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View Full Version : Clemente Mastella, un giornalista mancato


Igor
11-07-2007, 02:01
«non ci sono finti pretoriani che con pensiero postumo e debole possano ergersi ad esclusivi don Chisciotte della legalità".
http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/politica/giustizia-riforma/sciopero-magistrati/sciopero-magistrati.html

«A farmi entrare alla Rai fu De Mita. Tre giorni di sciopero contro la mia assunzione. Ai colleghi replicai soltanto: e voi invece siete entrati per concorso!». Fonte: S. Rizzo, G. Stella, “La Casta”, Rizzoli, 2007, pag. 112
(Il Ministro di Ceppaloni faceva il «promoter» elettorale per l'allora potentissimo Ciriaco De Mita e venne da lui piazzato alla sede Rai di Napoli verso la metà degli anni Settanta, ma aveva in mente solo la politica e le elezioni del 1976)

«II miracolo lo realizzai così. Aspettavo che tutti i dipendenti andassero a mensa. Poi chiedevo ai centralinisti di telefonare nei comuni del mio collegio elettorale. Mi facevo introdurre come direttore della Rai e segnalavo questo nostro bravo giovane da votare: Clemente Mastella. Funzionò». Fonte: S. Rizzo, G. Stella, “La Casta”, Rizzoli, 2007, pag. 112
(Un anno e 32 giorni dopo il suo ingresso in Rai fu eletto alla Camera e da quel momento si mise in aspettativa per il posto “provvisoriamente” lasciato, cominciando a godere dei contributi figurativi grazie ai quali risulta essere già un pensionato dell’Inpgi, l'Istituto di previdenza giornalisti, dopo aver fatto il cronista per un totale di 397 giorni. Pensione che cumula con le indennità di parlamentare e Ministro e con il vitalizio già maturato.)

PARSI
11-07-2007, 07:27
Aspetta, che faccina ci metto...mmhhh....

ha si :muro: :muro: :muro:

no no...questa :doh: :doh:

e questa :cry:

il nostro Ministro della GIUSTIZIA : Clemente Mastella, un uomo, un mito.

Tefnut
11-07-2007, 08:54
è troppo per poterlo fare da solo

matrizoo
11-07-2007, 09:04
Mastella alla giustizia è stato un colpo di genio del governo.

è come aver detto: noi vi prendiamo per il culo, e voi dovete solo stare zitti:O

LUVІ
16-07-2007, 18:12
Vergognoso.
Senza ritegno.

LuVi

Lucrezio
16-07-2007, 18:19
Vergognoso.
Senza ritegno.

LuVi

Capisco la voglia di esprimere sdegno, ma scriverei in nero ;)

mephis
16-07-2007, 18:20
Mastella alla giustizia è stato un colpo di genio del governo.

è come aver detto: noi vi prendiamo per il culo, e voi dovete solo stare zitti:O

:rotfl:

ah no, aspe...mi sa che ho sbagliato faccina...

:cry:

Difficile scegliere il peggio in mezzo a tutto il lerciume che c'è a Roma, ma Mastella cerca sempre di distinguersi...

LUVІ
16-07-2007, 18:20
Capisco la voglia di esprimere sdegno, ma scriverei in nero ;)

Fine OT, Lucrezio, a seconda della sezione e del mio umore, da tempo, uso colori (sempre leggibili) a piacimento ;)

LuVi

rip82
16-07-2007, 18:33
:Puke:

Lorekon
16-07-2007, 19:13
poveri noi....


non capisco come abbia fatto a raccogliere quel pur misero punto percentuale alle elezioni...

Ser21
16-07-2007, 19:14
poveri noi....


non capisco come abbia fatto a raccogliere quel pur misero punto percentuale alle elezioni...

chissà chi l'ha votato..:rolleyes:

Andala
16-07-2007, 20:22
E Clemente se ne vanta pure!

Poco ma sicuro che il suo non sia un caso isolato e tutto questo con il denaro dei contribuenti, di gente che si spacca la schiena per arrivare ad avere una pensione di 500 euro, che prega di non perdere il tetto conquistato con tanta fatica per la prossima patrimoniale e che fa la fila alla Caritas o di quegli imprenditori di piccole e medie imprese, la spina dorsale produttiva di questo paese, che ogni anno si suicidano perchè non riescono a star dietro all'erario sanguisuga e ai vampiri delle banche.

Dopo tutto questi esseri possono permettersi di fare queste esternazioni perchè sono ben consci che il popolo pecora non avrà mai il coraggio di alzare la testa e in quanto sudditi possiamo subire questo ed altro.

Chi può, se ne vada.
Non è un atto di vigliaccheria, ma di sopravvivenza.

Igor
27-08-2007, 18:31
http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/27-agosto/27-agosto.html


Liste di prescrizione

"Il vero male della giustizia è la prescrizione, non l'indulto. Il rientro di Oreste Scalzone sarà occasione per sollevare la questione in Parlamento. Il governo si attiverà perché non ci sia più una giustizia fondata sulla prescrizione. Un conto sono le garanzie per la difesa, altro giocare sulle prescrizioni".
(Clemente Mastella, ministro della Giustizia, 17 gennaio 2007).

"Pietro Fuda (col suo emendamento-colpo di spugna sui reati contabili, ndr) è stato il vendicatore di tanti amministratori pubblici costretti da una legge iniqua a non beneficiare di una prescrizione per un reato contabile. I ladri sì e i sindaci no! Cose da pazzi. Tantissimi amministratori pubblici ci chiedono il riequilibrio di questa ingiustizia. Non si può essere rei a vita".
(Clemente Mastella, ministro della Giustizia, Corriere della Sera, 3 gennaio 2007).

"Più passa il tempo, più Craxi si rivela un grande maestro della politica. Non vedo motivi per non dedicargli una via in Italia. I reati di finanziamento illecito di cui era accusato erano reati di un'intera classe politica e oggi sarebbero prescritti".
(Clemente Mastella, ministro della Giustizia, la Repubblica, 20 gennaio 2007).

(27 agosto 2007)

rip82
27-08-2007, 18:38
http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/27-agosto/27-agosto.html

Mi hai rovinato l'appetito :mad:

Daygon
27-08-2007, 18:42
Fine OT, Lucrezio, a seconda della sezione e del mio umore, da tempo, uso colori (sempre leggibili) a piacimento ;)

LuVi

se usi quello bianco avvisami :D ;)

Igor
06-09-2007, 14:27
“Lo sa quando mi ha chiamato due giornalisti di due autorevoli giornali la sera in cui è stato commesso il delitto e mi dispiace per, diciamo, la famiglia là ad Erba. Io tutta la notte sono stato sul bagno con una dissenteria. Ho talmente somatizzato questa cosa, dico un fatto che mi dispiace dire, ma mi dispiace non per me, personalmente ho superato tante cose quindi pure questa finirà nella mia porosità di fare politica.”

“Sono più quelli che sono stati ammazzati usciti che hanno ammazzato agli altri, sembra strano il paradosso, è drammatico…quelli che sono usciti con l’indulto, molti di loro sono stati ammazzati!”

(Clemente Mastella, Otto e mezzo, La7, 15/12/2006)
http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=ottoemezzo&video=925

Come avrà somatizzato questa volta dopo aver saputo che uno dei carnefici che hanno massacrato i coniugi Pellicciardi a Gorgo al Monticano (http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/cronaca/treviso-coniugi/fermati-3-stranieri/fermati-3-stranieri.html?ref=rephpnews) era fuori grazie all'indulto? Anche questa sarà finita "nella sua porosità di fare politica"?
http://www.beppegrillo.it/immagini/foto_segnaletiche.jpg

gigio2005
06-09-2007, 14:50
non c'e' una faccina giusta per l'occasione...

Korn
06-09-2007, 14:55
Come avrà somatizzato questa volta dopo aver saputo che uno dei carnefici che hanno massacrato i coniugi Pellicciardi a Gorgo al Monticano (http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/cronaca/treviso-coniugi/fermati-3-stranieri/fermati-3-stranieri.html?ref=rephpnews) era fuori grazie all'indulto? Anche questa sarà finita "nella sua porosità di fare politica"?
http://www.beppegrillo.it/immagini/foto_segnaletiche.jpg

dicendo come sempre a fatto, che non un idea sua anche se poi lo difende da buon scudiero vaticano

Nevermind
06-09-2007, 15:01
Non vale manco la pena di offenderlo sto è una persona talmente indegna che andrebbe solo ignorata....se non fosse che è stato eletto ministro della giustizia.

Ma vi rendete conto porcaputtana? E' come mettere Totò Riina all'antimafia.

RiccardoS
06-09-2007, 15:05
Mastella alla giustizia è stato un colpo di genio del governo.

è come aver detto: noi vi prendiamo per il culo, e voi dovete solo stare zitti:O

l'hanno messo perchè non sentissimo troppo la differenza col governo precedente! :asd: :sofico:


scherzi a parte...

che schifo.

sirbone72
06-09-2007, 15:08
Non vale manco la pena di offenderlo sto è una persona talmente indegna che andrebbe solo ignorata....se non fosse che è stato eletto ministro della giustizia.

Ma vi rendete conto porcaputtana? E' come mettere Totò Riina all'antimafia.
Non è stato eletto, ma nominato... La differenza non è poca ;)

Nevermind
06-09-2007, 16:00
Non è stato eletto, ma nominato... La differenza non è poca ;)

Giusto che oltretutto è una aggravante ulteriore,

blamecanada
06-09-2007, 19:31
Nono, Mastella è stato eletto. I voti glieli hanno dati, ed è Stato eletto, e risultando determinante in Senato ha potuto ricattare il governo.

Udeur: 1,4% --> Ministero della giustizia
Rifondazione: 6% --> Ministero della solidarietà sociale (che in pratica non conta un cazzo).

Fortuna che il governo è nelle mani della sinistra "radicale" :mc:.


Non dobbiamo prendercela con lui, ma con chi lo ha votato. Se conoscete qualcuno che ha votato Mastella occupatevi di lui anche da parte mia!

akyra
07-09-2007, 08:35
come dico sempre io:

la politica è come le chiappe: la puzza sta tutta al centro.


mamma mia quanto lo odio sto Demente Mastella...


PS:
vedo che i commenti in sua difesa si sprecano :asd:

Amodio
07-09-2007, 08:58
Non dobbiamo prendercela con lui, ma con chi lo ha votato. Se conoscete qualcuno che ha votato Mastella occupatevi di lui anche da parte mia!

allora vai in provincia di benevento
li' ha fatto favori a tutti
tra opere pubbliche a cui ha stimolato l'esecuzione a lavori per i disoccupati ecc ecc
quindi....la gente c'è eccome, e sono convinto che lo rivoterebbero se ce ne fose bisogno.:read:

HenryTheFirst
07-09-2007, 09:08
come dico sempre io:

la politica è come le chiappe: la puzza sta tutta al centro.


mamma mia quanto lo odio sto Demente Mastella...


PS:
vedo che i commenti in sua difesa si sprecano :asd:

3gg di sospensione.

RiccardoS
07-09-2007, 09:10
allora vai in provincia di benevento
li' ha fatto favori a tutti
tra opere pubbliche a cui ha stimolato l'esecuzione a lavori per i disoccupati ecc ecc
quindi....la gente c'è eccome, e sono convinto che lo rivoterebbero se ce ne fose bisogno.:read:

vero.

ricordo una volta di aver visto non ricordo dove un servizio su mastella e c'era praticamente l'intero suo paese lo osannava. il bello è che c'era gente che diceva apertamente "Mi ha trovato un lavoro al ministero solo perchè andavo ogni mattina a rompergli i maroni perchè volevo un lavoro statale" e lui che confermava tranquillamente. sono rimasto allibito.

comunque quelli posso anche capirli... hanno ricevuto favori personali...

sono i rimanenti voti del resto degli italiani, che mi lasciano senza parole...

joesun
07-09-2007, 09:11
Nono, Mastella è stato eletto. I voti glieli hanno dati, ed è Stato eletto, e risultando determinante in Senato ha potuto ricattare il governo.

Udeur: 1,4% --> Ministero della giustizia
Rifondazione: 6% --> Ministero della solidarietà sociale (che in pratica non conta un cazzo).

Fortuna che il governo è nelle mani della sinistra "radicale" :mc:.


Non dobbiamo prendercela con lui, ma con chi lo ha votato. Se conoscete qualcuno che ha votato Mastella occupatevi di lui anche da parte mia!

io la penso così:

la campania in extremis alle elezioni spiega tutto. la "pseudo-maggioranza" di csx esiste per il potere di mastella in campania. e il ministero della giustizia era il minimo per poter pagare il debito con i poteri che gli hanno consentito la vittoria. e l'indulto fa parte del prezzo pattuito.
la cosa è lineare...ricordate che è stato testimone di nozze di campanella (http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Campanella)...insieme a totò...
e il fatto che sia stato messo a fare il ministro della giustizia la dice lunga...

aggiungo: all'attuale maggioranza questa cosa ha fatto MOLTO COMODO. e ne erano sicuramente tutti informati. soprattutto ai piani alti.:muro:

rip82
07-09-2007, 09:12
vero.

ricordo una volta di aver visto non ricordo dove un servizio su mastella e c'era praticamente l'intero suo paese lo osannava. il bello è che c'era gente che diceva apertamente "Mi ha trovato un lavoro al ministero solo perchè andavo ogni mattina a rompergli i maroni perchè volevo un lavoro statale" e lui che confermava tranquillamente. sono rimasto allibito.

comunque quelli posso anche capirli... hanno ricevuto favori personali...

sono i rimanenti voti del resto degli italiani, che mi lasciano senza parole...

Chiamalo col suo nome: voto di scambio (http://it.wikipedia.org/wiki/Voto_di_scambio) ;)

RiccardoS
07-09-2007, 10:07
Chiamalo col suo nome: voto di scambio (http://it.wikipedia.org/wiki/Voto_di_scambio) ;)

in certe parti d'italia ci sarà pure quello... purtroppo... ma sinceramente... mi lasciano più sconcertato certi tipi che conosco e che ho letteralmente sentito "tifare" per mastella...

Tommy81
07-09-2007, 11:34
Davvero bei ministri che abbiamo :help:

Igor
15-09-2007, 20:54
ULIWOOD PARTY
Air Force Mast
MARCO TRAVAGLIO


Per rispetto dell’istituzione, ci permettiamo di rivolgere una domanda al ministro Clemente Mastella: che cosa direbbe se in un qualunque paese del mondo un qualsiasi ministro facesse anche una sola delle cose che l’Espresso gli ha attribuito nelle ultime tre settimane? Non crede che persino lui ne chiederebbe le dimissioni? E allora perché in Italia nessuno gliele chiede, nemmeno l’opposizione? Forse perché, da quando quello spiritoso di Prodi l’ha fatto ministro della Giustizia, lo Statista di Ceppaloni ne fa e ne dice tante e tali che persino le dimissioni parrebbero un tantino riduttive.

Ricordate Gianpaolo Nuvoli, l’ex forzista che voleva impiccare Borrelli in piazza, subito imbarcato nell’Udeur e promosso direttore generale del ministero, con delega ovviamente al diritti umani? E' rimasto lì: Di Pietro chiese la sua rimozione, ma gli altri ministri preferirono rimuovere la questione.

Ricordate l’indulto? Mastella giurò che sarebbero usciti in 15mila, invece uscirono 26.500 condannati definitivi, più 18mila dalle pene alternative. Totale 45mila. Lui allora rassicurò: i recidivi riarrestati sono «solo il 5%». Poi divennero «solo il 7», «solo il 9», «solo l’11», «solo il 13». L’altro giorno il ministro Santagata ha annunciato al Parlamento che sono «solo il 22,5%». Intanto Mastella chiede ai giudici la «certezza della pena», pur compatendoli perché «sono senza benzina».

Lui invece di benzina ne ha da vendere, se si pensa ai 7mila litri bruciati dall’Air Force One del governo per scarrozzarlo insieme al figlio Elio e a un paio cli portaborse da Salerno a Milano, al Gran Premio di Monza per una missione delicatissima («Dovevo premiare il terzo classificato e salutare l’amico Briatore»). C’era pure Rutelli, per premiare il primo arrivato. «Motivi di sicurezza»? Difficile crederlo: gli aerei di linea sono un po’ più sicuri dello yacht di Diego Della Valle, sul quale veleggiava il Ministro Granturismo quest’estate, quando un vile attentatore tagliò nottetempo gli ormeggi senza che né Mastella, dormiente sotto coperta, né la sua superscorta s’avvedessero di nulla (e sorvoliamo sull’idea balzana di colpirlo nell’unico momento in cui non fa danni, cioè nel sonno). Anche stavolta il ministro potrebbe rispondere come fa sempre: che i giornali ce l’hanno con lui per conto dei famosi «poteri forti», senza contare Beppe Grillo. Ma se lui facesse la grazia di non fornire quotidianamente argomenti a Grillo e ai giornali, sarebbe meglio per lui, e per il governo. Di cui è uno dei ministri più importanti: quello della Giustizia.

Parlare con lui di questione morale o deontologica è come chiedergli le dimissioni: inutile. Infatti pare che Prodi, imbarazzato, l’abbia invitato almeno alla «sobrietà». Ecco: posto che non c’è alcun reato, gli pare «sobrio» il quadro tracciato dall’Espresso sui sei appartamenti acquistati da lui e famiglia a prezzi stracciati 5 dalle Generali e 1 dall’Inail che sta per vendergliene altri 2 per il partito? È vero, la famiglia e il partito sono in continua espansione. Infatti, dopo aver sistemato la sua signora alla presidenza del consiglio regionale campano e il cognato in Parlamento, Mastella s’è visto assumere il figlio Pellegrino, principe del foro di Ceppaloni, come consulente giuridico del ministero delle Attività Produttive. Tutto ciò gli pare «sobrio»?

Quanto all’Udeur, l’altro giorno ha accolto a braccia aperte il consigliere regionale della Campania ex Ds Angelo Brancaccio, arrestato ad aprile per estorsione, peculato e corruzione, interdetto dai pubblici uffici e sospeso dal Botteghino: appena uscito dal carcere e dagli arresti domiciliari, Brancaccio è entrato nell’Udeur ed è tornato in consiglio regionale, dove la presidentessa Sandrina Lonardo Mastella gli ha tributato la sua solidarietà. Brancaccio terrà compagnia a un altro consigliere Udeur, Vittorio Insigne, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa con l’accusa di essere socio dei boss dei Casalesi. Tutto ciò nel partito del ministro della Giustizia. Capito, onorevole? Della Giu-sti-zia. Noi giornalisti siamo certamente dei cattivoni, e Grillo è ancora più cattivo di noi, raccontando quello che lei fa. Ma lei perché lo fa?


l’Unità (15 settembre 2007)



UDEUR CAMPANIA
IN BUONA COMPAGNIA

Qual è il partito migliore per un politico appena uscito dagli arresti? Quello del ministro della Giustizia, ovviamente. Così Angelo Brancaccio, consigliere regionale campano, appena tornato in libertà ha mollato i Ds, rei di averlo sospeso, ed è passato all'Udeur con un accordo sancito nella kermesse di Telese. Brancaccio è finito in manette ad aprile con l'accusa di estorsione, peculato e corruzione per una serie di presunti illeciti commessi come sindaco di Orta di Atella, comune del Casertano. È rimasto 20 giorni in cella e due mesi agli arresti domiciliari. Il 24 luglio è tornato in libertà: il giudice lo ha interdetto dai pubblici uffici, ma questo non gli impedisce di sedere nel Parlamento della Campania presieduto da Sandra Lonardo Mastella, la prima a testimoniargli solidarietà.

Un ruolo chiave nel cambio di casacca lo ha avuto il leader casertano dell'Udeur, quel Nicola Ferraro a cui è stato negato il certificato antimafia per le parentele con camorristi. E nel Consiglio regionale affiancherà Vittorio Insigne, sempre Udeur, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa e socio dei boss dei casalesi. Gli stessi padrini che compaiono anche nelle intercettazioni dell'inchiesta Brancaccio. Insomma, un gruppo che con la giustizia ha più di un problema aperto.
G. D. F.

L’espresso
14 settembre 2007


http://img512.imageshack.us/img512/3818/brancacciorm1.th.png (http://img512.imageshack.us/my.php?image=brancacciorm1.png)

gd
15-09-2007, 22:17
Onestamente cadono le braccia.

Non pensavo arrivasse a tanto... :(



Mi verrebbe da dire "ve lo siete votato voi di sx e vi sta bene" ma non servirebbe a nulla.



Domanda: Ma come facciamo a toglierceli di mezzo?

Igor
24-09-2007, 13:27
Per chi non avesse letto questa memorabile intervista del dicembre 2006:

INTERVISTA SENTIMENTALE / CLEMENTE MASTELLA
ATTUALITÀ
Sono al centro del Centro
Una carriera di successo. Tutta casa, chiesa e politica. Tra De Mita e Cossiga. Berlusconi, Casini e Prodi. Il leader dell'Udeur si confessa. E sogna una nuova Dc
di Stefanla Rossini


Guardi Clemente Mastella e pensi che la Democrazia cristiana ci ha lasciato almeno un uomo che incarna la vecchia fisiognomica paternalistica. Lo ascolti parlare, divagare, irretire l'interlocutore con battute accattivanti, sostenere l'utilità di scelte ondivaghe, mostrare fermezza su qualche punto irrinunciabile e capisci che l'attuale ministro di Giustizia ha soprattutto trattenuto in sé il pragmatismo e il senso del potere della perduta Dc del Sud. Nel grande studio del ministero, che occupa con piena soddisfazione da sette mesi, Mastella ci accoglie con i gesti pigri del bon vivant e con lo sguardo vigile della sentinella politica. Si stira e si torce su divani e tavolini quasi fosse la Littizzetto, mentre le pupille roteano per conto loro sull'orizzonte visivo. Nel corso della nostra intervista sentimentale sarà poi il leader campano che tutela la propria gente, l'amministratore che difende scelte controverse, il marito orgoglioso di una donna appena approdata alla politica, il figlio affettuoso e il padre assente, il ragazzo casto e l'adulto trasgressivo. Ma sarà soprattutto il democristiano indefesso, teso a cogliere le nuove possibilità che le ultime scelte politiche di Pier Ferdinando Casini gli fanno intravedere.

Allora ci siamo, ministro. Stavolta è davvero in arrivo il tanto atteso centro?
« Dico soltanto una cosa: eppur si muove ! ».

Parte addirittura da Galileo? Aspettava da molto questo moto rotatorio?
«Da sempre. Quando la Dc stava morendo, io mi sentivo come Enea che doveva abbandonare l'antica patria, ma già sognava di costruirne una nuova, più adatta ai tempi».

Per ora, invece, ha soltanto provato qualche patria altrui.
«La verità è che io sono stato sempre nello stesso posto: al centro. Quando ho sentito odor di centro, che per me è piacevole come quello delle braciole, sono andato ad annusare più da vicino. Era soltanto fumo».

Si riferisce al suo passaggio da Berlusconi?
«Anche a quello. Ma c'era stato un fraintendimento: io volevo edificare un centro politico, Berlusconi un centro commerciale. E sapesse a quante nuove lusinghe ho resistito anche prima delle ultime elezioni! Per i voti che porto, mi sento un po' come il vecchietto dello spot. Sa quello che dice "Ma chi sono io, Babbo Natale?"».

Adesso porterà doni a Casini? Con lui ruppe molti anni fa. Potreste davvero rifare coppia?
«Sarà necessario superare la reciproca diffidenza. Le grandi amicizie che si troncano sono difficili da ricomporre. Però se riuscissimo a parlarci con serietà, e non solo a dirci cose vaghe, potremmo tornare a essere il riferimento di una notevole fetta di elettorato. Mi piacerebbe passare alla cronaca come uno che ha dato una mano per la grande ricostruzione politica».

Gioca al ribasso, ministro. Aspira a passare alla cronaca, non alla storia?
«Persino io non sono così ambizioso. Però il progetto è davvero grande. L'Italia ha bisogno di uscire da un bipolarismo idolatra e ritrovare la dignità di scelte intermedie, che diano risposte concrete a ceti sociali vaganti».

Vuol far credere che lascerebbe il ministero per la nuova avventura? Eppure quando l'ha avuto sembrava l'uomo più soddisfatto del mondo.
«Infatti lo ero. Avevo avvertito Prodi che non mi sarei accontentato di un ministero qualsiasi. Era un fatto di dignità. Gli avevo detto: "O mi date un ministero istituzionale, o senza di me farete una schifezza di governo che durerà tre mesi. Perché più tempo non ve lo consento"».

È una di quelle proposte che non si possono rifiutare.
«In effetti avevo chiesto la Difesa, ma alla fine ho accettato la Giustizia, un terreno così minato che, a parte Di Pietro, nessuno lo voleva. Mi hanno convinto Andreotti e Cossiga dicendomi: "Punta sulla tua intelligenza politica e vai sicuro».

Magari non avevano previsto l'indulto e tutti i suoi guai. Si è pentito di quel provvedimento?
«No. Sono certo che, senza l'indulto, invece che in Libano avremmo dovuto mandare i soldati a sedare le rivolte in carcere. E poi che cristiani sono quelli che si risentono? Non ricordano le parole di papa Wojtyla? Accanto a Cristo non c'era forse il buon ladrone? Lo sanno questo i vari teocon, neocon, tuttocon?».

Beh, ci sarebbe qualche reato clamoroso compiuto da chi è uscito dal carcere.
«Lo so, ed è molto penoso. Ma bisogna ricordare che il carcere ha il traffico, non certo il lusso, di un grand hotel: gente che va gente e che viene. Lei lo sa che ogni anno entrano ed escono da quelle porte 100 mila persone? L'indulto non ha cambiato di molto il dato. E poi, il 93 per cento non è tornato a delinquere, e nell'ultimo anno i reati sono addirittura diminuiti».

Per il resto come si trova da queste parti?
«Mi sento solidale con gli italiani che dicono: "Avete vinto. Ora per favore governate". Invece tutti a fare dichiarazioni o a scendere in piazza come se fossero ancora all'opposizione. Ho scoperto che Prodi è più leader di quanto appare, perché in queste condizioni neanche Talley-rand sarebbe in grado di frenare gli slanci di noi piccoli feudatari di territori diversi ».

Ora sono in arrivo anche i Pacs. Ne pensa davvero tutto il male che ha già dichiarato?
«Mi da fastidio la loro formula ideologica. Non ho sottoscritto in quel punto il programma dell'Unione e voterò contro se si arriverà alla discussione parlamentare. Io sono di quelli che tentano di vivere i propri valori personali anche politicamente».

Non sarà che vuole per tutti un matrimonio come il suo, con tanto di lungo e casto fidanzamento?
« I tempi sono cambiati e oggi la castità potrebbe sembrare forzosa anche dal punto di vista di una pedagogia religiosa. Ma per me, fino a 29 anni, è stato un sacrificio voluto. Ero consapevole che altrimenti avrei commesso un peccato».

Non ha mai sospettato che ci fosse di mezzo un po' di inibizione?
«Forse un po' ce n'era. Ma lei deve immaginare un ragazzo di provincia molto legato alla parrocchia. Pensi che ogni volta che baciavo con la lingua, correvo a confessarmi. Quando ballavo un lento, come quelli d'epoca di Peppino Di Capri, stavo con il sedere all’insù per evitare contatti. Ma ero piuttosto attraente e andava a finire che catalizzavo ugualmente le avances più strane».

Strane quanto?
«Una donna che, quando avevo 15 anni, cerca di toccarmi su un pullman, costringendomi a sgusciare via come un ladro. Un capotreno che, a 18, si infila nello scompartimento vuoto e mi dice: "Quando incontro tipi come lei sono perduto". Per la paura, l'ho buttata sulla religione, finché quello mi ha detto: "Beato lei che ha la fede". Comunque non pensi che non tenessi stimoli. Mi piacevano le ragazze, sbirciavo quelle in minigonna».

Immagino allora che fatica, se sua moglie era bella quanto adesso.
«Sandra era una ragazza splendida. Così tanto che in viaggio di nozze non ho avuto il coraggio di portarla in Turchia. Sa, il pregiudizio sugli uomini di quei paesi. Siamo andati a Sofia, in Bulgaria. In un paese comunista, mi sono detto, non succede niente».

Sua moglie ha però raccontato che in seguito lei ha vinto diverse inibizioni.
«Si riferiva a quell'unica volta che ha avuto dei sospetti ed è venuta a Roma di notte, fino alla porta del mio appartamento. Ha sentito delle voci, ma si è fermata lì. A parte che sosterrò sempre che c'era un televisore acceso, lei ha capito che se avesse scoperto un mio momento di debolezza, sarebbe saltato tutto quello che avevamo costruito insieme, la famiglia, i figli...».

Per non parlare di quel grande centro patriarcale che avete edificato a Ceppaloni...
«Mi piace questa espressione. C'è il centro e c'è il senso di un forte rapporto famigliare. Praticamente il mio mondo, i miei valori».

Non le chiederò di piscine e pranzi domenicali, ma mi spiegherebbe come mai avete un libro dove gli ospiti devono lasciare un commento? È una cosa che si vede solo negli alberghi e ai funerali.
«È una mania di Sandra che vuole conoscere le impressioni dei nostri amici. Lei ne esce sempre bene, io no. La Bindi, per esempio, ha fatto i complimenti a lei e ha trattato malissimo me. Cossiga mi ha invece incitato:"Fa di lei la tua Ségolène!"».

Un bel sorpasso, lei ci starebbe?
«Ci starei. In questo momento siamo la coppia con il più alto tasso istituzionale: io ministro, lei presidente dell'Assemblea regionale campana, ma domani chissà...».

Sogna un destino alla Bill ed Hillary Clinton?
«Perché no? Mia moglie è sempre stata limitata dalla mia presenza sulla scena politica. Mi ha aiutato lavorando nell'ombra. Chi ci conosce sa bene che senza di lei l'Udeur non sarebbe mai nato».

Chi non vi conosce ha però criticato la sua scelta di entrare in politica dalla porta principale.
«Come il fuscello e il tronco negli occhi, c'è chi vede la moglie degli altri e non guarda la propria».

A chi si riferisce?
«Non glielo dico. Ma non sopporto queste dicerie. A Benevento Sandra è molto più popolare e benvoluta di me. La sua politica è più umanizzante della mia. E poi non sembra anche a lei che sia arrivato il momento delle donne in politica?».

Già. Lei come spiega questo affollamento femminile sulla soglia del potere?
«Come possibilità di una mediazione nuova e diversa, anche legata all'aspetto estetico.Voglio dire qui che Sandra guiderebbe benissimo un partito o una federazione. Follini e Casini facciano un passo avanti, per quanto ci riguarda metteremo ufficialmente in capo la signora Lonardo Mastella».

Così darà l'addio alla sua amata famiglia patriarcale. A proposito, che padre è stato in questi trent'anni per i suoi ragazzi?
«Assente e pieno di sensi di colpa. La frase che più ricordo della loro infanzia è quella che mi dicevano al telefono: "Papa quando vieni?". Ero trascinato dalla politica, ma quando ero a casa, cercavo di starci con tutti i sentimenti. Ho persino battezzato personalmente il mio primogenito».

Lei che battezza! Cosa era accaduto?
«Pellegrino aveva 15 giorni e forse stava morendo. In una folle corsa verso l'ospedale, tra le lacrime e la disperazione mie e di Sandra, l'ho battezzato con la saliva. Poi, all'arrivo, di nuovo con l'acqua. Quando è stato fuori pericolo abbiamo registrato il mio battesimo e fatto una grande festa».

La narrazione di sé non prescinde mai dal credo religioso. Dove è nata la sua fede?
«In casa, fin da bambino. Nonostante un nonno liberale, che è stato anche sindaco di Ceppaloni e una madre che era una cattolica piuttosto laica, io ho assorbito la grande fede di mio padre, una fede senza dubbi, con l’accettazione integrale della disciplina ecclesiale ».

Ci si trova bene?
« Io ci credo proprio. Credo al paradiso, all'inferno, al purgatorio. Ho soltanto due fissità, forse imparagonabili tra loro, ma ugualmente indiscusse: il mio cattolicesimo e il mio amore per il calcio. Vado in chiesa sul serio e allo stadio per passione, mica per farmi vedere come certi politici ».

Fra qualche mese compie 60 anni. Per un politico neanche troppi. Per un uomo abbastanza. Cosa si aspetta ancora dalla vita?
«Non so risponderle. Ma tenga conto che io vivo come uno che ha avuto un brutto tumore, è stato sicuro di morire ed è stato miracolato. Non credevo di sopravvivere all'inferno del 1993-94. Tutto il mio mondo andava in macerie... E invece è stato il periodo più bello. La mia vera vita è cominciata lì».

Questa va spiegata meglio.
«Io non ho il demone del potere, ma nella prima Repubblica ero un po' compresso. La mia intelligenza, la mia capacità sono le stesse ma si sono liberate nella seconda Repubblica. Se potessi dirle le cose che ho fatto per conto di De Mita, non mi crederebbe: io ho partecipato alla storia d'Italia. Però...»

Però?
«De Mita voleva che crescessi, ma fino al punto che diceva lui, un metro e 60, non di più. Ora dice che sono il ministro migliore, ma perché vengo dalla sua scuola. Comunque, per rispondere alla sua domanda, a fare il pensionato a Ceppaloni per ora proprio non mi ci vedo».

Mastella, chiudiamo con leggerezza. La osservo da alcune ore. Ma perché mai si tinge i capelli?
«Bella domanda. Me la fanno sempre anche i miei figli. E poi c'è anche la schiavitù del ritocco, da fare almeno una volta al mese».

E allora?
«Allora è una civetteria che mi concedo. Ho ancora le sopracciglia nere naturali e con i capelli bianchi proprio non mi ci vedo. E poi forse dentro di me sono convinto di essere ancora il bel ragazzo che somigliava a un cantante e che prendeva un sacco di voti dalle donne. Perché dovrei privarmi di una illusione così innocente?».


L'Espresso
21-12-2006

http://img232.imageshack.us/img232/4088/mastella1gj7.th.png (http://img232.imageshack.us/my.php?image=mastella1gj7.png)http://img261.imageshack.us/img261/4201/mastella2jb3.th.png (http://img261.imageshack.us/my.php?image=mastella2jb3.png)

ceccoos
24-09-2007, 13:38
Che Schifo!

Se ne vadano in minieraaaaa!!!

:mad: :mad: :mad: :mad:

PARSI
24-09-2007, 13:57
Ma non v'è modo di togliercelo dai maroni senza violenza il "ceppalonico"? :muro:
E' la vergogna delle vergogne, un'offesa alla moralità, una inutile palla al piede e io mi vergogno profondamente che la nostra rappresentanza alla Giustizia abbia le sue sembianze.







....non lo voglioooooooooo :cry:

Ferdy78
24-09-2007, 14:03
Ma è sconcertante, davvero, sembra sia tutto messo li apposta li apposta da chissà chi per far cadere quest'uomo o il governo intero......:eek: :eekk: e invece è tutto vero...:cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :muro: :doh:

sider
24-09-2007, 14:08
E' singolare che il ministro della giustizia vada ai matrimoni di parenti di noti mafiosi.

http://robertoscurto.blogspot.com/2007/07/mastella-testimone-di-nozze-di-un.html

Igor
24-09-2007, 14:43
E' singolare che il ministro della giustizia vada ai matrimoni di parenti di noti mafiosi.

http://robertoscurto.blogspot.com/2007/07/mastella-testimone-di-nozze-di-un.html

"Con il cuore gonfio di tantissime emozioni... Sei l'unica persona del mondo politico che ricordo con affetto, con stima e con estremo rispetto, perché sei sempre stato come un padre per me... Nonostante non avremo modo di frequentarci nei prossimi tempi, sappi che io e Barbara (la moglie, ndr) ti vogliamo
veramente bene. Riguardati e cammina sempre dritto per la tua strada e non ti fare fregare da tutta quella gente vuota che ti sta intorno esclusivamente per interesse"
(da una lettera di Francesco Campanella, il mafioso di Villabate che fornì i documenti falsi a Bernardo Provenzano per andare a operarsi a Marsiglia, indirizzata al leader dell'Udeur, oggi ministro della Giustizia, Clemente Mastella, suo testimone di nozze nel luglio 2000)
http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/20-marz/20-marz.html

sider
24-09-2007, 15:04
"Con il cuore gonfio di tantissime emozioni... Sei l'unica persona del mondo politico che ricordo con affetto, con stima e con estremo rispetto, perché sei sempre stato come un padre per me... Nonostante non avremo modo di frequentarci nei prossimi tempi, sappi che io e Barbara (la moglie, ndr) ti vogliamo
veramente bene. Riguardati e cammina sempre dritto per la tua strada e non ti fare fregare da tutta quella gente vuota che ti sta intorno esclusivamente per interesse"
(da una lettera di Francesco Campanella, il mafioso di Villabate che fornì i documenti falsi a Bernardo Provenzano per andare a operarsi a Marsiglia, indirizzata al leader dell'Udeur, oggi ministro della Giustizia, Clemente Mastella, suo testimone di nozze nel luglio 2000)
http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/20-marz/20-marz.html

Non dovrebbe bastare un acosa del genere per sbatterlo fuori a calci in culo dal mondo politico?
E invece nooooooooooooo.
ITALIANI! SVEGLIATEVI!

sider
24-09-2007, 15:07
http://www.filibertoputzu.it/intranet/resize2.asp?path=locandadelpittore/img4002-03-1.jpg&width=500


:D :D

Igor
05-10-2007, 13:07
Mastella riferendosi alla Borromeo: "Non so con quale concorso è arrivata in TV"
http://www.corriere.it/politica/07_ottobre_05/mastella_attacca_beatrice_borromeo.shtml


«A farmi entrare alla Rai fu De Mita. Tre giorni di sciopero contro la mia assunzione. Ai colleghi replicai soltanto: e voi invece siete entrati per concorso!». Fonte: S. Rizzo, G. Stella, “La Casta”, Rizzoli, 2007, pag. 112 (Il Ministro di Ceppaloni faceva il «promoter» elettorale per l'allora potentissimo Ciriaco De Mita e venne da lui piazzato alla sede Rai di Napoli verso la metà degli anni Settanta, ma aveva in mente solo la politica e le elezioni del 1976)

PARSI
05-10-2007, 13:13
Mastella riferendosi alla Borromeo: "Non so con quale concorso è arrivata in TV"
http://www.corriere.it/politica/07_ottobre_05/mastella_attacca_beatrice_borromeo.shtml


«A farmi entrare alla Rai fu De Mita. Tre giorni di sciopero contro la mia assunzione. Ai colleghi replicai soltanto: e voi invece siete entrati per concorso!». Fonte: S. Rizzo, G. Stella, “La Casta”, Rizzoli, 2007, pag. 112 (Il Ministro di Ceppaloni faceva il «promoter» elettorale per l'allora potentissimo Ciriaco De Mita e venne da lui piazzato alla sede Rai di Napoli verso la metà degli anni Settanta, ma aveva in mente solo la politica e le elezioni del 1976)

:asd:
Prova a ricordarglielo attraverso il suo blog, magari non te lo censurano.

AntonioBO
05-10-2007, 13:33
Mastella alla giustizia è stato un colpo di genio del governo.

è come aver detto: noi vi prendiamo per il culo, e voi dovete solo stare zitti:O

Come era la frase del "Marchese del Grillo " con il grande Albertone:

"Io so' io e voi nun' siete un cazzo" :rolleyes: