c.m.g
22-11-2007, 00:11
21.11.2007
"Sono un cittadino del mondo, del regno del paradiso", intanto pagava con carte clonate
http://www.anti-phishing.it/image.news/god_computer.jpg
Anche gli angeli pagano col bancomat? Probabilmente se lo fanno, non è il loro. Un’interessante modo eludere la legge penale italiana. Uno dei soliti stratagemmi per frodare le falle dei sistemi di sicurezza delle transazione elettroniche. O più modestamente un truffatore di “classe”. Ad ogni modo, i militari non sono riusciti ad andare oltre una denuncia a piede libero per un cittadino extracomunitario di ignote e presunte origini africane che si trovava in possesso di documenti dai quali emergeva la sua cittadinanza del «Kingdom of Heaven» (cioè regno del paradiso).
Con questa identità virtuale avrebbe effettuato almeno 37 acquisti in negozi, agenzie e supermercati della città utilizzando una carta di credito clonata a lui intestata. Lettori Pos e cassiere magari un po’ disattente avranno consentito al nostro di eseguire pagamenti elettroni, presuntivamente illeciti. Tutta la merce “acquistata” dal concittadino celeste(scarpe, vestiti, videocamere, macchine fotografiche, televisori, palmari ...) era conservato nella sua fatiscente mansarda di piazza Vittorio Veneto 21, dotata anche di una connessione Fastweb, di computer portatili e stampanti.La cronaca della fine del sogno del cittadino del paradiso.
Alcuni giorni fa intorno alle 11 di mattina, il nostro viene fermato in Torino presso via Bava, angolo via Matteo Pescatore, i militari della stazione dei carabinieri Po-Vanchiglia notano un uomo di colore in attesa del tram.
L’uomo mostra infastidito una copia fotostatica di un documento di rifugiato politico, sostenendo anche di essere un ufficiale della Marina della Sierra Leone. Alla richiesta dei documenti, l’uomo consegna un passaporto ed una patente riportanti le sue generalità, entrambe rilasciate dal fanotmatico Kingdom of Heaven. Sul passaporto, sempre a lui intestato, appare la dicitura: «World Government of World Citizens», il Governo Mondiale dei Cittadini del Mondo.
A quel punto i militari trattengono l’uomo per identificarlo presso la caserma di via Giulia di Barolo, eseguendo la perquisizione della sua mansarda.
Lì vi trovano la moglie (nigeriana di Benin City), regolare in Italia. Nei cassetti i militari trovano un altro passaporto rilasciato dal Regno del Paradiso e documenti in bianco del World Government of World Citizens. Nascosto, vicino al letto, un passaporto nigeriano intestato a certo Dennis Osagie (che potrebbe costituire l’unico documento realmente valido appartenente al sedicente David Y.).
Nell’abitazione anche 16 biglietti ferroviari usati, tutti acquistati con carte di credito contraffatte, oltre ad altra documentazione attestante una vivace attività di acquisto effettuata on-line. Fra i pagamenti irregolari vi sarebbero anche bollette e multe stradali emesse da diversi comuni a carico di automobilisti italiani (che avrebbero pagato al clandestino il 50% dell’importo per ricevendone una regolare ricevuta quietanzata).
I carabinieri non hanno potuto andare oltre una denuncia a piede libero (per utilizzo truffaldino di carte clonate) che, stante la mancanza di una credibile identità dell’indagato, si potrebbe tramutare in una impunità di fatto.
Ulteriori informazioni: La Stampa (http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200711articoli/5053girata.asp)
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/news/articoli/news211107.php)
"Sono un cittadino del mondo, del regno del paradiso", intanto pagava con carte clonate
http://www.anti-phishing.it/image.news/god_computer.jpg
Anche gli angeli pagano col bancomat? Probabilmente se lo fanno, non è il loro. Un’interessante modo eludere la legge penale italiana. Uno dei soliti stratagemmi per frodare le falle dei sistemi di sicurezza delle transazione elettroniche. O più modestamente un truffatore di “classe”. Ad ogni modo, i militari non sono riusciti ad andare oltre una denuncia a piede libero per un cittadino extracomunitario di ignote e presunte origini africane che si trovava in possesso di documenti dai quali emergeva la sua cittadinanza del «Kingdom of Heaven» (cioè regno del paradiso).
Con questa identità virtuale avrebbe effettuato almeno 37 acquisti in negozi, agenzie e supermercati della città utilizzando una carta di credito clonata a lui intestata. Lettori Pos e cassiere magari un po’ disattente avranno consentito al nostro di eseguire pagamenti elettroni, presuntivamente illeciti. Tutta la merce “acquistata” dal concittadino celeste(scarpe, vestiti, videocamere, macchine fotografiche, televisori, palmari ...) era conservato nella sua fatiscente mansarda di piazza Vittorio Veneto 21, dotata anche di una connessione Fastweb, di computer portatili e stampanti.La cronaca della fine del sogno del cittadino del paradiso.
Alcuni giorni fa intorno alle 11 di mattina, il nostro viene fermato in Torino presso via Bava, angolo via Matteo Pescatore, i militari della stazione dei carabinieri Po-Vanchiglia notano un uomo di colore in attesa del tram.
L’uomo mostra infastidito una copia fotostatica di un documento di rifugiato politico, sostenendo anche di essere un ufficiale della Marina della Sierra Leone. Alla richiesta dei documenti, l’uomo consegna un passaporto ed una patente riportanti le sue generalità, entrambe rilasciate dal fanotmatico Kingdom of Heaven. Sul passaporto, sempre a lui intestato, appare la dicitura: «World Government of World Citizens», il Governo Mondiale dei Cittadini del Mondo.
A quel punto i militari trattengono l’uomo per identificarlo presso la caserma di via Giulia di Barolo, eseguendo la perquisizione della sua mansarda.
Lì vi trovano la moglie (nigeriana di Benin City), regolare in Italia. Nei cassetti i militari trovano un altro passaporto rilasciato dal Regno del Paradiso e documenti in bianco del World Government of World Citizens. Nascosto, vicino al letto, un passaporto nigeriano intestato a certo Dennis Osagie (che potrebbe costituire l’unico documento realmente valido appartenente al sedicente David Y.).
Nell’abitazione anche 16 biglietti ferroviari usati, tutti acquistati con carte di credito contraffatte, oltre ad altra documentazione attestante una vivace attività di acquisto effettuata on-line. Fra i pagamenti irregolari vi sarebbero anche bollette e multe stradali emesse da diversi comuni a carico di automobilisti italiani (che avrebbero pagato al clandestino il 50% dell’importo per ricevendone una regolare ricevuta quietanzata).
I carabinieri non hanno potuto andare oltre una denuncia a piede libero (per utilizzo truffaldino di carte clonate) che, stante la mancanza di una credibile identità dell’indagato, si potrebbe tramutare in una impunità di fatto.
Ulteriori informazioni: La Stampa (http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200711articoli/5053girata.asp)
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/news/articoli/news211107.php)