View Full Version : Report 02-12-2007
Io sono senza parole: ma come è possibile che gli italiani comprino a 440 euro una borsa che a Prada costa 28 euro?
E' questo il futuro dell'economia di mercato italiana? Se è così siamo SPACCIATI.
Ma perchè siamo così.....FESSI? ((440-30)/440=93% di differenza)
E questo indipendentemente dello sfruttamento dei lavoratori cinesi (che è un altro grosso problema, dato che sono tutti immigrati presi apposta.....)
momo-racing
02-12-2007, 21:20
la qualità!! il made in italy!!!
ogni volta che vedo qualcuno con la borsa di gucci o il portafogli di D&G mi ride il culo!
ci si può agganciare QUESTA (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1581838) discussione della piazzetta
Per quanto mi riguarda nella puntata di report di stasera han scoperto l'acqua calda. ma tanto chi compra certe cose report non lo guarda :asd:
Semi-OT http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1581838 :asd:
LuVi
la qualità!! il made in italy!!!
ogni volta che vedo qualcuno con la borsa di gucci o il portafogli di D&G mi ride il culo!
ci si può agganciare QUESTA (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1581838) discussione della piazzetta
Ohibò! Siamo al post-thread-crossing carpiato! :asd:
LuVi
stbarlet
02-12-2007, 21:45
Io sono senza parole: ma come è possibile che gli italiani comprino a 440 euro una borsa che a Prada costa 28 euro?
E' questo il futuro dell'economia di mercato italiana? Se è così siamo SPACCIATI.
Ma perchè siamo così.....FESSI? ((440-30)/440=93% di differenza)
E questo indipendentemente dello sfruttamento dei lavoratori cinesi (che è un altro grosso problema, dato che sono tutti immigrati presi apposta.....)
Guarda.. di difendere le case che producono "beni di lusso" è proprio l'ultimo dei pensieri che mi verrebbero appena alzato, ma mettere su un discorso così ha poco senso. Fessi, probabilmente si.. ma io darei del fesso ad un italiano, perchè compra servizi a prezzi assurdi, paga la frutta, i beni di prima necessità molte volte quello che costano.. Che una borsa possa costare così tanto, posso anche accettarlo. Nessuno mi obbliga a comprarla..
Black Dawn
02-12-2007, 21:46
E' questo il futuro dell'economia di mercato italiana? Se è così siamo SPACCIATI.
Il fondo è stato già toccato, al momento siamo in modalità "talpa scavatrice".:fagiano:
stbarlet
02-12-2007, 21:47
Il fondo è stato già toccato, al momento siamo in modalità "talpa scavatrice".:fagiano:
Siamo quasi al nife..
svarionman
02-12-2007, 21:49
la qualità!! il made in italy!!!
ogni volta che vedo qualcuno con la borsa di gucci o il portafogli di D&G mi ride il culo!
ci si può agganciare QUESTA (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1581838) discussione della piazzetta
Per quanto mi riguarda nella puntata di report di stasera han scoperto l'acqua calda. ma tanto chi compra certe cose report non lo guarda :asd:
Report non è fescion....:O
FastFreddy
02-12-2007, 21:54
Era tanto diverso quando negli anni 80 si compravano le timberland a 400.000 lire?
Scarpe che dal punto di vista qualitativo di produzione e dei materiali sarebbero dovute costare al massimo 40-50.000 lire....
O ancora adesso, che si spendono 200€ per un paio di nike di plastica fatte in Malesia ?
Black Dawn
02-12-2007, 21:54
Grande La Milena, ha fatto mandare in onda un pezzo della Littizzetto dell'anno scorso... :asd:
stbarlet
02-12-2007, 21:56
Era tanto diverso quando negli anni 80 si compravano le timberland a 400.000 lire?
Scarpe che dal punto di vista qualitativo di produzione e dei materiali sarebbero dovute costare al massimo 40-50.000 lire....
O ancora adesso, che si spendono 200€ per un paio di nike di plastica fatte in Malesia ?
Tsé... le mie son fatte in Vietnam :O
momo-racing
02-12-2007, 21:58
Era tanto diverso quando negli anni 80 si compravano le timberland a 400.000 lire?
Scarpe che dal punto di vista qualitativo di produzione e dei materiali sarebbero dovute costare al massimo 40-50.000 lire....
O ancora adesso, che si spendono 200€ per un paio di nike di plastica fatte in Malesia ?
fondamentalmente no, ma il fatto che non fosse diverso non significa che non fosse altrettanto grave. Di fatto francamente anche a me frega poco, nel senso che trattandosi di "prodotti di lusso" e non di beni di prima necessità, per quanto mi riguarda possono fare il prezzo che vogliono. Per me potrebbero vendere le borse da 30 euro anche a 20.000 euro se l'indotto generato servisse a dimezzare il prezzo del pane.
Sta di fatto che certi meccanismi, che sono sotto gli occhi di tutti ma che nessuno vuole mai guardare ( e che purtroppo non riguardano unicamente il mondo della moda ), fa sempre bene ricordarli ogni tanto.
willywilly77
02-12-2007, 21:59
Dopo report mi tocca comumque bermi mezzo litro di Brioschi :muro:
FastFreddy
02-12-2007, 22:02
fondamentalmente no, ma il fatto che non fosse diverso non significa che non fosse altrettanto grave.
No, è che sembrava si stesse parlando di una novità... :p
FastFreddy
02-12-2007, 22:05
P.s.
Non so se avete notato, ma durante il controllo la prima preoccupazione del finanziere è stato chiedere se lavorassero effettivamente su commissione di Prada o se stessero realizzando borse Prada "in proprio"... :Perfido:
Solertes
02-12-2007, 22:21
P.s.
Non so se avete notato, ma durante il controllo la prima preoccupazione del finanziere è stato chiedere se lavorassero effettivamente su commissione di Prada o se stessero realizzando borse Prada "in proprio"... :Perfido:
La verità è che il falso non esiste...:stordita:
La verità è che il falso non esiste...:stordita:
Quindi hanno parlato anche del mercato del falso :asd: godo... praticamente di "vero", quelle over 10 euro hanno la targhetta :asd: :asd:
Sò più vere quelle che compri per strada :asd:
LuVi
imho son le stesse :asd: spendete spendete per la cineseria! però è fatta a praho ri:D
Come sempre... puntata devastante !
E fa veramente specie che qualche magistrato non muova il culo con tutto il marcio che c' è in giro.
Io sono stato sempre abbastanza poco modaiolo (anzi, per nulla, quando mi hanno fatto un' intervista in piazza su cosa fosse per me la moda ho risposto testualmente "una c....a pazzesca per chi ha soldi da buttare), ma da oggi in poi... andrò in giro rigorosamene nudo, a costo di morire di freddo :D
Hitman04
02-12-2007, 22:54
Come si fa a spendere 440€ per una borsetta di tessuto, quando agli angoli del negozio magari vedi persone che muoiono di fame?
Io da quando sono stato in Burkina Faso non riesco nemmeno a concepire cose del genere, solo recandoti in posti del genere puoi cominciare ad apprezzare la vita e il vivere con semplicità, senza rincorrere falsi miti o oggetti del momento...:rolleyes:
Hitman04
02-12-2007, 22:55
imho son le stesse :asd: spendete spendete per la cineseria! però è fatta a praho ri:D
La città più brutta della Toscana :asd:
danny2005
02-12-2007, 23:49
Abbiamo inventato il made in Chinitaly :fagiano:
Domanda: ma una borsa griffata che costa 30 euro e che poi rivendono a 440, costa così poco perchè risparmiano sui materiali? (sorvoliamo sul costo degli operai per produrla....)
Se non è così vuol dire che il lusso per certi articoli è solo un'invenzione di certi stilisti furboni che si fanno pagare a peso d'oro il nome stampigliato sul capo :muro:
FastFreddy
02-12-2007, 23:54
Domanda: ma una borsa griffata che costa 30 euro e che poi rivendono a 440, costa così poco perchè risparmiano sui materiali? (sorvoliamo sul costo degli operai per produrla....)
Gli costa 30€ perchè vale 30€, i materiali sono quelli che sono, quel che paghi è il marchio.
Per far costare veramente una borsa 400 e passa euro dovresti farla fare con materiali pregiati e realizzata da un artigiano in pochi esemplari.
Stessa cosa dicasi per un paio di scarpe, etc. (Chiediti ad esempio perchè lo stesso paio di nike qua da noi costa il doppio che negli USA, eppure esce dalla stessa fabbrica in oriente)
Il prezzo alto, il prodotto di lusso dovrebbe essere sinonimo di qualità eccelsa, di manodopera altamente qualificata (e quindi ben pagata), di materie prime costose. Invece ormai si è ridotto ad una semplice apposizione di un marchio su un prodotto identico a qualunque altro. Una forma devastante di distorsione del mercato e della concorrenza, alimentata dalla pubblicità e dai media che riescono ad attribuire ad un prodotto qualsiasi un valore molto maggiore dal punto di vista sociale (status symbol). A questo punto sarei tentato di dire che la contraffazione diventa accettabile, anzi sono le aziende del lusso le contraffattrici, spacciando un prodotto qualsiasi come di alta qualità.
Il prezzo alto, il prodotto di lusso dovrebbe essere sinonimo di qualità eccelsa, di manodopera altamente qualificata (e quindi ben pagata), di materie prime costose. Invece ormai si è ridotto ad una semplice apposizione di un marchio su un prodotto identico a qualunque altro. Una forma devastante di distorsione del mercato e della concorrenza, alimentata dalla pubblicità e dai media che riescono ad attribuire ad un prodotto qualsiasi un valore molto maggiore dal punto di vista sociale (status symbol). A questo punto sarei tentato di dire che la contraffazione diventa accettabile, anzi sono le aziende del lusso le contraffattrici, spacciando un prodotto qualsiasi come di alta qualità.
Infatti si punisce i venditori ambulanti e chi li compra con 3330 euro di multa!!! ( :eek: )... Fateci caso: accanimento enorme contro i cosidetti "pirati" informatici, ossia il ragazzino che si scarica il film o l'mp3, o contro i venditori ambulanti... Ma siamo sicuri che siano loro i veri pirati?
Questo sempre dicendo che a me non frega nulla della moda: non comprerei mai roba di marca... Ho comprato due anni fa due paia di scarpe invernali a 9,9 euro l'uno all'Auchan... Ce l'ho ancora ai piedi e fungono benissino! ;)
ALBIZZIE
03-12-2007, 08:14
almeno nella puntata di ieri c'è stata la rubrica "come è andata finire" bella corposa :asd:
danny2005
03-12-2007, 08:41
Io non l'ho vista tutta.........i marchi coinvolti?
Prada....poi?
D&G, ferragamo, fendi, tutto er cucuzzaro praticamente :asd:
Cito da "la follia della donna" di Elio
"C'è un cartello di ricchioni
che ha deciso che
l'anno scorso andava il rosso
e quest'anno il blè.
Pantaloni a coste
che costavano al mercato euro 23
oggi li trovi alla boutique
comprati dalle donne ricche.
L'han deciso i ricchioni e io devo accettarlo.
"
Abbiamo inventato il made in Chinitaly :fagiano:
Domanda: ma una borsa griffata che costa 30 euro e che poi rivendono a 440, costa così poco perchè risparmiano sui materiali? (sorvoliamo sul costo degli operai per produrla....)
Se non è così vuol dire che il lusso per certi articoli è solo un'invenzione di certi stilisti furboni che si fanno pagare a peso d'oro il nome stampigliato sul capo :muro:
Le multinazionali investono in marketing molto più che in qualità del prodotto.
Quando arriva un modello sulla scrivania dei direttori si fa anche la stima su quale fascia di prezzo debba essere collocato, quanti pezzi farne e così via.
Poi sta anche alla sezione sviluppo prodotto fare in modo che in fase di produzione si risparmi pure il centesimo rispetto al prospetto di costo iniziale.
Non meravigliamoci dei ricarichi: se si acquista un marchio non particolarmente prestigioso ( tipo Geox, per fare un esempio ) è assolutamente normale che il prezzo esposto in negozio sia 4-5 volte quello reale al produttore ( meglio sarebbe qualificarlo come detentore del marchio ), coi marchi più prestigiosi si può tranquillamente sfondare la soglia delle 10 volte.
Potrà piacere o no, ma con abbigliamento e calzature più o meno funziona così.
Con gli occhiali i ricarichi sono anche molto maggiori.
Encounter
03-12-2007, 09:21
Le multinazionali investono in marketing molto più che in qualità del prodotto.
Quando arriva un modello sulla scrivania dei direttori si fa anche la stima su quale fascia di prezzo debba essere collocato, quanti pezzi farne e così via.
Poi sta anche alla sezione sviluppo prodotto fare in modo che in fase di produzione si risparmi pure il centesimo rispetto al prospetto di costo iniziale.
Non meravigliamoci dei ricarichi: se si acquista un marchio non particolarmente prestigioso ( tipo Geox, per fare un esempio ) è assolutamente normale che il prezzo esposto in negozio sia 4-5 volte quello reale al produttore ( meglio sarebbe qualificarlo come detentore del marchio ), coi marchi più prestigiosi si può tranquillamente sfondare la soglia delle 10 volte.
Potrà piacere o no, ma con abbigliamento e calzature più o meno funziona così.
Con gli occhiali i ricarichi sono anche molto maggiori.
Se per farti il culo d'oro e ricaricare 440/26 = 17 volte devi affidare la produzione a cinesi che lavorano in nero 12 ore al giorno e le altre 12 vivono in dormitori sopra i laboratori, potrai capire che NON E' GIUSTIFICABILE AFFATTO.
trallallero
03-12-2007, 09:28
Ho comprato due anni fa due paia di scarpe invernali a 9,9 euro l'uno all'Auchan... Ce l'ho ancora ai piedi e fungono benissino! ;)
le hai ancora ai piedi perchè non riesci a levarle, ammettilo :O
le ho prese anche io all'Auchan, scarponcini made in China, 14€, quando li metto mi si appiccicano ai piedi ... i calzini quando le levo vanno da soli nel cesto della roba sporca ;)
Se c'è una cosa buona, di qualità, di cui andare fieri nel mondo sono le scarpe italiane.
Se per farti il culo d'oro e ricaricare 440/26 = 17 volte devi affidare la produzione a cinesi che lavorano in nero 12 ore al giorno e le altre 12 vivono in dormitori sopra i laboratori, potrai capire che NON E' GIUSTIFICABILE AFFATTO.
Guarda che non ho scritto che sia giustificabile ( infatti non lo giustifico, ci mancherebbe! ).
Ho solo scritto che i marchi fanno così. Così più o meno si sa pure il valore reale del prodotto che si vede a scaffale.
Si può anche tranquillamente affermare che i marchi investono soldi ( in maerketing e pubblicità ) per prenderci per i fondelli.
trallallero
03-12-2007, 09:29
Cito da "la follia della donna" di Elio
"C'è un cartello di ricchioni
che ha deciso che
l'anno scorso andava il rosso
e quest'anno il blè.
Pantaloni a coste
che costavano al mercato euro 23
oggi li trovi alla boutique
comprati dalle donne ricche.
L'han deciso i ricchioni e io devo accettarlo.
"
perchè la strofa dopo ? :D
"La follia della donna
quel bisogno di scarpe
che non vuole sentire ragioni
cosa sono i milioni
quando in cambio ti danno le scarpe. "
le hai ancora ai piedi perchè non riesci a levarle, ammettilo :O
le ho prese anche io all'Auchan, scarponcini made in China, 14€, quando li metto mi si appiccicano ai piedi ... i calzini quando le levo vanno da soli nel cesto della roba sporca ;)
Se c'è una cosa buona, di qualità, di cui andare fieri nel mondo sono le scarpe italiane.
Quelle fatte dagli artigiani ( che purtroppo stanno scomparendo ), perchè i grossi marchi in Italia non producono più da un pezzo.
trallallero
03-12-2007, 09:34
Quelle fatte dagli artigiani ( che purtroppo stanno scomparendo ), perchè i grossi marchi in Italia non producono più da un pezzo.
ma anche se sono prodotte in Cina, se italiane, son migliori, perchè dietro c'è la tecnica italiana, lo studio, l'esperienza.
Con questo non sto giustificando lo spostare la produzione in Cina, ovviamente, ma se stanno sparendo gli artigiani un motivo c'è
Come si fa a spendere 440€ per una borsetta di tessuto, quando agli angoli del negozio magari vedi persone che muoiono di fame?
Infatti non era di tessuto ma di nylon con delle finiture in pelle... :muro: :muro:
Una forma devastante di distorsione del mercato e della concorrenza, alimentata dalla pubblicità e dai media che riescono ad attribuire ad un prodotto qualsiasi un valore molto maggiore dal punto di vista sociale (status symbol).
Infatti è questo il cuore del problema.
Infatti non era di tessuto ma di nylon con delle finiture in pelle... :muro: :muro:
Infatti, 440 euro per del Nylon :asd:
Capirei benissimo 100 euro per il marchio (è un bel 200% in + dei costi), ma 440 è una follia.
~ZeRO sTrEsS~
03-12-2007, 09:46
Se per farti il culo d'oro e ricaricare 440/26 = 17 volte devi affidare la produzione a cinesi che lavorano in nero 12 ore al giorno e le altre 12 vivono in dormitori sopra i laboratori, potrai capire che NON E' GIUSTIFICABILE AFFATTO.
Ma anche no...
spesso chi fa le borse lavorando a quei ritmi sono persone Italianissime... Per capire come funziona il mondo dei grandi marchi basta leggersi i primi 2-3 capitoli di gomorra.
In poche parole, i grandi marchi indicono delle aste... Del tipo:
10 Borse, con questa fattura, in 2 settimane, a X prezzo. I laboratori che credono di potercela fare accettano l'asta.
I Grandi marchi forniscono le materie prime, e il laboratorio che finisce prima a quelle condizioni, vince la partita. I restanti laboratori possono tenersi le materie prime e prodotti giá creati.
Sapete quanto vengono pagate queste persone?
Per quello che conosco non per sentito dire ma per mia diretta esperienza, vengono pagate a cottimo, del tipo ogni tasca di un jeans cucita sono 0.05 cent, in poche parole sta gente spesso lavora in nero, se non nella quasi totalitá, lavorando 8-10 ore al giorno, si porta a casa 400-600 euro al mese... ovviemente niente ferie, niente malattia, diciamo un gradino sotto i co.co.co.pro.
ma anche se sono prodotte in Cina, se italiane, son migliori, perchè dietro c'è la tecnica italiana, lo studio, l'esperienza.
Con questo non sto giustificando lo spostare la produzione in Cina, ovviamente, ma se stanno sparendo gli artigiani un motivo c'è
Non è proprio così.
Ad esempio, i migliori stampisti sono gli italiani, ma gli stampi italiani vengono utilizzati solo dall'Adidas per alcuni modelli di punta, tra le grosse multinazionali.
Nike per i modelli migliori utilizza stampi coreani, mentre per le linee base utilizzano tutti stampi cinesi.
Le stesse fabbriche italiane per la maggior parte utilizzano stampi cinesi, e solo in minima parte quelli italiani. E non di prima qualità, perchè l'unico cliente che non fa storie sul prezzo è proprio l'Adidas.
Questo non vuol dire che non ci sia studio di qualità alla base: infatti le fabbriche italiane di studio ne fanno proprio poco, credimi.
Encounter
03-12-2007, 09:49
Ma anche no...
spesso chi fa le borse lavorando a quei ritmi sono persone Italianissime... Per capire come funziona il mondo dei grandi marchi basta leggersi i primi 2-3 capitoli di gomorra.
In poche parole, i grandi marchi indicono delle aste... Del tipo:
10 Borse, con questa fattura, in 2 settimane, a X prezzo. I laboratori che credono di potercela fare accettano l'asta.
I Grandi marchi forniscono le materie prime, e il laboratorio che finisce prima a quelle condizioni, vince la partita. I restanti laboratori possono tenersi le materie prime e prodotti giá creati.
Sapete quanto vengono pagate queste persone?
Per quello che conosco non per sentito dire ma per mia diretta esperienza, vengono pagate a cottimo, del tipo ogni tasca di un jeans cucita sono 0.05 cent, in poche parole sta gente spesso lavora in nero, se non nella quasi totalitá, lavorando 8-10 ore al giorno, si porta a casa 400-600 euro al mese... ovviemente niente ferie, niente malattia, diciamo un gradino sotto i co.co.co.pro.
Mi riferivo alla puntata di ieri di Report. Erano schiavi/cinesi.
Ma anche no...
spesso chi fa le borse lavorando a quei ritmi sono persone Italianissime... Per capire come funziona il mondo dei grandi marchi basta leggersi i primi 2-3 capitoli di gomorra.
In poche parole, i grandi marchi indicono delle aste... Del tipo:
10 Borse, con questa fattura, in 2 settimane, a X prezzo. I laboratori che credono di potercela fare accettano l'asta.
I Grandi marchi forniscono le materie prime, e il laboratorio che finisce prima a quelle condizioni, vince la partita. I restanti laboratori possono tenersi le materie prime e prodotti giá creati.
Sapete quanto vengono pagate queste persone?
Per quello che conosco non per sentito dire ma per mia diretta esperienza, vengono pagate a cottimo, del tipo ogni tasca di un jeans cucita sono 0.05 cent, in poche parole sta gente spesso lavora in nero, se non nella quasi totalitá, lavorando 8-10 ore al giorno, si porta a casa 400-600 euro al mese... ovviemente niente ferie, niente malattia, diciamo un gradino sotto i co.co.co.pro.
Anche no cosa?
Anche questo è del tutto ingiustificabile, ed è a carico dei consumatori. ;)
LuVi
Encounter
03-12-2007, 09:50
Guarda che non ho scritto che sia giustificabile ( infatti non lo giustifico, ci mancherebbe! ).
Ho solo scritto che i marchi fanno così. Così più o meno si sa pure il valore reale del prodotto che si vede a scaffale.
Si può anche tranquillamente affermare che i marchi investono soldi ( in maerketing e pubblicità ) per prenderci per i fondelli.
okkei ;)
~ZeRO sTrEsS~
03-12-2007, 09:55
Anche no cosa?
Anche questo è del tutto ingiustificabile, ed è a carico dei consumatori. ;)
LuVi
ovviamente mi riferivo al fatto che spesso si crede che gli "sfruttati" siano solo cinesi come ad esempio quello che ha mostrato la puntata di report ieri, mentre invece la maggioranza delle persone sfruttate qui in italia, sono italianissime ;)
Io non compro quasi mai di marca, quando lo faccio é perché ho amici che me lo fanno pagare a prezzo di costo... di certo non sono il tipo da spendere 400 euro per una borsa anche se fosse costata per produrla 700 euro.
trallallero
03-12-2007, 09:59
Non è proprio così.
Ad esempio, i migliori stampisti sono gli italiani, ma gli stampi italiani vengono utilizzati solo dall'Adidas per alcuni modelli di punta, tra le grosse multinazionali.
Nike per i modelli migliori utilizza stampi coreani, mentre per le linee base utilizzano tutti stampi cinesi.
Le stesse fabbriche italiane per la maggior parte utilizzano stampi cinesi, e solo in minima parte quelli italiani. E non di prima qualità, perchè l'unico cliente che non fa storie sul prezzo è proprio l'Adidas.
Questo non vuol dire che non ci sia studio di qualità alla base: infatti le fabbriche italiane di studio ne fanno proprio poco, credimi.
parlo delle soc. italiane e tu tiri fuori Nike e Adidas ? (che da me non vedranno mai un cent). Da quello che so (e provato sulla mia pelle) le scarpe italiane son le migliori al mondo ma che ci siano anche ciofeche italiote non lo metto in dubbio, è il mercato.
Sullo studio, da parte di certe ditte italiane, ho sentito un servizio/intervista su Radio24 tempo fa. Cerco in rete ...
EDIT: se addirittura risuciamo a venderle in Cina :asd:
Vendere made in Italy in Cina ora si può
Via libera per le scarpe italiane in Cina: firmato l'accordo di Chengdu
Sin dalle prossime settimane le calzature italiane potranno essere commercializzate liberamente in tutta la Cina. Non più ostacoli, non più blocchi, non più proteste da parte dei produttori orientali.
Lo dice una clausola inserita nel cosiddetto Manifesto di Chengdu. Un'intesa firmata da associazioni calzaturiere cinesi, politici, amministratori locali e rappresentanze di associazioni calzaturiere di alcuni paesi, tra cui l'l'Italia, la Spagna, il Brasile.
Il colpo è stato messo a segno dal Presidente di Confindustria Fermo Silvano Lattanzi, presente alla Conferenza internazionale di Chengdu, il capoluogo di una grandissima regione che assomma oltre 80 milioni di abitanti.
Il Presidente Lattanzi, che ha tenuto un discorso di saluto in apertura della Conferenza, è riuscito ad introdurre nel manifesto l'importante clausola che potrà regalare vantaggi reciproci ai due Paesi ed alle aziende.
L'accordo è arrivato in concomitanza con la mostra di calzature di Chengdu, terminata ieri, alla quale ha preso parte un gruppo di aziende legate a Confindustria Fermo e coordinate da Michele Beato.
http://www.shoesverona.com/index.php?option=com_content&task=view&id=864&Itemid=11&lang=en
Encounter
03-12-2007, 09:59
ovviamente mi riferivo al fatto che spesso si crede che gli "sfruttati" siano solo cinesi come ad esempio quello che ha mostrato la puntata di report ieri, mentre invece la maggioranza delle persone sfruttate qui in italia, sono italianissime ;)
Io non compro quasi mai di marca, quando lo faccio é perché ho amici che me lo fanno pagare a prezzo di costo... di certo non sono il tipo da spendere 400 euro per una borsa anche se fosse costata per produrla 700 euro.
Ho avuto la fortuna di comperare in fabbrica un giubbotto da vela a 40 euro prima della "marchiatura" . Poi in negozio 220.
Grande La Milena, ha fatto mandare in onda un pezzo della Littizzetto dell'anno scorso... :asd:
:sbonk:
Quindi hanno parlato anche del mercato del falso :asd: godo... praticamente di "vero", quelle over 10 euro hanno la targhetta :asd: :asd:
Sò più vere quelle che compri per strada :asd:
LuVi
Il bello è questo , ti vendono le stesse borse che compri per strada , ma a 20 volte il prezzo :muro:
Comunque ... solo a me è venuto da vomitare vedendo il comportamento della direttrice di Vogue ?
:mad:
parlo delle soc. italiane e tu tiri fuori Nike e Adidas ? (che da me non vedranno mai un cent). Da quello che so (e provato sulla mia pelle) le scarpe italiane son le migliori al mondo ma che ci siano anche ciofeche italiote non lo metto in dubbio, è il mercato.
Sullo studio, da parte di certe ditte italiane, ho sentito un servizio/intervista su Radio24 tempo fa. Cerco in rete ...
Ho fatto quei nomi per spiegarti alcune cose,che a mio avviso sono importanti perchè non conosciute.
Il grosso dell'industria calzaturiera italiana ce l'ho fuori dalle porte di casa ( e pure numerosi artigiani ), non serve che mi cerchi interviste, alcune "eminenti" personalità le conosco di persona, tra cui Mario Moretti Polegato, per il quale ho pure lavorato. Dunque conosco abbastanza bene certe realtà per esperienza diretta e anche indiretta, visto che mia sorella lavora come responsabile di produzione per una grossa multinazionale della calzatura.
ALBIZZIE
03-12-2007, 10:13
to dal sito web di report:
ADDETTA STAMPA - MOSCHINO
Facciamo domande sulla collezione.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Facciamo domande sulla collezione. Ma io le collezioni le avrei volute vedere. Già a New York, quando io non sapevo ancora dove andare a parare, altri evidentemente lo sapevano.
ANDREINA LONGO – P.R.
Cioè mi fa un po’ paura...dico infatti guarda adesso che so chi sei, io ho detto di non invitarvi.
SABRINA GIANNINI
Ah, sei stata tu a dire di non invitarci?
ANDREINA LONGO – P.R.
Si, si, assolutamente si. perché la mia sensazione è che stiate seguendo dei cattivi consiglieri...
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
La P.R. di New York almeno è stata diretta. Sempre a New York non mi hanno invitato Renzo Rosso della Diesel e Alberta Ferretti, anche se poi sono entrata lo stesso. Non mi hanno neanche dato le interviste, loro come tanti altri, compreso Roberto Cavalli. A New York intervisto un agente di fotografi. Mi aveva confermato che per alcune campagne pubblicitarie aveva lavorato con Luca Stoppini come direttore artistico. Tre giorni dopo mi scrive che non mi autorizza a trasmettere. l’intervista. Accadrà lo stesso a Parigi con un fotografo italiano, Paolo Roversi. Due giorni dopo il legale del fotografo mi spedisce da Parigi la diffida a non mandare in onda l’intervista. Sia Roversi che l’agente americano scattano per Vogue Italia i redazionali, con i quali il giornale detta stili e tendenze. E fanno anche pubblicità per le aziende di moda, alcune delle quali organizzate dal direttore artistico di Vogue Luca Stoppini che è anche il compagno della Sozzani. Si preferisce fare le foto all’estero, perché in fondo è provinciale scattare in Italia. Sono provinciali i fotografi italiani. Salvo, un giovane emergente in cui lei crede molto: Francesco Carrozzini, suo figlio. Ecco, questa è una cosa di moda.
le hai ancora ai piedi perchè non riesci a levarle, ammettilo :O
le ho prese anche io all'Auchan, scarponcini made in China, 14€, quando li metto mi si appiccicano ai piedi ... i calzini quando le levo vanno da soli nel cesto della roba sporca ;)
Se c'è una cosa buona, di qualità, di cui andare fieri nel mondo sono le scarpe italiane.
Infatti erano Made in Italy... ;) Quelle scarpe in pelle nera o marrone con suola in gomma... Modello "La scarpa del nonno"... Insomma un modello non proprio giovanile. Le ho usate anche per qualche matrimonio. Sono senza lacci. Mocassini in pelle, ecco...
to dal sito web di report:
E' la trascrizione della puntata di ieri? Mi dai il link? Da me rai tre non si prende... :( (mi risparmio un po' di gastrite... :asd: :( )
E' la trascrizione della puntata di ieri? Mi dai il link? Da me rai tre non si prende... :( (mi risparmio un po' di gastrite... :asd: :( )
Ecco il link della pagina web dove puoi trovare la trascrizione e/o testo integrale della puntata "Schiavi del lusso" :
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%5E1075811,00.html
Ania
DvL^Nemo
03-12-2007, 11:00
Io sono senza parole: ma come è possibile che gli italiani comprino a 440 euro una borsa che a Prada costa 28 euro?
E' questo il futuro dell'economia di mercato italiana? Se è così siamo SPACCIATI.
Ma perchè siamo così.....FESSI? ((440-30)/440=93% di differenza)
E questo indipendentemente dello sfruttamento dei lavoratori cinesi (che è un altro grosso problema, dato che sono tutti immigrati presi apposta.....)
Magari fosse 93%, la differenza e' forse 930% ;)
Comunque ho visto anche io che dire, c'e' gente che compra quella roba, contenti loro.. Comunque troppo simpatica la Gabanelli, specie alla fine quando ha "ironizzato" un po' sulle dichiarazioni della Littizetto..
Io sono senza parole: ma come è possibile che gli italiani comprino a 440 euro una borsa che a Prada costa 28 euro?
E' questo il futuro dell'economia di mercato italiana? Se è così siamo SPACCIATI.
Ma perchè siamo così.....FESSI? ((440-30)/440=93% di differenza)
E questo indipendentemente dello sfruttamento dei lavoratori cinesi (che è un altro grosso problema, dato che sono tutti immigrati presi apposta.....)
beh c'è da dire anche che il costo del prodotto finale non è solo quello dei 28 euro di produzione della borsetta... ci sono tutti i costi legati al marketing, alla pubblicità, alla distribuzione, i costi dei commercianti (che essendo solitamente situati in zone di prestigio pagano pure affitti stratosferici), ecc. ecc.
questo vale per qualsiasi prodotto, oppure credete che anche le schede video da 600€ costino altrettanto al produttore? :asd:
poi c'è comunque da dire che si tratta di un prodotto "di lusso", quindi oltre una certa fascia di prezzo si finisce per pagare più "il marchio" che la reale differenza qualitativa rispetto a un prodotto di fascia minore.
lo schifo di questa puntata di report non è comunque il fatto che uno paghi una borsetta 500€ (se uno ha quei soldi da buttare in una borsetta, cazzi suoi), quanto piuttosto il fatto che ci siano centinaia di laboratori come quello che hanno fatto vedere e nessuno si preoccupa di indagare/controllare/fare qualcosa :fagiano:
trallallero
03-12-2007, 11:46
Ho fatto quei nomi per spiegarti alcune cose,che a mio avviso sono importanti perchè non conosciute.
Il grosso dell'industria calzaturiera italiana ce l'ho fuori dalle porte di casa ( e pure numerosi artigiani ), non serve che mi cerchi interviste, alcune "eminenti" personalità le conosco di persona, tra cui Mario Moretti Polegato, per il quale ho pure lavorato. Dunque conosco abbastanza bene certe realtà per esperienza diretta e anche indiretta, visto che mia sorella lavora come responsabile di produzione per una grossa multinazionale della calzatura.
che le scarpe italiane siano le migliori al mondo è risaputo, comunque.
Non capisco perchè si voglia per forza buttare cacca su tutto ciò che è italiano, anche su ciò che potrebbe farci vantare.
Che ci siano anche parecchie ditte che pensano solo al profitto vendendo bullshit ma usando il marchio italiano per illudere i clienti non vuol dire che ci non possano essere ditte valide che hanno studiato ed investito in nome della qualità.
Guarda per esempio i giochi per i luna park, siamo i più grandi produttori al mondo roba che comprano anche gli USA da noi e tra un pò anche la Cina ;)
Solertes
03-12-2007, 12:32
beh c'è da dire anche che il costo del prodotto finale non è solo quello dei 28 euro di produzione della borsetta... ci sono tutti i costi legati al marketing, alla pubblicità, alla distribuzione, i costi dei commercianti (che essendo solitamente situati in zone di prestigio pagano pure affitti stratosferici), ecc. ecc.
questo vale per qualsiasi prodotto, oppure credete che anche le schede video da 600€ costino altrettanto al produttore? :asd:
Nei 600 Euro (cifra che non spenderò mai per una VGA), paghi sopratutto la ricerca tecnologica...che è di spessore ben diverso tra i due campi....così come nel campo automobilistico...(prototipi, test, stampi...etc etc) ;)
Nei 600 Euro (cifra che non spenderò mai per una VGA), paghi sopratutto la ricerca tecnologica...che è di spessore ben diverso tra i due campi....così come nel campo automobilistico...(prototipi, test, stampi...etc etc) ;)
Da interno all'IT non posso che confermarlo, non ci si spacca la testa sul VHDL per giorni per disegnare e cucire un borsa :D
trallallero
03-12-2007, 12:45
Nei 600 Euro (cifra che non spenderò mai per una VGA), paghi sopratutto la ricerca tecnologica...che è di spessore ben diverso tra i due campi....così come nel campo automobilistico...(prototipi, test, stampi...etc etc) ;)
600€ per una VGA ??? :eek:
e chi è così matto da pagare un cifra simile ?
quì in Germania un TV Plasma 42" (non Sony ovviamente) te lo porti a casa con 400€ !
Ecco il link della pagina web dove puoi trovare la trascrizione e/o testo integrale della puntata "Schiavi del lusso" :
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%5E1075811,00.html
Ania
Grazie infinite. Lo leggo subito! :)
Madò... allucinante! :asd:
Questa discussione è il TAPIRO D'ORO :tapiro: ufficiale per gli utenti FESSION del forum! :asd:
La parte più incredibile è quella quando parla con Calistri, del consorzio "100% Italiano" :sofico:
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Può darsi, gli ispettori della Ferragamo avrebbero potuto controllare, lo abbiamo fatto noi per loro, però ci hanno scritto, ringraziandoci di averli informati e hanno ammesso che il fenomeno esiste. Hanno detto però anche che hanno rotto i rapporti con i terzisti che si affidavano a laboratori che poi pagavano in nero. Abbiamo chiesto un confronto anche con Dolce e Gabbana, visto che abbiamo trovato il loro marchio, ma la risposta è stata “no comment”. Un fenomeno comunque diffuso anche ad altre griffe, come dimostrano i tre provvedimenti, emessi dal giudice della procura di Firenze, nei confronti di titolari di aziende cinesi che sfruttavano la manodopera clandestina per fabbricare tomaie per Christian Dior, Gucci e borse per Gianfranco Ferrè. Un sistema però nel complesso tollerato forse per evitare che queste aziende vadano direttamente in Cina. In compenso però i piccoli artigiani rischiano di essere strangolati dalla concorrenza sleale. Il patrimonio del made in Italy si fonda su 70 mila aziende, che impiega quasi 1 milione di persone, tutta gente che lavora rispettando le regole e le leggi. Rimaniamo in Toscana.
ANDREA CALISTRI – PRESIDENTE CONSORZIO 100% ITALIANO
Bulgari, Cavalli, Gucci...
SABRINA GIANNINI
Ferragamo...
ANDREA CALISTRI – PRESIDENTE CONSORZIO 100% ITALIANO
Ferragamo e compagnia bella. Ecco questa è sempre la solita borsettina.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Siamo nell’azienda un artigiano pellettiere della prestigiosa area fiorentina. Tradizione, innovazione e rispetto delle regole. Un vero made in italy che giustifica i prezzi dell’eccellenza.
ANDREA CALISTRI – PRESIDENTE CONSORZIO 100% ITALIANO
Questa è una borsa che impiega grosso modo, industrializzata, quattro ore di lavoro nostro. Quindi solamente di manodopera e di costo, pure di manodopera, questa è una borsa che impiega circa 90/100 euro di costo manodopera. In più tutti i materiali, con tutto ciò che serve, per le spese generali per gestione dell’azienda e così via percui è ovvio che questa è una borsa che uscirà dalla fabbrica intorno ai 250/300 euro.
SABRINA GIANNINI
Quindi diciamo che i prezzi che sono messi in vetrina, messe da certe griffe hanno un senso.
ANDREA CALISTRI – PRESIDENTE CONSORZIO 100% ITALIANO
Hanno un senso, hanno un senso, visto da questo punto di vista, dal mio punto di vista hanno un senso.
SABRINA GIANNINI
Se si seguono tutte le regole contributive eccetera....
ANDREA CALISTRI – PRESIDENTE CONSORZIO 100% ITALIANO
Ha un senso che la borsa in vetrina costi 900/1000 euro.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Andrea Calistri ha creato il consorzio 100% italiano per proteggere e promuovere il made in Italy. Quindi trasparenza in tutta la filiera e responsabilità etico sociale...
ANDREA CALISTRI – PRESIDENTE CONSORZIO 100% ITALIANO
Che comporta il controllo da parte dell’azienda che subappalta e lavora ad altre aziende dell’intera filiera produttiva. Noi chiediamo, quindi mettiamo dei paletti molto stretti, perché chi lavora per conto delle nostre aziende, applica regolarmente i contratti di lavoro, lavora in ambienti corretti e puliti e quindi che rispettano tutte le normative meglio se vanno oltre le normative vigenti.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
In altri termini agli associati non possono utilizzare di tutti quei sub-fornitori che lavorano senza regole. Infatti il giovane titolare di Prato si era lamentato per le severe condizioni che gli aveva posto un associato del consorzio 100% italiano.
SUB – FORNITORE PROVINCIA DI PRATO
Scusa, mi chiedi copia del libro matricola e questo posso dare, copia di denuncia...
SABRINA GIANNINI
Contributiva relativa al periodo...eh beh certo, è giusto.
SUB – FORNITORE PROVINCIA DI PRATO
Questo è una cosa mia!
SABRINA GIANNINI
Vogliono vedere se sei regolare, no?
SUB – FORNITORE PROVINCIA DI PRATO
Si ma ho capito ma se mi chiedono tutta questa roba...
SABRINA GIANNINI
Certo, certo.
SUB – FORNITORE PROVINCIA DI PRATO
Non c’è modo di andare avanti...anche io devo pagare gli altri.
ANDREA CALISTRI – PRESIDENTE CONSORZIO 100% ITALIANO
Ecco qui per esempio, questa è una griffe che però non posso farle vedere, che però vuole la certificazione del 100%.
SABRINA GIANNINI
Vuole la certifica?
ANDREA CALISTRI – PRESIDENTE CONSORZIO 100% ITALIANO
Vuole la certificazione sui prodotti che facciamo noi, vuole che siano certificati dal consorzio 100% italiano. I consorziati sono 64 imprese ad oggi.
SABRINA GIANNINI
Su quante è presente nel territorio?
ANDREA CALISTRI – PRESIDENTE CONSORZIO 100% ITALIANO
Su quante? Dunque solamente in provincia di Firenze ne abbiamo mille di imprese di pelletteria associata alla Camera di Commercio. Quindi una nicchia nella nicchia.
SABRINA GIANNINI
Detto tra me e lei questi paletti non piacciono a tutti.
ANDREA CALISTRI – PRESIDENTE CONSORZIO 100% ITALIANO
Questi paletti può darsi che non piacciano a tutti. Noi ne facciamo come dire un motivo di distinzione.
SABRINA GIANNINI
E le grandi griffe come la vedono questa....?
ANDREA CALISTRI – PRESIDENTE CONSORZIO 100% ITALIANO
Le grandi griffe hanno, come dire, atteggiamenti con noi di dialogo aperto sull’argomento, non possiamo però non considerare il fatto che le grandi griffe sono molto spesso aziende globalizzata, e che proprio questa globalizzazione spinta probabilmente porta a fare scelte non esattamente drastiche come quelle che abbiamo fatto noi. E’ etico dire: “Io faccio prodotti in Italia in aziende certificate” e farlo davvero, così com’è etico dire: “Io faccio i prodotti in Cina” E lo faccio davvero in Cina, oppure li faccio in India e li faccio davvero in India. Ho imparato che non etico scriverci made in Italy e fare i prodotti in Cina.
SABRINA GIANNINI
Il made in Italy dov’è qua? Ma questa l’hai confezionata tu?
SUB - FORNITORE PROVINCIA DI FIRENZE
No dobbiamo ancora confezionarla.
SABRINA GIANNINI
Che cosa mettete? Che cos aggiungete?
SUB - FORNITORE PROVINCIA DI FIRENZE
La carta, la carta due piani sotto, poi c’abbiamo....
SABRINA GIANNINI
Poi il cartellino presumo,il made in Italy.
SUB - FORNITORE PROVINCIA DI FIRENZE
Il cartellino, non c’è un’etichetta...
SABRINA GIANNINI
E il made in Italy dov’è qua?
SUB - FORNITORE PROVINCIA DI FIRENZE
Questa è made in Cina
SABRINA GIANNINI
A c’è scritto made in Cina dentro?
SUB - FORNITORE PROVINCIA DI FIRENZE
Si. Perché sono fatti dalla Cina.
SABRINA GIANNINI
Io non vedo l’etichetta però...
SUB - FORNITORE PROVINCIA DI FIRENZE
No, poi Dolce & Gabbana lo fanno, per esempio se lo fanno materiale 70% in Cina devono mettere Made in Italia, se lo fanno materiale 30% in Cina allora Made in Italia si può fare in Italia, allora per esempio noi facciamo la tracolla, portanome, facciamo tutta la fodera...
SABRINA GIANNINI
E così diventa made in Italy.
SUB - FORNITORE PROVINCIA DI FIRENZE
E diventa Made in Italy.
SABRINA GIANNINI
Quindi questa sarà made in Italy.
SUB - FORNITORE PROVINCIA DI FIRENZE
Made in Italia.
SABRINA GIANNINI
E chi è che gliela mette l’etichetta, gliela metti tu?
SUB - FORNITORE PROVINCIA DI FIRENZE
No, qui c’è un timbro, lo dobbiamo ancora fare qui.
SABRINA GIANNINI
Me lo fai vedere? Ah questa è già finita. Quelle lì sono finite?
SUB - FORNITORE PROVINCIA DI FIRENZE
Eccole qua. Vedi, e diventa Made in Italia.
SABRINA GIANNINI
Ah è quel timbro lì che mi hai fatto vedere.
SUB - FORNITORE PROVINCIA DI FIRENZE
Si però ci stanno tante cose, bisogna dimostrare i documenti, per trasporto, dogana. E’ vero diciamo il 70% i materiali sono fatti in Cina.
Grazie infinite. Lo leggo subito! :)
Questo invece è lo stream :
mms://rntlivewm.rai.it/raitre/report/report02122007_lusso.wmv
Ania
che le scarpe italiane siano le migliori al mondo è risaputo, comunque.
Non capisco perchè si voglia per forza buttare cacca su tutto ciò che è italiano, anche su ciò che potrebbe farci vantare.
Che ci siano anche parecchie ditte che pensano solo al profitto vendendo bullshit ma usando il marchio italiano per illudere i clienti non vuol dire che ci non possano essere ditte valide che hanno studiato ed investito in nome della qualità.
Guarda per esempio i giochi per i luna park, siamo i più grandi produttori al mondo roba che comprano anche gli USA da noi e tra un pò anche la Cina ;)
Il problema non è che la scarpa italiana sia la migliore del mondo. Il vero problema del caso, ma questo è OT, è che l'imprenditoria italiana non investe proprio nelle persone. C'è la cultura della scarpa ( e un pò tutti quelli delle mie parti crescono a pane e scarpe ), ci sono le persone valide, ma queste non vengono valorizzate, a scapito di favoritismi e parentele. Insomma, siamo stati i migliori al mondo ( indubbio ), forse lo siamo ancora, ma non credo proprio lo saremo ancora per molto, visto l'andazzo.
I cinesi mica stanno a guardare mentre si porta lì la produzione, non sono fessi!;)
Poi si riempiono la bocca di paroloni come concorrenza, qualità, made in italy e parlano di "fare sistema", gli imprenditoruccoli furbetti italiani. Si guardassero allo specchio e si vedessero nella loro mediocrità, prima di stracciarsi le vesti per la concorrenza cinese etc. Fanno pena.-
P.s. Forte la Cancellieri che scrocca scarpe e poi ne tesse le lodi sulla TV nazionale... pagata da noi.
a quanto pare tutti o quasi i giornalisti di moda sono dei venduti, la cancellieri mi sembra che faccia dei servizi di modo pacchiani e finti
majin mixxi
03-12-2007, 21:19
a me pare che la maggioranza delle cose dette ieri si sapeva da anni,e ho visto anche un po' di malafede
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.