c.m.g
01-12-2007, 00:17
29.11.2007
http://www.anti-phishing.it/image.news/wallet.jpg
Un incredibile giro d'affari che in anno avrebbe fruttato circa un milione e mezzo di euro. Tutto grazie allo skimming, odiosa tecnica di clonazione delle carte di credito. E' quanto scoperto dai carabinieri della stazione Monviso di Torino che hanno fatto scattare le manette intorno ai polsi di un giovane cittadino della Costa d’Avorio di appena 21 anni, accusato di ricettazione di carte di credito clonate.
L’ivoriano, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, avrebbe utilizzato i documenti bancari duplicati per pagare bollette ad altre persone, acquistare merce on line e rivenderla ma anche biglietti ferroviarie e aerei. Ogni mese l’uomo avrebbe fatto pervenire in Nigeria dalle 20 alle 30 mila euro al mese. L'indagine avrebbe avuto avvio alcuni mesi fa, dopo che i carabinieri torinesi aveva bloccato un cuoco toscano che faceva acquisti con carte clonate.
A seguito di ulteriori accertamenti i militari sono venuti in contatto con una societa' di vendite on line che ha segnalato alcune anomalie negli acquisti. I carabinieri hanno accertato che c'era un cliente che comperava beni sempre piu' costosi pagandoli con carte di credito clonate. Alcuni giorni fa i militari, sostituendosi ai fattorini, hanno provveduto alla consegna di due televisori lcd per un valore di 1.500 euro. A ritirarli si sono presentati due cittadini stranieri, un nigeriano e un senegalese, che sono stati denunciati. Uno dei due avrebbe detto di lavorare per un altro straniero a cui era destinata la merce.
A quel punto i militari dell'Arma si sono presentati a casa dell'ivoriano scoprendo il maxi giro di affari. È stato rinvenuto anche un computer sul quale erano presenti ben 19 nominativi di correntisti con relativi codici numerici di documenti bancari degli intestatari. Alcuni erano già stati truffati, per altri il furto dei dati finanziari era ancora in corso d’opera, dal momento che i militari sono giunti mentre erano in esecuzione le operazioni di clonazione.
Nell'appartamento e' inoltre stato scoperto materiale acquistato con le carte clonate, orologi, cellulari, borse griffate, per un valore di circa 50 mila euro, contante per 35 mila euro e, soprattutto, bollette riferite all'ultimo bimestre per un totale di 60mila euro, alcune delle quali riferite anche a italiani con attivita' commerciali in Sicilia ed Emilia Romagna.
Secondo le accuse l'attivita' dell'ivoriano, che ogni mese spediva in Nigeria dai 20 ai 30 mila euro, andava avanti da almeno due anni. Con lui e' stata arrestata anche una nigeriana titolare di un phone center accusata di favoreggiamento e che, al momento dell'intervento dei carabinieri, ha aggredito i militari.
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/news/articoli/news3011072.php)
Questa opera è distribuita secondo le regole di licenza Creative Commons (http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/) http://punto-informatico.it/images/ccpi.png (http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/)
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Un incredibile giro d'affari che in anno avrebbe fruttato circa un milione e mezzo di euro. Tutto grazie allo skimming, odiosa tecnica di clonazione delle carte di credito. E' quanto scoperto dai carabinieri della stazione Monviso di Torino che hanno fatto scattare le manette intorno ai polsi di un giovane cittadino della Costa d’Avorio di appena 21 anni, accusato di ricettazione di carte di credito clonate.
L’ivoriano, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, avrebbe utilizzato i documenti bancari duplicati per pagare bollette ad altre persone, acquistare merce on line e rivenderla ma anche biglietti ferroviarie e aerei. Ogni mese l’uomo avrebbe fatto pervenire in Nigeria dalle 20 alle 30 mila euro al mese. L'indagine avrebbe avuto avvio alcuni mesi fa, dopo che i carabinieri torinesi aveva bloccato un cuoco toscano che faceva acquisti con carte clonate.
A seguito di ulteriori accertamenti i militari sono venuti in contatto con una societa' di vendite on line che ha segnalato alcune anomalie negli acquisti. I carabinieri hanno accertato che c'era un cliente che comperava beni sempre piu' costosi pagandoli con carte di credito clonate. Alcuni giorni fa i militari, sostituendosi ai fattorini, hanno provveduto alla consegna di due televisori lcd per un valore di 1.500 euro. A ritirarli si sono presentati due cittadini stranieri, un nigeriano e un senegalese, che sono stati denunciati. Uno dei due avrebbe detto di lavorare per un altro straniero a cui era destinata la merce.
A quel punto i militari dell'Arma si sono presentati a casa dell'ivoriano scoprendo il maxi giro di affari. È stato rinvenuto anche un computer sul quale erano presenti ben 19 nominativi di correntisti con relativi codici numerici di documenti bancari degli intestatari. Alcuni erano già stati truffati, per altri il furto dei dati finanziari era ancora in corso d’opera, dal momento che i militari sono giunti mentre erano in esecuzione le operazioni di clonazione.
Nell'appartamento e' inoltre stato scoperto materiale acquistato con le carte clonate, orologi, cellulari, borse griffate, per un valore di circa 50 mila euro, contante per 35 mila euro e, soprattutto, bollette riferite all'ultimo bimestre per un totale di 60mila euro, alcune delle quali riferite anche a italiani con attivita' commerciali in Sicilia ed Emilia Romagna.
Secondo le accuse l'attivita' dell'ivoriano, che ogni mese spediva in Nigeria dai 20 ai 30 mila euro, andava avanti da almeno due anni. Con lui e' stata arrestata anche una nigeriana titolare di un phone center accusata di favoreggiamento e che, al momento dell'intervento dei carabinieri, ha aggredito i militari.
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/news/articoli/news3011072.php)
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