berlinguer.
E' quello l'elemento che spiega il "sorpasso"

Ileana
13-12-2007, 17:29
beh...il Piano Solo era "teoricamente" pericoloso, ed effettivamente avrebbe potuto riuscire se la forza dietro fosse stata numericamente più importante e avesse coinvolto altre parti dell'esercito oltre ad una certa percentuale di popolazione.

Ma il golpe Borghese era un'organizzazione da operetta rispetto all'obbiettivo che si prefiggeva........poteva giusto nadar bene per una mangiata tra ex-commilitoni sulle colline senesi......i colpi di stato seri sono altri......
Vero.
Il Golpe Borghese è stata in effetti una sceneggiatina da 4 soldi.
Tutti sapevano e tutti parlavo di quel SEGRETISSIMO colpo di stato BEN PRIMA che questo avvenisse.


Da notare poi come le violenze, quelle peggiori, siano iniziate dopo il 1972, anno del 'BOOM' dell'MSI (8.7% camera con 56 seggi e 9.2% senato con 26 seggi), tanto che partì un inchiesta proprio contro Almirante per poi essere abbandonata a obiettivo raggiunto (calo delle percentuali).
Per avere una panoramica chiara basta andare su questa pagina http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_delle_stragi_avvenute_in_Italia e con uno sguardo veloce si può capire che se anche prima c'erano scontri (e morti) è lì che la situazione è degenerata.


A pensar male si fa peccato, ma spesso non ci si sbaglia.


Tanto poi che tempo fa in una bella trasmissione su LA7 sugli anni di piombo (non mi viene in mente il nome, mi sto mangiando la mano) due dei più importanti esponenti del terrorismo nero e di quello rosso, guardandosi in faccia, si son dai dei cretini a vicenda (ridendo e scherzando, per giunta) perchè si son resi conto d'aver sputtanato una vita intera tentando di combattere quel sistema (e di ammazzarsi vicendevolmente) che li stava sfruttando per i propri comodi e per mantenere i poteri precostituiti.

nomeutente
14-12-2007, 08:55
Tanto poi che tempo fa in una bella trasmissione su LA7 sugli anni di piombo (non mi viene in mente il nome, mi sto mangiando la mano) due dei più importanti esponenti del terrorismo nero e di quello rosso, guardandosi in faccia, si son dai dei cretini a vicenda (ridendo e scherzando, per giunta) perchè si son resi conto d'aver sputtanato una vita intera tentando di combattere quel sistema (e di ammazzarsi vicendevolmente) che li stava sfruttando per i propri comodi e per mantenere i poteri precostituiti.


Beh, ci sono arrivati un po' tardi, ma almeno ci sono arrivati...

greasedman
15-12-2007, 13:01
Beh, ci sono arrivati un po' tardi, ma almeno ci sono arrivati...

:D :D :D

greasedman
15-12-2007, 13:24
Vero.
Il Golpe Borghese è stata in effetti una sceneggiatina da 4 soldi.
Tutti sapevano e tutti parlavo di quel SEGRETISSIMO colpo di stato BEN PRIMA che questo avvenisse.
Quelle dei fascisti italici son sempre state sceneggiatine da operetta (drammatica), incluso il ventennio. Lo diceva anche montanelli che è sempre stata una robetta all'italiana che faceva morire dalle risate.

Ed infatti il golpe Borghese fallì non perchè fu un falso tentativo (cfr. la volpe e l'uva), ma perchè gli venne a mancare all'ultimo minuto l'appoggio della mafia, senza la quale non sarebbero riusciti nemmeno a fissare una data.

La rivincita di una vita, il sogno nel cassetto di tutti i fascisti, vennero infranti dall'essersi fatti fregare da uno così:
http://www.youtube.com/watch?v=GVGJ3GsBOSA

E oggi con rinnovato stile ci provano comprandosi la democrazia a suon di mazzette.


Che triste parabola... ARIDATECE LA MARCIA SU ROMA! :D

BlSabbatH
16-12-2007, 13:34
Tanto poi che tempo fa in una bella trasmissione su LA7 sugli anni di piombo (non mi viene in mente il nome, mi sto mangiando la mano) due dei più importanti esponenti del terrorismo nero e di quello rosso, guardandosi in faccia, si son dai dei cretini a vicenda (ridendo e scherzando, per giunta) perchè si son resi conto d'aver sputtanato una vita intera tentando di combattere quel sistema (e di ammazzarsi vicendevolmente) che li stava sfruttando per i propri comodi e per mantenere i poteri precostituiti.
i cosiddetti "utili idioti".
Washington continua la coltivazione anche oggi, soprattutto nelle moschee..