View Full Version : Boston: la rete elettrica rischia di scoppiare
LightIntoDarkness
18-05-2007, 12:24
da http://petrolio.blogosfere.it/2007/05/boston-la-rete-elettrica-rischia-di-scoppiare.html
Tempi bui per la costa Orientale degli USA.
Il Boston Herald, in un allarmante articolo, annuncia che la rete elettrica del Massachusetts è sull'orlo del collasso.
Con le temperature già in rialzo, e l'estate in arrivo, molte comunità del Massachusetts potranno dover affrontare blackouts - e persino esplosioni - da migliaia di pericolosi e sovraccarichi trasformatori elettrici.
Documenti in possesso del giornale dimostrano che più di 12.000 trasformatori stanno operando del 200% al di sopra della capacità, e alcuni addirittura al 900% oltre lo standard.
I sindacati sostengono che i sovraccarichi stanno spingendo la rete elettrica dello Stato al limite e si attendono blackout per l'estate.
Il problema statunitense (non conosco la situazione italiana) è una rete elettrica vecchia come il cucco (http://www.usatoday.com/money/industries/energy/2006-07-27-power-grid-usat_x.htm), da dinosauri l'ha definita qualcuno.
Non viene aggiornata né mantenuta da decenni.
weather65
18-05-2007, 12:27
...appunto...invece di far guerre in giro per il mondo che pensino a riammordernarla...:cool:
FastFreddy
18-05-2007, 12:30
In effetti negli Usa e buona parter del sudamerica stanno ancora coi 110V, mentre nel resto del mondo il voltaggio operativo delle utilizzazioni domestiche è andato via via aumentando (in italia ad esempio si è passati dai 220 ai 230 e ora ai 240)
le linee elettriche americane sono private ma soprattutto sono spezzettate in miliardi di aziende.
un casino insomma.
FastFreddy
18-05-2007, 12:31
le linee elettriche americane sono private ma soprattutto sono spezzettate in miliardi di aziende.
un casino insomma.
Possono continuare ad essere spezzettate, l'importante è che rispettino gli stessi standard
Possono continuare ad essere spezzettate, l'importante è che rispettino gli stessi standard
il problema è la gestione decentralizzata e uno scompenso degli investimenti sulle reti elettriche tra le diverse aree geografiche.
è nota la situazione elettrica americana.
fsdfdsddijsdfsdfo
18-05-2007, 12:36
l'energia diventa ogni giono un problema piu impellente...
FastFreddy
18-05-2007, 12:37
l'energia diventa ogni giono un problema piu impellente...
Ma qua il problema non è la carenza d'energia, ma il trasporto della stessa, fatto su linee non più in grado di gestire il carico a cui sono sottoposte.
Northern Antarctica
18-05-2007, 12:38
Un trasformatore al 200% può funzionare solo per pochi minuti (tempo che cresce all'aumentare delle dimensioni: più è grande, maggiore è l'inerzia termica). Al 900% esso funziona praticamente in corto circuito, cosa sostenibile per due-tre secondi.
Sempreché le protezioni, tarate al 120-130%, non intervengano prima (come ovviamente succede, specie per i trasformatori di distribuzione che in America sono protetti con fusibili).
Che ci possano essere dei sovraccarichi d'accordo, ma non in questi termini.
Northern Antarctica
18-05-2007, 12:43
In effetti negli Usa e buona parter del sudamerica stanno ancora coi 110V, mentre nel resto del mondo il voltaggio operativo delle utilizzazioni domestiche è andato via via aumentando (in italia ad esempio si è passati dai 220 ai 230 e ora ai 240)
No, in Italia ci si è fermati ai 230: l'armonizzazione delle tensioni prevedeva che in 20 anni (a partire dal 1° Luglio 1983, data di emissione della IEC 38 - la data "limite" è stata il 1° Luglio 2003) i Paesi con la tensione a 220 (come l'Italia) e quelli con la tensione a 240 (UK, Medio Oriente) migrassero gradualmente verso la tensione intermedia di 230 V, sia a livello di apparecchiature prodotte che di tensione di rete.
FastFreddy
18-05-2007, 12:49
No, in Italia ci si è fermati ai 230: l'armonizzazione delle tensioni prevedeva che in 20 anni (a partire dal 1° Luglio 1983, data di emissione della IEC 38 - la data "limite" è stata il 1° Luglio 2003) i Paesi con la tensione a 220 (come l'Italia) e quelli con la tensione a 240 (UK, Medio Oriente) migrassero gradualmente verso la tensione intermedia di 230 V, sia a livello di apparecchiature prodotte che di tensione di rete.
Ah ok, Grazie! Mi son fatto ingannare dalle targhette degli elettrodomestici recenti, tutte tarate a 240V :p
Un trasformatore al 200% può funzionare solo per pochi minuti (tempo che cresce all'aumentare delle dimensioni: più è grande, maggiore è l'inerzia termica). Al 900% esso funziona praticamente in corto circuito, cosa sostenibile per due-tre secondi.
Sempreché le protezioni, tarate al 120-130%, non intervengano prima (come ovviamente succede, specie per i trasformatori di distribuzione che in America sono protetti con fusibili).
Che ci possano essere dei sovraccarichi d'accordo, ma non in questi termini.
ma infatti, da come l'han messa giù pare che non ci sia manco uno straccio di protezione della rete :mbe:
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