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View Full Version : Referendum elettorale, si o no?


fsdfdsddijsdfsdfo
22-06-2007, 13:43
Di certo non è un mistero che in questi giorni si stia svolgendo in tutta italia una raccolta firme per indire un referendum elettorale.


Certamente questo sistema elettorale è una schifezza, ma devo dire che gli autori del referendum mi provocano un certo effetto nauseabondo.

Non vorrei però che il rifiuto verso gli autori mi spinga a non appoggiare una causa, forse, giusta.

Quindi ora vi invito ad iniziare un dibattito, collegiale ed educato, in cui dovrete provare a convincere me e gli eventuali altri indecisi quale sia la scelta migliore: appoggiare il referendum o no.

In altro luogo si deciderà se votare si o no ad un eventuale referendum.

maddero
22-06-2007, 14:48
Di certo non è un mistero che in questi giorni si stia svolgendo in tutta italia una raccolta firme per indire un referendum elettorale.


Certamente questo sistema elettorale è una schifezza, ma devo dire che gli autori del referendum mi provocano un certo effetto nauseabondo.

Non vorrei però che il rifiuto verso gli autori mi spinga a non appoggiare una causa, forse, giusta.

...cut..


sai che pensavo le stesse cose?
la ragione che mi fa pensare di più è che la maggior parte dei politici ha paura di questo referendum, e poi che non se ne parla, segno, secondo me, che a qualcosa potrebbe veramente servire.

Marco83_an
22-06-2007, 14:51
sai che pensavo le stesse cose?
la ragione che mi fa pensare di più è che la maggior parte dei politici ha paura di questo referendum, e poi che non se ne parla, segno, secondo me, che a qualcosa potrebbe veramente servire.

Anch'io nella vostra stessa identica situazione !

fsdfdsddijsdfsdfo
22-06-2007, 14:51
sai che pensavo le stesse cose?
la ragione che mi fa pensare di più è che la maggior parte dei politici ha paura di questo referendum, e poi che non se ne parla, segno, secondo me, che a qualcosa potrebbe veramente servire.

non lo so. Quello che però vorrei evitare è scoprire che il referendum era cosa buona e giusta dopo la chiusura degli stand.


La cosa che mi puzza è che i promotori sono tipo AN, FI e la lega quando loro stessi hanno creato questa legge.

T3d
22-06-2007, 14:56
non lo so. Quello che però vorrei evitare è scoprire che il referendum era cosa buona e giusta dopo la chiusura degli stand.


La cosa che mi puzza è che i promotori sono tipo AN, FI e la lega quando loro stessi hanno creato questa legge.

ti puzza? ma è chiarissimo invece...

se vanno alle elezioni con questa legge (cosa che spero, il regalo di cambiargliela sarebbe un suicidio politico) al senato si ripeterà la stessa identica situazione.

d'alema fa benissimo a dire che se cade prodi si va subito alle elezioni, che governino con la loro legge schifezza se ci riescono e si prendano loro la responsabilità di cambiarla in meglio.

Igor
22-06-2007, 16:11
Sì perchè con le soglie di sbarramento del 4%e dell’8% si favorisce l'aggregazione e si mettono in difficoltà i partiti più piccoli. E' vero che i partiti potrebbero comunque aggirare l'ostacolo con un unico listone per poi sganciarsi dopo le elezioni ma i costi politici derivati dal rompere un’aggregazione legittimata dagli elettori saranno maggiori.

http://www.referendumelettorale.org/cgi-bin/adon.cgi?act=doc&doc=5
Trovare sulla scheda 15 simboli di partito per una sola coalizione (della quale manca, peraltro simbolo, nome, e leader) è cosa ben diversa che trovare un simbolo unico, un nome solo, l’indicazione di un solo candidato a Primo Ministro. Certo, i partiti potranno sempre “sganciarsi” dopo. Soprattutto fin quando non introdurremo in Italia regole come quelle tedesche che interpretano il principio del libero mandato parlamentare in modo meno trasformistico. Ma quali saranno i costi politici di rompere un’aggregazione suggellata da elettori che hanno votato il “tutto” e non le singole parti? Non solo, ma l’assenza dei simboli dei singoli partiti impedirebbe loro di potere censire il proprio consenso. Il che non è di poco conto, perché li priva del potere di ricatto per così dire “certificato”.

Non è già un buon motivo il solo fatto che il referendum qualora dovesse passare darebbe un gran dispiacere a quest'uomo? :asd:

http://img338.imageshack.us/img338/5526/mastellabq1.jpg

joesun
22-06-2007, 16:14
Non è già un buon motivo il solo fatto che il referendum qualora dovesse passare darebbe un gran dispiacere a quest'uomo? :asd:

http://img338.imageshack.us/img338/5526/mastellabq1.jpg

VOTERO' SI'

:sofico:

Franco2
22-06-2007, 16:55
Sono sempre favorevole ai referendum perchè sono l'unica vera possibità che i cittadini hanno per dire la loro su un tema.
A questo, però, non ho ancora deciso se votare sì o no.
Di preciso, quali articoli di legge dovrebbe abrogare? E per sostituirli con cosa?

Pancho Villa
22-06-2007, 18:16
ti puzza? ma è chiarissimo invece...

se vanno alle elezioni con questa legge (cosa che spero, il regalo di cambiargliela sarebbe un suicidio politico) al senato si ripeterà la stessa identica situazione.

d'alema fa benissimo a dire che se cade prodi si va subito alle elezioni, che governino con la loro legge schifezza se ci riescono e si prendano loro la responsabilità di cambiarla in meglio.Il problema al Senato è che c'è il premio di maggioranza su base regionale, mentre al Parlamento (giustamente) è su base nazionale. Però da quel che ho capito non è tanto facile metterlo su base nazionale anche al Senato, ci sono intoppi di natura costituzionale. Qualcuno che ne sa di più e può aggiungere qualcosa?

Ominobianco
22-06-2007, 18:20
Come ho già avuto modo di dire:

Le modifiche a cui porterebbe questo referendum sarebbero le seguenti:
-Premio di maggioranza al partito che prende più voti invece che alla coalizione che prende più voti.
-Clausole di sbarramento uniche del 4% alla Camera e dell'8% nelle regioni per il Senato.
-Eliminazione delle candidature plurime.

In sostanza il premio di maggioranza al partito che prende più voti incentiverebbe l'aggregazionismo partitico.
La clausola di maggioranza al 4% eliminerebbe i partiti piccoli e anche quello faciliterebbe l'aggregazionismo politico.
L'eliminazione delle candidature plurime cancellerebbe quel malcostume italiano per cui si presenta lo stesso candidato in molteplici circoscrizioni.

Resta però il fatto che il referendum non risolverebbe il problema chiave del senato cioè il fatto che attualmente non c'è un premio di maggioranza nazionale ma ce n'è uno per ogni regione,cosa che ha creato questa situazione di maggioranza risicata al senato.
Inoltre con referendum non si possono introdurre le preferenze e nemmeno le quote rosa.
Quindi servirebbe cmq un intervento legislativo successivo.

Anzi volendo pure queste modifiche potrebbero essere baipassate dai partiti.
I partiti infatti potrebbero fare un listone unico di destra(Fi+An+Leg+Udc) e un listone unico di sinistra(Pd+Rifondazione+Comunisti Italiani+Verdi+Italia dei Valori+Radicali+Udeur) così da prendere il premio di maggioranza per la lista che prende più voti salvo poi dividersi subito dopo le elezioni formando gruppi parlamentari divisi in Parlamento.
Così oltre il danno pure la beffa infatti oltre ad averci tolto le preferenza da poter dare al candidato non avremmo nemmeno più la possibilità di dare una preferenza a un partito della coalizione essendoci solo più un unico listone.

giannola
22-06-2007, 19:45
io non voterò ad alcun referendum perchè:


1. ho firmato e poi votato per il referendum sulle staminali che il csx ha boicottato, mi sento già abbastanza preso per il chilo.


2. Nella crisi del prodi-1, Napolitano non ha detto altro ai politici di prendere il sistema tedesco o il sistema francese e votare quanto prima.


Non vedo perchè devono fare un referendum per un modello del quale la gente non capirebbe un cavolo (nè sarebbe interessata, visto che per comprendere il funzionamento dei sistemi elettorali bisogna scervellarsi non poco).

Ominobianco
22-06-2007, 19:53
Si vota per spronare a modifcare la legge elettorale per cercare di cambiare sta legge da schifo.

Sennò vuol dire che ti sta bene questa legge da schifo.

T3d
22-06-2007, 20:03
Si vota per spronare a modifcare la legge elettorale per cercare di cambiare sta legge da schifo.

Sennò vuol dire che ti sta bene questa legge da schifo.

io lo ripeto... non la cambierei.

Ominobianco
22-06-2007, 20:05
io lo ripeto... non la cambierei.

Ma se scende in campo Veltroni e si gareggia seriamente per rivincere le elezioni è inutile poi rishciare di rigovernare con questo schifo di legge.

Koji
22-06-2007, 20:08
Purtroppo non penso avrà vita lunga questo referendum. Manca un mese alla scadenza della raccolta firme, e sembra che siano a metà tragurado, ovvero 260.000 firme sulle 500.000 necessarie.

Sento già la felicità per lo scampato pericolo dei partiti e partitini contrari. :rolleyes:

T3d
22-06-2007, 20:10
Ma se scende in campo Veltroni e si gareggia seriamente per rivincere le elezioni è inutile poi rishciare di rigovernare con questo schifo di legge.

l'alternanza... l'alternanza... non si scappa.

Koji
22-06-2007, 20:15
l'alternanza... l'alternanza... non si scappa.

C'è alternanza e alternanza......quella italiana fa letteralmente ridere. :stordita:

Killian
22-06-2007, 20:18
[CUT]
Certamente questo sistema elettorale è una schifezza, ma devo dire che gli autori del referendum mi provocano un certo effetto nauseabondo.

Non vorrei però che il rifiuto verso gli autori mi spinga a non appoggiare una causa, forse, giusta.
[CUT]
per i referendum andrebbe valutata la proposta in sè, non l'identità dei promotori (qualunque referendum)

In passato ho sentito di persone che hanno boicottato referendum perchè i promotori non erano i partiti che loro votavano, avrei avuto voglia di prenderli a pugni...:mad: mai vista tanta superficialità

Ominobianco
22-06-2007, 20:18
l'alternanza... l'alternanza... non si scappa.

Non sono sicuro.

I sondaggisti dicono che con Veltroni si può vincere portando il Pd anche al 40%.

La gente più che alternanza vuole cambiamento se avessero ricandidato Prodi il cambiamento non c'era e quindi si perdeva.

Ma candidando Veltroni il cmabiamento c'è per altro Veltroni non è nemmeno stato al governo quindi non lo si può accusare di nulla nel governo del paese.

Guarda Berlusconi come batte i piedi per far cadere questo governo a tutti i costi ora.
Berlsuconi ha paura,sa che ora può vincere ma se passa troppo tempo hcissà.

Poi tra un anno comincerrano a vedersi gli effetti positivi della Finanziaria alla prossima Finanziria si sbloccheranno risorse e si potranno fare interventi per i cittadini.
Il prossimo anno potranno arrivare in porto riforme come quella sul conflitto di interessi e di riforma del sistema televisivo che ora sono in disucssione in parlamento e che sono molto richieste dalla gente.
Quinde c'è tutto un margine di ricrescita positivo per il centrosinistra.

giannola
22-06-2007, 20:19
Si vota per spronare a modifcare la legge elettorale per cercare di cambiare sta legge da schifo.

Sennò vuol dire che ti sta bene questa legge da schifo.

meglio del presidente della repubblica non c'è nessuno per spronare in tal senso (come è avvenuto).;)

Poi se vuoi capire solo quello che ti piace, sono fatti tuoi.:O

Ominobianco
22-06-2007, 20:21
l presidente ella repubblica non può obbligare può solo invitare e ai politici gli inviti entrano da un orecchio ed escono dall'altro.

Il referendum avrebbe una forza molto più prorompente nell'inviatare a modificare la legge elettorale.

giannola
22-06-2007, 20:23
Non sono sicuro.

I sondaggisti dicono che con Veltroni si può vincere portando il Pd anche al 40%.



un :rotfl: per il fatto che i sondaggisti fanno e dicono quello che gli viene ordinato.
Il 40% non lo prese nemmeno Berlusconi alla sua prima discesa in campo, è lui era uno che mobilitava pure le formiche.


un :cry: perchè se l'andazzo di questa politica italiana continua ad essere di stampo lideristico non ne usciremo mai.

giannola
22-06-2007, 20:25
l presidente ella repubblica non può obbligare può solo invitare e ai politici gli inviti entrano da un orecchio ed escono dall'altro.

Il referendum avrebbe una forza molto più prorompente nell'inviatare a modificare la legge elettorale.

sempre invito è, e un invito si può sempre declinare.

vatti a guardare quanti erano i referendum nel 93 e quanti di quelli abrogati sono stati reintrodotti, primo fra tutti il finanziamento ai partiti.

Il referendum in italia ?

carta straccia e soldi buttati :O

Ominobianco
22-06-2007, 20:31
sempre invito è, e un invito si può sempre declinare.

vatti a guardare quanti erano i referendum nel 93 e quanti di quelli abrogati sono stati reintrodotti, primo fra tutti il finanziamento ai partiti.

Il referendum in italia ?

carta straccia e soldi buttati :O

Non si può declinare perchè certi partti della maggioranza ne hanno paura e spingerebbero il governo a legiferare.

Ominobianco
22-06-2007, 20:33
un :rotfl: per il fatto che i sondaggisti fanno e dicono quello che gli viene ordinato.
Il 40% non lo prese nemmeno Berlusconi alla sua prima discesa in campo, è lui era uno che mobilitava pure le formiche.


un :cry: perchè se l'andazzo di questa politica italiana continua ad essere di stampo lideristico non ne usciremo mai.

I sondaggisti fanno sondaggi...

Per altro Mannheimer l'amicone di Bruno Vespa non è proprio uno di sinistra.
Eppure tutti condividono che Veltroni farebbe aumentare il Pd di almeno 9 punti percentuale quindi tra il 35/40% dall'attuale 26/28%.

giannola
22-06-2007, 20:33
Non si può declinare perchè certi partti della maggioranza ne hanno paura e spingerebbero il governo a legiferare.

salvo fare un altro pastrocchio.
Come ha detto Napolitano: "fancese" o "tedesco" e poi al voto.
La via è semplice, non vedo perchè complicarci la vita.;)

giannola
22-06-2007, 20:36
I sondaggisti fanno sondaggi...

Per altro Mannheimer l'amicone di Bruno Vespa non è proprio uno di sinistra.
Eppure tutti condividono che Veltroni farebbe aumentare il Pd di almeno 9 punti percentuale quindi tra il 35/40% dall'attuale 26/28%.

35, forse anche se non credo perchè dal 26/28 % bisogna rimuovere quelli che invece seguiranno i loro deputati migrati nel partito della sinistra.

Ominobianco
22-06-2007, 20:40
salvo fare un altro pastrocchio.
Come ha detto Napolitano: "fancese" o "tedesco" e poi al voto.
La via è semplice, non vedo perchè complicarci la vita.;)

Perchè l'invito di napolitano non basta.
La paura di un refernedum li sprona maggiormente a legiferare.

VirusITA
22-06-2007, 20:47
Il 1° e il 2° quesito : premio di maggioranza alla lista più votata e innalzamento della soglia di sbarramento

Le attuali leggi elettorali di Camera e Senato prevedono un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Tale premio è attribuito su base nazionale alla Camera dei Deputati e su base regionale al Senato. Esso è attribuito alla “singola lista” o alla “coalizione di liste” che ottiene il maggior numero di voti.
Il fatto che sia consentito alle liste di coalizzarsi per ottenere il premio ha fatto sì che, alle ultime elezioni, si siano formate due grandi coalizioni composte di numerosi partiti al proprio interno. E la frammentazione è notevolmente aumentata.
Il 1° ed il 2° quesito (valevoli rispettivamente per la Camera dei Deputati e per il Senato) si propongono l’abrogazione del collegamento tra liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni di liste.
In caso di esito positivo del referendum, la conseguenza è che il premio di maggioranza viene attribuito alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi.
Un secondo effetto del referendum è il seguente: abrogando la norma sulle coalizioni verrebbero anche innalzate le soglie di sbarramento. Per ottenere rappresentanza parlamentare, cioè, le liste debbono comunque raggiungere un consenso del 4 % alla Camera e 8 % al Senato.

In sintesi: la lista più votata ottiene il premio che le assicura la maggioranza dei seggi in palio, le liste minori ottengono comunque una rappresentanza adeguata, purché superino lo sbarramento.
All’esito dell’abrogazione, resteranno comunque in vigore le norme vigenti relative all’indicazione del “capo della forza politica” (il candidato premier) ed al programma elettorale.

Gli effetti politico-istituzionali del 1° e del 2° quesito
Il sistema elettorale risultante dal referendum spingerà gli attuali soggetti politici a perseguire, sin dalla fase pre-elettorale, la costruzione di un unico raggruppamento, rendendo impraticabili soluzioni equivoche e incentivando la riaggregazione nel sistema partitico. Si potrà aprire, per l’Italia, una prospettiva tendenzialmente bipartitica. La frammentazione si ridurrà drasticamente. Non essendoci più le coalizioni scomparirà l’attuale schizofrenia tra identità collettiva della coalizione e identità dei singoli partiti nella coalizione. Con l’effetto che i partiti sono insieme il giorno delle elezioni e, dal giorno successivo, si combattono dentro la coalizione.
Sulla scheda apparirà un solo simbolo, un solo nome ed una sola lista per ciascuna aggregazione che si candidi ad ottenere il premio di maggioranza.
Le componenti politiche di ciascuna lista non potranno rivendicare un proprio diritto all’autonomia perché, di fronte agli elettori, si sono presentate come schieramento unico, una cosa sola. Nessuno potrà rivendicare la propria “quota” di consensi. E sarà molto difficile spiegare ai cittadini eventuali lacerazioni della maggioranza. Lo scioglimento del Parlamento una volta che è entrata in crisi una maggioranza votata compattamente dagli elettori potrebbe essere politicamente molto probabile.
L’eliminazione di composite e rissose coalizioni imporrà al sistema politico una sterzata esattamente opposta all’attuale. Piuttosto che l’inarrestabile frammentazione in liste e listine, minacce di scissioni e continue trattative tra i partiti, il nuovo sistema imporrà una notevole semplificazione, lasciando comunque un diritto di rappresentanza anche alle forze che non intendano correre per ottenere una maggioranza di Governo, purché abbiano un consenso significativo e superino la soglia di sbarramento.

Il 3° quesito: abrogazione delle candidature multiple e la cooptazione oligarchica della classe politica

Un terzo quesito referendario colpisce un altro aspetto di scandalo. Oggi la possibilità di candidature in più circoscrizioni (anche tutte!) dà un enorme potere al candidato eletto in più luoghi (il “plurieletto”). Questi, optando per uno dei vari seggi ottenuti, permette che i primi dei candidati “non eletti” della propria lista in quella circoscrizione gli subentrino nel seggio al quale rinunzia. Egli così, di fatto, dispone del destino degli altri candidati la cui elezione dipende dalla propria scelta. Se sceglie per sé il seggio “A” favorisce l’elezione del primo dei non eletti nella circoscrizione “B”; se sceglie il seggio “B” favorisce il primo dei non eletti nella circoscrizione “A”. Nell’attuale legislatura, questo fenomeno, di dimensioni veramente patologiche, coinvolge circa 1/3 dei parlamentari. In altri termini: 1/3 dei parlamentari sono scelti dopo le elezioni da chi già è stato eletto e diventano parlamentari per grazia ricevuta. Un esempio macroscopico di cooptazione!
E’ inevitabile che una tale disciplina induca inevitabilmente ad atteggiamenti di sudditanza e di disponibilità alla subordinazione dei cooptandi, atteggiamenti che danneggiano fortemente la dignità e la natura della funzione parlamentare. Inoltre i parlamentari subentranti (1/3, come si è detto) debbono la propria elezione non alle proprie capacità, ma alla fedeltà ad un notabile, che li premia scegliendoli per sostituirlo.
Con l’approvazione del 3° quesito la facoltà di candidature multiple verrà abrogata sia alla Camera che al Senato.





:read:
In italiano significa dare il premio di maggioranza al partito che ottiene più voti, così da spingere al sistema bipartitico, aiutato dallo sbarramento al 4% per la camera e 8% per il senato.
La morte di Mastella, Mussolini e partitelli minori :Prrr:
Il terzo quesito toglie le nomine parlamentari per grazia ricevuta di qualcun altro, altra bella porcata all'italiana (UN TERZO dei parlamentari sono eletti così) :rolleyes:


Il fatto è che i partiti non approveranno mai una riforma così anti-privilegi: firmiamo per fare il referendum e poi approviamola :asd:

http://www.referendumelettorale.org/cgi-bin/adon.cgi?act=doc&doc=8

giannola
22-06-2007, 20:48
Perchè l'invito di napolitano non basta.
La paura di un refernedum li sprona maggiormente a legiferare.

io questa paura non la vedo, altrimenti avrebbero già legiferato in tal senso, tenendo conto che l'invito di Napolitan è di febbraio.

Questi l'unica cosa di cui hanno paura è di essere intercettati.

Ominobianco
22-06-2007, 21:02
io questa paura non la vedo, altrimenti avrebbero già legiferato in tal senso, tenendo conto che l'invito di Napolitan è di febbraio.

Questi l'unica cosa di cui hanno paura è di essere intercettati.

Non hanno paura di Napolitano hanno paura del referendum ma ora come ora non hanno ancora raccolto le firme anzi sembra che le firme forse nemmeno ci saranno così potranno mettersi il cuore in pace.

fsdfdsddijsdfsdfo
23-06-2007, 16:17
credo alla fine sia giusto firmare, e permettere poi al popolo italiano di decidere.

Quindi tutti a firmare :)

giannola
23-06-2007, 16:20
credo alla fine sia giusto firmare, e permettere poi al popolo italiano di decidere.

Quindi tutti a firmare :)

alla faccia della libertà di scelta :sofico:

Pancho Villa
23-06-2007, 17:23
ti puzza? ma è chiarissimo invece...

se vanno alle elezioni con questa legge (cosa che spero, il regalo di cambiargliela sarebbe un suicidio politico) al senato si ripeterà la stessa identica situazione.

d'alema fa benissimo a dire che se cade prodi si va subito alle elezioni, che governino con la loro legge schifezza se ci riescono e si prendano loro la responsabilità di cambiarla in meglio.Ti ricordo che è stato proprio grazie a questa legge che il csx è riuscito ad avere la sua risicatissima maggioranza al Senato. Se ci fosse stato il premio di maggioranza nazionale anche al Senato il csx sarebbe stato in minoranza (visto che la CDL ha preso più voti al Senato), così come se non fosse stato per i seggi all'estero (che sono andati in maggioranza all'Unione).

Ominobianco
23-06-2007, 17:34
Ti ricordo che è stato proprio grazie a questa legge che il csx è riuscito ad avere la sua risicatissima maggioranza al Senato. Se ci fosse stato il premio di maggioranza nazionale anche al Senato il csx sarebbe stato in minoranza (visto che la CDL ha preso più voti al Senato), così come se non fosse stato per i seggi all'estero (che sono andati in maggioranza all'Unione).

Lì perchè serve intervenire in 2 modi.

O si rende uguale la base elettorale quindi si porta tutti a 18 anni anche l'elettore del senato perchè sennò si possono formare maggioranze diverse nei due rami(avendo basi elettorali diversi) e questo rende il paese ingovernabile.

O si elimina il bicameralismo perfetto e allora la Camre rimane l'unico ramo politico che da la fiducia e si occupa delle leggi di interesse nazionale.
Mnetr il senato diventa il senato delle regioni e si occupa delle leggi di interesse regionale e non vota la fiducia.
Allora in questo casio è giustificata la base elettorale diversa.

Però ora com'è ora non è sensata e serve intervenire.

Pancho Villa
23-06-2007, 17:39
Lì perchè serve intervenire in 2 modi.

O si rende uguale la base elettorale quindi si porta tutti a 18 anni anche l'elettore del senato perchè sennò si possono formare maggioranze diverse nei due rami(avendo basi elettorali diversi) e questo rende il paese ingovernabile.

O si elimina il bicameralismo perfetto e allora la Camre rimane l'unico ramo politico che da la fiducia e si occupa delle leggi di interesse nazionale.
Mnetr il senato diventa il senato delle regioni e si occupa delle leggi di interesse regionale e non vota la fiducia.
Allora in questo casio è giustificata la base elettorale diversa.

Però ora com'è ora non è sensata e serve intervenire.Io non riesco a capire qual è l'intoppo costituzionale che impedisce di avere il premio di maggioranza anche al Senato.

Igor
23-06-2007, 18:15
Io non riesco a capire qual è l'intoppo costituzionale che impedisce di avere il premio di maggioranza anche al Senato.

http://www.quirinale.it/costituzione/costituzione.htm

Art. 57.

Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero.

Il numero dei senatori elettivi è di trecentoquindici, sei dei quali eletti nella circoscrizione Estero.

Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a sette; il Molise ne ha due, la Valle d'Aosta uno.

La ripartizione dei seggi tra le Regioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, previa applicazione delle disposizioni del precedente comma, si effettua in proporzione alla popolazione delle Regioni, quale risulta dall'ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.

prio
23-06-2007, 18:15
Io non riesco a capire qual è l'intoppo costituzionale che impedisce di avere il premio di maggioranza anche al Senato.

L'art 57 della Costituzione prevede che il senato sia eletto su base regionale.
Se dai un premio di maggioranza su base nazionale vai a "falsare" i voti espressi dalle singole regioni.

Ominobianco
23-06-2007, 18:41
Io non riesco a capire qual è l'intoppo costituzionale che impedisce di avere il premio di maggioranza anche al Senato.

L'intoppo c'è come ha detto Igor nell'art.57.

Ma molti costituzionalisti han detto che sarebbe perfettamente superabile con una formulazione diversa.
Ad esmpio un qualcosa del tipo un premio di maggioranza con ripartizione dei seggi su base regionale o robe di questo genere.
Cmq sono concordi che si può superare.
La Proposta del professor D'Alimonte andava in questo senso infatti.

Pancho Villa
23-06-2007, 18:47
La devolution apportava modifiche a questo articolo?

Ominobianco
23-06-2007, 18:52
La devolution apportava modifiche a questo articolo?

Sì ma non su quell'aspetto.

Il Senato sarebbe stato ribattezzato Senato federale, con solo 252 senatori invece di 315 attuali, l’età minima per l’elezione srebbe scesa da 40 a 25 anni e non ci sarebbe più stato il limite minimo di 25 anni per l'elettore. Inoltre all'elezione non avrebbero partecipato più le circoscrizioni estero e ai lavori del Senato avrebbero partecipato anche 42 rappresentanti di regioni e province autonome che però non avrebbero avuto alcun diritto di voto.
Il Senato poi non avrebbe più lavuto la possibilità di sfiduciare il Governo e le eventuali commissioni d'inchiesta del Senato non avrebbero più avuto poteri giudiziari.

Ominobianco
23-06-2007, 19:09
Cmq non serve una riforma costituzionale per aggirare quella norma.

Il professor d'Alimonte spiegava che basterebbe:
''Alla coalizione che abbia ottenuto più voti in tutte le regioni dovrebbe essere assegnato un premio che, se necessario, le consenta di avere una maggioranza minima garantita di 174 seggi su 315 vale a dire il 55 per cento Questa soluzione è sicuramen te migliore dell'attuale sia da punto di vista costituzionale che dal punto di vista della governabilità. Il Senato sarebbe eletto comunque su base regionale anche con un premio di maggioranza eventuale determinato a livello nazionale ma ripartito regionalmente.''

In sostanza la coalizione che prende più voti si prende un premio di maggioranza unico che viene però ripartito su base regionale.
Così si garantisce un premio di maggioranza solido alla coalizione vincente e allo stesso tempo si rispetta la costituzione.

Come riforma costituzionale semmai servirebbe il voto a 18 anni al senato o l'eliminazione del bicameralismo perfetto.

Pancho Villa
23-06-2007, 21:08
@ Ominobianco

Grazie per le delucidazioni, ciao ;)

Tenebra
23-06-2007, 23:39
Il referendum in italia ?
carta straccia e soldi buttati :O

Amen e alleluja... mi ricordo benissimo che ogni singolo referendum per cui ho votato, e che è passato, è SEMPRE stato ignorato o stravolto nel giro di pochi anni... che ho votato a fare?!?!

Eppure, ultimamente mi viene in mente sempre più spesso la citazione da V per Vendetta: "Ricorda per sempre il 5 novembre"... meglio una firma, per ora, ma se andiamo avanti così...

blamecanada
24-06-2007, 00:49
C'è alternanza e alternanza......quella italiana fa letteralmente ridere. :stordita:
Concettualmente il concetto di alternanza non ha senso per molti aspetti, anche quello degli altri Paesi.
La questione è che i politici italiani sono peggiori di quelli di molti altri Paesi europei.

blamecanada
24-06-2007, 00:58
In italiano significa dare il premio di maggioranza [B]al partito che ottiene più voti, così da spingere al sistema bipartitico, aiutato dallo sbarramento al 4% per la camera e 8% per il senato.
La morte di Mastella, Mussolini e partitelli minori :Prrr:
Il terzo quesito toglie le nomine parlamentari per grazia ricevuta di qualcun altro, altra bella porcata all'italiana (UN TERZO dei parlamentari sono eletti così) :rolleyes: [/url]

Quella è la proposta Guzzetta.

La proposta D'Alimonte è a mio avviso migliore:
7)Proposta D'Alimonte.

-un premio di maggioranza nazionale al Senato.
-la correzione della norme ritenuta incostituzionale secondo la quale i voti della Valle D'Aosta non sono computati nel premio di maggioranza.
-l'abolizione delle candidature plurime.
-esclusione dei voti delle liste sotto la soglia di sbarramento dal computo dei voti per il premio di maggioranza alla camera e al senato.

Fermo restando che preferirei comunque il proporzionale alla tedesca o alla spagnola.

gourmet
24-06-2007, 04:31
Quella di guzzetta è l'unica sottoponibile a referendum, perchè si tratta di referendum abrogativo e non propositivo, quindi si tratta necessariamente di fare un taglia e cuci della legge attuale, non si può introdurre per referendum una proposta ex novo.

Comunque io domani vado a firmare, se riesco a svegliarmi in tempo :asd:

trallallero
24-06-2007, 21:28
ma qualcuno che propone l'abolizione dell'"assessorato al perdono" no eh :rotfl: e ci costa 7 milioni l'anno :sbonk:

http://www.video.mediaset.it/video.html?sito=iene&data=2007/01/22&id=1875&categoria=inediti&from=mediaset

:nono:

tatrat4d
25-06-2007, 14:00
Lega e FI non mi pare (a parte qualche singolo forzista) siano schierati pro-referendum. Alla Lega in particolare conviene o il porcellum o, al limite, un ritorno alla vecchia legge, per potere spendere il vantaggio della propria concentrazione geografica.

tatrat4d
25-06-2007, 14:02
In ogni caso, e soprattutto se (come io credo) la riforma costituzionale per il Senato fosse indispensabile, non si farebbe prima a sopprimere il bicameralismo perfetto e togliersi il pensiero? Nonchè 320 e rotti stipendi...

Ominobianco
25-06-2007, 15:43
Lega e FI non mi pare (a parte qualche singolo forzista) siano schierati pro-referendum. Alla Lega in particolare conviene o il porcellum o, al limite, un ritorno alla vecchia legge, per potere spendere il vantaggio della propria concentrazione geografica.

In generale a tutti i partiti piccoli non conviene andare al referendum.
Ai partiti grandi conviene ma non possono manifestare palesemente il loro appoggio perchè sennò subirebbero le minacce e le ritorsioni dei partiti piccoli.

In ogni caso, e soprattutto se (come io credo) la riforma costituzionale per il Senato fosse indispensabile, non si farebbe prima a sopprimere il bicameralismo perfetto e togliersi il pensiero? Nonchè 320 e rotti stipendi...

La rifroma costituzionale servirebbe,solo che come ogni processo di revisione costituzionale ha un procedimento più lungo e aggravato e questa maggioranza ha invece una maggioranza molto risicata quindi se si vuole arrivare a una riforma in tal senso serve la volontà congiunta dei due schieramenti di arrivare a un risultato.

Teoricamente entrambi sono favorevoli perchè la rottura del bicameralismo perfetto era già nella riforma del centrodestra e il centrosinistra lo riproèpone ora nella bozza Chiti però nei fatti poi Berlusconi vorrebbe solo fare velocemente una riforma della legge elettorale e poi andare subito ad elezioni invece che stare ancora diverso tempo per approvare una riforma costituzionale(che come ho detto ha un procedimento aggravato e quindi ricorrerebbe più tempo per approvarla).

In sostanza il ragionamento di Berlusconi è:siccome ora i sondaggi mi danno di molti punti in vantaggio mi conviene che si faccia velocemente una riforma elettorale e si vada poi subito ad elezioni visto che con questo vantaggio che ho anche con questa legge elettorale da schifo dovrei cmq avere una discreta maggioranza anche al senato per governare invece che restare ancora a discutere di riforma costituzionale così questo governo ha tempo di recuperare nei sondaggi.

Quindi alla fine difficile dire se si riuscirà a fare questa riforma costituzionale.

Cmq la fine del bicamerlismo perfetto non vuol dire che si chiude il Senato e si mandano a casa i senatori ma vuol dire che cambiano le funzioni dei due rami del parlamento con la Camera che diventa il ramo politico che da la fiducia e discute le leggi nazionali e il senato invece che diventa il ramo delle regioni non da la fiducia e discute leggi di interesse regionale e locale.

blamecanada
25-06-2007, 15:45
Cmq la fine del bicamerlismo perfetto nonvuol dire che si chiude il Senato e si mandano a casa i senatori ma vuol dire che cambiano le funzioni dei due rami del parlamento con la Camera che diventa il ramo politico che da la fiducia e discute le leggi nazionali e il senato invece che diventa il ramo delle regioni non da la fiducia e discute leggi di interesse regionale e locale.

Si presume che le modifiche costituzionali ed alcune leggi debbano comunque passare anche per il senato, no?

Ominobianco
25-06-2007, 16:55
Si presume che le modifiche costituzionali ed alcune leggi debbano comunque passare anche per il senato, no?

Sì è probabile che il metodo aggravato per le riforme costituzionali rimanga cmq quello.
Ma l'importante è velocizzare il il lavoro del Parlamento sulle leggi ordinarie,il processo di riforma costituzionale va bene così com'è.

blamecanada
25-06-2007, 20:38
Sì è probabile che il metodo aggravato di per le riforme costituzionali rimanga cmq quello.
Ma l'importante è velocizzare il il lavoro del Parlamento sulle leggi ordinarie,il processo di riforma costituzionale va bene così com'è.
Infatti la penso anche io cosí.

Onisem
25-06-2007, 20:42
In ogni caso, e soprattutto se (come io credo) la riforma costituzionale per il Senato fosse indispensabile, non si farebbe prima a sopprimere il bicameralismo perfetto e togliersi il pensiero? Nonchè 320 e rotti stipendi...
Ma magari!