generals
02-09-2007, 08:19
Ministri in piazza, scontro con il Prc
Sircana: "Prodi non ha cambiato idea"
Il premier ha chiesto più volte ai ministri di tener conto della propria posizione
Epifani: "Se la manifestazione fosse contro l'accordo di luglio, sarebbe un capolavoro..."
<B>Ministri in piazza, scontro con il Prc<br>Sircana: "Prodi non ha cambiato idea"</B>
Massimo D'Alema
TELESE TERME - I ministri non possono scendere in piazza e se lo fanno mettono in scena una incompatibilità insanabile. Il ministro degli Esteri Massimo D'Alema, alla festa dell'Udeur a Telese Terme, si aggiunge a Walter Veltroni e Clemente Mastella nel pressing sulla sinistra radicale affinché i ministri non vadano in piazza il 20 ottobre per una nuova politica sul welfare. E, in serata, il portavoce del governo Silvio Sircana ribadisce che questa è anche la posizione del premier Prodi, in visita di Stato in Giordania: "Il presidente Prodi si è già espresso più volte su questo tema e non ha certamente cambiato idea nel frattempo", spiega, riferendosi al fatto che in più occasioni il presidente del Consiglio ha ricordato che tutte le manifestazioni sono legittime, ma che chi fa il ministro deve tenere conto del ruolo che svolge.
"Se i ministri - è il pensiero del titolare della Farnesina D'Alema - manifestano contro il governo questo pone dei problemi al governo. E' una contraddizione insostenibile". E il ministro della Giustizia Clemente Mastella, sposando la tesi del leghista Calderoli, insiste: "Sarebbe un problema politico anche se i segretari di partiti della maggioranza andassero in piazza". Argomentazioni che non sono piaciute a Rifondazione. Dallo stesso palco di Telese il segretario Franco Giordano è stato chiaro: "Basta intimidazioni e minacce". Ma anche il segretario della Cgil Guglielmo Epifani esprime la sua contrarietà alla manifestazione del 20 ottobre, dichiarando di non essere d'accordo con le motivazioni: "Me ne sfugge il senso".
D'Alema: "Insostenibile". D'Alema sottolinea l'incoerenza della eventuale partecipazione di un ministro al corteo del 20 ottobre. "Il cittadino che va alla manifestazione chiederebbe a quel punto al ministro che è in piazza con lui: 'Allora ora perché non ti dimetti?'. E' la loro posizione, della sinistra estrema, che diverrebbe contraddittoria e insostenibile". La presenza dei ministri in un contesto di protesta, per D'Alema, "sarebbe un segno di debolezza e non di forza. Chi governa non fa i cortei contro il governo ma governa". Quanto alla possibilità di crisi di governo paventata ieri da Mastella, D'Alema ha precisato di non usare "l'espressione 'crisi di governo' anche per ragioni scaramantiche".
Veltroni: "Prossima volta maggioranza coesa". "La prossima volta - ha detto il sindaco di Roma - ci presenteremo agli elettori con un programma certo e uno schieramento coeso, nel quale il giorno dopo l'insediamento non si organizzino manifestazioni degli uni contro gli altri. Dare questa rappresentazione del governo all'opinione pubblica non va bene, è una cosa che non funziona". "Non va bene - dice - che nel governo ci sia chi manifesta contro un accordo firmato con i sindacati dallo stesso governo di cui fa parte".
Veltroni sottolinea che il programma di governo la prossima volta non sarà fatto di 200 pagine, ma sarà composto di "scelte realistiche e chiare. Questo è necessario per recuperare un elettorato che negli ultimi mesi si è allontanato dal centrosinistra".
Mastella insiste. Se anche dunque fossero soltanto i segretari di partito a scendere in piazza "resta il problema politico, cioè l'idea di un partito di lotta e di governo. I partiti attuali possono scegliere la forma di governo, ma quando si è al governo si è al governo: si va in campo assieme per governare. Che i segretari di partito - continua Mastella - invochino la forca politica rispetto a noi o ai loro ministri è ancora peggio. Mi pare una sorta di ipocrisia spaventosa". Il leader dell'Udeur sostiene di comprendere le ragioni per cui i segretari dei partiti della sinistra radicale tentano di eliminare la distanza rispetto ai movimenti, ma - aggiunge - "i movimenti sono minoritari nella vita politica di un Paese. Seguirli non mi pare una cosa politicamente apprezzabile. Il governo della comunità è molto più importante rispetto a elementi minoritari, e a volte anche anarcoidi che esistono in alcune manifestazioni della sinistra cosiddetta antagonista".
Giordano: "Basta minacce". Il dibattito fa spazientire il segretario di Rifondazione. "Adesso basta con questo teatrino - dice Giordano - con queste intimidazioni e con queste minacce. Quella del 20 ottobre sarà una bella e unitaria manifestazione in cui ricostruire il futuro e l'autonomia della sinistra". Quanto a D'Alema il leader di Prc è netto: "Si occupi di altro, non del corteo".
Bindi: "Essere uniti ed evitare ultimatum". Per il ministro della Famiglia Rosy Bindi è meglio non utilizzare aut-aut pretestuosi e fare ogni sforzo per tenere unita la coalizione. facendo riferimento alle dichiarazioni di Mastella, Bindi ha detto: "Io penso che questa volta abbia ragione il ministro Ferrero a dire che il pulpito da cui viene la predica non è proprio il più adeguato. Però mi piacciono gli inviti e non le minacce e gli ultimatum, come quello che ho sentito ieri, perchè mi sembrano pretestuosi".
Epifani: "Sarebbe un bel capolavoro". Ma anche il leader della Cgil Guglielmo Epifani contesta la manifestazione: "Non vorrei che la manifestazione del 20 ottobre fosse contro l'accordo firmato a luglio perchè questo sarebbe davvero il capolavoro più negativo che quella iniziativa potrebbe contenere". Il leader delal Cgil dice anzi francamente di non essere d'accordo "con le motivazioni della manifestazione: me ne sfugge il senso".
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La festa dell'Udeur è diventata la sede di minacce ed intimidazioni onde evitare la manifestazione del 20 ottobre contro la precarietà. E' partito Rutelli con la sua crociata contro il programma dell'ulivo seguito da Veltroni, Mastella e ora anche D'alema (che ha designato Veltroni). Insomma il PD e l'Udeur (i cosiddetti moderati) sono contro questa manifestazione. E' lampante che il protocollo sul welfare non risolve nulla sul tema della precarietà, anzi istituzionalizza la proroga dei contratti a tempo determinato con grave responsabilità della Cgil che l'ha firmato. Ma cosa pensano che senza la manifestazione del 20 ottobre gli italiani e soprattutto i precari non capiscano che hanno calpestato il programma sul tema della precarietà e lasciano tutto invariato nonostante le promesse in campagna elettorale? Illusi :mad:
Il 20 ottobre fa tanta paura?.......
Sircana: "Prodi non ha cambiato idea"
Il premier ha chiesto più volte ai ministri di tener conto della propria posizione
Epifani: "Se la manifestazione fosse contro l'accordo di luglio, sarebbe un capolavoro..."
<B>Ministri in piazza, scontro con il Prc<br>Sircana: "Prodi non ha cambiato idea"</B>
Massimo D'Alema
TELESE TERME - I ministri non possono scendere in piazza e se lo fanno mettono in scena una incompatibilità insanabile. Il ministro degli Esteri Massimo D'Alema, alla festa dell'Udeur a Telese Terme, si aggiunge a Walter Veltroni e Clemente Mastella nel pressing sulla sinistra radicale affinché i ministri non vadano in piazza il 20 ottobre per una nuova politica sul welfare. E, in serata, il portavoce del governo Silvio Sircana ribadisce che questa è anche la posizione del premier Prodi, in visita di Stato in Giordania: "Il presidente Prodi si è già espresso più volte su questo tema e non ha certamente cambiato idea nel frattempo", spiega, riferendosi al fatto che in più occasioni il presidente del Consiglio ha ricordato che tutte le manifestazioni sono legittime, ma che chi fa il ministro deve tenere conto del ruolo che svolge.
"Se i ministri - è il pensiero del titolare della Farnesina D'Alema - manifestano contro il governo questo pone dei problemi al governo. E' una contraddizione insostenibile". E il ministro della Giustizia Clemente Mastella, sposando la tesi del leghista Calderoli, insiste: "Sarebbe un problema politico anche se i segretari di partiti della maggioranza andassero in piazza". Argomentazioni che non sono piaciute a Rifondazione. Dallo stesso palco di Telese il segretario Franco Giordano è stato chiaro: "Basta intimidazioni e minacce". Ma anche il segretario della Cgil Guglielmo Epifani esprime la sua contrarietà alla manifestazione del 20 ottobre, dichiarando di non essere d'accordo con le motivazioni: "Me ne sfugge il senso".
D'Alema: "Insostenibile". D'Alema sottolinea l'incoerenza della eventuale partecipazione di un ministro al corteo del 20 ottobre. "Il cittadino che va alla manifestazione chiederebbe a quel punto al ministro che è in piazza con lui: 'Allora ora perché non ti dimetti?'. E' la loro posizione, della sinistra estrema, che diverrebbe contraddittoria e insostenibile". La presenza dei ministri in un contesto di protesta, per D'Alema, "sarebbe un segno di debolezza e non di forza. Chi governa non fa i cortei contro il governo ma governa". Quanto alla possibilità di crisi di governo paventata ieri da Mastella, D'Alema ha precisato di non usare "l'espressione 'crisi di governo' anche per ragioni scaramantiche".
Veltroni: "Prossima volta maggioranza coesa". "La prossima volta - ha detto il sindaco di Roma - ci presenteremo agli elettori con un programma certo e uno schieramento coeso, nel quale il giorno dopo l'insediamento non si organizzino manifestazioni degli uni contro gli altri. Dare questa rappresentazione del governo all'opinione pubblica non va bene, è una cosa che non funziona". "Non va bene - dice - che nel governo ci sia chi manifesta contro un accordo firmato con i sindacati dallo stesso governo di cui fa parte".
Veltroni sottolinea che il programma di governo la prossima volta non sarà fatto di 200 pagine, ma sarà composto di "scelte realistiche e chiare. Questo è necessario per recuperare un elettorato che negli ultimi mesi si è allontanato dal centrosinistra".
Mastella insiste. Se anche dunque fossero soltanto i segretari di partito a scendere in piazza "resta il problema politico, cioè l'idea di un partito di lotta e di governo. I partiti attuali possono scegliere la forma di governo, ma quando si è al governo si è al governo: si va in campo assieme per governare. Che i segretari di partito - continua Mastella - invochino la forca politica rispetto a noi o ai loro ministri è ancora peggio. Mi pare una sorta di ipocrisia spaventosa". Il leader dell'Udeur sostiene di comprendere le ragioni per cui i segretari dei partiti della sinistra radicale tentano di eliminare la distanza rispetto ai movimenti, ma - aggiunge - "i movimenti sono minoritari nella vita politica di un Paese. Seguirli non mi pare una cosa politicamente apprezzabile. Il governo della comunità è molto più importante rispetto a elementi minoritari, e a volte anche anarcoidi che esistono in alcune manifestazioni della sinistra cosiddetta antagonista".
Giordano: "Basta minacce". Il dibattito fa spazientire il segretario di Rifondazione. "Adesso basta con questo teatrino - dice Giordano - con queste intimidazioni e con queste minacce. Quella del 20 ottobre sarà una bella e unitaria manifestazione in cui ricostruire il futuro e l'autonomia della sinistra". Quanto a D'Alema il leader di Prc è netto: "Si occupi di altro, non del corteo".
Bindi: "Essere uniti ed evitare ultimatum". Per il ministro della Famiglia Rosy Bindi è meglio non utilizzare aut-aut pretestuosi e fare ogni sforzo per tenere unita la coalizione. facendo riferimento alle dichiarazioni di Mastella, Bindi ha detto: "Io penso che questa volta abbia ragione il ministro Ferrero a dire che il pulpito da cui viene la predica non è proprio il più adeguato. Però mi piacciono gli inviti e non le minacce e gli ultimatum, come quello che ho sentito ieri, perchè mi sembrano pretestuosi".
Epifani: "Sarebbe un bel capolavoro". Ma anche il leader della Cgil Guglielmo Epifani contesta la manifestazione: "Non vorrei che la manifestazione del 20 ottobre fosse contro l'accordo firmato a luglio perchè questo sarebbe davvero il capolavoro più negativo che quella iniziativa potrebbe contenere". Il leader delal Cgil dice anzi francamente di non essere d'accordo "con le motivazioni della manifestazione: me ne sfugge il senso".
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La festa dell'Udeur è diventata la sede di minacce ed intimidazioni onde evitare la manifestazione del 20 ottobre contro la precarietà. E' partito Rutelli con la sua crociata contro il programma dell'ulivo seguito da Veltroni, Mastella e ora anche D'alema (che ha designato Veltroni). Insomma il PD e l'Udeur (i cosiddetti moderati) sono contro questa manifestazione. E' lampante che il protocollo sul welfare non risolve nulla sul tema della precarietà, anzi istituzionalizza la proroga dei contratti a tempo determinato con grave responsabilità della Cgil che l'ha firmato. Ma cosa pensano che senza la manifestazione del 20 ottobre gli italiani e soprattutto i precari non capiscano che hanno calpestato il programma sul tema della precarietà e lasciano tutto invariato nonostante le promesse in campagna elettorale? Illusi :mad:
Il 20 ottobre fa tanta paura?.......