View Full Version : Due riflessioni sull'America (ora che mi ci trovo)
E' una calda giornata di festa in America. Mi trovo ora alla UCLA, a Los Angeles; questa è una delle università più prestigiose degli stati uniti, e io mi ci trovo in Summer School. Prestigiosa non come Harvard o Princeton, ma comunque è difficile entrarci. E tra l'altro mi riconosco molto in questa università, e se fossi stato americano quasi sicuramente ci sarei voluto venire; e spiegherò il perchè(tra le cose che mi piacciono dell'america).
Il sistema universitario americano.
Io credo che questo sistema sia molto meglio di quello italiano, malgrado non ho nulla da dubitare sulla qualità dei nostri insegnamenti. Infatti per essere ammesso, che so, alla Normale di Pisa, una delle università italiane più prestigiose, ti fanno quasi esclusivamente test riguardo le tue abilità intellettuali. E all'interno del sistema universitario italiano, lo sport è qualcosa che riguarda piccoli tornei in campetti stupidi organizzati per lo più dagli studenti.
Qui è totalmente diverso. La UCLA è rinomata per la sua attività sportiva, ci sono tornei interuniversitari di football americano, basket, hockey (le magliette sono nel negozio...), che raccolgono centinaia e centinaia di persone in stadi che fanno concorrenza a quelli di una squadra italiana di Serie B. Ma non spariamo sulla croce rossa: quest'anno c'è stata una protesta a Roma Tre perchè le tasse da pagare per chi era "fuori fascia" erano ammontate a più di 1.000 euro. Qua alla UCLA se sei Californiano pagi 26.000 dollari, se provieni da un altro stato ne paghi circa il doppio. E non si tratta dell'università più costosa!
Per essere ammesso, non solo devi avere una media alle superiori molto alta, ma anche "più alta del massimo ottenibile". Qua funziona a GPA, il cui massimo è 4.0. Bene, per essere ammesso qui, l'anno scorso la media di quelli che sono entrati era superiore al massimo perchè in America per alzarsi la media possono andare a delle scuole estive pre-universitarie... e dunque quasi tutti quelli ammessi non solo erano usciti col massimo, ma erano anche andati a delle scuole estive per aumentare ulteriormente la media.
E non bisogna solo essere "secchioni". Non c'è uno che abbia la faccia da secchione qua. Infatti criterio importante è ciò che fai OLTRE la scuola: dunque devi essere per esempio bravo nello sport (una mia amica è cintura nera II dan, un altro è stato capo-scout, altri sono attivi politicamente, altri sono leader di gruppi rock ecc ecc). E continua a perfezionarti quando sei in università. Le strutture sportive sono decisamente grandi e funzionali. Ma ancora una volta, è qualcosa che si ottiene pagando tasse molto elevate, e quindi diciamo che ci possiamo in qualche modo giustificare (anche se in norvegia le strutture sono al pari -se non superiori- a quelle in USA, e gli studenti non solo non pagano tasse universitarie ma ricevono sussidi dal governo...).
Cosa non mi piace.
Ora, dopo aver decantato le qualità del sistema universitario (ma ci sono anche tante cose che non vanno, tipo appunto i costi, che limitano l'accesso agli studenti più poveri...), passiamo a ciò che mi ha molto sorpreso. Un caso: parlavo con una studentessa americana della UCLA e dicevo "così come mi sorprende che voi quando uscite la sera andate in un posto chiamato Hollywood, così sorprenderà voi sapere che ogni sera che esco passo davanti al Colosseo..." e lei "ah... cos'è il colosseo?".
Vabbè, nel suo caso forse è un po' giustificabile perchè era in USA solo da 4 anni, essndo nata e cresciuta in Iran.
Il secondo caso è con la mia amica II dan. Scherzavo sul fatto che alla frontiera un mio amico tunisino-tedesco, di nome Mohamed, si fosse visto già a Guantanamo dopo che non gli avevano restituito subito il passaporto. La mia amica fa "ah... e cos'è Guantanamo?".
Non racconterò l'episodio di qunado non sapevano cosa fosse la Chiesa di San Pietro... mi disse che la conosceva forse vedendo che mi stavo sorprendendo del contrario, poi è ebrea e forse nella sua religione se ne parlava un po' di meno.
Ma comunque questi casi denotano il fatto che in America conoscono solo l'America. Un quinto degli americani non saprebbe localizzare gli USA su un mappamondo. Secondo un mio amico austriaco, secondo me un po' troppo fan degli USA, gli statunitensi non si preoccupano dell'Europa perchè "non ne avrebbero bisogno". Secondo lui sono la nazione più avanzata del mondo, e perchè dovrebbero preoccuparsi degli altri? D'altronde io non sapevo dirgli la capitale del Mozambico...
Ora, questo mi fa leggermente riflettere. Non ha tutti i torti: non sappiamo dove si trovi il Bangladesh o il Lesotho sul mappamondo, noi, che siamo nazioni un po' più avanzate tecnologicamente (senza presunzione nè falsa modestia). Perchè dovrebbero preoccuparsi dunque gli USA dell'Europa? Io credo che dovrebbero farlo soprattutto per storia, loro derivano culturalmente da noi. E non sapere dove si trovi l'Italia non lo paragono molto al non sapere dove si trovi il Massachussets.
Voi come la vedete?
federuko
03-09-2007, 21:09
la seconda che hai detto...
fsdfdsddijsdfsdfo
03-09-2007, 21:23
veramente un bel post.
Vorrei dire una cosa:
Molti studenti si spaventano perchè le università chiedono voti molto alti.
Ma non è un merito delle università: è un demerito dei licei che regalano troppo facilmente medie alte.
federuko
03-09-2007, 21:28
a parte gli scherzi....
io ho studiato a los angeles ed ho vissuto a hollywood per 1 anno e mezzo.
la mia impressione è che il sistema educativo usa sia superiore rispetto a quello italico perchè:
1. ti permette una totale personalizzazione del percorso di studi.
2. non ci sono mafiosi in giro quindi gli insegnanti sono li per insegnare e non per motivi più chiari a provenzano o mastella che a me.
3. c'è una più stretta relazione tra l'insegnamento teorico ed i risvolti pratici di ciò che studi - leggi mondo del lavoro
è inferiore perchè:
1. visto quello che costa vorrei anche vedere pendesse un pelo. e cmq i costi esagerati fanno si che la scelta dell'università dipenda dalla fascia di reddito alla quale appartiene la tua famiglia. ovviamente se non hai soldi addio università - chiedi quanti alla ucla vengono da south central.
2. l'estrema specializzazione implica un'estrema ignoranza in tutto ciò che non riguarda il tuo settore specifico. ecco spiegato come la tipa non sappia cos'è il colosseo.
3. i mafiosi e tutti i non sense della scuola (come dell'intera società) italiana ti costringono a sviluppare quella famosa arte di arrangiarsi che può essere letta anche come flessibilità intellettuale e prontezza di reazione in caso di imprevisto.
Probabilmente siamo (noi e gli stati uniti) a due estremi opposti, e una qualche via di mezzo non sarebbe male.
Negli states una laurea costa caro ma se sei in gamba una borsa di studio la trovi. VIceversa qua in italia l'universita' e' molto piu' accessibile, ma si laureano ormai cani e porci, quasi che, invece che il diritto allo studio, vigesse il diritto al pezzo di carta. Il risultato e' che la laurea non e' sempre uno strumento sufficiente per discriminare chi sa e chi non sa. Questo non vuol dire che l' universita' nostrana non prepari anzi, se uno ha voglia c'e' di che divertirsi... non a caso i laureati li esportiamo...
Il vero problema e' dopo, quando si parla di ricerca, e' li' son dolori perche' si vede la vera differenza tra oltreoceano e qua da noi... non solo son diversi i fondi (li' siamo messi male anche a confronto con i cugini europei) , ma e' diverso anche l'ambiente (baronie etc. etc. etc.). :stordita:
sirbone72
03-09-2007, 22:46
...
Ora, questo mi fa leggermente riflettere. Non ha tutti i torti: non sappiamo dove si trovi il Bangladesh o il Lesotho sul mappamondo, noi, che siamo nazioni un po' più avanzate tecnologicamente (senza presunzione nè falsa modestia). Perchè dovrebbero preoccuparsi dunque gli USA dell'Europa? I...
Scusa, ma non ti seguo: io ho studiato alle scuole medie dove si trovavano i vari paesi. Mai usate le cartine mute?
Cmq, per tornare all'oggetto del thread, l'impostazione degli studi negli States è improntata all'estrema specializzazione e semplificazione. Ad esempio, nelle scuole inferiori non "perdono" tempo a studiare il teorema di Pitagora: imparano un po' di trigonometria e il gioco è fatto.
Purtroppo, in questo modo si creano masse di ignoranti superspecializzati.
Probabilmente siamo (noi e gli stati uniti) a due estremi opposti, e una qualche via di mezzo non sarebbe male.
Negli states una laurea costa caro ma se sei in gamba una borsa di studio la trovi. VIceversa qua in italia l'universita' e' molto piu' accessibile, ma si laureano ormai cani e porci, quasi che, invece che il diritto allo studio, vigesse il diritto al pezzo di carta. Il risultato e' che la laurea non e' sempre uno strumento sufficiente per discriminare chi sa e chi non sa. Questo non vuol dire che l' universita' nostrana non prepari anzi, se uno ha voglia c'e' di che divertirsi... non a caso i laureati li esportiamo..
....
concordo. anche se non conosco il sistema americano ho avuto la mia buona dose di quello inglese e non penso che siano tanto dissimili tra loro.
una giusta via di mezzo sarebbe l'ideale: loro sono superspecializzati, ma come si esce dalle formulette che imparno son cavoli amari, a noi d'altra parte un po di pratica in piu ed un po meno teoria non farebbe poi poi così male, anzi....
Jammed_Death
03-09-2007, 23:09
ok, gli americani conoscono solo l'america...e in effetti loro a scuoola si studiano i loro 200 anni di storia e sono contenti...invece buona parte degli italiani non conosce nemmeno la storia italiana e soprattutto diventa famoso per questo (pupa e il secchione anyone?)..dante un capo indiano, mussolini e co :confused: e leonardo da vinci era un attore mi pare...a sto punto preferisco di gran lunga gli americani...
ok, gli americani conoscono solo l'america...e in effetti loro a scuoola si studiano i loro 200 anni di storia e sono contenti...invece buona parte degli italiani non conosce nemmeno la storia italiana e soprattutto diventa famoso per questo (pupa e il secchione anyone?)..dante un capo indiano, mussolini e co :confused: e leonardo da vinci era un attore mi pare...a sto punto preferisco di gran lunga gli americani...
se vabbe ma sti soggetti qua son fenomeni da baraccone, un po come la donna barbuta ma con piu tette. non fanno mica testo.
greasedman
04-09-2007, 00:03
l'estrema specializzazione implica un'estrema ignoranza in tutto ciò che non riguarda il tuo settore specifico. ecco spiegato come la tipa non sappia cos'è il colosseo.Ma dai!!!
Tu sai dov'è l'argentina solo perchè te lo hanno insegnato a scuola?!? E l'argentina è molto meno importante per noi di quanto non sia l'europa...
Non sanno cose che fanno parte del normale bagaglio necessario per leggere anche solo i titoli di un giornale, non dico carpirne i contenuti...
Gli manca proprio la curiosità, l'interesse per il sapere, ma non quello eniclopedico, anche quello più spiccio.
Guardate questo:
http://www.youtube.com/watch?v=fJuNgBkloFE
Ok, lo so che cercando bene anche in italia ci sarebbe da ridere con interviste così, ma qui siamo oltre ogni livello e ho pure la senzazione che non abbiano dovuto fare molta fatica per trovarli!!!
Vi riporto una statistica inquietante che mi ha fornito una mia amica che conosce bene gli usa: ben il 92% dei cittadini usa NON ha il passaporto!
Se dal restante 8% togliete quelli che vivono in tutte quelle grandi città al confine con messico e canada, quelli che l'anno dovuto fare per lavoro, e quelli che al massimo sono andati nel villaggiovacanze alle antille... rimane che si e no un americano su 30 ha una vaga idea di quello che c'è fuori dagli usa.
Gli altri conoscono solo il proprio divano e il tragitto per fare TV-poltrona-cesso-uffico-bowling-controcommercialemacdonaldizzato-chiesa-TV
Chiaramente questo non è colpa del "sistema" di istruzione americano, è solo la loro evoluzione culturale.
.
federuko
04-09-2007, 00:44
Ma dai!!!
Tu sai dov'è l'argentina solo perchè te lo hanno insegnato a scuola?!? E l'argentina è molto meno importante per noi di quanto non sia l'europa...
Non sanno cose che fanno parte del normale bagaglio necessario per leggere anche solo i titoli di un giornale, non dico carpirne i contenuti...
Gli manca proprio la curiosità, l'interesse per il sapere, ma non quello eniclopedico, anche quello più spiccio.
Guardate questo:
http://www.youtube.com/watch?v=fJuNgBkloFE
Ok, lo so che cercando bene anche in italia ci sarebbe da ridere con interviste così, ma qui siamo oltre ogni livello e ho pure la senzazione che non abbiano dovuto fare molta fatica per trovarli!!!
Vi riporto una statistica inquietante che mi ha fornito una mia amica che conosce bene gli usa: ben il 92% dei cittadini usa NON ha il passaporto!
Se dal restante 8% togliete quelli che vivono in tutte quelle grandi città al confine con messico e canada, quelli che l'anno dovuto fare per lavoro, e quelli che al massimo sono andati nel villaggiovacanze alle antille... rimane che si e no un americano su 30 ha una vaga idea di quello che c'è fuori dagli usa.
Gli altri conoscono solo il proprio divano e il tragitto per fare TV-poltrona-cesso-uffico-bowling-controcommercialemacdonaldizzato-chiesa-TV
Chiaramente questo non è colpa del "sistema" di istruzione americano, è solo la loro evoluzione culturale.
.
non vedo nessuna contraddizione con ciò che ho detto. semplicemente una società del genere esprimerà un siffatto sistema scolastico.
come qualcuno prima ha detto, si tratta di ignoranti ad alta specializzazione. aggiungo io: il tipo d'uomo ideale per una società orwelliana a tecnologia avanzata.
blamecanada
04-09-2007, 00:51
Ritengo sbagliato valutare le persone in base alla media scolastica: varia troppo da scuola a scuola, inoltre chi sta antipatico agl'insegnanti (perché magari li critica) è svantaggiato.
Ritengo assurdo che per laurearsi, chessò in fisica si debbano fare miliardi di attività extracurriculari. Einstein non verrebbe ammesso perché non è abbastanza sportivo o perché non sapeva suonare il pianoforte o il contrabbasso?
Ritengo assurdo dover fare delle scuole preuniversitarie per prepararsi all'università (scommetto che costano anche quelle un sacco di soldi), secondo me è sufficiente un test d'ingresso ben fatto, perlomeno per le scuole d'élite (come la Normale, ad esempio).
L'accesso al resto delle università dovrebbe essere garantito a tutti (quelli che passano un test d'ingresso che garantisca di avere i requisiti minimi per l'accesso... per gli altri ci possono essere delle scuole preparatorie, se proprio devono andare all'università, ma ci si chiede come possa essere sorta improvvisamente questa sete di conoscenza se fino a quel momento non hanno imparato un tubo), ma non per questo si deve abbassare il livello delle medesime, chi non sa deve essere bocciato, a costo di bocciare 3/4 degli iscritti.
I licei italiani sono mediocri, soprattutto come strutture e qualità degl'insegnanti, ma mi risulta che, nonostante tutto nelle materie umanistiche, siano messe bene a livello europeo, il problema sono quelle scientifiche.
Gl'istituti tecnici secondo me sono manchevoli dal punto di vista della cultura umanistica, e soffrono i problemi di tutte le scuole superiori italiane, ma se risistemati potrebbero essere ottime scuole: c'è bisogno di tecnici non laureati.
Negl'istituti professionali la situazione è abbastanza negativa: gli aspetti culturali sono abbastanza trascuranti in nome della pura formazione professionale. Come se un cuoco dovesse per forza ignorare la storia e scrivere in un italiano stentato.
Bisognerebbe essere piú selettivi nella scelta degl'insegnanti e si dovrebbe dare il posto fisso ai piú preparati, non in base all'anzianità. Se un insegnante dopo tanti anni è meno preparato di uno piú giovane è inequivocabilmente colpa sua... Al riguardo si legga questo (http://www.gennarocarotenuto.it/dblog/articolo.asp?articolo=1189).
rimane che si e no un americano su 30 ha una vaga idea di quello che c'è fuori dagli usa.
Gli altri conoscono solo il proprio divano e il tragitto per fare TV-poltrona-cesso-uffico-bowling-controcommercialemacdonaldizzato-chiesa-TV
E cosí si capisce come possano aver eletto Bush due volte.
greasedman
04-09-2007, 01:16
non vedo nessuna contraddizione con ciò che ho detto. semplicemente una società del genere esprimerà un siffatto sistema scolastico.
come qualcuno prima ha detto, si tratta di ignoranti ad alta specializzazione. aggiungo io: il tipo d'uomo ideale per una società orwelliana a tecnologia avanzata.di contradditorio ci trovavo il fatto che volessi sostenere che sono esentati dal sapere cose basilari IN QUANTO si sono specializzati altrove.
Certe cose le devi sapere e basta, non perchè te le devono insegnare (che poi sono sicuro che alle scuole primarie le insegnano o le potrebbero insegnare così come fanno da noi).
Altro esempio: un mio caro amico insegna alla virginia university di new york, che per chi non lo sapesse è considerata un'università TOP con costi di iscrizione inenarrabili: la sua platea è composta da giovani che studiano storia e lettere e che nello specifico hanno scelto loro di studiare lettere italiane (quindi almeno su questo dovrebbero essere specializzati ed avere un minimo di cultura di base).
Ebbene, questi non sapevano che Roma fosse la capitale d'italia e che venezia fosse in italia.......
Mai sentito parlare del fenomeno cosiddett "brainwave"? Le persone veramentre istruite le importano dall'europa, mica se le fabbricano nei college...
trallallero
04-09-2007, 07:26
una mia esperienza a NY: entro in un bar di sera, prendo una birra e, per qualche motivo che non ricordo, dico che sono italiano.
A quel punto un ragazzo comincia a dirmi, a tono alterato, che gli spaghetti non sono in realta´ italiani ma cinesi perche´ Marco Polo ... :blah:
Sara´ un caso, forse si sara´ studiato la storia da solo :boh:
Di certo questa ultra specializzazione e´ per certi aspetti vincente in una societa´, anzi e´ la vera societa´ nella quale ognuno fa il suo piccolo potendo essere totalmente all´oscuro di cio´ che fanno gli altri, contribuendo a costruire qualcosa di enorme. Il problema poi e´ nella vita sociale extra-lavorativa, quando devi anche solo chiaccherare e ti scappa magari una battuta che, per essere capita, necessita di un pubblico che sappia almeno che Leonardo da Vinci non e´ il papa´ di Leonardo di Caprio ...
E comunque mi e´ successo anche a Roma, quando stavo accompagnando a casa 2 miei colleghi, un ragazzo ed una ragazza.
Cercando la strada vediamo un cartello: via 12 Ottobre 1492 e lui fa:
chissa´ cos´e´ successo quel giorno, sicuramente qualcosa di importante
:mbe:
gli ho detto: eh si, quel giorno hanno inventato i pomodori :O
e loro: ma dai ?
:nono:
sirbone72
04-09-2007, 07:29
...
Cercando la strada vediamo un cartello: via 12 Ottobre 1492 e lui fa:
chissa´ cos´e´ successo quel giorno, sicuramente qualcosa di importante
:mbe:
gli ho detto: eh si, quel giorno hanno inventato i pomodori :O
e loro: ma dai ?
:nono:
Ignorante, hanno inventato le patate! :Prrr:
trallallero
04-09-2007, 07:37
Ignorante, hanno inventato le patate! :Prrr:
:doh: e´vero!
o forse era l´albero delle patate fritte ? :what:
Nevermind
04-09-2007, 07:53
...
E comunque mi e´ successo anche a Roma, quando stavo accompagnando a casa 2 miei colleghi, un ragazzo ed una ragazza.
Cercando la strada vediamo un cartello: via 12 Ottobre 1492 e lui fa:
chissa´ cos´e´ successo quel giorno, sicuramente qualcosa di importante
:mbe:
gli ho detto: eh si, quel giorno hanno inventato i pomodori :O
e loro: ma dai ?
:nono:
:D :D :D Anche noi abbiamo le nostre capre :D
trallallero
04-09-2007, 07:58
:D :D :D Anche noi abbiamo le nostre capre :D
e non solo noi ... qui´ uscivo con un ingegnere (quello che e´ stato recentemente licenziato) che non sapeva chi fosse Shakespeare :eek:
aoh! mica Trilussa! Shakespeare :muro:
Nevermind
04-09-2007, 08:01
e non solo noi ... qui´ uscivo con un ingegnere (quello che e´ stato recentemente licenziato) che non sapeva chi fosse Shakespeare :eek:
aoh! mica Trilussa! Shakespeare :muro:
Eh ma sai non ha fatto manco un film di recente :O :D :D
mi ricordo di un'intervista fatta dalle Iene in giro per NY dove armati di cartina muta chiedevano dove fosse l'Iraq; bene, su 20 persone 2-3 ci sono arrivate a grandi linee mentre uno è andato sul sicuro, era un tassista; alla perplessità del giornalista ha risposto "eh, io sono russo, la geografia l'ho studiata"":sofico:
HenryTheFirst
04-09-2007, 08:36
E cosí si capisce come possano aver eletto Bush due volte.
Conosco gente che ha votato Bush e che non corrisponde affatto a tale descrizione.
Non ne approvano tutto l'operato, in primis la guerra in Iraq, ma in un sistema bipartitico devi per forza scendere a compromessi con te stesso se non vuoi disperdere il tuo voto attribuendolo ad un candidato che sicuramente non verrà eletto.
ok, gli americani conoscono solo l'america...e in effetti loro a scuoola si studiano i loro 200 anni di storia e sono contenti...invece buona parte degli italiani non conosce nemmeno la storia italiana e soprattutto diventa famoso per questo (pupa e il secchione anyone?)..dante un capo indiano, mussolini e co :confused: e leonardo da vinci era un attore mi pare...a sto punto preferisco di gran lunga gli americani...
Tu credi che "la pupa e il secchione" sia un esempio della gente italiana? E' solo uno spaccato di società, che esiste. Io almeno ho preso esempio da una categoria che dovrebbe essere "colta", cioè gli studenti universitari di una università prestigiosa...
In ogni caso, credo che uno show non debba appunto essere preso come realtà...cioè, credo che se quella diceva che dante era un capo indiano l'audience aumentasse, quindi questo si spiega da solo.
Concordo pienamente con te sul fatto che molti italiani debbano farsi una ripassatina di cultura generale e storia italiana.
Tu credi che "la pupa e il secchione" sia un esempio della gente italiana? E' solo uno spaccato di società, che esiste. Io almeno ho preso esempio da una categoria che dovrebbe essere "colta", cioè gli studenti universitari di una università prestigiosa...
In ogni caso, credo che uno show non debba appunto essere preso come realtà...cioè, credo che se quella diceva che dante era un capo indiano l'audience aumentasse, quindi questo si spiega da solo.
Concordo pienamente con te sul fatto che molti italiani debbano farsi una ripassatina di cultura generale e storia italiana.
Diciamo che grazie alla televisione e ai programmi di Maria De Filippi le nuove "leve" vengon su proprio col mito di poter fare la Pupa, il grande Fratello ... o magari prendono come esempio personaggi da discoteca che non voglio nominare.
Prima si parlava del fatto che fossero i più avanzati e che quindi non debbano per forza preoccuparsi di ciò che gli sta intorno.
La realtà è proprio il contrario: sono la nazione con più mezzi, dovrebbero studiare e capire dove vivono.
Mi ricordano molto Maria Antonietta in un famoso episodio della rivoluzione francese: "Il popolo non ha pane? Diamogli le brioches" ...
sirbone72
04-09-2007, 15:10
IO ci andrei piano dicendo che gli americani si disinteressano di sapere perché sono i più forti al mondo.
Credo che sia bene distinguere tra la formazione culturale (pessima) degli americani medi e quella delle elites al comando.
Avere una nazioni di specialisti ignoranti è molto utile se si vuole mantenere la situazione sociale stabile e, nel contempo, continuare a progredire in campo tecnologico.
Non è un caso se negli USA la percentuale di partecipanti alle elezioni presidenziali è così bassa.
mah non conosco le università americane
certo che però dal tuo racconto non ne trarrei una buona opinione... una ragazza che è cintura nera di stikazzyemazzy ma poi non sa cos'è guantanamo e cos'è il colosseo... :muro: :muro: :muro:
Uno all'università ci dovrebbe andare per studiare, non per fare karate... quello lo puoi fare la sera dopo il turno al kentucky fried chiken
IO ci andrei piano dicendo che gli americani si disinteressano di sapere perché sono i più forti al mondo.
Credo che sia bene distinguere tra la formazione culturale (pessima) degli americani medi e quella delle elites al comando.
Avere una nazioni di specialisti ignoranti è molto utile se si vuole mantenere la situazione sociale stabile e, nel contempo, continuare a progredire in campo tecnologico.
Non è un caso se negli USA la percentuale di partecipanti alle elezioni presidenziali è così bassa.
Questo è vero, io ho avuto degli amici che venivano da Princeton, non erano cinture nere di nulla, ma avevano un'ottima preparazione
federuko
04-09-2007, 15:52
di contradditorio ci trovavo il fatto che volessi sostenere che sono esentati dal sapere cose basilari IN QUANTO si sono specializzati altrove.
Certe cose le devi sapere e basta, non perchè te le devono insegnare (che poi sono sicuro che alle scuole primarie le insegnano o le potrebbero insegnare così come fanno da noi).
L'impressione che ho io è che quando tu affermi 'Certe cose le devi sapere e basta' in realtà ti riferisci a qualcosa che potrebbe essere inteso come patrimonio storico-culturale di una civiltà ma che non può essere dato per scontato.
per patrimonio storico-culturale intendo, appunto, tutta una serie di informazioni che non acquisisci in modo consapevole ed attraverso uno studio mirato, ma semplicemente perché fanno parte della prassi dell'ambiente nel quale cresci e che quindi entrano a far parte di te senza che neanche te ne accorga.
La civiltà italiana ha un patrimonio storico-culturale che ha alle spalle almeno 2 o 3 millenni di civilizzazione ed è quindi infinitamente superiore a quello degli usa che al contrario hanno pochi secoli di storia alle spalle.
ti faccio un esempio: mia nonna ha la terza elementare eppure in modo empirico ha acquisito una conoscenza in campo nutritivo che negli usa possiede solamente un nutrizionista. tutti coloro che non sono nutrizionisti negli usa non hanno la minima idea di come si costruisca una dieta ed ecco perché sono la nazione più obesa e con più malattie derivanti da una cattiva alimentazione del pianeta.
mah non conosco le università americane
certo che però dal tuo racconto non ne trarrei una buona opinione... una ragazza che è cintura nera di stikazzyemazzy ma poi non sa cos'è guantanamo e cos'è il colosseo... :muro: :muro: :muro:
Uno all'università ci dovrebbe andare per studiare, non per fare karate... quello lo puoi fare la sera dopo il turno al kentucky fried chiken
:ave: :ave: questo post riassume quello che penso..
sticazzi di quello che uno fa OLTRE allo studio...all'uni ci vado per studiare mica per fare stronzate di vario genere :rolleyes:
Un americano che non sa cosa è guantanamo, dov'è l'iraq o chi ha vinto in vietnam non merita di poter esprimere il proprio voto in un seggio elettorale...
Detto questo concordo con chi sostiene che non è possibile andare avanti nell'università perchè si è bravi a basket e non perchè si è capoccioni. Totti avrebbe la laurea a questo punto....
Chevelle
04-09-2007, 17:46
Ignorante, hanno inventato le patate! :Prrr:
No, la colomba :Prrr:
Trovo interessante le strutture sportive nelle high schools e nelle università perchè si dà la possibilità agli allievi di cimentarsi nello sport.
Qua, in Italia, solo calcio, calcio e calcio. Quando andavo alle superiori, la nostra palestra era ridicola e tutto ciò che potevamo fare era basket oppure calcio.
A me piacevano le arti marziali, il football americano, il rugby, la lotta libera, ecc...niente di tutto questo.
Per quanto riguarda la scuola italiana, la reputo pessima sotto ogni punto di vista perchè non c'è mai un incontro tra esigenze delle aziende e programmi di studio. Sono indietro di 30 anni o quasi nella preparazione e per questa ragione la gente non gliene può fregare di meno di studiare.
io sono dell'idea che all'università ci vai per studiare non per fare sport.
se sei interessato allo sport vai all'isef (o iusm mi pare si chiami adesso).
Diciamo poi che in generale la cultura media americana è decisamente bassa; i laureati sono molto forti tecnicamente ma in genere scarsi teoricamente, parlo sempre genericamente ovvio che anche li ci sono persone molto preparate.
ma non illudiamoci che in italia siamo messi molto meglio. l'ignoranza impera e e la cultura generale è molto bassa anche qui.
nella sezione "storia politica e attualita" di un forum informatico il livello di cultura sarà discreto, ma normalmente è purtroppo molto basso... ho sentito cose che voi umani... :D
L'ideale americano è la giovinezza: bella, vuota giovinezza....
H. Miller
Come dargli torto?
veramente un bel post.
Vorrei dire una cosa:
Molti studenti si spaventano perchè le università chiedono voti molto alti.
Ma non è un merito delle università: è un demerito dei licei che regalano troppo facilmente medie alte.
quotone, e ne ho fatte le mie spese guardando i requisiti di ingresso in Uk per un PhD (anche là regalano voti..)
No, la colomba :Prrr:
Trovo interessante le strutture sportive nelle high schools e nelle università perchè si dà la possibilità agli allievi di cimentarsi nello sport.
Qua, in Italia, solo calcio, calcio e calcio. Quando andavo alle superiori, la nostra palestra era ridicola e tutto ciò che potevamo fare era basket oppure calcio.
A me piacevano le arti marziali, il football americano, il rugby, la lotta libera, ecc...niente di tutto questo.
Per quanto riguarda la scuola italiana, la reputo pessima sotto ogni punto di vista perchè non c'è mai un incontro tra esigenze delle aziende e programmi di studio. Sono indietro di 30 anni o quasi nella preparazione e per questa ragione la gente non gliene può fregare di meno di studiare.
beh qua bisogna fare un distinguo
Le opportunità offerte dall'università di fare attività extra curriculare non è priorità americana.... Io in francia avevo la stessa cosa, la squadra di rugby, i corsi facoltativi di musica, arte o lingue straniere, attività di volontariato,ec...
Ma le borse di studio le davano solo in base ai risultati didattici e nessuno era ammesso per meriti sportivi
Diciamo poi che in generale la cultura media americana è decisamente bassa; i laureati sono molto forti tecnicamente ma in genere scarsi teoricamente, parlo sempre genericamente ovvio che anche li ci sono persone molto preparate.
Io credo che ci sia una grande stratificazione, elites ricche e acculturate e una massa di gente sostanzialmente ignorante
E comunque cambia molto da stato a stato, a quanto mi hanno detto
a parte gli scherzi....
è inferiore perchè:
1. visto quello che costa vorrei anche vedere pendesse un pelo. e cmq i costi esagerati fanno si che la scelta dell'università dipenda dalla fascia di reddito alla quale appartiene la tua famiglia. ovviamente se non hai soldi addio università - chiedi quanti alla ucla vengono da south central.
questa non la ho capita
in genere in america succede come in italia che c'è una zona con piu' alta analfabetizzazione(sud) ????
federuko
04-09-2007, 23:31
questa non la ho capita
in genere in america succede come in italia che c'è una zona con piu' alta analfabetizzazione(sud) ????
in usa le differenze tra ricchi e poveri sono molto più marcate che in italia, se a ciò aggiungi il fatto che l'università ti costa magari 50.000 dollari l'anno hai un quardo della situzione che dovrebbe rendere l'idea.
south central è una zona di los angeles ( che conta qualche milione di abitanti) dove per farti un esempio c'è una mortalità infantile analoga a quella di vari paesi del terzo mondo.
E' una calda giornata di festa in America. Mi trovo ora alla UCLA, a Los Angeles; questa è una delle università più prestigiose degli stati uniti, e io mi ci trovo in Summer School. Prestigiosa non come Harvard o Princeton, ma comunque è difficile entrarci. E tra l'altro mi riconosco molto in questa università, e se fossi stato americano quasi sicuramente ci sarei voluto venire; e spiegherò il perchè(tra le cose che mi piacciono dell'america).
Il sistema universitario americano.
Io credo che questo sistema sia molto meglio di quello italiano, malgrado non ho nulla da dubitare sulla qualità dei nostri insegnamenti. Infatti per essere ammesso, che so, alla Normale di Pisa, una delle università italiane più prestigiose, ti fanno quasi esclusivamente test riguardo le tue abilità intellettuali. E all'interno del sistema universitario italiano, lo sport è qualcosa che riguarda piccoli tornei in campetti stupidi organizzati per lo più dagli studenti.
Qui è totalmente diverso. La UCLA è rinomata per la sua attività sportiva, ci sono tornei interuniversitari di football americano, basket, hockey (le magliette sono nel negozio...), che raccolgono centinaia e centinaia di persone in stadi che fanno concorrenza a quelli di una squadra italiana di Serie B. Ma non spariamo sulla croce rossa: quest'anno c'è stata una protesta a Roma Tre perchè le tasse da pagare per chi era "fuori fascia" erano ammontate a più di 1.000 euro. Qua alla UCLA se sei Californiano pagi 26.000 dollari, se provieni da un altro stato ne paghi circa il doppio. E non si tratta dell'università più costosa!
Per essere ammesso, non solo devi avere una media alle superiori molto alta, ma anche "più alta del massimo ottenibile". Qua funziona a GPA, il cui massimo è 4.0. Bene, per essere ammesso qui, l'anno scorso la media di quelli che sono entrati era superiore al massimo perchè in America per alzarsi la media possono andare a delle scuole estive pre-universitarie... e dunque quasi tutti quelli ammessi non solo erano usciti col massimo, ma erano anche andati a delle scuole estive per aumentare ulteriormente la media.
E non bisogna solo essere "secchioni". Non c'è uno che abbia la faccia da secchione qua. Infatti criterio importante è ciò che fai OLTRE la scuola: dunque devi essere per esempio bravo nello sport (una mia amica è cintura nera II dan, un altro è stato capo-scout, altri sono attivi politicamente, altri sono leader di gruppi rock ecc ecc). E continua a perfezionarti quando sei in università. Le strutture sportive sono decisamente grandi e funzionali. Ma ancora una volta, è qualcosa che si ottiene pagando tasse molto elevate, e quindi diciamo che ci possiamo in qualche modo giustificare (anche se in norvegia le strutture sono al pari -se non superiori- a quelle in USA, e gli studenti non solo non pagano tasse universitarie ma ricevono sussidi dal governo...).
Cosa non mi piace.
Ora, dopo aver decantato le qualità del sistema universitario (ma ci sono anche tante cose che non vanno, tipo appunto i costi, che limitano l'accesso agli studenti più poveri...), passiamo a ciò che mi ha molto sorpreso. Un caso: parlavo con una studentessa americana della UCLA e dicevo "così come mi sorprende che voi quando uscite la sera andate in un posto chiamato Hollywood, così sorprenderà voi sapere che ogni sera che esco passo davanti al Colosseo..." e lei "ah... cos'è il colosseo?".
Vabbè, nel suo caso forse è un po' giustificabile perchè era in USA solo da 4 anni, essndo nata e cresciuta in Iran.
Il secondo caso è con la mia amica II dan. Scherzavo sul fatto che alla frontiera un mio amico tunisino-tedesco, di nome Mohamed, si fosse visto già a Guantanamo dopo che non gli avevano restituito subito il passaporto. La mia amica fa "ah... e cos'è Guantanamo?".
Non racconterò l'episodio di qunado non sapevano cosa fosse la Chiesa di San Pietro... mi disse che la conosceva forse vedendo che mi stavo sorprendendo del contrario, poi è ebrea e forse nella sua religione se ne parlava un po' di meno.
Ma comunque questi casi denotano il fatto che in America conoscono solo l'America. Un quinto degli americani non saprebbe localizzare gli USA su un mappamondo. Secondo un mio amico austriaco, secondo me un po' troppo fan degli USA, gli statunitensi non si preoccupano dell'Europa perchè "non ne avrebbero bisogno". Secondo lui sono la nazione più avanzata del mondo, e perchè dovrebbero preoccuparsi degli altri? D'altronde io non sapevo dirgli la capitale del Mozambico...
Ora, questo mi fa leggermente riflettere. Non ha tutti i torti: non sappiamo dove si trovi il Bangladesh o il Lesotho sul mappamondo, noi, che siamo nazioni un po' più avanzate tecnologicamente (senza presunzione nè falsa modestia). Perchè dovrebbero preoccuparsi dunque gli USA dell'Europa? Io credo che dovrebbero farlo soprattutto per storia, loro derivano culturalmente da noi. E non sapere dove si trovi l'Italia non lo paragono molto al non sapere dove si trovi il Massachussets.
Voi come la vedete?
Purtroppo molto elitario,ma converrai con me che cmq i campi universitari in estate,sport,gruppi ed altri interessi esulano dalla semplice tassa universitaria,ma cubano cmq MOLTO.
Quindi è tutto il sistema che richiede denaro..selezione naturale?I migliori tra i migliori?Opinabile.
Certo qui si parla davvero di formazione a 360°.
greasedman
05-09-2007, 09:47
L'impressione che ho io è che quando tu affermi 'Certe cose le devi sapere e basta' in realtà ti riferisci a qualcosa che potrebbe essere inteso come patrimonio storico-culturale di una civiltà ma che non può essere dato per scontato.
per patrimonio storico-culturale intendo, appunto, tutta una serie di informazioni che non acquisisci in modo consapevole ed attraverso uno studio mirato, ma semplicemente perché fanno parte della prassi dell'ambiente nel quale cresci e che quindi entrano a far parte di te senza che neanche te ne accorga.
La civiltà italiana ha un patrimonio storico-culturale che ha alle spalle almeno 2 o 3 millenni di civilizzazione ed è quindi infinitamente superiore a quello degli usa che al contrario hanno pochi secoli di storia alle spalleCosa c'entrano i millenni di civilizzazione?
Capisco che possano provare a giustificare la non-proponsione sociale alla cultura, ma per non sapere cos'è, per esempio, Guantanamo devi turarti le orecchie e voltarti ogni volta che ti passa un quotidiano sotto il naso, sopratutto negli usa e sopratutto coi mezzi di comunicazione che hanno loro (se fosse in italia, per esempio, nessun tg ne parlerebbe).
Poi parliamo di una ragazza che studia, manco fosse un bifolco della valtrompia o redneck dell'alabama...
mi ricordo di un'intervista fatta dalle Iene in giro per NY dove armati di cartina muta chiedevano dove fosse l'Iraq; bene, su 20 persone 2-3 ci sono arrivate a grandi linee mentre uno è andato sul sicuro, era un tassista; alla perplessità del giornalista ha risposto "eh, io sono russo, la geografia l'ho studiata"":sofico:
Fantastica :asd:
C'è da dire che se avessero fatto l'esperimento in Italia non so quanto diverso sarebbe stato il risultato.
Certo che negli USA partono svantaggiati su molte cose, per esempio per loro l'anno zero della storia è il 1492, tutto ciò che viene prima è una mera curiosità per eventi remoti avvenuti in continenti lontani.
Almeno da noi per 3 cicli scolastici ti propinano la storia a partire dall'antichità, per quanto somaro uno possa essere qualcosa pur sempre gli rimane.
Per gli americani pensare che prima di loro ci siano stati altri 5 millenni di storia è una perdita di tempo. Però sanno a memoria tutti i presidenti USA in ordine cronologico.
Poi rimango convinto che la botta di culo dal punto di vista culturale gli americani l'abbiano avuta con l'ascesa del nazismo e fascismo in Europa, e con la seconda guerra mondiale.
In quel periodo riuscirono a mettere le mani sulle migliori menti tedesche e italiane, che per necessità e convenienza lasciarono il vecchio continente, diventato per vari motivi impraticabile.
Quell'inestimabile capitale culturale, frutto della storica superiorità della vecchia Europa in questo settore, ha gettato le basi dell'attuale sistema, unitamente alla disponibilità praticamente illimitata di risorse economiche per finanziare le attività di ricerca.
Nella vecchia Europa, l'unica nazione in grado di tener testa era l'Unione Sovietica, poi con il crollo del regime altra botta di culo, migliaia di altri scienziati con le contropalle (che magari guadagnavano 100$ al mese) sulle quali mettere le mani a suon di dollari.
Pakistan e India sono le nuove miniere dove pescano talenti.
Da questo punto di vista ci sanno fare, certo la disponibilità di soldi aiuta, però c'è anche un'impostazione vincente.
Capiscono che ogni dollaro investito in ricerca può moltiplicarsi a dismisura, cosa che non avviene qui da noi.
trallallero
05-09-2007, 13:49
...
tu chiamale se vuoi ... botte di culo :asd:
una mia esperienza a NY: entro in un bar di sera, prendo una birra e, per qualche motivo che non ricordo, dico che sono italiano.
A quel punto un ragazzo comincia a dirmi, a tono alterato, che gli spaghetti non sono in realta´ italiani ma cinesi perche´ Marco Polo ... :blah:
Sara´ un caso, forse si sara´ studiato la storia da solo :boh:
io una volta ho assistito a una cosa peggiore
ero in vacanza studio a Londra, in una classe quindi mista (gente da un po' tutta Europa). arriva il momento del quiz
"chi ha scoperto l'America?"
io "Cristoforo Colombo"
gli altri "dici così perché sei italiano"
:eek: :rolleyes:
tornando IT innanzitutto faccio i complimenti all'autore del thread, conditi da un po' di sana invidia. a UCLA avrei dovuto andarci pure io, per un post laurea, ma purtroppo non se n'è fatto nulla :(
so che da loro l'università è carissima, mi ero informato anche se non avrei dovuto pagare (semmai il contrario :D ) ed ero rimasto di sasso!
mi sono sempre chieso com'è il livello di preparazione prima dell'università, perché ricordo che proprio in quell'università i team di ricerca non sembravano proprio "americani", anzi... quindi mi è venuto il dubbio che i ricercatori nostrani (e non solo) siano più qualificati e preparati. è così?
io sono dell'idea che all'università ci vai per studiare non per fare sport.
se sei interessato allo sport vai all'isef (o iusm mi pare si chiami adesso).
Io credo invece l'opposto. L'università è un momento formativo importante, e come formazione intendo sia a livello culturale-tecnico che a livello personale, e una preparazione personale non può prescindere dalle interazioni sociali, che l'università favorisce anche attraverso le attività sportive.
E' una calda giornata di festa in America. Mi trovo ora alla UCLA, a Los Angeles; questa è una delle università più prestigiose degli stati uniti, e io mi ci trovo in Summer School. Prestigiosa non come Harvard o Princeton, ma comunque è difficile entrarci. E tra l'altro mi riconosco molto in questa università, e se fossi stato americano quasi sicuramente ci sarei voluto venire; e spiegherò il perchè(tra le cose che mi piacciono dell'america).
Il sistema universitario americano.
Io credo che questo sistema sia molto meglio di quello italiano, malgrado non ho nulla da dubitare sulla qualità dei nostri insegnamenti. Infatti per essere ammesso, che so, alla Normale di Pisa, una delle università italiane più prestigiose, ti fanno quasi esclusivamente test riguardo le tue abilità intellettuali. E all'interno del sistema universitario italiano, lo sport è qualcosa che riguarda piccoli tornei in campetti stupidi organizzati per lo più dagli studenti.
Qui è totalmente diverso. La UCLA è rinomata per la sua attività sportiva, ci sono tornei interuniversitari di football americano, basket, hockey (le magliette sono nel negozio...), che raccolgono centinaia e centinaia di persone in stadi che fanno concorrenza a quelli di una squadra italiana di Serie B. Ma non spariamo sulla croce rossa: quest'anno c'è stata una protesta a Roma Tre perchè le tasse da pagare per chi era "fuori fascia" erano ammontate a più di 1.000 euro. Qua alla UCLA se sei Californiano pagi 26.000 dollari, se provieni da un altro stato ne paghi circa il doppio. E non si tratta dell'università più costosa!
Per essere ammesso, non solo devi avere una media alle superiori molto alta, ma anche "più alta del massimo ottenibile". Qua funziona a GPA, il cui massimo è 4.0. Bene, per essere ammesso qui, l'anno scorso la media di quelli che sono entrati era superiore al massimo perchè in America per alzarsi la media possono andare a delle scuole estive pre-universitarie... e dunque quasi tutti quelli ammessi non solo erano usciti col massimo, ma erano anche andati a delle scuole estive per aumentare ulteriormente la media.
E non bisogna solo essere "secchioni". Non c'è uno che abbia la faccia da secchione qua. Infatti criterio importante è ciò che fai OLTRE la scuola: dunque devi essere per esempio bravo nello sport (una mia amica è cintura nera II dan, un altro è stato capo-scout, altri sono attivi politicamente, altri sono leader di gruppi rock ecc ecc). E continua a perfezionarti quando sei in università. Le strutture sportive sono decisamente grandi e funzionali. Ma ancora una volta, è qualcosa che si ottiene pagando tasse molto elevate, e quindi diciamo che ci possiamo in qualche modo giustificare (anche se in norvegia le strutture sono al pari -se non superiori- a quelle in USA, e gli studenti non solo non pagano tasse universitarie ma ricevono sussidi dal governo...).
Cosa non mi piace.
Ora, dopo aver decantato le qualità del sistema universitario (ma ci sono anche tante cose che non vanno, tipo appunto i costi, che limitano l'accesso agli studenti più poveri...), passiamo a ciò che mi ha molto sorpreso. Un caso: parlavo con una studentessa americana della UCLA e dicevo "così come mi sorprende che voi quando uscite la sera andate in un posto chiamato Hollywood, così sorprenderà voi sapere che ogni sera che esco passo davanti al Colosseo..." e lei "ah... cos'è il colosseo?".
Vabbè, nel suo caso forse è un po' giustificabile perchè era in USA solo da 4 anni, essndo nata e cresciuta in Iran.
Il secondo caso è con la mia amica II dan. Scherzavo sul fatto che alla frontiera un mio amico tunisino-tedesco, di nome Mohamed, si fosse visto già a Guantanamo dopo che non gli avevano restituito subito il passaporto. La mia amica fa "ah... e cos'è Guantanamo?".
Non racconterò l'episodio di qunado non sapevano cosa fosse la Chiesa di San Pietro... mi disse che la conosceva forse vedendo che mi stavo sorprendendo del contrario, poi è ebrea e forse nella sua religione se ne parlava un po' di meno.
Ma comunque questi casi denotano il fatto che in America conoscono solo l'America. Un quinto degli americani non saprebbe localizzare gli USA su un mappamondo. Secondo un mio amico austriaco, secondo me un po' troppo fan degli USA, gli statunitensi non si preoccupano dell'Europa perchè "non ne avrebbero bisogno". Secondo lui sono la nazione più avanzata del mondo, e perchè dovrebbero preoccuparsi degli altri? D'altronde io non sapevo dirgli la capitale del Mozambico...
Ora, questo mi fa leggermente riflettere. Non ha tutti i torti: non sappiamo dove si trovi il Bangladesh o il Lesotho sul mappamondo, noi, che siamo nazioni un po' più avanzate tecnologicamente (senza presunzione nè falsa modestia). Perchè dovrebbero preoccuparsi dunque gli USA dell'Europa? Io credo che dovrebbero farlo soprattutto per storia, loro derivano culturalmente da noi. E non sapere dove si trovi l'Italia non lo paragono molto al non sapere dove si trovi il Massachussets.
Voi come la vedete?
Ma è vero che gli insegnamentsono più semplici che da noi?
io una volta ho assistito a una cosa peggiore
ero in vacanza studio a Londra, in una classe quindi mista (gente da un po' tutta Europa). arriva il momento del quiz
"chi ha scoperto l'America?"
io "Cristoforo Colombo"
gli altri "dici così perché sei italiano"
:eek: :rolleyes:
tornando IT innanzitutto faccio i complimenti all'autore del thread, conditi da un po' di sana invidia. a UCLA avrei dovuto andarci pure io, per un post laurea, ma purtroppo non se n'è fatto nulla :(
so che da loro l'università è carissima, mi ero informato anche se non avrei dovuto pagare (semmai il contrario :D ) ed ero rimasto di sasso!
mi sono sempre chieso com'è il livello di preparazione prima dell'università, perché ricordo che proprio in quell'università i team di ricerca non sembravano proprio "americani", anzi... quindi mi è venuto il dubbio che i ricercatori nostrani (e non solo) siano più qualificati e preparati. è così?
Grazie! :)
Beh cmq ho sentito parecchie persone in ambito accademico che dicono che l'italiano "sfolla sempre".
io una volta ho assistito a una cosa peggiore
ero in vacanza studio a Londra, in una classe quindi mista (gente da un po' tutta Europa). arriva il momento del quiz
"chi ha scoperto l'America?"
io "Cristoforo Colombo"
gli altri "dici così perché sei italiano"
:eek: :rolleyes:
in effetti i vichinghi ci hanno abitato ben prima di Colombo:sofico:
E non bisogna solo essere "secchioni". Non c'è uno che abbia la faccia da secchione qua. Infatti criterio importante è ciò che fai OLTRE la scuola: dunque devi essere per esempio bravo nello sport (una mia amica è cintura nera II dan, un altro è stato capo-scout, altri sono attivi politicamente, altri sono leader di gruppi rock ecc ecc). E continua a perfezionarti quando sei in università. Le strutture sportive sono decisamente grandi e funzionali.
fantastico, già con questa causola il 95% degli ing italiani sarebbero irrimediabilmente segati :sofico:
sempreio
05-09-2007, 20:37
http://www.youtube.com/watch?v=U9UaSdJE6I0
federuko
05-09-2007, 22:20
http://www.youtube.com/watch?v=fJuNgBkloFE
trallallero
06-09-2007, 07:02
http://www.youtube.com/watch?v=fJuNgBkloFE
un paese con la U ?
Utopia ....
la religione in Israele ?
cattolici ... islamici ...
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