Ominobianco
22-05-2007, 23:47
Il 29 ottobre 2004 si svolse a Roma la cerimonia della firma del Trattato che adottava una Costituzione per l’Europa.
Questa era nata dopo il lungo e difficile lavoro della Convenzione Europea.
Ora dopo 3 anni da quella data 18 paesi su 27 hanno ratificato quella costitzuione cioè i 2/3 dei paesi membri.
Tutto questo lavoro sembra però che possa essere vanificato.
Il nuovo presidente francese Sarkozy infatti ha dichiarato di essere contrario a questa Costitzione e di non essere intenzionato a richiamare i Francesi a un nuovo referendum su un testo che hanno già bocciato.
In sostanza propone di mandare all'aria tutto questo lavoro e di stilare un nuovo trattato che non si chiami più Costituzione e che in quanto trattato non preveda più una ratifica referendaria e che sia un testo semplificato e più leggero rispetto a quello Costitzionale attuale.
Eppure questa Costituzione aveva raggiunto importanti novità e innovazioni verso un'Europa sempre più unita ed efficente:
-Il Parlamento Europeo ora elegge il Presidente della Commissione Europea; può avere un massimo di 750 seggi con un minimo di 6 per Stato.
-Viene abolita la presidenza a rotazione del Consiglio dell'Unione Europea: si instaura un presidente stabile, eletto a maggioranza qualificata dal Consiglio stesso con un mandato di due anni e mezzo rinnovabile una sola volta; esso ha gli stessi compiti del presidente di turno attuale e rappresenta l'Unione europea (un po' come il nostro presidente della Repubblica).
-Viene introdotta la figura del Ministro degli Affari Esteri dell'Unione: esso riassume in sé e dunque elimina le precedenti figure dell'Alto Segretario per la Politica Estera e di Sicurezza Comune e del Commissario alle Relazioni Esterne; guida la politica estera dell'Unione, è vicepresidente della commissione, presiede il Consiglio Affari Esteri, è eletto a maggioranza qualificata dal Consiglio Europeo con l'accordo del Presidente di Commissione.
-Viene abolita la struttura in 3 pilastri e creata un'organizzazione unica che racchiude le precedenti Comunità Europee e l'Unione Europea.
-Viene sancita la personalità giuridica dell'Unione europea (finora riconosciuta solo alle Comunità Europee).
-Vengono formalmente enunciati i campi in cui l'Unione dispone di competenza esclusiva, quelli di competenza concorrente con i singoli Stati membri e quelli in cui ha solo competenza per azioni di sostegno.
-Ora il Consiglio europeo e il Consiglio dei Ministri dell'Unione non adottano più le scelte con la precedente ponderazione dei voti stabilita dal Trattato di Nizza, ma con la formula della maggioranza qualificata: una risoluzione o una legge è approvata con il voto favorevole del 55% degli Stati membri (minimo di 15) che rappresentino il 65% della popolazione europea; la minoranza di blocco deve comprendere almeno quattro Stati. Anche se questa nuova formulazione viene presentata come un'innovazione decisiva, in realtà la "Costituzione" si limita a prendere atto del permanere di questi "organismi" intergovernativi, che non sono altro che una conferenza internazionale semipermanente.
-La Commissione Europea resterà fino al 2014 composta da un componente per Stato membro (dunque 27 membri dopo il 2007); in seguito sarà composta da un numero di membri pari ai 2/3 degli Stati membri e funzionerà a rotazione.
-Le decisioni all'unanimità, che prima bloccavano il processo decisionale dell'Unione, restano ora solo per la politica estera e di difesa comune e per la fiscalità sono abolite riguardo il settore della giustizia.
-Cittadini dell'Unione in numero di almeno un milione appartenenti a più Stati membri possono ora invitare formalmente la Commissione a legiferare su un tema da loro ritenuto importante; questa è una delle opzioni più democratiche attuate dalla Costituzione.
Proprio oggi Prodi in visita al Parlamento Europeo propone di utilizzare l'avanzamento a 2 velocità come già in altre occasioni è stato utilizzato così da non perdere questo patrimonio di lavoro fin ora raggiunto:
«l'Italia,Paese che da sempre crede profondamente nell'Europa, ritiene di avere oggi un dovere in più. Quello di immaginare, o cominciare ad immaginare, come permettere ai Paesi che lo desiderino di andare avanti davvero nella costruzione dell'unità dell'Europa. Credo che non si debba necessariamente procedere tutti insieme, alla stessa velocità. Mi auguro e farò in modo che sia così, ma mi rendo conto che non è sempre possibile».
«Già oggi d'altra parte alcune delle scelte politiche più significative dell'Europa, come l'euro e lo spazio Schengen, sono state realizzate solo da alcuni Stati membri. Non contro qualcuno; senza escludere gli altri, ma tenendo la porta aperta, ed è stata una scelta rispettata da quanti a suo tempo non si sentirono ancora pronti per andare verso una certa direzione. Ecco, io auspico che in futuro prevalga questo approccio costruttivo e che abbia la meglio su ogni tentazione di veto».
Se si butta via tutto il lavoro fatto fin ora queste novità saranno cestinate senza nemmeno essere entrare in vigore.
Nella recente Dichiarazione di Berlino del 25 marzo 2007 i paesi membri si sono impegnati a trovare una soluzione a questa questione prima delle elezioni europee del 2009.
Come andrà a finire?cosa vi asupicate?e cosa ne pensate in generale a riguardo?
Questa era nata dopo il lungo e difficile lavoro della Convenzione Europea.
Ora dopo 3 anni da quella data 18 paesi su 27 hanno ratificato quella costitzuione cioè i 2/3 dei paesi membri.
Tutto questo lavoro sembra però che possa essere vanificato.
Il nuovo presidente francese Sarkozy infatti ha dichiarato di essere contrario a questa Costitzione e di non essere intenzionato a richiamare i Francesi a un nuovo referendum su un testo che hanno già bocciato.
In sostanza propone di mandare all'aria tutto questo lavoro e di stilare un nuovo trattato che non si chiami più Costituzione e che in quanto trattato non preveda più una ratifica referendaria e che sia un testo semplificato e più leggero rispetto a quello Costitzionale attuale.
Eppure questa Costituzione aveva raggiunto importanti novità e innovazioni verso un'Europa sempre più unita ed efficente:
-Il Parlamento Europeo ora elegge il Presidente della Commissione Europea; può avere un massimo di 750 seggi con un minimo di 6 per Stato.
-Viene abolita la presidenza a rotazione del Consiglio dell'Unione Europea: si instaura un presidente stabile, eletto a maggioranza qualificata dal Consiglio stesso con un mandato di due anni e mezzo rinnovabile una sola volta; esso ha gli stessi compiti del presidente di turno attuale e rappresenta l'Unione europea (un po' come il nostro presidente della Repubblica).
-Viene introdotta la figura del Ministro degli Affari Esteri dell'Unione: esso riassume in sé e dunque elimina le precedenti figure dell'Alto Segretario per la Politica Estera e di Sicurezza Comune e del Commissario alle Relazioni Esterne; guida la politica estera dell'Unione, è vicepresidente della commissione, presiede il Consiglio Affari Esteri, è eletto a maggioranza qualificata dal Consiglio Europeo con l'accordo del Presidente di Commissione.
-Viene abolita la struttura in 3 pilastri e creata un'organizzazione unica che racchiude le precedenti Comunità Europee e l'Unione Europea.
-Viene sancita la personalità giuridica dell'Unione europea (finora riconosciuta solo alle Comunità Europee).
-Vengono formalmente enunciati i campi in cui l'Unione dispone di competenza esclusiva, quelli di competenza concorrente con i singoli Stati membri e quelli in cui ha solo competenza per azioni di sostegno.
-Ora il Consiglio europeo e il Consiglio dei Ministri dell'Unione non adottano più le scelte con la precedente ponderazione dei voti stabilita dal Trattato di Nizza, ma con la formula della maggioranza qualificata: una risoluzione o una legge è approvata con il voto favorevole del 55% degli Stati membri (minimo di 15) che rappresentino il 65% della popolazione europea; la minoranza di blocco deve comprendere almeno quattro Stati. Anche se questa nuova formulazione viene presentata come un'innovazione decisiva, in realtà la "Costituzione" si limita a prendere atto del permanere di questi "organismi" intergovernativi, che non sono altro che una conferenza internazionale semipermanente.
-La Commissione Europea resterà fino al 2014 composta da un componente per Stato membro (dunque 27 membri dopo il 2007); in seguito sarà composta da un numero di membri pari ai 2/3 degli Stati membri e funzionerà a rotazione.
-Le decisioni all'unanimità, che prima bloccavano il processo decisionale dell'Unione, restano ora solo per la politica estera e di difesa comune e per la fiscalità sono abolite riguardo il settore della giustizia.
-Cittadini dell'Unione in numero di almeno un milione appartenenti a più Stati membri possono ora invitare formalmente la Commissione a legiferare su un tema da loro ritenuto importante; questa è una delle opzioni più democratiche attuate dalla Costituzione.
Proprio oggi Prodi in visita al Parlamento Europeo propone di utilizzare l'avanzamento a 2 velocità come già in altre occasioni è stato utilizzato così da non perdere questo patrimonio di lavoro fin ora raggiunto:
«l'Italia,Paese che da sempre crede profondamente nell'Europa, ritiene di avere oggi un dovere in più. Quello di immaginare, o cominciare ad immaginare, come permettere ai Paesi che lo desiderino di andare avanti davvero nella costruzione dell'unità dell'Europa. Credo che non si debba necessariamente procedere tutti insieme, alla stessa velocità. Mi auguro e farò in modo che sia così, ma mi rendo conto che non è sempre possibile».
«Già oggi d'altra parte alcune delle scelte politiche più significative dell'Europa, come l'euro e lo spazio Schengen, sono state realizzate solo da alcuni Stati membri. Non contro qualcuno; senza escludere gli altri, ma tenendo la porta aperta, ed è stata una scelta rispettata da quanti a suo tempo non si sentirono ancora pronti per andare verso una certa direzione. Ecco, io auspico che in futuro prevalga questo approccio costruttivo e che abbia la meglio su ogni tentazione di veto».
Se si butta via tutto il lavoro fatto fin ora queste novità saranno cestinate senza nemmeno essere entrare in vigore.
Nella recente Dichiarazione di Berlino del 25 marzo 2007 i paesi membri si sono impegnati a trovare una soluzione a questa questione prima delle elezioni europee del 2009.
Come andrà a finire?cosa vi asupicate?e cosa ne pensate in generale a riguardo?