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View Full Version : Conti pubblici: Ue, Italia ok ma


groot
12-12-2007, 08:29
Conti pubblici: Ue, Italia ok ma
grazie all'aumento della pressione fiscale

STRASBURGO - E' «sostanziale» l'aggiustamento del bilancio pubblico italiano compiuto nel 2006 e nel 2007, ma il compito del governo e del parlamento non puo' dirsi concluso per tre motivi: il deficit e' stato portato sotto il 3% del pil grazie all'aumento della pressione fiscale, gli sforzi di consolidamento nel 2008 subiranno una frenata nel 2008, non e' stata colta l'opportunita' di accelerare la riduzione del debito. E' questo il giudizio della Commissione europea contenuto nel rapporto sull'attuazione della strategia di Lisbona.
Il rapporto non contiene giudizi nuovi sulle scelte di finanza pubblica italiana, ma le valutazioni della Commissione europea intervengono proprio nei giorni di 'stretta' parlamentare sulla finanziaria. Di qui la loro importanza. Il risultato del consolidamento del bilancio dopo che e' stato sfondato il 'tetto' del 3% di deficit/pil è stato «sostanziale», un risultato che Bruxelles giudica ovviamente «positivo». Ma ci sono almeno tre cose che non vanno. La prima e' che la gran parte dell'aggiustamento e' stata compiuta nel 2006: «L'Italia non ha pienamente utilizzato le condizionifavorevoli del ciclo economico e del bilancio» per ridurre con maggiore velocita' il debito pubblico. La seconda e' che l'aggiustamento «e' stato ottenuto attraverso un aumento della pressione fiscale e grazie a misure che hanno aumentato il rispetto delle norme fiscali».
La terza cosa che non va riguarda proprio la Finanziaria 2008: il progetto di bilancio che deve essere approvato dal parlamento entro fine anno, «implica che gli sforzi di consolidamento fiscalesaranno frenati, ritardati»l'anno prossimo. Si rileva che l'Italia continuerà a occuparsi di pensioni per limitare l'aumento della spesa pubblica nel lungo termine. Il protocollo con i sindacati e' «un ulteriore passo avanti ma indebolisce le condizioni di eleggibilita' per le pensioni di anzianita' per uno specifico gruppo di lavoratori e lascia aperte questioni cruciali come la definizione dei coefficienti attuariali in linea con l'aumento delle aspettative di vita».
Infine Bruxelles punta l'attenzione sulla spesa sanitaria: i meccanismi di controllo devono funzionare in modo «stringente». Di qui la conclusione: anche per l'Italia resta valida l'indicazione di utilizzare la fase di crescita per raggiungere obiettivi «piu' ambiziosi» di finanza pubblica. http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2007/12/rapporto-ue-conti-pubblici-italia.shtml?uuid=1f49816c-a7fb-11dc-9c4c-00000e25108c&DocRulesView=Libero


COMPETITIVITA': UE; ITALIA MIGLIORI CONTI
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(AGI) - Bruxelles, 11 dic. - L'Italia ha fatto dei progressi nell'attuazione della Strategia di Lisbona per la crescita e la competitivita' ma restano delle lacune da colmare: in particolare sono necessari maggiori sforzi per continuare il consolidamento dei conti pubblici, portare a compimento le liberalizzazioni e migliorare il mercato del lavoro riducendo le disparita' regionali e migliorando l'educazione. Sono queste le conclusioni del rapporto sull'attuazione della Strategia di Lisbona che disegna un ritratto fatto di luci e ombre dell'economia Italia, tra riforme attuate a meta' e ritardi storici. Dopo l'euforia del 2006, in cui la crescita del Pil ha registrato il record dal 2000, le prospettive per il 2007 'appaiono ancora favorevoli', si legge nel rapporto, 'anche se lo slancio della crescita ha perso vigore'. Ma nonostante la ripresa il tasso di popolazione occupata rimane al 58,9 per cento, osservano gli analisti, 'ben al di sotto della media Ue', ed e' molto piu' basso nel Meridione che negli ultimi tre anni ha visto l'allargarsi il gap che lo separa dal resto d'Italia e d'Europa. Le prospettive a medio termine per l'economia italiana quindi 'rimangono incerte, sotto il peso di una debolezza strutturale generata dalla bassa crescita della produttivita' e da un alto livello di indebitamento pubblico'.
Per la Commissione europea il consolidamento dei conti pubblici infatti 'e' una precondizione necessaria per questa strategia, poiche' aiuta a creare condizioni piu' favorevoli agli investimenti e lascia spazio per una maggiore spesa su conoscenza, capitale umano e infrastrutture' e 'anche se la risposta nel settore delle finanze pubbliche e' sostanziale, l'Italia avrebbe potuto fare di piu', visto il ciclo favorevole e gli sviluppi del bilancio'. (AGI)

http://www.agi.it/ultime-notizie-page/200712111632-pol-rom1119-art.html

Sembra che questo governo ci abbia migliorati.

trallallero
12-12-2007, 08:59
Sembra che questo governo ci abbia migliorati.

:sbonk:

bjt2
12-12-2007, 10:05
Sembra che questo governo ci abbia migliorati.

Leggi bene: siamo migliorati perchè sono aumentate le tasse, nonostante le spese NON siano diminuite. Inoltre il grosso del progresso si è fatto nel 2006... E chi c'era al governo fino a Maggio? :D

trallallero
12-12-2007, 10:07
Leggi bene: siamo migliorati perchè sono aumentate le tasse, nonostante le spese NON siano diminuite. Inoltre il grosso del progresso si è fatto nel 2006... E chi c'era al governo fino a Maggio? :D

in effetti forse dobbiamo leggere meglio noi, groot ha scritto sembra :D

l.zanna
12-12-2007, 10:12
almeno qualcuno certifica quello che avevamo 'intuito', è aumentata la pressione fiscale

dato che non vedo grandi margini di riforme economiche dagli schieramenti politici, potremmo chiedere un'amministrazione controllata dall'unione europea?

trallallero
12-12-2007, 10:19
almeno qualcuno certifica quello che avevamo 'intuito', è aumentata la pressione fiscale

dato che non vedo grandi margini di riforme economiche dagli schieramenti politici, potremmo chiedere un'amministrazione controllata dall'unione europea?

l'unione europea ha già avuto ciò che auspicava, Prodi al governo

flisi71
12-12-2007, 12:55
Leggi bene: siamo migliorati perchè sono aumentate le tasse, nonostante le spese NON siano diminuite. Inoltre il grosso del progresso si è fatto nel 2006... E chi c'era al governo fino a Maggio? :D

Ricorda bene: chi c'era al governo dal 2001 al 2006 nel periodo in cui il risanamento dei conti pubblici ha subito una battuta d'arresto?
:D


almeno qualcuno certifica quello che avevamo 'intuito', è aumentata la pressione fiscale

dato che non vedo grandi margini di riforme economiche dagli schieramenti politici, potremmo chiedere un'amministrazione controllata dall'unione europea?


Probabilmente vero, ma ricorda che a metà anno il rapporto deficit/PIL si stimava OLTRE il 4% anche a causa di fattori una tantum quali il rimborso IVA per le auto aziendali e la bocciatura UE sui trucchi contabili di Tremonti (la scatola vuota ISPA su tutti).
Visto l'impegno preso dal precedente governo nel 2005 per il rientro nel 3% del rapporto deficit/PIL entro il 2007, quanto tempo e margine di manovra c'era per raddrizzare i conti?
Concordo che è sempre più semplice aumentare le tasse che varare riforme economiche strutturali, ma converrai con me che il vincolo da rispettare era molto vicino e stringente.


Ciao

Federico

l.zanna
12-12-2007, 14:10
il mio pensiero è un pò diverso
ne il governo precedente ne l'attuale hanno fatto vere riforme per cercare di aggiustare i conti pubblici e per il contenimento del debito
ed entrambi hanno detto pubblicamente di non aver aumentato le tasse (se non addirittura di averle diminuite)
nelle dichiarazioni degli schieramenti politici (che rispetto al passato hanno solo cambiato logo e nomi dei partiti) attuali, vedo solo tante idee confuse e slogan populistici ma nessun impegno concreto (che anche se ci fosso sarebbe osteggiato dalla casta in parlamento come la storia ci insegna)

a questo punto invece di continuare a farci delle 'predichette' , perche finalmente non ammettere che lo stato italiano è in fallimeto e quindi metterlo in amministrazione controllata?


Ricorda bene: chi c'era al governo dal 2001 al 2006 nel periodo in cui il risanamento dei conti pubblici ha subito una battuta d'arresto?
:D



Probabilmente vero, ma ricorda che a metà anno il rapporto deficit/PIL si stimava OLTRE il 4% anche a causa di fattori una tantum quali il rimborso IVA per le auto aziendali e la bocciatura UE sui trucchi contabili di Tremonti (la scatola vuota ISPA su tutti).
Visto l'impegno preso dal precedente governo nel 2005 per il rientro nel 3% del rapporto deficit/PIL entro il 2007, quanto tempo e margine di manovra c'era per raddrizzare i conti?
Concordo che è sempre più semplice aumentare le tasse che varare riforme economiche strutturali, ma converrai con me che il vincolo da rispettare era molto vicino e stringente.


Ciao

Federico

bjt2
12-12-2007, 15:49
Ricorda bene: chi c'era al governo dal 2001 al 2006 nel periodo in cui il risanamento dei conti pubblici ha subito una battuta d'arresto?
:D


Ciao

Federico

Si, ma mettetevi daccordo voi del csx... :D In un altro thread (quello sugli evasori totali), qualcuno di voi (non mi pare tu, per fortuna), alle critiche a questo governo ribatte che c'è congiuntura, il prezzo del petrolio è schizzato, ecc... Invece c'è stata una ripresa economica (tanto che gli altri paesi crescono e molto più di noi)... Mentre negli anni dal 2001 al 2006 dove veramente c'era congiuntura (tanto che i tassi di interesse sono stati abbassati tantissimo per rilanciare l'economia) ora è colpa di Berlusconi... :D Che te devo dire allora... SONO DACCORDO CON VOI: Berlusconi porta SFIGA (vedi Corea 2002, 11 Settembre) e Prodi FORTUNA (vedi Germania 2006)!!! :D

flisi71
12-12-2007, 16:07
Nell'intervento di poco sopra che hai quotato, io parlavo di gestione dei conti pubblici, non di andamento dell'economia.
Sono aspetti differenti.
Nel primo si vede la mano diretta del manovratore politico, mentre per il secondo tale aspetto incide di meno, poichè la gestione è complicata da innumerevoli variabili non direttamente controllabili.

c'è congiuntura,


più precisamente ci sono segnali negativi di un probabile rallentamento dell'economia.

il prezzo del petrolio è schizzato, ecc...


Siamo a 100 dollari al barile


Invece c'è stata una ripresa economica (tanto che gli altri paesi crescono e molto più di noi)...


Vero.



Mentre negli anni dal 2001 al 2006 dove veramente c'era congiuntura (tanto che i tassi di interesse sono stati abbassati tantissimo per rilanciare l'economia) ora è colpa di Berlusconi.


Se ci si può fidare ancora della FED, l'economia USA è in crescita costante dal 2002.
Le economie mondiali subirono il vero stop nel secondo semestre 2000, forse ricorderai i crack Wordcom e Enron, tanto per fare 2 nomi, o più vicini a noi Cirio e Parmalat.
Adesso i segnali negativi sull'andamento dell'economia derivano dalla crisi dei mutui USA, fenomeno di ancor più vasta portata.
Anche in quel periodo gli altri crescevano più di noi, e non è che fosse molto difficile, visto che per 2 anni siamo stati praticamente in stagnazione.


Ciao

Federico