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View Full Version : Addebiti diretti del Fisco sul c/c


cprintf
01-06-2007, 11:06
Mi ricorda la "una tantum" di un certo Amato nel 92...

http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=2029&parametro=economia
<<
Il grande vampiro fiscale
Gianluigi Mucciaccio
31/05/2007

Un giovane amico avvocato, ci segnalava il fatto che, leggendo un suo recente estratto conto si era visto, con sorpresa, trattenere una cifra intorno a 500 euro per presunti debiti con il fisco, lamentandosi giustamente della sua proverbiale voracità.
Su questo punto la Confcommercio ha segnalato nei giorni scorsi vere e proprie incursioni del fisco sui conti correnti di molti utenti, ovviamente senza preavviso e senza avere a disposizione alcuno strumento giuridico per tutelarsi.
Infatti il decreto legge numero 262 del 2006 su «Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria», approvato definitivamente il 23 novembre 2006, attribuisce agli esattori libero accesso all’anagrafe dei conti correnti senza il controllo dell’autorità giudiziaria.
Non a caso, con l’introduzione dell’anagrafe fiscale on-line voluta dal duo Visco-Bersani, lo Stato esattore ha accesso a tutti i conti correnti delle persone fisiche e giuridiche, consentendogli non solo di mandare al contribuente cartelle esattoriali insindacabili, ma altresì di procedere automaticamente all’esproprio diretto e immediato sul conto corrente del malcapitato contribuente.
Il bello è che il cittadino, caduto nelle grinfie del grande vampiro fiscale, non ha possibilità di difendersi sia nella fase dell’accertamento e tanto meno in quella successiva dell’escussione dell’equivalente di ciò che, nel nostro diritto privato, è oggetto del noto pignoramento a garanzia di somme di denaro dovute a terzi.
Proprio in quest’ultimo frangente opera la garanzia a tutela del creditore nel rapporto tra privati, con l’intervento del giudice dell’esecuzione a tutela dei diritti rivendicati dai creditori.
Con l’entrata in vigore del nuovo decreto legge nessuna difesa può essere approntata mettendo, di fatto, il contribuente in una posizione di obbligata acquiescenza.

Questa nuova manovra delinea uno scenario estremamente pericoloso e, nel contempo, orwellianamente parlando, dipinge i cittadini come furbi evasori, giustificando l’aggressione portata avanti con sadico cinismo che sta oggettivamente terrorizzando molti contribuenti già sfiduciati da una cronica crisi economica che non lascia spazio, in questi termini, a un rilancio delle attività produttive in ogni settore e che faccia da nuovo propulsore all’intero organismo economico.
I numeri divulgati dalla Confcommercio parlano chiaro: nei primi quattro mesi del 2007 gli accertamenti sono ulteriormente aumentasti del 60% sul 2006.
Non c’è da meravigliarsi che le categorie messe sotto questa dispotica lente di ingrandimento messa a punto dai compagni Visco e Bersani siano commercianti, lavoratori autonomi e quelle piccole imprese che cercano di sopravvivere disperatamente, costituenti la spina dorsale del sistema Paese.
Queste manovre partorite da un determinato rancore - ovvero da odio sociale di chiara connotazione politica e da una demente complicità con il sistema delle Banche Centrali, che sollecitano il «risanamento» di quel debito pubblico frutto del signoreggio, esercitato impunemente - hanno accentuato un malessere ed un forte nervosismo, innalzando una «temperatura sociale» già molto calda.
La stessa Confcommercio segnala che nei prossimi mesi sarà approntata una nuova raffica di 120.000 accertamenti per i contribuenti che ricadano nella gabbia dei cosiddetti studi di settore.

Continua dunque l’alleanza indissolubile Stato vampiro e lobby bancarie ed a rimetterci, ancora una volta, sono i cittadini considerati semplicemente dei numeri su cui giocare barbaramente e paradossalmente senza doverne rendere conto a nessuno.

Gianluigi Mucciaccio


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Che sia per questo che hanno messo i c/c obbligatori per le aziende?

StefAno Giammarco
01-06-2007, 11:10
La legge da accesso ai conti correnti per controlli (ed in verità lo permetteva anche da prima con qualche limite in più) ma in nessun modo permette l'esazione diretta. Ad occhio e croce mi sembrano fesserie.

bluelake
01-06-2007, 12:46
I numeri divulgati dalla Confcommercio parlano chiaro: nei primi quattro mesi del 2007 gli accertamenti sono ulteriormente aumentasti del 60% sul 2006.
il che penso sia solo un bene, no? :mbe:
comunque addebiti del fisco in c/c mi suonano decisamente improbabili se non impossibili, mi sa che quel giovane avvocato non sa leggere gli estratti conto :fagiano:

Kewell
01-06-2007, 13:20
Confermo che sia possibile.
Ad oggi gli esattori hanno accesso ai conti correnti bancari e possono pignorare somme di denaro. Allo stesso modo possono andare a bussare alla porta di clienti del presunto evasore e pignorare i crediti che quest'ultimo vanta nei confronti del proprio cliente.

Fides Brasier
01-06-2007, 13:26
I numeri divulgati dalla Confcommercio parlano chiaro: nei primi quattro mesi del 2007 gli accertamenti sono ulteriormente aumentasti del 60% sul 2006.Non ci vedo nulla di male. Anzi. Quanto piu' aumenta la certezza dei controlli, tantopiu' chi deve pagare, paga. Non dimentichiamoci quanto e' preciso il fisco nei tanto osannati USA ;)Queste manovre partorite da un determinato rancore - ovvero da odio sociale di chiara connotazione politica e da una demente complicità con il sistema delle Banche Centrali, che sollecitano il «risanamento» di quel debito pubblico frutto del signoreggio, esercitato impunemente - hanno accentuato un malessere ed un forte nervosismo, innalzando una «temperatura sociale» già molto calda.E perche' invece non definirle manovre di equita' sociale, volte a far pagare le tasse a tutti?

adele97
01-06-2007, 13:29
Mi toccherà nascondere il mio tesoretto:cry:

Visco, non mi avrai!

tdi150cv
01-06-2007, 13:31
Non ci vedo nulla di male. Anzi. Quanto piu' aumenta la certezza dei controlli, tantopiu' chi deve pagare, paga. Non dimentichiamoci quanto e' preciso il fisco nei tanto osannati USA ;)E perche' invece non definirle manovre di equita' sociale, volte a far pagare le tasse a tutti?

perchè tu credi che coloro che non pagano un bel nulla e dichairano meno hanno conti correnti in questo abominevole paese ???
Se lo credi sei perfettamente ingenuo ...

fabio80
01-06-2007, 13:34
e per i crediti vantati sul fisco, il cittadino italiano può andare direttamente a prenderseli o no?

Fides Brasier
01-06-2007, 13:40
perchè tu credi che coloro che non pagano un bel nulla e dichairano meno hanno conti correnti in questo abominevole paese ???
Se lo credi sei perfettamente ingenuo ...Forse che perche' esistono evasori totali tuttora sconosciuti, dovremmo evitare di fare controlli?
L'ho detto e lo ripeto: garantiamo la certezza dei controlli: in questo modo si aumentera' il numero di quelli motivati a pagare le loro tasse.
Un bel passo avanti rispetto ai condoni del passato :D

Onisem
01-06-2007, 13:44
Mi ricorda la "una tantum" di un certo Amato nel 92...

http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=2029&parametro=economia
<<
Il grande vampiro fiscale
Gianluigi Mucciaccio
31/05/2007

Un giovane amico avvocato, ci segnalava il fatto che, leggendo un suo recente estratto conto si era visto, con sorpresa, trattenere una cifra intorno a 500 euro per presunti debiti con il fisco, lamentandosi giustamente della sua proverbiale voracità.
Su questo punto la Confcommercio ha segnalato nei giorni scorsi vere e proprie incursioni del fisco sui conti correnti di molti utenti, ovviamente senza preavviso e senza avere a disposizione alcuno strumento giuridico per tutelarsi.
Infatti il decreto legge numero 262 del 2006 su «Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria», approvato definitivamente il 23 novembre 2006, attribuisce agli esattori libero accesso all’anagrafe dei conti correnti senza il controllo dell’autorità giudiziaria.
Non a caso, con l’introduzione dell’anagrafe fiscale on-line voluta dal duo Visco-Bersani, lo Stato esattore ha accesso a tutti i conti correnti delle persone fisiche e giuridiche, consentendogli non solo di mandare al contribuente cartelle esattoriali insindacabili, ma altresì di procedere automaticamente all’esproprio diretto e immediato sul conto corrente del malcapitato contribuente.
Il bello è che il cittadino, caduto nelle grinfie del grande vampiro fiscale, non ha possibilità di difendersi sia nella fase dell’accertamento e tanto meno in quella successiva dell’escussione dell’equivalente di ciò che, nel nostro diritto privato, è oggetto del noto pignoramento a garanzia di somme di denaro dovute a terzi.
Proprio in quest’ultimo frangente opera la garanzia a tutela del creditore nel rapporto tra privati, con l’intervento del giudice dell’esecuzione a tutela dei diritti rivendicati dai creditori.
Con l’entrata in vigore del nuovo decreto legge nessuna difesa può essere approntata mettendo, di fatto, il contribuente in una posizione di obbligata acquiescenza.

Questa nuova manovra delinea uno scenario estremamente pericoloso e, nel contempo, orwellianamente parlando, dipinge i cittadini come furbi evasori, giustificando l’aggressione portata avanti con sadico cinismo che sta oggettivamente terrorizzando molti contribuenti già sfiduciati da una cronica crisi economica che non lascia spazio, in questi termini, a un rilancio delle attività produttive in ogni settore e che faccia da nuovo propulsore all’intero organismo economico.
I numeri divulgati dalla Confcommercio parlano chiaro: nei primi quattro mesi del 2007 gli accertamenti sono ulteriormente aumentasti del 60% sul 2006.
Non c’è da meravigliarsi che le categorie messe sotto questa dispotica lente di ingrandimento messa a punto dai compagni Visco e Bersani siano commercianti, lavoratori autonomi e quelle piccole imprese che cercano di sopravvivere disperatamente, costituenti la spina dorsale del sistema Paese.
Queste manovre partorite da un determinato rancore - ovvero da odio sociale di chiara connotazione politica e da una demente complicità con il sistema delle Banche Centrali, che sollecitano il «risanamento» di quel debito pubblico frutto del signoreggio, esercitato impunemente - hanno accentuato un malessere ed un forte nervosismo, innalzando una «temperatura sociale» già molto calda.
La stessa Confcommercio segnala che nei prossimi mesi sarà approntata una nuova raffica di 120.000 accertamenti per i contribuenti che ricadano nella gabbia dei cosiddetti studi di settore.

Continua dunque l’alleanza indissolubile Stato vampiro e lobby bancarie ed a rimetterci, ancora una volta, sono i cittadini considerati semplicemente dei numeri su cui giocare barbaramente e paradossalmente senza doverne rendere conto a nessuno.

Gianluigi Mucciaccio


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Che sia per questo che hanno messo i c/c obbligatori per le aziende?

Mi pare una cosa impossibile, oltre che illegale: o c'è un contenzioso concluso che riconosce un debito nei confronti del fisco con relativo iter di riscossione, oppure non esiste che unilateralmente il fisco prelevi denaro dai conti dei cittadini; in nessun caso.

Kewell
01-06-2007, 13:45
e per i crediti vantati sul fisco, il cittadino italiano può andare direttamente a prenderseli o no?

Ovviamente no. Devi aspettare anni. A volte molti anni.

tdi150cv
01-06-2007, 13:47
Forse che perche' esistono evasori totali tuttora sconosciuti, dovremmo evitare di fare controlli?
L'ho detto e lo ripeto: garantiamo la certezza dei controlli: in questo modo si aumentera' il numero di quelli motivati a pagare le loro tasse.
Un bel passo avanti rispetto ai condoni del passato :D

caro mio i condoni del passato ti hanno portato proprio a conoscere i famosi contribuenti mai esistiti e a recuperare cifre che altrimenti ... non avresti mai avuto ... ed ora se ne raccolgono i frutti ... proprio da quei contribuenti che ora sappiamo esistere !
Per il resto ... ti ripeto che i non paganti continuano a non pagare e continueranno a non pagare perchè titolari di cc a san marino e lussemburgo ...
E al tuo caro paese sta bene cosi' perchè mentre a te fanno credere che c'è interesse alla lotta all'evasore dall'altra parte , loro il tuo caro governo che tanto fa le cose per bene , percepisce soldi da San Marino e i vari paradisi fiscali per il silenzio bancario !
Purtroppo il problema di questo paese e' l'ingenuita' della gente che ragiona senza conoscere come si muovono queste cose ...

Fides Brasier
01-06-2007, 13:52
caro mio i condoni del passato ti hanno portato proprio a conoscere i famosi contribuenti mai esistiti e a recuperare cifre che altrimenti ... non avresti mai avuto ... Ma quando mai :D
Gli evasori totali che sono stati scoperti non avevano mica aderito al condono, altrimenti non sarebbero nemmeno considerati evasori in quanto condonati :asd:

Onisem
01-06-2007, 13:53
caro mio i condoni del passato ti hanno portato proprio a conoscere i famosi contribuenti mai esistiti e a recuperare cifre che altrimenti ... non avresti mai avuto ... ed ora se ne raccolgono i frutti ... proprio da quei contribuenti che ora sappiamo esistere !
Per il resto ... ti ripeto che i non paganti continuano a non pagare e continueranno a non pagare perchè titolari di cc a san marino e lussemburgo ...
E al tuo caro paese sta bene cosi' perchè mentre a te fanno credere che c'è interesse alla lotta all'evasore dall'altra parte , loro il tuo caro governo che tanto fa le cose per bene , percepisce soldi da San Marino e i vari paradisi fiscali per il silenzio bancario !
Purtroppo il problema di questo paese e' l'ingenuita' della gente che ragiona senza conoscere come si muovono queste cose ...

Eccolo: le maggiori entrate fiscali sono merito dei passati condoni. Un genio.

Kewell
01-06-2007, 14:01
Mi pare una cosa impossibile, oltre che illegale: o c'è un contenzioso concluso che riconosce un debito nei confronti del fisco con relativo iter di riscossione, oppure non esiste che unilateralmente il fisco prelevi denaro dai conti dei cittadini; in nessun caso.

Questo il comunicato stampa:

http://www.confconsumatori.com/news.asp?id=460

COMUNICATO STAMPA:

Pignoramenti esattoriali, Confconsumatori chiede l’immediata modifica del Decreto Legge 262/2006


Parma, 8 maggio 2007 - Confconsumatori ha appreso che, in alcune province italiane, le società private incaricate dallo Stato di riscuotere tributi, tasse e sanzioni hanno avviato i primi pignoramenti dei conti correnti di malcapitati cittadini, secondo la procedura ridisegnata nel secondo decreto legge 262/2006.

Tale normativa riconosce agli esattori libero accesso all’anagrafe dei conti correnti senza il controllo dell’autorità giudiziaria, ponendosi così in una ingiusta posizione di vantaggio rispetto a tutti gli altri creditori pubblici o privati. In aggiunta, la nuova disciplina prevede l’espropriazione diretta ovvero l’obbligo per il terzo, anche per la banca presso la quale si tiene il conto corrente, di pagare direttamente all’esattore senza la necessaria vigilanza del Giudice delle Esecuzione, come invece accade in tutti gli altri pignoramenti presso terzi. Ad oggi, diverse persone si sono viste così letteralmente sottrarre dai propri conti correnti somme ingenti, a copertura di cartelle esattoriali e quindi per presunti debiti.

Confconsumatori contesta la legittimità di tale procedura, dal momento che il controllo dell’autorità giudiziaria, previsto in tutte le forme di espropriazione, è presidio necessario affinché al cittadino-debitore venga garantito il diritto di difesa e venga controllata anche d’ufficio la sussistenza formale del credito, la regolarità delle notifiche, la pignorabilità del bene ecc..

Per questo motivo, Confconsumatori ha chiesto la revisione della normativa del Governo, affinché venga velocemente cancellata tale procedura, più adatta alle riscossioni delle gabelle del sovrano che alle tasse di uno Stato civile.

Comunque esiste eccome. In caso di accertamento esiste l'iscrizione provvisoria a ruolo che rende le somme esigibili. Questo anche se poi in fase di contenzioso il contribuente dimostrerà la propria innocenza (è proprio il caso di di dire "dimostrerà di essere innocente" perché sempre più esistono presunzione che portano all'inversione dell'onere della prova).

EDIT: ovviamente dopo che un contribuente ha visto un ricorso l'Erario deve rimborsargli le somme versate. Ma come detto prima è tutt'altro che veloce.

fabio80
01-06-2007, 14:07
Ovviamente no. Devi aspettare anni. A volte molti anni.

come sempre, trattamento a senso unico.;)

flisi71
01-06-2007, 14:22
caro mio i condoni del passato ti hanno portato proprio a conoscere i famosi contribuenti mai esistiti e a recuperare cifre che altrimenti ... non avresti mai avuto ... ed ora se ne raccolgono i frutti ... proprio da quei contribuenti che ora sappiamo esistere !
....


Questa è bella!
:sofico:
Per aderire a gran parte dei condoni* condizione necessaria sia quella di avere un qualche posizione aperta con il fisco (sovente, in questo caso, un contenzioso), e quindi ovviamente questo significa essere già conosciuti....



Ciao

Federico


*non per quello edilizio......

Kewell
01-06-2007, 14:29
Quoto.
Mi pare che gli evasori totali fossero proprio esclusi dal condono...:fagiano:

-kurgan-
01-06-2007, 14:40
vista la fonte mi permetto di dubitare sulla veridicità di quanto riportato :D

tdi150cv
01-06-2007, 15:11
Questa è bella!
:sofico:
Per aderire a gran parte dei condoni* condizione necessaria sia quella di avere un qualche posizione aperta con il fisco (sovente, in questo caso, un contenzioso), e quindi ovviamente questo significa essere già conosciuti....



Ciao

Federico


*non per quello edilizio......


mi sa che ti sbagli proprio ... ma mi informo ...

LUVІ
01-06-2007, 15:15
Questa è bella!
:sofico:
Per aderire a gran parte dei condoni* condizione necessaria sia quella di avere un qualche posizione aperta con il fisco (sovente, in questo caso, un contenzioso), e quindi ovviamente questo significa essere già conosciuti....



Ciao

Federico


*non per quello edilizio......

Uttio :asd:

sempreio
01-06-2007, 15:19
be io non ci trovo nulla di male, se non fosse che i fondi neri vengono portati nei paradisi fiscali quindi alla fine colpirà solo i piccoli, ma la cosa non mi dispiace comunque

Fides Brasier
01-06-2007, 15:58
mi sa che ti sbagli proprio ... ma mi informo ...Ti aiuto io:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2002/12_Dicembre/12/politica.shtml Arriva il condono, esclusi gli evasori totali

tdi150cv
01-06-2007, 16:13
Ti aiuto io:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2002/12_Dicembre/12/politica.shtml

a questa mi e' nuova ... ma senti un po' quindi per i condoni dei beni immobili ?

bjt2
01-06-2007, 20:24
Ovviamente no. Devi aspettare anni. A volte molti anni.

A me sono arrivati 15 giorni fa 500 euro di rimborso IRPEF del 2003... :D Con 20 euro di interessi! :ciapet:

Onisem
01-06-2007, 20:33
Questo il comunicato stampa:

http://www.confconsumatori.com/news.asp?id=460



Comunque esiste eccome. In caso di accertamento esiste l'iscrizione provvisoria a ruolo che rende le somme esigibili. Questo anche se poi in fase di contenzioso il contribuente dimostrerà la propria innocenza (è proprio il caso di di dire "dimostrerà di essere innocente" perché sempre più esistono presunzione che portano all'inversione dell'onere della prova).

EDIT: ovviamente dopo che un contribuente ha visto un ricorso l'Erario deve rimborsargli le somme versate. Ma come detto prima è tutt'altro che veloce.

Beh, è una schifezza di sistema: il fisco dovrebbe poter prelevare denaro da un conto di privato cittadino solo dopo la conclusione del contenzioso e dimostrazione di colpevolezza, non quando ne ha voglia/bisogno o su basi che poi possono rivelarsi inesatte.

Kewell
01-06-2007, 21:13
Beh, è una schifezza di sistema: il fisco dovrebbe poter prelevare denaro da un conto di privato cittadino solo dopo la conclusione del contenzioso e dimostrazione di colpevolezza, non quando ne ha voglia/bisogno o su basi che poi possono rivelarsi inesatte.

A dire il vero oggi ho approfondito la questione ed ho trovato questo:

http://www.unioneconsulenti.it/article.php?sid=1492

Pignoramento dei crediti presso terzi

Di rilevante interesse è la previsione contenuta nell’articolo 2, comma 6, del decreto, con cui è stato inserito nel d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602 l’articolo 72-bis) - “Pignoramento dei crediti verso terzi” – contenente una nuova procedura per il pignoramento dei crediti che il debitore vanti nei confronti di terzi.

E’, infatti, previsto che l’atto di pignoramento, da redigere nella forma prescritta dall’articolo 543 del codice di procedura civile, contenga l’ordine al terzo di pagare il debito direttamente al concessionario, fino alla concorrenza del credito per il quale si procede, in luogo della citazione del terzo a comparire davanti al giudice per rendere la dichiarazione di cui all’articolo 547 c.p.c.

Il pagamento deve essere effettuato nel termine di quindici giorni dalla notifica dell’atto di pignoramento con riferimento a somme per le quali il diritto alla percezione sia maturato anteriormente alla data di notifica e per le restanti somme alle rispettive scadenze.

La nuova procedura non può trovare applicazione per i crediti pensionistici ed incontra i limiti di pignorabilità delle somme dovute a titolo di stipendio, salario o altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, previsti dai commi quarto, quinto e sesto dell’articolo 543 del codice di rito.

In caso di inottemperanza all'ordine di pagamento si procede, previa citazione del terzo intimato e del debitore, secondo le norme del codice di procedura civile.

Poteri degli agenti della riscossione

Il comma 7 incrementa i poteri degli agenti della riscossione, modificando l’articolo 35 del d.l. n. 223 del 2006.

È stato previsto che, in caso di morosità per somme iscritte a ruolo complessivamente superiori a venticinquemila euro, gli agenti della riscossione, al fine di acquisire copia della documentazione di tutti i crediti verso terzi di cui risulti titolare il debitore moroso, possono esercitare le facoltà ed i poteri previsti dall’articolo 33 del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 e dall’articolo 53 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633. Si tratta delle norme che disciplinano accessi, ispezioni e verifiche da parte degli uffici dell’amministrazione finanziaria e della Guardia di finanza in materia di imposte sui redditi e di imposta sul valore aggiunto.

La norma, da un lato, chiarisce la finalità per cui è consentito l’esercizio dei suddetti poteri e facoltà, ossia “… acquisire copia di tutta la documentazione utile all’individuazione dell’importo dei crediti di cui i debitori morosi siano titolari nei confronti di soggetti terzi”, dall’altro prevede la previa autorizzazione del direttore generale.

Il limite dei venticinquemila euro, previsto per l’applicazione della disposizione in esame, deve essere calcolato in relazione all’ammontare complessivo dei debiti iscritti a ruolo e non alle singole partite che hanno dato luogo all’iscrizione.

Quindi la questione risulta ridimensionata.
Tuttavia resta il fatto che vale il detto "solve et repete": prima paga e poi, semmai, chiedi il rimborso.
Diciamo che queste norme rendono solo (si fa per dire) più efficace la riscossione, sebbene il contribuente possa avere comunque ragione.