View Full Version : Chi ha paura del DALAI LAMA?
http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_25/visita_dalai_lama_60e1e2d2-9b2f-11dc-8d30-0003ba99c53b.shtml
Fausto Bertinotti non concederà l'Aula di Montecitorio per la visita del Dalai Lama
Romano Prodi è orientato a non ricevere la guida spirituale tibetana. E così Massimo D'Alema
ah già....
nn bisogna scontentare gli amiconi CINESI....
squallido
tanto per gradire
http://www.whitehouse.gov/news/releases/2003/09/images/20030910_p33377-06a-515h.jpg
Fides Brasier
25-11-2007, 12:57
http://news.excite.it/estero/cina/482328
Cina, 'Papa non riceva Dalai Lama'
(ANSA)- PECHINO, 1 NOV - Se il Papa ricevera' il Dalai Lama 'sara' un'offesa al popolo cinese', ha detto un portavoce cinese sull'ipotesi di un incontro in Vaticano. Liu Jianchao, ha aggiunto che la Cina 'spera' che l' incontro non avvenga. Alla domanda sul perche' tanti capi di Stato e di governo - tra cui il presidente Usa George W. Bush, il cancelliere tedesco Angela Merkel ed il premier canadese Stephen Harper - abbiano ricevuto il leader tibetano, Liu ha risposto che essi vengono 'imbrogliati' dal Dalai Lama.
La notizia e' del 1 novembre.
Sentito poco fa al telegiornale: il papa non ricevera' il dalai lama...
http://news.excite.it/estero/cina/482328
La notizia e' del 1 novembre.
Sentito poco fa al telegiornale: il papa non ricevera' il dalai lama...
ah beh quindi?
non mi pare che il papa sia incaricato di qualche responsabilità nello stato italiano....a differenza di un prodi o d'alema
tanto per gradire
http://www.whitehouse.gov/news/releases/2003/09/images/20030910_p33377-06a-515h.jpg
Non mi pare il parlamento americano.....Bertinotti ha detto che non può riceverlo nell'AULA PARLAMENTARE, fuori lo riceve eccome.
Fausto Bertinotti non concederà l'Aula di Montecitorio per la visita del Dalai Lama a Roma. «Nell'emiciclo si svolgono solo lavori parlamentari, non celebrazioni», spiegano i suoi collaboratori e infatti l'unica eccezione che ha fatto il presidente della Camera è stata quella di ospitare i presidenti dei Parlamenti stranieri: «Si potrà organizzare un incontro nella Sala Gialla, con tutti gli onori»
non mi pare che il papa sia incaricato di qualche responsabilità nello stato italiano....a differenza di un prodi o d'alema
Ma il Dalai Lama non è un politico Zuper, è un capo religioso e non ci sono obblighi formali tra religione e politica :mbe:
Fides Brasier
25-11-2007, 13:05
ah beh quindi?
non mi pare che il papa sia incaricato di qualche responsabilità nello stato italiano....a differenza di un prodi o d'alemaera giusto per completare l'elenco delle persone che hanno paura del dalai lama ;)
e anche il papa lo fa per un motivo ben preciso, ovvero per non compromettere il dialogo con le autorita' cinesi riguardo la presenza di preti in cina.
e poi occorre aggiungere che tu hai riportato solo una parte dell'articolo, estrapolando solo due frasi e facendo credere che la discussione sia gia' chiusa, mentre in realta' non e' cosi':
Perché questa volta il partito pro-Tibet non demorde: guidato da Benedetto Della Vedova, ex radicale ora in Forza Italia, è riuscito a raccogliere 165 firme, e punta alle 315, cioè alla metà del Parlamento, per chiedere che il Dalai Lama possa avere accesso «al cuore della democrazia italiana». Si sono iscritti al «partito dei diritti umani» oltre alla vicepresidente della Camera Giorgia Meloni (An), un lungo elenco di deputati di Forza Italia, il casiniano Luca Volontè. Ma anche un buon numero di parlamentari che sostengono il governo Prodi: da Roberto Giachetti e Pietro Marcenaro del Pd a Pietro Folena di Rifondazione e a Grazia Francescato dei Verdi, e praticamente l'intero gruppo della Rosa nel Pugno. Non è contrario alla causa anche il vicepresidente della Camera Carlo Leoni. A loro si aggiungono gli amministratori locali piemontesi, tutti Pd di osservanza veltroniana, e lo stesso sindaco di Roma: ad invitare il Dalai Lama è stato infatti il sindaco di Torino Sergio Chiamparino per conferirgli la cittadinanza onoraria; Mercedes Bresso, presidente della Regione [Piemonte], lo riceverà (senza tutti i dubbi che ha invece Roberto Formigoni) e anche Veltroni potrà stringergli la mano all'incontro annuale a Roma con i premi Nobel.
http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_25/visita_dalai_lama_60e1e2d2-9b2f-11dc-8d30-0003ba99c53b.shtml
ah già....
nn bisogna scontentare gli amiconi CINESI....
squallido
o non bisogna scontentare gli amiconi della CEI?
altrettanto squallido.
fastezzZ
25-11-2007, 13:09
Ma il Dalai Lama non è un politico Zuper, è un capo religioso e non ci sono obblighi formali tra religione e politica :mbe:
Non è solo un capo religioso, e anche la massima autorità politica tibetana visto che presiede il governo tibetano in esilio ;) .
greasedman
25-11-2007, 13:10
Non mi pare il parlamento americano.....Bertinotti ha detto che non può riceverlo nell'AULA PARLAMENTARE, fuori lo riceve eccome.
Fausto Bertinotti non concederà l'Aula di Montecitorio per la visita del Dalai Lama a Roma. «Nell'emiciclo si svolgono solo lavori parlamentari, non celebrazioni», spiegano i suoi collaboratori e infatti l'unica eccezione che ha fatto il presidente della Camera è stata quella di ospitare i presidenti dei Parlamenti stranieri: «Si potrà organizzare un incontro nella Sala Gialla, con tutti gli onori»
Infatti, non vedo in cosa costituirebbe lo scandalo se lo ricevono in una sala anzichè alla camera.
Urge tosto una commissione parlamentare.
Fallen Angel
25-11-2007, 13:16
Infatti vedo come più opportuno ed interessante un incontro con il Papa che con le istituzioni. Specie in supporto di una politica ecumenica ed interspirituale del Vaticano.
Mi fa un pò specie pensare che sia stato ricevuto il re dell'Arabia Saudita e non il Dalai Lama, anche per un interesse personale del papa, come pastore e uomo di spirito.
Mi rendo conto che la Cina non voglia che il Dalai Lama venga legittimato tramite l'incontro con altri capi di stato, però perchè intromettersi anche nell'incontro ta quelli che sono due leader spirituali?!
Detto questo certo anche un po' più di coraggio ed interesse anche da parte delle autorità statali a tutti i livelli, sia a destra che a sinistra (Torino esclusa) non avrebbe guastato.
Mi stupisce che Bologna non abbia organizzato incontri o invitato il Dalai Lama, diverse volte sono state organizzate rassegne per raccogliere fondi e destare l'attenzione sul problema Tibetano. Una volta mi pare ci sia stata anche un'intera settimana di eventi....
Jammed_Death
25-11-2007, 13:18
azz...in questo modo la politica italiana del "facciamo contenti tutti" andrà a farsi benedire...uhm se dico benedire i satanisti saranno contenti? potrei perdere i loro voti e il loro appoggio...diciamo che non andrà bene
Non mi pare il parlamento americano.....Bertinotti ha detto che non può riceverlo nell'AULA PARLAMENTARE, fuori lo riceve eccome.
Fausto Bertinotti non concederà l'Aula di Montecitorio per la visita del Dalai Lama a Roma. «Nell'emiciclo si svolgono solo lavori parlamentari, non celebrazioni», spiegano i suoi collaboratori e infatti l'unica eccezione che ha fatto il presidente della Camera è stata quella di ospitare i presidenti dei Parlamenti stranieri: «Si potrà organizzare un incontro nella Sala Gialla, con tutti gli onori»
ma il punto è: chi glielo ha chiesto il parlamento a bertinotti? il dalai lama? cioè: perchè esordire con una negazione o comunque con una presa di distanza così invece di accogliere la notizia della visita come un lieto evento?
ma il punto è: chi glielo ha chiesto il parlamento a bertinotti? il dalai lama? cioè: perchè esordire con una negazione o comunque con una presa di distanza così invece di accogliere la notizia della visita come un lieto evento?
Chiedilo ai giornalisti, come si vede bene riportano solo una parte della notizia, quella che fa scalpore.
IL VATICANO cerca di aver maggiore libertà in Cina ed è dispostissimo a barattarla in cambio della pelle dei rivoltosi indipendentisti e pagani Buddhisti tibetani che han pure il difetto di far proseliti fra i Cristiani ...
ovviamente i nostri politici non son da meno...
non che Bush gliene freghi granchè della libertà e dei diritti civili dei tibetani, solo potrebbe essere una buona scusa per esportare un po' di democrazia in Cina se se ne presenterà la necessità ...
FORSE FOrse la Merkel l'ha ricevuto senza secondi fini, ma forse semplicemente non son abbastanza addentro alla politica tedesca per capire quali secondi fini e tornaconti potrebbe avere la Merkel;
perchè ... diciamocelo
a tutti 'sti personaggi citati
DELLA LIBERTA' POLITICA, RELIGIOSA E CIVILE FREGA UN CATZO ...
agiscono su mera base di tornaconto.
Non mi pare il parlamento americano.....Bertinotti ha detto che non può riceverlo nell'AULA PARLAMENTARE, fuori lo riceve eccome.
anche a me NON PARE il parlamento americano....
ma dato che vogliamo essere PIGNOLI
http://media.npr.org/news/images/2007/oct/17/dalai_500.jpg
The Dalai Lama of Tibet stands with President Bush Speaker of the House Nancy Pelosi during a ceremony to award the Tibetan spiritual leader the Congressional Gold Medal in the Rotunda of the Capitol.
http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=15374199
ma il punto è: chi glielo ha chiesto il parlamento a bertinotti? il dalai lama? cioè: perchè esordire con una negazione o comunque con una presa di distanza così invece di accogliere la notizia della visita come un lieto evento?
perchè...forse...per bertinotti e COMPAGNI non è un lieto evento??
o non bisogna scontentare gli amiconi della CEI?
altrettanto squallido.
ah beh se intendi che bertinotti prodi d'alema e compagni non vogliono scontentare la CEI...mi pare MOOOOOOOOOOOOOOOLTO peggio....
ma l'hai detto tu
a tutti 'sti personaggi citati
DELLA LIBERTA' POLITICA, RELIGIOSA E CIVILE FREGA UN CATZO ...
agiscono su mera base di tornaconto.
chissà invece che tornaconto aveva d'alema ad andare in giro a braccetto con i leader hezbollah
http://loccidentale.it/images/articles/2007/06/dalema_1_2.jpg
ah beh se intendi che bertinotti prodi d'alema e compagni non vogliono scontentare la CEI...mi pare MOOOOOOOOOOOOOOOLTO peggio....
ma l'hai detto tu
Ti ricordo che Prodi è un democristiano, francamente continua a sfuggirmi perchè tutti a destra lo chiamiate "compagno" :D
Ti ricordo che Prodi è un democristiano, francamente continua a sfuggirmi perchè tutti a destra lo chiamiate "compagno" :D
puoi anche chiamarlo PRETE (che fisicamente si addice di +) ma non cambia la sostanza del 3d....che vedo hai già perso di vista
chissà invece che tornaconto aveva d'alema ad andare in giro a braccetto con i leader hezbollah
http://loccidentale.it/images/articles/2007/06/dalema_1_2.jpg
già ... non ho idee al riguardo ... se mi puoi illuminare con qualche spunto te ne sarei grato, visto che sicuramente il tornaconto c'è pure in sto episodio.
già ... non ho idee al riguardo ... se mi puoi illuminare con qualche spunto te ne sarei grato, visto che sicuramente il tornaconto c'è pure in sto episodio.
sei tu che parli di tornaconti :)
io penso solo che si ritrovi + con gli amiconi hezbollah che con le ideologie del dalai lama....contro i cinesi
Obiettivo del 3d è questo:
Additare come comunisti mangiabambini o simpatizzanti della cina (quindi comunisti) D'Alema Prodi Bertinotti in modo da avvalorare gli slogan di Berlusconi..
Ah questi comunisti che non hanno voluto ricevere il dalai lama sono contro i diritti umani e mettono solo tasse..
sei tu che parli di tornaconti :)
io penso solo che si ritrovi + con gli amiconi hezbollah che con le ideologie del dalai lama....contro i cinesi
un politico italiano di quei livelli ceh agisce per "coerenza ideologica" ??
ma daaaaiiiii !! :eek: :eek: :eek:
ma non ci crede nessuno!!
c'è sicuramente il "vantaggio" da perseguire.
Obiettivo del 3d è questo:
Additare come comunisti mangiabambini o simpatizzanti della cina (quindi comunisti) D'Alema Prodi Bertinotti in modo da avvalorare gli slogan di Berlusconi..
Ah questi comunisti che non hanno voluto ricevere il dalai lama sono contro i diritti umani e mettono solo tasse..
beh se sei bravo a :mc: prova a smontarlo sto obiettivo :D
shambler1
25-11-2007, 14:30
Bush, noto campione dei diritti umani...il DL non si è fatto problemi a stringerli le mano,.:D
Willy McBride
25-11-2007, 14:32
Ma il Dalai Lama/capo del governo tibetano in esilio che idee ha di preciso? Ad esempio, se mai dovesse ritornare al potere pensa di ripristinare la teocrazia e la servitù della gleba, abolite dai cinesi? E delle proprietà espropriate ai monasteri, che coi nobili possedevano la stragrande maggioranza dei terreni agricoli, che pensa? E che pensa di fare per riportare la mortalità infantile (tra i contadini, ovviamente) al 43% e l'aspettativa di vita a 35 anni?
Sto governo in esilio e' riconosciuto dall'onu , dall'ue e dall'italia ?
se no , non si pone il problema. rimane un semplice capo spirituale come diceva lowenz.
coapzpa
Bush, noto campione dei diritti umani...il DL non si è fatto problemi a stringerli le mano,.:D
che ci vuoi fare si vede che tra cinesi e americani sceglie questi ultimi
Sto governo in esilio e' riconosciuto dall'onu , dall'ue e dall'italia ?
se no , non si pone il problema. rimane un semplice capo spirituale come diceva lowenz.
coapzpa
http://it.wikipedia.org/wiki/Governo_tibetano_in_esilio
a quanti si legge il governo tibetano è stato DISCONOSCIUTO dalla cina...
ovvero è riconosciuto dagli altri....IMHO
EDIT
Da quando nel 1993 l'APM ha ottenuto il riconoscimento dello status consultivo presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha voluto porre l'attenzione sulle gravi violazioni dei diritti umani in Tibet con oltre 25 prese di posizione esposte o consegnate per iscritto.
http://www.gfbv.it/3dossier/asia/tibet1-it.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Governo_tibetano_in_esilio
a quanti si legge il governo tibetano è stato DISCONOSCIUTO dalla cina...
ovvero è riconosciuto dagli altri....IMHO
essere disconosciuto dalla cina non significa essere riconosciuto dall'onu.
quindi aspetto risposta.
copapzpa
Ultimamente il Dalai lama- come capo politico - non chiede più la sovranità ed indipendenza del Tibet, ma una completa autonomia religiosa e amministrativa nell'ambito della Cina...
che è praticamente come se non peggio che chiedere la separazione del Tibet perchè darebbe il via al disgregarsi dell'imperi di mezzo sotto il peso delle varie minoranze separatiste tipo turkmeni etc etc etc ...
poi comunque vada... ormai i tibetani son sparsi per il mondo, hanno come seconda lingua l'inglese, usano internet... non sarà mai più il tibet agricolo, chiuso e feudale e retrogrado di un secolo fa. IMPOSSIBILE oramai tornare indietro da 'sto punto di vista.
shambler1
25-11-2007, 14:40
che ci vuoi fare si vede che tra cinesi e americani sceglie questi ultimi
Il nemico del mio nemico è mio amico ... il Budda lo guarda perplesso :D
essere disconosciuto dalla cina non significa essere riconosciuto dall'onu.
quindi aspetto risposta.
copapzpa
ho editato aggiungendo ;)
http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_25/visita_dalai_lama_60e1e2d2-9b2f-11dc-8d30-0003ba99c53b.shtml
ah già....
nn bisogna scontentare gli amiconi CINESI....
squallido
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
meglio Mahmud Ahmadinejad che Uomini come il Dalai Lama :doh:
shambler1
25-11-2007, 15:28
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200604articoli/3820girata.asp
E' anche (secondo un certo modo di giudicare le cose) omofobo e pacifista :D ma questo raramente viene sottolineato.
puoi anche chiamarlo PRETE (che fisicamente si addice di +) ma non cambia la sostanza del 3d....che vedo hai già perso di vista
Ah dire il vero sei tu che continui a dire "compagni" già dalle prime battute :D
perchè...forse...per bertinotti e COMPAGNI non è un lieto evento??
ah beh se intendi che bertinotti prodi d'alema e compagni non vogliono scontentare la CEI...mi pare MOOOOOOOOOOOOOOOLTO peggio....
ma l'hai detto tu
_TeRmInEt_
25-11-2007, 16:58
Non mi pare il parlamento americano.....Bertinotti ha detto che non può riceverlo nell'AULA PARLAMENTARE, fuori lo riceve eccome.
Fausto Bertinotti non concederà l'Aula di Montecitorio per la visita del Dalai Lama a Roma. «Nell'emiciclo si svolgono solo lavori parlamentari, non celebrazioni», spiegano i suoi collaboratori e infatti l'unica eccezione che ha fatto il presidente della Camera è stata quella di ospitare i presidenti dei Parlamenti stranieri: «Si potrà organizzare un incontro nella Sala Gialla, con tutti gli onori»
Tutto giusto, peccato che qualcuno è più eguale di altri...
http://www.giustizia.it/stdoc/papa_castelli_grande.jpg
http://www.giustizia.it/stdoc/papa_castelli_piccola.jpg
:rolleyes:
Tutto giusto, peccato che qualcuno è più eguale di altri...
http://www.giustizia.it/stdoc/papa_castelli_grande.jpg
http://www.giustizia.it/stdoc/papa_castelli_piccola.jpg
:rolleyes:
Era un'altra legislatura.
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
meglio Mahmud Ahmadinejad che Uomini come il Dalai Lama :doh:
Ti ricordo che Giovanni Paolo II non ha mai visto di buon occhio il Buddismo (ma proprio mai :D), anzi l'ha sempre considerato una "tentazione" per i cattolici poco osservanti perchè una forma di ateismo spirituale (a suo dire).
Quale Uomo avrà ragione dei 2? :D
Ti ricordo che Giovanni Paolo II non ha mai visto di buon occhio il Buddismo (ma proprio mai :D)
fatto sta che Giovanni Paolo II ha avuto otto incontri con il Dalai Lama...
_TeRmInEt_
25-11-2007, 17:03
Era un'altra legislatura.
Ma i deputati più o meno sono sempre gli stessi e quasi nessuno era contrario. Visita che ha portato a quell'abominio d'indulto.
fatto sta che Giovanni Paolo II ha avuto otto incontri con il Dalai Lama...
Beh era pure vicino a Pinochet, noto stinco di santo :D :D :D
Era un'altra legislatura.
ed e' pure un capo di stato.
clm,a,;z,;a
fatto sta che Giovanni Paolo II ha avuto otto incontri con il Dalai Lama...
per cercare di convertirlo magari...
:asd:
xclmLMZMLAML
Tutto giusto, peccato che qualcuno è più eguale di altri...
http://www.giustizia.it/stdoc/papa_castelli_grande.jpg
http://www.giustizia.it/stdoc/papa_castelli_piccola.jpg
:rolleyes:
e l'uomo in bianco scese dal cielo... ma era di là dalle barricate ...
http://news.excite.it/estero/cina/482328
La notizia e' del 1 novembre.
Sentito poco fa al telegiornale: il papa non ricevera' il dalai lama...
una fortuna per il Dalai Lama :D
o non bisogna scontentare gli amiconi della CEI?
altrettanto squallido.
Cosa c'entra la CEI visto che dalla cina giunge un ultimatum pure al vaticano?
Solito attacco gratuito eh?
anonimizzato
25-11-2007, 18:14
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
meglio Mahmud Ahmadinejad che Uomini come il Dalai Lama :doh:
Credo che a volte al peggio non ci sia mai fine.
ah beh se intendi che bertinotti prodi d'alema e compagni non vogliono scontentare la CEI...mi pare MOOOOOOOOOOOOOOOLTO peggio....
ma l'hai detto tu
esatto, e mi pare che il "non voler sontentare la cei" sia una cosa abbastanza lampante sia nel governo attuale che in quello precedente
e non mi pare di dirlo SOLO io
Cosa c'entra la CEI visto che dalla cina giunge un ultimatum pure al vaticano?
Solito attacco gratuito eh?
cosa centra la cina che attacca il vaticano?
solito attacco gratuito eh?
il mio messaggio era appunto in risposta dall'attacco gratuito del primo post.
cosa centra la cina che attacca il vaticano?
solito attacco gratuito eh?
il mio messaggio era appunto in risposta dall'attacco gratuito del primo post.
Se leggi magari riesci anche a farti un idea chiara
Cina, 'Papa non riceva Dalai Lama'
(ANSA)- PECHINO, 1 NOV - Se il Papa ricevera' il Dalai Lama 'sara' un'offesa al popolo cinese', ha detto un portavoce cinese sull'ipotesi di un incontro in Vaticano. Liu Jianchao, ha aggiunto che la Cina 'spera' che l' incontro non avvenga. Alla domanda sul perche' tanti capi di Stato e di governo - tra cui il presidente Usa George W. Bush, il cancelliere tedesco Angela Merkel ed il premier canadese Stephen Harper - abbiano ricevuto il leader tibetano, Liu ha risposto che essi vengono 'imbrogliati' dal Dalai Lama.
In cina dubito ci sia la CEI a dettare legge : mi pare ci sia piuttosto il partito popolare cinese.
Se leggi magari riesci anche a farti un idea chiara
In cina dubito ci sia la CEI a dettare legge : mi pare ci sia piuttosto il partito popolare cinese.
a me non importa quello che dice la cina, mi importa quello che dicono i NOSTRI politici rifiutando di incontrare un capo di stato straniero, seppur destituito a forza ma riconosciuto dall'ONU
quindi se per qualcuno questa decisione è stata presa per compiacere i cinesi, per qualcun altro potrebbe esserlo per compiacere la cei.
a me non importa quello che dice la cina, mi importa quello che dicono i NOSTRI politici rifiutando di incontrare un capo di stato straniero, seppur destituito a forza ma riconosciuto dall'ONU
quindi se per qualcuno questa decisione è stata presa per compiacere i cinesi, per qualcun altro potrebbe esserlo per compiacere la cei.
Rispondi a questa domanda : la richiesta di non incontrare il dalai lama proviene dalla cei o proviene dalla cina?
Rispondi a questa domanda : la richiesta di non incontrare il dalai lama proviene dalla cei o proviene dalla cina?
proviene probabilmente da tutti e 2
al Vaticano non è mai piaciuto il Buddhismo specie adesso che molti fedeli abbandonano la chiesa e cercano conforto spirituale in altre fedi
il governo cinese non sopporta il Dalai Lama essendo il capo del paese invaso da questo..
io non sopporto che religione politica vengano sempre mescolate fra di loro... anche se avrei dovuto farci l'abitudine vivendo in Italia
Rispondi a questa domanda : la richiesta di non incontrare il dalai lama proviene dalla cei o proviene dalla cina?
non sapendolo, non posso che notare come la cosa vada a vantaggio di ENTRAMBI
proviene probabilmente da tutti e 2
al Vaticano non è mai piaciuto il Buddhismo specie adesso che molti fedeli abbandonano la chiesa e cercano conforto spirituale in altre fedi
il governo cinese non sopporta il Dalai Lama essendo il capo del paese invaso da questo..
io non sopporto che religione politica vengano sempre mescolate fra di loro... anche se avrei dovuto farci l'abitudine vivendo in Italia
Quindi il vaticano "corromperebbe" un funzionario cinese di alto rango (
Liu Jianchao) per "minacciare" il vaticano stesso in caso di incontro.
Certo che ci vuole una fantasia notevole eh.
Quindi il vaticano "corromperebbe" un funzionario cinese di alto rango (
Liu Jianchao) per "minacciare" il vaticano stesso in caso di incontro.
Certo che ci vuole una fantasia notevole eh.
no, il vaticano corromperebbe indirettamente il politico italiano di turno per non fare l'incontro. cosa che succede oramai da decenni per QUALSIASI argomento scomodo alla chiesa.
se non ti sei accorto che i nostri politici ultimamente fanno più chiesa che politica, ben arrivato :D
non sapendolo, non posso che notare come la cosa vada a vantaggio di ENTRAMBI
Supposizioni, appunto, che non avvalorano nessuna tesi.
I fatti sono che il governo nazionalista cinese ha espresso chiaramente tramite suo portavoce ufficiale la negazione di un incontro tra il Vaticano e il dalai lama.
Incontro tra parentesi che e' gia avvenuto 8 volte con il precedente papa : questo rende ridicola l'ipotesi di un orditura da parte della CEI.
Supposizioni, appunto, che non avvalorano nessuna tesi.
I fatti sono che il governo nazionalista cinese ha espresso chiaramente tramite suo portavoce ufficiale la negazione di un incontro tra il Vaticano e il dalai lama.
Incontro tra parentesi che e' gia avvenuto 8 volte con il precedente papa : questo rende ridicola l'ipotesi di un orditura da parte della CEI.
supposizione per supposizione, siamo a due supposizioni: una che lo abbiano fatto per far piacere alla cina, l'altro per far piacere al vaticano.
quindi se questo thread non deve far altro che parlare di supposizioni, non irritiamoci se qualcuno ne tira fuori di più "scomode" per la tua ideologia.
il PRECEDENTE papa era una cosa LEGGERMENTE diversa da quello attuale, non so se te ne sei reso conto. (non che fosse esemplare manco l'altro eh... se non altro non si può ribattere al fatto che abbiano entrambi degli stinchi di santo :asd: )
la verità è che in questo thread si parla unicamente di ARIA FRITTA: se non potete fare altro che parlare di supposizioni su "a chi hanno leccato il didietro i nostri politici" per impedire questo incontro, non mi stupisco del perchè qui va tutto a puttane.
Quindi il vaticano "corromperebbe" un funzionario cinese di alto rango (
Liu Jianchao) per "minacciare" il vaticano stesso in caso di incontro.
Certo che ci vuole una fantasia notevole eh.
mai detta una cosa del genere ...
non credo che al vaticano facciano paura le "minacce" del governo cinese, visto che una delle cose che la chiesa celebra di più è proprio la persecuzione subita durante la sua millenaria storia.
penso comunque che abbaino preso la palla al balzo negando anche loro il consenso all'incontro.
forse un altro papa avrebbe concesso la visita , mettendo la persecuzione della religione in primo piano rispetto alla competizione fra le religioni.
questo papa ha fatto diversamente e questo al dice lunga sulle reali problematiche della Chiesa ai nostri giorni : stanno perdendo fedeli
Spectrum7glr
25-11-2007, 19:30
mai detta una cosa del genere ...
non credo che al vaticano facciano paura le "minacce" del governo cinese, visto che una delle cose che la chiesa celebra di più è proprio la persecuzione subita durante la sua millenaria storia.
penso comunque che abbaino preso la palla al balzo negando anche loro il consenso all'incontro.
forse un altro papa avrebbe concesso la visita , mettendo la persecuzione della religione in primo piano rispetto alla competizione fra le religioni.
questo papa ha fatto diversamente e questo al dice lunga sulle reali problematiche della Chiesa ai nostri giorni : stanno perdendo fedeli
dimentichi che in Cina i cristiani sono stati perseguitati lungamente (e anche adesso non è che se la passino molto meglio)...forse al Vaticano hanno dovuto fare una valutazione di questo tipo: incontrare qui il Dalai Lama avrebbe fatto contenta l'opinione pubblica nostrana, ma avrebbe potuto avere ripercussioni negative sul difficile rapporto Chiesa-Cina (che al di là di questioni meramente politiche si riflette direttamente sul trattamento dei Cristiani in Cina)..insomma a B16 magari non costerebbe molto stringere la mano al Dalai Lama: ma mentre lui si fa bello davanti al "mondo libero" magari migliaia di Cristiani Cinesi se la passano male per il suo gesto...non sono scelte facili.
Qua qualcuno deve andare da un buon psicologo...vedete ingerenze vaticane ovunque.
Siete riusciti a svaccare un thread incentrato sulla scelta di Bertinotti di non incontrare alla camera il Dalai Lama per lanciare accuse alla Chiesa..la cui colpa, sto giro, sarebbe ESSERE STATA (velatamente) MINACCIATA nel CASO il Papa incontrasse il DL
Ps: la discontinuità tra questo papa e il papa precedente è solo nelle menti di chi si fa abbindolare dalle capacità comunicative (o meno) di un personaggio pubblico. A livello geopolitico e teologico, da 10 anni a questa parte, era Joseph Raztinger a "dettar legge" in Vaticano...
Qua qualcuno deve andare da un buon psicologo...vedete ingerenze vaticane ovunque.
Siete riusciti a svaccare un thread incentrato sulla scelta di Bertinotti di non incontrare alla camera il Dalai Lama per lanciare accuse alla Chiesa..la cui colpa, sto giro, sarebbe ESSERE STATA (velatamente) MINACCIATA nel CASO il Papa incontrasse il DL
Ps: la discontinuità tra questo papa e il papa precedente è solo nelle menti di chi si fa abbindolare dalle capacità comunicative (o meno) di un personaggio pubblico. A livello geopolitico e teologico, da 10 anni a questa parte, era Joseph Raztinger a "dettar legge" in Vaticano...
* STRAQUOTO!
Come aver da ridire della visita di GPII in parlamento... roba da matti, ogni scusa è buona per aver da ridire di ogni cosa che non sia Lenin, Stalin o Bertinotti.
* STRAQUOTO!
Come aver da ridire della visita di GPII in parlamento... roba da matti, ogni scusa è buona per aver da ridire di ogni cosa che non sia Lenin, Stalin o Bertinotti.
dimentichi castro polpot e mao !
:asd:
coapzpa
dimentichi castro polpot e mao !
:asd:
coapzpa
Perdona la mia ignoranza in materia. :fagiano:
Jaguar64bit
25-11-2007, 20:46
http://news.excite.it/estero/cina/482328
La notizia e' del 1 novembre.
Sentito poco fa al telegiornale: il papa non ricevera' il dalai lama...
questo lo trovo strano.
shambler1
25-11-2007, 21:02
Qua qualcuno deve andare da un buon psicologo...vedete ingerenze vaticane ovunque.
Siete riusciti a svaccare un thread incentrato sulla scelta di Bertinotti di non incontrare alla camera il Dalai Lama per lanciare accuse alla Chiesa..la cui colpa, sto giro, sarebbe ESSERE STATA (velatamente) MINACCIATA nel CASO il Papa incontrasse il DL
Ps: la discontinuità tra questo papa e il papa precedente è solo nelle menti di chi si fa abbindolare dalle capacità comunicative (o meno) di un personaggio pubblico. A livello geopolitico e teologico, da 10 anni a questa parte, era Joseph Raztinger a "dettar legge" in Vaticano...
Si chiama "opportunismo " e a quando sembra non sono il solo ad essersene accorto. :D
Ps: la discontinuità tra questo papa e il papa precedente è solo nelle menti di chi si fa abbindolare dalle capacità comunicative (o meno) di un personaggio pubblico. A livello geopolitico e teologico, da 10 anni a questa parte, era Joseph Raztinger a "dettar legge" in Vaticano...
strano perché il governo cinese minacciava pure 10 anni fa.
ricordo quando fu fatto il concerto a favore del Tibet ...minacce di togliere il visto a tutti gli artisti che vi avessero partecipato e minacce di proibire la vendita di dischi.
e così fu, Radiohead e REM in Cina vendono solo nelle bancarelle di cd piratati.
A livello geopolitico e teologico, da 10 anni a questa parte, era Joseph Raztinger a "dettar legge" in Vaticano...
A livello geopolitico contano le curie e gli episcopati eh.....
BAH :D
dimentichi castro polpot e mao !
:asd:
coapzpa
Castro? :D Questo? :D
http://www.iomangiosano.rai.it/Contents/news/26400/papa_castro_cuba.jpg
la verità è che in questo thread si parla unicamente di ARIA FRITTA: se non potete fare altro che parlare di supposizioni su "a chi hanno leccato il didietro i nostri politici" per impedire questo incontro, non mi stupisco del perchè qui va tutto a puttane.
se credi che le opinioni di qualcuno siano ARIA FRITTA hai 2 alternative:
- come utente: semplicemente scrivi in un altro 3d
- come moderatore: chiudi il 3d
Credo che a volte al peggio non ci sia mai fine.
chiedilo ai sinestrini;)
Castro? :D Questo? :D
http://www.iomangiosano.rai.it/Contents/news/26400/papa_castro_cuba.jpg
a lorè...GIovanni Paolo II incontrava tutti per pacificare, non per "amicizia" ""politica"";)
Siete riusciti a svaccare un thread incentrato sulla scelta di Bertinotti di non incontrare alla camera il Dalai Lama
Che mi pare un argomento non molto difficile da svaccare
Bertinotti annuncia che vedrà il dalai lama alla sala pinco invece che in aula
Qualcuno riesce a montare la solita crociata anticomunista su questo bah
a lorè...GIovanni Paolo II incontrava tutti per pacificare, non per "amicizia" ""politica"";)
Beh questa è un po' una semplificazione a mio avviso :D
Io direi che semplicemente doveva intrattenere rapporti politici con tutti, come ogni capo di stato.
zerothehero
26-11-2007, 14:45
Ma il Dalai Lama non è un politico Zuper, è un capo religioso e non ci sono obblighi formali tra religione e politica :mbe:
E dai Lowenz.. non lo si riceve in parlamento solo per non scontentare gli amici cinesi...gli americani se ne sono giustamente fregati..noi invece ci pieghiamo a 90 per realpolitik.
Il papa è più giustificato nell'essere prudente perchè sta negoziando con le autorità cinesi a riguardo dei rapporti tra Vaticano e Cina.
zerothehero
26-11-2007, 14:48
il PRECEDENTE papa era una cosa LEGGERMENTE diversa da quello attuale, non so se te ne sei reso conto. (non che fosse esemplare manco l'altro eh... se non altro non si può ribattere al fatto che abbiano entrambi degli stinchi di santo :asd: )
Quale diversità hai ravvisato (a parte il carisma) tra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI?
:D
FabioGreggio
26-11-2007, 15:38
Media commerciali e ufficiali propongono incessantemente la versione americana del tormento che il Tibet avrebbe subito dall’aggressore e sterminatore cinese. Personalmente ero affascinato anch’io dal buddismo tibetano e dalla santità del Dalai Lama. Ero pure addolorato per l’oppressione subita dai tibetani a causa dell’oppressione cinese. Bhè, come diciamo nel nostro motto, ho cambiato radicalmente idea per accordarla alla verità. Le mie conclusioni sono una profonda avversione per la “causa tibetana” (così come ce la propone Hollywood) e per il Dalai Lama.
Come di fronte ad ogni versione ufficiale, mi sono mosso alla ricerca di una verità alternativa. Non ero sicuro di trovarne una, ma volevo vedere se il “martirio” del Tibet è così univoco come gli americani vorrebbero far credere. Volevo vedere se i Cinesi possono essere considerati “aggressori” del Tibet come ripetono incessantemente i media legati a Washington e Londra. Questa ricerca è fatta in nome del solo principio che mi caratterizza: la ricerca della verità. E ho trovato delle cose sconcertanti…
Secoli di aggressioni, stermini, attentati, eccidi, guerre da parte degli occidentali al popolo cinese non fanno parte di questo articolo, ma vale la pena almeno accennarli per puntualizzare che nessun “occidentale” può parlare di aggressione cinese a chicchessia senza prima parlare di torture, umiliazioni, spoliazioni, stermini da parte degli occidentali ai danni dei “musi gialli”. Chiudiamo qui la parentesi su cui magari scriveremo un articolo dedicato.
L’imperialismo occidentale cerca incessantemente di promuovere la secessione del Tibet dalla Cina. Perfino una certa sinistra in buona fede si fa portavoce (assieme agli organi di informazione dell’Impero) di questa posizione per subalternità o mancanza di conoscenza. E veniamo ai fatti.
La sovranità cinese sul Tibet ha alle spalle secoli e secoli di storia. Il Tibet è territorio cinese dal tempo in cui in Europa non esistevano ancora gli Stati nazionali. I primi a mettere in discussione la sovranità cinese sul Tibet sono stati i fautori dell’imperialismo britannico. (1)(2)
Come si legge in un manuale di storia asiatica (uno qualunque), i tentativi di distruggere la sovranità cinese sul Tibet sono la conseguenza di una politica volta allo “smantellamento della Cina”. (3)
Non sono soltanto i comunisti cinesi a considerare il Tibet parte della Cina. Sun Yat-sen, primo presidente della Repubblica nata dal rovesciamento della dinastia Manciù, ne era convinto. Quando gli inglesi gli chiesero di partecipare attivamente alla Prima Guerra Mondiale per poter recuperare alla Cina i territori che la Germania le aveva strappato, lui rispose: “Voi vorreste strapparci anche il Tibet!”. (4)
Prima della guerra fredda Washington riconosceva che il Tibet era territori cinese. Ancora nel 1949 il Dipartimento di Stato Americano pubblicò un libro sulle relazioni USA-Cina con una mappa che mostrava tutta la Cina, Tibet incluso dunque. (5)
Tuttavia, con l’avanzare del Partito Comunista Cinese e quindi con l’avvicinarsi al potere di un chiaro Partito di massa antimperialista, Washington cominciò a manipolare la realtà. Gli inizi di questa manipolazione possono essere rintracciati in una lettera del 13 gennaio 1947 al Presidente americano Truman da parte di Gorge R. Merrel, incaricato d’affari USA a Nuova Dheli. La lettera riguardava la “inestimabile importanza strategica” del Tibet e recitava: “Il Tibet può pertanto essere considerato come un bastione contro l’espansione del comunismo in Asia o almeno come un’isola di conservatorismo in un mare di sconvolgimenti politici”. E aggiunse che “l’altopiano tibetano […] in epoca di guerra missilistica può rivelarsi il territorio più importante di tutta l’Asia”.
Questi particolari sono tratti da un autore americano per decenni funzionario della CIA. L’Autore evidenzia come il contenuto di questa lettera sia quasi combaciante con la visione imperialistica che aveva a suo tempo l’Inghilterra vittoriana impegnata nel “grande gioco” dell’espansione in Asia. (6)
Il separatismo tibetano diviene uno strumento dell’imperialismo americano o, meglio, per dirla come il funzionario della CIA, diviene uno strumento degli “interessi geopolitica USA” per costringere il nuovo governo comunista di Mao a disperdere le forze, ponendo quindi le condizioni per un “cambiamento di regime a Pechino”.
Per portare a compimento questi “interessi geopolitici USA”, vennero addestrati “guerriglieri” nel Colorado e poi paracadutati in Tibet e riforniti per via aerea di armi, munizioni, apparecchiature ricetrasmittenti, ecc. A tali guerriglieri la CIA aggiunge la “collaborazione dei banditi Khampa di vecchio stile”. (7)
In questo contesto si sviluppa la “rivolta tibetana” del 1959.
E’ ancora il funzionario della CIA, Knaus, a raccontare i fatti: la rivolta faceva seguito ad un tentativo fallito da parte dei servizi segreti americani di provocare disordini in Cina a partire dalle Filippine; come disse un esponente della CIA, lo scatenamento della rivolta aveva “poco a che fare con l’aiuto ai tibetani”, perché lo scopo era quello di mettere in difficoltà i “comunisti cinesi”. Era la stessa logica che i servizi segreti americani usavano in Indonesia per “aiutare i colonnelli ribelli indonesiani nel loro sforzo di rovesciare Sukarno”, reo di essere troppo tollerante verso i comunisti di quel paese. (8) Come è noto il colpo di Stato verrà portato a termine grazie alla CIA nel 1965, col massacro di centinaia di migliaia di comunisti o di elementi tolleranti verso i comunisti. Sarebbero state meno feroci le forze finanziate e addestrate dalla CIA in Tibet se avesse vinto il separatismo? (9)
Penso che sia interessante far sapere che fu un agente della CIA a organizzare la fuga del Dalai Lama dal Tibet: questo agente visse più tardi nel Laos “in una casa decorata con una corona di orecchie strappate dalle teste di comunisti morti”, come ci informa un docente americano su una rivista USA. (10)
Dopo il fallimento in territorio cinese della rivolta tibetana, i servizi segreti americani danno inizio ad una campagna mediatica in occidente.
Nonostante che il Dalai Lama fosse considerato allo stesso modo dei colonnelli macellai indonesiani, come il capo della rivolta reazionaria anticomunista filo-occidentale, ora viene santificato. Diventa il leader della non violenza. Lo stesso buddismo tibetano diventa una dottrina e una tecnica spirituale sublime. L’industria cinematografica americana si adopera per proporre incessantemente questo falso mito.
Ma la storia ha dei precedenti. Quando agli inizi del Novecento gli inglesi e la Russia si contendevano il Tibet, regione della Cina, correva voce che lo Zar in persona si fosse convertito al buddismo. (11)
Oggi, invece, sono la CIA e Hollywood ad essere convertiti al buddismo. Una conversione che ha del miracoloso se si pensa che l’Occidente ha sempre disprezzato il buddismo tibetano come sinonimo di dispotismo orientale, con la sua figura di Dio-Re. Basti ricordare il disprezzo dei padri della cultura occidentale come Rousseau, Herder e Hegel. Fino ai primi anni del 1900 i lama sono considerati una “incarnazione di tutti i vizi e di tutte le corruzioni, non già dei lama defunti”. (12)
Quando la Gran Bretagna si accinse poi alla conquista del Tibet lo fece in nome della civiltà contro “quest’ultima roccaforte dell’oscurantismo”, per civilizzare “questo piccolo popolo miserabile”. (13)
Oggi la propaganda americana cerca di rimuovere l’infamia della teocrazia tibetana. Come illustra lo stesso storico Morris, quello che era in carica agli inizi del ‘900 “era uno dei pochi Dalai Lama ad aver raggiunto la maggiore età, dato che la maggior parte di loro veniva eliminata durante la fanciullezza a seconda della convenienza del Consiglio di Reggenza”. (14)
Stando a quanto affermano Hollywood e la CIA, il buddismo tibetano è divenuto sinonimo di pace e tolleranza, oltre che di elevata spiritualità. Seguendo l’ideologia imperialistica anticomunista occidentale, “i tibetani sono dei superuomini e i cinesi dei subumani”. (15)
La teocrazia oscurantista tibetana è santificata dai media commerciali americani al servizio degli strateghi militari. La struttura castale si manifesta anche dopo la morte: il corpo di un aristocratico viene cremato o inumato, mentre i corpi della massa vengono dati in pasto agli avvoltoi. Poco tempo fa era l’“International Herald Tribune” che descriveva come durante i funerali di plebei fosse il sacerdote che staccava pezzo per pezzo la carne dalle ossa per facilitare il compito degli avvoltoi.
La descrizione era minuziosa e seguita da uno studioso che spiegava il tutto in chiave “ecologica”. (16) Lo studioso non chiariva però perché all’equilibrio ecologico doveva contribuire solo il corpo dei plebei.
Vorrei chiarire la mia posizione: io non condanno queste pratiche disumane perché potrei rimanere vittima della mia cultura italiana; dovrei essere un tibetano per condannarle; ad ognuno la sua cultura. Io condanno il fatto che gli occidentali imperialisti appoggino pratiche così disumane per noi, sostengano movimenti sanguinari come il buddismo tibetano e siano pronti ad inventarsi ogni peggiore frottola (molto meno disumana) su falsi crimini di Cuba, di Saddam, di Pechino e di tutti gli avversari, salvo santificare la reazione più assoluta.
La Rivoluzione Culturale maoista si era scagliata contro la pratica castale, discriminatrice e violenta. Nel Tibet precedente alla Rivoluzione la teocrazia riduceva in schiavitù o servaggio la stragrande maggioranza della popolazione. Come scrisse uno scrittore radicalmente anticomunista, le riforme realizzate dal 1951 hanno “abolito feudalesimo e servaggio”. (17) La Rivoluzione abolì anche la teocrazia incarnata nel Dio-Re che pretendeva e pretende ancor oggi di essere il Dalai Lama. Fu attuata la separazione tra potere religioso e potere civile.
La Rivoluzione ha significato per i tibetani l’accesso a diritti umani prima del tutto sconosciuti, un miglioramento del tenore di vita e un sensibile prolungamento della vita media. E ciò è malgrado i media universalmente riconosciuto da tutti gli esperti analisti della regione.
La Cina di oggi garantisce alla Regione Autonoma Tibetana libertà che non ha mai conosciuto in tutta la sua storia passata e recente. La regione tibetana, oltre ad avere il bilinguismo con prima lingua il tibetano, vede garantiti altri diritti nazionali quali la preferenza a favore dei tibetani e delle altre minoranze nazionali per quanto riguarda l’ammissione all’università, la carriera pubblica, ecc. (18)
Il santificato Dalai Lama viene insignito del Premio Nobel. Ma cosa chiede questo personaggio che si proclama Dio-Re? “Esige la creazione di un Grande Tibet, il quale includerebbe non solo il territorio che ha costituito il Tibet politico in età contemporanea, ma anche aree tibetane nella Cina occidentale, in larghissima parte perse dal Tibet già nel diciottesimo secolo”. (19) E poi esistono tibetani in Bhutan, Nepal, India. Tutti i loro territori dovrebbero far parte del Grande Tibet. Si tratta della pretesta di Hitler di riunificate nello lo stesso Stato tutti i territori che erano abitati da maggioranza tedesca. Il principio “nazionale” del Dalai Lama è quello di Hitler, con la sola differenza che del nazional-socialismo il Dalai Lama non ha neppure un briciolo di “socialismo”. E’ solo puro nazionalismo esasperato ai massimi livelli.
Ora, questa santità, Premio Nobel per la Pace, odia profondamente gli uomini che hanno la pelle gialla e parlano il cinese. Un odio viscerale, razzista, tanto che, quando l’India procedette al riarmo nucleare, trovò il suo più fiero sostenitore nel Premio Nobel, il Dalai Lama.
Ma, ci domandiamo, almeno il multimiliardario Dalai Lama rappresenta il popolo tibetano? Risposta: nemmeno per sogno! E’ perfino il “Libro Nero del Comunismo” a riconoscere che un’elementare analisi storica “distrugge il mito unanimista alimentato dai partigiani del Dalai Lama”. (20)
Alla liberazione pacifica del Tibet nel 1951, che portò alla caduta del regime teocratico, vi fu una resistenza accanita dei gruppi più reazionari e delle classi dei privilegiati, ma i comunisti poterono contare sull’appoggio della stragrande maggioranza della popolazione civile. Gli autori più anticomunisti e anticinesi del pianeta-Occidente si scagliano così contro la plebe tibetana, colpevole di “essersi collegata subito col regime comunista”; anche i monaci sono dei farabutti che “non esitano ad augurarsi che ‘presto sia liberato’ il Tibet” e che commettono il crimine di fraternizzare con i comunisti e l’esercito Popolare di Liberazione.
Per questi autori è inconcepibile come il Dalai Lama sia disprezzato non solo dalla maggior parte del popolo, ma anche da ampi settori religiosi tibetani. Ancora nel 1992, nel corso di un suo viaggio a Londra il Dalai Lama è oggetto di manifestazioni ostili da parte della più grande organizzazione buddista in Gran Bretagna, che lo accusa di essere un “dittatore spietato” e un “oppressore della libertà religiosa”. (21)
Oggi il Dalai Lama continua a sperare in una disintegrazione della Cina come è avvenuto nella tragedia che ha caratterizzato l’URSS. (22)
http://www.resistenze.org/sito/te/po/ci/poci3e25.htm
fg
*sasha ITALIA*
26-11-2007, 16:56
io la vedo così: è un esponente religioso e deve avere la possibilità di essere accolto qualora ci si dimostri disponibili ad accoglierlo, nei limiti di un religioso e non di un capo di Stato: la cosa che deve comunque rimanere chiara a tutti è che nessuno Stato (Cina in questo caso) può permettersi di intromettersi negli affari interni di un qualsiasi altro paese sovrano se lo scopo dell'incontro è puramente pacifico, e con questa affermazione oltre che alla vicenda qui in corso menziono pure gli interventi papali nei confronti della politica dello Stato Italiano e casi simili.
- CUT-
http://www.resistenze.org/sito/te/po/ci/poci3e25.htm
fg
è un articolo un pochino di parte, eh !:D
in sintesi :il Tibet era una teocrazia, ma fra questa e una partitocrazia non saprei che scegliere.
ci sono molti tibetani che non gradiscono l'invasione cinese, e hanno ragione dato che si tratta sempre di una conquista stampo colonialista (si critica l'occidente ma poi si finisce per imitarlo :D )
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