Hebckoe
26-11-2007, 11:48
Unabomber, il verdetto dei periti
il lamierino è stato alterato
VENEZIA - "Le conclusioni della perizia dicono che il lamierino è stato alterato". Il procuratore capo di Venezia, Vittorio Borraccetti, ha confermato le indiscrezioni sull'esame disposto dal gip che ha accertato la manomissione del lamierino di un ordigno inesploso attribuito a Unabomber. "E' la fine di un incubo" ha commentato a caldo l'unico indagato nell'inchiesta, l'ingegnere friulano Elvo Zornitta. "Finalmente posso dire che la verità è emersa" ha affermato, "devo esprimere pubblicamente la mia sorpresa per il coraggio dimostrato dai periti nel sostenere la verità".
"Il perito del giudice" ha dichiarato Borraccetti "dice che c'è stata una alterazione, consistita nel taglio che è stato fatto sulla lamiera, che ha lasciato una traccia". Il magistrato non ha voluto però fare commenti sulle conseguenze che questa svolta avrà sull'inchiesta. "Posso solo parlare della perizia perché questa ormai è stata depositata, e quindi giuridicamente è a conoscenza delle parti. Poi le prove si formeranno nel contraddittorio". Quanto alla possibilità che il lamierino sia stato manomesso nella sede del Lic, Borraccetti ha precisato che il perito non doveva spingersi a dare queste risposte.
L'ingegnere friulano non nasconde la gioia "per quanto accertato dalla perizia", una gioia che supera "il dolore che ci possa essere stato qualcuno che abbia cercato di incastrarmi. In generale, comunque, non ho mai portato rancore verso nessuno. Che la mia uscita di scena avvenga oggi o tra due mesi, ormai non ha più importanza" ha aggiunto Zornitta, "la cosa che più conta è che questa situazione, che da anni cercava di schiacciarmi, sia ormai alle spalle".
Sull'ipotesi di chiedere un risarcimento qualora venisse scagionato dalla vicenda, l'ingegnere si è dimostrato cauto: "Saranno i miei avvocati a decidere: mi sono sempre affidato alle loro strategie e non mi hanno mai deluso. Una cosa è certa: nessuna cifra - ha detto Zornitta - nemmeno la più imponente, potrà mai ripagarmi di quanto ho patito per essere stato trasformato in un mostro".
La famosa bottiglia di champagne, che Zornitta ha promesso di stappare quando si concluderà la vicenda, resterà però nel frigorifero ancora per un po'. "Sono troppo abituato a colpi di scena e a colpi bassi - ha detto l'ingegnere - per pensare di festeggiare prima di avere il decreto di archiviazione ben stretto tra le mani. Da quando mi è successa questa cosa di essere coinvolto nell'inchiesta su Unabomber - ha concluso - ho imparato a vivere giorno per giorno, senza guardare al domani con preoccupazione o speranza".
Il risultato tecnico "scagiona totalmente Elvo Zornitta" dichiara il difensore dell'indagato, l'avvocato Maurizio Paniz. "Il reperto è stato manipolato" riferisce Paniz, "e questo è avvenuto quando il lamierino si trovava in possesso del laboratorio indagini criminalistiche della polizia a Mestre". Secondo Paniz il confronto tra le foto scattate al lamierino nei diversi momenti in cui questo è stato esaminato dai tecnici di Ris e Polizia avrebbero permesso anche di "stabilire una data precisa in cui l'alterazione è avvenuta".
La manomissione del taglio del lamierino, che sarebbe così risultato compatibile con le microstrie di una forbice sequestrata a Zornitta, era già stata affermata da una precedente perizia di parte fatta eseguire dalla difesa di Zornitta, poi confermata dal Ris dei carabinieri. Ora Paniz, sulle base di nuovi reperti fotografici messi a disposizione dei propri consulenti, preannuncia che la difesa sta completando un supplemento della perizia di parte, che sarà depositato alle Procure che indagano sul caso, Venezia e Trieste.
Per Paniz vi sono due scenari che si aprono dopo questo risultato: "l'archiviazione nei confronti di Zornitta dato che questa, per ammissione della stessa accusa, era la prova del nove dell'inchiesta; dall'altro l'accertamento della responsabilità del Lic della Polizia, quindi dello Stato, per i gravi danni subiti dal mio assistito". "Quanto alle responsabilità personali - ha aggiunto - io non mi pronuncio. Non posso dire che siano solo in capo a Ezio Zernar, perché Zernar dirigeva un ufficio, il Lic, dove lavoravano molte persone".
(26 novembre 2007)
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/unabomber/conferma-alterazioni/conferma-alterazioni.html
il lamierino è stato alterato
VENEZIA - "Le conclusioni della perizia dicono che il lamierino è stato alterato". Il procuratore capo di Venezia, Vittorio Borraccetti, ha confermato le indiscrezioni sull'esame disposto dal gip che ha accertato la manomissione del lamierino di un ordigno inesploso attribuito a Unabomber. "E' la fine di un incubo" ha commentato a caldo l'unico indagato nell'inchiesta, l'ingegnere friulano Elvo Zornitta. "Finalmente posso dire che la verità è emersa" ha affermato, "devo esprimere pubblicamente la mia sorpresa per il coraggio dimostrato dai periti nel sostenere la verità".
"Il perito del giudice" ha dichiarato Borraccetti "dice che c'è stata una alterazione, consistita nel taglio che è stato fatto sulla lamiera, che ha lasciato una traccia". Il magistrato non ha voluto però fare commenti sulle conseguenze che questa svolta avrà sull'inchiesta. "Posso solo parlare della perizia perché questa ormai è stata depositata, e quindi giuridicamente è a conoscenza delle parti. Poi le prove si formeranno nel contraddittorio". Quanto alla possibilità che il lamierino sia stato manomesso nella sede del Lic, Borraccetti ha precisato che il perito non doveva spingersi a dare queste risposte.
L'ingegnere friulano non nasconde la gioia "per quanto accertato dalla perizia", una gioia che supera "il dolore che ci possa essere stato qualcuno che abbia cercato di incastrarmi. In generale, comunque, non ho mai portato rancore verso nessuno. Che la mia uscita di scena avvenga oggi o tra due mesi, ormai non ha più importanza" ha aggiunto Zornitta, "la cosa che più conta è che questa situazione, che da anni cercava di schiacciarmi, sia ormai alle spalle".
Sull'ipotesi di chiedere un risarcimento qualora venisse scagionato dalla vicenda, l'ingegnere si è dimostrato cauto: "Saranno i miei avvocati a decidere: mi sono sempre affidato alle loro strategie e non mi hanno mai deluso. Una cosa è certa: nessuna cifra - ha detto Zornitta - nemmeno la più imponente, potrà mai ripagarmi di quanto ho patito per essere stato trasformato in un mostro".
La famosa bottiglia di champagne, che Zornitta ha promesso di stappare quando si concluderà la vicenda, resterà però nel frigorifero ancora per un po'. "Sono troppo abituato a colpi di scena e a colpi bassi - ha detto l'ingegnere - per pensare di festeggiare prima di avere il decreto di archiviazione ben stretto tra le mani. Da quando mi è successa questa cosa di essere coinvolto nell'inchiesta su Unabomber - ha concluso - ho imparato a vivere giorno per giorno, senza guardare al domani con preoccupazione o speranza".
Il risultato tecnico "scagiona totalmente Elvo Zornitta" dichiara il difensore dell'indagato, l'avvocato Maurizio Paniz. "Il reperto è stato manipolato" riferisce Paniz, "e questo è avvenuto quando il lamierino si trovava in possesso del laboratorio indagini criminalistiche della polizia a Mestre". Secondo Paniz il confronto tra le foto scattate al lamierino nei diversi momenti in cui questo è stato esaminato dai tecnici di Ris e Polizia avrebbero permesso anche di "stabilire una data precisa in cui l'alterazione è avvenuta".
La manomissione del taglio del lamierino, che sarebbe così risultato compatibile con le microstrie di una forbice sequestrata a Zornitta, era già stata affermata da una precedente perizia di parte fatta eseguire dalla difesa di Zornitta, poi confermata dal Ris dei carabinieri. Ora Paniz, sulle base di nuovi reperti fotografici messi a disposizione dei propri consulenti, preannuncia che la difesa sta completando un supplemento della perizia di parte, che sarà depositato alle Procure che indagano sul caso, Venezia e Trieste.
Per Paniz vi sono due scenari che si aprono dopo questo risultato: "l'archiviazione nei confronti di Zornitta dato che questa, per ammissione della stessa accusa, era la prova del nove dell'inchiesta; dall'altro l'accertamento della responsabilità del Lic della Polizia, quindi dello Stato, per i gravi danni subiti dal mio assistito". "Quanto alle responsabilità personali - ha aggiunto - io non mi pronuncio. Non posso dire che siano solo in capo a Ezio Zernar, perché Zernar dirigeva un ufficio, il Lic, dove lavoravano molte persone".
(26 novembre 2007)
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/unabomber/conferma-alterazioni/conferma-alterazioni.html