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View Full Version : ...la politica...da che parte sto?


baddyeeee
02-09-2007, 00:52
Ciao!!! Sono un ragazzo che sta cercando di avvicinarsi al mondo della politica. Ora come ora non saprei proprio da che parte stare, anche perchè, seppur seguendo le varie vicende politiche e via dicendo, ho le idee poco chiare. Destra o Sinistra? Vorrei che qualcuno mi desse la motivazione, il perchè sta da una parte o dall'altra. Quali sono le caratteristiche principali che distinguono l'una dall'altra corrente. Una persona di destra che ideali persegue? E una di sinistra?
Insomma vorrei farmi un'idea e spero mi potrete aiutare evitando che vengano fuori turpiloqui.
Grazie

D1o
02-09-2007, 00:53
Ciao!!! Sono un ragazzo che sta cercando di avvicinarsi al mondo della politica. Ora come ora non saprei proprio da che parte stare, anche perchè, seppur seguendo le varie vicende politiche e via dicendo, ho le idee poco chiare. Destra o Sinistra? Vorrei che qualcuno mi desse la motivazione, il perchè sta da una parte o dall'altra. Quali sono le caratteristiche principali che distinguono l'una dall'altra corrente. Una persona di destra che ideali persegue? E una di sinistra?
Insomma vorrei farmi un'idea e spero mi potrete aiutare evitando che vengano fuori turpiloqui.
Grazie

nessuno

baddyeeee
02-09-2007, 01:02
Lo so che la politica è un mondo tutt'altro che rosa e fiori! Diciamo una m.... Però vorrei lo stesso cercare di farmi un'idea, per questo risposte del tipo: Tanto ormai..., Nessuno, è lo stesso..vogliono tutti la poltrona ecc ecc.. non mi aiutano molto.

greasedman
02-09-2007, 01:48
Il modo peggiore per deciderlo credo sia quello di chiederlo in un forum ;)


Se ti vuoi avvicinare devi leggere notizie e opinioni sempre con spirito critico, magari andandoti a scovare le controcampane anche quando non ti vengono propinate sotto al naso. Poi sarà il tuo buon senso a farti propendere per l'una o per l'altra parte.

E poi adatta le tue scelte politiche alle tue preferenze, e non fare come la maggiorparte degli italiani che tende invece ad adattare le proprie idee a ciò che esprimono i politici del proprio schiramento. Già rimanere acriticamente sempre dalla stessa parte è controproducente, perchè gli schieramenti stessi non sono pezzi di legno ma evolvono, involvono, gli attori cambiano, cambia il modo di interpretare la politica....


Una volta avevo aperto un tread per parlare della situazione odierna degli schieramenti in italia e si era sviluppato un buon confronto:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1415561

Ma francamente, se ne stai fuori finchè non senti proprio che diventa un'esigenza è meglio per te. Ti risparmi un sacco di chiacchere inutili. Anzi, utilissime, ma più che altro per i mali di pancia... ;)

stbarlet
02-09-2007, 03:31
Ciao!!! Sono un ragazzo che sta cercando di avvicinarsi al mondo della politica. Ora come ora non saprei proprio da che parte stare, anche perchè, seppur seguendo le varie vicende politiche e via dicendo, ho le idee poco chiare. Destra o Sinistra? Vorrei che qualcuno mi desse la motivazione, il perchè sta da una parte o dall'altra. Quali sono le caratteristiche principali che distinguono l'una dall'altra corrente. Una persona di destra che ideali persegue? E una di sinistra?
Insomma vorrei farmi un'idea e spero mi potrete aiutare evitando che vengano fuori turpiloqui.
Grazie




Qui sul forum rischi di avere una fotografia della situazione sbagliata.. Ti conviene iniziare a leggere qualche libro, o a comprare dei quotidiani..



PS Qui troverai molti affiliati all'antipolitica (come il sottoscritto ), perchè la sitazione politica italiana è a livelli scandalosi, il parlamento ha una densità di criminali elevata, sono tutti amici degli amici delgli amici.. Hanno grandi rapporti con la mafia etc..

Wolfgang Grimmer
02-09-2007, 04:59
se sei ricco ed evadi le tasse sei di destra, se sei povero e ti fai le canne sei di sinistra.
Facile no? :O :D

giannola
02-09-2007, 05:40
Ciao!!! Sono un ragazzo che sta cercando di avvicinarsi al mondo della politica. Ora come ora non saprei proprio da che parte stare, anche perchè, seppur seguendo le varie vicende politiche e via dicendo, ho le idee poco chiare. Destra o Sinistra? Vorrei che qualcuno mi desse la motivazione, il perchè sta da una parte o dall'altra. Quali sono le caratteristiche principali che distinguono l'una dall'altra corrente. Una persona di destra che ideali persegue? E una di sinistra?
Insomma vorrei farmi un'idea e spero mi potrete aiutare evitando che vengano fuori turpiloqui.
Grazie

vai con mastella che non ti puoi sbagliare: una volta a destra, una a sinistra.:sofico:

Così provi tutto.:D

Dragan80
02-09-2007, 07:39
Ciao!!! Sono un ragazzo che sta cercando di avvicinarsi al mondo della politica. Ora come ora non saprei proprio da che parte stare, anche perchè, seppur seguendo le varie vicende politiche e via dicendo, ho le idee poco chiare. Destra o Sinistra? Vorrei che qualcuno mi desse la motivazione, il perchè sta da una parte o dall'altra. Quali sono le caratteristiche principali che distinguono l'una dall'altra corrente. Una persona di destra che ideali persegue? E una di sinistra?
Insomma vorrei farmi un'idea e spero mi potrete aiutare evitando che vengano fuori turpiloqui.
Grazie

Visto che non hai ancora "scelto" tra i due schieramenti sei ancora in tempo per una terza via

Io penso che definirsi di Destra o di Sinistra sia molto limitativo e anche poco sensato. Basta leggere qualche thread su questo forum per vedere utenti che difendono allo sfinimento la propria parte politica o attaccano quella avversaria solo per partito preso, senza cercare un confronto.

Quindi cerca di valutare le scelte dei politici con la tua testa e non con quella del partito, io preferisco così.

Io voto ormai da 9 anni e non ho mai votato per più di due volte consecutive (escludendo i ballottaggi) la stessa parte politica. E se vince la parte che non ho votato non per questo ritengo sbagliato tutto quello che viene fatto. Ad esempio, per il Sindaco (Milano) ho votato Albertini (cdx) qualche anno fa perché mi piaceva il suo modo di fare ed ero rimasto soddisfatto dal suo precedente andato. L'ultima volta invece ho votato Ferrante (csx), ma ha vinto la Moratti (cdx). Riconosco però che al momento non ho niente da rinfacciarle. Che non significa che non ci siano problemi in città o che non si possa fare meglio.

---edited---
02-09-2007, 07:45
la mia tessera elettorale è ancora illibata e nuova da quando l'ho ritirata e rimarrà sempre così
mi faccio più volentieri un panino e una coca davanti alla tv che andare a perdere tempo a votare:fagiano:

Leron
02-09-2007, 08:28
la mia tessera elettorale è ancora illibata e nuova da quando l'ho ritirata e rimarrà sempre così
mi faccio più volentieri un panino e una coca davanti alla tv che andare a perdere tempo a votare:fagiano:

ecco, questo è un comportamento incivile molto diffuso in italia

PS: incivile perchè il voto è un diritto ma anche un dovere civico, la democrazia deve essere partecipazione e c'è gente che è MORTA per darci questo diritto. ma al giorno d'oggi molti se ne fregano, hanno l'occasione e l'opportunità di decidere le sorti di questo paese e guarda con che frasi se ne escono: meglio una coca davanti alla tv che decidere le sorti di questo paese. se non vuoi votare qualcuno di questi partiti, vai e protesta con una scheda nulla


non andare a votare significa accettare qualunque cosa succeda, è fottersene di questo paese.

è un comportamento imho veramente schifoso soprattutto perchè non ottiene NIENTE: se l'unica giustificazione dell'astensionismo fosse cercare il mancanto raggiungimento del quorum questo è assicurato comunque

se invece l'unico intento è il fancazzismo, tanto di cappello e complimenti, poi però non lamentatevi MINIMAMENTE dei politici che arrivano però eh... almeno un po' di coerenza.


non imparare queste cose

---edited---
02-09-2007, 08:38
ecco, questo è un comportamento incivile molto diffuso in italia

PS: incivile perchè il voto è un diritto ma anche un dovere civico, la democrazia deve essere partecipazione e c'è gente che è MORTA per darci questo diritto. ma al giorno d'oggi molti se ne fregano, hanno l'occasione e l'opportunità di decidere le sorti di questo paese e guarda con che frasi se ne escono: meglio una coca davanti alla tv che decidere le sorti di questo paese. se non vuoi votare qualcuno di questi partiti, vai e protesta con una scheda nulla


non andare a votare significa accettare qualunque cosa succeda, è fottersene di questo paese. con questo PESSIMO comportamento poi non lamentatevi MINIMAMENTE dei politici che arrivano però eh... almeno un po' di coerenza.

è un comportamento imho veramente schifoso soprattutto perchè non ottiene NIENTE: se l'unica giustificazione dell'astensionismo fosse cercare il mancanto raggiungimento del quorum questo è assicurato comunque


non imparare queste cose

scusa leron io me ne fotto della politica non del paese, visto che quà ci vuole una riforma. Se vince un partito voglio che GOVERNI un partito invece quì la maggioranza è risicata ed è solo un casino. Poi se non mi identifico in nessun partito che ci posso fare:rolleyes:, quella della coca era una battuta;)
saluti

Leron
02-09-2007, 08:42
scusa leron io me ne fotto della politica non del paese, visto che quà ci vuole una riforma. Se vince un partito voglio che GOVERNI un partito invece quì la maggioranza è risicata ed è solo un casino. Poi se non mi identifico in nessun partito che ci posso fare:rolleyes:, quella della coca era una battuta;)
saluti

se non ti identifichi in nessun partito alzi il "culetto" e hai due scelte davanti:

votare scheda bianca (con i rischi e le conseguenze del caso)
annullare la scheda

;)

dovere civico espletato, e il tuo pensiero di disapprovazione sarà chiaro e lampante


non andare a votare non è mai la soluzione

---edited---
02-09-2007, 08:43
se non ti identifichi in nessun partito alzi il "culetto" e hai due scelte davanti:

votare scheda bianca (con i rischi e le conseguenze del caso)
annullare la scheda

;)

dovere civico espletato, e il tuo pensiero di disapprovazione sarà chiaro e lampante


non andare a votare non è mai la soluzione


ci penserò;)

greasedman
02-09-2007, 10:56
Se vince un partito voglio che GOVERNI un partito invece quì la maggioranza è risicata ed è solo un casinola maggioranza è risicata perchè gli elettori hanno consegnato col loro voto questa situazione qui, magari anche per colpa di quelli come te che non sono andati a votare.

Se non ti stà bene, la prossima volta vai a votare. In ogni caso non puoi lamentartene.

xenom
02-09-2007, 11:00
E poi adatta le tue scelte politiche alle tue preferenze, e non fare come la maggiorparte degli italiani che tende invece ad adattare le proprie idee a ciò che esprimono i politici del proprio schiramento.

E' impossibile trovare uno schieramento politico con le proprie idee... bisogna per forza adattarsi al più vicino

---edited---
02-09-2007, 11:03
la maggioranza è risicata perchè gli elettori hanno consegnato col loro voto questa situazione qui, magari anche per colpa di quelli come te che non sono andati a votare.

Se non ti stà bene, la prossima volta vai a votare. In ogni caso non puoi lamentartene.

no perchè c'è una legge che lo permette:muro:

greasedman
02-09-2007, 11:07
E' impossibile trovare uno schieramento politico con le proprie idee... bisogna per forza adattarsi al più vicino32/33 partiti.
Se non ne trovi uno vai sulla luna...

xenom
02-09-2007, 11:07
se non ti identifichi in nessun partito alzi il "culetto" e hai due scelte davanti:

votare scheda bianca (con i rischi e le conseguenze del caso)
annullare la scheda

;)

dovere civico espletato, e il tuo pensiero di disapprovazione sarà chiaro e lampante


non andare a votare non è mai la soluzione

Quoto in toto.

xenom
02-09-2007, 11:08
32/33 partiti.
Se non ne trovi uno vai sulla luna...

Un partito non è una singola idea, sono tante idee su come amministrare un paese. Se sei d'accordo solo con metà amen, ti adatti. E' chiaro che non esisterà mai un partito in cui sei d'accordo su TUTTI i punti del suo programma... :rolleyes:

MaxArt
02-09-2007, 11:37
A baddyeeee consiglierei soprattutto di informarsi tramite i canali "classici", e non su Internet dove molto spesso si dice che non c'è differenza tra destra e sinistra e via dicendo. In realtà le differenze ci sono, solo che in molti non vogliamo ammetterle.
La politica sulle tasse, ad esempio, mostra non solo direzioni programmatiche profondamente diverse, ma anche indicazioni su come viene inteso lo Stato e l'economia.
La politica estera è un altro punto importante, direi fondamentale. La lotta alla sicurezza. Le idee sull'istruzione pubblica.
Ti invito anche a cercare di distinguere tra i princìpi ideali che ogni partito ha, e la real politik cui ogni forza al governo, nazionale o locale che sia, si deve spesso piegare.

Ma il consiglio migliore che ti vorrei dare è di non aver paura di cambiare idea. Non temere di riconoscere di aver sbagliato opinione, qualunque essa sia: non è solo una questione di onestà intellettuale, ma di crescita di consapevolezza.
Naturalmente, questo non vuol dire che devi prendere decisioni avventate, ma questo lo sai già da te. ;)


se non ti identifichi in nessun partito alzi il "culetto" e hai due scelte davanti:

votare scheda bianca (con i rischi e le conseguenze del caso)
annullare la schedaTre scelte:
fondi un partito tuo. :fagiano:

drakend
02-09-2007, 12:11
se non ti identifichi in nessun partito alzi il "culetto" e hai due scelte davanti:

votare scheda bianca (con i rischi e le conseguenze del caso)
annullare la scheda

;)

dovere civico espletato, e il tuo pensiero di disapprovazione sarà chiaro e lampante


non andare a votare non è mai la soluzione
Sono d'accordo con Leron che andare a votare è un diritto/dovere civico, però ancor prima direi che è un gesto di rispetto verso i nostri antenati che sono morti per dare a noi la possibilità di scegliere chi ci governa.
Ad ogni modo non bisogna necessariamente votare uno dei candidati: si può sempre votare scheda bianca. Siccome però quasi sicuramente lo scrutatore di turno, di fronte ad una scheda bianca, metterebbe la crocetta dove più gli aggrada direi di pasticciarla in modo da rendere l'annullamento una scelta obbligata. Oltre ai pasticci vari scriverei frasi di protesta tipo "Meno criminali in Parlamento" oppure "I pacifisti devono esserlo senza se e senza ma, non solo verso gli USA" e via discorrendo, evitando puerili turpiloqui.

blamecanada
02-09-2007, 12:17
Io sono comunista.
Credo nella pari dignità degli esseri umani e delle etnie, ritengo che la proprietà privata dei mezzi di produzione sia causa di guerre, povertà e repressione nella parte povera del pianeta e di arrivismo, individualismo senza individui, frustrazione e alienazione nella parte ricca del pianeta.

Purtroppo fatico a riconoscermi in un partito: rifondazione è il piú accettabile, per quanto mi riguarda.

Per quanto riguarda il votare scheda bianca: per quanto possa capire il gesto ritengo che in molti casi sia semplice qualunquismo: piú facile dire che i partiti sono tutti uguali e fanno schifo che informarsi.
Io poi aggiungerei: perché i partiti fanno cosí schifo? Forse mancano dei meccanismi che permettano di evitarlo?

drakend
02-09-2007, 12:19
Io sono comunista.
Credo nella pari dignità degli esseri umani e delle etnie, ritengo che la proprietà privata dei mezzi di produzione sia causa di guerre, povertà e repressione nella parte povera del pianeta e di arrivismo, individualismo senza individui, frustrazione e alienazione nella parte ricca del pianeta.

Purtroppo fatico a riconoscermi in un partito: rifondazione è il piú accettabile, per quanto mi riguarda.

Per quanto riguarda il votare scheda bianca: per quanto possa capire il gesto ritengo che in molti casi sia semplice qualunquismo: piú facile dire che i partiti sono tutti uguali e fanno schifo che informarsi.
Io poi aggiungerei: perché i partiti fanno cosí schifo? Forse mancano dei meccanismi che permettano di evitarlo?
Infatti scrivere le proprie ragioni sulle schede bianche credo sia uno dei più bei segni di protesta civile... quindi votare scheda bianca non è necessariamente mero qualunquismo. Certo se scrivi cose come "politici di merda" lo diventa.

---edited---
02-09-2007, 12:23
Io sono comunista.
Credo nella pari dignità degli esseri umani e delle etnie, ritengo che la proprietà privata dei mezzi di produzione sia causa di guerre, povertà e repressione nella parte povera del pianeta e di arrivismo, individualismo senza individui, frustrazione e alienazione nella parte ricca del pianeta.

Purtroppo fatico a riconoscermi in un partito: rifondazione è il piú accettabile, per quanto mi riguarda.

Per quanto riguarda il votare scheda bianca: per quanto possa capire il gesto ritengo che in molti casi sia semplice qualunquismo: piú facile dire che i partiti sono tutti uguali e fanno schifo che informarsi.
Io poi aggiungerei: perché i partiti fanno cosí schifo? Forse mancano dei meccanismi che permettano di evitarlo?

la penso totalmente diversamente da te
ad esempio ci sono delle popolazioni che son poverissime perchè proprio non hanno che mangiare, l'acqua non arriva ma questo naturalmente in natura sarebbero destinate alla morte perchè non si sono sapute adattare all'ambiente:eek: , questa è la verità
anche quì una volta a 40 anni si era già vecchi come in africa ma il progresso ha fatto arricchire molto il ricco ma anche il povero di conseguenza

greasedman
02-09-2007, 12:24
Infatti scrivere le proprie ragioni sulle schede bianche credo sia uno dei più bei segni di protesta civile...si, nei confronti dello scrutatore... :D

blamecanada
02-09-2007, 12:33
Infatti scrivere le proprie ragioni sulle schede bianche credo sia uno dei più bei segni di protesta civile... quindi votare scheda bianca non è necessariamente mero qualunquismo. Certo se scrivi cose come "politici di merda" lo diventa.
Come ho detto capisco il gesto da parte di chi lo fa a ragion veduta, ma credo che molti lo facciano per non fare la fatica di informarsi.
Votare scheda bianca è legittimo, ma non può essere una scusa per non informarsi.

ad esempio ci sono delle popolazioni che son poverissime perchè proprio non hanno che mangiare, l'acqua non arriva ma questo naturalmente in natura sarebbero destinate alla morte perchè non si sono sapute adattare all'ambiente , questa è la verità
Nel nostro sistema economico da una parte del mondo si distrugge il cibo per tutelarne il valore di mercato, dall'altra si muore di fame.
Da una parte si comprano i diamanti, dall'altra le aziende produttrici di diamanti finanziano gruppi paramilitari per contendersi il commercio di diamanti.
Da una parte si beve la Coca-Cola, dall'altra si spara ai sindacalisti che difendono i lavoratori colombiani sfruttati negli stabilimenti della Coca-Cola.

anche quì una volta a 40 anni si era già vecchi come in africa ma il progresso ha fatto arricchire molto il ricco ma anche il povero di conseguenza
Se qui non si muore piú presto è perché le lotte sindacali (quando ancora i sindacati erano un'istituzione seria) hanno fatto conquistare diritti ai lavoratori: un orario massimo, tutele per la salute...
Se non si muore presto è anche perché esiste un servizio sanitario nazionale ed esistono dei servizi garantiti dallo stato.
Il divario tra ricchi e poveri nel mondo è piú ampio che in passato e si sta sempre piú ampliando, e questo è un dato di fatto (anche se scarsamente pubblicizzato).

Del resto non ritengo sia il luogo per una discussione "capitalismo contro socialismo", io ho scritto come la penso, tu puoi scrivere come la pensi ma non dovresti rispondere a me, sennò si va fuori tema.

Fil9998
02-09-2007, 12:35
se non ti identifichi in nessun partito alzi il "culetto" e hai due scelte davanti:

votare scheda bianca (con i rischi e le conseguenze del caso)
annullare la scheda

;)

dovere civico espletato, e il tuo pensiero di disapprovazione sarà chiaro e lampante


non andare a votare non è mai la soluzione


*:O
personalmente propendo per annullare ... non si sa mai.

ci sarebbe poi d aaprire un 3D a parte sui brogli e soprattutto sull'uso dell'elettronica a fine di broglio... visti i fattacci delle ultime elezioni dove da una parte e pure dall'altra si è gridato alle irregolarità ...
giusto per non finire come in ucraina dove "chi vince" lo decide la piazza.

---edited---
02-09-2007, 12:36
Come ho detto capisco il gesto da parte di chi lo fa a ragion veduta, ma credo che molti lo facciano per non fare la fatica di informarsi.
Votare scheda bianca è legittimo, ma non può essere una scusa per non informarsi.


Nel nostro sistema economico da una parte del mondo si distrugge il cibo per tutelarne il valore di mercato, dall'altra si muore di fame.
Da una parte si comprano i diamanti, dall'altra le aziende produttrici di diamanti finanziano gruppi paramilitari per contendersi il commercio di diamanti.
Da una parte si beve la Coca-Cola, dall'altra si spara ai sindacalisti che difendono i lavoratori colombiani sfruttati negli stabilimenti della Coca-Cola.


Se qui non si muore piú presto è perché le lotte sindacali (quando ancora i sindacati erano un'istituzione seria) hanno fatto conquistare diritti ai lavoratori: un orario massimo, tutele per la salute...
Se non si muore presto è anche perché esiste un servizio sanitario nazionale ed esistono dei servizi garantiti dallo stato.
Il divario tra ricchi e poveri nel mondo è piú ampio che in passato e si sta sempre piú ampliando, e questo è un dato di fatto (anche se scarsamente pubblicizzato).

Del resto non ritengo sia il luogo per una discussione "capitalismo contro socialismo", io ho scritto come la penso, tu puoi scrivere come la pensi ma non dovresti rispondere a me, sennò si va fuori tema.

no era per conoscere anche la tua opinione che rispetto ma non convidido appieno

tornando in topic ti senti rappresentato da questa sinistra?

blamecanada
02-09-2007, 13:17
tornando in topic ti senti rappresentato da questa sinistra?
Poco.
Per poco mi riferisco a rifondazione: disprezzo totalmente il PdCI (la loro politica si basa sull'attirare i vecchi esuli del PCI con vecchi slogan, salvo rimanere in un governo che sostiene la guerra in Kosovo e depenalizza i reati finanziari), i Verdi li trovo in parte ridicoli col loro fingere di essere un movimento invece di essere un partito (e del resto li trovo un partito inutile: l'ambientalismo è un aspetto della politica che deve far parte di ciascun partito, ma le divisioni fondamentali sono quelle economiche: in Germania quando SPD e CDU hanno aperto una sezione del partito dedicata all'ambientalismo i Verdi hanno perso il 4%), la Sinistra Democratica la trovo erede della parte meno sfacciata della nomenklatura del PCI, ma sempre nomenklatura del PCI rimane, il resto non posso minimamente considerarla sinistra. Quella che viene comunemente definita sinistra è in realtà la sinistra della destra: l'attuale area DS, il blairismo, cosí favorevole alle industrie che gli stessi industriali lo sostenevano, quell'ideologia che di fatto si differenzia dalla destra per una maggiore compassione nei confronti dei poveri del proprio Paese, ma che per il resto ha lo stesso modus operandi. I DS sono la nomenklatura del PCI piú sfacciata: non appena Mosca ha smesso di erogare quattrini si sono convertiti alla socialdemocrazia prima, ed al liberalismo compassionevole poi.
Un po' come democratici e repubblicani in USA: in pratica non cambia nulla, infatti il 50% della popolazione neanche va a votare.

Per quanto riguarda i "movimenti" ritengo che pur partendo da presupposti condivisibili, siano in gran parte formati se va bene da urlatori senza alcun progetto, se va male da gente che non sa neanche quello che dice, ma vuole andar contro per principio, o per tradizione di famiglia, o per andar contro anche alla famiglia.

Il problema per un partito comunista in una situazione di economia capitalista è semplice: per fare politica servono soldi, molti soldi (e questo è profondamente sbagliato).
Nei paesi industrializzati non è piú necessaria la repressione violenta del socialismo: l'egemonia del pensiero liberale può essere mantenuta con la stampa e la televisione. Del resto non si muore di fame, e dai problemi quotidiani che toccano personalmente (stress, incertezza economica) ci si può alienare (senza risolverli), si può pensare ad altro, agli amici, alla famiglia, per chi è piú sfortunato c'è l'alcol o varie droghe. I problemi lontani è piú facile far finta che non ci siano, del resto il sistema cerca di tralasciare, ignorare, minimizzare quanto possibile, e semmai se ne venga a sapere si può sempre dare la colpa agli altri, in fondo io direttamente mica ho fatto del male a nessuno. Come se sparare a qualcuno non fosse una colpa, perché è il proiettile a fare del male.
Nei Paesi poveri invece, penso soprattutto all'America Latina, la situazione è in fermento: la grande stampa internazionale (serva del sistema) cerca di rigirare la frittata, e mentre fa passare Chavez per un dittatore con i pretesti piú vari, non dice niente su questa (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1542499): per forza, questa è la sinistra che piace al potere, quella che fa finta di essere sinistra senza esserlo.

Del resto io credo che la politica si faccia nella vita di tutti i giorni: informando innanzitutto.

Lucrezio
02-09-2007, 13:35
Ti dò un consiglio: non ti schierare.
Cerca lentamente di approfondire le diverse tematiche e di fare su di esse una tua personale interpreazione, visione, analisi. Cerca di lasciare da parte le etichette, non portano mai a nulla di buono :D
Quando avrai un bagaglio culturale sufficiente ti verrà spontaneo concludere che ti *avvicini* ad una certa posizione, pur con tutti i se e i ma del caso!
Poi nel momento in cui dovrai mettere una crocetta su una scheda... beh, io sono uno di quelli che vota per il partito con il simbolo più bello o che scrive "W Maria Teresa d'Austria" sulla scheda per disperazione...

Lucrezio
02-09-2007, 13:39
Io sono comunista.
Credo nella pari dignità degli esseri umani e delle etnie, ritengo che la proprietà privata dei mezzi di produzione sia causa di guerre, povertà e repressione nella parte povera del pianeta e di arrivismo, individualismo senza individui, frustrazione e alienazione nella parte ricca del pianeta.

Purtroppo fatico a riconoscermi in un partito: rifondazione è il piú accettabile, per quanto mi riguarda.

Per quanto riguarda il votare scheda bianca: per quanto possa capire il gesto ritengo che in molti casi sia semplice qualunquismo: piú facile dire che i partiti sono tutti uguali e fanno schifo che informarsi.
Io poi aggiungerei: perché i partiti fanno cosí schifo? Forse mancano dei meccanismi che permettano di evitarlo?


Ecco, questa è un'esposizione chiara del perché si dice di appartenere ad una ideologia dopo aver valutato attentamente e con consapevolezza quali sono i propri principi di fondo.

E' importante fare chiarezza con se stessi sui punti fermi - cosa che blamecanada è riuscito a fare perfettamente - anche perché questo permette di imbastire un confronto pratico, se si parte dall'idea che bisogna rispettare il "credo" dell'interlocutore anche se è diverso (nel mio caso, ad esempio, è radicalmente diverso da quello di blamecanada!) dal proprio ;)


Complimenti blamecanada, ottimo come sempre ;)

Ikar
02-09-2007, 14:03
Quali sono stati e quali sono le tematiche di scontro tra destra e sinistra? es: parte della sinistra sostiene la legalizzazione della droga, la destra è contro (non vorrei sbagliarmi cmq), esempi simili

xenom
02-09-2007, 14:03
Qui trovasi, un post molto avveduto, la risposta per chi ha posto il quesito. Valutare tutte le opzioni e scegliere la meno lontana dal proprio punto di vista, pretendere il partito con cui si concorda totalmente è irrealistico in quanto o si fonda un partito per ogni italiano oppure si abdica alla propria indipendenza mentale abbracciando un'idea "a prescindere".

ehm proteus perdona ma ho capito lo 0.5% del tuo discorso :asd: :sofico:

xenom
02-09-2007, 14:05
Infatti scrivere le proprie ragioni sulle schede bianche credo sia uno dei più bei segni di protesta civile... quindi votare scheda bianca non è necessariamente mero qualunquismo. Certo se scrivi cose come "politici di merda" lo diventa.

Se scrivi le ragioni sulla scheda non è più bianca, ma nulla :mbe:

Marci
02-09-2007, 14:36
ecco, questo è un comportamento incivile molto diffuso in italia

PS: incivile perchè il voto è un diritto ma anche un dovere civico, la democrazia deve essere partecipazione e c'è gente che è MORTA per darci questo diritto. ma al giorno d'oggi molti se ne fregano, hanno l'occasione e l'opportunità di decidere le sorti di questo paese e guarda con che frasi se ne escono: meglio una coca davanti alla tv che decidere le sorti di questo paese. se non vuoi votare qualcuno di questi partiti, vai e protesta con una scheda nulla


non andare a votare significa accettare qualunque cosa succeda, è fottersene di questo paese.

è un comportamento imho veramente schifoso soprattutto perchè non ottiene NIENTE: se l'unica giustificazione dell'astensionismo fosse cercare il mancanto raggiungimento del quorum questo è assicurato comunque

se invece l'unico intento è il fancazzismo, tanto di cappello e complimenti, poi però non lamentatevi MINIMAMENTE dei politici che arrivano però eh... almeno un po' di coerenza.


non imparare queste cose
ok, ma andare a votare in Italia IMHO non ha più senso, secondo me stiamo messi peggio di una dittatura conclamata, praticamente chiunque voti fa sempre le stesse cose, strizzare i poveri cristi e favorire se stessi, di facciata litigano ma sotto sono tutti amiconi che si fanno favori reciproci.
io non vado a votare semplicemente perchè la destra mi sta sulle scatole, la sinistra pure chi voto? beh, non avendo alternative sto a casa

Leron
02-09-2007, 14:50
ok, ma andare a votare in Italia IMHO non ha più senso, secondo me stiamo messi peggio di una dittatura conclamata, praticamente chiunque voti fa sempre le stesse cose, strizzare i poveri cristi e favorire se stessi, di facciata litigano ma sotto sono tutti amiconi che si fanno favori reciproci.
io non vado a votare semplicemente perchè la destra mi sta sulle scatole, la sinistra pure chi voto? beh, non avendo alternative sto a casa

se non ti identifichi in nessun partito alzi il "culetto" e hai due scelte davanti:

votare scheda bianca (con i rischi e le conseguenze del caso)
annullare la scheda

;)

dovere civico espletato, e il tuo pensiero di disapprovazione sarà chiaro e lampante


non andare a votare non è mai la soluzione

*

Fabio Norway Storm
02-09-2007, 14:51
Quando avrai un bagaglio culturale sufficiente ti verrà spontaneo concludere che ti *avvicini* ad una certa posizione, pur con tutti i se e i ma del caso!


Trovare un partito che sia espressione al 100% della nostra personalità, penso, sia quasi impossibile.
Dovrai decidere attraverso percorsi interni; essi ti porteranno a stabilire il partito che *maggiormente* tutela i tuoi valori e le tue idee.

Io sono di Alleanza Nazionale.

hibone
02-09-2007, 15:24
---cut---

Tre scelte:
fondi un partito tuo. :fagiano:

"Con black jack e squillo di lusso! Anzi.. Senza black jack!" (Cit.)

MaxArt
02-09-2007, 15:45
Ecco, questa è un'esposizione chiara del perché si dice di appartenere ad una ideologia dopo aver valutato attentamente e con consapevolezza quali sono i propri principi di fondo.In effetti si è attenuto di più alle richieste di baddyeeee. Allora provo a fare altrettanto.

Non trovo una categoria precisa dove infilarmi, come ha fatto blamecanada. Ho idee che sono tra il liberale e la destra sociale.

Credo fermamente nella meritocrazia e nell'esplicazione delle capacità del singolo. In virtù di ciò, ritengo che avere pari opportunità, al di là di sesso, razza, credenze sia un punto di partenza fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico. Oltre la partenza, porte aperte a chi sa fare.
Reputo che proprietà privata sia un efficiente mezzo di crescita personale e collettiva, contrapposta all'inefficiente e corruttibile sistema statale. Come conseguenza, ritengo che l'intervento statale debba essere ridotto al minimo in ambito economico, e debba fare poco oltre la garanzia della giusta concorrenza.
Ritengo che, al di là dei princìpi, l'azione di uno Stato si debba basare soprattutto sul pragmatismo: prima di fare ciò che si ritiene giusto, si deve fare ciò che serve.
Non credo nella democrazia intesa come possibilità di voto assegnata liberamente a chiunque: penso che il voto debba essere un traguardo da conquistare con la consapevolezza e non un regalo statale per i 18 anni. Il suffragio universale dev'essere un traguardo, non un punto di partenza. Ma decisamente meglio la democrazia di oligarchie, dittature, teocrazie.
Credo nella scienza e nella tecnologia come mezzi efficaci per la risoluzione di problemi e per il miglioramento delle condizioni di vita. Altresì ritengo la religione un fenomeno di completamento personale, che non debba influire in maniera superstiziosa o fideistica nella vita sociale. Lo Stato dev'essere laico, rispettando l'etica comune ma badando a non legiferare su base unicamente morale: per quello, c'è già l'autodeterminazione dei singoli. Inoltre, lo Stato non deve avere un ruolo educativo, ma deve comunque permettere a chiunque di esprimere le proprie idee anche in ambito etico.
Ritengo che sia importante lo scambio culturale tra diverse civiltà, ma questo non si deve tradurre in un mero inserimento nella società, fonte di tensioni sociali e discriminazioni, ma nell'integrazione e nel superamento del concetto di "società multirazziale" (multietnica) a favore di una cultura integrata con influenze molteplici.
Penso che la collaborazione internazionale sia un punto fondamentale della politica mondiale, e che l'autodeterminazione dei popoli sia un valore, ma in base a questo non si possono accettare, in nessuna parte del mondo, violazioni sistematiche ed istituzionali dei diritti umani.
Riconosco tuttavia che l'azione armata sta sempre più perdendo efficacia come mezzo di risoluzione di conflitti di vedute. Mi batto allora per la libertà di informazione e per l'autocoscienza dei popoli ovunque nel mondo.

E per ora non mi viene in mente altro che non sia troppo nel dettaglio. Mi rendo conto che una certa parte di ciò che ho scritto non è peculiarità di una sola parte politica, ma è l'insieme che definisce... me. :stordita:

"Con black jack e squillo di lusso! Anzi.. Senza black jack!" (Cit.)Futurama! Mitico :sborone:

drakend
02-09-2007, 15:46
Se scrivi le ragioni sulla scheda non è più bianca, ma nulla :mbe:
Lo so, ho scritto scheda bianca per comodità... certo che siete pignoli eh! :)

Lucrezio
02-09-2007, 16:28
Che cosa "non hai capito" ?, eppure era scritto in italiano e parlava di italiani, più semplice di così.:D :D :D

Se parlava di italiani era ontologicamente insensato, allora :asd:

blamecanada
02-09-2007, 16:35
Io invece credo che la proprietà privata, creando differenze sin dalla nascita impedisca la meritocrazia.
Io per meritocrazia però intendo che ciascuno occupi il ruolo che piú gli è adatto e che tutti siano incentivati a svolgere con impegno il proprio compito, non che chi sia piú bravo perché nato con doti particolari debba avere dei vantaggi economici particolarmente marcati (anche se sono favorevole alla premiazione di chi lavora con dedizione).

L'altra sera non riuscendo a dormire ho scritto qualcosa in merito, magari quando avrò tempo e voglia di trascriverlo lo posterò.

Per quanto riguarda il diritto di voto da conquistare sono d'accordo, ma prima di fare ciò bisogna dare a tutti gli strumenti per avere le conoscenze necessarie... nella nostra società la condizione familiare influisce ancora troppo sulla formazione culturale (o sulla non formazione culturale) dell'individuo.

das
02-09-2007, 16:42
ecco, questo è un comportamento incivile molto diffuso in italia

PS: incivile perchè il voto è un diritto ma anche un dovere civico, la democrazia deve essere partecipazione e c'è gente che è MORTA per darci questo diritto. ma al giorno d'oggi molti se ne fregano, hanno l'occasione e l'opportunità di decidere le sorti di questo paese e guarda con che frasi se ne escono: meglio una coca davanti alla tv che decidere le sorti di questo paese. se non vuoi votare qualcuno di questi partiti, vai e protesta con una scheda nulla


non andare a votare significa accettare qualunque cosa succeda, è fottersene di questo paese.

è un comportamento imho veramente schifoso soprattutto perchè non ottiene NIENTE: se l'unica giustificazione dell'astensionismo fosse cercare il mancanto raggiungimento del quorum questo è assicurato comunque

se invece l'unico intento è il fancazzismo, tanto di cappello e complimenti, poi però non lamentatevi MINIMAMENTE dei politici che arrivano però eh... almeno un po' di coerenza.


non imparare queste cose

Votando mica cambi i politici, quelli rimangono gli stessi ma si redistribuiscono in maniera diversa tra incarichi elettivi (parlamento ) e non (ministri,sottosegretari,rai,aziende di stato etc.)

Non votare per me significa non riconoscere la legittimità di elezioni farsa.

Se una cosa la ritieni una finzione senza valore non la fai.

Lucrezio
02-09-2007, 16:42
Allora, per deduzione lineare, anche tu, sei italiano, con il tuo, tratta di italiani, post, come me ed il mio assieme a tutti gli altri, ricadi nel ventaglio dell'insensato, benvenuto.:ciapet: :ciapet: :ciapet:

Italiano a chi? :eek:
Io sono trentino! :mad:
:Prrr:

Comunque hai ragione :D

---edited---
02-09-2007, 16:58
Poco.
Per poco mi riferisco a rifondazione: disprezzo totalmente il PdCI (la loro politica si basa sull'attirare i vecchi esuli del PCI con vecchi slogan, salvo rimanere in un governo che sostiene la guerra in Kosovo e depenalizza i reati finanziari), i Verdi li trovo in parte ridicoli col loro fingere di essere un movimento invece di essere un partito (e del resto li trovo un partito inutile: l'ambientalismo è un aspetto della politica che deve far parte di ciascun partito, ma le divisioni fondamentali sono quelle economiche: in Germania quando SPD e CDU hanno aperto una sezione del partito dedicata all'ambientalismo i Verdi hanno perso il 4%), la Sinistra Democratica la trovo erede della parte meno sfacciata della nomenklatura del PCI, ma sempre nomenklatura del PCI rimane, il resto non posso minimamente considerarla sinistra. Quella che viene comunemente definita sinistra è in realtà la sinistra della destra: l'attuale area DS, il blairismo, cosí favorevole alle industrie che gli stessi industriali lo sostenevano, quell'ideologia che di fatto si differenzia dalla destra per una maggiore compassione nei confronti dei poveri del proprio Paese, ma che per il resto ha lo stesso modus operandi. I DS sono la nomenklatura del PCI piú sfacciata: non appena Mosca ha smesso di erogare quattrini si sono convertiti alla socialdemocrazia prima, ed al liberalismo compassionevole poi.
Un po' come democratici e repubblicani in USA: in pratica non cambia nulla, infatti il 50% della popolazione neanche va a votare.

Per quanto riguarda i "movimenti" ritengo che pur partendo da presupposti condivisibili, siano in gran parte formati se va bene da urlatori senza alcun progetto, se va male da gente che non sa neanche quello che dice, ma vuole andar contro per principio, o per tradizione di famiglia, o per andar contro anche alla famiglia.

Il problema per un partito comunista in una situazione di economia capitalista è semplice: per fare politica servono soldi, molti soldi (e questo è profondamente sbagliato).
Nei paesi industrializzati non è piú necessaria la repressione violenta del socialismo: l'egemonia del pensiero liberale può essere mantenuta con la stampa e la televisione. Del resto non si muore di fame, e dai problemi quotidiani che toccano personalmente (stress, incertezza economica) ci si può alienare (senza risolverli), si può pensare ad altro, agli amici, alla famiglia, per chi è piú sfortunato c'è l'alcol o varie droghe. I problemi lontani è piú facile far finta che non ci siano, del resto il sistema cerca di tralasciare, ignorare, minimizzare quanto possibile, e semmai se ne venga a sapere si può sempre dare la colpa agli altri, in fondo io direttamente mica ho fatto del male a nessuno. Come se sparare a qualcuno non fosse una colpa, perché è il proiettile a fare del male.
Nei Paesi poveri invece, penso soprattutto all'America Latina, la situazione è in fermento: la grande stampa internazionale (serva del sistema) cerca di rigirare la frittata, e mentre fa passare Chavez per un dittatore con i pretesti piú vari, non dice niente su questa (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1542499): per forza, questa è la sinistra che piace al potere, quella che fa finta di essere sinistra senza esserlo.

Del resto io credo che la politica si faccia nella vita di tutti i giorni: informando innanzitutto.

riflessione molto interessante
grazie;)

gtr84
02-09-2007, 18:16
Ciao!!! Sono un ragazzo che sta cercando di avvicinarsi al mondo della politica. Ora come ora non saprei proprio da che parte stare, anche perchè, seppur seguendo le varie vicende politiche e via dicendo, ho le idee poco chiare. Destra o Sinistra? Vorrei che qualcuno mi desse la motivazione, il perchè sta da una parte o dall'altra. Quali sono le caratteristiche principali che distinguono l'una dall'altra corrente. Una persona di destra che ideali persegue? E una di sinistra?
Insomma vorrei farmi un'idea e spero mi potrete aiutare evitando che vengano fuori turpiloqui.
Grazie

lascia perdere, a meno che il tuo interesse non sia fine a se stesso.

Questo perchè, quello che decidono i politici (per noi) è a prescindere dalla nostra volontà (quella del popolo) perchè la stragrande maggioranza di quello che viene deciso è il risvolto pubblico di enormi manovre economiche.

Più in breve i politici sono le marionette e i grandi imprenditori sono quelli che
dirigono la messinscena.

Per questo che votare una coalizione o l'altra non fa differenza. Ormai le ideologie non esistono più

blamecanada
02-09-2007, 19:09
lascia perdere, a meno che il tuo interesse non sia fine a se stesso.
Questo perchè, quello che decidono i politici (per noi) è a prescindere dalla nostra volontà (quella del popolo) perchè la stragrande maggioranza di quello che viene deciso è il risvolto pubblico di enormi manovre economiche.
Più in breve i politici sono le marionette e i grandi imprenditori sono quelli che
dirigono la messinscena.
Per questo che votare una coalizione o l'altra non fa differenza. Ormai le ideologie non esistono più
Non finirò mai di dirlo, i politici non sono la politica!

Se tutta la popolazione italiana volesse cambiare le cose ci riuscirebbe, il problema è che non c'è conoscenza, consapevolezza, e c'è invece menefreghismo e qualunquismo.

gtr84
02-09-2007, 20:19
Non finirò mai di dirlo, i politici non sono la politica!

Se tutta la popolazione italiana volesse cambiare le cose ci riuscirebbe, il problema è che non c'è conoscenza, consapevolezza, e c'è invece menefreghismo e qualunquismo.


tu cosa proporresti?

fabio80
02-09-2007, 20:36
Se tutta la popolazione italiana volesse cambiare le cose ci riuscirebbe, il problema è che non c'è conoscenza, consapevolezza, e c'è invece menefreghismo e qualunquismo.

cosa fa un tedesco o un inglese o un francese più di un italiano? perchè costoro possono permettersi di delegare il governo mentre all'italiano oltre all'onere del voto spetta anche il controllo e il cazziatone finale della responsabilità del malgoverno ricondotto a una presunta mancanza di partecipazione?

gtr84
02-09-2007, 20:49
cosa fa un tedesco o un inglese o un francese più di un italiano? perchè costoro possono permettersi di delegare il governo mentre all'italiano oltre all'onere del voto spetta anche il controllo e il cazziatone finale della responsabilità del malgoverno ricondotto a una presunta mancanza di partecipazione?

negli altri paesi credo che gli effetti del "farabbuttismo" (se mi passate il termine) della classe politica sono meno incombenti, quindi un cittadino (tedesco ad esempio) non dovrebbe sentire questa necessità.

per chiarire il pensiero.

Il politico tedesco ruba al cittadino tedesco il 50 % di quello che gli può
rubare.

IL politico italiano, al suo sfortunato connazionale, l'80-90%.

non parlo di dati riscontrabili, è solo un esempio per far capire meglio il concetto

federuko
02-09-2007, 20:51
per quanto riguarda la distinzione destra-sinistra a me piace tantissimo una di bobbio per la chiarezza nella sua semplicità. La lessi anni fa e non me la ricordo esattamente, cmq il concetto era:
la destra ritiene che gli uomini siano fondamentalmente diversi l'uno dall'altro e lo stato debba quindi tutelare il diritto di sviluppare tale unicità.
la sinistra ritiene che gli uomini siano fondamentalmente tutti uguali e che lo stato debba garantire diritti-doveri uguali per tutti.

fabio80
02-09-2007, 20:52
negli altri paesi credo che gli effetti del "farabbuttismo" (se mi passate il termine) della classe politica sono meno incombenti, quindi un cittadino (tedesco ad esempio) non dovrebbe sentire questa necessità.

per chiarire il pensiero.

Il politico tedesco ruba al cittadino tedesco il 50 % di quello che gli può
rubare.

IL politico italiano, al suo sfortunato connazionale, l'80-90%.

non parlo di dati riscontrabili, è solo un esempio per far capire meglio il concetto


andiamo a monte: questo come succede? che responsabilità ha il singolo? perchè la campana che sento suonare più spesso scarica tutto sui cittadini: i politici fanno quel che vogliono perchè i cittadini se ne fregano. orbene, ma appunto all'estero i cittadini cosa fanno? si alternano in parlamento? revisionano i bilanci? spiegatemi, non capisco, visto che mi viene attribuita una fetta dell'operato di, che so, del ceppalone, voglio capire dove sbaglio

MaxArt
02-09-2007, 20:56
Io invece credo che la proprietà privata, creando differenze sin dalla nascita impedisca la meritocrazia.
Io per meritocrazia però intendo che ciascuno occupi il ruolo che piú gli è adatto e che tutti siano incentivati a svolgere con impegno il proprio compito, non che chi sia piú bravo perché nato con doti particolari debba avere dei vantaggi economici particolarmente marcati (anche se sono favorevole alla premiazione di chi lavora con dedizione).Questa tua idea non combacia affatto con la mia di meritocrazia. Comunque non stiamo rispondendo per fare una qualche considerazione politica, ma per rispondere alle domande di baddyeeee.

Marci
02-09-2007, 22:54
*

secondo me è solo un modo per tenersi l'anima in pace, oltretutto io di farmi 700km per andare ad annullare una scheda e spendere ben 100€ tra andata e ritorno non ho proprio voglia, quando io cittadino italiano sarò libero di votare dove mi pare(sul suolo italiano ovviamente) allora forse andrò ad annullare le schede

blamecanada
02-09-2007, 23:19
per quanto riguarda la distinzione destra-sinistra a me piace tantissimo una di bobbio per la chiarezza nella sua semplicità. La lessi anni fa e non me la ricordo esattamente, cmq il concetto era:
la destra ritiene che gli uomini siano fondamentalmente diversi l'uno dall'altro e lo stato debba quindi tutelare il diritto di sviluppare tale unicità.
la sinistra ritiene che gli uomini siano fondamentalmente tutti uguali e che lo stato debba garantire diritti-doveri uguali per tutti.
Secondo questa definizione io sarei di destra...

Non sono d'accordo per nulla con questa definizione.

Io ritengo che gli uomini siano molti diversi, e ce ne siano alcuni piú intelligenti o piú bravi in qualcosa, mentre ce ne siano altri con scarse abilità.
La questione è un'altra: essere meno intelligenti o meno abili non è una colpa, la colpa è non sfruttare le proprie capacità.
Chi è piú abile in qualcosa è giusto che sfrutti le proprie abilità e faccia ciò che sa fare meglio, questo però non significa che debba essere piú ricco, che i suoi figli abbiano piú possibilità dei figli di una persona meno abile, appunto perché se è piú intelligente o abile di altri è solo perché è stato piú fortunato.
Non è che una persona meno capace abbia meno bisogni di un genio, e i beni servono a soddisfare i bisogni, non a quantificare le abilità che madre natura ha dato alle persone, quest'idea è figlia del protestantesimo, secondo il quale se una persona nasce intelligente è perché ha ricevuto la grazia di Dio, e diventando ricco può dimostrarlo.

La destra non permette di sviluppare tale unicità, perché il figlio di Agnelli anche se è un imbecille avrà una vita tutta in discesa, mentre il figlio di un poveretto ne avrà comunque molte meno. Se partissero dallo stesso livello, allora sí potrebbero avere le stesse possibilità di sviluppare la propria unicità.
Ma questo è comunismo :D.

greasedman
02-09-2007, 23:20
Non finirò mai di dirlo, i politici non sono la politica!

Se tutta la popolazione italiana volesse cambiare le cose ci riuscirebbe, il problema è che non c'è conoscenza, consapevolezza, e c'è invece menefreghismo e qualunquismo.Sono perfettamente d'accordo.

Le differenze ci sono, ci sono eccome, ma la maggioranza gli italiani tendono inguaribilmente al qualunquismo e invece di assumersi la responsabilità di scegliere sempre per il meglio e con coscienza, preferiscono cercare scorciatoie ideologiche, liquidare con battutine, ricamare paradossi, etc...
E' un atteggiamento che lo si può verificare anche nelle piccole cose.

A mio avviso di politici bravi ce ne sono e ce ne sono sempre stati, ma questi ben di rado hanno raccolto adeguati consensi.
E così la politica italiana ha imparato a candidare quaqquaraqquà e venditori di tappeti invece di politici capaci.


Il parlamento è uno specchio fedelissimo degli italiani.


.

federuko
03-09-2007, 08:21
Secondo questa definizione io sarei di destra...

Non sono d'accordo per nulla con questa definizione.

Io ritengo che gli uomini siano molti diversi, e ce ne siano alcuni piú intelligenti o piú bravi in qualcosa, mentre ce ne siano altri con scarse abilità.
La questione è un'altra: essere meno intelligenti o meno abili non è una colpa, la colpa è non sfruttare le proprie capacità.
Chi è piú abile in qualcosa è giusto che sfrutti le proprie abilità e faccia ciò che sa fare meglio, questo però non significa che debba essere piú ricco, che i suoi figli abbiano piú possibilità dei figli di una persona meno abile, appunto perché se è piú intelligente o abile di altri è solo perché è stato piú fortunato.
Non è che una persona meno capace abbia meno bisogni di un genio, e i beni servono a soddisfare i bisogni, non a quantificare le abilità che madre natura ha dato alle persone, quest'idea è figlia del protestantesimo, secondo il quale se una persona nasce intelligente è perché ha ricevuto la grazia di Dio, e diventando ricco può dimostrarlo.

La destra non permette di sviluppare tale unicità, perché il figlio di Agnelli anche se è un imbecille avrà una vita tutta in discesa, mentre il figlio di un poveretto ne avrà comunque molte meno. Se partissero dallo stesso livello, allora sí potrebbero avere le stesse possibilità di sviluppare la propria unicità.
Ma questo è comunismo :D.


Ho citato quella frase di bobbio perchè secondo me ben rappresenta le due opposte polartià della politica: tesi ed antitesi, poi ognuno trovi la sua sintesi...

A me pare che tutte le teorie di destra tendano ad affermare che in natura il più forte prevale sul più debole e di conseguenza la società umana debba essere basata sullo stesso principio, mentre quelle di sinistra - riconoscendo pari dignità a tutti gli uomini - sostengono che lo stato debba porre un freno a tale legge naturale.

Ovviamente credo che qualunque persona di buon senso cercherà un compromesso tra le due posizioni perchè come tu e qualcun'altro in precedenza facevate notare c'è del buono (e del meno buono) in entrambe le posizioni. Proprio per questo motivo non mi sorprendo del fatto che tu che ti definisci "comunista" (mi pare) sia d'accordo con alcune teorie di destra. Secondo me ciò non denota il fatto che la frase di bobbio da me citata non sia valida ma semplicemente il fatto che sei una persona intelligente.

Nella storia, quelle società che hanno abbracciato con massimalismo una delle due visioni, non è che abbiano realizzato esattamente il paradiso in terra...pensa a cina maoista o cambogia di pol pot da una parte e la germania di hitler o l'america di bush dall'altra...
Al contrario quelle società che cercano di prendere il meglio di entrambe le visioni se la passano decisamente meglio (secondo me)...vedi nord europa in genere dal dopoguerra in poi.

das
03-09-2007, 10:12
Secondo questa definizione io sarei di destra...

Non sono d'accordo per nulla con questa definizione.

Io ritengo che gli uomini siano molti diversi, e ce ne siano alcuni piú intelligenti o piú bravi in qualcosa, mentre ce ne siano altri con scarse abilità.
La questione è un'altra: essere meno intelligenti o meno abili non è una colpa, la colpa è non sfruttare le proprie capacità.
Chi è piú abile in qualcosa è giusto che sfrutti le proprie abilità e faccia ciò che sa fare meglio, questo però non significa che debba essere piú ricco, che i suoi figli abbiano piú possibilità dei figli di una persona meno abile, appunto perché se è piú intelligente o abile di altri è solo perché è stato piú fortunato.
Non è che una persona meno capace abbia meno bisogni di un genio, e i beni servono a soddisfare i bisogni, non a quantificare le abilità che madre natura ha dato alle persone, quest'idea è figlia del protestantesimo, secondo il quale se una persona nasce intelligente è perché ha ricevuto la grazia di Dio, e diventando ricco può dimostrarlo.

La destra non permette di sviluppare tale unicità, perché il figlio di Agnelli anche se è un imbecille avrà una vita tutta in discesa, mentre il figlio di un poveretto ne avrà comunque molte meno. Se partissero dallo stesso livello, allora sí potrebbero avere le stesse possibilità di sviluppare la propria unicità.
Ma questo è comunismo :D.

Il tuo sistema non mi piacerebbe anche se funzionasse, resta il fatto che dovresti risolvermi questo dilemma.

Se uno non ha voglia di giocare la sua parte, di contribuire secondo le proprie capacità alle esigenze della società come si può fare a convincerlo ?
Infatti se perseverasse nel non compiere i propri doveri diventerebbe uno scroccone.

federuko
03-09-2007, 10:47
Il tuo sistema non mi piacerebbe anche se funzionasse, resta il fatto che dovresti risolvermi questo dilemma.

Se uno non ha voglia di giocare la sua parte, di contribuire secondo le proprie capacità alle esigenze della società come si può fare a convincerlo ?
Infatti se perseverasse nel non compiere i propri doveri diventerebbe uno scroccone.


provo a risponderti io, poi ovviamente lo farà anche blame canada.
Lo scroccone (che poi sarebbe uno dotato di inferiore capacità e/o volontà)potrebbe avere 2 tipi penalizzazione: materiale e morale.

materiale. potrebbe consistere in una minore disponibilità di ricchezza personale che implicherebbe un tenore di vita più modesto.
morale. una persona che non realizza le proprie potenzialità sarà sempre un frustrato. tale atteggiamento ha sempre rappresentato in qualsiasi tipo di società un fallimento personale.

detto ciò, penso che anche lo "scroccone" dovrebbe avere accesso allo stesso tipo di sanità, educazione e giustizia riservata al più virtuoso dei cittadini. e ciò non tanto per lo scroccone di per se quanto per i suoi eventuali figli. In tutte le società dove tali diritti base non sono garantiti tutti gli errori diventano ereditari (nel nostro caso lo scroccone farà dei figli che molto probabilmente saranno a loro volta scrocconi). Di conseguenza nella vita di una persona diventa fondamentale le famiglia di nascita. Nel bene e nel male. Il ricco tendenzialmente rimarrà ricco e privilegiato il povero rimarrà povero e sfigato. Questo si chiama sistema a caste ed il libero arbitrio dell'individuo va a farsi benedire.

blamecanada
03-09-2007, 12:22
Se uno non ha voglia di giocare la sua parte, di contribuire secondo le proprie capacità alle esigenze della società come si può fare a convincerlo ?
Infatti se perseverasse nel non compiere i propri doveri diventerebbe uno scroccone.
Chi non lavora non mangia.
Mi pare abbastanza semplice.

La differenza è che nella situazione attuale chi è disoccupato può esserlo perché non trova lavoro o perché gli offrono uno stipendio da fame, mentre in una situazione simile a quella che prospetto io chi è disoccupato lo è soltanto perché vuole esserlo, ed allora peggio per lui.

Inoltre vale quanto detto da Federuko.


Nella storia, quelle società che hanno abbracciato con massimalismo una delle due visioni, non è che abbiano realizzato esattamente il paradiso in terra...pensa a cina maoista o cambogia di pol pot da una parte e la germania di hitler o l'america di bush dall'altra...
Al contrario quelle società che cercano di prendere il meglio di entrambe le visioni se la passano decisamente meglio (secondo me)...vedi nord europa in genere dal dopoguerra in poi.
Non sono d'accordo: il problema della Cina Maoista è che Mao e la classe dirigente del PCC erano completamente incapaci. Perché una cosa funzioni chi la dirige deve essere capace... se io vado a dirigere la Nona sinfonia di Beethoven verrà fuori una schifezza, ma la colpa non è della sinfonia, ma del direttore d'orchestra.
Gli errori di Mao sono stati grossolani e stupidi, l'URSS si è industrializzata in pochi anni, la Cina no, e per quanto io ritenga sbagliato il modo in cui l'URSS si è industrializzata, se la Cina non ci è riuscita vuol dire che ha lavorato in modo doppiamente sbagliato.

Il nord europa non è una sintesi tra comunismo e capitalismo: è capitalismo "temperato" dall'intervento dello stato sociale dal punto di vista della ricchezza individuale, ma questa non è che un'infima parte di ciò di cui parlano i comunisti (scusate, ma da ex-socialdemocratico mi rapporto con la socialdemocrazia come l'ex-fumatore si rapporta al fumo).
La struttura della società rimane quella capitalista: ci sono sempre ritmi di vita inutilmente veloci per produrre cose di cui nessuno ha bisogno (e che per vendere le quali servono un sacco di pubblicitari che cercano di convincere le persone dell'utilità dell'inutile), il figlio di Ingvar Kamprad sarà sempre un privilegiato anche se è un imbecille, inoltre il valore delle persone è sempre stabilito dallo stipendio e dalle leggi di mercato (un calciatore vale piú di uno scienziato), e tutti sono spinti non a fare cose utili, ma cose che fanno guadagnare soldi.
Per dirla con le parole di Guccini
E subito ti affanni in cose in cui non credi,
la testa piena di vacanze ed ozio
e non sono peggiori i mali dei rimedi,
la malattia è la noia del lavoro:

fatiche senza scopo, furiose e vane corse,
angosce senza un forse, senza un dopo,
un giorno dopo l' altro il tuo deserto annuale,
con le oasi in ferragosto e per Natale
In Svezia c'è sempre chi con i propri soldi corromperà il potere politico e gli farà fare gl'interessi propri e non quelli della società.
Inoltre col capitalismo l'impresa sarà sempre spinta ad inquinare di piú se questo consente un risparmio, e per quanto lo Stato possa mettere dei limiti piú stretti:
a) l'impresa cercherà di delocalizzare,
b) comunque l'impresa inquinerà il quantopiú possibile.
Aggiungo che la Svezia comunque la situazione non sarebbe tale se non potessero sfruttare la manodopera a basso costo straniera (se tutti i prodotti usati dagli svedesi fossero costruiti in Svezia il costo della vita sarebbe molto piú alto, e sarebbero necessari stipendi ben piú alti per mantenere il livello di vita attuale, e pertanto i ricchi dovrebbero essere assai meno ricchi).

Fabio Ryan
03-09-2007, 12:27
io ho 15 anni, quasi sedici, la mia situazione è piuttosto equilibrata, però i miei ideali, su alcuni punti conservatori, e su molti liberali, sono di centro-destra, anche se non mi sento molto rappresentato dai partiti politici e dai politici di oggi :mad:

blamecanada
03-09-2007, 12:46
io ho 15 anni, quasi sedici, la mia situazione è piuttosto equilibrata, però i miei ideali, su alcuni punti conservatori, e su molti liberali, sono di centro-destra, anche se non mi sento molto rappresentato dai partiti politici e dai politici di oggi :mad:
Piccola curiosità: a quindici anni anche io la pensavo cosí... immagino molti rimarranno sconvolti da ciò :D.

nomeutente
03-09-2007, 12:48
OT

Piccola curiosità: a quindici anni anche io la pensavo cosí... immagino molti rimarranno sconvolti da ciò :D.

Io a 12 anni volevo diventare imprenditore televisivo: Berlusconi era il mio modello :D
Adesso diranno che sono solo invidioso :D

/OT

blamecanada
03-09-2007, 12:50
OT
Io a 12 anni volevo diventare imprenditore televisivo: Berlusconi era il mio modello :D
Adesso diranno che sono solo invidioso :D
/OT
Ahah!
Ma pensa te :D.

Nevermind
03-09-2007, 12:54
Ciao!!! Sono un ragazzo che sta cercando di avvicinarsi al mondo della politica. Ora come ora non saprei proprio da che parte stare, anche perchè, seppur seguendo le varie vicende politiche e via dicendo, ho le idee poco chiare. Destra o Sinistra? Vorrei che qualcuno mi desse la motivazione, il perchè sta da una parte o dall'altra. Quali sono le caratteristiche principali che distinguono l'una dall'altra corrente. Una persona di destra che ideali persegue? E una di sinistra?
Insomma vorrei farmi un'idea e spero mi potrete aiutare evitando che vengano fuori turpiloqui.
Grazie

Dipende se sei un ragazzo sveglio da nessuna, se sei il tipico italiano che deve appartenere ad un gruppo per forza (sia esso politico, sportivo, ecc..) a quello che ti piace di più come colori o tira una monetina tanto uno vale l'altro.

Feric Jaggar
03-09-2007, 13:39
OT



Io a 12 anni volevo diventare imprenditore televisivo: Berlusconi era il mio modello :D
Adesso diranno che sono solo invidioso :D

/OT

C'è di peggio: io a 14 anni (1976) mi definivo "indipendente di sinistra" e facevo il tifo per Toni Negri, Radio Sherwood, l'Autonomia etc. :D

Il motivo di queste simpatie? Unicamente suggestione televisiva.

Quella volta in TV Toni Negri veniva raffigurato come un "Grande Vecchio", l'ispiratore del disordine, Radio Sherwood come il tam-tam della P38 e l'Autonomia come gli Apache che assaltavano il fortino della società capitalista. Non c'era in giro nulla di più follemente esaltante.

Considerando che quella volta c'erano solo due canali... mi immagino il casino che oggi viene instillato nella mente di un ragazzino. :eek:

federuko
03-09-2007, 13:53
Non sono d'accordo: il problema della Cina Maoista è che Mao e la classe dirigente del PCC erano completamente incapaci. Perché una cosa funzioni chi la dirige deve essere capace... se io vado a dirigere la Nona sinfonia di Beethoven verrà fuori una schifezza, ma la colpa non è della sinfonia, ma del direttore d'orchestra.
Gli errori di Mao sono stati grossolani e stupidi, l'URSS si è industrializzata in pochi anni, la Cina no, e per quanto io ritenga sbagliato il modo in cui l'URSS si è industrializzata, se la Cina non ci è riuscita vuol dire che ha lavorato in modo doppiamente sbagliato.


Personalmente ritengo che, indipendentemente dall'efficacia con la quale il pcc ai tempi di mao abbia perseguito i suoi obiettivi, resta il fatto che una parte dell'ideologia è abbastanza mostruosa. Quella che aveva in mente mao era una società orwelliana (ed io a tale aggettivo non attribuisco un'accezione positiva) dove lo stato pretendeva di decidere per te dall'ideologia alle scarpe. ti consiglio di leggerti la porta proibita di terzani.
quindi ammesso che mao fosse un incapace ha condotto male una brutta composizione.


Il nord europa non è una sintesi tra comunismo e capitalismo: è capitalismo "temperato" dall'intervento dello stato sociale dal punto di vista della ricchezza individuale, ma questa non è che un'infima parte di ciò di cui parlano i comunisti (scusate, ma da ex-socialdemocratico mi rapporto con la socialdemocrazia come l'ex-fumatore si rapporta al fumo).
La struttura della società rimane quella capitalista: ci sono sempre ritmi di vita inutilmente veloci per produrre cose di cui nessuno ha bisogno (e che per vendere le quali servono un sacco di pubblicitari che cercano di convincere le persone dell'utilità dell'inutile), il figlio di Ingvar Kamprad sarà sempre un privilegiato anche se è un imbecille, inoltre il valore delle persone è sempre stabilito dallo stipendio e dalle leggi di mercato (un calciatore vale piú di uno scienziato), e tutti sono spinti non a fare cose utili, ma cose che fanno guadagnare soldi.
Per dirla con le parole di Guccini
E subito ti affanni in cose in cui non credi,
la testa piena di vacanze ed ozio
e non sono peggiori i mali dei rimedi,
la malattia è la noia del lavoro:

fatiche senza scopo, furiose e vane corse,
angosce senza un forse, senza un dopo,
un giorno dopo l' altro il tuo deserto annuale,
con le oasi in ferragosto e per Natale
In Svezia c'è sempre chi con i propri soldi corromperà il potere politico e gli farà fare gl'interessi propri e non quelli della società.
Inoltre col capitalismo l'impresa sarà sempre spinta ad inquinare di piú se questo consente un risparmio, e per quanto lo Stato possa mettere dei limiti piú stretti:
a) l'impresa cercherà di delocalizzare,
b) comunque l'impresa inquinerà il quantopiú possibile.
Aggiungo che la Svezia comunque la situazione non sarebbe tale se non potessero sfruttare la manodopera a basso costo straniera (se tutti i prodotti usati dagli svedesi fossero costruiti in Svezia il costo della vita sarebbe molto piú alto, e sarebbero necessari stipendi ben piú alti per mantenere il livello di vita attuale, e pertanto i ricchi dovrebbero essere assai meno ricchi).

Innanzi tutto non intendevo dire che il modello nord europeo rappresenti il mio ideale politico in senso teorico ma che, per quel che ne so ed in base alle mie esperienze, rappresenta il tipo di società meglio organizzata e più vivibile sul piano pratico.

Ad esempio se devo contrapporre il 'capitalismo "temperato" dall'intervento dello stato sociale' del modello nord europeo al 'comunismo "temperato" dall'intervento del capitalismo di stato' della cina attuale io vado per il nord europa.

per quanto riguarda la corsa al "produci consuma crepa" credo che il sistema politico abbia un ruolo relativo. I fattori determinanti secondo me sono la cultura ed il clima. Prendi Cuba ed il messico. la prima è lo stato più vicino al comunismo che sia mai esistito sulla terra, il secondo è uno stato fascista/capitalista eppure entrambi se la prendono molto comoda. sono sicuro due stati uno capitalista e l'altro comunista al freddo sarebbero entrambi sclerati.


Riguardo le pari opportunità indipendentemente dalla famiglia di nascita...qui siamo messi male! Non credo di essermi imbattuto mai in niente di simile...in nessun luogo ed in nessun tempo. L'unica traccia teorica forse si ha nella repubblica di platone. da un punto di vista pratico credo che anche pol pot facesse qualcosa di simile....ma a quel punto meglio i privilegi di casta!!!

Fabio Ryan
03-09-2007, 14:19
Piccola curiosità: a quindici anni anche io la pensavo cosí... immagino molti rimarranno sconvolti da ciò :D.

adesso invece sei di sinistra?

greasedman
03-09-2007, 14:41
Piccola curiosità: a quindici anni anche io la pensavo cosí... immagino molti rimarranno sconvolti da ciò :D.:D :D :D

Io invece a 16anni non vedevo l'ora di diventare maggiorenne per poter andare a votare la leganord, cosa che ho fatto per alcuni anni, poi da 7 anni ho sempre votato i Verdi, che in comune c'hanno solo il colore... :D

Ho amici che per questo cambiamento mi prendono in giro, ma la cosa non mi disturba per niente, anzi...;) Semplicemente non ho avuto la pretesa di capire tutto a 16anni, e mi riservo eventualmente la pretesa di non saper tutto a 28, anche perchè validità di idee, e gli schieramenti stessi, in/evolvono.
Solo gli stupidi non cambiano mai idea (ma con questo non voglio certo dire che sono stupidi tutti quelli che non la cambiano. ;) ).
Stupidi sono semmai quelli che cambiano le loro idee proprio per adattarle a quelle del proprio partito di fiducia in nome di una malintesa coerenza.... :rolleyes:

Non critico la scelta ideologica di qualcun'altro, critico semmai chi vuole violare la costituzione e i qualunquisti che per pigrizia mentale si fanno abbindolare da slogan (di qualsiasi partito), qualunquismi, scorciatoie ideologiche, etc... :muro:

A costo che rimangano all'interno dei principi cardine delle costituzioni italiane ed europee (parità di diritti, giustizia, laicità...), accetto qualsiasi ideologia, ma non nella sua forma degenerativa.
Il capitalismo per esempio lo posso accettare, ma non posso condividerne la degenerazione che stà sempre più prendendo piede nel mondo, e con picchi che ritengo a dir poco ripugnanti. :rolleyes:


.

Fabio Ryan
03-09-2007, 15:40
greasedman, apprezzo il tuo accettare il capitalismo nonostante tu sia dei verdi (bel cambiamento, da lega nord ai verdi, direi un cambiamento radicale :D ), e cmq ci tengo a precisare che sfruttamento e capitalismo sono due cose totalmente diverse, purtroppo in alcune parti del mondo si esercita lo sfruttamento di bambini piccoli e poveri, che erroneamente viene considerato capitalismo, o cmq è un capitalismo all'antica, cosa che oggi non esiste più per via di una serie di motivi soprattutto nel mondo occidentale...

svarionman
03-09-2007, 15:43
greasedman, apprezzo il tuo accettare il capitalismo nonostante tu sia dei verdi (bel cambiamento, da lega nord ai verdi, direi un cambiamento radicale :D ), e cmq ci tengo a precisare che sfruttamento e capitalismo sono due cose totalmente diverse, purtroppo in alcune parti del mondo si esercita lo sfruttamento di bambini piccoli e poveri, che erroneamente viene considerato capitalismo, o cmq è un capitalismo all'antica, cosa che oggi non esiste più per via di una serie di motivi soprattutto nel mondo occidentale...

Vero. Infatti le aziende occidentali sfruttano i bambini altrui, non i nostri.

greasedman
03-09-2007, 16:01
ci tengo a precisare che sfruttamento e capitalismo sono due cose totalmente diverseE chi ha parlato di sfruttamento?

Fabio Ryan
03-09-2007, 16:33
E chi ha parlato di sfruttamento?

tranquillo, semplicemente avendo tirato in ballo il capitalismo, ho voluto semplicemente fare un appunto ;)
svarionman infatti quello è lo sfruttamento...non il capitalismo, e cmq i motivi di cui parlavo erano altri, ad esempio i diritti dei lavoratori e robe simili.

blamecanada
03-09-2007, 16:49
adesso invece sei di sinistra?
No, adesso sono proprio comunista (e la cosa è nota nel forum).
Ma ho passato le varie gradazioni prima di diventare tale :D.

Per quanto riguarda capitalismo e sfruttamento, secondo me i precari sono lo sfruttamento del mondo occidentale. Perennemente sotto ricatto, senza aspettative per il futuro... Anche se ovviamente non è paragonabile allo sfruttamento presente nei paesi poveri. Ma i diritti i lavoratori hanno lottato per ottenerli, se fosse per i capitalisti lavoreremmo ancora 12 ore al giorno.
Se non esistesse lo sfruttamento nel terzo mondo, comunque, la nostra economia sarebbe completamente diversa.

nomeutente
03-09-2007, 16:50
tranquillo, semplicemente avendo tirato in ballo il capitalismo, ho voluto semplicemente fare un appunto ;)
svarionman infatti quello è lo sfruttamento...non il capitalismo, e cmq i motivi di cui parlavo erano altri, ad esempio i diritti dei lavoratori e robe simili.

In occidente c'è stato il movimento dei lavoratori che ha permesso l'acquisizione di alcuni diritti, in altre zone del mondo no.
Dire quale sia il capitalismo "vero" è abbastanza arduo: sicuramente il capitalismo alla cinese e quello ottocentesco rappresentano lo spirito più puro del capitalismo se lo intendi come massimizzazione del profitto, tuttavia non si può dire che il nostro sia un capitalismo di altra natura, in quanto la forza del movimento operaio (e quindi le conquiste come lo statuto dei lavoratori ecc.) è a sua volta un prodotto del capitalismo.
Quindi sono lo stesso sistema con le stesse logiche, ma in due differenti fasi del suo sviluppo.

Ma siamo vergognosamente off topic ;)

Fabio Ryan
03-09-2007, 17:45
blamecanada davvero comunista forte? cmq il capitalismo di oggi è diverso da quello pesante tipico inglese ottocentesco...cmq torniamo in topic :)

drakend
03-09-2007, 17:50
Ma siamo vergognosamente off topic ;)
Ti segnalo! :sofico:

blamecanada
03-09-2007, 17:57
blamecanada davvero comunista forte? cmq il capitalismo di oggi è diverso da quello pesante tipico inglese ottocentesco...cmq torniamo in topic :)
Non si può essere comunisti forti o deboli. O si è comunisti (e si vuole abolire la proprietà privata dei mezzi di produzione), o non lo si è.
Poi ovviamente sul modo in cui fare ciò si può discutere, e chiaramente oggigiorno non si possono riproporre formule vecchie di cent'anni...

drakend
03-09-2007, 17:58
Non si può essere comunisti forti o deboli. O si è comunisti (e si vuole abolire la proprietà privata dei mezzi di produzione), o non lo si è.
Poi ovviamente sul modo in cui fare ciò si può discutere, e chiaramente oggigiorno non si possono riproporre formule vecchie di cent'anni...
Il concetto di comunismo si applica anche ai matrimoni? :D

Fabio Ryan
03-09-2007, 18:56
come forte intendevo dire comunista vero o meno...perchè secondo il mio modo di vedere ci sono 2 tipi di comunisti, quelli del comunismo "leggero" di rifondazione e pci, e quelli del comunismo "forte" (vero) che non considerano questi 2 partiti comunisti...secondo me non lo sono, e non mi sorprende neanche...

Ser21
03-09-2007, 21:28
Ciao!!! Sono un ragazzo che sta cercando di avvicinarsi al mondo della politica. Ora come ora non saprei proprio da che parte stare, anche perchè, seppur seguendo le varie vicende politiche e via dicendo, ho le idee poco chiare. Destra o Sinistra? Vorrei che qualcuno mi desse la motivazione, il perchè sta da una parte o dall'altra. Quali sono le caratteristiche principali che distinguono l'una dall'altra corrente. Una persona di destra che ideali persegue? E una di sinistra?
Insomma vorrei farmi un'idea e spero mi potrete aiutare evitando che vengano fuori turpiloqui.
Grazie

idv e leggi molto,guarda poca tv.

greasedman
03-09-2007, 23:04
cmq il capitalismo di oggi è diverso da quello pesante tipico inglese ottocentesco...cmq torniamo in topic :)quello semmai era imperialismo... per degenerazione del capitalismo intendo quella che si riscontra quotidianamente e anche nelle piccole cose...

Athlon
04-09-2007, 00:19
premesso che a mio parere non votare/votare scheda bianca significa proprio dire ai politici "fai quello che ti pare"



il miglior modo per capire VERAMENTE ed ESATTAMENTE chi merita il voto e chi no e' CONTROLLARE i FATTI

http://banchedati.camera.it/Votazioni/votazionisperi/leg15/CercaVotazioni.Asp


a questo link e' possibile leggere come hanno votato i vari deputati ... da come hanno VOTATO ( che spesso e' molto diverso da quello che PROMETTONO/DICONO in tv) poi ciascuno trae le opportune conclusioni.

blamecanada
04-09-2007, 00:55
quello semmai era imperialismo... per degenerazione del capitalismo intendo quella che si riscontra quotidianamente e anche nelle piccole cose...
Si confonde la natura del capitalismo (massimizzazione del profitto) con le variabili sociali/culturali.
Il capitalismo è massimizzazione del profitto, PUNTO.
Si possono anche porre dei paletti, ma se questi vanno contro la massimizzazione del profitto si cercherà sempre di aggirarli, lo sfruttamento non è una degenerazione del capitalismo, ma un modo che funziona per massimizzare il profitto, quindi semmai è nella natura del capitalismo. Non farlo è una questione etica, non economica.

D1o
04-09-2007, 01:24
premesso che a mio parere non votare/votare scheda bianca significa proprio dire ai politici "fai quello che ti pare"



il miglior modo per capire VERAMENTE ed ESATTAMENTE chi merita il voto e chi no e' CONTROLLARE i FATTI

http://banchedati.camera.it/Votazioni/votazionisperi/leg15/CercaVotazioni.Asp


a questo link e' possibile leggere come hanno votato i vari deputati ... da come hanno VOTATO ( che spesso e' molto diverso da quello che PROMETTONO/DICONO in tv) poi ciascuno trae le opportune conclusioni.

ganzo non sapevo dell'esistenza.

bookmarcato

giannola
04-09-2007, 06:05
No, adesso sono proprio comunista (e la cosa è nota nel forum).
Ma ho passato le varie gradazioni prima di diventare tale :D.

Per quanto riguarda capitalismo e sfruttamento, secondo me i precari sono lo sfruttamento del mondo occidentale. Perennemente sotto ricatto, senza aspettative per il futuro... Anche se ovviamente non è paragonabile allo sfruttamento presente nei paesi poveri. Ma i diritti i lavoratori hanno lottato per ottenerli, se fosse per i capitalisti lavoreremmo ancora 12 ore al giorno.
Se non esistesse lo sfruttamento nel terzo mondo, comunque, la nostra economia sarebbe completamente diversa.

io mi ritengo un un socialista rivoluzionario, nel mio personale modello, il colpevole più del capitalismo è il denaro.

Se una società vuole produrre per il bene del prossimo deve rinunciare al denaro, al profitto, all'accaparramento di risorse.

Anche il baratto finisce per essere deleterio da questo punto di vista.
:)

CYRANO
04-09-2007, 06:21
io mi ritengo un un socialista rivoluzionario, nel mio personale modello, il colpevole più del capitalismo è il denaro.

Se una società vuole produrre per il bene del prossimo deve rinunciare al denaro, al profitto, all'accaparramento di risorse.

Anche il baratto finisce per essere deleterio da questo punto di vista.
:)

come in star trek!


voappzsa

Fabio Ryan
04-09-2007, 08:37
ragazzi ma voi che parlate tanto...perchè se un capitalista ha degli operai lo considerate sfruttamento, mentre se uno stato socialista possiede una fabbrica e la fa lavorare agli operai non è sfruttamento? perchè le persone sono convinte di possederla? scusate ma non vi capisco...e poi è inutile che date la colpa al denaro...perchè un mondo socialista non esiste proprio, farebbe scontente molte persone, e quella di abolire il denaro già di suo è un'utopia...
cmq portate avanti la vostra idea ma siate consapevoli...che gli stati più ricchi del mondo, e in cui si vive meglio...sono liberal-capitalisti...detto questo...ho detto tutto...

nomeutente
04-09-2007, 09:02
perchè se un capitalista ha degli operai lo considerate sfruttamento, mentre se uno stato socialista possiede una fabbrica e la fa lavorare agli operai non è sfruttamento?

A causa dell'appropriazione del plusvalore (cioè del lavoro incorporato nel prodotto che non viene pagato all'operaio): nel primo caso viene accumulato privatamente al fine di accrescere il capitale personale, nel secondo caso diviene patrimonio collettivo e quindi appartiene a chi lo ha prodotto.

Questo almeno è il punto di vista marxista, che non ha molto a che vedere con le realizzazioni pratiche fin qui effettuate e chiamate impropriamente "comunismo".

giannola
04-09-2007, 09:14
come in star trek!


voappzsa

mi pare superfluo dire che Gene Roddenberry aveva visto lontano.
;)

giannola
04-09-2007, 09:14
A causa dell'appropriazione del plusvalore (cioè del lavoro incorporato nel prodotto che non viene pagato all'operaio): nel primo caso viene accumulato privatamente al fine di accrescere il capitale personale, nel secondo caso diviene patrimonio collettivo e quindi appartiene a chi lo ha prodotto.

Questo almeno è il punto di vista marxista, che non ha molto a che vedere con le realizzazioni pratiche fin qui effettuate e chiamate impropriamente "comunismo".

*

HenryTheFirst
04-09-2007, 09:19
come in star trek!


voappzsa

In star trek però ci sono i replicatori: puoi avere tutto quello che vuoi a costo zero: non vale :D

nomeutente
04-09-2007, 09:45
In star trek però ci sono i replicatori: puoi avere tutto quello che vuoi a costo zero: non vale :D

Tranne il latinum, che non si può replicare. :D

^TiGeRShArK^
04-09-2007, 09:53
Allora, per deduzione lineare, anche tu, sei italiano, con il tuo, tratta di italiani, post, come me ed il mio assieme a tutti gli altri, ricadi nel ventaglio dell'insensato, benvenuto.:ciapet: :ciapet: :ciapet:
:mbe::confused::fagiano:

^TiGeRShArK^
04-09-2007, 10:01
cmq tornando IT io ho diverse idee di destra e altre di sinistra..
Inutile dire che il governo attuale sta facendo cose + di destra del governo precedente.... :rolleyes:
cmq io ho sempre votato sinistra.
Tendenzialmente dovrei essere un liberale (poco) di sinistra.

giannola
04-09-2007, 11:25
In star trek però ci sono i replicatori: puoi avere tutto quello che vuoi a costo zero: non vale :D

beh non è a costo zero, viene sfruttata l'energia prodotta dalla nave.

Il concetto di replicazione è correlato a quello di teletrasporto.

Entrambe le tecnologie in un prossimo futuro saranno disponibili ed avranno una grossa influenza sul cambiamento della società.

giannola
04-09-2007, 11:27
Tranne il latinum, che non si può replicare. :D

del trilitio si diceva che non si può rigenerare, poi hanno trovato un modo.
:sofico: