View Full Version : OGM?
stbarlet
28-11-2007, 08:57
"Il governo mentì sugli Ogm"
VANNI CORNERO
Sul mais Ogm questa volta lo scontro si tinge di giallo. Ieri il coordinamento «Sagri», costituito da ricercatori e associazioni favorevoli alle biotecnologie agrarie, in una conferenza stampa a Roma ha denunciato l’insabbiamento dei risultati di uno studio sul mais geneticamente modificato condotto in Italia.
«Questa ricerca - afferma il “Sagri” - era stata commissionata nel 2005 dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (l’Inran) del ministero per le Politiche Agricole a un docente dell’Università di Milano, Tommaso Maggiore. Il professor Maggiore era tenuto per contratto a non divulgare i dati, mentre l’Inran ha omesso dalle proprie comunicazioni una parte rilevante dei risultati, nonostante fossero stati ottenuti con fondi pubblici e avessero evidenti ricadute per le politiche a tutela della salute dei consumatori». Un’accusa confermata dallo stesso Maggiore a Gilberto Corbellini, professore di Storia della Medicina all’Università La Sapienza: «Anche in Italia abbiamo da tempo le prove che il mais Ogm ha una resa maggiore ed è più sicuro per la salute - ha rivelato Maggiore al collega - ma queste prove, comprese quelle che ho raccolto personalmente, sono state nascoste».
Sempre secondo le accuse del «Sagri» lo studio, condotto per conto dell’Inran, ha rinvenuto nel mais convenzionale un contenuto allarmante di fumonisine, superiore alle soglie consentite dalla normativa europea. Questo valore si è dimostrato 100 volte più alto di quello del mais Ogm (il mais Bt) resistente alla piralide (il peggior parassita del granturco) e coltivato nello stesso campo sperimentale. Le fumonisine sono sostanze cancerogene e teratogene, prodotte dal fungo Fusarium, che prolifera in presenza della piralide. Il parassita e le tossine che si accumulano in sua presenza rappresentano un problema cronico per la maiscoltura italiana. E nelle conclusioni del coordinamento si stima che metà del mais italiano contenga livelli di fumonisine superiori al tetto fissato dal regolamento 1126/2007 e quindi vada considerato fuorilegge per il consumo umano.
La linea degli scienziati del coordinamento «Sagri» si può riassumere così: il mais Bt (ovvero geneticamente modificato) dà una resa maggiore e, facendo un calcolo sommario in base al prezzo di mercato del 2005, si può stimare che, coltivandolo al posto di quello convenzionale, gli agricoltori italiani avrebbero ricavato già due anni fa un miliardo di euro in più. Inoltre è più sicuro per la salute.
Di conseguenza per il «Sagri» è assurdo che si continui a discutere dei rischi teorici degli Ogm, mentre si nascondono i rischi reali dei prodotti convenzionali a cui l’ingegneria genetica consentirebbe di rimediare. «E’ inoltre gravissimo - sottolineano al coordinamento - che il legislatore e i consumatori siano stati tenuti all’oscuro di informazioni utili per proteggere la salute degli Italiani».
Fin qui le accuse, ma in serata è giunta una smentita alle affermazioni del «Sagri» dal presidente dell’Inran, Carlo Cannella. «Nessuno ha svolto indagini per conto nostro sulle microtossine, se non il Laboratorio deputato dell’Istituto Superiore della Sanità - ha precisato -. Inoltre nessuno ha mai voluto occultare nulla. Le ricerche sulla presenza di microtossine nel mais hanno rilevato solo in un caso su 100 una presenza sopra i limiti che comunque era nell’ordine del 20% e non 100 volte superiore. Non si è ritenuto di comunicare l’unico dato riscontrato oltre la norma sui numerosi campioni, in quanto, appunto, isolato e non attendibile. Un solo dato anomalo non significa che tutta la produzione italiana di mais sia inquinata. E per la cronaca - conclude il presidente dell’Inran - nelle analisi svolte dal laboratorio dell’Iss risultava che anche i campioni di mais Ogm non erano esenti da microtossine».
La fonte è tuttoscienze, settimanale "scientifico" de "La stampa".
http://cc.msnscache.com/cache.aspx?q=72376441179997&lang=it-IT&w=d8ae67be
Il tizio verso la fine fa un po' confusione. Il mais non OGM non contiene tossine per 100 volte la soglia. E' il mais OGM che ne contiene 100 volte meno.
Per approfondire e con altri riferimenti:
http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2007/11/16/mais-micotossine-e-le-precauzioni/
DVD_QTDVS
28-11-2007, 20:57
ci credo che, se il mais naturale non viene protetto da antiparassitari,
si riempie di bacherozzi che sicuramente producono tossine e zozzerie varie ;)
Fare uno studio così mi sembra chiedersi che risultato si vuole e darsi ragione da
soli....
Sono oramai stufo dei soliti articolisti o agenzie che dicono "Gli Scienziati dicono che : xxxxxxxxxxx " tutta fuffa, che se anche fosse vera parte però da premesse
sbagliate, e i risultati non possono essere altro che la naturale conseguenza..
ci credo che, se il mais naturale non viene protetto da antiparassitari,
si riempie di bacherozzi che sicuramente producono tossine e zozzerie varie ;)
Fare uno studio così mi sembra chiedersi che risultato si vuole e darsi ragione da
soli....
Sono oramai stufo dei soliti articolisti o agenzie che dicono "Gli Scienziati dicono che : xxxxxxxxxxx " tutta fuffa, che se anche fosse vera parte però da premesse
sbagliate, e i risultati non possono essere altro che la naturale conseguenza..
No aspetta... I bacherozzi, come li chiami tu, possono mandare a donnine il raccolto o farlo diventare brutto, ma in genere non sono pericolosi per l'uomo. Nel link riportato da me, si dice che il 75% del mais Italiano contiene quella tossina, CANCEROGENA E TERATOGENA oltre la soglia di legge e invece di autorizzare il mais OGM... Raddoppiano la soglia. Varie conseguenze:
- Anche con la soglia aumentata, COMUNQUE il 50% del mais Italiano è oltre la soglia.
- Piuttosto che autorizzare il mais OGM che FORSE POTREBBE fare male (e probabilmente no, visto che dove si usa non vedo le persone morire come mosche), preferiscono vendere mais non OGM che SICURAMENTE FA MALE...
Il tizio verso la fine fa un po' confusione. Il mais non OGM non contiene tossine per 100 volte la soglia. E' il mais OGM che ne contiene 100 volte meno.In effetti poco prima dice proprio così.
Ma mi spieghi perché allora Cannella afferma che solo l'1% delle piante supera i limiti, e non il 75% che dici tu?
Fare uno studio così mi sembra chiedersi che risultato si vuole e darsi ragione da soli.... A me invece la cosa sembra abbastanza chiara. Tu ci vedi un complotto per imporci gli OGM?
In effetti poco prima dice proprio così.
Ma mi spieghi perché allora Cannella afferma che solo l'1% delle piante supera i limiti, e non il 75% che dici tu?
A me invece la cosa sembra abbastanza chiara. Tu ci vedi un complotto per imporci gli OGM?
Il 75% l'ho preso da quel link nel mio primo post. E' uno scienziato che scrive sulle scienze e mette i riferimenti a tutto quello che dice, quindi mi fido. L'1% forse e il mais regolare DOPO che hanno alzato il limite. Prima di alzarlo era 75%... ;)
Il 75% l'ho preso da quel link nel mio primo post. E' uno scienziato che scrive sulle scienze e mette i riferimenti a tutto quello che dice, quindi mi fido. L'1% forse e il mais regolare DOPO che hanno alzato il limite. Prima di alzarlo era 75%... ;)Sì, ok, ma io ti chiedevo di spiegare quella differenza, non di riferirmela. In particolare, ora ti chiederei di spiegare perché, dopo che hanno alzato il limite, il 50% delle colture era comunque oltre (secondo quanto hai affermato prima), mentre poi ipotizzi l'1%...
Insomma, queste differenze di vedute si traducono in cifre assurdamente differenti, anche se si parla di un argomento scientifico.
...però è bene guardare avanti e non chiudere alla ricerca, altrimenti rischiamo grosso quando il terrorismo psicologico ingiustificato ed ideologizzato alla Greenpeace non farà + presa sulle masse.Ti dirò: non ho mai creduto che gli OGM minacciassero i nostri prodotti tipici, se non sul prezzo, ma l'alternativa è quella di usare prodotti OGM o venire invasi da prodotti esteri, e saremmo punto e a capo.
Sono convinto che siano gli uomini a fare i prodotti, non le piante. Oggi possiamo rendere un organismo più resistente, ma un'uva più buona?
Non so dove quella persona prenda la cifra dell'1%... Mi sa di cifra sparata a caso per portare acqua al suo mulino, anche perchè non dice che hanno dovuto alzare il limite di legge per far rientrare il mais... Dario Bressanini si è documentato (se vai sul suo blog, il link che ho messo, trovi i riferimenti) e dice che anche alzando la soglia il 50% del mais è fuori legge. Credo più a lui che porta link, che a quella persona che spara numeri, senza riferimenti a documenti consultabili e per di più è anche parte in causa... ;)
Credo più a lui che porta link, che a quella persona che spara numeri, senza riferimenti a documenti consultabili e per di più è anche parte in causa... ;)Purtroppo, quando si tratta di argomenti "scottanti" soprattutto per motivi ideologici la scienza è la puttana della politica. E capitano queste magagne.
Altro articolo di Bressanini... Ancora falsità e omissione di notizie (positive) sugli OGM... :rolleyes: E una chicca sulla finanziaria: finanziamenti (3-5 milioni di euro) a fantomatici istituti contro le coltivazioni OGM, anche se non hanno mai pubblicato alcunchè su una qualsiasi rivista scientifica...
"Nature" ci stronca dal punto di vista scientifico. I media (tranne "Il Giornale" e "La stampa") non parlano del risultato favorevole agli OGM... Bello schifo...
http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2007/12/17/quando-nature-si-occupa-dellitalia/
Quando Nature si occupa dell’Italia
Di solito, quando la prestigiosissima rivista scientifica Nature si occupa dell’Italia, lo fa per bacchettarci. E’ successo a novembre, quando un editoriale molto duro invitava il Ministro Livia Turco a non rinnovare la carica di direttore dell’Istituto Superiore di Sanità a Enrico Garaci perchè:
Garaci manca della fiducia tra i suoi pari che un direttore dell’ISS necessita. Turco dovrebbe ritirare la nomina e seguire la procedura adottata con successo dal suo collega, il Ministro della ricerca Fabio Mussi, nel coprire posizioni di vertice.
Garaci, sosteneva Nature, come membro del gruppo cattolico conservatore Scienza e Vita, ha gestito i finanziamenti pubblici delle ricerche sulle cellule staminali in modo poco trasparente. Una copia dell’editoriale la potete trovare anche sul sito del Ministero della Ricerca. Ora, Nature Biotechnology, in un editoriale intitolato “Un’altra verità sconveniente” ribacchetta l’Italia sulla faccenda dei dati sperimentali di una sperimentazione in campo aperto favorevoli agli OGM, Sperimentazione effettuata con denaro pubblico. Ne avevamo parlato qualche tempo fa.
Dice Nature: “In Europa, a quanto pare, nessuno vuole ascoltare se avete delle buone notizie riguardo agli OGM“. Vi traduco un pezzo dell’editoriale, che potete trovare interamente anche sul sito di SAgRi.
Erano disponibili nuovi dati [sugli OGM] a metà Novembre ma, stranamente, sono stati largamente ignorati. Di solito, la più piccola prova da patate caricate di tossine [si riferisce al caso Pustzai], o bruchi nutriti a forza in scatole da sandwich [si riferisce al caso della farfalla monarca], possono evidentemente essere considerate meritevoli dai media se solo c’è l’ombra di una modificazione genetica nel protocollo sperimentale. In modo simile, osservazioni altamente prevedibili di trasmissione di geni sono annunciate come sorprendenti e profonde se il DNA coinvolto è stato anche solo vicino ad un enzima Ligase, nelle ultime 1000 replicazioni. La ragione per cui i nuovi dati italiani - dall’unico test in campo di mais Bt in Italia dal 2000 - sono stati ignorati è semplice: mettono gli OGM in buona luce.
Il test è stato effettuato nel 2005 come parte di quello che si supponeva dovesse essere una panoramica sugli OGM in Italia. l’INRAN ha organizzato e finanziato una serie di attività attorno al cibo OGM e questioni correlate. Oltre a questo test, ha finanziato attività divulgative e sondaggi di opinione. I risultati dovevano essere presentati al pubblico nel 2006, ma i dati completi del test in campo non furono mai mostrati. Quando fu chiaro che né l’INRAN né il Ministro dell’Agricoltura avevano intenzione di pubblicare i dati, un piccolo gruppo di ricercatori ha tenuto una conferenza stampa il 13 Novembre.
I risultati del test erano spettacolari. Coinvolgevano quattro campi di 3600 metri quadri, un paio per due varietà di mais Bt OGM (MON810) e altri due per le corrispettive controparti isogeniche non OGM [cioè con lo stesso genoma tranne il gene inserito che li rende resistenti alla Piralide]. Il test è stato progettato e condotto non da una cattiva multinazionale, ma da un rispettabile agronomo dell’Università di Milano, Tommaso Maggiore. Egli ha mostrato come nelle condizioni di campo il mais Bt può aiutare a mantenere rese che sono del 28-43% più alte che le controparti non transgeniche. I risultati sono quasi sicuramente atipici perché le condizioni, climatiche e altro, durante il 2005 sono state particolarmente felici per la piralide e particolarmente cattive per i coltivatori italiani di mais. In un anno più tipico, la perdita di resa dovuta all’insetto avrebbero potuto essere solo del 10-15% del raccolto.
A parte i benefici della produttività, il MON810 ha anche surclassato il mais convenzionale in termini di livelli di fumonisine, tossine che sono prodotte da funghi capaci di infettare la pianta attraverso le lesioni causare dalla piralide. il MON810 contiene 60 parti per miliardo o meno di fumonisine, mentre la varietà non OGM ne contiene 6000, un livello non adatto per il consumo umano per la legge Italiana e Europea. Se fosse stato il mais transgenico MON810 a contenere alti livelli di tossine, l’interesse dei politici, dei media e del pubblico nei dati sarebbe stato probabilmente intenso. Ma la risposta a questi dati sconvenienti è stata poco ricettiva, nel migliore dei casi.
La conferenza stampa del 13 Novembre ha seguito molti mesi di campagna intensa della coalizione di oltre 30 gruppi che sostengono di rappresentare 11 milioni di Italiani che si oppongono al cibo OGM. La coalizione “Liberi da OGM”, che comprende molte associazioni di agricoltori, di consumatori e gruppi ecologisti come Greenpeace e il WWF ha organizzato quasi 2000 eventi distinti e in un referendum finto ha raccolto 3 milioni di firme per chiedere il bando completo di tutti li OGM in Italia. 14 delle 20 regioni Italiane si sono già dichiarate OGM-free.
I dati delle fumonisine dal test sarebbero stati particolarmente imbarazzanti per la coalizione. Molti dei suoi membri hanno fatto campagne contro una proposta di abbassare il livello di soglia delle fumonisine da 4000 a 2000 parti per miliardo, in gran parte perché per l’agricoltura biologica, con il suo limitato arsenale di agenti antifungini, sarebbe stato difficile rimanere al di sotto di quel livello. Infatti, nell’anno in cui il test è stato effettuato, più del 50% del mais italiano ha superato le 4000 parti per miliardo di fumonisine, e sarebbe stato considerato non adatto al consumo umano; se fossero stati adottati i nuovi limiti, praticamente tutto il mais italiano sarebbe stato inadatto al consumo umano.
E’ ironico quindi che uno dei leader della campagna “Liberi da OGM”, l’ex-studente agitatore Mario Capanna abbia proclamato che “L’Italia è conosciuta nel mondo per la qualità dei suoi prodotti naturali… la sua vasta eredità di biodiversità che non dovrebbe essere minacciata dall’agricoltura transgenica”
La reazione dei media alla conferenza stampa del 13 Novembre è stata tiepida. Invece che riportare i dati positivi, o rintuzzare il ministro dell’Agricoltura sulle implicazioni della soppressione dei dati, solo alcuni operatori hanno ritenuto la storia interessante. I quotidiani La Stampa e Il Giornale hanno stampato la notizia ed alcuni altri quotidiani hanno dato un breve riassunto nelle loro versioni online. Alcune stazioni radio hanno intervistato i ricercatori coinvolti, ma non c’è stata copertura TV. Un rispettabile settimanale, il magazine L’Espresso, si è rifiutato di riportare la storia perché la sua politica editoriale è di “opposizione agli OGM.”
Il ritorno della presidenza dell’Unione Europea al Portogallo, il mese scorso, ci rammenta che avere una “economia della conoscenza” si pensava fosse il solo modo di procedere per un’Europa di lavoratori ben pagati e scarsa di risorse naturali. Ma l’agenda di Lisbona è stata diluita da quando i Leader dell’Europa firmarono nel Marzo del 2000. E ora sembra che solo alcuni tipi di conoscenza siano i benvenuti da alcuni dei suoi leader nazionali, dalla stampa e dagli attivisti.
Non credo ci siano bisogno di commenti.
Voglio commentare invece una cosa che ho letto sui blog di due lettori [qui e qui], e cioè l’articolo 56-quater della finanziaria in discussione in parlamento:
Art. 56-quater. (Istituzioni di fondi per l’agricoltura esente da organismi geneticamente modificati e nel campo delle biotecnologie).
1. A decorrere dall’anno 2008, al fine di promuovere a livello internazionale il modello italiano di partecipazione informata del pubblico ai processi decisionali sull’emissione deliberata di organismi geneticamente modificati (OGM) e allo scopo di intraprendere azioni strutturali che favoriscano le filiere produttive nella dotazione di materia prima agricola esente da contaminazioni da OGM, in coerenza con le richieste dei consumatori, è istituito un apposito fondo, denominato «Fondo per la promozione di azioni positive in favore di filiere produttive agricole esenti da contaminazioni da organismi geneticamente modificati», presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, autorità nazionale competente in materia. Il Fondo può essere gestito anche in convenzione con fondazioni e associazioni indipendenti che operano in campo scientifico per lo sviluppo di modelli sperimentali e partecipati di governance e government dell’innovazione biotecnologica. Per la gestione del Fondo è prevista una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro per l’anno 2008.
2. A decorrere dall’anno 2008, al fine di favorire il dialogo tra scienza e società e di promuovere lo sviluppo della ricerca e della formazione avanzata, nel rispetto del principio di precauzione applicato al campo delle biotecnologie, è istituito un apposito fondo, denominato «Fondo per la promozione della ricerca e della formazione avanzata nel campo delle biotecnologie», presso il Ministero dell’università e della ricerca. Il Fondo può essere gestito anche in convenzione con fondazioni e istituti indipendenti. Per la gestione del Fondo è prevista una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro per l’anno 2008.
Il Senatore a vita Giulio Andreotti ama dire che “Chi pensa male fa peccato, … ma spesso ci azzecca”. Che dite, faccio peccato se penso che questi 2+3 = 5 milioni di euro siano un regalo per la “coalizione liberi da OGM” ?
“…modello italiano di partecipazione informata del pubblico ai processi decisionali sull’emissione deliberata di organismi geneticamente modificati…fondazioni e associazioni indipendenti che operano in campo scientifico per lo sviluppo di modelli sperimentali e partecipati di governance e government dell’innovazione biotecnologica…“
Non so se citare Tognazzi e la sua “prematurata la supercazzola” o Totò con “Ma mi facci il piacere!”.
tognazzi.jpg toto.jpg
Chi “opera in campo scientifico” pubblica su riviste scientifiche internazionali dotate di referee. Non mi pare di aver visto recentemente su Nature qualche articolo dei membri della coalizione “liberi da OGM”.
Ministro De Castro, Lei che quando dirigeva Nomisma ha detto chiaro e tondo che l’Italia non può fare a meno degli OGM per le proprie produzioni agroalimentari di punta (Parmigiano, Grana, Parma, San Daniele), vuole per cortesia inserire nell’articolo una postilla che escluda esplicitamente quegli “istituti” che non abbiano al loro attivo pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali? Non vorrei fra qualche mese dovermi leggere l’ennesimo editoriale di Nature…
Ministro Mussi, Lei è il “mio” Ministro, visto che sono un ricercatore universitario. Non pensa che sarebbe meglio indirizzare quei 3 milioni in modo più preciso? Escludendo fantomatiche fondazioni (posso peccare ancora? :twisted: ), e indirizzarle magari agli studenti di dottorato Italiani, che percepiscono meno di 1000 euro al mese. E quelli, la ricerca scientifica, la fanno davvero!
Dario Bressanini
windsofchange
17-12-2007, 19:22
Credo che in italia si meriti di vedere soldi buttati a causa di tanta ignoranza... :doh:
E il declino continua inarrestabile. :(
E il declino continua inarrestabile. :(
:asd:
ormai il declino è sotto lo zero... praticamente si tratta di progresso :asd:
Dice Nature: “In Europa, a quanto pare, nessuno vuole ascoltare se avete delle buone notizie riguardo agli OGM“.Parole sante :nono:
Ormai gli Europei, tra cui senza dubbio gl'Italiani, hanno la testa talmente infarcita dell'equivalenza OGM = male che smentirla sarebbe come togliergli la sedia da sotto le chiappe. Per questo non ne vogliono sapere, ed in un certo senso c'è da capirli.
Ringraziamo gli ecoglioni vari per tutta la disinformazione ideologica. :muro:
Parole sante :nono:
Ormai gli Europei, tra cui senza dubbio gl'Italiani, hanno la testa talmente infarcita dell'equivalenza OGM = male che smentirla sarebbe come togliergli la sedia da sotto le chiappe. Per questo non ne vogliono sapere, ed in un certo senso c'è da capirli.
Ringraziamo gli ecoglioni vari per tutta la disinformazione ideologica. :muro:
Ci permettiamo di fare tanto i buffoni perché non abbiamo avuto crisi nella produzione agricola ma, se per qualche motivo questa dovesse verificarsi, io credo proprio che fra lo scegliere di morire di fame o mangiare cibi ogm la gente abbia difficoltà a scegliere la seconda opzione. E per chi si dovesse ostinare a non volerli mangiare beh pazienza, selezione naturale! :D
Ci permettiamo di fare tanto i buffoni perché non abbiamo avuto crisi nella produzione agricola ma, se per qualche motivo questa dovesse verificarsi, io credo proprio che fra lo scegliere di morire di fame o mangiare cibi ogm la gente abbia difficoltà a scegliere la seconda opzione. E per chi si dovesse ostinare a non volerli mangiare beh pazienza, selezione naturale! :DHai ben detto: per convincere la gente che certe posizioni pregiudiziali non servono a niente ed anzi spesso si rivelano deleterie, spesso la soluzione è riuscire a fargli provare sulla pelle cosa significano.
Ci sono decine di Paesi che invece soffrono i problemi della fame, e qui possiamo permetterci il lusso di indignarci perché usano OGM, si rendono schiavi delle multinazionali, ecc.
Intanto, però, si sfamano.
Gli altri problemi sono collaterali non agli OGM in sé, ma alla cecità di chi non accetta gli OGM tout court. Ci fosse un progetto di diffusione "equa & solidale" (qualunque cosa voglia dire) degli OGM staremmo meglio tutti.
Gli Stati Uniti invece mangiano OGM perché... boh, forse semplicemente gli conviene ed hanno meno fisime di noi. :rolleyes:
Altro articolo di un altro blogger de "Le scienze", che cita e linka anche l'articolo di Bressanini che ho riportato sopra... Qui parla degli OGM e della ricerca dal punto di vista dei finanziamenti... Come potete immaginare, la finanziaria finanzia ricerche poco utili (ma probabilmente gestite da amici) con 2mln di euro e taglia i fondi ad altre ricerche serie...
http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2007/12/19/quattrini-gettati-alle-ortiche/
Ecco il testo:
Quattrini gettati alle ortiche
Due milioni di euro da gestire in collaborazione con associazioni impegnate nello sviluppo “di modelli sperimentali e partecipati di governance e government dell’innovazione biotecnologica”. A parte che si fatica a capire, questi fondi sono istituiti dall’articolo 177 della Finanziaria approvata dalla Camera e destinati, come hanno scritto Anna Meldolesi su “Il Riformista” e Roberto De Fez su “Libero” nei giorni scorsi, alla Fondazione Diritti Genetici. Ovvero a Mario Capanna, che ha promosso la campagna “Liberi da OGM” con affermazioni scientificamente infondate. Se non l’avete letto, c’è un bel post sul blog di Dario Bressanini, che demolisce, su basi scientifiche, una leggenda metropolitana che Capanna ha contribuito a divulgare.
Ebbene, due milioni di euro sono parecchi. A cui si aggiungono, peraltro, quelli dell’articolo 178, con destinazione non ben identificata.
Per la ricerca scientifica, invece, che non ha nulla a che vedere con la governance e il government (mah) i fondi mancano sempre: 40 milioni in meno quest’anno.
Per darvi un’idea di come sono finanziati i progetti di ricerca, invece, vi segnalo qualche dato dai Progetti di ricerca di interesse nazionale (con l’acronimo PRIN, dal suono orrendo). Tra quelli finanziati nel 2006, di durata biennale, ho scovato un progetto di Guido Altarelli, dell’Università di Roma Tre, per “Modelli teorici, calcoli di precisione e metodi di simulazione per la prossima fase di esperimenti in fisica delle particelle”: 188.500 euro. Il gruppo di Giacomo Rizzolatti (lo scopritore dei neuroni specchio, uno dei massimi neuroscienziati mondiali), per studi su “Sistema motorio e funzioni cognitive” (quisquilie, direbbe Totò…) ha avuto un finanziamento di 174.000 euro. Angelo Vescovi, per “Utilizzo di cellule staminali neurali tumorali come modello di studio in vitro e in vivo di glioblastoma adulto umano” ha raccolto 86.000 euro. Sempre in due anni.
È solo qualche esempio. Ma che volete che siano queste ricerche rispetto a “modelli sperimentali e partecipati di governance e government dell’innovazione biotecnologica”? Meglio dare i quattrini a qualcuno che, senza alcun sostegno scientifico, prova a convincere le massaie che le fragole OGM (mai esistite) sapevano di pesce…
Se quei due milioni finiti in Finanziaria dovranno servire a nuove campagne ideologiche contro gli OGM (parentesi: io non sono pro-OGM, mettetevelo bene in testa subito, prima di iscrivermi d’ufficio alla lista dei “servi delle multinazionali”. Anche perché essere pro o contro, in assoluto, è un tantino dogmatico per i miei gusti…), allora tanto valeva gettarli alle ortiche. Quelle, di sicuro, sono biologiche…
No aspetta... I bacherozzi, come li chiami tu, possono mandare a donnine il raccolto o farlo diventare brutto, ma in genere non sono pericolosi per l'uomo. Nel link riportato da me, si dice che il 75% del mais Italiano contiene quella tossina, CANCEROGENA E TERATOGENA oltre la soglia di legge e invece di autorizzare il mais OGM... Raddoppiano la soglia. Varie conseguenze:
- Anche con la soglia aumentata, COMUNQUE il 50% del mais Italiano è oltre la soglia.
- Piuttosto che autorizzare il mais OGM che FORSE POTREBBE fare male (e probabilmente no, visto che dove si usa non vedo le persone morire come mosche), preferiscono vendere mais non OGM che SICURAMENTE FA MALE...
E' vero, le tossine sono contenute nel terreno (il terreno le accumula negli anni di colture sempre simili) e non vengono portate da insetti e similia...
Sono contento che finalmente vengano fuori queste cose, ulteriore dimostrazione della non pericolosità (o minor pericolosità, a seconda di dove la si guardi) degli OGM rispetto alle colture per così dire "naturali"...
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