View Full Version : Curiosità sui disturbi psicosomatici....
Insert coin
06-12-2007, 17:18
....fin da piccolo ho sempre sofferto di una leggera forma di eczema alle dita delle mani (non tutte le dita) con miglioramenti e/o recrudescenze, senza mai poter guarire completamente.
Si tratta di una forma leggera, con la formazione di piccole bolle acquose pruriginose che inducono poi a grattarsi.
Mi sono sempre curato con le famose pomate cortisoniche che mi fanno un effetto quasi immediato, alleviano il prurito e mi tolgono l'infiammazione.
Queste pomate riescono anche a farla scomparire completamente a trattamento inoltrato, salvo poi ripresentarsi dopo la sospensione della cura.
Per quanto ne sappia credo di aver ereditato questo disturbo da mia madre, che ne va soggetta da sempre, anche lei alle mani.
Tempo fa lessi da qualche parte che esisterebbe una componente psicosomatica dell'eczema, un pò come se questa malattia delle pelle fosse una sorta di "collettore" delle nostre ansie, insicurezze, paure e che per l'appunto determinate persone siano soggette a questa misteriosa malattia della pelle.
Io in parte mi riconosco in tutto ciò, sono sempre stato un ragazzo prima ed uomo adesso molto emotivo, ipersensibile, abbastanza ansioso, sin dai tempi del liceo.
Nel corso di questi anni ho notato una cosa.
Quando il mio fisico subisce un "attacco" di altro tipo (tipo il virus gastrointestinale di questi giorni) improvvisamente l'eczema scompare da sola, senza cure e, per tutto il tempo che resto malato ed indisposto per altre ragioni, non si ripropone...
è stato sempre così ed è così anche stavolta che sono stato molto male (come da me segnalato lunedì scorso), era tempo che le dita delle mie mani non erano così "liscie" come se non avessi mai avuto niente, al punto che sono in grado ormai di capire perfettamente quando guarisco, me lo segnala infatti il "ritorno" di queste famose bollicine pruriginose sul dorso della dita.
E' strano, è come se il mio corpo "scaricasse" la tensione in altra maniera (es. internamente) quando subisco l'attacco di un agente, mentre se mi sento in piena forma ecco che ritorna a manifestarsi "esternamente", quasi volesse "compensare".
Non so se in questo forum c'è qualche appassionato ed esperto in grado di fornire una spiegazione logica a tutto questo, o qualcuno che conosce una esperienza simile alla mia, mi farebbe piacere capirci di più.
paulus69
06-12-2007, 17:34
sì...sò che alcuni eczema e la psoriasi hanno una forte componente psicosomatica...ma aldilà di ciò...:boh:
Kharonte85
06-12-2007, 19:03
Gli effetti psicosomatici sono ancora fortemente ignoti, quello che si presume al momento è che gli ormoni dello stress acutizzino in qualche modo l'irritazione.
So che alcune terapie ipnotiche/psicanalitiche a volte hanno successo per quanto riguarda quel genere di sintomi...potresti fare delle ricerche in quella direzione...
Insert coin
06-12-2007, 19:13
Gli effetti psicosomatici sono ancora fortemente ignoti, quello che si presume al momento è che gli ormoni dello stress acutizzino in qualche modo l'irritazione.
So che alcune terapie ipnotiche/psicanalitiche a volte hanno successo per quanto riguarda quel genere di sintomi...potresti fare delle ricerche in quella direzione...
Capisco, io intendevo dire che l'eczema alle dita delle mani "misteriosamente" scompare quando sono vittima di un malessere come una influenza gastrointestinale, una forte faringite, la febbre in generale...
In questi giorni di nausea, vomito, febbre e dir si voglia le mie mani non presentano alcuna traccia di eczema, quando invece sto bene e recupero ecco che le eruzioni cutanee si ripropongono e torna pure il prurito e la voglia di grattarsi, è strano, sembra quasi un "canale di sfogo" per l'ansia...
Stigmata
06-12-2007, 21:05
Potrebbe essere che il tuo corpo, ma la tua mente soprattutto, trovi sfogo nella malattia invece che nell'eczema... o forse lo sfogo sta nel combatterla.
Insomma, c'è uno sfogo :O
Cmq ste cose psicosomatiche sono un pacco, ne so qualcosa anche io con la mia dermatite che va e viene... un'amico invece ha dei mal di stomaco da far spavento.
Kharonte85
07-12-2007, 20:09
Capisco, io intendevo dire che l'eczema alle dita delle mani "misteriosamente" scompare quando sono vittima di un malessere come una influenza gastrointestinale, una forte faringite, la febbre in generale...
In questi giorni di nausea, vomito, febbre e dir si voglia le mie mani non presentano alcuna traccia di eczema, quando invece sto bene e recupero ecco che le eruzioni cutanee si ripropongono e torna pure il prurito e la voglia di grattarsi, è strano, sembra quasi un "canale di sfogo" per l'ansia...
Ma infatti non c'è molto da stupirsi...potrebbe essere che il meccanismo è inconscio, forse quando c'è una malattia il tuo inconscio si preoccupa di quella, dimenticandosi di manifestare i suoi sintomi classici ("perche' è distratto")
naitsirhC
07-12-2007, 20:19
Ma infatti non c'è molto da stupirsi...potrebbe essere che il meccanismo è inconscio, forse quando c'è una malattia il tuo inconscio si preoccupa di quella, dimenticandosi di manifestare i suoi sintomi classici ("perche' è distratto")
Sperando che non siano i dottori distratti... non vedendo la causa reale della malattia e dando la colpa alla psiche.
Non si sa mai...
Kharonte85
07-12-2007, 20:23
Sperando che non siano i dottori distratti... non vedendo la causa reale della malattia e dando la colpa alla psiche.
Non si sa mai...
Fossi in te non la "farei cosi' facile"...;)
Capisco, io intendevo dire che l'eczema alle dita delle mani "misteriosamente" scompare quando sono vittima di un malessere come una influenza gastrointestinale, una forte faringite, la febbre in generale...
In questi giorni di nausea, vomito, febbre e dir si voglia le mie mani non presentano alcuna traccia di eczema, quando invece sto bene e recupero ecco che le eruzioni cutanee si ripropongono e torna pure il prurito e la voglia di grattarsi, è strano, sembra quasi un "canale di sfogo" per l'ansia...
Non è che magari quando stai male te ne stai a casa spaparanzato sul letto mentre se non stai male hai tutti i fattori di stress quali lavoro, studio e tutto il resto?
naitsirhC
07-12-2007, 20:31
Fossi in te non la "farei cosi' facile"...;)
Fossi in te, non la "farei così tanto difficile"... ;)
L'uomo che legge molto diventa un saggio, ma chi osserva sa molto di più. (cit.)
L'uomo che legge molto diventa un saggio, ma chi osserva sa molto di più. (cit.)
:wtf:
Forse è una citazione di Aristotele, o semplicemente, Aristotele ha sostenuto qualcosa di molto simile.
Ania
Kharonte85
07-12-2007, 20:39
Fossi in te, non la "farei così tanto difficile"... ;)
L'uomo che legge molto diventa un saggio, ma chi osserva sa molto di più. (cit.)
Ma chi osserva senza un metodo puo' tirare solo conclusioni parziali...certo magari avere una base delle conoscenze psicologiche sarebbe il minimo per rispondere su argomenti che riguardano tangenzialmente quella materia...ma qua tutti esperti dei massimi sistemi...:rolleyes:
Non è che magari quando stai male te ne stai a casa spaparanzato sul letto mentre se non stai male hai tutti i fattori di stress quali lavoro, studio e tutto il resto?
Giusta osservazione, potrebbe essere che la malattia giustifica l'immobilita' e l'immobilita' ovviamente calma le ansie e le paure
F1R3BL4D3
07-12-2007, 20:41
Fossi in te, non la "farei così tanto difficile"... ;)
L'uomo che legge molto diventa un saggio, ma chi osserva sa molto di più. (cit.)
:p Dato che per diventare dottori non si legge solo i libri ma ti devi fare anche tirocinio, come per altre lauree mediche, direi che è ottimo! Unito l'utile al dilettevole no!?
naitsirhC
07-12-2007, 20:48
:wtf:
Forse è una citazione di Aristotele, o semplicemente, Aristotele ha sostenuto qualcosa di molto simile.
Ania
Non so se Aristotele si sia recato in Cina. :boh:
:p
naitsirhC
07-12-2007, 20:52
Ma chi osserva senza un metodo puo' tirare solo conclusioni parziali...certo magari avere una base delle conoscenze psicologiche sarebbe il minimo per rispondere su argomenti che riguardano tangenzialmente quella materia...ma qua tutti esperti dei massimi sistemi...:rolleyes:
Giusta osservazione, potrebbe essere che la malattia giustifica l'immobilita' e l'immobilita' ovviamente calma le ansie e le paure
Dimmi: quando un medico, di fronte ad una malattia, in fase diagnostica non sa che pesci pigliare, a cosa pensa?
naitsirhC
07-12-2007, 20:54
:p Dato che per diventare dottori non si legge solo i libri ma ti devi fare anche tirocinio, come per altre lauree mediche, direi che è ottimo! Unito l'utile al dilettevole no!?
E ci mancherebbe.
A volte vien dimenticata una cosa fondamentale: capire il paziente per capire la malattia.
Kharonte85
07-12-2007, 20:58
Dimmi: quando un medico, di fronte ad una malattia, in fase diagnostica non sa che pesci pigliare, a cosa pensa?
E' Cancro o Lupus (House Docet :O )
:asd:
Un medico non sa che pesci pigliare finche' non capisce che non è di fronte solamente ad una malattia, ma prima di tutto ad un paziente (con annessa psiche) non si dovrebbero scindere le due cose (Cartesio con la sua separazione Corpo/mente è morto)
F1R3BL4D3
07-12-2007, 20:58
E ci mancherebbe.
A volte vien dimenticata una cosa fondamentale: capire il paziente per capire la malattia.
:boh: mmm si dai cattivi medici sicuramente! Da quelli decenti o bravi che non si dimenticano l'anamnesi, no!
naitsirhC
07-12-2007, 21:04
:boh: mmm si dai cattivi medici sicuramente! Da quelli decenti o bravi che non si dimenticano l'anamnesi, no!
Come mai quando una anamnesi c'è già, difficilmente un altro medico si prende la briga di verificarla?
Come sempre, ognuno vede, solo ciò che vuol vedere :O
Adesso mi organizzo per andare in Cina a diffondere questa mia citazione :asd:
F1R3BL4D3
07-12-2007, 21:07
Come mai quando una anamnesi c'è già, difficilmente un altro medico si prende la briga di verificarla?
Come sempre, ognuno vede, solo ciò che vuol vedere :O
Adesso mi organizzo per andare in Cina a diffondere questa mia citazione :asd:
:stordita: Dipende dal medico! :boh: Poi in che senso verificarla? Chiedere ancora al paziente di rispondere alle domande? Penso non lo facciano perchè si pensa che il paziente dica le cose come stanno realmente visto che è la sua salute e oltre al "c'è qualcosa di nuovo?" non credo possano fare altro! :boh:
naitsirhC
07-12-2007, 21:07
E' Cancro o Lupus (House Docet :O )
:asd:
Un medico non sa che pesci pigliare finche' non capisce che non è di fronte solamente ad una malattia, ma prima di tutto ad un paziente (con annessa psiche) non si dovrebbero scindere le due cose (Cartesio con la sua separazione Corpo/mente è morto)
Sai che a me piace fare domande. :D
E se non capisce di che malattia si tratti, è costume cercare un appiglio sulla psiche del paziente?
Kharonte85
07-12-2007, 21:10
Sai che a me piace fare domande. :D
Attento alla Cicuta allora...
E se non capisce di che malattia si tratti, è costume cercare un appiglio sulla psiche del paziente?
No, e purtroppo in certi casi questo si rivela un errore...a volte succede l'inverso coi pazienti che vanno dallo psicologo pensando che possa curare un' ernia...:doh:
Come mai quando una anamnesi c'è già, difficilmente un altro medico si prende la briga di verificarla?
Come sempre, ognuno vede, solo ciò che vuol vedere :O
Adesso mi organizzo per andare in Cina a diffondere questa mia citazione :asd:Trovo che la tua citazione descriva molto bene l'atteggiamento degli individui di fronte alla realtà delle cose.
Ed allora, visto che intendi espatriare e recarti in terra cinese, già che ci sei, vedi se ti riesce di fare qualcosa "per questa causa" :sob:
http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3020
http://www.amnesty.it/educazione/formazione/mainstreaming/bambini/nascere.html
http://www.ds.unifi.it/livi/editoriali/repubblica-24mar03.pdf
Le bambine cinesi mai nate
Per anni le autorità cinesi hanno cercato di passare sotto silenzio una delle discriminazioni più odiose contro il genere femminile. Questa si consuma ancora prima della nascita, e prende il nome di aborto selettivo. Comunque si rigirino le statistiche disponibili, un fatto è certo: milioni di bambine mancano all' appello. In Cina vengono alla luce, ogni anno, circa 19 milioni di bambini e bambine ma, fatti i conti, queste ultime sono almeno un milione in meno di quanto sarebbe dato attendersi. Vale, sotto ogni latitudine, una costante biodemografica: ogni 100 bambine che vengono al mondo, nascono 105-106 maschi. Rapporti sensibilmente più alti suonano un campanello d' allarme: statistiche incomplete (bambine non registrate alla nascita), aborto selettivo e, nel peggiore dei casi, abbandono o infanticidio. Quest' ultimi erano comportamenti comuni nella vecchia Cina, ma l' egalitarismo rivoluzionario sembrava aver sepolto per sempre la spietatezza della tradizione. Il Censimento dell' 82 mostrava un rapporto bambini-bambine sotto i 5 anni, pari a 107 e appena superiore alle aspettative; ma la situazione poi peggiorava rapidamente, e il rapporto saliva a 110 nel ‘90, 118 nel ‘95 e 120 nel 2000. Va subito detto che il fenomeno non è limitato alla Cina; esso è evidente in Taiwan e in Corea del Sud e non è sconosciuto in India, particolarmente in alcuni Stati del nord (Delhi, Haryana, Punjab). Esso poi varia a seconda del numero di figli già nati: per esempio tra i primogeniti il rapporto tra bambini e bambine è vicino alla normalità, ma esso aumenta per i secondogeniti, terzogeniti e oltre; infine esso è elevatissimo tra le nascite che avvengono in famiglie che hanno solo figlie femmine. Una ulteriore nascita è, infatti, accettata se del genere "giusto", altrimenti il rischio che questa venga soppressa o impedita s' accresce fortemente in funzione del numero di figli già nati e del fatto che vi prevalgano quelli del genere "sbagliato". Le ragioni del riemergere d' una discriminazione che la modernità – socialista in Cina, di stampo occidentale in Corea o Taiwan - avrebbe dovuto seppellire per sempre sono varie. La preferenza per i figli maschi è tuttora viva in buona parte delle società asiatiche, come confermato da molteplici e serie indagini. Le coppie preferiscono i figli maschi, perché una discendenza maschile è garanzia di continuità della tradizione familiare; perché è ai maschi che si trasmette la proprietà familiare; perché i maschi, quando si sposano, coabitano e cooperano con i genitori; perché da loro, in vecchiaia, ci s' attende aiuto e sostegno. Ragioni, tutte queste, che lo sviluppo ha solo in parte attenuato. Tuttavia queste preferenze sarebbero presumibilmente rimaste senza apprezzabili conseguenze numeriche se non fosse venuta in aiuto la tecnologia, e in particolare, la diffusione delle apparecchiature a risonanza magnetica che permettono, tra l' altro, la precoce determinazione del sesso del nascituro. Apparecchiature di questo genere vengono introdotte a partire dalla fine degli Anni ‘70, prodotte internamente su larga scala e diffuse in ospedali, cliniche e consultori. La legislazione, in Cina e negli altri paesi, generalmente fa divieto a medici e a tecnici di comunicare alla madre, o ai familiari, il sesso del feto. Un divieto facile da aggirare dal momento che "basta un sorriso o un aggrottare di sopracciglia" per far capire se il nascituro sarà maschio o femmina. Questa conoscenza, in società nelle quali l' aborto è consentito o facile da ottenere, porta facilmente alla "prevenzione" della nascita della bambina non desiderata. Una recente indagine in un campione di villaggi della Cina centrale ha confermato che oltre un terzo degli aborti avuti dalle donne intervistate era "selettivo"- ovvero implicava un feto femmina. La politica del "figlio unico" e, comunque, lo stretto controllo imposto dall' alto alle scelte riproduttive, ha a sua volta spinto le coppie a utilizzare questa via: il figlio unico si preferisce che sia maschio e per il secondo figlio – se c' è già una bambina – molte coppie decidono di portare a termine la gravidanza solo se nascerà un maschio. Qualche segnale positivo proviene da indagini secondo cui la preferenza per i figli maschi starebbe attenuandosi, come sembra stia avvenendo in India. Nel ‘99, in un campione di donne richieste d' indicare il numero dei figli considerato ideale e il sesso preferito, il rapporto era pari a 135 bambini ogni 100 bambine, sempre superiore al normale, ma in discesa rispetto all' inizio degli Anni ‘90. La soppressione delle gravidanze portatrici di bambine è – si badi bene – un fenomeno oramai di massa, che investe paesi popolosissimi e che non si può configurare come fenomeno marginale e transitorio. Lo sbilancio dei sessi avrà conseguenze di lunga portata. Stanno cominciando a entrare nelle età riproduttive generazioni nelle quali la carenza di giovani donne è sensibile. Di fronte ad una carenza di coetanee, i giovani maschi saranno indotti a scegliere ragazze assai più giovani, perpetuando l' asimmetria di genere, alla base delle preferenze per i figli maschi. In India, in quelle zone nelle quali l' aborto selettivo è molto diffuso, i giovani con risorse tendono a sposare (il denaro aiuta) ragazze giovanissime provenienti da altre zone. Invano le autorità – in Cina, in India - cercano di stringere i freni del controllo sulle diagnosi precoci del sesso. Ben altri meccanismi profondi determinano l' odiosa discriminazione che solo una diffusa e costruttiva rivoluzione culturale può estirpare.
Cina contro l'aborto selettivo
Il Pensiero Scientifico Editore
di Norina Wendy di Blasio
La Cina sta pianificando di vietare l'aborto selettivo dei feti di sesso femminile per riequilibrare il rapporto tra bambini e bambine nati che si è sviluppato dall'introduzione, più di 20 anni fa, della drastica "politica del figlio unico" per il controllo delle nascite.
La strategia del figlio unico è stata introdotta in Cina nel 1980 per frenare lo sviluppo demografico troppo veloce e massiccio, che ha visto la Cina arrivare ufficialmente alla cifra di 1,3 miliardi di abitanti proprio in questi giorni.
La restrizione del figlio unico ha poi dato modo di spalleggiare una preferenza tradizionale, privilegiando le nascite dei ragazzi. I cinesi, infatti, preferiscono i figli maschi perché li considerano in grado di provvedere al sostentamento della famiglia, di prendersi cura degli anziani e di portare avanti la dinastia.
Stando alle dichiarazioni della Xinhua, l'agenzia ufficiale, secondo Zhang Weiqing, ministro in carica della National Population and Family Planning Commission "Correggere lo squilibrio di genere tra i neonati è tra gli obiettivi principali del governo". "Tra le nuove misure", continua Zhang, "la commissione inizierà proprio con la revisione del diritto penale vietando quelle indagini diagnostiche prenatali che permettono la rilevazione del sesso del feto e l'aborto selettivo tranne che per scopi medici legittimi".
L'aborto sesso-selettivo è già vietato, ma avendo a disposizione diagnosi prenatali abbastanza accurate, sembra che i genitori, che hanno una sola possibilità di mettere al mondo un figlio, spesso decidano di ricorrere all’aborto se il feto è di sesso femminile. Malgrado il desiderio di porre freno allo squilibrio tra i due sessi e le minori restrizioni che negli ultimi anni permettono alle famiglie di contadini di avere due bambini se le prime sono femmine, la Cina non ha dato segno chiaro di voler abbandonare la politica del figlio unico o ascoltare le proteste di chi si è attivato contro di drastica soluzione al controllo delle nascite.
Mao Hengfeng, una tra le attiviste, infatti, dopo essere stata licenziata nel 1998 dal suo lavoro in una fabbrica di sapone quando è rimasta incinta la seconda volta, lo scorso aprile, è stata condannata a 18 mesi di lavori forzati per aver preso parte ad una campagna contro la politica del figlio unico.
e magari, anche per quest'altra :read: :
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1610222
Ma forse, ti sto chiedendo troppo :sob:
Ania
naitsirhC
07-12-2007, 21:16
Attento alla Cicuta allora...
:asd:
a volte succede l'inverso coi pazienti che vanno dallo psicologo pensando che possa curare un' ernia...:doh:
:eek:
No, e purtroppo in certi casi questo si rivela un errore...
Ritornando alla domanda precedente, se un medico non sa identificare l'origine della malattia, qual'è il passo successivo?
F1R3BL4D3
07-12-2007, 21:21
Ritornando alla domanda precedente, se un medico non sa identificare l'origine della malattia, qual'è il passo successivo?
Si curano le disfunzioni presenti e intanto si fanno esami di varia natura per accertare la causa del malessere. :boh: che dovrebbe fare?
:stordita: Siamo OT?
naitsirhC
07-12-2007, 21:23
Già che ci sei, visto che intendi espatriare ed andare in terra cinese, vedi se ti riesce di fare qualcosa anche per questo :sob:
http://www.ds.unifi.it/livi/editoriali/repubblica-24mar03.pdf
ed anche per questo :
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1610222
Ania
Sulla scelta fatta dalla Cina sul controllo delle nascite, condivido la motivazione che ne sta alla base.
Non il metodo, tanto più che ha fatto crescere in modo esponenziale il numero di aborti e l'ucciosne di neonate perchè di sesso femminile... :muro: :mad:
Sul secondo tread mi sembra di aver già postato... tali crudeltà mi fan venire un nervoso... e non sempre me la sento di intervenire perchè so che, come in passato è successo, rischio la sospensione.
Kharonte85
07-12-2007, 21:25
Ritornando alla domanda precedente, se un medico non sa identificare l'origine della malattia, qual'è il passo successivo?
Non devi chiederlo a me...io sono quello che spedisce dal medico se non noto nulla di strano...:asd:
Si curano le disfunzioni presenti e intanto si fanno esami di varia natura per accertare la causa del malessere. :boh: che dovrebbe fare?
Fa quello che fa House, lui è un Diagnosta :D
OT è quello che ha postato ania...
naitsirhC
07-12-2007, 21:28
Si curano le disfunzioni presenti e intanto si fanno esami di varia natura per accertare la causa del malessere. :boh: che dovrebbe fare?
:stordita: Siamo OT?
Ma non si sta parlando di disturbi psicosomatici?
Vorrei capire qual'è il metro di valutazione che si usa per capire quanto influisce la psiche e quanto la malattia.
Malattia fisica vera o presunta, sia nel caso che tale presunzione venga fatta dal paziente, sia nel caso venga fatta dal medico.
Sulla scelta fatta dalla Cina sul controllo delle nascite, condivido la motivazione che ne sta alla base.
Non il metodo, tanto più che ha fatto crescere in modo esponenziale il numero di aborti e l'ucciosne di neonate perchè di sesso femminile... :muro: :mad:
Sul secondo tread mi sembra di aver già postato... tali crudeltà mi fan venire un nervoso... e non sempre me la sento di intervenire perchè so che, come in passato è successo, rischio la sospensione.
:wtf:
Ma io non ti chiedevo alcun intervento sul forum, alludevo al tuo viaggio in Cina. :p
Ania
F1R3BL4D3
07-12-2007, 21:31
Fa quello che fa House, lui è un Diagnosta :D
:p Magari...no beh, io guardo quello che fanno, ma anche a logica non c'è molto da fare. Nel senso: ha dei sintomi, li devi ricollegare a determinate patologie. Qui entra in gioco la fase di anamnesi per conoscere eventuali rischi a cui il paziente è sottoposto oltre che altre informazioni, poi si fanno gli esami per chiarire la situazione clinica, si cerca di usare i meno invasivi (ma dipende dalla situazione), questo ovviamente se il paziente non è grave! Se no la questione è diversa. Non capisco le perplessità...:stordita:
Ma non si sta parlando di disturbi psicosomatici?
Vorrei capire qual'è il metro di valutazione che si usa per capire quanto influisce la psiche e quanto la malattia.
Malattia fisica vera o presunta, sia nel caso che tale presunzione venga fatta dal paziente, sia nel caso venga fatta dal medico.
Non tutte le malattie possono essere associate alla psiche. Si cercherà di porre rimedio ai fattori che potrebbero condizionare il soggetto psicologicamente con prove incrociate. :boh: Questa parte non è nel mio campo di studi.
naitsirhC
07-12-2007, 21:32
Non devi chiederlo a me...io sono quello che spedisce dal medico se non noto nulla di strano...:asd:
Fa quello che fa House, lui è un Diagnosta :D
OT è quello che ha postato ania...
Chi spedisci dal medico quando non noti niente di strano, è venuto da te di propria iniziativa?
Ti è capitato il caso in cui un medico, non sapendo come pescare :fagiano: lo abbia indirizzato a te che navighi su altri lidi?
naitsirhC
07-12-2007, 21:39
:wtf:
Ma io non ti chiedevo alcun intervento sul forum, alludevo al tuo viaggio in Cina. :p
Ania
:doh:
Mi è venuto un giramento di... quando ho letto quello che c'era scritto nei link da te riportati :sob:
Che son partito per la tangente :read:
Dici che in questo caso possa servirmi il Microser, il Largactil o lo Stugeron? :fagiano:
Kharonte85
07-12-2007, 21:44
Chi spedisci dal medico quando non noti niente di strano, è venuto da te di propria iniziativa?
Ti è capitato il caso in cui un medico, non sapendo come pescare :fagiano: lo abbia indirizzato a te che navighi su altri lidi?
Era solo una battuta sulla mia formazione da psicologo, non medica...comunque a questo posso risponderti con un esempio:
Mettiamo il caso che venga da me per un colloquio di consultazione un uomo di trent'anni che mi dice, fra le varie cose, che ha difficolta' a ricordarsi alcune cose...io posso pensare che o alcune cose non se le vuole ricordare (per motivazioni sconosciute/inconsce) o avanzo l'ipotesi che magari questo paziente ha dei problemi di memoria ---> se continuo a non capire lo mando a fare dei controlli per essere sicuro.
Lo stesso potrei fare per i mal di pancia/stomaco da "ansia" (magari è appendicite o altro) o in ogni caso chiedo esplicitamente se è stato da un medico che abbia escluso un origine del malessere fisica, prima di venire qua :)
:doh:
Mi è venuto un giramento di... quando ho letto quello che c'era scritto nei link da te riportati :sob:
Che son partito per la tangente :read:
Dici che in questo caso possa servirmi il Microser, il Largactil o lo Stugeron? :fagiano:Troppo alto -per tutte e tre le opzioni- il rapporto costo beneficio.
Mooolto meglio questo schema :read: :
1- musica rilassante
2- luci soffuse
3- bagno tiepido
4- tutto il resto :oink:
Ania
naitsirhC
07-12-2007, 21:50
Era solo una battuta sulla mia formazione da psicologo, non medica...comunque a questo posso risponderti con un esempio:
Mettiamo il caso che venga da me per un colloquio di consultazione un uomo di trent'anni che mi dice, fra le varie cose, che ha difficolta' a ricordarsi alcune cose...io posso pensare che o alcune cose non se le vuole ricordare (per motivazioni sconosciute/inconsce) o avanzo l'ipotesi che magari questo paziente ha dei problemi di memoria ---> se continuo a non capire lo mando a fare dei controlli per essere sicuro.
Lo stesso potrei fare per i mal di pancia/stomaco da "ansia" (magari è appendicite o altro) o in ogni caso chiedo esplicitamente se è stato da un medico che abbia escluso un origine del malessere fisica, prima di venire qua :)
Bene direi.
Ma su un caso così, non avevo dubbio alcuno. :p
Il dubbio che mi rimane è, come già scritto:
...se un medico non sa identificare l'origine della malattia, qual'è il passo successivo?
C'è un altro gradino in mezzo, o si attiva uno specialista in campo psicologico o psichiatrico?
Kharonte85
07-12-2007, 21:54
Il dubbio che mi rimane è, come già scritto:
C'è un altro gradino in mezzo, o si attiva uno specialista in campo psicologico o psichiatrico?
Teoricamente starebbe alla sensibilita' del medico consigliare il da farsi al proprio paziente...ma non esistono delle vere e proprie figure intermedie che io sappia.
naitsirhC
07-12-2007, 21:56
Troppo alto -per tutte e tre le opzioni- il rapporto costo beneficio.
Mooolto meglio questo schema :read: :
1- musica rilassante
2- luci soffuse
3- bagno tiepido
4- tutto il resto :oink:
Ania
Noto che questa "branchia" della medicina sa che pesci pigliare :asd:
Faresti molti adepti con quelle 4 medicine. :O
E molti pazienti bisognosi di cure. :p
Dovrò informarmi dove potrò prendere lessssioni per il punto numero 4 :fagiano:
:sofico:
Kharonte85
07-12-2007, 21:58
Troppo alto -per tutte e tre le opzioni- il rapporto costo beneficio.
Mooolto meglio questo schema :read: :
1- musica rilassante
2- luci soffuse
3- bagno tiepido
4- tutto il resto :oink:
Ania
Direi che per un maschio si puo' anche invertire l'ordine :asd: Comunque se ti offri volontaria a prodigare queste vie alternative faremo questo sacrificio...:O :D
naitsirhC
07-12-2007, 21:59
Teoricamente starebbe alla sensibilita' del medico consigliare il da farsi al proprio paziente...ma non esistono delle vere e proprie figure intermedie che io sappia.
Tu mi turbi. :sofico:
Se non ci sono gradini intermedi, allora è costume cercare un appiglio sulla psiche del passssiente. :fagiano:
Direi che per un maschio si puo' anche invertire l'ordine :asd: Comunque se ti offri volontaria a prodigare queste vie alternative faremo questo sacrificio...:O :D
No, io sono fuori dai giochi. :Prrr:
Ania
naitsirhC
07-12-2007, 22:02
Direi che per un maschio si puo' anche invertire l'ordine :asd:
...
:D
Non si sa mai che arrivi il Nobel per la medicina per la dedizione dimostrata e per le grandi sco...
:stordita:
...perte fatte sul campo. :O
Kharonte85
07-12-2007, 22:03
Tu mi turbi. :sofico:
Se non ci sono gradini intermedi, allora è costume cercare un appiglio sulla psiche del passssiente. :fagiano:
No potrebbe anche mandarti, e di solito lo fanno, da uno "specialista"...poi quando li hai passati tutti forse possono pure incominciare a pensare che il disturbo sia psicosomatico e allora ti dicono: "lei non ha nulla, vada a casa" :O
No, io sono fuori dai giochi. :Prrr:
Ania
Peccato, notavo alcune affinita'...:O
naitsirhC
07-12-2007, 22:04
No, io sono fuori dai giochi. :Prrr:
Ania
Neanche il Nobel ti tenta? :oink:
:D
F1R3BL4D3
07-12-2007, 22:07
No potrebbe anche mandarti, e di solito lo fanno, da uno "specialista"...poi quando li hai passati tutti forse possono pure incominciare a pensare che il disturbo sia psicosomatico e allora ti dicono: "lei non ha nulla, vada a casa" :O
Quoto! :O
naitsirhC
07-12-2007, 22:09
No potrebbe anche mandarti, e di solito lo fanno, da uno "specialista"...poi quando li hai passati tutti forse possono pure incominciare a pensare che il disturbo sia psicosomatico e allora ti dicono: "lei non ha nulla, vada a casa" :O
Mi sto chiedendo (è si, le domande me le faccio anche a me stesso :asd:) dove tu mi "manderesti" questa sera dopo il "tuor de force" :read:
Non occorre tu mi risponda. :asd:
....fin da piccolo ho sempre sofferto di una leggera forma di eczema alle dita delle mani
Tempo fa lessi da qualche parte che esisterebbe una componente psicosomatica dell'eczema...
Attraverso l’analisi delle ricerche e del pensiero di diversi autori, si è sempre cercato di dare conferma a ciò che dici.
È evidente come nel corso del tempo, parlando dei concetti di corpo e mente,vi sia stato un passaggio dalla loro separazione all’integrazione, fino ad arrivare al modello olistico, cardine della prospettiva psicosomatica
Esistono già molte teorie sulla genesi dei disturbi psicosomatici. L’importanza dell’apporto della psicoanalisi in tale campo è, infatti, di rilevanza fondamentale
Secondo il pensiero di molti autori, il paziente psicosomatico sarebbe essenzialmente caratterizzato da una difficoltà a identificare ed esprimere le proprie emozioni, che scaricherebbe, quindi, sul corpo.
Lo scopo della malattia sembra essere, infatti, la protezione da angosce legate al timore di perdere la propria identità e i propri limiti corporei.
I modelli di principale interesse rimangono, comunque, quelli psicoanalitici.
si parla, dell’importanza delle precoci relazioni madre/bambino sia per lo sviluppo psichico ed affettivo, che per la costruzione dell’immagine e dello schema corporeo in un’equilibrata unità psicosomatica.
Si studia la pelle ribadendo l’importanza del tatto nella formazione della personalità e nelle esperienze dell’individuo.
La pelle è un organo di confine, ma anche mezzo privilegiato di relazione con il mondo esterno. Data la sua visibilità, è comprensibile come essa si presti facilmente a trasformarsi in uno specchio dell’anima.
alla base di molte malattie d’interesse dermatologico c'è spesso una carenza di esperienze vitali, un deficit nelle funzioni materne, che lascia un vuoto nell’Io del bambino, creando un adulto la cui personalità sembra essere caratterizzata da un’inimicizia tra la mente ed il corpo.
Infatti, per molti disturbi cutanei si può, a tutti gli effetti, parlare di “dermatosi psicosomatiche”.
dal pensiero e dalle ricerche di psicologi, psicoanalisti e psicodermatologi, è evidente come l’eczema atopico possa essere definito un esempio di come la complessa relazione mente-corpo sia capace di condizionare, se non di determinare, una malattia dermatologica.
le indagini dimostrano che, oltre ad una predisposizione congenita ereditaria, una disfunzione nella diade madre/bambino è il fattore principale all’origine della dermatosi.
Inoltre, i soggetti affetti da dermatite atopica risultano essere più sensibili all’esperienza del distacco, che ha un’influenza, talvolta determinante, sull’insorgere o il recidivare delle lesioni.
Non è stato ancora possibile individuare un profilo di personalità specifico.
inoltre, gli effetti che la presenza del disturbo comporta nella vita di questi individui, nelle loro relazioni, nell’immagine che hanno di sé e in quella che viene a loro rimandata, evidenziando la formazione di un circolo vizioso, responsabile dell’automantenimento della dermatite.
la soluzione ottimale sembra essere la collaborazione tra dermatologi, psichiatri e psicologi, che permette di mantenere il rapporto con i sintomi, creando, però, una via d’accesso ai problemi psichici.
sottolineo che una malattia cutanea non dipende mai da una sola causa, bensì va affrontata in una prospettiva multifattoriale, poiché in ogni persona entrano in gioco componenti diverse.
Tale discorso vale sia per la diagnosi, sia per la terapia, che deve essere adattata al singolo paziente.
Noto che questa "branchia" della medicina sa che pesci pigliare :asd:Le "branchie" mi sono spuntate "quasi per necessità" :p perchè quando "mi girano le cosiddette" :( , invece di stare a rodermi il fegato, e/o prendere farmaci che ritengo mi darebbero più effetti collaterali che benefici, vado a nuotare. :)
Faresti molti adepti con quelle 4 medicine. :ONon ho bisogno di fare "adepti, uno basta ed avanza." :p
E molti pazienti bisognosi di cure. :pNon mi occupo di medicina, i pazienti li lascio curare ai medici. :O
Dovrò informarmi dove potrò prendere lessssioni per il punto numero 4 :fagiano:Su questo punto non sono in grado di darti suggerimenti :boh: , ma sono certa che tu non sei il tipo che ha bisogno dei suggerimenti altrui. :read:
Se sai quello che vuoi -prima o poi- lo trovi. ;)
Anche se pure trovo condivisibile questa frase che hai scelto di mettere in sign:
Non sai di cosa hai bisogno finchè non lo trovi... o finchè non lo perdi.
Ania
Neanche il Nobel ti tenta? :oink:
:D
:boh:
"Per ben altro intendo spendere e consumare la mia vita". :p
Ritengo sia per me un'enorme fortuna non essere nata in Cina, visto che amo le famiglie numerose, ergo, anche se non mi conosci, penso tu possa riuscire ad immaginare quali possano essere le mie priorità. :)
Ania
Insert coin
09-12-2007, 07:56
Attraverso l’analisi delle ricerche e del pensiero di diversi autori, si è sempre cercato di dare conferma a ciò che dici.
È evidente come nel corso del tempo, parlando dei concetti di corpo e mente,vi sia stato un passaggio dalla loro separazione all’integrazione, fino ad arrivare al modello olistico, cardine della prospettiva psicosomatica
Esistono già molte teorie sulla genesi dei disturbi psicosomatici. L’importanza dell’apporto della psicoanalisi in tale campo è, infatti, di rilevanza fondamentale
Secondo il pensiero di molti autori, il paziente psicosomatico sarebbe essenzialmente caratterizzato da una difficoltà a identificare ed esprimere le proprie emozioni, che scaricherebbe, quindi, sul corpo.
Lo scopo della malattia sembra essere, infatti, la protezione da angosce legate al timore di perdere la propria identità e i propri limiti corporei.
I modelli di principale interesse rimangono, comunque, quelli psicoanalitici.
si parla, dell’importanza delle precoci relazioni madre/bambino sia per lo sviluppo psichico ed affettivo, che per la costruzione dell’immagine e dello schema corporeo in un’equilibrata unità psicosomatica.
Si studia la pelle ribadendo l’importanza del tatto nella formazione della personalità e nelle esperienze dell’individuo.
La pelle è un organo di confine, ma anche mezzo privilegiato di relazione con il mondo esterno. Data la sua visibilità, è comprensibile come essa si presti facilmente a trasformarsi in uno specchio dell’anima.
alla base di molte malattie d’interesse dermatologico c'è spesso una carenza di esperienze vitali, un deficit nelle funzioni materne, che lascia un vuoto nell’Io del bambino, creando un adulto la cui personalità sembra essere caratterizzata da un’inimicizia tra la mente ed il corpo.
Infatti, per molti disturbi cutanei si può, a tutti gli effetti, parlare di “dermatosi psicosomatiche”.
dal pensiero e dalle ricerche di psicologi, psicoanalisti e psicodermatologi, è evidente come l’eczema atopico possa essere definito un esempio di come la complessa relazione mente-corpo sia capace di condizionare, se non di determinare, una malattia dermatologica.
le indagini dimostrano che, oltre ad una predisposizione congenita ereditaria, una disfunzione nella diade madre/bambino è il fattore principale all’origine della dermatosi.
Inoltre, i soggetti affetti da dermatite atopica risultano essere più sensibili all’esperienza del distacco, che ha un’influenza, talvolta determinante, sull’insorgere o il recidivare delle lesioni.
Non è stato ancora possibile individuare un profilo di personalità specifico.
inoltre, gli effetti che la presenza del disturbo comporta nella vita di questi individui, nelle loro relazioni, nell’immagine che hanno di sé e in quella che viene a loro rimandata, evidenziando la formazione di un circolo vizioso, responsabile dell’automantenimento della dermatite.
la soluzione ottimale sembra essere la collaborazione tra dermatologi, psichiatri e psicologi, che permette di mantenere il rapporto con i sintomi, creando, però, una via d’accesso ai problemi psichici.
sottolineo che una malattia cutanea non dipende mai da una sola causa, bensì va affrontata in una prospettiva multifattoriale, poiché in ogni persona entrano in gioco componenti diverse.
Tale discorso vale sia per la diagnosi, sia per la terapia, che deve essere adattata al singolo paziente.
:wtf:
Ma sei una dottoressa?:eek:
Cmq è vero, sin da bambino l'iterazione fra corpo e mente è sempre stata evidente nel mio caso, alternando lunghi periodi di benessere ad altri nel corso dei quali provo strani malesseri come difficoltà digestive, ansia, insonnia, debolezza, paura di avere un brutto male....
Un casp eclatante è stato quello del dicembre 2003, in pochi giorni accadde che si sentì male mia madre (una brutta labirinite) e che morì la mia cagnolina dopo una penosa agonia finale (lesmaniosi viscerale, terrificante)..
..ebbene all'inizio mi sembrò di assorbire il colpo, poi dopo una settimana un pomeriggio "esplose" la sintomatologia:
digestione bloccata, nausea, giramento di testa, febbre alta ma per un solo giorno, tachicardia, sensazione di freddo scuotente anche in assenza di febbre, impossibilità a prendere sonno, sensazione di "pesantezza" interna, lingua patinosa da paura, insomma un mix di sintomi aspecifici ma fastidiosissimi, iniziai a stare meglio dopo circa 10 giorni di sofferenza...
Non è la prima volta che accade di sentirmi male a pochi giorni di distanza dal malessere di una o più persone a me care, è evidente che non posso vedere gli altri stare male......
Kharonte85
09-12-2007, 08:28
Sei mai stato da uno psicologo/psicoterapeuta/psicanalista? Potrebbe essere di aiuto...
naitsirhC
09-12-2007, 09:03
Sei mai stato da uno psicologo/psicoterapeuta/psicanalista? Potrebbe essere di aiuto...
La febbre (alta) può avere un'origine psicologica?
Insert coin
09-12-2007, 09:09
Sei mai stato da uno psicologo/psicoterapeuta/psicanalista? Potrebbe essere di aiuto...
Diciamo che questi problemi non mi hanno mai creato difficoltà nelle relazioni interpersonali, nè di vivere l'affettività quando se ne presentava l'occasione, è tuttavia un fatto che non sopporto la vista del sangue, solo il mettere piede dentro un ospedale con quel particolare ed inconfondibile odore che si percepisce nell'aria mi mette angoscia, sono svenuto due volte sulla poltrona del dentista, non tollero la visione di persone a me care che stanno male, tutte le mie tensioni si scaricano sull'apparato digerente...
Sono 20 anni che non mi faccio un prelievo del sangue, è sicuro che mi sentirei male.....
...sono fatti che mi trascino dietro da bambino, a 2 anni mi operarono d'ernia inguinale, a 4 anni e mezzo un'altra ernia inguinale, a 7 anni tonsille ed adenoidi, a 13 l'appendicite.
So che si tratta per lo più di interventi di routine e che sono ben poca cosa rispetto ai "veri problemi", sta di fatto però che la mia idiosincrasia verso queste cose forse risale proprio alla mia infanzia ed a questa sequela di interventi chirurgici, credo che l'origine della mia emotività stia tutta qui.
In effetti non ho mai pensato di rivolgermi ad uno specialista, però è certo che "non è mai troppo tardi" e quello di diventare una persona con tanto "pelo sullo stomaco" da non aver paura di niente è sempre stato il mio sogno, credo di potercela fare anche perchè "a modo mio" ho una forte personalità, devo solo riuscire a sfruttarla per il meglio.:)
Kharonte85
09-12-2007, 09:16
La febbre (alta) può avere un'origine psicologica?
Non lo so, penso di no...di solito la febbre alta è sintomo che uno sta davvero male, anche se sicuramente lo stress non aiuta (puo' magari far venire una leggera febbre)...
Diciamo che questi problemi non mi hanno mai creato difficoltà nelle relazioni interpersonali, nè di vivere l'affettività quando se ne presentava l'occasione, è tuttavia un fatto che non sopporto la vista del sangue, solo il mettere piede dentro un ospedale con quel particolare ed inconfondibile odore che si percepisce nell'aria mi mette angoscia, sono svenuto due volte sulla poltrona del dentista, non tollero la visione di persone a me care che stanno male, tutte le mie tensioni si scaricano sull'apparato digerente...
Sono 20 anni che non mi faccio un prelievo del sangue, è sicuro che mi sentirei male.....
...sono fatti che mi trascino dietro da bambino, a 2 anni mi operarono d'ernia inguinale, a 4 anni e mezzo un'altra ernia inguinale, a 7 anni tonsille ed adenoidi, a 13 l'appendicite.
So che si tratta per lo più di interventi di routine e che sono ben poca cosa rispetto ai "veri problemi", sta di fatto però che la mia idiosincrasia verso queste cose forse risale proprio alla mia infanzia ed a questa sequela di interventi chirurgici, credo che l'origine della mia emotività stia tutta qui.
In effetti non ho mai pensato di rivolgermi ad uno specialista, però è certo che "non è mai troppo tardi" e quello di diventare una persona con tanto "pelo sullo stomaco" da non aver paura di niente è sempre stato il mio sogno, credo di potercela fare anche perchè "a modo mio" ho una forte personalità, devo solo riuscire a sfruttarla per il meglio.:)
Be' potrebbe darti una bella dritta, da soli non si puo' proprio cercare di fare un' autoanalisi...anche perche' gran parte di quelle paure sono irrazionali ed inconsce e legate probabilmente a quelle esperienze infantili...dovresti vederla come un modo per stare meglio e aiutare te stesso :)
naitsirhC
09-12-2007, 09:22
Non lo so, penso di no...di solito la febbre alta è sintomo che uno sta davvero male, anche se sicuramente lo stress non aiuta (puo' magari far venire una leggera febbre)...
...
E' che mi sembrava ti fosse sfuggita quella parte del suo post. molto utile per stilare l'anamnesi :p
naitsirhC
09-12-2007, 09:28
Diciamo che questi problemi non mi hanno mai creato difficoltà nelle relazioni interpersonali, nè di vivere l'affettività quando se ne presentava l'occasione, è tuttavia un fatto che non sopporto la vista del sangue, solo il mettere piede dentro un ospedale con quel particolare ed inconfondibile odore che si percepisce nell'aria mi mette angoscia, sono svenuto due volte sulla poltrona del dentista, non tollero la visione di persone a me care che stanno male, tutte le mie tensioni si scaricano sull'apparato digerente...
Sono 20 anni che non mi faccio un prelievo del sangue, è sicuro che mi sentirei male.....
...sono fatti che mi trascino dietro da bambino, a 2 anni mi operarono d'ernia inguinale, a 4 anni e mezzo un'altra ernia inguinale, a 7 anni tonsille ed adenoidi, a 13 l'appendicite.
So che si tratta per lo più di interventi di routine e che sono ben poca cosa rispetto ai "veri problemi", sta di fatto però che la mia idiosincrasia verso queste cose forse risale proprio alla mia infanzia ed a questa sequela di interventi chirurgici, credo che l'origine della mia emotività stia tutta qui.
In effetti non ho mai pensato di rivolgermi ad uno specialista, però è certo che "non è mai troppo tardi" e quello di diventare una persona con tanto "pelo sullo stomaco" da non aver paura di niente è sempre stato il mio sogno, credo di potercela fare anche perchè "a modo mio" ho una forte personalità, devo solo riuscire a sfruttarla per il meglio.:)
Hai avuto una infanzia caratterizzzata da salute cagionevole.
Certo che rinforzare il carattere è utile come è utile che tu non ti dia colpe pensando che le malattie che hai avuto da piccolo siano frutto della tua psiche.
Le tue paure verso tutto ciò che concerne l'ospedale, ecc. invece dovrebbero essere affrontate con l'aiuto di uno psicologo/psicoterapeuta.
Insert coin
09-12-2007, 09:39
Non lo so, penso di no...di solito la febbre alta è sintomo che uno sta davvero male, anche se sicuramente lo stress non aiuta (puo' magari far venire una leggera febbre)...
Oppure magari semplicemente ti abbassa le difese immunitarie e quindi agenti esterni come i virus finiscono per avere poi partita facile.
In effetti 38,8 di febbre psicosomatica non hanno senso, c'era sicuramente una infezione in atto, curiosamente però la febbre è durata un solo giorno (proprio come nel 2003) andandosene via come se niente fosse da un momento all'altro.
Ho saputo proprio in questi giorni che sta "girando" un bruttissimo virus gastrointestinale, con gente che vomita a getto continuo e che non riesce nemmeno a bere l'acqua in certi casi, e sta colpendo tutti, adulti e bambini.
Nei giorni che hanno preceduto il mio malore stavo ancora con i postumi di un forte raffreddore non ancora passato (avevo avuto anche un pò di mal di gola), ora secondo me due sono le ipotesi:
1-sono stato "colpito" dallo stesso virus che una settimana dopo aver interessato la gola e le prime vie respiratorie, ha poi "attaccato" lo stomaco.
2-sono stato bersagliato da un secondo virus gastrointestinale, che si è fatto strada agevolmente in un organismo stressato.
Be' potrebbe darti una bella dritta, da soli non si puo' proprio cercare di fare un' autoanalisi...anche perche' gran parte di quelle paure sono irrazionali ed inconsce e legate probabilmente a quelle esperienze infantili...dovresti vederla come un modo per stare meglio e aiutare te stesso :)
In effetti hai ragione, è meglio consultare uno specialista per problemi di questo tipo che attaccarsi magari alla cornetta del telefono chiamando il medico di famiglia per un pò di mal di gola....
Insert coin
09-12-2007, 09:42
Hai avuto una infanzia caratterizzzata da salute cagionevole.
Certo che rinforzare il carattere è utile come è utile che tu non ti dia colpe pensando che le malattie che hai avuto da piccolo siano frutto della tua psiche.
Le tue paure verso tutto ciò che concerne l'ospedale, ecc. invece dovrebbero essere affrontate con l'aiuto di uno psicologo/psicoterapeuta.
Il paradosso è che a fronte di queste esperienze d'ospedale di contro non ho mai avuto una sola malattia "infantile", niente orecchioni, morbillo, rosolia, scarlattina, niente di niente.
In effetti non ho mai pensato di rivolgermi ad uno specialista, però è certo che "non è mai troppo tardi" e quello di diventare una persona con tanto "pelo sullo stomaco" da non aver paura di niente è sempre stato il mio sogno, credo di potercela fare anche perchè "a modo mio" ho una forte personalità, devo solo riuscire a sfruttarla per il meglio.:)
Hai una concezione che trovo alquanto opinabile di cosa possa voler dire "essere una persona con tanto pelo sullo stomaco".
Per me, chi ha "il pelo sullo stomaco" è un individuo che non si fa scrupoli di fronte a nulla, non ha mai remore, si mette sotto i piedi e calpesta tutto e tutti senza pietà, e non si fa problemi a fare del male ed a far soffrire chi si interpone fra sè ed i propri obiettivi.
Il non aver paura di nulla invece -per me- è tutt'altra cosa.
Ania
Insert coin
09-12-2007, 09:48
Hai una concezione che trovo alquanto opoinabile di cosa possa voler dire "essere una persona con tanto pelo sullo stomaco".
Per me, chi ha "il pelo sullo stomaco" è un individuo che non si fa scrupoli di fronte a nulla, non ha mai remore, si mette sotto i piedi e calpesta tutto e tutti senza pietà, e non si fa problemi a fare del male ed a far soffrire chi si interpone fra sè ed i propri obiettivi.
Il non aver paura di nulla invece -per me- è tutt'altra cosa.
Ania
Non mi sono spiegato bene, per me le persone che "hanno pelo sullo stomaco" sono, ad esempio, quelle che compongono il personale medico e paramedico negli strutture sanitarie e nei pronti soccorsi, che combattono tutti i giorni con gente che strilla dal dolore, che ha le convulsioni, che si presenta ferita e sanguinante, gente che riesce a lavorare in queste condizioni.
Io soccomberei dopo poche ore....
naitsirhC
09-12-2007, 10:03
Non mi sono spiegato bene, per me le persone che "hanno pelo sullo stomaco" sono, ad esempio, quelle che compongono il personale medico e paramedico negli strutture sanitarie e nei pronti soccorsi, che combattono tutti i giorni con gente che strilla dal dolore, che ha le convulsioni, che si presenta ferita e sanguinante, gente che riesce a lavorare in queste condizioni.
Io soccomberei dopo poche ore....
Prendi uno a caso di quei medici e puoi scoprire che ha paura di uno scarafaggio, oppure ha paura dei gatti o che si fan 10-12 piani a piedi piuttosto di entrare in un ascensore... e via discorrendo.
Tutto è relativo.
Insert coin
09-12-2007, 10:18
Prendi uno a caso di quei medici e puoi scoprire che ha paura di uno scarafaggio, oppure ha paura dei gatti o che si fan 10-12 piani a piedi piuttosto di entrare in un ascensore... e via discorrendo.
Tutto è relativo.
E' vero, pensa che a me gli ascensori "divertono"....:)
Ad aprile ho preso l'aereo per la prima volta, non solo le mie paure si sono rivelate infondate, ma addirittura mi è piaciuto moltissimo volare, guardavo fuori dal finestrino come un bambino lo spettacolo delle nubi viste per la prima volta "dall'alto", la Sardegna come una gigantesca cartina geografica ad 11.000 metri di quota (e -52 gradi esterni!), ho volato di nuovo a luglio ed è stato come bere un bicchiere d'acqua, non vedo l'ora di salire di nuovo a bordo.....:D
Kharonte85
09-12-2007, 10:24
Prendi uno a caso di quei medici e puoi scoprire che ha paura di uno scarafaggio, oppure ha paura dei gatti o che si fan 10-12 piani a piedi piuttosto di entrare in un ascensore... e via discorrendo.
Tutto è relativo.
Verissimo :D
Oppure magari semplicemente ti abbassa le difese immunitarie e quindi agenti esterni come i virus finiscono per avere poi partita facile.
In effetti 38,8 di febbre psicosomatica non hanno senso, c'era sicuramente una infezione in atto, curiosamente però la febbre è durata un solo giorno (proprio come nel 2003) andandosene via come se niente fosse da un momento all'altro.
Ho saputo proprio in questi giorni che sta "girando" un bruttissimo virus gastrointestinale, con gente che vomita a getto continuo e che non riesce nemmeno a bere l'acqua in certi casi, e sta colpendo tutti, adulti e bambini.
Nei giorni che hanno preceduto il mio malore stavo ancora con i postumi di un forte raffreddore non ancora passato (avevo avuto anche un pò di mal di gola), ora secondo me due sono le ipotesi:
1-sono stato "colpito" dallo stesso virus che una settimana dopo aver interessato la gola e le prime vie respiratorie, ha poi "attaccato" lo stomaco.
2-sono stato bersagliato da un secondo virus gastrointestinale, che si è fatto strada agevolmente in un organismo stressato.
A dire il vero qualche giorno fa sono stato male anche io per 1 giorno solo...quindi puo' essere che è in giro, e poi reagiamo in modi differenti (ES: mio fratello 39 di febbre, io 37.5 :stordita: per 1 giorno entrambi, ma il virus al 90% era lo stesso)...in ogni caso pensa a riguardarti e non diventare troppo ipocondriaco :D
In effetti hai ragione, è meglio consultare uno specialista per problemi di questo tipo che attaccarsi magari alla cornetta del telefono chiamando il medico di famiglia per un pò di mal di gola....
Se il tuo obiettivo è quello di combattere le paure e ansie è la strada migliore...il mal di gola prima o poi passa anche da solo, le paure e le insicurezze invece sono piu' difficili da combattere...
Il_Grigio
09-12-2007, 10:35
Hai avuto una infanzia caratterizzzata da salute cagionevole.
Certo che rinforzare il carattere è utile come è utile che tu non ti dia colpe pensando che le malattie che hai avuto da piccolo siano frutto della tua psiche.
oddio, gli effetti della psiche non rappresentano una colpa più di quanto non lo sia un'appendicite. :D
ammesso che la causa dei disturbi di InsertCoin sia la particolare situazione psicologica (non mi permetto diagnosi in merito), non vedo perchè dovrebbe sentisi in colpa.
non si sta parlando del carattere (conscio) di una persona. la psiche è un concetto ben più vasto, in buona parte al di fuori di ogni nostro controllo o consapevolezza.
dici che, quando non sanno che pesci pigliare, i medici pensano ad un fattore psicologico.
imho, esiste proprio il problema inverso: molti medici tendono ad interpretare i sintomi coerentemente alla loro specializzazione (ognuno la propria, con le conseguenze che potete ben immaginare). prima di mettersi a cercare una causa psicologica spesso ce ne vuole di tempo. :p
per chi davvero soffre di questi problemi, si tratta d'aver fortuna :stordita:
Kharonte85
09-12-2007, 11:03
oddio, gli effetti della psiche non rappresentano una colpa più di quanto non lo sia un'appendicite. :D
ammesso che la causa dei disturbi di InsertCoin sia la particolare situazione psicologica (non mi permetto diagnosi in merito), non vedo perchè dovrebbe sentisi in colpa.
non si sta parlando del carattere (conscio) di una persona. la psiche è un concetto ben più vasto, in buona parte al di fuori di ogni nostro controllo o consapevolezza.
E' cosi' :)
dici che, quando non sanno che pesci pigliare, i medici pensano ad un fattore psicologico.
imho, esiste proprio il problema inverso: molti medici tendono ad interpretare i sintomi coerentemente alla loro specializzazione (ognuno la propria, con le conseguenze che potete ben immaginare). prima di mettersi a cercare una causa psicologica spesso ce ne vuole di tempo. :p
per chi davvero soffre di questi problemi, si tratta d'aver fortuna :stordita:
"Scegli il medico, avrai scelto la malattia" House
:sofico:
:wtf:
Ma sei una dottoressa?:eek:
..ebbene all'inizio mi sembrò di assorbire il colpo, poi dopo una settimana un pomeriggio "esplose" la sintomatologia:
digestione bloccata, nausea, giramento di testa, febbre alta ma per un solo giorno, tachicardia, sensazione di freddo scuotente anche in assenza di febbre, impossibilità a prendere sonno, sensazione di "pesantezza" interna, lingua patinosa da paura, insomma un mix di sintomi aspecifici ma fastidiosissimi, iniziai a stare meglio dopo circa 10 giorni di sofferenza...
Non è la prima volta che accade di sentirmi male a pochi giorni di distanza dal malessere di una o più persone a me care, è evidente che non posso vedere gli altri stare male......
non sono una dottoressa,però quando devo rispondere mi piace documentarmi,così imparo qualcosa e posso essere d'aiuto.;)
comunque anche a me sono capitate queste cose.
quando ho perso i miei ho avuto eritemi per anni e per mesi non ho spiccicato parola.e fisicamente non avevo nulla di che,le analisi erano pulite.
col tempo però questi fenomeni sono passati:)
Insert coin
09-12-2007, 17:53
non sono una dottoressa,però quando devo rispondere mi piace documentarmi,così imparo qualcosa e posso essere d'aiuto.;)
comunque anche a me sono capitate queste cose.
quando ho perso i miei ho avuto eritemi per anni e per mesi non ho spiccicato parola.e fisicamente non avevo nulla di che,le analisi erano pulite.
col tempo però questi fenomeni sono passati:)
Speriamo bene.:)
Odio queste situazioni, non voglio preoccupare persone a me care, i miei genitori, la mia fidanzata, perchè poi finisce che "mi preoccupo di loro che si preoccupano di me" ed il casino aumenta.
Devo rimuovere in me quest'ansia anticipatoria che mi porto dietro da sempre, il prossimo anno parte l'operazione RIMOZIONE, ho sofferto abbastanza credo (anche se quasi sempre in silenzio) è tempo di abbatterla (o di fare per lo meno il possibile).
Speriamo bene.:)
Odio queste situazioni, non voglio preoccupare persone a me care, i miei genitori, la mia fidanzata, perchè poi finisce che "mi preoccupo di loro che si preoccupano di me" ed il casino aumenta.
Devo rimuovere in me quest'ansia anticipatoria che mi porto dietro da sempre, il prossimo anno parte l'operazione RIMOZIONE, ho sofferto abbastanza credo (anche se quasi sempre in silenzio) è tempo di abbatterla (o di fare per lo meno il possibile).
sono certa che passerà.
io comunque mi sono rivolta a persone esperte e adesso mi sento moooolto meglio.però deve esserci principalmente la tua volontà.:)
Insert coin
09-12-2007, 18:32
sono certa che passerà.
io comunque mi sono rivolta a persone esperte e adesso mi sento moooolto meglio.però deve esserci principalmente la tua volontà.:)
Un'ultima cosa:
cosa ne pensi delle soluzioni proposte dalle discipline e filosofie orientali?
Possono servire, o secondo te è meglio un approccio scientifico ed "occidentale" al problema dell'ansia?
Grazie di tutto ed alla prossima.:)
ooooooooooooooo
09-12-2007, 22:09
ciao insert coin
Le piccole "malattie" non bisogna sempre vederle come un qualcosa di negativo,anzi a volte è bene che ci siano.è segno che il corpo sta reagendo,si vuole difendere,si adatta allo stato del nostro subconscio compensando lo "squilibrio psichico" che ci fa stare male.
La malattia infatti non è altro che il tentativo del nostro corpo di adeguarsi al nostro subconscio.il nostro corpo ci ascolta,ascolta la nostra mente.
avere una mente sana quindi è il primo passo per stare bene in armonia anche nel corpo.
La meditazione orientale è il metodo piu valido per ripulire la nostra ragione dai pensieri negativi in primo luogo,poi se praticata per lunghi periodi ripulisce anche il nostro inconscio,portando a galla a livello razionale anche i pensieri nascosti,fastidiosi che sono causa poi dei disturbi piu impensati.
non so se vi è mai capitato di svegliarvi la mattina e di ricordarvi cosa avete sognato e chiedervi:"come cavolo ho fatto a tirare fuori dalla mia mente questo avvenimento?";durante il sogno infatti salgono a galla i pensieri del nostro inconscio,a volte velati dietro dei messaggi che si possono facilmente interpretare;il nostro inconscio è la sorgente dei nostri sogni,è la scatola dalla quale la mente razionale(o ragione) va a prendere gli “spunti” per poi elaborarli e dar vita cosi al sogno. Quindi il genere di sogni che noi facciamo è determinato dallo stato del nostro inconscio.ma se vi siete stupiti di aver "ricordato" durante il sogno una stupidaggine che magari vi era capitata il giorno prima,a cui avete fatto poca attenzione e credevate quindi di aver cancellato dalla vostra mente,pensate quindi,in tutta la vostra vita QUANTE stupidaggini può avere accumulato il vostro inconscio a vostra insaputa che possono essere poi motivo dei disturbi piu impensati.non so se virendete conto della situazione.
l'altro metodo sarebbe la psicoanalisi,lo psicologo cerca infatti di rimettere nell'orbita della mente razionale i pensieri nascosti nel nostro inconscio.ma è una pulizia molto piu superficiale della meditazione orientale..infatti chi conosce meglio il vostro io interiore se non voi stessi?
Un'ultima cosa:
cosa ne pensi delle soluzioni proposte dalle discipline e filosofie orientali?
Possono servire, o secondo te è meglio un approccio scientifico ed "occidentale" al problema dell'ansia?
Grazie di tutto ed alla prossima.:)
secondo me devi fare tutto il possibile per sentirti meglio,prova sia la medicina classica che le discipline orientali.;)
Il_Grigio
10-12-2007, 05:47
La meditazione orientale è il metodo piu valido per ripulire la nostra ragione dai pensieri negativi in primo luogo,poi se praticata per lunghi periodi ripulisce anche il nostro inconscio,portando a galla a livello razionale anche i pensieri nascosti,fastidiosi che sono causa poi dei disturbi piu impensati.
non so se vi è mai capitato di svegliarvi la mattina e di ricordarvi cosa avete sognato e chiedervi:"come cavolo ho fatto a tirare fuori dalla mia mente questo avvenimento?";durante il sogno infatti salgono a galla i pensieri del nostro inconscio,a volte velati dietro dei messaggi che si possono facilmente interpretare;il nostro inconscio è la sorgente dei nostri sogni,è la scatola dalla quale la mente razionale(o ragione) va a prendere gli “spunti” per poi elaborarli e dar vita cosi al sogno. Quindi il genere di sogni che noi facciamo è determinato dallo stato del nostro inconscio.ma se vi siete stupiti di aver "ricordato" durante il sogno una stupidaggine che magari vi era capitata il giorno prima,a cui avete fatto poca attenzione e credevate quindi di aver cancellato dalla vostra mente,pensate quindi,in tutta la vostra vita QUANTE stupidaggini può avere accumulato il vostro inconscio a vostra insaputa che possono essere poi motivo dei disturbi piu impensati.non so se virendete conto della situazione.
l'altro metodo sarebbe la psicoanalisi,lo psicologo cerca infatti di rimettere nell'orbita della mente razionale i pensieri nascosti nel nostro inconscio.ma è una pulizia molto piu superficiale della meditazione orientale..infatti chi conosce meglio il vostro io interiore se non voi stessi?
detto così sembra
accessori -> utilità di sistema -> pulitura disco :p
ehm... non per contraddirti, ma nella terapia psicanalitica è il paziente a svolgere il ruolo fondamentale.
lo psicanalista aiuta il paziente a far riaffiorare contenuti inconsci, ma è appunto chi si sottopone alla terapia che deve arrivare a conoscere sè stesso.
non concordo poi sulla meditazione orientale.
innanzitutto non ne esiste una sola, quindi sarebbe utile sapere di quale siamo discutendo. :stordita:
che poi possa portare maggiore "pulizia" (:mbe:) della pratica psicanalitica... mha!
in genere, per "meditazione" si intende l'allontanare i pensieri fino a svuotare la mente. ma ogni pensiero allontanato in questo modo di sicuro non sparisce: viene relegato nell'inconscio, assieme alle altre "stupidaggini" (:mbe:).
se questo è il procedimento, imho non fa altro che rafforzare la rimozione. la cosa può portre indubbi vantaggi, nell'immediato, ma non ci libera affatto da quei pensieri che ci infastidiscono. li nasconde sotto il tappeto :asd:
e proprio questo è il punto: non si tratta di eliminare pensieri/emozioni/desideri "negativi", si tratta invece di accettarli. ovvero renderli manifesti (per quanto sgradevoli al primo impatto) e quindi accoglierli come parte di sè.
la meditazione ha dei grandi pregi: può essere utile per stimolare la concentrazione, può darci un pò di quiete e, come stile di vita, ha anche un suo senso.
ma, imho, non scopre nel nostro inconscio più di quanto esso non riveli spontaneamente. :stordita:
edit: ah, magari, noi fossimo dei buoni conoscitori del nostro io. possiamo essere i migliori conoscitore di noi stessi, rimanendo però in una ignoranza quasi totale di ciò che accade nella nostra psiche.
valentina.a
10-12-2007, 08:38
Capisco, io intendevo dire che l'eczema alle dita delle mani "misteriosamente" scompare quando sono vittima di un malessere come una influenza gastrointestinale, una forte faringite, la febbre in generale...
In questi giorni di nausea, vomito, febbre e dir si voglia le mie mani non presentano alcuna traccia di eczema, quando invece sto bene e recupero ecco che le eruzioni cutanee si ripropongono e torna pure il prurito e la voglia di grattarsi, è strano, sembra quasi un "canale di sfogo" per l'ansia...
Probabilmente assumendo farmaci per altre patologie, questi possono avere dei componenti che vanno ad agire anche nei confronti della tua dermatite... ma logicamente una volta che finisci la cura questa ricompare in quanto è stata curata la sua manifestazione esteriore e non la sua causa... in psicosomatica tutto ciò che riguarda infezioni o "malattie" della pelle, ci si riferisce alla sfera dei rapporti interpersonali... essendo l'unico organo del nostro corpo ad essere esposto all'ambiente esterno... quindi secondo me dovresti lavorare su questo, e capire se le tue paure e le tue ansie non derivino dai rapporti che hai con le persone che ti circondano... :)
Chevelle
10-12-2007, 08:50
Stando ai "dottori" che sono intervenuti nel 3d dell' omeopatia, non esiste correlazione tra psiche e malattie.
Strano, proprio l' oncologo Veronesi ha sostenuto il contrario ossia che esiste anche questa correlazione...
vai da un dermatologo...potresti avere una dermatite atopica...in forma leggera
Chevelle
10-12-2007, 08:54
secondo me devi fare tutto il possibile per sentirti meglio,prova sia la medicina classica che le discipline orientali.;)
Io direi di provare quello che funziona :read:
Insert coin
10-12-2007, 08:58
Probabilmente assumendo farmaci per altre patologie, questi possono avere dei componenti che vanno ad agire anche nei confronti della tua dermatite... ma logicamente una volta che finisci la cura questa ricompare in quanto è stata curata la sua manifestazione esteriore e non la sua causa... in psicosomatica tutto ciò che riguarda infezioni o "malattie" della pelle, ci si riferisce alla sfera dei rapporti interpersonali... essendo l'unico organo del nostro corpo ad essere esposto all'ambiente esterno... quindi secondo me dovresti lavorare su questo, e capire se le tue paure e le tue ansie non derivino dai rapporti che hai con le persone che ti circondano... :)
No, no, non ho assunto nulla!:)
Solo 3-4 pillole di plasil i primi due giorni (lunedì e matedì scorso) ed 1 tachipirina l'unico giorno che ho avuto la febbre, per il resto nulla.
Questa stranezza mi succede anche per un forte mal di gola e raffreddore (ad esempio nel febbraio di quest'anno) io che in condizioni di benessere "interiore" tendo sempre a soffrire di pelle secca e screpolata (persino in estate) in quel periodo (come oggi) ho avuto le mani lisce come quelle di un bambino, senza nessuna applicazione e/o crema...
...in pratica è come se fossi "screpolato dentro" e la pelle allora si riprende...
Insert coin
10-12-2007, 09:03
vai da un dermatologo...potresti avere una dermatite atopica...in forma leggera
L'ho sempre avuta, sempre sulle stesse dita della mano, fin da bambino...:)
Quando serve, pomate cortisoniche e ci metto sempre una pezza fino alla totale remissione, appena sospendo l'applicazione ecco che pian piano ritorna, le piccole aree colpite sono sempre le stesse.
ooooooooooooooo
10-12-2007, 12:57
detto così sembra
accessori -> utilità di sistema -> pulitura disco :p
ehm... non per contraddirti, ma nella terapia psicanalitica è il paziente a svolgere il ruolo fondamentale.
lo psicanalista aiuta il paziente a far riaffiorare contenuti inconsci, ma è appunto chi si sottopone alla terapia che deve arrivare a conoscere sè stesso.
non concordo poi sulla meditazione orientale.
innanzitutto non ne esiste una sola, quindi sarebbe utile sapere di quale siamo discutendo. :stordita:
che poi possa portare maggiore "pulizia" (:mbe:) della pratica psicanalitica... mha!
in genere, per "meditazione" si intende l'allontanare i pensieri fino a svuotare la mente. ma ogni pensiero allontanato in questo modo di sicuro non sparisce: viene relegato nell'inconscio, assieme alle altre "stupidaggini" (:mbe:).
se questo è il procedimento, imho non fa altro che rafforzare la rimozione. la cosa può portre indubbi vantaggi, nell'immediato, ma non ci libera affatto da quei pensieri che ci infastidiscono. li nasconde sotto il tappeto :asd:
e proprio questo è il punto: non si tratta di eliminare pensieri/emozioni/desideri "negativi", si tratta invece di accettarli. ovvero renderli manifesti (per quanto sgradevoli al primo impatto) e quindi accoglierli come parte di sè.
la meditazione ha dei grandi pregi: può essere utile per stimolare la concentrazione, può darci un pò di quiete e, come stile di vita, ha anche un suo senso.
ma, imho, non scopre nel nostro inconscio più di quanto esso non riveli spontaneamente. :stordita:
edit: ah, magari, noi fossimo dei buoni conoscitori del nostro io. possiamo essere i migliori conoscitore di noi stessi, rimanendo però in una ignoranza quasi totale di ciò che accade nella nostra psiche.
andavo un po di fretta ieri quindi non mi sono espresso bene..bhe si per pulire non intendevo cancellare i pensieri negativi,ma lo vedevo come "curare" il nostro cervello.E per curare intendo essere consapevoli dei pensieri/problemi che ci fanno star male.quindi far "salire a galla" a livello conscio,razionale, ciò che abbiamo comunque dentro ma nel nostro io piu profondo,nel nostro inconscio.
comunque secondo me la meditazione basata sulla concentrazione sul respiro ti fa arrivare a stati di coscenza che il semplice interrogarsi su se stessi ponendosi domande (psicoanalisi) non riesce a dare.
un soggetto che medita sta piu bene di uno che si fa psicoanalisi da solo.
sono due metodi per arrivare a star bene e arrivare alla conoscenza dell'io ma la meditazione orientale per me è piu efficace.
Io direi di provare quello che funziona :read:
noi non sappiamo cosa funziona,non siamo dottori.
mi sono documentata da fonti autorevoli ma non sono medico e siccome non è sul forum che si curano le cose posso solo dire a insert di provare di tutto pur di sentirsi meglio..era questo il senso della mia frase.
poi spetta a chi di dovere fare una diagnosi precisa e dare una cura:read:
Insert coin
10-12-2007, 17:09
noi non sappiamo cosa funziona,non siamo dottori.
mi sono documentata da fonti autorevoli ma non sono medico e siccome non è sul forum che si curano le cose posso solo dire a insert di provare di tutto pur di sentirsi meglio..era questo il senso della mia frase.
poi spetta a chi di dovere fare una diagnosi precisa e dare una cura:read:
E' quello che farò dopo le feste, è un dato di fatto che queste situazioni avvengono quando qualcosa di "anomalo" avviene intorno a me, come un malessere di un mio familiare per esempio.
E' come se la sofferenza delle persone a me più care si trasferisse sulla mia persona, se io ho un problema personale ma chi mi sta attorno sta bene allora non ne risento ne mentalmente ne fisicamente, ma se accade qualcosa di spiacevole a queste persone non a lungo finisco per sentirmi male pure io, anche se magari in quel frangente non ho altri problemi privatii.
E' un fragile equilibrio, ho lunghissimi periodi di benessere, e tutti coincidono col benessere e la serenità dei miei affetti più stretti, ma non appena qualcosa riesce a spezzare questo sottile equilibrio allora sono guai.
Interverrò su questo con uno specialista, evidentemente c'è in me una "sensibilità" pericolosa che fa più male che bene, devo riuscire a sradicarla od al limite a governarla meglio, operare una sorta di sganciamento emotivo, altrimenti non vivrò bene il futuro che mi attende.
E' quello che farò dopo le feste, è un dato di fatto che queste situazioni avvengono quando qualcosa di "anomalo" avviene intorno a me, come un malessere di un mio familiare per esempio.
già il fatto che vuoi a tutti i costi sentirti meglio e risolvere è importante.se non c'è la volontà nessuno può aiutarti realmente:)
E' come se la sofferenza delle persone a me più care si trasferisse sulla mia persona, se io ho un problema personale ma chi mi sta attorno sta bene allora non ne risento ne mentalmente ne fisicamente, ma se accade qualcosa di spiacevole a queste persone non a lungo finisco per sentirmi male pure io, anche se magari in quel frangente non ho altri problemi privatii.
ti capisco..anche io ero così,mi prendevo a cuore i problemi di tutti,mi chiudevo in me stessa e poi mi sentivo male,non mangiavo,svenivo ecc.
ma adesso mi sento decisamente meglio.vedrai che passa tutto;)
Interverrò su questo con uno specialista, evidentemente c'è in me una "sensibilità" pericolosa che fa più male che bene, devo riuscire a sradicarla od al limite a governarla meglio, operare una sorta di sganciamento emotivo, altrimenti non vivrò bene il futuro che mi attende.
affidati a persone qualificate,vedrai che sapranno cosa fare.
in bocca al lupo.:)
Insert coin
31-12-2007, 08:50
Fine dell'incubo!:)
oltre 20 giorni di sofferenza, perchè al virus gastrointestinale (che però mi aveva dato febbre solo per un giorno) si è sommata in seguito una gastrite nervosa, insomma un vero disastro, con lo stomaco a pezzi ed un chilo e mezzo persi (da 71 a 69,5 ma recupererò), e dulcis in fundo una forma parainfuenzale la settimana scorsa con tosse, mal di gola e raffreddore.
Da alcuni giorni l'appetito è tornato alla grande (me ne accorgo dallo stomaco che brontola quando desidera cibo) e la digestione è tornata quella di sempre, uno dei più brutti mesi di dicembre della mia vita, per fortuna che è finito....:D
...non vi dico le malattie che mi frullavano per la testa (sintomi aspecifici, è chiaro che uno pensa a tutto ed al contrario di tutto) la prossima volta imparerò a stare più tranquillo, non voglio più passare certe notti da incubo che ho vissuto recentemente.
Un felice 2008 a tutti!:)
Fine dell'incubo!:)
oltre 20 giorni di sofferenza, perchè al virus gastrointestinale (che però mi aveva dato febbre solo per un giorno) si è sommata in seguito una gastrite nervosa, insomma un vero disastro, con lo stomaco a pezzi ed un chilo e mezzo persi (da 71 a 69,5 ma recupererò), e dulcis in fundo una forma parainfuenzale la settimana scorsa con tosse, mal di gola e raffreddore.
Da alcuni giorni l'appetito è tornato alla grande (me ne accorgo dallo stomaco che brontola quando desidera cibo) e la digestione è tornata quella di sempre, uno dei più brutti mesi di dicembre della mia vita, per fortuna che è finito....:D
...non vi dico le malattie che mi frullavano per la testa (sintomi aspecifici, è chiaro che uno pensa a tutto ed al contrario di tutto) la prossima volta imparerò a stare più tranquillo, non voglio più passare certe notti da incubo che ho vissuto recentemente.
Un felice 2008 a tutti!:)
sono contenta per te.buon anno:D
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