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View Full Version : [p2p-pirateria]Potete spiegarmi meglio questa notizia??


(neo)
26-04-2007, 11:52
Ciao ragazzi. Allora stavo leggendo questa notizia sulla pirateria e il download illegale, non so se se ne stia già parlando qua sul forum, cmq vorrei sapere se è una cosa che l'unione europea ha approvato, e quindi ora anche in italia non è + reato scaricare per uso personale.
Leggete e ditemi perchè non ho capito benissimo.
Grazie.
http://www.repubblica.it/2005/d/sezioni/scienza_e_tecnologia/p2p2/sanzioni-download/sanzioni-download.html

nomeutente
26-04-2007, 12:04
Metto le mani avanti: discussioni favorevoli alla pirateria non sono ammesse in alcuna sezione del forum.
In questa, visto che si tratta di un tema di attualità, è consentito discuterne senza fare apologia di attività illecite.
Sottolineo che anche se un'azione non è sanzionata con il carcere non significa che l'azione non sia più un reato (può essere sanzionata diversamente).

Ziosilvio
26-04-2007, 12:05
Scaricare e diffondere file protetti da diritto d'autore rimane reato.
Se però il reo è un singolo che lo ha fatto per uso personale, rischia una multa ma non il carcere.
Chi invece lo fa su larga scala, magari in una vera e propria associazione, va in galera.

Una buona notizia è che la normativa non riguarda i brevetti.
Questo perché chi fa ricerca, è semplicemente troppo esposto al rischio di violare un qualche brevetto sperduto registrato eoni addietro da qualche azienducola che magari lo usa solo come arma legale estortoria.

(neo)
26-04-2007, 12:09
Ma insomma sta notizia riguarda un singolo caso? Non è qualcosa di generale? :confused:

CoreDump
26-04-2007, 13:03
Ma insomma sta notizia riguarda un singolo caso? Non è qualcosa di generale? :confused:

Dai un'occhiata su punto informatico :

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1938302&r=PI

comunque tieni conto che noi ( grazie alla legge urbani ) abbiamo già il penale
se infrangi il diritto d'autore ( pirateria e affini )
quindi da questo punto di vista non mi sembra che cambi molto, quello che mi preoccupa piuttosto e che si parla di squadre
investigative civili, cioè le società ( major ) possono assumere persone per fare indagini in collaborazione con le forze
per contrastare la pirateria, se poi questo venga usato contro il singolo utilizzatore di p2p confronto alla società
pirata che ci lucra sopra non mi è dato saperlo, altro punto preoccupante e la blindatura totale dei dispositivi hardware
cioè invece di andare verso il drm free cè il rischio che ci troviamo tra un pò di anni con tutti i tipi di connessioni
tra dispositivi e dispositivi stessi blindatissimi e questo ovviamente andrebbe a discapito dell'utente finale visto che per
esempio non potrebbe trasferire un file mp3 scaricato legalmente da un lettore di una certa marca ad un altro :muro:
ovviamente non sono assolutamente d'accordo con questa direttiva che credo
sia stata approvata in fretta e furia su forte
spinta delle major del settore, l'unica nota apparentemente positiva e il fatto che i brevetti software ne sono rimasti fuori ;)

Paganetor
26-04-2007, 13:41
il guaio è che "teoricamente" hai diritto a cose come la "copia personale", ma ti ritrovi con i supporti illeggibili (mi è capitato con un CD audio, mi pare di Ramazzotti: mi impallava il PC)

o di film in DVD dei quali devi sorbirti tutto lo spot anti-pirateria (ma se l'ho comprato originale cosa mi fai vedere quegli spot? :rolleyes: ). O, peggio ancora, i trailer non skippabili (appena inserito il dvd mi costringe a vedere un trailes senza poter andare subito al menu)

non parliamo delle tasse siae tipo "equo compenso" che se no viene fuori un putiferio...

ok, la pirateria è sbagliata, ma chi tutela la gente che compra materiale originale?

Feric Jaggar
26-04-2007, 13:46
Metto le mani avanti: discussioni favorevoli alla pirateria non sono ammesse in alcuna sezione del forum.
In questa, visto che si tratta di un tema di attualità, è consentito discuterne senza fare apologia di attività illecite.
Sottolineo che la depenalizzazione di un'azione non significa che l'azione cessi di essere un reato (semplicemente è sanzionata con pene diverse dal carcere).

Le sanzioni penali sono: ammenda e arresto (contravvenzioni), multa e reclusione (delitti). Poi ci sono le pene alternative, sostitutive ed accessorie, che possono essere di natura anche molto diversa. Ma se non è prevista in via principale una delle quattro che ho menzionato, non si può parlare di reato. Per quanto riguarda la "multa" e la "contravvenzione", nel modo di parlare diffuso si fa spesso confusione tra multa e sanzione amministrativa, e tra contravvenzione e infrazione amministrativa.

Tanto mi risulta, poi se i miei studi sono troppo vecchi per far fede, beh, cedo il passo...:)

nomeutente
26-04-2007, 14:09
Tanto mi risulta, poi se i miei studi sono troppo vecchi per far fede, beh, cedo il passo...:)

Piuttosto chiedo scusa io per aver parlato a sproposito di "depenalizzazione" intendendo l'assenza di carcere. Comunque penso sia chiaro, soprattutto grazie alla tua precisazione ;)

onesky
26-04-2007, 14:15
Metto le mani avanti: discussioni favorevoli alla pirateria non sono ammesse in alcuna sezione del forum.
In questa, visto che si tratta di un tema di attualità, è consentito discuterne senza fare apologia di attività illecite.
Sottolineo che la depenalizzazione di un'azione non significa che l'azione cessi di essere un reato (semplicemente è sanzionata con pene diverse dal carcere).
ma veramente depenalizzazione significa proprio che cessa di essere un reato perchè priva di una sanzione penale.
Casomai puo restare come condotta illecita sanzionata amministrativamente.
(cmq ho compreso il succo del post..)

nomeutente
26-04-2007, 14:17
ma veramente depenalizzazione significa proprio che cessa di essere un reato perchè priva di una sanzione penale.


Infatti ho chiesto scusa per l'imprecisione, ma è meglio se edito così ci si capisce meglio fin dal principio ;)

onesky
26-04-2007, 14:18
UPDATE 25 APRILE - Strasburgo - Come temevano in molti e nonostante una mobilitazione che soprattutto nell'ultimo mese ha preso corpo la proposta di direttiva IPRED2 ora proposta non è più: nelle scorse ore il Parlamento Europeo l'ha votata (374 a favore, 278 contro), approvando alcuni emendamenti e di fatto dando via libera ad una normativa che tanti hanno definito frettolosa e che è destinata ad avere un forte impatto per l'intera Unione Europea. IPRED2, come noto, è una direttiva che prende di mira la contraffazione e la pirateria, tentando di armonizzare gli ordinamenti dei diversi paesi.


Su uno dei fronti più caldi di IPRED2, quello delle squadre investigative comuni di forze dell'ordine e detentori dei diritti, gli emendamenti approvati correggono di qualche grado il tiro. Se prima i detentori dei diritti potevano "contribuire" ora possono "cooperare", nell'ambito di un quadro che gli stati membri, nel recepire la direttiva, dovranno assicurarsi che "non comprometta i diritti dell'accusato, ad esempio pregiudicando l'accuratezza, l'integrità e l'imparzialità delle prove".

La direttiva poi mantiene una certa ambiguità nel testo, già denunciata anche dai provider italiani, che attribuisce agli ISP una generale responsabilità per le eventuali violazioni commesse sulle proprie reti dai propri utenti. Sebbene la direttiva escluda di colpire l'uso privato senza scopo di lucro di opere protette, di fatto per gli italiani cambia poco: la condivisione via peer-to-peer rimane un reato.

Tra i nuovi privilegi dei detentori dei diritti anche quello di essere informati dalle pubbliche autorità (articolo 7 bis): "Gli Stati membri provvedono a che, nel caso in cui sequestrino articoli in violazione dei diritti di proprietà intellettuale o ottengano altre prove di violazioni, le autorità di polizia (..) informino il titolare dei diritti interessato (...) del sequestro o delle prove in questione. Gli Stati membri hanno la facoltà di decidere che le prove siano messe a disposizione del titolare dei diritti con riserva di determinati requisiti in materia di accesso ragionevole, sicurezza o d'altro tipo, onde garantire l'integrità delle prove stesse ed evitare di compromettere l'eventuale azione penale che ne può scaturire".

Ci sono anche le "buone notizie". Il nuovo art. 1 comma ter stabilisce, ad esempio, che non si possa considerare reato l'uso equo di un'opera protetta "a fini di critica, recensione, informazione, insegnamento (compresa la produzione di copie multiple per l'uso in classe)".

Viene anche cassato il ricorso abusivo a minacce di sanzioni penali, una pratica che in altri paesi, come negli USA, ha spesso consentito al detentore dei diritti d'autore di intimidire i privati cittadini.
"La capacità che un titolare di diritti ha di dissuadere i potenziali trasgressori (ad esempio, i concorrenti) - spiega il testo della motivazione di questa misura - aumenta notevolmente se questi trasgressori sanno di non poter eludere la sanzione penale".

Altro elemento di interesse è il fatto che la direttiva, come già noto, conferma l'esclusione della questione brevetti dai suoi scopi e contenuti.

Non mancano le dichiarazioni di principio con funzione di rassicurazione, come quella inserita nell'articolo 7, secondo cui i diritti sulla privacy, cioè sul trattamento dei dati personali, "devono essere pienamente rispettati durante le indagini e le procedure giudiziarie". Oppure quella del terzo comma dell'articolo 6, che ora statuisce: Gli Stati membri assicurano che i diritti dell'imputato siano debitamente protetti e garantiti". Evidentemente c'era bisogno di dirlo.

Il primo commento sulla direttiva è arrivato da Enzo Mazza, presidente FIMI, che spiega: "Per l'industria musicale il voto di oggi conferma che il testo della direttiva, applicando una definizione restrittiva di scala commerciale, rischia di essere in contrasto con quanto previsto dal WTO e dall'art.61 dei trips. Il testo dovrà essere emendato in maniera significativa nel corso dei prossimi mesi per rispettare i trattati internazionali. In merito ad altri aspetti della norma è apprezzabile che siano stati respinti tutti gli emendamenti atti a svuotare la direttiva delle necessarie misure operative di contrasto. Bene anche il mantenimento della norma relativa al favoreggiamento delle attività illecite che costringerà gli Isp a fare finalmente la loro parte nella lotta alla contraffazione.

Nessuna depenalizzazione poi è stata stabilita per comportamenti quali download o upload come qualcuno si è affrettato ad affermare con riferimento alle violazioni sulla rete. La direttiva riguarda violazioni gravi che dovranno essere punite con sanzioni almeno fino a 4 anni e pertanto non riguarda reati con sanzioni minori già previste da molti codici nazionali".

Per approfondire, di interesse è il "decalogo" messo a punto da Giuseppe Corasaniti, magistrato ed esperto di cose della rete, che descrive i punti critici della direttiva. Sebbene si tratti di un testo pubblicato prima dell'approvazione da parte del Parlamento, il suo impianto non è stato modificato dagli emendamenti.

Di seguito l'intervista al senatore Fiorello Cortiana pubblicata da Punto Informatico lo scorso marzo e il testo del suo appello al Parlamento Europeo
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1938302&r=PI

onesky
26-04-2007, 14:20
Le sanzioni penali sono: ammenda e arresto (contravvenzioni), multa e reclusione (delitti). Poi ci sono le pene alternative, sostitutive ed accessorie, che possono essere di natura anche molto diversa. Ma se non è prevista in via principale una delle quattro che ho menzionato, non si può parlare di reato. Per quanto riguarda la "multa" e la "contravvenzione", nel modo di parlare diffuso si fa spesso confusione tra multa e sanzione amministrativa, e tra contravvenzione e infrazione amministrativa.

Tanto mi risulta, poi se i miei studi sono troppo vecchi per far fede, beh, cedo il passo...:)
OT
tanto per disquisire, come la consideri un'ammenda pagata in sede amministrativa? una sanzione penale o amministrativa?
[mi riferisco ai procedimenti dlgs 758/94 artt. 21 e seg.) /OT

Sulla stampa italiana, dopo il voto della Commissione Juri qualcuno ha maldestramente dichiarato che l'Europa rende legale il P2P, ma c'è da chiedersi cosa accadrebbe alla legislazione italiana sul diritto d'autore qualora la direttiva europea venisse approvata e dovesse quindi essere recepita dal nostro paese. "Noi - sottolinea il senatore a PI - abbiamo la Legge Urbani, per cui IPRED2 ci sembra quasi una liberalizzazione. Nonostante gli sforzi fatti, il testo è in realtà pieno di chiari e scuri, e ampiamente contraddittorio tra un articolo e l'altro. Il che vuol dire che in sede di recepimento possiamo pensare che prevarrà il suo lato più oscuro".
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1938302&p=2&r=PI

Feric Jaggar
26-04-2007, 14:51
Piuttosto chiedo scusa io per aver parlato a sproposito di "depenalizzazione" intendendo l'assenza di carcere. Comunque penso sia chiaro, soprattutto grazie alla tua precisazione ;)

Visto il caos provocato da come è stata riportata sulla stampa una sentenza relativa ad un fatto precedente alla Legge Urbani, che ha fatto gridare al giubilo per la depenalizzazione della duplicazione, è necessario essere ultraprudenti parlando della materia...:cool:

Piuttosto, forse è il caso di specificare a beneficio di tutti alcuni semplici concetti; mettiamo che alle sei di mattina ti suona la GdF a casa e ti tira giù dal letto. Tu sei uno scaricone della miseria e giustamente te la fai sotto.

Allora, vediamo le cose come si mettono nel caso in questione.

La GdF tira fuori il mandato e comincia a rovistare tra la tua roba; tra la tua roba ci sono:

- programmi per PC. In questo caso, a causa della sciagurata formula che credo tutti conosciamo, "trarre profitto", il semplice possesso di copie è penale. Qui son c...i, e quindi chi eventualmente avesse di queste cose farebbe bene a tenerle distinte da tutto il resto o meglio a non averle proprio in casa. Per programmi, si intende anche il sistema operativo piratato e tutti i programmi copiati installati sul PC. C'è da aggiungere che per le copie piratate, dopo la sanzione penale vi può cascare sulla testa anche la causa civile dai produttori, con richiesta di iperbolici risarcimenti.

- trasmissioni televisive registrate su VHS e dvd. La registrazione di programmi radiotelevisivi non è sanzionata penalmente, purchè si evinca chiaramente la fonte della registrazione.

- copie speculari di cd e dvd, senza possedere l'originale, compilations di div-x e di mp3. In questo caso, a mio modesto avviso, l'unica cosa da fare è dichiarare in sede giudiziale che si tratta di materiale ricavato da scaricamento da Internet. E cavarsela con la sanzione amministrativa (è sanzione amministrativa od ammenda? Non mi ricordo). Secondo me, dire che si tratta di roba comprata sulle bancarelle, o copiata da amici, fa scattare la fattispecie di ricettazione, che è ben più pesante.

Sottolineo che tenere in casa più copie della stessa opera, è un'idea sciagurata perchè può far legittimamente supporre l'attività di diffusione; idem dicasi per copie multiple di copertine. Anche avere in casa quantità esagerate di dischi vergini, anche se non è una prova è una circostanza sfavorevole. Come pure avere masterizzatori multipli.

Per quanto riguarda il Mulo, la sua installazione con files presenti sulla TEMP, con il log delle attività svolte, con l'indicazione dei files condivisi, può dimostrare a vostro carico l'avvenuta attività di condivisione, che è penale; per cui sarebbe cosa buona e giusta che il Mulo risiedesse su una chiavetta USB da rompere alla bisogna o su un disco virtuale criptato (magari con TRUECRYPT) a 128 bit, la cui pw si perda con lo spegnimento del PC.

E sarebbe bene che in caso di visite mattutine, se c'è un computer col Mulo venisse trovato spento: cade la flagranza della diffusione.

E' bene comunque di tanto in tanto provvedere alla rimozione fisica dei files cancellati, usando SUREDELETE in 3 passate, e dei files di log magari con STEGANOS SECURITY SUITE.

Aggiungo, che difficilmente una persona normale ha sempre sottomano il numero dell'avvocato, o ha un avvocato di fiducia per assistere alla perquisizione; per cui, norma troppo spesso dimenticata, ricordo a tutti che durante le perquisizioni si sta MUTI e RASSEGNATI, come sotto il militare, si sta zitti perchè se si dice una cazzata e viene messa a verbale poi in istruttoria l'avvocato si incazza con voi perchè non può più fare retromarcia.

Niente sarcasmo, niente commenti, niente tentativi di fare i simpaticoni o di discolparsi: sono solo controproducenti. Piuttosto, procuratevi subito altre paia di occhi per assistere alle operazioni; gente che conosco si è trovata "alleggerita" dai cosiddetti "consulenti tecnici".

Pretendete un verbale dettagliato di quello che viene sequestrato. Non importa se ci vuole mezza giornata, non è un problema vostro. Perchè può darsi che qualche disco vostro si perda per strada, ma può anche essere che insieme ai vostri ne compaia qualcuno che non c'entra niente. L'ideale sarebbe che tutta la vostra roba riportasse un timbro, e che di questo timbro si facesse esplicita menzione nel verbale.

Questi, ribadisco, sono consigli di natura legale su come fare fronte ad una perquisizione, non intendono in nessun modo essere incitamenti alla pirateria, che è un reato. Se qualcuno ne sa degli altri...

Feric Jaggar
26-04-2007, 14:58
OT
tanto per disquisire, come la consideri un'ammenda pagata in sede amministrativa? una sanzione penale o amministrativa?
[mi riferisco ai procedimenti dlgs 758/94 artt. 21 e seg.) /OT


http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1938302&p=2&r=PI

Eh, mi chiedi troppo!:D non ho tutto sotto mano... secondo me, comunque, a prescindere, un'ammenda resta sempre un'ammenda, se è solo la modalità di liquidazione che cambia. Dipende chi la irroga.

EDIT: ho dato un'occhiata. Mi sembra proprio materia penale delegata. Le somme vengono versate in via amministrativa e non alla cassa delle ammende, senza un procedimento davanti al magistrato, ma comunque si tratta di funzioni di P.G.

Ragazzi che casino; nella patria del diritto romano...

moon182
27-04-2007, 08:26
Ragazzi io ieri sera ascoltando radio Deejay, ho sentito un'intervista che ha fatto Vic ad un ministro, di cui non ricordo il nome, che ha detto chiaramente che scaricare musica da internet, per uso personale naturalmente, non è più soggetto a multe o altre sanzioni!!
Questo non so se voglia dire che non sia più illegale comunque ha detto così... :mc:

francoisk
27-04-2007, 09:29
programmi per PC

- trasmissioni televisive registrate su VHS e dvd. La registrazione di programmi radiotelevisivi non è sanzionata penalmente, purchè si evinca chiaramente la fonte della registrazione.




come si fa evincere chiaramente la fonte di una registrazioen televisiva,se uno ha una copia di episodi di telefilm è reato?

~ZeRO sTrEsS~
27-04-2007, 09:36
come si fa evincere chiaramente la fonte di una registrazioen televisiva,se uno ha una copia di episodi di telefilm è reato?

bhe una copia é una copia, se non hai l'originale é reato!

in olanda puoi scaricare masterizzare tutto ció che vuoi l'unica cosa proibita é la vendita.

francoisk
27-04-2007, 09:44
o.t.

e se ti fermano in strada con il lettore mp3?:D come controllano da dove hai preso i file che stai ascoltando? dovrebbero vietare la vendita di apparecchi che istigano al reato,oppure dovrebbero esser usati solo con mp3 scaricabili a pagamento

2 o.t. se la guardia di finanza mi trova nell'armadio una polo lacoste falsa,anche li c'è il reato?magari incauto acquisto

~ZeRO sTrEsS~
27-04-2007, 10:45
o.t.

e se ti fermano in strada con il lettore mp3?:D come controllano da dove hai preso i file che stai ascoltando? dovrebbero vietare la vendita di apparecchi che istigano al reato,oppure dovrebbero esser usati solo con mp3 scaricabili a pagamento

2 o.t. se la guardia di finanza mi trova nell'armadio una polo lacoste falsa,anche li c'è il reato?magari incauto acquisto

nel primo volendo ti potrebbero accompagnare a casa e perquisirla.... nel secondo devi dimostrare la tua buona fede...

cmq quello che istiga al reato non é il lettore ma internet!

francoisk
27-04-2007, 10:56
nel primo volendo ti potrebbero accompagnare a casa e perquisirla.... nel secondo devi dimostrare la tua buona fede...

cmq quello che istiga al reato non é il lettore ma internet!

nei film ho sempre visto che c'è bisogno di un mandato di perquisizione,nella realtà invece non occorre?:stordita:

poi penso che per il fatto della maglietta,o qualsiasi altro indumento falso come scarpe etc,come potrebbero stabilire che un capo è falso,penso che potrebbe stabilirlo lo stilista della casa madre,ma non la gdf,tra l'altro da stabilire su un indumento usato e di conseguenza lavato

~ZeRO sTrEsS~
27-04-2007, 11:11
nei film ho sempre visto che c'è bisogno di un mandato di perquisizione,nella realtà invece non occorre?:stordita:

poi penso che per il fatto della maglietta,o qualsiasi altro indumento falso come scarpe etc,come potrebbero stabilire che un capo è falso,penso che potrebbe stabilirlo lo stilista della casa madre,ma non la gdf,tra l'altro da stabilire su un indumento usato e di conseguenza lavato

se ti trovano in flagranza di reato ti possono fare immediatamente la perquisizione... cioé se ti trovano 100 kg di maria in macchina non é che aspettano il mandato...

per i capi basta guardare l'etichetta e la fabbricazione, si distingue subito se un capo é falso o meno...

francoisk
27-04-2007, 11:23
se ti trovano in flagranza di reato ti possono fare immediatamente la perquisizione... cioé se ti trovano 100 kg di maria in macchina non é che aspettano il mandato...



io intendevo se ti trovano in auto con 3-4 cd di mp3 se poi ti possono perquisire in casa..

Feric Jaggar
27-04-2007, 11:48
come si fa evincere chiaramente la fonte di una registrazioen televisiva,se uno ha una copia di episodi di telefilm è reato?

Logo della stazione TV.

drakend
27-04-2007, 11:49
nel primo volendo ti potrebbero accompagnare a casa e perquisirla.... nel secondo devi dimostrare la tua buona fede...

Da quando in qua uno deve dimostrare la sua buona fede? Dovrebbe essere l'accusa a dimostrare la mala fede, non vice versa!

~ZeRO sTrEsS~
27-04-2007, 12:05
Da quando in qua uno deve dimostrare la sua buona fede? Dovrebbe essere l'accusa a dimostrare la mala fede, non vice versa!

:mbe: :mbe: :mbe: :mbe: :mbe: se ti difendi devi dimostrare la tua buona fede, altrimenti sei un ricettatore... o la parte che si difende é passiva?

drakend
27-04-2007, 12:31
:mbe: :mbe: :mbe: :mbe: :mbe: se ti difendi devi dimostrare la tua buona fede, altrimenti sei un ricettatore... o la parte che si difende é passiva?
No voglio dire: io, per quel poco che ho studiato di diritto, so che deve essere l'accusa a dover dimostrare la colpevolezza di un imputato, non l'imputato a dover dimostrare la sua innocenza in assenza di prove di colpevolezza. E poi le prove non sono indizi: trovare due cd di una stessa cosa a casa di uno è un indizio di potenziale ricettazione, non una prova.

fabio80
29-04-2007, 11:36
non riesco a capire. la direttiva UE non dovrebbe essere sopra quella dei singoli paesi e da recepire in via obbligatoria? se è così decade la condanna penale per P2P casereccio a differenza della urbani, o mi perdo qualcosa?:confused:

comunque incredibile come certe leggi vengano sponsorizzate dall'industria e manco si curano di celarlo :asd:
si dipinge un'america di personaggi loschi maneggiata dalle lobbies... in UE invece no, comanda il cittadino :asd:

trallallero
29-04-2007, 12:05
non riesco a capire. la direttiva UE non dovrebbe essere sopra quella dei singoli paesi e da recepire in via obbligatoria? se è così decade la condanna penale per P2P casereccio a differenza della urbani, o mi perdo qualcosa?:confused:

comunque incredibile come certe leggi vengano sponsorizzate dall'industria e manco si curano di celarlo :asd:
si dipinge un'america di personaggi loschi maneggiata dalle lobbies... in UE invece no, comanda il cittadino :asd:

OT: cos'è quella firma che hai li ? :p

fabio80
29-04-2007, 12:28
OT: cos'è quella firma che hai li ? :p

mi han rotto le balle i teenagers brufolosi della piazzetta con le loro fisime del mi ama o non mi ama e i conseguenti inutilissimi e noiosissimi consigli pubblici. non è il forum di kissme :doh:

giacomo_uncino
29-04-2007, 15:00
non riesco a capire. la direttiva UE non dovrebbe essere sopra quella dei singoli paesi e da recepire in via obbligatoria? se è così decade la condanna penale per P2P casereccio a differenza della urbani, o mi perdo qualcosa?:confused:

dovrebbe essere così, es se anche non venisse recepita e convertita in legge, in sede di giudizio il giudice stesso la applicherebbe. Anche se rimane sempre da considerare l'aspetto della costituzionalità della direttiva. (se sono stato impreciso, scusassero)


comunque incredibile come certe leggi vengano sponsorizzate dall'industria e manco si curano di celarlo :asd:
si dipinge un'america di personaggi loschi maneggiata dalle lobbies... in UE invece no, comanda il cittadino :asd:

seeeee nella UE comanda il cittadino :rolleyes: . é da sempre che le lobby "influenzano" gli organi "democratici" della UE, in particolare la commissione. Il Parlamento Europeo poi è la classica foglia di fico.

trallallero
29-04-2007, 15:56
si dipinge un'america di personaggi loschi maneggiata dalle lobbies... in UE invece no, comanda il cittadino :asd:

seeeee nella UE comanda il cittadino :rolleyes: . é da sempre che le lobby "influenzano" gli organi "democratici" della UE, in particolare la commissione. Il Parlamento Europeo poi è la classica foglia di fico.

OT: cos'è quella firma che hai li ? :p
a fabio, ti affitto la mia ?
:asd:

Serosch
29-04-2007, 16:59
Ho un dubbio che vaga da un po' nei miei poveri neuroni e che non trova risposta.

Mettiamo che A abbia appena comprato un videogioco X.
Lo gioca e finisce e quindi lo presta all'amico B.
Questo a sua volta lo gioca e finisce e poi lo restituisce.

Ora tutto questo e' legale?
Mi spiego meglio.
L'idea alla base dell'illegalita' del scaricare un gioco/mp3/divx (o qualunque altra cosa) e' che io ne usufruisco senza pagare nulla all'autore/publisher/editore.
Scarico la canzone 000 e (Sempre in teoria xche in pratica non e' detto che l'avrei realmente comprata) non dando nemmeno un soldo all'autore/publisher/editore ne traggo un profitto (in questo caso il piacere d'ascoltare il brano) senza pagare nulla a nessuno.

Ora torniamo agli amici che si scambiano il videogioco X.
L'amico A ha pagato regolarmente il costo e quindi e' legalmente a posto.
E l'amico B? lui pur avendo in mano un prodotto del tutto originale e pagato sta usufruendo di qualcosa per il quale non ha sborsato nemmeno un euro.
Quando io ero ragazzino e il Nes spopolava come unica console avevamo creato una piccola "rete di scambio" che funzionava in questo modo: ogni membro comprava 5 videogiochi segnalandoli agli altri e cosi' facendo ognuno poteva, pagandone solo 5, giocarne 5*n dove n era il numero di membri del gruppo.
Legale? Illegale?

Se fosse legale (come ragione impone dato che i giochi erano tutti originali) che differenza c'e' tra quella "rete d'amici" e una "rete virtuale di amici che usano un p2p" ? Solamente la dimensione ma il principio e' il medesimo.
Se fosse illegale allora il "prestito" dovrebbe essere inserito tra le "pratiche" legalmente punibili dato che e' paro paro allo scaricare un mp3 dal mulo o un gioco da un p2p...

Sirio
29-04-2007, 17:26
beh oddio, quando scarichi un mp3 mica prendi un originale in prestito, prendi una copia da tenere per un tempo indeterminato.

Per il resto non entro nel merito di legalità o illegalità del prestito, ma credo che la differenza sostanziale sia proprio quella, e cioè creare una copia illegale.

Serosch
29-04-2007, 17:37
beh oddio, quando scarichi un mp3 mica prendi un originale in prestito, prendi una copia da tenere per un tempo indeterminato.

Per il resto non entro nel merito di legalità o illegalità del prestito, ma credo che la differenza sostanziale sia proprio quella, e cioè creare una copia illegale.

ma guarda che il punto e' l'usufruizione del prodotto non la copia del suddetto.

Sirio
29-04-2007, 17:42
ma guarda che il punto e' l'usufruizione del prodotto non la copia del suddetto.

ne sei sicuro? In genere si parla di divieto di riproduzione di un'opera.
Scusa a sto punto non potrei neanche guardare un film con i miei amici perchè loro non l'hanno pagato, non ha senso.

gabi.2437
29-04-2007, 17:43
Ho un dubbio che vaga da un po' nei miei poveri neuroni e che non trova risposta.

Mettiamo che A abbia appena comprato un videogioco X.
Lo gioca e finisce e quindi lo presta all'amico B.
Questo a sua volta lo gioca e finisce e poi lo restituisce.

Ora tutto questo e' legale?
Mi spiego meglio.
L'idea alla base dell'illegalita' del scaricare un gioco/mp3/divx (o qualunque altra cosa) e' che io ne usufruisco senza pagare nulla all'autore/publisher/editore.
Scarico la canzone 000 e (Sempre in teoria xche in pratica non e' detto che l'avrei realmente comprata) non dando nemmeno un soldo all'autore/publisher/editore ne traggo un profitto (in questo caso il piacere d'ascoltare il brano) senza pagare nulla a nessuno.

Ora torniamo agli amici che si scambiano il videogioco X.
L'amico A ha pagato regolarmente il costo e quindi e' legalmente a posto.
E l'amico B? lui pur avendo in mano un prodotto del tutto originale e pagato sta usufruendo di qualcosa per il quale non ha sborsato nemmeno un euro.
Quando io ero ragazzino e il Nes spopolava come unica console avevamo creato una piccola "rete di scambio" che funzionava in questo modo: ogni membro comprava 5 videogiochi segnalandoli agli altri e cosi' facendo ognuno poteva, pagandone solo 5, giocarne 5*n dove n era il numero di membri del gruppo.
Legale? Illegale?

Se fosse legale (come ragione impone dato che i giochi erano tutti originali) che differenza c'e' tra quella "rete d'amici" e una "rete virtuale di amici che usano un p2p" ? Solamente la dimensione ma il principio e' il medesimo.
Se fosse illegale allora il "prestito" dovrebbe essere inserito tra le "pratiche" legalmente punibili dato che e' paro paro allo scaricare un mp3 dal mulo o un gioco da un p2p...
Illegale

Prima di installare un qualsiasi gioco accetti un contratto (sai quello dove c'è una pagina con taaante parole e che premi "Accetto" senza nemmeno leggere) ecco, dice che il programma può esser usato solo dall'acquirente o qualcosa di simile.

Sirio
29-04-2007, 18:12
Bisognerebbe vedere se il produttore permette all'utente di cedere la licenza a terzi.
Probabilmente sarà allora generalmente illegale dare in prestito un'opera a propria discrezione.