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View Full Version : [NEWS] Thailandia, ISP come genitori


c.m.g
26-11-2007, 09:04
lunedì 26 novembre 2007

Bangkok - Non dovranno trapelare online i dati dei giovani netizen thailandesi. Chi lo garantirà? Saranno gli ISP i tutori della riservatezza e della sicurezza dei minori in rete. Lo ha annunciato (http://www.allheadlinenews.com/articles/7009233041) nei giorni scorsi il vice primo ministro Paiboon Wattanasiritham.

Email, indirizzi e numeri di telefono dei minori di 18 anni saranno banditi dalla rete thailandese. Non trapelerà nessun dettaglio nemmeno riguardo a genere e date di nascita; proibite la pubblicazione di foto e dei contatti che permettono di rintracciare i minorenni presso forum, social network e chat. Responsabili della cancellazione dei dati non saranno i giovani cittadini della rete, sempre più numerosi (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=6080) e attivi (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1792252&p=2): saranno gli ISP a monitorare i contenuti del web, saranno gli ISP a segnalare alle autorità gli operatori dei siti che non desisteranno dalla pubblicazione dei dati dei minori e a rimuovere i contenuti oggetto della violazione.

Prima che la palla passi ai provider, l'invito (http://www.asiamedia.ucla.edu/article-southeastasia.asp?parentid=82599) è rivolto ai gestori degli stessi siti web: entro un mese dovranno uniformarsi al regolamento e garantire la privacy ai minori, pena una multa massima di 60mila bath, quasi 1300 euro, e un periodo massimo di detenzione di sei mesi. A incorrere nella nuova policy sono almeno 50 fra i siti più popolari in Thailandia: non è dato sapere se le autorità locali abbiano inserito nel novero anche le versioni locali di servizi internazionali.

Nulla a che vedere con le precedenti strette repressive (http://punto-informatico.it/cerca.asp?s=thailandia+censura&o=0&t=4&c=Cerca) operate dal regime di Bangkok: il provvedimento è stato approvato e supportato dalla Commissione Nazionale che si erge a tutela dell'infanzia, capeggiata dallo stesso vice primo ministro. L'intento? Consentire alla giovane popolazione un pieno sviluppo risparmiandola dagli abusi che si perpetrano online, rendendo impossibile a chiunque l'accesso ai dati che i ragazzi sparpagliano in rete, inconsapevoli di ogni rischio.

Il riferimento non è esplicito, ma alcuni netizen locali individuano (http://www.thaivisa.com/forum/index.php?s=&showtopic=154791&view=findpost&p=1664707) nel provvedimento il tentativo del governo di scoraggiare interazioni tra giovani e adulti che possano sconfinare in abusi e violenze sessuali. Una questione per cui la Thailandia è spesso (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2089091) al centro (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2067960) delle cronache (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2089091).

C'è inoltre chi (http://yro.slashdot.org/comments.pl?sid=369821&cid=21468465) legge nel regolamento l'ennesima ventata censoria che spira nel paese asiatico: i provider vengono chiamati a vigilare e proibire come fossero i genitori dei ragazzi, ma solo l'affetto e l'autorità delle famiglie possono responsabilizzare appieno i giovani cittadini della rete.

Gaia Bottà


Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2124336)

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