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View Full Version : Laici e cattolici divisi da un virus


IpseDixit
17-06-2007, 13:33
Materia del contendere. Si chiama Human papilloma virus la nuova frontiera di confronto etico fra laici e cattolici perché a sollevare il dibattito, in verità negli ultimi mesi di per sé piuttosto infuocato, è la notizia dell'arrivo sul mercato italiano di un vaccino che servirebbe a prevenire da alcuni ceppi di questo virus, causa nelle donne di una serie di patologie all'apparato genitale tra cui il tumore al collo dell'utero. Come già accaduto per l'uso del profilattico oppure per l'accesso all'anestesia epidurale durante il parto, il progresso biomedico e le sue conquiste non vengono infatti recepite in modo univoco nello stesso mondo scientifico, come testimonia appunto il recente studio apparso sulla rivista "Medicina e morale", pubblicata dal centro di bioetica della facoltà di Medicina e chirurgia Agostino Gemelli dell'Università cattolica del Sacro Cuore di Roma. Nella pubblicazione Maria Luisa Di Pietro, Zoya Serebrovska e Dino Moltisanti infatti pongono una riflessione in merito alla promozione da parte del ministero della Salute della vaccinazione alle giovani adolescenti di 12 anni, un'operazione che partirà il prossimo gennaio e che secondo loro dovrebbe essere valutata non solo dal punto di vista clinico, ma anche tenendo conto del "bene globale" della persona. "Il punto - si legge nel testo - è che la vaccinazione generalizzata delle donne è si in grado di proteggerle dal cancro al collo dell'utero, ma questa proposta fa sorgere alcune serie preoccupazioni di carattere etico". Un timore che si lega al fatto che l'Hpv rientra tra le Mst, cioè le malattie sessualmente trasmissibili, le quali destano preoccupazione proprio nei tre studiosi che hanno elaborato il testo: secondo loro infatti il vaccino rischierebbe di comportare "ulteriori cadute di valori, il rafforzamento di una comune accettazione da parte dell'opinione pubblica dei comportamenti sessuali promiscui e probabilmente una maggiore diffusione della malattia". Del resto, aggiungono i ricercatori, "quando sono coinvolte ragazzine minorenni, abbiamo a che fare con persone i cui valori morali sono in formazione e che non sono ancora considerate legalmente responsabili". Una valutazione che trova, nel loro ragionamento, anche un appiglio scientifico nel fatto che "l'infezione da Hpv non è una emergenza sociale" essendo "il risultato di un comportamento a rischio, di una attività sessuale precoce e promiscua". Per questo, chiosano nell'intervento, senza nulla togliere alla "validità medica del vaccino", bisogna comunque "non perdere di vista il bene globale delle ragazzine, che si trovano in una fase molto delicata della loro esistenza".

La risposta critica di uno scienziato laico. La pubblicazione di "Medicina e morale", dal titolo emblematico di "Human papilloma virus vaccines: ethical issues", non convince però il professor Carlo Flamigni, ginecologo e membro del Comitato Nazionale di Bioetica, il quale raggiunto da noi telefonicamente ci ha spiegato il perché del suo scetticismo. "Penso che sia un ragionamento viziato da scarsa preparazione specifica e pratica sul tema - sostiene Flamigni -. Perché non avrebbero fatto una riflessione simile se avessero tenuto conto della grande quantità di donne innocenti che vengono contagiate. Le probabilità di contrarre il virus infatti dipendono certamente dal numero di rapporti sessuali con uomini diversi che ha una donna, ma anche - e forse soprattutto- dal numero di rapporti sessuali con donne diverse che ha ciascuno dei suoi compagni o, per esempio, il suo solo compagno. Questa è una delle ragioni -continua il ginecologo - per cui molte ragazze che hanno un solo partner si trovano affette da Hpv". Ma non basta. La validità scientifica dello studio pubblicato dal centro bioetico del Gemelli è smentita anche da un ulteriore dato, come spiega sempre Flamigni. "Un' altra delle ragioni per cui bisognerebbe essere un po' meno drastici e dogmatici è legata al fatto che ci sono infezioni che non dipendono dalla vita sessuale: le ho riscontrate spesso in ragazze che vivono in comunità e che, per igiene approssimativa, spesso usano asciugami bagnati già utilizzati da altre ragazze oppure si scambiano gli indumenti intimi. C'è una grande quantità di ragazze che ha un unico compagno e una vita sessuale assolutamente "legittima" - per usare concetti che non sono i miei, ma forse appartengono a chi ha scritto questa pubblicazione- e che si trova affetta da Hpv, con un destino che le può portare, se non adeguatamente attente, ad una malattia tumorale. Ecco rispetto a questo, il documento del comitato di bioetica del Gemelli mi sembra vada considerato alla stregua di quanto viene sostenuto in merito al profilattico e alla sua condanna morale. Anzi forse peggio". In verità, il testo dei tre ricercatori dell'università cattolica mette in guardia dalla riduzione della prevenzione dall'Hpv al solo vaccino, rimarcando l'importanza di una campagna di sensibilizzazione morale che tenga conto del "bene globale" della persona. Una motivazione su cui però Flamigni si dice molto scettico e soprattutto stupito: "la prevenzione dalle malattie sessualmente trasmissibili è osteggiata soprattutto dalla Chiesa, così come lo è l'educazione sessuale soprattutto verso le giovani generazioni. Un esempio ci viene dalla stessa interruzione volontaria della gravidanza: la quantità di aborti sarebbe diminuita se si potesse fare una seria campagna a favore della contraccezione, che però è duramente criticata dalla Chiesa, che ritiene illegittimi il 98,9% dei metodi anticoncezionali", spiega il professore.
Flamigni si è espresso criticamente anche sul passaggio in cui si sottolinea che l'Hpv non sia una emergenza sociale: "il fatto di aver instaurato una attenzione così diffusa verso le neoplasie del collo dell'utero fa si che non ci sia una loro diffusione straordinaria, ma questo non inficia l'importanza di rispondere alla esistenza di questo virus. Il problema non è solo la quantità, ma anche la gravità delle malattie", sostiene.
In sostanza, per lui il testo pubblicato dalla rivista di area cattolica appare come "una coperta tirata forzosamente da una parte sola" appigliandosi "ad un ragionamento dalle molte manchevolezza scientifiche".

La malattia e il vaccino. Il vaccino da Hpv è prodotto dalla Cervarix (GlaxoSmithKline) e previene in verità soltanto da quattro ceppi virali, considerati però come i più pericolosi: 11, 6, 16, 18; ne restano esclusi gli altri 162. Autorizzato sul mercato dalla Enea e dall'Aifa, questo vaccino metterebbe al riparo le donne dal possibile contagio (solitamente asintomatico) dal virus papillomatoso, responsabile dei condilomi (lesioni), ma anche della formazione di neoplasie tumorali alla cervice. La ricerca medica ha dimostrato che non c'è cancro del collo dell'utero che non abbia visto una pregressa infezione da Hpv, anche se è altrettanto vero che non necessariamente l'infezione si trasforma in tumore. Sono infatti circa il 96% le donne che rimangono contagiate dal virus, di queste il 60% vive in modo transitorio l'infezione senza conseguenze, cioè guarisce in un anno perché il virus è presente nel soggetto ma non contrae rapporti con il dna delle cellule della donna, mentre il 5% del restante 36%, a seconda della carica virale e della capacità del soggetto, andrà in contro a carcinoma. In totale in Italia sono 300 mila le donne che si ammalano di questo tumore alla cervice, 13 esima causa di morte nel nostro paese, prima o seconda nel Terzo mondo.
Il vaccino per risultare efficace deve essere somministrato alle ragazze prima dell'inizio della loro attività sessuale, per questo il ministero della Salute ha indicato come età di riferimento i 12 anni: dal 2008 saranno le ragazze nate nel 1996 a potere usufruire del vaccino a carico, per quanto riguarda il suo costo, del Sistema sanitario nazionale. Per sconfiggere il tumore della cervice e rendere la vaccinazione totalmente efficace è importante però che le donne si sottopongano comunque al pap test, cioè allo screening a scadenza stabile.
(http://www.aprileonline.info/3387/laici-e-cattolici-divisi-da-un-virus)

joesun
17-06-2007, 13:36
siamo al ridicolo.
il trionfo dell'ignoranza.
non ho altre parole.
anzi sì...va molto male:(

Ileana
17-06-2007, 13:39
Sarebbe una bella cosa se non si dovesse fare un mutuo per poterselo fare se non si è di età inferiore ai 12 anni.
I parametri dovrebbero essere altri, come la presenza del virus. (e non come ce la vendono, il prerequisito di non aver iniziato l'attività sessuale)

Lorekon
17-06-2007, 13:40
quanta ignoranza, quanto perbenismo :muro:

Korn
17-06-2007, 13:42
perchè sono così imbecilli? è genetica?

Onisem
17-06-2007, 14:12
Sarebbe una bella cosa se non si dovesse fare un mutuo per poterselo fare se non si è di età inferiore ai 12 anni.
I parametri dovrebbero essere altri, come la presenza del virus. (e non come ce la vendono, il prerequisito di non aver iniziato l'attività sessuale)

:confused: Se è un vaccino va fatto prima di contrarre l'infezione, non quando c'è la "presenza del virus". Comunque le obiezioni mosse da questi tre "luminari" sono semplicemente ridicole, perfino inutile spiegare perchè.

Lorekon
17-06-2007, 14:18
un'obiezione sensata che avrebbero pouto fare (ma che non hanno fatto, troppo concentrati nella "tutela delle minori" :rolleyes: ) è che il vaccino copre solo una parte dei ceppi virali, ma altri restano del tutti immuni al vaccino, infondendo una illusoria impressione di sicurezza (senza differenze fra minori e maggiorenni).

in realtà la promiscuità andrebbe CMQ evitata per tutte le altre malattie veneree che pur non gravi (a parte epatite e HIV) sono decisamente fastidiose: clamidia, candida, herpes, gonorrea, sifilide etc...


se un genitore educa la figlia ed evitare la promiscuità (che però nell'adolescenza è piuttosto comune e anche inevitabile direi) questo vaccino non cambia cmq la situazione.

plut0ne
17-06-2007, 14:23
Sarebbe una bella cosa se non si dovesse fare un mutuo per poterselo fare se non si è di età inferiore ai 12 anni.
I parametri dovrebbero essere altri, come la presenza del virus. (e non come ce la vendono, il prerequisito di non aver iniziato l'attività sessuale)

in effetti costa tantino...e non lo danno gratis neanche ai medici..vogliono sfruttarlo a palla..al max una 50ina di euro di sconto a dose....:rolleyes: :rolleyes:

la presenza del virus?? è un vaccino..
dicono cmq che si possa fare anche dopo l'incontro del virus..soprattutto nei maschi... mah :O

Lucrezio
17-06-2007, 14:41
perchè sono così imbecilli? è genetica?

Non esageriamo ;)

Ileana
17-06-2007, 14:47
in effetti costa tantino...e non lo danno gratis neanche ai medici..vogliono sfruttarlo a palla..al max una 50ina di euro di sconto a dose....:rolleyes: :rolleyes:

la presenza del virus?? è un vaccino..
dicono cmq che si possa fare anche dopo l'incontro del virus..soprattutto nei maschi... mah :O

Mi sono espressa male io, volevo dire la non presenza, la tastiera si è mangiata un non. :D

Fritz!
17-06-2007, 15:02
ormai siamo alla follia

E' allucinante... l'unica cosa su cui i cattolici hano scrupoli etici è l'attività sessuale altrui

gabi.2437
17-06-2007, 15:38
Non esageriamo ;)

Loro però esagerano e molto di più.....

strat09
17-06-2007, 19:01
siamo al ridicolo.
il trionfo dell'ignoranza.
non ho altre parole.
anzi sì...va molto male:(

la dott.ssa di Pietro e il dott. Moltisanti non hanno mai esercitato la professione. hanno la stessa conoscenze mediche di Ruini, e uguali sono le conclusioni. si tratta, d'altronde, di moralisti a tempo pieno.

D.O.S.
17-06-2007, 19:12
il papilloma virus si prende per contatto della pelle , quindi ci può essere infezione anche fuori dal rapporto sessuale .
i timori etici espressi da quei "medici" sono pura follia religiosa.

in America è successo la stessa cosa : le fazioni più integraliste hanno cercato di bloccare la commercializzazione del vaccino
inutile ricordare a quei medici che di virus sessualmente trasmissibili ce ne so molti ed il vaccino serve solo per il papillomavirus non certo per l'HIV , HCV , ecc. ecc. ....

Lorekon
17-06-2007, 19:26
la dott.ssa di Pietro e il dott. Moltisanti non hanno mai esercitato la professione. hanno la stessa conoscenze mediche di Ruini, e uguali sono le conclusioni. si tratta, d'altronde, di moralisti a tempo pieno.

veramente?
hai delle fonti?

strat09
17-06-2007, 19:28
veramente?
hai delle fonti?

sono stati miei prof... e mi fermo qui, non sputo nel piatto in cui mangio anche perchè con la Di Pietro ho preso un bel 28 :winner:

:asd:

Onisem
17-06-2007, 19:45
sono stati miei prof... e mi fermo qui, non sputo nel piatto in cui mangio anche perchè con la Di Pietro ho preso un bel 28 :winner:

:asd:
Cioè a costoro è pure affidata la formazione della futura classe medica!? Ma solo in Italia stato della Chiesa... :muro:

strat09
17-06-2007, 19:53
Cioè a costoro è pure affidata la formazione della futura classe medica!? Ma solo in Italia stato della Chiesa... :muro:

no calma, insegnano bioetica... :D

plut0ne
17-06-2007, 20:00
no calma, insegnano bioetica... :D

ecco...BIOETICA..io i bioeticisti li ODIO..pensano di poter insegnare ai medici come svolgere il loro lavoro..devono capire che si devono mettere da parte e lasciarli lavorare :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

strat09
17-06-2007, 20:05
ecco...BIOETICA..io i bioeticisti li ODIO..pensano di poter insegnare ai medici come svolgere il loro lavoro..devono capire che si devono mettere da parte e lasciarli lavorare :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

alcuni di loro però sono medici nel vero senso della parola, ed anche bravi.

bioetica comunque è l'equivalente di educazione civica al liceo :sofico:

Onisem
17-06-2007, 20:37
no calma, insegnano bioetica... :D

A beh! Insegnano l'etica della CEI.

Onisem
17-06-2007, 20:39
alcuni di loro però sono medici nel vero senso della parola, ed anche bravi.

bioetica comunque è l'equivalente di educazione civica al liceo :sofico:

E come l'educazione civica dovrebbe essere cosa seria e trattata da gente competente.

StefAno Giammarco
18-06-2007, 01:32
ormai siamo alla follia

E' allucinante... l'unica cosa su cui i cattolici hano scrupoli etici è l'attività sessuale altrui


Ecco appunto, ormai siamo alla follia. Tre persone dicono la loro e di colpo quel che dicono diventa un dogma cattolico. Ti creo un disturbo al tuo pensiero: io sono favorevolissimo a questo vaccino con alcune perplessità che sono esattamente quelle espresse da Lorekon. E adesso sei combinato male perché dogmatizzando anche le mie parole avrai: i cattolici sono contrari al vaccino, i cattolici sono favorevoli al vaccino. Adesso che ti ho fornito le due premesse son curioso di vedere la tua sintesi.

Fritz!
18-06-2007, 01:47
Ecco appunto, ormai siamo alla follia. Tre persone dicono la loro e di colpo quel che dicono diventa un dogma cattolico. Ti creo un disturbo al tuo pensiero: io sono favorevolissimo a questo vaccino con alcune perplessità che sono esattamente quelle espresse da Lorekon. E adesso sei combinato male perché dogmatizzando anche le mie parole avrai: i cattolici sono contrari al vaccino, i cattolici sono favorevoli al vaccino. Adesso che ti ho fornito le due premesse son curioso di vedere la tua sintesi.

Chi avrà un problema di sintesi sei tu nel momento in cui queste questioni dovessero diventare un altro punto dei famosi valori non negoziabili

Vorrei sapere quando, l'ultima volta, un esimio esponente del mondo o della gerarchia cattolica ha sollevato un problema etico e morale che non avesse a che fare in qualche modo col sesso.

Lorekon
18-06-2007, 01:56
si ma non che sono i primi tre che passano per strada...
sono tre membri del centro di bioetica di un'istituzione cattolica come l'università del Sacro Cuore...

è ragionevole che ciò che hanno detto si vicino al pensiero delle gerarchie vaticane.
Mi sembrerebbe improbabile avere il beneplacito del vaticano su un farmaco che protegge minorenni o magiorenni da una condotta sessualmente promiscua.
Non è tanto diverso dal profilattico eh... la loro ricetta è l'astinenza e stop.

StefAno Giammarco
18-06-2007, 01:59
Il fatto che qualcuno della gerarchia abbia la fissa non si può negare ma sai com'è, la lingua batte dove il dente duole :D
Per il resto ti garantisco che non diventerà materia di principi non negoziabili in primis perché non ne fa parte ed in seconda battuta perché mi impegnerei personalmente ed in maniera rumorosa contro una tale fesseria.

giannola
18-06-2007, 07:18
Ecco appunto, ormai siamo alla follia. Tre persone dicono la loro e di colpo quel che dicono diventa un dogma cattolico. Ti creo un disturbo al tuo pensiero: io sono favorevolissimo a questo vaccino con alcune perplessità che sono esattamente quelle espresse da Lorekon. E adesso sei combinato male perché dogmatizzando anche le mie parole avrai: i cattolici sono contrari al vaccino, i cattolici sono favorevoli al vaccino. Adesso che ti ho fornito le due premesse son curioso di vedere la tua sintesi.

Il fatto che qualcuno della gerarchia abbia la fissa non si può negare ma sai com'è, la lingua batte dove il dente duole :D
Per il resto ti garantisco che non diventerà materia di principi non negoziabili in primis perché non ne fa parte ed in seconda battuta perché mi impegnerei personalmente ed in maniera rumorosa contro una tale fesseria.


praticamente sei come quei negazionisti che a fine guerra affermavano che i tedeschi non avevano compiuto uno sterminio degli ebrei.
Si può obbiettare che magari la chiesa non è arrivatanemmeno lontanamente a tanto, ma fra 20 anni sicuramente avremo un quadro più chiaro di quante vite ha rovinato la chiesa in questi anni.:O

Insert coin
18-06-2007, 08:42
Chi avrà un problema di sintesi sei tu nel momento in cui queste questioni dovessero diventare un altro punto dei famosi valori non negoziabili

Vorrei sapere quando, l'ultima volta, un esimio esponente del mondo o della gerarchia cattolica ha sollevato un problema etico e morale che non avesse a che fare in qualche modo col sesso.

In effetto guarda il discorso che fanno sulla masturbazione.
Per molti sfigati (soprattutto uomini) la masturbazione è l'unico sistema per conoscere una pò di piacere in un mondo che, sessualmente parlando, non li caga nemmeno di striscio.

La masturbazione (parlo proprio del sesso solitario in quanto tale) non provoca malattie veneree e quindi qui le campagne terroristiche non "funzionano", non provoca "gravidanze indesiderate" e quindi niente aborti e/o contraccettivi, non ti costa esborsi di denaro (quindi niente prostutute).

Nonostante questo la Chiesa Cattolica, che però di pipparoli è piena nei seminari, ha dovuto lo stesso dire che è "peccato..", e ci credo poichè quella solitaria è l'unica forma di sessualità realmente "proletaria" ed alla portata di tutti...

e questo naturalmente non può passare, se proprio uno deve "peccare", che si becchi quantomeno la sifilide o, peggio ancora, l'AIDS così almeno gli si può dire che "se l'è cercato..."

lowenz
18-06-2007, 09:10
Ormai ALCUNI medici cattolici (non i cattolici) vogliono fare anche i filosofi.
Si sono autoinvestiti di questa carica grazie alla recente ribalta della bioetica, ma penso che corrispondano a quelli che fanno parte di gruppi come CL et similia che puntano ad un dominio socioculturale del LORO Cattolicesimo anche sullo stesso Cattolicesimo.

lowenz
18-06-2007, 09:16
praticamente sei come quei negazionisti che a fine guerra affermavano che i tedeschi non avevano compiuto uno sterminio degli ebrei.
Si può obbiettare che magari la chiesa non è arrivatanemmeno lontanamente a tanto, ma fra 20 anni sicuramente avremo un quadro più chiaro di quante vite ha rovinato la chiesa in questi anni.:O
:mbe:
Veramente ha detto che lui si impegnerebbe ad opporsi a tale idiozia qualora qualcuno volesse sostenerla a livello dottrinale.

lowenz
18-06-2007, 09:19
la dott.ssa di Pietro e il dott. Moltisanti non hanno mai esercitato la professione. hanno la stessa conoscenze mediche di Ruini, e uguali sono le conclusioni. si tratta, d'altronde, di moralisti a tempo pieno.
Toh guarda, ecco la conferma di quanto pensavo :D

lowenz
18-06-2007, 09:21
bioetica comunque è l'equivalente di educazione civica al liceo :sofico:
Spero che nessuno dica lo stesso di epistemologia insegnata nei politecnici o mi vedrete infuriato :D

strat09
18-06-2007, 10:32
A beh! Insegnano l'etica della CEI.

fortunatamente nell'ambiente sono ben noti. la DI Pietro è membro del comitato nazionale di bioetica. anche la rivista (proprio rivista, non giornale scientifico) su cui scrivono è ben conosciuta. li conoscono anche gli studenti. in generale si impara presto ad evitarli e non se li fila nessuno :D

E come l'educazione civica dovrebbe essere cosa seria e trattata da gente competente.

perfettamente d'accordo. però a 16 anni un ragazzo difficilmente si interessa ad una materia e trova modo di approfondirla autonomamente.
a 20-21 anni invece, pur restando sostanzialmente deficienti, si è in grado di controllare con maggior accuratezza le fonti, scremare le stupidaggini che ci vengono dette, se necessario cercare testi, documenti, ricerche... insomma io la bioetica me la son studiata da solo

StefAno Giammarco
18-06-2007, 10:38
praticamente sei come quei negazionisti che a fine guerra affermavano che i tedeschi non avevano compiuto uno sterminio degli ebrei.
Si può obbiettare che magari la chiesa non è arrivatanemmeno lontanamente a tanto, ma fra 20 anni sicuramente avremo un quadro più chiaro di quante vite ha rovinato la chiesa in questi anni.:O

Ammetto che non ho capito :confused:

Nevermind
18-06-2007, 10:40
Le motivazioni sono ridicole veramente.

Con quel ragionamento tutti i vaccini sono dei pericoli :D Pure l'antitetano perchè così preso dalla sicurezza di non rischiare la malattia potrei essere portato a giocare con pezzi di ferro appuntiti e arrugginiti e rischiere di farmi male cmq :D

joesun
18-06-2007, 10:42
Le motivazioni sono ridicole veramente.

Con quel ragionamento tutti i vaccini sono dei pericoli :D Pure l'antitetano perchè così preso dalla sicurezza di non rischiare la malattia potrei essere portato a giocare con pezzi di ferro appuntiti e arrugginiti e rischiere di farmi male cmq :D

ma che c'entra, se ti fai male sei liberissimo...

il punto è che NON DEVI TROMBARE!!! :D

StefAno Giammarco
18-06-2007, 10:46
:mbe:
Veramente ha detto che lui si impegnerebbe ad opporsi a tale idiozia qualora qualcuno volesse sostenerla a livello dottrinale.

Esatto, adesso ho capito la critica di Giannola, aveva rovesciato il tutto. Poco male gli capita abbastanza spesso.

StefAno Giammarco
18-06-2007, 10:47
il punto è che NON DEVI TROMBARE!!! :D

Hai perfettamente ragione, pensa che io suonavo la tromba ma ho dovuto smettere altrimenti il mio parroco non mi assolveva ed io andavo all'inferno :read:

joesun
18-06-2007, 10:48
Hai perfettamente ragione, pensa che io suonavo la tromba ma ho dovuto smettere altrimenti il mio parroco non mi assolveva ed io andavo all'inferno :read:

per fortuna, mai avuto di questi problemi :D

StefAno Giammarco
18-06-2007, 10:54
per fortuna, mai avuto di questi problemi :D

Perché tu controfagottavi? Oppure non ti piace suonare?

joesun
18-06-2007, 10:55
Perché tu controfagottavi? Oppure non ti piace suonare?

mai avuto un parroco

StefAno Giammarco
18-06-2007, 10:56
mai avuto un parroco

Se è per questo neanch'io, preferisco le donne.

joesun
18-06-2007, 11:00
Se è per questo neanch'io, preferisco le donne.

:mano:

evelon
18-06-2007, 12:59
Materia del contendere. Si chiama Human papilloma virus la nuova frontiera di confronto etico fra laici e cattolici perché a sollevare il dibattito, in verità negli ultimi mesi di per sé piuttosto infuocato, è la notizia dell'arrivo sul mercato italiano di un vaccino che servirebbe a prevenire da alcuni ceppi di questo virus, causa nelle donne di una serie di patologie all'apparato genitale tra cui il tumore al collo dell'utero. Come già accaduto per l'uso del profilattico oppure per l'accesso all'anestesia epidurale durante il parto, il progresso biomedico e le sue conquiste non vengono infatti recepite in modo univoco nello stesso mondo scientifico, come testimonia appunto il recente studio apparso sulla rivista "Medicina e morale", pubblicata dal centro di bioetica della facoltà di Medicina e chirurgia Agostino Gemelli dell'Università cattolica del Sacro Cuore di Roma. Nella pubblicazione Maria Luisa Di Pietro, Zoya Serebrovska e Dino Moltisanti infatti pongono una riflessione in merito alla promozione da parte del ministero della Salute della vaccinazione alle giovani adolescenti di 12 anni, un'operazione che partirà il prossimo gennaio e che secondo loro dovrebbe essere valutata non solo dal punto di vista clinico, ma anche tenendo conto del "bene globale" della persona. "Il punto - si legge nel testo - è che la vaccinazione generalizzata delle donne è si in grado di proteggerle dal cancro al collo dell'utero, ma questa proposta fa sorgere alcune serie preoccupazioni di carattere etico". Un timore che si lega al fatto che l'Hpv rientra tra le Mst, cioè le malattie sessualmente trasmissibili, le quali destano preoccupazione proprio nei tre studiosi che hanno elaborato il testo: secondo loro infatti il vaccino rischierebbe di comportare "ulteriori cadute di valori, il rafforzamento di una comune accettazione da parte dell'opinione pubblica dei comportamenti sessuali promiscui e probabilmente una maggiore diffusione della malattia". Del resto, aggiungono i ricercatori, "quando sono coinvolte ragazzine minorenni, abbiamo a che fare con persone i cui valori morali sono in formazione e che non sono ancora considerate legalmente responsabili". Una valutazione che trova, nel loro ragionamento, anche un appiglio scientifico nel fatto che "l'infezione da Hpv non è una emergenza sociale" essendo "il risultato di un comportamento a rischio, di una attività sessuale precoce e promiscua". Per questo, chiosano nell'intervento, senza nulla togliere alla "validità medica del vaccino", bisogna comunque "non perdere di vista il bene globale delle ragazzine, che si trovano in una fase molto delicata della loro esistenza".

La risposta critica di uno scienziato laico. La pubblicazione di "Medicina e morale", dal titolo emblematico di "Human papilloma virus vaccines: ethical issues", non convince però il professor Carlo Flamigni, ginecologo e membro del Comitato Nazionale di Bioetica, il quale raggiunto da noi telefonicamente ci ha spiegato il perché del suo scetticismo. "Penso che sia un ragionamento viziato da scarsa preparazione specifica e pratica sul tema - sostiene Flamigni -. Perché non avrebbero fatto una riflessione simile se avessero tenuto conto della grande quantità di donne innocenti che vengono contagiate. Le probabilità di contrarre il virus infatti dipendono certamente dal numero di rapporti sessuali con uomini diversi che ha una donna, ma anche - e forse soprattutto- dal numero di rapporti sessuali con donne diverse che ha ciascuno dei suoi compagni o, per esempio, il suo solo compagno. Questa è una delle ragioni -continua il ginecologo - per cui molte ragazze che hanno un solo partner si trovano affette da Hpv". Ma non basta. La validità scientifica dello studio pubblicato dal centro bioetico del Gemelli è smentita anche da un ulteriore dato, come spiega sempre Flamigni. "Un' altra delle ragioni per cui bisognerebbe essere un po' meno drastici e dogmatici è legata al fatto che ci sono infezioni che non dipendono dalla vita sessuale: le ho riscontrate spesso in ragazze che vivono in comunità e che, per igiene approssimativa, spesso usano asciugami bagnati già utilizzati da altre ragazze oppure si scambiano gli indumenti intimi. C'è una grande quantità di ragazze che ha un unico compagno e una vita sessuale assolutamente "legittima" - per usare concetti che non sono i miei, ma forse appartengono a chi ha scritto questa pubblicazione- e che si trova affetta da Hpv, con un destino che le può portare, se non adeguatamente attente, ad una malattia tumorale. Ecco rispetto a questo, il documento del comitato di bioetica del Gemelli mi sembra vada considerato alla stregua di quanto viene sostenuto in merito al profilattico e alla sua condanna morale. Anzi forse peggio". In verità, il testo dei tre ricercatori dell'università cattolica mette in guardia dalla riduzione della prevenzione dall'Hpv al solo vaccino, rimarcando l'importanza di una campagna di sensibilizzazione morale che tenga conto del "bene globale" della persona. Una motivazione su cui però Flamigni si dice molto scettico e soprattutto stupito: "la prevenzione dalle malattie sessualmente trasmissibili è osteggiata soprattutto dalla Chiesa, così come lo è l'educazione sessuale soprattutto verso le giovani generazioni. Un esempio ci viene dalla stessa interruzione volontaria della gravidanza: la quantità di aborti sarebbe diminuita se si potesse fare una seria campagna a favore della contraccezione, che però è duramente criticata dalla Chiesa, che ritiene illegittimi il 98,9% dei metodi anticoncezionali", spiega il professore.
Flamigni si è espresso criticamente anche sul passaggio in cui si sottolinea che l'Hpv non sia una emergenza sociale: "il fatto di aver instaurato una attenzione così diffusa verso le neoplasie del collo dell'utero fa si che non ci sia una loro diffusione straordinaria, ma questo non inficia l'importanza di rispondere alla esistenza di questo virus. Il problema non è solo la quantità, ma anche la gravità delle malattie", sostiene.
In sostanza, per lui il testo pubblicato dalla rivista di area cattolica appare come "una coperta tirata forzosamente da una parte sola" appigliandosi "ad un ragionamento dalle molte manchevolezza scientifiche".

La malattia e il vaccino. Il vaccino da Hpv è prodotto dalla Cervarix (GlaxoSmithKline) e previene in verità soltanto da quattro ceppi virali, considerati però come i più pericolosi: 11, 6, 16, 18; ne restano esclusi gli altri 162. Autorizzato sul mercato dalla Enea e dall'Aifa, questo vaccino metterebbe al riparo le donne dal possibile contagio (solitamente asintomatico) dal virus papillomatoso, responsabile dei condilomi (lesioni), ma anche della formazione di neoplasie tumorali alla cervice. La ricerca medica ha dimostrato che non c'è cancro del collo dell'utero che non abbia visto una pregressa infezione da Hpv, anche se è altrettanto vero che non necessariamente l'infezione si trasforma in tumore. Sono infatti circa il 96% le donne che rimangono contagiate dal virus, di queste il 60% vive in modo transitorio l'infezione senza conseguenze, cioè guarisce in un anno perché il virus è presente nel soggetto ma non contrae rapporti con il dna delle cellule della donna, mentre il 5% del restante 36%, a seconda della carica virale e della capacità del soggetto, andrà in contro a carcinoma. In totale in Italia sono 300 mila le donne che si ammalano di questo tumore alla cervice, 13 esima causa di morte nel nostro paese, prima o seconda nel Terzo mondo.
Il vaccino per risultare efficace deve essere somministrato alle ragazze prima dell'inizio della loro attività sessuale, per questo il ministero della Salute ha indicato come età di riferimento i 12 anni: dal 2008 saranno le ragazze nate nel 1996 a potere usufruire del vaccino a carico, per quanto riguarda il suo costo, del Sistema sanitario nazionale. Per sconfiggere il tumore della cervice e rendere la vaccinazione totalmente efficace è importante però che le donne si sottopongano comunque al pap test, cioè allo screening a scadenza stabile.
(http://www.aprileonline.info/3387/laici-e-cattolici-divisi-da-un-virus)

Mamma mia...

Sono veramente senza parole di fronte a queste cose... :muro:

ania
18-06-2007, 15:46
http://it.wikipedia.org/wiki/Papillomavirus

http://www.salutedonna.it/infezione_da_papilloma_virus_uma.htm

http://www.salutedonna.it/papilloma%20virus.htm

http://www.sieropositivo.it/default.cfm?channel=38&area=119

http://www.scienzaonline.com/epidemiologia/hpv.html

http://www.papillomavirus.it/

http://www.ecplanet.com/canale/salute-7/prevenzione-83/0/0/11770/it/ecplanet.rxdf

http://www.scienzaonline.com/sessuologia/rilevazione-tipizzazione-quantificazione-human-papilloma.html

http://www.womenews.net/spip3/spip.php?article151

http://www.gyneconline.net/HPV.htm

http://www.gyneconline.net/vaccinohpv.htm

http://www.scienzeonline.org/medicina/human-papilloma-cancro.html

http://www.humanitasalute.it/int_stilidivita.html?id_p=864

http://www.forumsalute.it/Forum/topic.asp?TOPIC_ID=88446



http://en.wikipedia.org/wiki/Gardasil

http://www.gardasil.com/images/ppi_italian.pdf

http://www.emea.europa.eu/humandocs/PDFs/EPAR/gardasil/070306it1.pdf

http://www.vaccinionline.net/index.php?show=11906&pageNum=0

http://www.molecularlab.it/news/archivio/keyword.asp?key=Gardasil

http://www.xagena.it/medicina/azguide/vaccinazione_anti-papilloma.html

http://www.medicinanews.it/news/vaccini/0bed45bd5774ffddc95ffe500024f628.html

http://www.medicinanews.it/news/vaccini/cc0991344c3d760ae42259064406bae1.html

http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5004

http://italiasalute.leonardo.it/News.asp?ID=8014

http://portale.fnomceo.it/Jcmsfnomceo/Jarticolo.jsp?lingua=It&idsezione=28&idarticolo=3167

http://66.102.9.104/search?q=cache:wL5EFg9rBB4J:www.dissal.unige.it/NEWFILES/Supporti/Icardi/HPV.pdf+papilloma+virus&hl=it&ct=clnk&cd=28&gl=it

http://www.roche-diagnostics.it/Info_Salute/HPV/Il_Papilloma_Virus_Umano_HPV.htm

T3d
18-06-2007, 15:48
http://www.forumsalute.it/Forum/topic.asp?TOPIC_ID=88446




quando ho letto "ania" mi aspettavo un post chilometrico. mi hai deluso :cry:




aho eh sto a scherza' :D

Fil9998
18-06-2007, 16:26
4 ceppi coperti e 162 non coperti da questo vaccino...

saranno anche i più diffusi questi ceppi... ma ...


mi sa tanto di OTTIMO SISTEMA per far soldi a spese della collettività.
poi se uno beccca uno dei 162 ... che gli dicono"ovvio, ne copriamo solo 4" ??

Onisem
18-06-2007, 16:27
fortunatamente nell'ambiente sono ben noti. la DI Pietro è membro del comitato nazionale di bioetica. anche la rivista (proprio rivista, non giornale scientifico) su cui scrivono è ben conosciuta. li conoscono anche gli studenti. in generale si impara presto ad evitarli e non se li fila nessuno :D
Si, però è deprimente constatare che nelle università italiane le cattedre sono di gente che "non si fila nessuno". La stessa gente che poi ricopre anche altre cariche a livello nazionale.

D.O.S.
18-06-2007, 16:31
http://it.wikipedia.org/wiki/Papillomavirus

http://www.salutedonna.it/infezione_da_papilloma_virus_uma.htm

http://www.salutedonna.it/papilloma%20virus.htm

http://www.sieropositivo.it/default.cfm?channel=38&area=119

http://www.scienzaonline.com/epidemiologia/hpv.html

http://www.papillomavirus.it/

http://www.ecplanet.com/canale/salute-7/prevenzione-83/0/0/11770/it/ecplanet.rxdf

http://www.scienzaonline.com/sessuologia/rilevazione-tipizzazione-quantificazione-human-papilloma.html

http://www.womenews.net/spip3/spip.php?article151

http://www.gyneconline.net/HPV.htm

http://www.gyneconline.net/vaccinohpv.htm

http://www.scienzeonline.org/medicina/human-papilloma-cancro.html

http://www.humanitasalute.it/int_stilidivita.html?id_p=864

http://www.forumsalute.it/Forum/topic.asp?TOPIC_ID=88446



http://en.wikipedia.org/wiki/Gardasil

http://www.gardasil.com/images/ppi_italian.pdf

http://www.emea.europa.eu/humandocs/PDFs/EPAR/gardasil/070306it1.pdf

http://www.vaccinionline.net/index.php?show=11906&pageNum=0

http://www.molecularlab.it/news/archivio/keyword.asp?key=Gardasil

http://www.xagena.it/medicina/azguide/vaccinazione_anti-papilloma.html

http://www.medicinanews.it/news/vaccini/0bed45bd5774ffddc95ffe500024f628.html

http://www.medicinanews.it/news/vaccini/cc0991344c3d760ae42259064406bae1.html

http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5004

http://italiasalute.leonardo.it/News.asp?ID=8014

http://portale.fnomceo.it/Jcmsfnomceo/Jarticolo.jsp?lingua=It&idsezione=28&idarticolo=3167

http://66.102.9.104/search?q=cache:wL5EFg9rBB4J:www.dissal.unige.it/NEWFILES/Supporti/Icardi/HPV.pdf+papilloma+virus&hl=it&ct=clnk&cd=28&gl=it

http://www.roche-diagnostics.it/Info_Salute/HPV/Il_Papilloma_Virus_Umano_HPV.htm


quando ho letto "ania" mi aspettavo un post chilometrico. mi hai deluso :cry:




aho eh sto a scherza' :D

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joesun
18-06-2007, 16:34
4 ceppi coperti e 162 non coperti da questo vaccino...

saranno anche i più diffusi questi ceppi... ma ...


mi sa tanto di OTTIMO SISTEMA per far soldi a spese della collettività.
poi se uno beccca uno dei 162 ... che gli dicono"ovvio, ne copriamo solo 4" ??

bisogna vedere quali sono i ceppi il cui genoma è più frequentemente riscontrato nelle cellule del carcinoma della cervice.
l'obiettivo non è prevenire i papillomi, ma i carcinomi.

Lorekon
18-06-2007, 16:36
4 ceppi coperti e 162 non coperti da questo vaccino...

saranno anche i più diffusi questi ceppi... ma ...


mi sa tanto di OTTIMO SISTEMA per far soldi a spese della collettività.
poi se uno beccca uno dei 162 ... che gli dicono"ovvio, ne copriamo solo 4" ??

se i 4 ceppi sono i più diffusi (poniamo che coprano la maggior parte delle persone colpite, non so, un 80 % poniamo - numero inventato) oppure che coprano i 4 ceppi più contagiosi, più virulenti o più dannosi, sarebbero soldi cmq ben spesi.

strat09
18-06-2007, 17:17
Si, però è deprimente constatare che nelle università italiane le cattedre sono di gente che "non si fila nessuno". La stessa gente che poi ricopre anche altre cariche a livello nazionale.

dai che c'è di peggio. poi è un'università privata, quindi fanno un po' come pare a loro, dal momento che gli stipendi se li gestiscono autonomamente.

l'importante, ripeto, è che si abbia bene in mente che gli "autori" di questa "ricerca" non fanno i medici.

e questo lo sa benissimo anche il prof. Flamigni che però è un peperino e non perde mai l'occasione per scontrarsi con questi teocon, quando invece sarebbe molto più semplice, una volta tanto, prendere esempio da noi studenti e fregarsene di certe stupidaggini

Onisem
18-06-2007, 18:13
dai che c'è di peggio. poi è un'università privata, quindi fanno un po' come pare a loro, dal momento che gli stipendi se li gestiscono autonomamente.

l'importante, ripeto, è che si abbia bene in mente che gli "autori" di questa "ricerca" non fanno i medici.

e questo lo sa benissimo anche il prof. Flamigni che però è un peperino e non perde mai l'occasione per scontrarsi con questi teocon, quando invece sarebbe molto più semplice, una volta tanto, prendere esempio da noi studenti e fregarsene di certe stupidaggini

Certo che c'è di peggio: io ho studiato in una sede distaccata della facoltà di Medicina dell'Università degli Studi di Udine (statale), il corso di bioetica è stato tenuto da un prete. Gli edifici in cui si tenevano le lezioni erano gentilmente concessi indovina da chi? Dalla curia. Ed una volta ci fu un seminario di nursing transculturale tenuto da un altro monsignore che spiegava con grande erudizione e studiata gestualità quanto sono cattivi e inaffidabili i mussulmani; lo stesso tiene (o teneva) una rubrica in una tv locale dal titolo "pillole di saggezza" (modesto...). E potrei citarne altri. Poi dice perchè sono anticlericale...