PDA

View Full Version : Toh che caso:Licenziato, esiliato di nuovo Luttazzi


Pagine : 1 2 3 [4]

Beelzebub
21-12-2007, 15:28
A me piacciono le immagini violente, se si tratta di fiction.
E' la violenza reale che mi disgusta (ma è giusto mostrarla se si tratta della cronaca di un fatto).
Il crocifisso, come ti ho già detto, non mi tocca minimamente: ma so che molte persone hanno problemi con quell'immagine e credo che sarebbe meglio non esporla in luoghi pubblici (specialmente se uffici statali).

E mi hai pure risposto... :asd: Volevo solo dimostrarti che a suon di "secondo me" possiamo andare avanti all'infinito su questa linea... ;)

giannola
21-12-2007, 15:31
Questa è la tua idea di supereroi.
La realtà è molto più complessa: ci sono veri e propri dei (Galactus), semidei (Thor, Namor), mutanti (X-Men), extraterrestri (Superman), uomini con poteri straordinari acquisiti (Uomo Ragno, F4) e persone comuni particolarmente addestrate (Batman).
Non tutti hanno la calzamaglia, nè un nemico preciso da combattere.
Proprio come Simbad, Ulisse, Alchille, Gilgamesh e molti altri supereroi del passato.

a parte che dei e semidei sono limitati all'influenza alla terra, non sono cmq onnipotenti, possono essere sconfitti.

cmq questi sono solo il riflesso di quello che c'è già, una sorta di parodia del reale ed anche una parodia delle divinità religiose.

cmq tutti hanno un antagonista principe: superman ha lex luthor, batman ha il joker, l'uomo ragno ha il goblin, f4 hanno il dottor destino, iron man ha il mandarino; ovvio che poi hanno dovuto inventare altri cattivi altrimenti non avrebbero venduto.

sono argomentazioni nulle, confronti di nessun valore, studia un po di teologia e poi ne riparliamo. ;)

punto.

non inventano niente, non rivelano nulla, servono da intrattenimento.

thor è preso dalle leggende celtiche.

me so scocciato sul serio, ti ho risposto solo perchè trovo allucinante che si abbia il coraggio di fare dei paragoni supereroi-teologia.

LucaTortuga
21-12-2007, 15:41
me so scocciato sul serio, ti ho risposto solo perchè trovo allucinante che si abbia il coraggio di fare dei paragoni supereroi-teologia.

E io trovo allucinante che non si ammetta quanta poca differenza c'è tra religione e mito.
La differenza la fa la fede, per il credente.
Per tutti gli altri, semplicemente non c'è.

Beelzebub
21-12-2007, 15:46
E io trovo allucinante che non si ammetta quanta poca differenza c'è tra religione e mitologia.
La differenza la fa la fede, per il credente.
Per tutti gli altri, semplicemente non c'è.

Vorrei farti notare che i teologi non sono necessariamente credenti. Idem per chi tutt'oggi studia fenomeni legati a Cristo e ad altri casi inspiegabili legati alla Chiesa. Secondo te come mai nessuno va in cerca di Hulk o di Spiderman? :stordita:

LucaTortuga
21-12-2007, 16:11
Vorrei farti notare che i teologi non sono necessariamente credenti. Idem per chi tutt'oggi studia fenomeni legati a Cristo e ad altri casi inspiegabili legati alla Chiesa. Secondo te come mai nessuno va in cerca di Hulk o di Spiderman? :stordita:

C'è anche chi dedica tutta la propria vita allo studio degli ufo; non che questo li renda più reali di quello che sono.

Se qualcuno si fosse preso la briga di insegnare ai bambini delle elementari che Spiderman e Hulk esistono veramente e chi non ci crede va all'inferno, troveresti persone in età adulta che ne cercano le recondite origini.
Fortunatamente gli autori di questi personaggi, si accontentano di guadagnare dalla vendita degli albi a fumetti.

Beelzebub
21-12-2007, 16:25
C'è anche chi dedica tutta la propria vita allo studio degli ufo; non che questo li renda più reali di quello che sono.

Se qualcuno si fosse preso la briga di insegnare ai bambini delle elementari che Spiderman e Hulk esistono veramente e chi non ci crede va all'inferno, troveresti persone in età adulta che ne cercano le recondite origini.
Fortunatamente gli autori di questi personaggi, si accontentano di guadagnare dalla vendita degli albi a fumetti.

Mica vero. Anche per quanto riguarda gli ufo ci sono fenomeni tutt'ora inspiegabili sui quali si sta studiando (poi qui subentra tutto un discorso di fantapolitica e pseudocomplotti, quindi lasciamolo stare). Ma casi di uomini-ragno o di persone con gli artigli di adamantio che escono dalle nocche, non mi pare di averne mai sentiti... :stordita: Poi uno è libero di credere a quel che vuole, io credo che non siamo gli unici esseri viventi nell'immensità dell'universo, altri sostengono il contrario.

Per il discorso dei bambini, quello si chiama imprinting. La fede è un'altra cosa, e può scaturire da dentro anche in età adulta, senza che vi sia un condizionamento esterno.

Detto questo, visto che ormai è palese che discutendo con te non si viene a capo di nulla, mi chiamo fuori, anche perchè penso che molti si siano stufati di leggere le stesse cose ripetute 100 volte. Io ti ho detto come la penso. Senza contare che siamo abbondantemente OT.

LucaTortuga
21-12-2007, 16:31
Per il discorso dei bambini, quello si chiama imprinting. La fede è un'altra cosa, e può scaturire da dentro anche in età adulta, senza che vi sia un condizionamento esterno.


Certo.
Ma secondo te la religione sarebbe altrettanto diffusa senza l'ora apposita alle elementari o il catechismo (entrambi optional, ma beneficianti del timore dei genitori che i figli passino per "diversi")?

giannola
21-12-2007, 16:36
Certo.
Ma secondo te la religione sarebbe altrettanto diffusa senza l'ora apposita alle elementari o il catechismo (entrambi optional, ma beneficianti del timore dei genitori che i figli passino per "diversi")?

la religione è nata con gli esseri umani, non c'era sicuramente il catechismo.

:mc:

LucaTortuga
21-12-2007, 16:43
la religione è nata con gli esseri umani, non c'era sicuramente il catechismo.

:mc:

La religione è nata per la necessità dell'uomo di spiegare i fenomeni fisici incomprensibili (i primi uomini adoravano il sole, non sapendo cosa fosse).
Tanto più scarsa la conoscenza, tanto più il bisogno di attribuire ogni "mistero" ad esseri superiori.

giannola
21-12-2007, 17:44
La religione è nata per la necessità dell'uomo di spiegare i fenomeni fisici incomprensibili (i primi uomini adoravano il sole, non sapendo cosa fosse).
Tanto più scarsa la conoscenza, tanto più il bisogno di attribuire ogni "mistero" ad esseri superiori.

è una tua idea personale, ovviamente sbagliata, se così fosse le religioni oggi sarebbero prossime all'estinzione ed invece è tutto il contrario.

franklar
21-12-2007, 18:18
è una tua idea personale, ovviamente sbagliata, se così fosse le religioni oggi sarebbero prossime all'estinzione ed invece è tutto il contrario.

E invece per me ti sbagli, rassegnati :O :D

Le religioni nascono esattamente per il motivo enunciato da Luca e nel corso dei secoli e col progresso scientifico hanno via via perso il loro ruolo di fornire certezze a buon mercato.


P.S: stamattina ho visto Maurizio Belpietro su Rai1 intervenire in un dibattito su Padre Pio: "si, sono un cattolico moderato, tiepido direi, e non credo al sovrannaturale". :doh: L'immacolata concezione, morte e resurrezione, camminare sulle acque, i pani e i pesci... allora, cosa sono? :stordita:

Marco!
21-12-2007, 19:11
infatti le religioni sono prossime all'estinzione. qui in occidente dove c'è più cultura perdono adepti ogni giorno. il problema è che vanno alla grande nel terzo mondo e nei paesi in via di sviluppo.

giannola
21-12-2007, 19:16
E invece per me ti sbagli, rassegnati :O :D

ognuno ha le sue convinzioni ;)

infatti le religioni sono prossime all'estinzione. qui in occidente dove c'è più cultura perdono adepti ogni giorno. il problema è che vanno alla grande nel terzo mondo e nei paesi in via di sviluppo.

:rotfl:

un miliardo di non credenti contro tutto il resto del mondo ?

devi rivedere alcune tue convinzioni.

franklar
21-12-2007, 19:32
un miliardo di non credenti contro tutto il resto del mondo ?

devi rivedere alcune tue convinzioni.


Ah, le statistiche...

Prendiamo l'Italia. Per le statistiche una percentuale > 90% è cattolica. Nella realtà i cattolici veri sono molti meno, poi ci sono quelli che sono cattolici soltanto quando c'è da prendere moglie/marito, quelli che non vanno a messa dai tempi della prima comunione, quelli che "sono cattolico, cioè credo in Dio, ma non alla Chiesa :doh: ", infine quelli che "non sono cattolico, ma credo che ci sia qualcosa..." :mbe: , poi atei e agnostici, quasi tutti rigorosamente classificati come cattolici finché non si sbattezzano.
Anche io ufficialmente risulto ancora cattolico d.o.c. :asd:

Vorresti ancora dirmi che, almeno in Europa, c'è lo stesso fervore religioso che c'era prima dell'Illuminismo? Me sa de no... :stordita:

Il_Grigio
21-12-2007, 21:38
Precisazione doverosa prima di affrontare questo genere di disussioni: sono agnostico. :help: :D

Le religioni sarebbero nate per spiegare i fenomeni fisici? :sofico:
Personalmente, credo che si stia facendo troppa confusione tra Fede, Mito e MarvelComics... ed i rispettivi ruoli.
Che lo si voglia o meno, sono tre elementi distinti. Anche considerando tutti e tre come prodotto della fantasia umana, come nella visione atea, essi rimangono profondamente diversi nelle modalità e negli intenti. non capisco quale utilità vi sia nel confonderli in questo modo.

Non vedo, poi, quali ignoti fenomeni fisici avrebbero portato gli uomini ad "inventare" il cristianesimo... :boh:
o la fede totemica, se preferite tornare alle origini…
vi pare che queste religioni abbiano offerto spiegazioni sul sole, sulle stelle?
eppure la frase "La Scrittura non ci insegna come vada il Cielo, ma come si vada in Cielo" ha segnato anche la storia della scienza, eh...

Ma quello che capisco meno, lo ammetto, è questa tendenza a voler ricondurre tutto ad uno scopo prettamente razionale.
Perchè le religioni, oggetti di pesante carico morale ed emotivo, dovrebbero esistere come ingenuo tentativo di spiegare la realtà fisica?
Forse le religioni non coinvolgono l'emotività umana, nonché la sfera più intima e personale dell'individuo (e perchè no, anche le sue paure, angosce più nascoste)? Non traggono forse i loro insegnamenti dai più profondi angoli della psiche umana?
"Ma no, niente affatto! La religione nasce solo per spiegare i fenomeni fisici incomprensibili. praticamente, è una scienza alienata. " :fagiano:
non è forse più probabile che l'uomo abbia dentro di se un senso del sacro, del divino, che lo porta alla fede?
attenzione, non sto parlando dell'esistenza del divino, ma della semplice tendenza umana ad affermarlo.

a mio parere, a voler ricondurre la fede al desiderio di conoscenza scientifica, razionale, si fa torto tanto alla fede quanto alla razionalità.
:boh:

rikyxxx
22-12-2007, 02:20
come cristiano ho la certezza della rivelazione, per la presenza costante di Dio nella mia vita.

Non puoi avere nessuna certezza in merito (sarebbe impossibile) ma semplicemente credi che sia andata così.

Per questo sei chiamato credente e reciti "il credo".

giannola
22-12-2007, 07:25
Vorresti ancora dirmi che, almeno in Europa, c'è lo stesso fervore religioso che c'era prima dell'Illuminismo? Me sa de no... :stordita:

vera solo in parte perchè cmq c'è stato un ritorno alla fede, personalmente non vedo, a conforto delle statistiche, molte persone intorno a me dichiararsi atee, inoltre ci sono popoli che prima non conoscevano le religioni ed ora le hanno abbracciate.;)

Non puoi avere nessuna certezza in merito (sarebbe impossibile) ma semplicemente credi che sia andata così.

Io ho detto un'altra cosa: per la certezza che ho che Dio mi parla sono anche certo che sia andata così.
E' sempre fiducia, ma sulla parola che Dio mi da, non sul semplice scritto biblico.

Per questo sei chiamato credente e reciti "il credo".

certo poi credo che tutto sia andato così, senza aver bisogno di vederlo coi miei occhi.
;)

Precisazione doverosa prima di affrontare questo genere di disussioni: sono agnostico. :help: :D

Le religioni sarebbero nate per spiegare i fenomeni fisici? :sofico:
Personalmente, credo che si stia facendo troppa confusione tra Fede, Mito e MarvelComics... ed i rispettivi ruoli.
Che lo si voglia o meno, sono tre elementi distinti. Anche considerando tutti e tre come prodotto della fantasia umana, come nella visione atea, essi rimangono profondamente diversi nelle modalità e negli intenti. non capisco quale utilità vi sia nel confonderli in questo modo.

Non vedo, poi, quali ignoti fenomeni fisici avrebbero portato gli uomini ad "inventare" il cristianesimo... :boh:
o la fede totemica, se preferite tornare alle origini…
vi pare che queste religioni abbiano offerto spiegazioni sul sole, sulle stelle?
eppure la frase "La Scrittura non ci insegna come vada il Cielo, ma come si vada in Cielo" ha segnato anche la storia della scienza, eh...

Ma quello che capisco meno, lo ammetto, è questa tendenza a voler ricondurre tutto ad uno scopo prettamente razionale.
Perchè le religioni, oggetti di pesante carico morale ed emotivo, dovrebbero esistere come ingenuo tentativo di spiegare la realtà fisica?
Forse le religioni non coinvolgono l'emotività umana, nonché la sfera più intima e personale dell'individuo (e perchè no, anche le sue paure, angosce più nascoste)? Non traggono forse i loro insegnamenti dai più profondi angoli della psiche umana?
"Ma no, niente affatto! La religione nasce solo per spiegare i fenomeni fisici incomprensibili. praticamente, è una scienza alienata. " :fagiano:
non è forse più probabile che l'uomo abbia dentro di se un senso del sacro, del divino, che lo porta alla fede?
attenzione, non sto parlando dell'esistenza del divino, ma della semplice tendenza umana ad affermarlo.

a mio parere, a voler ricondurre la fede al desiderio di conoscenza scientifica, razionale, si fa torto tanto alla fede quanto alla razionalità.
:boh:


infatti concordo con te, chi dice che le religioni servono per spiegare i fenomeni naturali vuol dire che non solo non le ha mai studiate ma non ci si è neanche avvicinato per leggere di cosa parlano.

La religione cristiana ad esempio mette l'uomo al centro di un disegno, dà un significato profondo alla sua vita, una ragione, un filo conduttore, uno scopo.
Si pone il problema di cosa c'è oltre la vita, la natura, il mondo.

Sono problematiche che la fisica, per definizione, non si porrà mai.
;)

LucaTortuga
27-12-2007, 10:54
infatti concordo con te, chi dice che le religioni servono per spiegare i fenomeni naturali vuol dire che non solo non le ha mai studiate ma non ci si è neanche avvicinato per leggere di cosa parlano.

La religione cristiana ad esempio mette l'uomo al centro di un disegno, dà un significato profondo alla sua vita, una ragione, un filo conduttore, uno scopo.
Si pone il problema di cosa c'è oltre la vita, la natura, il mondo.

Sono problematiche che la fisica, per definizione, non si porrà mai.
;)

L'uomo delle caverne si domandava semplicemente cosa fosse quel disco luminoso che si muoveva nel cielo.
Con il tempo i suoi discendenti (trovata la risposta a quella e ad altre semplici domande) hanno cominciato a porsi quesiti più complessi sulle proprie origini e sullo scopo ultimo della vita.
Le religioni non sono altro che le risposte (umane) a queste domande mutevoli nel tempo.
Oltre al fatto che assegnano, tramite vari miti sulla creazione da parte di un essere superiore, un presunto ruolo privilegiato all'uomo tra gli altri esseri viventi (altra ingenua convinzione cui l'umanità non vuole rinunciare, e il buon Darwin se ne accorse a proprie spese..).

Credere che la vita umana debba per forza avere un significato più profondo delle altre forme di vita, è solo un modo per giustificare una propria infondata presunzione di superiorità (Dio è creato dall'uomo a propria immagine, non il contrario).
Porsi il problema di cosa ci sia oltre la vita, invece, è semplicemente tempo perso (qualsiasi cosa ci sia, se c'è, lo scopriremo a tempo debito).

nomeutente
27-12-2007, 11:44
Siamo ormai completamente off topic ;)