View Full Version : Ora la modella vuole farsi pagari in €
Pancho Villa
06-11-2007, 11:50
http://www.corriere.it/economia/07_novembre_05/giselle_top_model_euro_dollari.shtmlLa modella piu' pagata del mondo considera la valuta usa troppo debole
Dollaro in calo, Gisele preferisce l'euro
La top model brasiliana avrebbe deciso di farsi pagare d'ora in poi solo con la moneta europea
MILANO - Il dollaro Usa non è più una moneta affidabile. E lei ha deciso di essere pagata solo in euro. Gisele Bundchen, la modella più pagata del mondo, 33 milioni di dollari di guadagni solo nel 2006 secondo la rivista Forbes, si rifiuterebbe di ricevere compensi nella valuta statunitense, perchè considerata troppo debole. Chi adesso volesse metterla sotto contratto dovrebbe specificare che il pagamento verrà effettuato in euro, a causa dei continui ribassi degli ultimi mesi della valuta statunitense proprio nei confronti della moneta europea.
CONTRATTI - Lo rivela il settimanale brasiliano Veja secondo il quale per pubblicizzare una linea di prodotti della Pantene, la top model brasiliana avrebbe preteso dalla multinazionale Procter & Gamble che è la proprietaria del marchio, di ricevere il proprio compenso in euro. Altrettanto sarebbe avvenuto, sempre secondo la rivista brasiliana, nello stilare il contratto con Dolce & Gabbana per il nuovo profumo «The One».
«D'ora in poi stipuleremo i contratti in euro, perchè non sappiamo cosa accadrà al dollaro» ha spiegato all'agenzia economica Bloomberg Patrizia Bundche, la sorella della top model che, tra gli altri, ne cura gli interessi.
05 novembre 2007(modificato il: 06 novembre 2007)
e quindi? :confused: :confused: :mbe:
AntonioBO
06-11-2007, 11:55
Una vera rivoluzione economica ci sarebbe se si pagasse il petrolio in € anziché in dollari...
FastFreddy
06-11-2007, 11:55
E grazie, se il dollaro continua a scendere ci credo...
Pancho Villa
06-11-2007, 11:56
e quindi? :confused: :confused: :mbe:Della Bundchen non me può fregar di meno, ma il fatto è un segno dei tempi.
FastFreddy
06-11-2007, 11:58
Della Bundchen non me può fregar di meno, ma il fatto è un segno dei tempi.
Beh, magari ha un commercialista che fa frullare il cervellino e pensa che prima o poi il dollaro dovrà risalire... :p Ci credo poco ai motivi "morali" della cosa.
nomeutente
06-11-2007, 11:59
Una vera rivoluzione economica ci sarebbe se si pagasse il petrolio in € anziché in dollari...
Ammesso e non concesso che sia possibile arrivare a questo punto senza una guerra mondiale, ci sarebbe un tale sconquasso economico a livello mondiale che gli effetti sarebbero più o meno paragonabili a quelli di una guerra. Imho.
AntonioBO
06-11-2007, 12:01
Ammesso e non concesso che sia possibile arrivare a questo punto senza una guerra mondiale, ci sarebbe un tale sconquasso economico a livello mondiale che gli effetti sarebbero più o meno paragonabili a quelli di una guerra. Imho.
Dipende da cosa vogliono i signori del petrolio e chi gli gira attorno. E' chiaro che gli Stati Uniti non vogliono la terza guerra mondiale se non sono loro a scatenarla......
Ammesso e non concesso che sia possibile arrivare a questo punto senza una guerra mondiale, ci sarebbe un tale sconquasso economico a livello mondiale che gli effetti sarebbero più o meno paragonabili a quelli di una guerra. Imho.
Non solo: col rapporto attuale €/$ ci salviamo un minimo le chiappe dal petrolio super-costoso, mentre in america già questa primavera iniziavano ad avere problemi col costo della benzina, se fosse quotato in € e avesse prezzi così alti... brrrr... si torna a cavallo...
Non solo: col rapporto attuale €/$ ci salviamo un minimo le chiappe dal petrolio super-costoso, mentre in america già questa primavera iniziavano ad avere problemi col costo della benzina, se fosse quotato in € e avesse prezzi così alti... brrrr... si torna a cavallo...
in compenso non esportiamo negli usa e questo è molto deleterio per le nostre aziende...
nomeutente
06-11-2007, 12:20
Dipende da cosa vogliono i signori del petrolio e chi gli gira attorno. E' chiaro che gli Stati Uniti non vogliono la terza guerra mondiale se non sono loro a scatenarla......
Non solo: col rapporto attuale €/$ ci salviamo un minimo le chiappe dal petrolio super-costoso, mentre in america già questa primavera iniziavano ad avere problemi col costo della benzina, se fosse quotato in € e avesse prezzi così alti... brrrr... si torna a cavallo...
Il nodo è quanto rapidamente si svaluta una moneta rispetto all'altra.
Se domani ci svegliamo e il dollaro vale come la carta di giornale, possiamo ipotizzare cosa succederebbe a chi ha scambi consistenti con gli Usa, compresa la vecchia Europa che sicuramente non ha la possibilità, allo stato attuale, di praticare un'economia "autarchica".
Sappiamo anche che l'economia americana è in questa fase tenuta a galla in buona misura dal debito pubblico, il quale ha meno vincoli rispetto ai paesi europei non solo per scelta politica ma perché il dollaro è valuta di riserva proprio perché è la moneta con cui si acquista il petrolio.
Tirando le somme, se il petrolio fosse pagato in euro verrebbe meno il vantaggio a detenere dollari (che sono in questa fase molto svalutati rispetto all'euro) e questo comporterebbe un'ulteriore svalutazione. Se accade in tempi troppo rapidi il debito americano esplode, il dollaro va a picco e tutti ci troviamo in braghe di tela in una settimana. Meglio pensarci bene :D
sbomberino
06-11-2007, 12:23
se non sbaglio anche Saddam ha provato a vendere il petrolio in euro...
ha fatto una brutta fine :stordita:
Fradetti
06-11-2007, 13:01
poi dicon che le bionde son sceme :O
La modella piu' pagata del mondo considera la valuta usa troppo debole
Dollaro in calo, Gisele preferisce l'euro
La top model brasiliana avrebbe deciso di farsi pagare d'ora in poi solo con la moneta europea
Estiqaatsi!......
.... pensa che top model.... fa bene! :O
Danirijeka
06-11-2007, 13:44
in compenso non esportiamo negli usa e questo è molto deleterio per le nostre aziende...
Per ora: aspetta che la capacità di consumo della Cina (e degli altri Paesi che si stanno sviluppando in maniera "tumultuosa") raggiunga quella degli USA, e i beni italiani potranno essere esportati in Cina anziché negli USA.
Ovviamente è una semplificazione, e ovviamente avere SIA il mercato americano CHE il mercato dei PVS sarebbe molto meglio che averne uno solo. :p
On topic: poi dicon che le bionde son sceme*
Wolfgang Grimmer
06-11-2007, 13:53
Speriamo non bombardino la modella :O
io me la bomberei :stordita:
:sofico:
:oink:
AntonioBO
06-11-2007, 14:02
Speriamo non bombardino la modella :O
:asd:
Feric Jaggar
06-11-2007, 14:03
la vecchia Europa che sicuramente non ha la possibilità, allo stato attuale, di praticare un'economia "autarchica".
Ne parlavo proprio a pranzo con i cambisti; a tendere, è un'idea realizzabile e senz'altro desiderabile.
Un'area di scambio UE-Russia, in cui la Russia fornisce le materie prime e gli idrocarburi, e noi che ci mettiamo industria ed agricoltura. Un blocco sinergico di 500 milioni di persone, in grado di trattare alla pari con India e Cina.
Purtroppo ci arriveremo attraverso molti dolori. Gli USA non molleranno l'osso facilmente. Ma lo dovranno mollare.
mt_iceman
06-11-2007, 14:08
i di € gliene posso dare......
50 :asd: :oink:
nomeutente
06-11-2007, 14:56
Purtroppo ci arriveremo attraverso molti dolori. Gli USA non molleranno l'osso facilmente. Ma lo dovranno mollare.
La cosa mi preoccupa molto. I dolori, intendo.
Feric Jaggar
06-11-2007, 15:53
La cosa mi preoccupa molto. I dolori, intendo.
Purtroppo non ci sono scorciatoie; le scorciatoie dovrebbero venire dal buonsenso. Ma già l'idea stessa, praticata, che la pace sia una condizione sostanzialmente indesiderabile e che la guerra sia la fonte del potere; l'idea che si possa creare la guerra a distanza, senza pagare nessun prezzo sul proprio territorio; l'idea che si possa tirare la corda all'infinito, senza mai pagare dazio; tutte queste idee, ed altre, messe in pratica quotidianamente dagli USA, idee che sono un privilegio della classe dirigente, ma senza che nel popolo esista una capacità di critica (molti, leggevo qui, non sanno nemmeno che esiste Guantanamo), sono come un imbuto che porta verso certe conclusioni.
Vedo già dall'altra parte, cioè la Russia, una cupa accettazione dell'inevitabilità dello scontro; la Russia, per quella è la sua situazione oggettiva, cioè un Paese sottopopolato e dotato di inesauribili risorse naturali, sarebbe nelle migliori condizioni per crogiolarsi in uno status di neutralità e paciosa cooperazione ecumenica. Eppure si sta inesorabilmente preparando al confronto militare, sia esso la ben nota guerra fredda, o come al solito l'apertura di qualche "bocca eruttiva" in zone critiche (potrebbe essere l'Iran, la Siria), per fare guerra "calda" senza il rischio (ma chi padroneggia tutti i rischi?) di un'escalation nucleare globale.
A questo punto, la voce del buonsenso - come fu quella di Bertrand Russel durante la crisi di Cuba - vorrebbe che noi si pregasse Putin, cioè l'altro litigante in pectore, di dare agli americani quello che vogliono, purchè se la piantino qui.
Ma non è così semplice.
Per mantenere i 300.000.000 di americani, allo stato attuale occorrono (a spanne) le risorse naturali di 1.500.000.000 di persone.
Poi ci sono circa 1.500.000.000 di cinesi, che vivono in un termitaio (guardate la cartina della Cina; fa paura: tra Tibet e deserti, la parte abitabile è un fazzoletto di terra) e che si affacciano al capitalismo, anche loro vogliono tutto e subito.
Poi ci sono circa 1.200.000.000 di indiani, che hanno idee non molto dissimili da quelle dei cinesi.
Infine ci sono mi sembra 300.000.000 di europei, che non se la passano male e storicamente quando gli manca qualcosa lo vanno a prendere in casa altrui.
Pur avendo semplificato molto, moltissimo, beh, se fossi al posto di Putin andrei a dormire con le pistole sotto il cuscino. Putin è come una vergine nel dormitorio dei marinai.
La soluzione migliore è un equo accordo coi russi, prima ci arriviamo e meglio sarà per noi.
L'Euro sarà terreno di scontro, e speriamo che rimanga l'unico terreno di scontro. Ma, come recita un proverbio slavo, "quando si spegne la luce, i clienti mettono mano ai coltelli".
http://kennedy84hastalagiobbasiempre.files.wordpress.com/2007/08/gisele_bundchen.jpg
:oink:
paulus69
06-11-2007, 19:19
ottima estrapolazione....
avrai semplificato.....ma è un piacere leggerti.feric...;)
se non sbaglio anche Saddam ha provato a vendere il petrolio in euro...
ha fatto una brutta fine :stordita:
mi sembra anche l'iran volesse fare la stessa cosa... :asd:
coaozpoa
greasedman
06-11-2007, 20:24
Miss Padania ha chiesto invece di essere pagata in sesterzi
orestino74
06-11-2007, 20:26
Volevo scrivere "FOTO" ma mi avete preceduto....comunque è bona gisella:D
greasedman
06-11-2007, 20:26
Non solo: col rapporto attuale €/$ ci salviamo un minimo le chiappe dal petrolio super-costoso, mentre in america già questa primavera iniziavano ad avere problemi col costo della benzina, se fosse quotato in € e avesse prezzi così alti... brrrr... si torna a cavallo...Non è un caso che sia cresciuto in concomitanza con la debolezza della moneta in cui è quotato, ma è una conseguenza matematica.
Se domani il dollaro torna a 1,30 nei confronti dell'euro, il petrolio torna immediatamente sotto gli 80$.
Pancho Villa
06-11-2007, 22:48
A proposito del record del petrolio:
http://economia.repubblica.it/articolo/Euro_e_petrolio_record_cugini/174501
F1R3BL4D3
06-11-2007, 22:51
Speriamo non bombardino la modella :O
Non la bombardano, la bombano....:O
Solo una curiosità in più, non penso abbia chissà quali ripercussioni la scelta (in generale)
Non è un caso che sia cresciuto in concomitanza con la debolezza della moneta in cui è quotato, ma è una conseguenza matematica.
Se domani il dollaro torna a 1,30 nei confronti dell'euro, il petrolio torna immediatamente sotto gli 80$.
Sì ci avevo pensato anche io a questa cosa in effetti.
Mi è anche venuto in mente che possa essere una mossa fatta da alcuni paesi per colpire in maniera indiretta l'economia americana...
Ma qualcuno si è preso la briga di fare un rapporto tra il prezzo dell'euro/dollaro e del barile per vedere se si è mantenuto, per noi, praticamente costante o meno?
edit: ho letto l'articolo, c'è già la risposta alla mia domanda :D
Purtroppo non ci sono scorciatoie; le scorciatoie dovrebbero venire dal buonsenso. Ma già l'idea stessa, praticata, che la pace sia una condizione sostanzialmente indesiderabile e che la guerra sia la fonte del potere; l'idea che si possa creare la guerra a distanza, senza pagare nessun prezzo sul proprio territorio; l'idea che si possa tirare la corda all'infinito, senza mai pagare dazio; tutte queste idee, ed altre, messe in pratica quotidianamente dagli USA, idee che sono un privilegio della classe dirigente, ma senza che nel popolo esista una capacità di critica (molti, leggevo qui, non sanno nemmeno che esiste Guantanamo), sono come un imbuto che porta verso certe conclusioni.
Vedo già dall'altra parte, cioè la Russia, una cupa accettazione dell'inevitabilità dello scontro; la Russia, per quella è la sua situazione oggettiva, cioè un Paese sottopopolato e dotato di inesauribili risorse naturali, sarebbe nelle migliori condizioni per crogiolarsi in uno status di neutralità e paciosa cooperazione ecumenica. Eppure si sta inesorabilmente preparando al confronto militare, sia esso la ben nota guerra fredda, o come al solito l'apertura di qualche "bocca eruttiva" in zone critiche (potrebbe essere l'Iran, la Siria), per fare guerra "calda" senza il rischio (ma chi padroneggia tutti i rischi?) di un'escalation nucleare globale.
A questo punto, la voce del buonsenso - come fu quella di Bertrand Russel durante la crisi di Cuba - vorrebbe che noi si pregasse Putin, cioè l'altro litigante in pectore, di dare agli americani quello che vogliono, purchè se la piantino qui.
Ma non è così semplice.
Per mantenere i 300.000.000 di americani, allo stato attuale occorrono (a spanne) le risorse naturali di 1.500.000.000 di persone.
Poi ci sono circa 1.500.000.000 di cinesi, che vivono in un termitaio (guardate la cartina della Cina; fa paura: tra Tibet e deserti, la parte abitabile è un fazzoletto di terra) e che si affacciano al capitalismo, anche loro vogliono tutto e subito.
Poi ci sono circa 1.200.000.000 di indiani, che hanno idee non molto dissimili da quelle dei cinesi.
Infine ci sono mi sembra 300.000.000 di europei, che non se la passano male e storicamente quando gli manca qualcosa lo vanno a prendere in casa altrui.
Pur avendo semplificato molto, moltissimo, beh, se fossi al posto di Putin andrei a dormire con le pistole sotto il cuscino. Putin è come una vergine nel dormitorio dei marinai.
La soluzione migliore è un equo accordo coi russi, prima ci arriviamo e meglio sarà per noi.
L'Euro sarà terreno di scontro, e speriamo che rimanga l'unico terreno di scontro. Ma, come recita un proverbio slavo, "quando si spegne la luce, i clienti mettono mano ai coltelli".
spettacolo!!!
di una chiarezza come poche!
greasedman
06-11-2007, 23:25
Sì ci avevo pensato anche io a questa cosa in effetti.
Mi è anche venuto in mente che possa essere una mossa fatta da alcuni paesi per colpire in maniera indiretta l'economia americana...
Ma qualcuno si è preso la briga di fare un rapporto tra il prezzo dell'euro/dollaro e del barile per vedere se si è mantenuto, per noi, praticamente costante o meno?
Costante no, certo che il petrolio ha anche un suo valore e quindi le sue fluttuazioni, ma nei confronti dell'euro è aumentato relativamente poco.
Addirittura nel 2007 è sceso, seppur di poco, rispetto al 2006.
Ora tu ti chiederai come mai invece la benza costa di più... ma non essendo nato ieri... :stordita:
La "mossa" è stata fatta dalla stessa FED che è stata costretta ad indebolire la propria moneta, ma non può che essere una strategia di breve/medio periodo quella di tenere una moneta debole.
Costante no, certo che il petrolio ha anche un suo valore e quindi le sue fluttuazioni, ma nei confronti dell'euro è aumentato relativamente poco.
Addirittura nel 2007 è sceso, seppur di poco, rispetto al 2006.
Ora tu ti chiederai come mai invece la benza costa di più... ma non essendo nato ieri... :stordita:
La "mossa" è stata fatta dalla stessa FED che è stata costretta ad indebolire la propria moneta, ma non può che essere una strategia di breve/medio periodo quella di tenere una moneta debole.
ed una strategia a lungo termine quale potrebbe essere ?
coapzpa
greasedman
07-11-2007, 00:02
ed una strategia a lungo termine quale potrebbe essere ?
coapzpaQuella di tenere una moneta forte, specie per i paesi privi di materie prime come noi. Quello che ci guadagneremmo dagli export nel caso avessimo una moneta debole, lo perderemmo con gli interessi negli import.
Inoltre se rimani debole troppo a lungo vengono capitali dall'estero a fare facile incetta dei tuoi beni e del tuo potere di generare ricchezza.
Quella di tenere una moneta forte, specie per i paesi privi di materie prime come noi. Quello che ci guadagneremmo dagli export nel caso avessimo una moneta debole, lo perderemmo con gli interessi negli import.
Inoltre se rimani debole troppo a lungo vengono capitali dall'estero a fare facile incetta dei tuoi beni e del tuo potere di generare ricchezza.
Questo è vero, però non sottovaluterei nemmeno il fatto che la concorrenza cinese a "basso costo" viene così diminuita, avendo la moneta debole. Mi sa che in un momento di crisi per l'economia interna, tenere la moneta debole per spingere le esportazioni sia l'unica cosa che possono fare nel momento in cui dei mostri commerciali come la Cina sono sul mercato.
Pancho Villa
07-11-2007, 00:06
Aggiungo anche quest'analisi (http://www.finanzacomportamentale.it/articoliclaudiogallo0002.html) (anche se non è aggiornata) e questo grafico.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/ARCH_Immagini/Arch_Grafici/grafico_cambio_euro_dollaro.jpg
EDIT: Ecco anche un ottimo articolo di Paul Craig Roberts, che è più generale ma tratta anche il discorso del cambio.
http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=1045
Aggiungo anche quest'analisi (http://www.finanzacomportamentale.it/articoliclaudiogallo0002.html) (anche se non è aggiornata) e questo grafico.
Beh, non è aggiornata, in effetti arriva al sei novembre e ora è l'una e dieci del sette :asd:
Quella di tenere una moneta forte, specie per i paesi privi di materie prime come noi. Quello che ci guadagneremmo dagli export nel caso avessimo una moneta debole, lo perderemmo con gli interessi negli import.
Inoltre se rimani debole troppo a lungo vengono capitali dall'estero a fare facile incetta dei tuoi beni e del tuo potere di generare ricchezza.
quindi cosa pensi che possano fare gli usa a lungo termine?
possono tenere la tattica della moneta debole per altri , diciamo , 10-15 anni ? o dovranno trovare qualche altra via d'uscita ?
copapza
Pancho Villa
07-11-2007, 00:18
Beh, non è aggiornata, in effetti arriva al sei novembre e ora è l'una e dieci del sette :asd:http://www.webalice.it/dariop1/Download/smilini/nonoasd.gif E' l'articolo linkato che non è aggiornato, non il grafico. :D
greasedman
07-11-2007, 00:25
quindi cosa pensi che possano fare gli usa a lungo termine?
possono tenere la tattica della moneta debole per altri , diciamo , 10-15 anni ? o dovranno trovare qualche altra via d'uscita ?
copapzaGli usa si sono accorti di aver fatto il passo più lungo della gamba, non hanno alternative se non quella di indebolirsi almeno per aggiustare il passo. Noi non potremmo però far finta di niente e proseguire dritti per la nostra strada, e forse il passo leggermente troppo lungo lo stavamo facendo pure noi.
Credo che si indebolirà leggermente anche l'euro, non credo in un euro oltre i 1,7$...
IlCarletto
07-11-2007, 12:02
lavorando nell'informatica, tratto con produttori di taiwan . . alcuni "c'hanno provato" a mandarmi dei proforma per delle forniture in euro (naturalmente 1 € = 1 $ ). . zittiti subito.. io voglio l'offerta il dollaro verde grassie!
è logico..
lavorando nell'informatica, tratto con produttori di taiwan . . alcuni "c'hanno provato" a mandarmi dei proforma per delle forniture in euro (naturalmente 1 € = 1 $ ). . zittiti subito.. io voglio l'offerta il dollaro verde grassie!
è logico..
però! furbetti!
LittleLux
07-11-2007, 12:32
mi sembra anche l'iran volesse fare la stessa cosa... :asd:
coaozpoa
In realtà l'85% delle transazioni commerciali iraniane, quindi anche il petrolio che producono, non avvengono più in dollari, bensì in euro ed altre valute. Inoltre tutti gli assests iraniani sono stati convertitianch'essi da dollari a euro.
nomeutente
07-11-2007, 12:41
Ma già l'idea stessa, praticata, che la pace sia una condizione sostanzialmente indesiderabile e che la guerra sia la fonte del potere; l'idea che si possa creare la guerra a distanza, senza pagare nessun prezzo sul proprio territorio; l'idea che si possa tirare la corda all'infinito, senza mai pagare dazio; tutte queste idee, ed altre, messe in pratica quotidianamente dagli USA, idee che sono un privilegio della classe dirigente, ma senza che nel popolo esista una capacità di critica (molti, leggevo qui, non sanno nemmeno che esiste Guantanamo), sono come un imbuto che porta verso certe conclusioni.
Prima di tutto: in generale, ottima analisi ;)
Non condivido però due cose:
1) il fatto di limitare la critica ai soli Usa: in un conflitto (chiamiamolo "interimperialista" se non ti dispiace ;) ) sono tutti egualmente colpevoli: erano colpevoli Usa e Urss prima, sono colpevoli oggi Usa, Europa, Russia e le potenze regionali India e Cina. Ovviamente chi ha la "colpa" e chi "si difende" dipende dal punto di vista;
2) mi pare che, nonostante le premesse dell'imbuto, concludi con un minimo di speranza in merito alla possibilità di accordi che scongiurino scontri più seri: imho nella maggior parte dei casi le tragedie non dipendono da contingenti volontà politiche: esiste un punto (nell'intreccio delle relazioni internazionali politiche ed economiche) oltre il quale non è possibile alcuna mediazione. Bisogna solo sapere se i politici delle varie potenze avranno l'accortezza di girare la valvola per diminuire la pressione o se lasceranno che la pentola esploda. Che poi, imho, non si tratta di decidere se esploderà o meno, ma quando esploderà.
Probabilmente sono stato chiaro meno del 10% di quanto sei stato tu... pazienza :D
Feric Jaggar
07-11-2007, 14:16
1) il fatto di limitare la critica ai soli Usa: in un conflitto (chiamiamolo "interimperialista" se non ti dispiace ;) ) sono tutti egualmente colpevoli: erano colpevoli Usa e Urss prima, sono colpevoli oggi Usa, Europa, Russia e le potenze regionali India e Cina. Ovviamente chi ha la "colpa" e chi "si difende" dipende dal punto di vista;
Beh, se mi concedi di allargare il discorso, allora passo senz'altro a parlare di responsabilità diffuse! Perchè è un po' come il discorso della mafia: c'è chi ammazza, c'è chi vede ammazzare e si gira dall'altra parte, chi viene a sapere e tace, e infine chi non sa e non vuole sapere perchè non vuole responsabilità. Visivamente, potremmo descrivere questa situazione come una piramide stratificata di responsabilità, in cui ognuno è responsabile secondo una gradazione ma comunque la responsabilità penale e storica alla fine è solo di chi sta al vertice.
Oggi direi che l'area dell'innocenza si è molto ristretta; direi che molte persone che pure non hanno una conoscenza profonda o specialistica dei fenomeni politici generali, ugualmente hanno una percezione oscura ma forte che la loro condizione economica, il loro status sociale riferiscono ad una filiera che porta nei più remoti angoli del mondo. Magari non sai esattamente che il tuo adorato parquet è stato ottenuto disboscando la Birmania e sparando sui contadini, però quando girano certe parole d'ordine imperative ecco che si va subito tutti in piazza a manifestare contro il cattivo di turno.
Oppure si fanno spallucce di fronte a certe macroscopiche illegalità in campo internazionale, come se si trattasse di dazi da pagare in cambio del benessere. Il benessere che a questo punto nessuno riesce più a descrivere come frutto unicamente di onesto sudore della fronte e dell'ingegno, in ogni cosa che mettiamo in opera c'è comunque una connessione strisciante con qualcosa di sporco e di ingiusto.
Credo che persino un Mussolini avesse più difficoltà, a far passare le sue parole "categoriche ed impegnative per tutti", che indicavano il bene nazionale ed individuale in certe guerre coloniali.
Il nostro ricorrere senza remore alla facilità di procurarsi beni e materie prime a basso prezzo, con la forza delle posizioni dominanti in campo finanziario, grazie alla Banca Mondiale, all'FMI, alla truffa del debito, con il ricatto politico che viene dalle baionette e dalle portaerei, o il controllo esercitato dai pupazzi messi a governare nei nostri giardini domestici, ci ha resi tutti più o meno colpevoli. Mi fa ridere, l'idea di pareggiare le gambe del tavolo col barattolo di caffè "equo e solidale" alla Coop... in realtà, ci siamo tutti tacitamente accordati per vivere al di sopra delle nostre reali possibilità.
Tutto questo è destinato a finire; ma la possibilità di fare un downgrade della nostra società è appesa solo al filo del buon senso di chi rifiuterà di difendere con le pistole in pugno i suoi indifendibili privilegi. I precedenti storici non sono confortanti.
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.