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View Full Version : Scoperto pianeta "terrestre" a 20 anni luce da noi


lowenz
25-04-2007, 10:53
:eek: :eek: :eek:

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38&ID_articolo=137&ID_sezione=243&sezione=News

Finalmente è giunto il momento: è stato scoperto il primo pianeta extrasolare simile alla Terra e per giunta è anche relativamente vicino a noi. Il numero di stelle attorno a cui sono stati scoperti dei pianeti è in continuo aumento e, sebbene non siano ancora trascorsi 20 anni dall’individuazione del primo attorno alla stella HD 114762, il loro numero ha già superato la soglia dei 200. Finora, però, si trattava di pianeti di tipo «gioviano», con masse e dimensioni dell’ordine di quelle del gigante del Sistema Solare. Adesso, invece, è stata annunciata la scoperta del primo pianeta di tipo terrestre che orbita attorno ad una stella, che - si potrebbe dire - si trova sulla porta di casa del nostro sistema planetario.

Si tratta di Gliese 581, una piccola e fredda nana rossa, situata in direzione della costellazione della Bilancia e che dista da noi poco più di 20 anni luce. La massa di questa nana rossa è pari a circa il 30% di quella del Sole e, essendo meno calda, la sua luminosità è circa 50 volte inferiore a quella della nostra stella. Prima sorpresa nel 2005 Uno dei motivi che già nel 2005 avevano reso molto interessante questa piccola stella fu la scoperta attorno ad essa di uno dei pianeti extrasolari più vicini a noi, che fu battezzato Gliese 581 b: si trattava anche di uno degli esopianeti più piccoli tra tutti quelli che erano finora noti. La sua massa, infatti, è pari a circa 20 volte quella della Terra, mentre le sue dimensioni sono paragonabili a quelle di Urano e Nettuno (circa 50 mila chilometri di diametro), dai quali però si differenzia per la vicinanza alla stella compagna: solo 6 milioni di chilometri, con un periodo di rivoluzione di soli 5 giorni e mezzo. Nonostante la bassa temperatura superficiale della stella, questo esopianeta, che presumibilmente le mostra sempre la stessa faccia a causa della forte attrazione gravitazionale, deve avere temperature elevate sul lato illuminato (si stima 150 °C) e basse in quello oscuro. Tutti i record sono stati però battuti dal nuovo pianeta appena scoperto, le cui dimensioni sono solo 1,5 volte quelle della Terra con una massa circa 5 volte superiore. La distanza da Gliese 581 è di 14 volte inferiore a quella che separa il nostro pianeta dal Sole (poco meno di 11 milioni di chilometri), mentre la durata dell’anno di questo esopianeta è di 13 giorni. Secondo le stime degli scopritori - un gruppo degli Osservatori di Ginevra e Lisbona, dell’Università di Grenoble e dell’Istituto di Astrofisica di Parigi - la temperatura media su questo pianeta dovrebbe essere compresa tra 0 e 40 °C e, quindi, si troverebbe nella cosiddetta «zona di abitabilità», la regione attorno ad una stella in cui l’acqua può essere presente allo stato liquido. Sulla base dei modelli messi a punto dovrebbe trattarsi di un pianeta roccioso, come la Terra, e forse interamente ricoperto da un oceano. Questi risultati rendono la scoperta ancor più eccitante, in quanto l’acqua è uno degli elementi essenziali per lo sviluppo di forme di vita simili a quelle che conosciamo. L’occhio è lo spettrometro La scoperta è stata effettuata con il telescopio da 3,6 metri di apertura dell’Eso, l’Osservatorio Australe Europeo di La Silla, in Cile, utilizzando un sofisticatissimo spettrometro, che è uno dei più precisi e accurati per dare la caccia ai pianeti extrasolari. Un terzo corpo celeste È chiaro che la relativa vicinanza di quello che sarà battezzato Gliese 581 c, oltre alle condizioni di temperatura simili alla Terra, renderanno l’esopianeta un obiettivo importantissimo per le future missioni spaziali che avranno come obiettivo la ricerca di eventuali forme di vita extraterrestri. Ma le sorprese che ci riserva questa stella rossa non sembrano essere finite. Esistono, infatti, forti indizi che attorno a Gliese 581 sia presente un terzo pianeta, la cui massa dovrebbe essere pari a 8 volte quella della Terra. Scoperte come queste, comunque, sono destinate ad aumentare grazie all’entrata in funzione di telescopi orbitanti, come il francese «Corot», al lavoro da pochi mesi, e ad altre missioni in programma da parte della Nasa e dell’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea.

Ferdy78
25-04-2007, 11:19
Bello, ma anche volendoci andare, non abbiamo i mezzi atti a navigare 20 anni nello spazio interplanetario:D

Cmq può essere ulteriore prova che non siamo soli nello spazio:O :D

Banus
25-04-2007, 11:23
E' davvero una bella notizia :D
Può darsi però che, data la vicinanza alla stella, il pianeta sia in rotazione sincrona (come accade alla Luna) e quindi rivolga sempre la stessa faccia alla luce, rendendo le condizioni impossibili per la vita.

Un'analisi spettroscopica potrebbe risolvere i dubbi, ma è possibile solo se il pianeta eclissa la stella, e non credo che sia il caso di questo pianeta :p
Se mai sarà approvato un progetto come questo (http://newworlds.colorado.edu/) invece sarà possibile vederlo direttamente, e allora ci sarà da divertirsi :D

Perry_Rhodan
25-04-2007, 11:25
:cool:
Man mano che si affinano le tecniche di ricerca si scoprono sempre nuovi corpi celesti.
Sembrerebbe ormai accertato che la presenza di pianeti e di satelliti, sia la norma e non l'eccezione almeno nella nostra zona dell'universo.
Pianeti di tipo terrestre in condizioni stabili tali da permettere almeno in teoria la vita sono sicuramente meno abbondanti, ma dovrebbero sicuramente esserci.
In questo caso la scoperta è importantissima, anche se Gliese 581 oltre che essere una nana rossa è anche una variabile irregolare , caratteristiche che potrebbero creare qualche problema ai suoi pianeti.

Athlon
25-04-2007, 11:57
Bello, ma anche volendoci andare, non abbiamo i mezzi atti a navigare 20 anni nello spazio interplanetario:D

Cmq può essere ulteriore prova che non siamo soli nello spazio:O :D


:read: :read: :O 20 anni se avessimo qualche mezzo capace di viaggiare a velocita' prossime a quelle della luce ...

in realta' per noi e' molto piu' facile fare mezzi che durano 20 anni (vedi pioneer o voyager) piuttosto che mezzi che viaggiano cosi' veloci

stbarlet
25-04-2007, 12:13
penso sia comunque assurdo pensare che ci si possa arrivare oggi, come domani. a meno che non ci si inventi il teletrasporto:mbe: . voglio dire.. anche solo pensare di accelerare fino alla velocita della luce mi pare impossibile.. e non mi pare si possa andare contro E=1/2mv^2

Necromachine
25-04-2007, 12:51
penso sia comunque assurdo pensare che ci si possa arrivare oggi, come domani. a meno che non ci si inventi il teletrasporto:mbe: . voglio dire.. anche solo pensare di accelerare fino alla velocita della luce mi pare impossibile.. e non mi pare si possa andare contro E=1/2mv^2

Con mezzi convenzionali (ovvero razzi e simili) non è possibile ipotizzare di raggiungere queste mete in tempi umani ... mettiamo anche che si inventi un mezzo capace di viaggiare a metà della velocità della luce e in 40 anni arrivi là ... una volta in funzione dovremo comuque aspettare 20 anni prima che i dati e i rilevamenti arrivino sulla terra perchè i segnali viaggiano comunque alla velocità della luce ... e se si dovessero impartire comandi ad una eventuale sonda questi ci metteranno 20 anni ad arrivare e per sapere il responso dovremo aspettarne altri 20 ... insomma, impensabile :stordita: ... ci vuole qualcosa di diverso da motori e segnali elettromagnetici ... solo che al momento attuale siamo ben al di là di sapere cosa ... nel frattempo possiamo però costruire nuovi e sempre più potenti telescopi spaziali, per poter magari vedere direttamente questi pianeti e avere molte più informazioni; costruendo nuovi insediamenti umani nel sistema solare, si potrebbe acquisire esperienza in vista di future colonizzazioni extrasolari se e quando questo sarà possibile (minimo qulache secolo ci vuole però).

Il tutto sempre ammesso che la razza umana non si sia estinta prima per i soliti e ben noti motivi :O ...

D.O.S.
25-04-2007, 12:56
Bello, ma anche volendoci andare, non abbiamo i mezzi atti a navigare 20 anni nello spazio interplanetario:D

Cmq può essere ulteriore prova che non siamo soli nello spazio:O :D20 anni per chi rimane sulla terra ed aspetta che la navicella arrivi sul pianeta ... per chi è in viaggio il tempo si contrarrebbe a causa di un noto effetto della relatività

dantes76
25-04-2007, 13:02
ma anche a velocita' della luce, 20 anni sarebbero troppi,

curvatura rulezhttp://www.drusie.com/forum/images/smiles/sisi.gif

D.O.S.
25-04-2007, 13:04
ma anche a velocita' della luce, 20 anni sarebbero troppi,

curvatura rulezhttp://www.drusie.com/forum/images/smiles/sisi.gif

non per chi è in viaggio , solo per chi rimane a casa ed aspetta che la nave arrivi. :D

Necromachine
25-04-2007, 13:08
20 anni per chi rimane sulla terra ed aspetta che la navicella arrivi sul pianeta ... per chi è in viaggio il tempo si contrarrebbe a causa di un noto effetto della relatività

Ma sapere cosa c'è da quelle parti interessa soprattutto a tutti noi che per forza di cose rimaniamo a terra :fagiano: :p ...

dantes76
25-04-2007, 13:11
non per chi è in viaggio , solo per chi rimane a casa ed aspetta che la nave arrivi. :D

sempre 20 anni, altrimenti non si chiamerebbero anni luce:D
per avere notizie dovremmo aspettare 40 anni? per mandare meteriale altri 20 anni?
anche per chi sta nell'altro pianeta sarebbero 20 anni :asd:

D.O.S.
25-04-2007, 13:21
Ma sapere cosa c'è da quelle parti interessa soprattutto a tutti noi che per forza di cose rimaniamo a terra :fagiano: :p ...

sempre 20 anni, altrimenti non si chiamerebbero anni luce:D
per avere notizie dovremmo aspettare 40 anni? per mandare meteriale altri 20 anni?
anche per chi sta nell'altro pianeta sarebbero 20 anni :asd:

con i mezzi attuali una missione esplorativa avrebbe senso solo se si sapesse con esattezza se il pianeta è colonizzabile.
è logico che non avrebbe neanche senso tenere comunicazioni con il pianeta perchè bisogna aspettare 20 anni per fare arrivare il messaggio.
scambiarsi materiale non se ne parla neppure .

oppure possiamo aspettare che Zefram Cochrane inventi il motore a curvatura ed abbiamo risolto il problema.

Sfuriarta artica
25-04-2007, 13:37
Non si potrebbe cominciare a colonizzare la luna,installarci sopra qualche base di lancio e qualche telescopio ,e procedere cosi con tutti gli altri pianeti del sistema solare?(cerchiamo di arrivare almeno a marte,poi pensiamo a pianeti a 20 anni luce)

Ferdy78
25-04-2007, 13:49
Non si potrebbe cominciare a colonizzare la luna,installarci sopra qualche base di lancio e qualche telescopio ,e procedere cosi con tutti gli altri pianeti del sistema solare?(cerchiamo di arrivare almeno a marte,poi pensiamo a pianeti a 20 anni luce)

te ci scherzi:D ,ma che io sappia è nei proggetti a medio termine:D :eek: :) (2020 circa):D :D

lowenz
25-04-2007, 13:53
Come si fa a colonizzare qualcosa che il nostro stesso campo magnetico rende invivibile? :D

Sfuriarta artica
25-04-2007, 14:16
infatti lo so,la nasa lo sto progettando da millenni ma fino ad ora non è che si siano mossi per fare granchè(vabbe' ma finquando si spendono soldi per le guerre....)

Ferdy78
25-04-2007, 14:16
Ah, chiedilo agli esperti del settore:D

Vorrebbero comunque creare una "cittadella" componibile..una sorta di mir insomma ancorata al suolo lunare però;)

ulk
25-04-2007, 14:16
Solite notizie tese a risollevare tutta una branchia della scienza decisamente poco produttiva e che ha portato poche cose utili all'umanità.

stbarlet
25-04-2007, 14:18
io comunque mi riferivo all`accelerazione necessaria a raggiungere tali velocita... mettiamo pure che ci si mettano 100 anni, mettiamo che i vecchi membri muoiano tutti lasciando la nave alla nuova generazione e mettiamo pure che la nav resista..

ulk
25-04-2007, 14:22
io comunque mi riferivo all`accelerazione necessaria a raggiungere tali velocita... mettiamo pure che ci si mettano 100 anni, mettiamo che i vecchi membri muoiano tutti lasciando la nave alla nuova generazione e mettiamo pure che la nav resista..

Ma se rimandano in continuazione perfino la missione di Marte che in confonto è ad uno sputo di distanza.

Senza tecnologia adeguata e a basso costo non vai manco più sulla Luna , altro che andare a cercare nuovi mondi.

lowenz
25-04-2007, 14:33
Solite notizie tese a risollevare tutta una branchia della scienza decisamente poco produttiva e che ha portato poche cose utili all'umanità.
Abbè certo, la branchia :asd: :asd: :asd:

Sfuriarta artica
25-04-2007, 14:35
secondo a me volte queste notizie escono quando i fondi cominciano a scarseggiare.Comunque non è proprio una branchia inutile della scienza l'esplorazione spaziale visto che dell'universo non conosciamo neanche un'unghia,ed esistono tantissime sostanze ancora ignote(tipo materia oscura e simili)

Avatar0
25-04-2007, 14:43
secondo a me volte queste notizie escono quando i fondi cominciano a scarseggiare.Comunque non è proprio una branchia inutile della scienza l'esplorazione spaziale visto che dell'universo non conosciamo neanche un'unghia,ed esistono tantissime sostanze ancora ignote(tipo materia oscura e simili)

studiare l' universo con i mezzi di cui attualmente disponiamo è come studiare chimica senza mai aver provato una redox

darklord77
25-04-2007, 14:43
AREA51 - ho visto parecchi documentari e sinceramente non ho basi per dire che sia tutto vero oppure un ammasso di frottole. ma si parla che scienziati dell'area51 stiano cercando di studiare mezzi di propulzione "non terrestri"

:eek:

Ferdy78
25-04-2007, 14:57
AREA51 - ho visto parecchi documentari e sinceramente non ho basi per dire che sia tutto vero oppure un ammasso di frottole. ma si parla che scienziati dell'area51 stiano cercando di studiare mezzi di propulzione "non terrestri"

:eek:

e' 60 anni che ci studiano....o sono troppo complessi, o non si hanno i materiali per ricopiarla;)

lowenz
25-04-2007, 15:15
Comunque non è proprio una branchia inutile della scienza
E 2 :D

E' il caso di mettere questa faccina: :sofico:

:p

CioKKoBaMBuZzo
25-04-2007, 15:16
branca non branchia :asd:

comunque credo sia certo che con i mezzi attuali sia impossibile, ma non è questo il punto...siamo davvero arrivati al punto di denigrare scoperte che non siano utili nell'immediato (o magari mai)? e la scienza fine a se stessa? il gusto per la scoperta e la conoscenza (seppur minima)?

*sasha ITALIA*
25-04-2007, 15:40
Come han detto sopra, è solo un modo per risollevare l'attenzione in un campo che fondamentalmente porta pochi risultati pratici. Ma poi che senso avrebbe colonizzare la Luna o Marte? Solo per dire "noi ci siamo"? Vedteli per quello che sono, inospitali rocce ... che spendano piuttosto fondi per salvaguardare questo di pianeta, dato che gli ipotetici mondi abitabili sono tanto distanti

D.O.S.
25-04-2007, 15:55
Come han detto sopra, è solo un modo per risollevare l'attenzione in un campo che fondamentalmente porta pochi risultati pratici. Ma poi che senso avrebbe colonizzare la Luna o Marte? Solo per dire "noi ci siamo"? Vedteli per quello che sono, inospitali rocce ... che spendano piuttosto fondi per salvaguardare questo di pianeta, dato che gli ipotetici mondi abitabili sono tanto distanti

la Luna non avrebbe tanto senso : manca atmosfera e la gravità è troppo bassa , bisognerebbe vivere nel sottosuolo dentro gallerie .
Marte invece ha atmosfera e potrebbe essere terraformato .
Il motivo della colonizzazione ??? .....mai sentito parlare di sovraffollamento del pianeta ?

Necromachine
25-04-2007, 16:15
Come han detto sopra, è solo un modo per risollevare l'attenzione in un campo che fondamentalmente porta pochi risultati pratici. Ma poi che senso avrebbe colonizzare la Luna o Marte? Solo per dire "noi ci siamo"? Vedteli per quello che sono, inospitali rocce ... che spendano piuttosto fondi per salvaguardare questo di pianeta, dato che gli ipotetici mondi abitabili sono tanto distanti

In un futuro (comunque abbastanza lontano) visto il trend demografico della terra, o la gente la mandiamo da qualche altra parte oppure ci ammazziamo tra di noi per un metro quadrato di terra ... comuqnue nell'immediato una colonia extraterrestre potrebbe essere una fonte di risorse, come i minerali.
Per fare un esempio sulla luna esiste una sostanza non presente sulla terra, l'elio-3 (portato dal vento solare e che non si deposita sul nostro pianeta a causa del campo magnetico) che in un futuro prossimo potrebbe essere determinante come combustibile nucleare per la produzione di energia (forse per questo che l'amministrazione americana sta cominciando a rilanciare le missioni lunari).

stbarlet
25-04-2007, 16:15
la Luna non avrebbe tanto senso : manca atmosfera e la gravità è troppo bassa , bisognerebbe vivere nel sottosuolo dentro gallerie .
Marte invece ha atmosfera e potrebbe essere terraformato .
Il motivo della colonizzazione ??? .....mai sentito parlare di sovraffollamento del pianeta ?




:eek: scusa, e cosa respireresti su Marte? ti porti l`ossigeno da casa :asd:

jpjcssource
25-04-2007, 16:25
la Luna non avrebbe tanto senso : manca atmosfera e la gravità è troppo bassa , bisognerebbe vivere nel sottosuolo dentro gallerie .
Marte invece ha atmosfera e potrebbe essere terraformato .
Il motivo della colonizzazione ??? .....mai sentito parlare di sovraffollamento del pianeta ?

Io mi sono sempre chiesto come cavolo faranno a terraformarlo, esiste una tecnica? :confused: :mbe:
Non penso che abbiamo il culo di swarzenegger che arriva su quel pianeta e trova un macchinario alieno bellepronto e che in cinque minuti trasforma il tutto abitabile.

Comunque sono daccordo che le prossime tappe debbano essere base spaziale sulla luna e colonizzazzione di marte.

Neo_
25-04-2007, 16:51
la velocità della luce non è nè raggiungubile nè tantomeno superabile per effetto della relatività,più ci si avvicina e più l'energia necessaria cresce in modo esponenziale e si trasforma in massa,per raggiungere la velocità della luce occorrerebbe energia infinita,quindi a meno di non trovare sconosciuti modi di piegare lo spazio-tempo viaggiare nello spazio per tali distanze è un'utopia.

drakend
25-04-2007, 17:18
la velocità della luce non è nè raggiungubile nè tantomeno superabile per effetto della relatività,più ci si avvicina e più l'energia necessaria cresce in modo esponenziale e si trasforma in massa,per raggiungere la velocità della luce occorrerebbe energia infinita,quindi a meno di non trovare sconosciuti modi di piegare lo spazio-tempo viaggiare nello spazio per tali distanze è un'utopia.
C'è la teoria delle stringhe in merito: ne so poco, però tale teoria dice che esistono parecchie dimensioni e le leggi fisiche in ognuna di queste sono probabilmente molto diverse da quelle che conosciamo.

Sfuriarta artica
25-04-2007, 18:30
certo che la teoria della relatività ha creato piu' guai che altro.E comunque la colonizzazione spaziale diverra' una BRANCHIA della scienza questo è certo(altrimenti come si respira su marte? :ciapet:)

jumpjack
25-04-2007, 18:33
MARTE:
schwarznegger lo "terraforma" in 10 minuti, gli scienziati potrebbero farlo in qualche SECOLO, portando sul pianeta alcune piante che produrrebbero gas-serra che farebbero col tempo riscaldare il pianeta, sciogliere i ghiacci,...

LUNA:
vivendo nel sottosuolo non ci sarebbero problemi di radiazioni, e scavare grosse gallerie non dovrebbe essere un problema, trattandosi solo di una questione di grand quantita' di enegia richiesta, e di energia solare, nel vuoto, ce n'e' in quantità
Ma sulla luna ci sono materie prime? Minerali, metalli vari?...

Il pianeta: probabilmente non potremo mai andarci... ma mi auguro che i signori del SETI in questo momento abbiano puntato su di lui i loro antennoni, e chissà che 20 anni fa in quelle lande lontane non sia andato in onda qualcosa di interessante! :sofico:

Banus
25-04-2007, 18:36
C'è la teoria delle stringhe in merito: ne so poco, però tale teoria dice che esistono parecchie dimensioni e le leggi fisiche in ognuna di queste sono probabilmente molto diverse da quelle che conosciamo.
La teoria delle stringhe (o meglio, una grande classe di teorie delle stringhe, dal momento che non ne esiste un'unica versione) prende la validità della relatività speciale (e qunidi della velocità limite) come presupposto, quindi difficilmente, nel caso fosse vera, offrirà un modo per effettuare viaggi iperluce. Al contrario, una violazione della relatività speciale sarebbe una prova contro la teoria delle stringhe.

PhoEniX-VooDoo
25-04-2007, 19:42
Come han detto sopra, è solo un modo per risollevare l'attenzione in un campo che fondamentalmente porta pochi risultati pratici. Ma poi che senso avrebbe colonizzare la Luna o Marte? Solo per dire "noi ci siamo"? Vedteli per quello che sono, inospitali rocce ... che spendano piuttosto fondi per salvaguardare questo di pianeta, dato che gli ipotetici mondi abitabili sono tanto distanti


Per dire Io c'ero, prima che chiudano...il pianeta :asd: :asd:


Cmq secondo me con la mentalità, la tecnologia ed i problemi attuali l'esplorazione spaziale è in realtà relegata al osservazione spaziale e basta.

ooooooooooooooo
25-04-2007, 19:52
scusate sono una capra in materia..ma per vedere se c'è vita non possono fare degli scatti "zoommati" sulla superfice?

stbarlet
25-04-2007, 19:58
MARTE:
schwarznegger lo "terraforma" in 10 minuti, gli scienziati potrebbero farlo in qualche SECOLO, portando sul pianeta alcune piante che produrrebbero gas-serra che farebbero col tempo riscaldare il pianeta, sciogliere i ghiacci,...





Marte ha una atmosfera con 95% di CO2.. di gas serra ce ne sono gia troppi, bisogna portare l`ossigeno, visto che non mi pare che ne gli umani ne altra forma di vita principale puø farne a meno.. oltretutto ci sono anche problemi di gravita e di pressione. imho e irrealizzabile la cosa, anzi, realizzabile magari si, ma con costi spropositati, e di certo non come pianeta di scorta.

dantes76
25-04-2007, 19:59
AREA51 - ho visto parecchi documentari e sinceramente non ho basi per dire che sia tutto vero oppure un ammasso di frottole. ma si parla che scienziati dell'area51 stiano cercando di studiare mezzi di propulzione "non terrestri"

:eek:

anche la Nasa :asd:

Status of "Warp Drive"

http://www.nasa.gov/centers/glenn/images/content/84501main_speculat.gif

http://www.nasa.gov/centers/glenn/research/warp/warpstat.html

stbarlet
25-04-2007, 20:02
anche la Nasa :asd:

Status of "Warp Drive"

http://www.nasa.gov/centers/glenn/images/content/84501main_speculat.gif

http://www.nasa.gov/centers/glenn/research/warp/warpstat.html



la vedo dura arrivare a oltre meta di science:stordita:

dantes76
25-04-2007, 20:08
la vedo dura arrivare a oltre meta di science:stordita:

La vedo dura essere vivi, per quel periodo:muro:
come disse qualcuno: L'unica paura del futuro, e non esserci

stbarlet
25-04-2007, 20:36
La vedo dura essere vivi, per quel periodo:muro:
come disse qualcuno: L'unica paura del futuro, e non esserci




Ot, il tu avatar e apocalipse now?

CioKKoBaMBuZzo
25-04-2007, 20:38
scusate sono una capra in materia..ma per vedere se c'è vita non possono fare degli scatti "zoommati" sulla superfice?
direi di no :D
i telescopi necessiterebbero di un potere risolutivo immane per poter zoommare così tanto...non riuscimo a vedere la bandiera americana sulla luna, figurati gli omini verdi su pianeti extrasolari :D

stbarlet
25-04-2007, 20:43
direi di no :D
non riuscimo a vedere la bandiera americana sulla luna,






:asd:

Banus
25-04-2007, 20:45
scusate sono una capra in materia..ma per vedere se c'è vita non possono fare degli scatti "zoommati" sulla superfice?
In realtà con gli osservatori a nostra disposizione non è possibile neppure ottenere un'immagine dell'intero pianeta, perchè la luce della stella oscura completamente la debolissima luce riflessa del pianeta. Tuttavia ESA e Nasa hanno in cantiere progetti che permetterebbero di ottenere immagini di pianeti extrasolari, non prima del 2020 comunque.

Ottenere un'immagine dettagliata della superficie è un'impresa ancora più difficile. Principalmente i problemi sono la risoluzione angolare del telescopio (cioè la dimensione minima che un oggetto deve avere per essere visto dallo strumento) e l'apertura (quantità di luce catturata). Aumentando le dimensioni del telescopio è possibile migliorare questi due parametri, ma un telescopio capace di vedere esseri viventi sulla superficie sarebbe tecnicamente irrealizzabile (km di diametro). Per darti un'idea di quanto siamo lontani da una simile impresa, questa (http://antwrp.gsfc.nasa.gov/apod/ap010319.html) è la migliore immagine di Plutone ottenibile con gli strumenti attuali... e il pianeta Gliese 581 c è circa 20'000 volte più lontano.
Si pensa invece di ottenere indizi sulla presenza di vita con metodi indiretti. Gli esseri viventi sulla Terra mantengono "artificialmente" alti livelli di composti chimici come ossigeno o metano; la presenza di queste molecole, unite ad acqua liquida, sarebbero un forte indizio a favore della presenza di vita.

PhoEniX-VooDoo
25-04-2007, 20:48
direi di no :D
i telescopi necessiterebbero di un potere risolutivo immane per poter zoommare così tanto...non riuscimo a vedere la bandiera americana sulla luna, figurati gli omini verdi su pianeti extrasolari :D


forse perchè non c'e :eek: :eek: :eek: :asd: :asd:

ooooooooooooooo
25-04-2007, 21:10
direi di no
i telescopi necessiterebbero di un potere risolutivo immane per poter zoommare così tanto...non riuscimo a vedere la bandiera americana sulla luna, figurati gli omini verdi su pianeti extrasolari


In realtà con gli osservatori a nostra disposizione non è possibile neppure ottenere un'immagine dell'intero pianeta, perchè la luce della stella oscura completamente la debolissima luce riflessa del pianeta. Tuttavia ESA e Nasa hanno in cantiere progetti che permetterebbero di ottenere immagini di pianeti extrasolari, non prima del 2020 comunque.

Ottenere un'immagine dettagliata della superficie è un'impresa ancora più difficile. Principalmente i problemi sono la risoluzione angolare del telescopio (cioè la dimensione minima che un oggetto deve avere per essere visto dallo strumento) e l'apertura (quantità di luce catturata). Aumentando le dimensioni del telescopio è possibile migliorare questi due parametri, ma un telescopio capace di vedere esseri viventi sulla superficie sarebbe tecnicamente irrealizzabile (km di diametro). Per darti un'idea di quanto siamo lontani da una simile impresa, questa (http://antwrp.gsfc.nasa.gov/apod/ap010319.html) è la migliore immagine di Plutone ottenibile con gli strumenti attuali... e il pianeta Gliese 581 c è circa 20'000 volte più lontano.
Si pensa invece di ottenere indizi sulla presenza di vita con metodi indiretti. Gli esseri viventi sulla Terra mantengono "artificialmente" alti livelli di composti chimici come ossigeno o metano; la presenza di queste molecole, unite ad acqua liquida, sarebbero un forte indizio a favore della presenza di vita.
capito.. grazie :)

ulk
25-04-2007, 21:44
forse perchè non c'e :eek: :eek: :eek: :asd: :asd:


Perchè c'è?

:mbe:

Bounty_
25-04-2007, 22:22
Oddio non ripartiamo con la bandiera americana sulla Luna: :doh:
c'e' gia' stata una discussione al riguardo, con un sacco di pagine.
In sintesi con i telescopi attuali non e' possibile vederla con i supertelescopi futuri
forse.

Ciao ;)

dario2
25-04-2007, 22:30
un argomento tanto affascinante quanto utopistico imho, cmq uno tra i miei sogni sarebbe un viaggio nello spazio, intendo "intorno" la terra, deve essere qualcosa di eccezionale...:O

Cmq per terrestre si intende qualsiasi cosa nn abbia -xxx° +xxx° e un pò di acqua e se porpio va bene un pò di gas da trasformare in gas utili? :asd:

ulk
25-04-2007, 22:38
Cmq per terrestre si intende qualsiasi cosa nn abbia -xxx° +xxx° e un pò di acqua e se porpio va bene un pò di gas da trasformare in gas utili? :asd:

Uhm difficile dirlo, visto che non si hanno altri riscontri oggettivi. E comunque alla storia dell'acqua rilevata a 20 anni luce ci credo poco, visto che non si è sicuri se c'è e dove su Marte.

Come già detto notizia diramata e opportunamente gonfiata per risvegliare un po di interesse intorno a questa materia.

Tanto per un po di anni o più probabilmente qualche secolo nessuno potrà verificare e quindi hai voglia a sparare boiate sui giornali.

dario2
25-04-2007, 22:50
Uhm difficile dirlo, visto che non si hanno altri riscontri oggettivi. E comunque alla storia dell'acqua rilevata a 20 anni luce ci credo poco, visto che non si è sicuri se c'è e dove su Marte.

Come già detto notizia diramata e opportunamente gonfiata per risvegliare un po di interesse intorno a questa materia.

Tanto per un po di anni o più probabilmente qualche secolo nessuno potrà verificare e quindi hai voglia a sparare boiate sui giornali.
Si, è vero che ho si letto velocemtne l'articolo, ma a ben vedere cm dici tu, si parla di una probabile temp tra 0-40° valutata nn si sa cm, e poi qualche accenno all'acqua...io poi vorrei capire, ma se plutone si vede cm un ammasso di pixel e sto pianeta è 20k volte più lontano c***o ne sai che c'è sopra?

Cmq ste cose mi fanno sempre pensare quando le leggo come s'è creato l'universo (scientificamente parlando)?:mbe: :stordita:
Ma quindi fino a che distanze, in termini di anni luce, si riescono a vedere decentemente i pianeti?
cioè quando parlano di migliaia di anni luce in pratica nn vedono nulla o quasi?

stbarlet
25-04-2007, 22:57
la temperatura credo sia una stima, vista la distanza e le dimensioni del sistema pianeta-stella

PhoEniX-VooDoo
25-04-2007, 22:59
Ma una nana rossa, la stella di questo nuovo sistema scoperto, a livello di vita a che punto sta? è appena nata o ci sta per tirare le quoia?

stbarlet
25-04-2007, 23:09
Ma una nana rossa, la stella di questo nuovo sistema scoperto, a livello di vita a che punto sta? è appena nata o ci sta per tirare le quoia?

diciamo che e in maturita, ma non invecchiera rima di moltissimi anni ( ma roprio tanti)

dantes76
25-04-2007, 23:59
Ot, il tu avatar e apocalipse now?

Ot
Si, Kurtz
Fine OT

*sasha ITALIA*
26-04-2007, 08:25
la Luna non avrebbe tanto senso : manca atmosfera e la gravità è troppo bassa , bisognerebbe vivere nel sottosuolo dentro gallerie .
Marte invece ha atmosfera e potrebbe essere terraformato .
Il motivo della colonizzazione ??? .....mai sentito parlare di sovraffollamento del pianeta ?



ma dai avete visto troppe puntate di Star Trek :asd:

E poi meglio estinguerci che vivere come talpe nel sottosuolo marziano

Dj Ruck
26-04-2007, 08:35
Ma una nana rossa, la stella di questo nuovo sistema scoperto, a livello di vita a che punto sta? è appena nata o ci sta per tirare le quoia?

Nana rossa

In astronomia, una nana rossa è una stella piccola e relativamente fredda, posta sulla sequenza principale del diagramma H-R, e di tipo spettrale K o M. Le nane rosse sono la grande maggioranza delle stelle, costituiscono infatti il 67,5% delle stelle presenti nella Via Lattea, e hanno diametro e massa inferiore ad un terzo del nostro Sole, fino alle più piccole di 0,08 masse solari, il limite inferiore perché una stella possa chiamarsi tale grazie al fatto di brillare grazie all'energia generata dalla fusione nucleare. Sotto questa massa si trovano delle non-stelle chiamate nane brune.

La temperatura superficiale delle nane rosse è inferiore a 3.500 gradi, e può scendere fino a 1.000. Emettono molta poca luce, a volte solo un decimillesimo di quella che emette il Sole. A causa del lentissimo ritmo a cui bruciano le loro riserve di idrogeno, si prevede che le nane rosse abbiano una lunghissima vita: da decine a centinaia di miliardi di anni. Le nane rosse non iniziano mai a fondere l'elio come le altre stelle, e quindi non possono diventare giganti rosse. Una volta finito l'idrogeno, si limitano a contrarsi e a raffreddarsi. Comunque sia, non c'è stato tempo sufficiente dal Big Bang perché alcuna nana rossa potesse arrivare al termine della propria vita.

Le nane rosse sono le stelle più comuni dell'universo. Proxima Centauri, la stella più vicina alla Terra, è una nana rossa (tipo M5, magnitudine 11), così come sono nane rosse venti delle trenta stelle più vicine dopo di lei.



ti ho riportato da wikipedia...perchè nn mi ricordavo molto bene :asd:

CioKKoBaMBuZzo
26-04-2007, 09:30
io poi vorrei capire, ma se plutone si vede cm un ammasso di pixel e sto pianeta è 20k volte più lontano c***o ne sai che c'è sopra?
analisi spettroscopiche credo

Pucceddu
26-04-2007, 10:45
:stordita: :stordita:

un piccolo ot nato mentre leggevo l'articolo con un collega.

Se io parto da qui e arrivo li alla velocita' della luce, diciamo che per me sono passati 10 minuti per quelli sulla terra 1 anno, ma il mio orologio che data portera'?


:stordita:

Fides Brasier
26-04-2007, 12:29
Solite notizie tese a risollevare tutta una branchia della scienza decisamente poco produttiva e che ha portato poche cose utili all'umanità.

:O :O

http://www.lastampa.it/_settimanali/tst/PDF/5.pdf
Senza spazio il mondo va in tilt
“Satelliti e sonde robot sono insostituibili
ma la base lunare tra 20 anni è un sogno”

«Dobbiamo tornare a crederci, nello spazio, come Werner von Braun, quando guidò il Programma Apollo».
Facile a dirsi, professor Giovanni Bignami. D’altra parte lei è il nuovo presidente dell’Asi, l’Agenzia spaziale italiana: e invece, nel 2007, mentre si preparano le celebrazioni dello Sputnik -il primo satellite lanciato il 4 ottobre 1957 - lo spazio non entusiasma quasi più nessuno, nonostante si annuncinobasi lunari e viaggi su Marte. Perché?
«Perché siamo incastrati in un’epoca diversa».
Può spiegare?
«Oggi si dubita della necessità di esplorare lo spazio per lo stesso motivo per cui non si riuscirebbe più a costruire la metropolitana di New York o a rifare il Cern di Ginevra, il più grande laboratorio di fisica del mondo. Mancano gli uomini dotati di visione, come Edoardo Amaldi, l’entusiasmo e il consenso politico».
Partiamo dagli uomini: dov’è il nuovo von Braun?
«Non c’è. L’unico, quello vero, viveva in un’era di picco tecnologico in cui il budget della Nasa equivaleva al 4% del pil Usa e lui si prendeva rischi oggi impensabili. E’ un miracolo che le sei missioni sulla Luna non abbiano fatto neanche un morto. Eppure le possibilità di successo erano intorno al 50%. Quando, invece, sono esplosi due shuttle è stato diverso: due tragedie su 110 voli sono bastate a stoppare il programma».
E il consenso?
«Manca ed è un problema interessante. C’è la necessità di costruire una scala di valori, che esiste se la gente diventa meno ignorante. Bisogna spiegare, per esempio, perché è importante conoscere l’età dell’Universo, circa 13.7 miliardi di anni. E’ un avanzamento paragonabile a quello ottenuto con la decifrazione del Genoma: fa sì che il nostro posto nel mondo diventi più chiaro e questo progresso del sapere è destinato a una continua accelerazione».
Ne è sicuro? Non è un modello iper-ottimistico e quindi datato?
«Mi spiego con un’analogia logaritmica: per 4 mila anni l’uomo ha osservato il cielo a occhio nudo, poi è arrivato Galileo e per 400 anni c’è stata l’era dei telescopi. Ora da pochi decenni guardiamo le stelle dallo spazio e in 40 anni abbiamo accumulato più dati di quanti ne avessimoraccolti nei 4 secoli precedenti e quei 4 secoli ne hanno ottenuti più degli altri 4 mila. Questa è l’accelerazione che porta nel futuro».
Spieghi agli scettici: a che cosa serve esplorare lo spazio nel XXI secolo?
«A conoscere l’Universo e il Sistema Solare, oltre a capire il nostro ruolo nel cosmo. Serve a fare astronomia dallo spazio, alle telecomunicazioni e ai sistemi di guida Gps, Galileo, Glonass: nel 2005 la Russia ha lanciato più satelliti di chiunque altro e la Cina ne prevede 100 fino al 2010. Serve anche per studiare la Terra, serve per i militari e produce un’enorme spinta tecnologica. A riprova basta un Gedanken experiment».
Quale?
«E’ uno dei test mentali di cui parlava Einstein: come sarebbe un giorno sulla Terra senza i satelliti? Andrebbe tutto in tilt».
E la Luna, Marte e oltre?
«E’ un’altra dimensione. E’ l’esplorazione planetaria ed è affidata ai robot, come Spirit e Opportunity su Marte o Huygens su Titano. Stiamo acquisendo una visione unica del Sistema Solare, visitando tutte le atmosfere, su Venere, Marte e Titano: quando capiremo com’è successo che su Venere la densità sia 90 volte maggiore della nostra e quella marziana sia un centesimo, capiremo l’evoluzione della Terra e perché si verificano fenomeni come el Niño».
E’ sicuro che vedremo una base lunare permanente tra 20 anni?
«Non mi sembra credibile. La Nasa vuole concentrare le risorse per rifare il Programma Apollo. Ma, se i computer sono migliorati, gli umani non si miniaturizzano: trasportarli con ciò di cui avranno bisogno richiede tanti nuovi Saturno V e costi spaventosi».
La base sarebbe il trampolino per la missione umana su Marte: un’altra illusione?
«Se questo è il progetto, è uno sbaglio clamoroso: non c’è un Kennedy che possa costringere i contribuenti a sborsare cifre così sbalorditive. Il modo dev’essere più diretto, da una base intorno alla Terra, sfruttando la Stazione Spaziale».
A proposito di fallimenti: non è così che si descrive la ISS? Doveva produrre ricerche di alto livello, oltre a nuovi materiali e farmaci e non è successo.
«C’è stata grande misinformazione. L’idea di Ronald Reagan era sfidare i russi e la Stazione era parte delle Star Wars, ma le esigenze della Guerra Fredda sono state mascherate con promesse scientifiche mai pienamente realizzate. E tuttavia non possiamo ignorare il contributo per l’hi tech, che ha coinvolto anche l’Italia: il 40% del volume pressurizzato è “made in Torino” grazie all’Alenia».
Durante il temporaneo stop allo shuttle la Stazione è stata tenuta in vita dai russi con le Soyuz. Che cosa succederà nel 2010, quando le navette andranno in pensione?
«Il sostituto non c’è e la Nasa pensa alla Luna. Forse si troverà una soluzione grazie alla collaborazione tra russi ed europei».
Ma l’Esa guarderà la Nasa allunare?
«L’Esa - di cui l’Asi è il terzo partner per importanza - sta valutando se entrare nel programma».
Su quali obiettivi si concentra l’ente europeo?
«Sulle esplorazioni robotiche e l’Italia sta dando un contributo di primo piano, come per Exomars, la missione marziana del 2012».
E l’Asi? Da tempo è nel mirino delle critiche: che situazione ha trovato?
«No comment».
Avete appena lanciato il satellite Agile per studiare i raggi X e gamma. Dopo un periodo di stasi l’Agenzia sta riprendendo un ruolo?
«Agile è il primo di una serie di missioni “medie” dal notevole valore scientifico e dalle significative ricadute per l’industria. Intanto è partita la collaborazione con la Francia per “Symbol X”, che prevede una prima mondiale con due satelliti in formazione. Questo è un grande momento per l’Italia dello spazio».

CioKKoBaMBuZzo
26-04-2007, 12:50
:stordita: :stordita:

un piccolo ot nato mentre leggevo l'articolo con un collega.

Se io parto da qui e arrivo li alla velocita' della luce, diciamo che per me sono passati 10 minuti per quelli sulla terra 1 anno, ma il mio orologio che data portera'?


:stordita:
bhè dato che è distante 20 anni luce direi che quello sulla terra ti ci vede arrivare 20 anni dopo non 1 :D

in ogni caso, se per te sono passati 10 minuti, il tuo orologio segnerà un tempo di 10 minuti maggiore di quando sei partito semplicemente...altro che creme anti invecchiamento :D

Fides Brasier
26-04-2007, 13:49
Se io parto da qui e arrivo li alla velocita' della luce, diciamo che per me sono passati 10 minuti per quelli sulla terra 1 anno, ma il mio orologio che data portera'?Il tuo orologio e' con te e quindi invecchia insieme a te, per cui "invecchiera'" come te di 10 minuti.

Sarei invece curioso di sapere l'ora riportata dallo stesso orologio sincronizzato via radio (http://it.wikipedia.org/wiki/Orologio_radiocontrollato): probabilmente vedrei le sue lancette girare di un anno in dieci minuti :asd:

:stordita:

Paganetor
26-04-2007, 13:53
ma, come è già stato fatto notare, non sarebbe interessante puntare gli antennoni del Very Large Array verso il punto in cui si trovava 20 anni fa quel pianeta?

e poi via di progetto seti!

ah, tra parentesi, la scorsa estate sono passato sotto gli antennoni del VLA in New Mexico: sono veramente (Very! :D ) grossi! :D

impressive! :eek:

ulk
26-04-2007, 16:28
:O :O

http://www.lastampa.it/_settimanali/tst/PDF/5.pdf

Mi pare molto imbarazzante come intervista, i satelliti hanno poco a che vedere con l'esplorazione spaziale, togliamo i meteo, ci sono fallimenti terrificanti come irridio.

lowenz
26-04-2007, 17:04
ti ho riportato da wikipedia...perchè nn mi ricordavo molto bene :asd:
.....e non mi avevi mai detto che ti occupavi di astronomia :D

ChristinaAemiliana
26-04-2007, 17:09
.....e non mi avevi mai detto che ti occupavi di astronomia :D

...speriamo che non se ne occupi come si occupa di politica...:D

jpjcssource
26-04-2007, 19:45
...speriamo che non se ne occupi come si occupa di politica...:D

Al massimo deciderà di eliminare il Pianeta Rosso dalla lista dei pianeti del sistema solare :asd:

Fides Brasier
26-04-2007, 19:51
Mi pare molto imbarazzante come intervista, i satelliti hanno poco a che vedere con l'esplorazione spaziale, togliamo i meteo, ci sono fallimenti terrificanti come irridio.In primo luogo c'e' l'esigenza che l'uomo ha da sempre di conoscere l'ambiente che lo circonda, per tentare di spiegarlo. E poi, se anche (ipotesi per assurdo) sapere se esistono altri pianeti non ci serve a nulla (oggi... domani chissa' ;) ) di sicuro tutta la ricerca che c'e' dietro alle tecnologie e alle metodologie di indagine, inevitabilmente finira' per avere presto o tardi delle ricadute nella vita di tutti i giorni, di tutti noi.
Immagina 500 anni fa, la gente che si chiedeva "ma cosa vogliono questi, chi glielo fa fare di perdere tempo e soldi per sapere se la terra e' piatta oppure rotonda, tanto dove vuoi che si vada??". Poi arrivo' un tal Colombo, e allora... :sofico:
Ecchecchezz', ci si lamenta che non si fa ricerca, e quando poi la si fa si dice che e' inutile? :D

P.S.: cosa diavolo e' "irridio"?? :fagiano:

ChristinaAemiliana
26-04-2007, 19:58
Al massimo deciderà di eliminare il Pianeta Rosso dalla lista dei pianeti del sistema solare :asd:

:sbonk:

NeroCupo
26-04-2007, 20:09
...
Sarei invece curioso di sapere l'ora riportata dallo stesso orologio sincronizzato via radio (http://it.wikipedia.org/wiki/Orologio_radiocontrollato): probabilmente vedrei le sue lancette girare di un anno in dieci minuti :asd:

:stordita:Segnerebbe sempre 10 minuti dalla partenza, visto che il segnale x radiocontrollarlo dovrebbe impiegare comunque 20 anni per arrivare all'astronave ;)

Fides Brasier
26-04-2007, 20:17
Segnerebbe sempre 10 minuti dalla partenza, visto che il segnale x radiocontrollarlo dovrebbe impiegare comunque 20 anni per arrivare all'astronave ;) :wtf: credo di no: perche' il segnale ricevuto sarebbe quello partito vent'anni fa :fagiano:
Mi sa che e' cmq un bel casino :D

Dj Ruck
26-04-2007, 20:51
.....e non mi avevi mai detto che ti occupavi di astronomia :D
io???...io sono straappassionato di astronomia...ho il telescopio e enciclopedia astronoica pià altre cose :asd:

...speriamo che non se ne occupi come si occupa di politica...:D
LLLLLLLLLLLLLLLLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLL

Al massimo deciderà di eliminare il Pianeta Rosso dalla lista dei pianeti del sistema solare :asd:

STRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAALLLLLLLLOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLLLLLLLLL...odio marte :asd:

ulk
26-04-2007, 21:06
In primo luogo c'e' l'esigenza che l'uomo ha da sempre di conoscere l'ambiente che lo circonda, per tentare di spiegarlo. E poi, se anche (ipotesi per assurdo) sapere se esistono altri pianeti non ci serve a nulla (oggi... domani chissa' ;) ) di sicuro tutta la ricerca che c'e' dietro alle tecnologie e alle metodologie di indagine, inevitabilmente finira' per avere presto o tardi delle ricadute nella vita di tutti i giorni, di tutti noi.
Immagina 500 anni fa, la gente che si chiedeva "ma cosa vogliono questi, chi glielo fa fare di perdere tempo e soldi per sapere se la terra e' piatta oppure rotonda, tanto dove vuoi che si vada??". Poi arrivo' un tal Colombo, e allora... :sofico:
Ecchecchezz', ci si lamenta che non si fa ricerca, e quando poi la si fa si dice che e' inutile? :D

La ricerca è una cosa, chiedere gli stessi soldi di qualche decennio fa .. il 4 % del pil mi sembra una cosa fuori dal mondo .. ci sono problemi molto più gravi da risolvere.

P.S.: cosa diavolo e' "irridio"?? :fagiano:

Aehm intedevo irridium


http://en.wikipedia.org/wiki/Iridium_(satellite)

http://it.wikipedia.org/wiki/Iridium_%28satellite%29

Fides Brasier
26-04-2007, 21:21
La ricerca è una cosa, chiedere gli stessi soldi di qualche decennio fa .. il 4 % del pil mi sembra una cosa fuori dal mondo .. ci sono problemi molto più gravi da risolvere.Infatti adesso e' molto piu' basso, leggo qui (http://www.eurinome.it/marte_e_oltre.html) che e' solo dello 0,7%. Poi, sul fatto dei problemi gravi, ci sarebbe molto da discutere, e quello che avevo da dire l'ho detto prima: e per fortuna che 500 anni fa qualcuno ha voluto capire se la terra fosse o no piatta, e qualcun altro su quelle riscontri ha voluto rischiare ;)
Aehm intedevo irridium
http://en.wikipedia.org/wiki/Iridium_(satellite)

http://it.wikipedia.org/wiki/Iridium_%28satellite%29Ah, quello :D
Ma quello non era un progetto di ricerca, ma una iniziativa commerciale che il mio criceto avrebbe saputo pianificare meglio :D un po' come il Fido della telecom di una decina d'anni fa :asd:

NeroCupo
26-04-2007, 22:13
:wtf: credo di no: perche' il segnale ricevuto sarebbe quello partito vent'anni fa :fagiano:
Mi sa che e' cmq un bel casino :DProviamo con un esempio:
Immagina il segnale che parte assieme all'astronave: In 20 anni guadagna terrenoper 10 minuti-luce, così alla fine arriva sul pianeta 10 minuti prima dell'astronauta.
Quando questo finalmente arriva, il segnale che arriva dall'orologio atomico terrestre indica appunto che sono passati solo 10 minuti :rolleyes:
NeroCupo

the_dark_shadow
26-04-2007, 22:25
:stordita: :stordita:

un piccolo ot nato mentre leggevo l'articolo con un collega.

Se io parto da qui e arrivo li alla velocita' della luce, diciamo che per me sono passati 10 minuti per quelli sulla terra 1 anno, ma il mio orologio che data portera'?


:stordita:

http://www.fmboschetto.it/tde/2_3.htm

jpjcssource
26-04-2007, 23:29
La ricerca è una cosa, chiedere gli stessi soldi di qualche decennio fa .. il 4 % del pil mi sembra una cosa fuori dal mondo .. ci sono problemi molto più gravi da risolvere.


Aehm intedevo irridium


http://en.wikipedia.org/wiki/Iridium_(satellite)

http://it.wikipedia.org/wiki/Iridium_%28satellite%29

Vabbè, ma se gli USA non investono così tanti soldi come facevano anni fa, comunque investono 500 miliardi di dollari all'anno in spese militari quindi penso che si potrebbero trovare tranquillamente i soldi sia per la ricerca che per risolvere i vari problemi e ve ne sarebbe d'avanzo...

Bounty_
27-04-2007, 00:14
Cmq per terrestre si intende qualsiasi cosa nn abbia -xxx° +xxx° e un pò di acqua e
se porpio va bene un pò di gas da trasformare in gas utili? :asd:
La massa principale non deve essere gas o ghiaccio, deve essere di roccia e/o metallo.
Un buon termine di distinzione e' la densita' complessiva del pianeta.
Quando ho studiato io l'atmosfera non era un requisito fondamentale visto che,
ad esempio Mercurio non ce l'ha eppure era considerato un "pianeta di tipo terrestre",
ora se le cose sono cambiate come viene considerato Mercurio?

Ciao ;)

Hattori Hanzo
27-04-2007, 15:10
probabilmente dirò una cavolata :D

ma utilizzando nello spazio piu telescopi in interferometria la risoluzione non dovrebbe aumentare di parecchio? :confused:


non dico di arrivare ad avere la mappatura google Gliese 581 c... :D

ma "mascherando" la stella dovrebbe rendersi visibile l'eventuale pianeta no? :D

Banus
27-04-2007, 15:32
ma utilizzando nello spazio piu telescopi in interferometria la risoluzione non dovrebbe aumentare di parecchio? :confused:
E' quello che ha in cantiere l'ESA :read:
http://sci.esa.int/science-e/www/area/index.cfm?fareaid=28

e prima che il progetto fosse cancellato, la NASA:
http://planetquest.jpl.nasa.gov/TPF/tpf_index.cfm

Sfruttando l'interferenza è possibile diminuire di molte volte (si stima un milione) la luminosità della stella principale, rendendo visibili i pianeti. I telescopi del progetto osservano nell'infrarosso perchè in quella banda la differenza di luminosità fra stella e pianeta è minore.

Una proposta alternativa (http://newworlds.colorado.edu/) non ancora approvata (avevo già postato il link) è quella di oscurare la stella con una "maschera". In questo caso la luminosità della stella può essere attenuata oltre un miliardo di volte, rendendo possibile vedere i pianeti anche nella banda della luce visibile.

Hattori Hanzo
27-04-2007, 15:52
E' quello che ha in cantiere l'ESA :read:
http://sci.esa.int/science-e/www/area/index.cfm?fareaid=28



ma è già previsto il lancio per il 2015, non avevo visto!

l'attesa dovrebbe essere ricompensata, chissà come ci si può spingere con uno strumento simile... :)


ma come funziona il secondo metodo? ho provato a dare un'occhiata ma non ne ho capito molto... :D
sarebbe già possibile realizzarlo?

Banus
27-04-2007, 16:29
ma è già previsto il lancio per il 2015, non avevo visto!
Se tutto va bene... molto spesso progetti simili sono sospesi o rimandandati.
Il vantaggio di un progetto come Darwin è la possibilità di vedere direttamente i pianeti, permettendo analisi sulle dimensioni e composizione chimica senza dover sperare in un'eclisse fra stella e pianeta (l'unico modo, con i mezzi attuali, per ricavare queste informazioni).

ma come funziona il secondo metodo? ho provato a dare un'occhiata ma non ne ho capito molto... :D
Lo spiega qui (http://newworlds.colorado.edu/starshade/), niente di complicato comunque :D
Si usano due satelliti, uno "schermo" a forma di girasole e un telescopio. Quando si vuole osservare un pianeta si coordinano i due satelliti in modo che lo schermo copra la stella, rendendo visibili gli oggetti debolmente luminosi nei dintorni. L'unico particolare che mi lascia perplesso è come si possano coordinare i due satelliti in modo da osservare un punto a piacere senza sprecare troppa energia nelle manovre :p

ulk
27-04-2007, 18:25
e prima che il progetto fosse cancellato, la NASA:
http://planetquest.jpl.nasa.gov/TPF/tpf_index.cfm



Chissa di cosa avevano paura...?

:cool:

Fides Brasier
27-04-2007, 19:21
Proviamo con un esempio:
Immagina il segnale che parte assieme all'astronave: In 20 anni guadagna terrenoper 10 minuti-luce, così alla fine arriva sul pianeta 10 minuti prima dell'astronauta.
Quando questo finalmente arriva, il segnale che arriva dall'orologio atomico terrestre indica appunto che sono passati solo 10 minuti :rolleyes:
NeroCupoIl tuo esempio non mi convince: mi suona strano che uno strumento di misura che abbia come unico sistema di riferimento quello dell'astronave (e che quindi "invecchia" di 10 minuti, segnando il tempo effettivo dell'astronave) segni il medesimo tempo di un analogo orologio che conserva un cordone ombelicale con la terra, dove il tempo trascorso e' invece di un anno. Una differenza tra i due orologi ci deve pur essere.

Qualcun altro mi puo' chiarire meglio? :stordita:

ripsk
27-04-2007, 19:36
Il tuo esempio non mi convince: mi suona strano che uno strumento di misura che abbia come unico sistema di riferimento quello dell'astronave (e che quindi "invecchia" di 10 minuti, segnando il tempo effettivo dell'astronave) segni il medesimo tempo di un analogo orologio che conserva un cordone ombelicale con la terra, dove il tempo trascorso e' invece di un anno. Una differenza tra i due orologi ci deve pur essere.

Qualcun altro mi puo' chiarire meglio? :stordita:

In poche parole il segnale radio che parte dalla terra non arriva "istantaneamente" all'orologio sull'astronave ma deve percorrere anchesso la stessa distanza con una velocita solo leggermente superiore a quello della navetta (arriva con solo 10' di anticipo).
Quindi: E' vero che quando l'astronave arriva a destinazione l'orologio sulla terra indica che sono passati ventanni ma il segnale deve ancora percorrere tutto quanto il tragitto, che dura appunto vent'anni :D

Ciao
PS. tutto questo senza contare che il segnale radio non sarebbe comunque decifrabile sulla nave mentre viaggia (la frequenza del segnale apparirebbe infinitesimale).

Fides Brasier
27-04-2007, 20:08
In poche parole il segnale radio che parte dalla terra non arriva "istantaneamente" all'orologio sull'astronave ma deve percorrere anchesso la stessa distanza con una velocita solo leggermente superiore a quello della navetta (arriva con solo 10' di anticipo).
Quindi: E' vero che quando l'astronave arriva a destinazione l'orologio sulla terra indica che sono passati ventanni ma il segnale deve ancora percorrere tutto quanto il tragitto, che dura appunto vent'anni :D

Ciao
PS. tutto questo senza contare che il segnale radio non sarebbe comunque decifrabile sulla nave mentre viaggia (la frequenza del segnale apparirebbe infinitesimale).Babuo' se facciamo finta che stiamo viaggando alla velocita' della luce, possiamo anche fare finta di avere un ricevitore cosi' sensibile da captare il segnale :asd:
Senza contare che se non sbaglio stiamo ipotizzando che la nave acceleri da zero alla velocita' della luce in un tempo infinitesimale :fagiano:
Cmq si, ci ho pensato su e ho capito cosa intendi.
Rimane pero' il fatto che quando arrivo a destinazione, mi trovo il segnale partito vent'anni prima... o no? :stordita:

ripsk
27-04-2007, 21:23
Babuo' se facciamo finta che stiamo viaggando alla velocita' della luce, possiamo anche fare finta di avere un ricevitore cosi' sensibile da captare il segnale :asd:
Senza contare che se non sbaglio stiamo ipotizzando che la nave acceleri da zero alla velocita' della luce in un tempo infinitesimale :fagiano:
Cmq si, ci ho pensato su e ho capito cosa intendi.
Rimane pero' il fatto che quando arrivo a destinazione, mi trovo il segnale partito vent'anni prima... o no? :stordita:

Esatto, il contenuto del messaggio sarà l'ora al momento della partenza + quei 10 minuti di scarto dovuti al fatto che è arrivato in leggero anticipo rispetto alla navicella.

jumpjack
27-04-2007, 23:02
Marte ha una atmosfera con 95% di CO2.. di gas serra ce ne sono gia troppi,

Non abbastanza da scaldare il pianeta, quasi perennemente sotto zero!

bisogna portare l`ossigeno, visto che non mi pare che ne gli umani ne altra forma di vita principale puø farne a meno..

Per quello basterebbero "un po'" di alghe o piante: ma prima serve l'acqua liquida!

oltretutto ci sono anche problemi di gravita e di pressione. imho e irrealizzabile la cosa, anzi, realizzabile magari si, ma con costi spropositati,
Piu' che di costi, si tratterebbe di tempi spropostitati: 5, 10 generazioni umane...

davide87
27-04-2007, 23:25
qualcuno mi può dare il numero della poste pay del padrone:O ... ho comprato 50 ettari...:asd::asd::asd:
apparte gli scherzi.. bella scoperta..:D

Perry_Rhodan
28-04-2007, 11:40
Sicuramente lo conoscerete già :D , ma segnalo comunque un sito molto interessante per l'esposizione chiara e comprensibile ma rigorosa di molti argomenti scientifici:

http://www.cosediscienza.it

Giusnico
29-04-2007, 11:16
Non so se è già stato postato, ma vi rimando a questo articolo:

http://www.coelum.com/index.php?goto=news&nva=2007&nvm=4&id=369

che critica la tendenza di molti a fantasticare in maniera dannosa su certe scoperte scientifiche.

ulk
29-04-2007, 11:38
Non so se è già stato postato, ma vi rimando a questo articolo:

http://www.coelum.com/index.php?goto=news&nva=2007&nvm=4&id=369

che critica la tendenza di molti a fantasticare in maniera dannosa su certe scoperte scientifiche.


Già detto, comunque non è una "dannosa maniera di fantasticare" ma bensi una " mirata e voluta enfasi" per tentare di riportare un po di attenzione su una ramo pressoche morto della scienza, poco produttivo e utile solo a catalogare stelle e compagnia per non si sa bene quale motivo.

Per inciso si cercano fondi, ma come già detto abbiano problemi molto più gravi da risolvere.

drakend
29-04-2007, 12:22
Già detto, comunque non è una "dannosa maniera di fantasticare" ma bensi una " mirata e voluta enfasi" per tentare di riportare un po di attenzione su una ramo pressoche morto della scienza, poco produttivo e utile solo a catalogare stelle e compagnia per non si sa bene quale motivo.

Per inciso si cercano fondi, ma come già detto abbiano problemi molto più gravi da risolvere.
Beh insomma l'individuazione di una seconda Terra non è un "ramo della scienza morto e poco produttivo". Facciamo l'ipotesi che questo pianeta abbia sulla sua superficie acqua allo stato liquido e abbia una temperatura compresa fra 0 e 40 °C: ipotizziamo che ci sia persino dell'ossigeno nella sua atmosfera. Ok questo pianeta è abitabile per noi e quindi qualsiasi idea di colonizzazione è fondata ed economicamente interessante e non è un'esperimento prevalentemente scintifico-tecnologico come lo è la ISS ora e le ipotetiche colonie lunari e marziane poi.
Ovviamente se pretendi di andare in orbita, aprire un warp gate ed essere là in un istante allora sì, l'idea di colonizzazione non ha senso. Se però vedi il processo di colonizzazione da un punto di vista generazionale allora ha senso eccome: se ci mandi una nave auto-sufficiente a sostenere un tot numero di persone è ragionevole pensare che nell'arco di un certo numero di generazioni là ci si arrivi anche con la tecnologia attuale. L'unico problema tecnologicamente serio è la velocità al secondo richiesta: attualmente la sonda New Horizon, dopo che avrà passato Giove, sarà l'oggetto artificiale più veloce nel Sistema Solare con i suoi 22.22 Km/s. Ma questo non è nemmeno lontanamente sufficiente per raggiungere in tempi generazionalmente accettabili il corpo celeste che sta a 20 anni luce da noi. Per raggiungere il posto in 120 anni ci serve una velocità di 50000 Km/s... ma anche andando a "solo" a 25000 Km/s saremmo lì in 240 anni, un tempo non certamente umano, ma comunque accettabile per quattro generazioni. Raggiungere velocità tali richiederà uno sforzo tecnologico non indifferente, ma la propulsione è il settore più critico dell'astronautica ed infatti è quello in cui c'è più ricerca per cui sono fiducioso! :)

ulk
29-04-2007, 17:31
Beh insomma l'individuazione di una seconda Terra non è un "ramo della scienza morto e poco produttivo".

Mi spiace ma manca la tecnologia anche solo per individuare una bandiera sulla Luna.. vedi un po te.

drakend
29-04-2007, 18:19
Mi spiace ma manca la tecnologia anche solo per individuare una bandiera sulla Luna.. vedi un po te.
Va beh io ho fatto un post bello argomentato e tu mi rispondi con una riga con un esempio di comodo: ti devo dire che hai ragione? Hai ragione! Però per un campo in cui si è ancora piuttosto indietro ce ne sono tanti altri che stanno facendo passi da gigante e comunque NASA ed ESA hanno in programma di lanciare sonde in grando di catturare le immagini dei pianeti extrasolari verso il 2020. Certo che se vuoi vedere questa seconda Terra domani è impossibile, però fra qualche decennio sì: mi sa che qui tutti soffriamo del gap startrekkiano! Siamo così abituati alla velocità di curvatura che la diamo per assodata, poi però il confronto con la realtà è drammatico! :D
L'esplorazione spaziale è un campo in cui si procede per decenni, non per giorni e così sarà ancora per lunghissimo tempo.

Banus
29-04-2007, 18:25
Mi spiace ma manca la tecnologia anche solo per individuare una bandiera sulla Luna.. vedi un po te.
Abbiamo già parlato di questo.. i telescopi disponibili non hanno risoluzione sufficiente (come Hubble) oppure per osservare alla risoluzione necessaria richiedono oggetti molto più luminosi della Luna (VLT). Inoltre uno strumento capace di realizzare l'impresa sarebbe tecnicamente fattibile (http://www.eso.org/projects/owl/Gallery.html) ma nessuno è disposto a spendere il miliardo e mezzo di euro necessario :p

In ogni caso, non si parlerà di esplorazione per qualche secolo; prima devono essere sviluppate tecnologie affidabili ed efficienti per la colonizzazione del sistema solare. Le osservazioni di pianeti extrasolari sono utili per capire come si è formato il sistema solare e soprattutto per avere una statistica di pianeti vasta. Inoltre la scoperta di un pianeta con atmosfera non in equilibrio (segno di attività biologica) ma con molecole diverse rispetto alla Terra potrebbe dare indizi sull'esistenza di biochimiche alternative.

PhoEniX-VooDoo
29-04-2007, 19:17
Beh insomma l'individuazione di una seconda Terra non è un "ramo della scienza morto e poco produttivo". Facciamo l'ipotesi che questo pianeta abbia sulla sua superficie acqua allo stato liquido e abbia una temperatura compresa fra 0 e 40 °C: ipotizziamo che ci sia persino dell'ossigeno nella sua atmosfera. Ok questo pianeta è abitabile per noi e quindi qualsiasi idea di colonizzazione è fondata ed economicamente interessante e non è un'esperimento prevalentemente scintifico-tecnologico come lo è la ISS ora e le ipotetiche colonie lunari e marziane poi.
Ovviamente se pretendi di andare in orbita, aprire un warp gate ed essere là in un istante allora sì, l'idea di colonizzazione non ha senso. Se però vedi il processo di colonizzazione da un punto di vista generazionale allora ha senso eccome: se ci mandi una nave auto-sufficiente a sostenere un tot numero di persone è ragionevole pensare che nell'arco di un certo numero di generazioni là ci si arrivi anche con la tecnologia attuale. L'unico problema tecnologicamente serio è la velocità al secondo richiesta: attualmente la sonda New Horizon, dopo che avrà passato Giove, sarà l'oggetto artificiale più veloce nel Sistema Solare con i suoi 22.22 Km/s. Ma questo non è nemmeno lontanamente sufficiente per raggiungere in tempi generazionalmente accettabili il corpo celeste che sta a 20 anni luce da noi. Per raggiungere il posto in 120 anni ci serve una velocità di 50000 Km/s... ma anche andando a "solo" a 25000 Km/s saremmo lì in 240 anni, un tempo non certamente umano, ma comunque accettabile per quattro generazioni. Raggiungere velocità tali richiederà uno sforzo tecnologico non indifferente, ma la propulsione è il settore più critico dell'astronautica ed infatti è quello in cui c'è più ricerca per cui sono fiducioso! :)


Scusami ma tu parli tranquillamentedi viaggi generazionali, ma non pensi in alcun modo allo stato psicologico in cui si troverebbero gli eventuali viaggiatori? Anche amettendo vi avere una struttura adeguata per un viaggio "multigenerazionale" (quindi ad un parto e tutto il resto), come pensi che si sentirebbe un bambino una volta realizzato che è nato in un spazio di pochi metri quadrati e ci dovra restare per tutta la sua vita, probabilmente con l'unico scopo di riprodursi... ?

Senza contare come si sentirebbero le persone nate sulla terra, per quanto possano essere volontari convinti una volta nello spazio secondo me impazirebbero, alla fine il loro gesto sarebbe una forma di suicidio o carcere a vita.


Secondo me NON è ASSOLUTAMENTE pensabile alcun viaggio umano nello spazio piu lungo di 1 massimo 2 anni, oltre anche le volontà piu solide per me crollano...

Tutto questo poi considerando di avere una tecnologia cosi buona da non rompersi mai (...).

Piuttosto se proprio vogliamo, si potrebbe pensare alla possibilità di ibernazione, hypersonno o come lo si vuol chiamare...ma anche li ci sono mille problemi.

drakend
29-04-2007, 21:12
Scusami ma tu parli tranquillamentedi viaggi generazionali, ma non pensi in alcun modo allo stato psicologico in cui si troverebbero gli eventuali viaggiatori? Anche amettendo vi avere una struttura adeguata per un viaggio "multigenerazionale" (quindi ad un parto e tutto il resto), come pensi che si sentirebbe un bambino una volta realizzato che è nato in un spazio di pochi metri quadrati e ci dovra restare per tutta la sua vita, probabilmente con l'unico scopo di riprodursi... ?

Uhm guarda che questo viaggio generazionale non deve essere fatto sullo shuttle eh... :D
Se mai si farà una cosa simile dovrà essere una nave molto grossa: ma comunque bisogna risolvere ancora alcuni problemi tecnologici come la propulsione, lo schermamento dai cari raggi gamma eccetera. Non sono cose semplici, ma sono sicuramente più gestibili dei warp-gate eccetera. Quando ho detto che si tratta di viaggi realizzabili con la tecnologia attuale sono stato un po' troppo sintetico: volevo dire che questo tipo dei viaggi è sicuramente molto più fattibile di utopie scientifiche come la velocità di curvatura eccetera. Il fatto che siano più verosimili non significa che non ci siano problemi come quelli citati.


Senza contare come si sentirebbero le persone nate sulla terra, per quanto possano essere volontari convinti una volta nello spazio secondo me impazirebbero, alla fine il loro gesto sarebbe una forma di suicidio o carcere a vita.

Questa è una tua speculazione basata sul niente: se la nave generazionale simula il più possibile l'habitat terrestre non vedo perché non debba essere possibile viverci stabilmente. Le colonie lunari e marziani saranno molto interessanti per osservare l'evoluzione della psicologia umana in mondi alieni per tempi prolungati.


Tutto questo poi considerando di avere una tecnologia cosi buona da non rompersi mai (...).

La tecnologia si può anche riparare eh... :D

PhoEniX-VooDoo
29-04-2007, 21:28
Quando realizzi di stare in una gabbia, non importa che essa sia di 10 metri quadrati, 100 o 1000, sempre una gabbia resta, con tutto ciò che comporta.


La tecnologia si può anche riparare eh...

non parlo del neon che salta o del bottone che nn si schiaccia più...ma danni tangenti causabili da una delle infinite variabili a cui si andrebbe incontro con un progetto del genere.



Se in un ipotetica scala del assurdità da 1 a 1000, la curvatura ecc. stanno a 1000, quello di cui parli te sta a 950, in fatto di fattibilità reale. Il fatto che sia piu facile costruire un arca di noe spaziale che curvare lo spazio non rende meno assurdo ciò che hai scritto, secondo me.


P.S. voi mettere stare su una colonia lunare VS stare in mezzo al nulla con la consapevolezza che ci resterai fino alla fine dei tuoi giorni?

Banus
30-04-2007, 06:36
non parlo del neon che salta o del bottone che nn si schiaccia più...ma danni tangenti causabili da una delle infinite variabili a cui si andrebbe incontro con un progetto del genere.
In quel caso è sufficiente fare dei test prima di mandare una nave generazionale allo sbaraglio. Ad esempio la costruzione di colonie orbitanti autosufficienti e isolate sarebbe un banco di prova.
Inoltre, quando sarà possibile realizzare simili opere, probabilmente ingegneria genetica e nanotecnologie saranno arrivate a un livello molto avanzato. Si potrebbe decidere addirittura di scegliere passeggeri (esseri umani geneticamente modificati o intelligenze artificiali) con una speranza di vita superiore alla durata del viaggio.
E' un po' presto per parlare di possibilità/impossibilità quando neppure abbiamo sviluppato le tecnologie necessarie :p

Se in un ipotetica scala del assurdità da 1 a 1000, la curvatura ecc. stanno a 1000, quello di cui parli te sta a 950, in fatto di fattibilità reale.
No, non sono assolutamente d'accordo, fra le due c'è un abisso. Le navi generazionali sono fisicamente possibili, e i limiti sono unicamente di tipo tecnologico. Non sappiamo invece se viaggi "tipo curvatura" siano possibili; di fatto la relatività generale li ammette solo in presenza di ipotetica "energia negativa" e le speranze si affidano alla zona grigia delle interazioni fra relatività e fisica quantistica. Mancando una teoria completa sulla gravità quantistica, si possono fare solo scommesse. Con una nuova teoria potremmo scoprire che sono possibili, oppure che sono definitivamente irrealizzabili (come le macchine a moto perpetuo).

gianly1985
30-04-2007, 15:17
@phoenix
Allora secondo il tuo ragionamento anche la Terra è una gabbia, pensa a quanto è angosciante sapere che finiremo qui i nostri giorni senza poter vedere al di là di un palmo dal nostro naso (rispetto all'immensità dell'universo). E comunque uomini coraggiosi e un po' pazzi ce ne sono sempre stati e sempre ce ne saranno, altrimenti non avremmo scoperto tanto di quello che sappiamo...in fondo siamo fatti "per seguir virtute e conoscienza"...
L'astronave ovviamente deve essere una colonia semovente a tutti gli effetti di dimensioni mastodontiche, con istituzioni, scuole, un commercio, ecc
ps: sai quante persone anziane conosco che non hanno mai messo piede al di fuori del loro paesino?(=gabbia? eppure psicologicamente mi sembrano equilibrati) A volte dimentichiamo che il mondo globalizzato e supercollegato è un fenomeno recentissimo...

PhoEniX-VooDoo
30-04-2007, 17:22
In quel caso è sufficiente fare dei test prima di mandare una nave generazionale allo sbaraglio. Ad esempio la costruzione di colonie orbitanti autosufficienti e isolate sarebbe un banco di prova.
Inoltre, quando sarà possibile realizzare simili opere, probabilmente ingegneria genetica e nanotecnologie saranno arrivate a un livello molto avanzato. Si potrebbe decidere addirittura di scegliere passeggeri (esseri umani geneticamente modificati o intelligenze artificiali) con una speranza di vita superiore alla durata del viaggio.
E' un po' presto per parlare di possibilità/impossibilità quando neppure abbiamo sviluppato le tecnologie necessarie :p


No, non sono assolutamente d'accordo, fra le due c'è un abisso. Le navi generazionali sono fisicamente possibili, e i limiti sono unicamente di tipo tecnologico. Non sappiamo invece se viaggi "tipo curvatura" siano possibili; di fatto la relatività generale li ammette solo in presenza di ipotetica "energia negativa" e le speranze si affidano alla zona grigia delle interazioni fra relatività e fisica quantistica. Mancando una teoria completa sulla gravità quantistica, si possono fare solo scommesse. Con una nuova teoria potremmo scoprire che sono possibili, oppure che sono definitivamente irrealizzabili (come le macchine a moto perpetuo).


Mha non lo so cosa accadrà quando avremo a disposizione tutte le cose che hai descritto, io ho reputato le due soluzioni assurde perchè non importa che una sia potenzialmente realizzabile e l'altra ancora una speculazione o poco piu, il fatto è che al atto pratico con nessuna delle due si puo arrivare al pianeta a 20 anni luce da qui (in tempi attualmente ipotizzabili)

Una perchè attualmente appunto, irrealizzabile, la seconda perchè secondo me insostenibile psicologicamente.
Chiaro che se vogliamo sognare ......





@phoenix
Allora secondo il tuo ragionamento anche la Terra è una gabbia, pensa a quanto è angosciante sapere che finiremo qui i nostri giorni senza poter vedere al di là di un palmo dal nostro naso (rispetto all'immensità dell'universo). E comunque uomini coraggiosi e un po' pazzi ce ne sono sempre stati e sempre ce ne saranno, altrimenti non avremmo scoperto tanto di quello che sappiamo...in fondo siamo fatti "per seguir virtute e conoscienza"...
L'astronave ovviamente deve essere una colonia semovente a tutti gli effetti di dimensioni mastodontiche, con istituzioni, scuole, un commercio, ecc
ps: sai quante persone anziane conosco che non hanno mai messo piede al di fuori del loro paesino?(=gabbia? eppure psicologicamente mi sembrano equilibrati) A volte dimentichiamo che il mondo globalizzato e supercollegato è un fenomeno recentissimo...


In pochissimi momenti e pochissime persone si mettono a pensare a quanto siamo piccoli ed insignificanti nel universo, un nulla (a me è capitato, devo dire). Sono tutti presi dalle proprie vite e piu o meno contenti di esserlo.
Da sempre sulla terra si combatte in nome della libertà, la gente questo pianeta non lo vede come una gabbia (non addentriamoci in ragionamenti filosofici, senno addio..).


Non penso che si possa paragonare personaggi che hanno fatto la storia andando a scoprire nuove terre per un periodo piu o meno di loro scelta e persone che dovrebbero vivere tutta la vita in un astronave...

Cmq se si arriverà a costruire un astronave come quella che descrivi allora la situazione cambia un po', ma considerando al punto in cui siamo ora, prima di arrivare a cio facciamo in tempo ad estinguerci...


Le persone che conosci e che non hanno mai messo piede fuori dal loro paesino sono persone "libere" e psicologicamente a posto perchè hanno vissuto con la consapevolezza che avrebbero potuto farlo in qualsiasi momento. Non farlo è una scelta dettata da tradizioni, necessità, mentalità ecc.

Le stesse persone in un astronave spaziale a 5 anni luce da casa e 15 dalla meta non penso che si sentirebbero tanto libere...

gabi.2437
01-05-2007, 12:58
Le persone che conosci e che non hanno mai messo piede fuori dal loro paesino sono persone "libere" e psicologicamente a posto perchè hanno vissuto con la consapevolezza che avrebbero potuto farlo in qualsiasi momento. Non farlo è una scelta dettata da tradizioni, necessità, mentalità ecc.

Le stesse persone in un astronave spaziale a 5 anni luce da casa e 15 dalla meta non penso che si sentirebbero tanto libere...

Esatto, è questa la differenza tra star sulla Terra e nella nave generazionale...

Loutenr1
04-05-2007, 16:16
Non sono completamente d'accordo con questo. Tenete conto che le persone "scelte" per tale viaggio, sarebbero equivalenti ai nostri astronauti di oggi, quindi preparate sia fisicamente che psicologicamente (il che per altro non esclude che una piccola percentuale possa avere "problemi"). Mentre le generazioni successive nascerebbero appunto sulla nave, quindi non avendo conosciuto altro se non quell'ambiente, non credo avrebbero problemi claustrofobici o nostalgigi di sorta. Da qui a dire che tale viaggio sia fattibile, ce ne vuole. Bisognerebbe mettere in campo una quantità esorbitante di fondi e risorse; considerate che, leggendo un report che ho proprio qui davanti, al momento costa circa 10000$ mandare in orbita 1kg di un qualsiasi generico "payload" (letteralmente carico pagante, quindi tutto ciò che non fa parte della nave, equipaggio compreso). Una nave del genere dovrebbe per lo meno avere le dimensioni di una piccola cittadina quindi fate voi i conti...
Poi vorrei smentire chi ha detto che il ramo ormai è "morto" e che non c'è più interesse... Sto facendo lo stage per la tesi presso Galileo Avionics (googolate), per la progettazione di un sistema di trivellazione e recupero campioni per rover lunari o marziani (quindi con diverse caratteristiche ambientali) e vi assicuro che c'è dietro uno studio e una mole di lavoro enorme, fatto da persone con grandi competenze ma allo stesso tempo una notevole immaginazione, per cercare sempre nuove soluzioni tecnologiche. Qui è stata inventata Philae, il lander di Rosetta, e si sta preparando la missione exomars (già citata prima). Non vi immaginate nemmeno i problemi tecnologici che vanno superati per lanciare uno di quei "roverini" riuscendo a centrare un sassolino a circa 70M di km. E questo riempe le vite di migliaia di persone, che hanno l'obiettivo di spingere la conoscenza umana un pò più in la. Tutto il contrario quindi di un settore "morto"...

gabi.2437
04-05-2007, 16:31
Veramente l'astronauta sa che finita la missione se ne torna sulla Terra....

Loutenr1
04-05-2007, 16:54
Veramente l'astronauta sa che finita la missione se ne torna sulla Terra....

Perchè tu credi che se mandassero te, anche sapendo che finita la missione torneresti sulla terra, andrebbe tutto bene? O magari impazziresti il primo giorno? Gli astronauti sono comunque addestrati, e in quel caso subirebbero un addestramento particolare, per il tipo di missione. Saprebbero quindi a cosa vanno incontro

gabi.2437
04-05-2007, 17:11
C'è differenza tra starsene in orbita qualche mese e saper di tornar giù e tra partire per una missione dove sai che morirai

sempreio
04-05-2007, 17:56
be se c' è vita intelligente e almeno evoluta quanto noi, si potrebbe almeno comunicare con loro, però non credo che neanche un segnale radio riesca a giungere integro dopo 20 anni luce

adsasdhaasddeasdd
04-05-2007, 21:48
:eek: :eek: :eek:

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38&ID_articolo=137&ID_sezione=243&sezione=News

Finalmente è giunto il momento: è stato scoperto il primo pianeta extrasolare simile alla Terra e per giunta è anche relativamente vicino a noi. Il numero di stelle attorno a cui sono stati scoperti dei pianeti è in continuo aumento e, sebbene non siano ancora trascorsi 20 anni dall’individuazione del primo attorno alla stella HD 114762, il loro numero ha già superato la soglia dei 200. Finora, però, si trattava di pianeti di tipo «gioviano», con masse e dimensioni dell’ordine di quelle del gigante del Sistema Solare. Adesso, invece, è stata annunciata la scoperta del primo pianeta di tipo terrestre che orbita attorno ad una stella, che - si potrebbe dire - si trova sulla porta di casa del nostro sistema planetario.

Si tratta di Gliese 581, una piccola e fredda nana rossa, situata in direzione della costellazione della Bilancia e che dista da noi poco più di 20 anni luce. La massa di questa nana rossa è pari a circa il 30% di quella del Sole e, essendo meno calda, la sua luminosità è circa 50 volte inferiore a quella della nostra stella. Prima sorpresa nel 2005 Uno dei motivi che già nel 2005 avevano reso molto interessante questa piccola stella fu la scoperta attorno ad essa di uno dei pianeti extrasolari più vicini a noi, che fu battezzato Gliese 581 b: si trattava anche di uno degli esopianeti più piccoli tra tutti quelli che erano finora noti. La sua massa, infatti, è pari a circa 20 volte quella della Terra, mentre le sue dimensioni sono paragonabili a quelle di Urano e Nettuno (circa 50 mila chilometri di diametro), dai quali però si differenzia per la vicinanza alla stella compagna: solo 6 milioni di chilometri, con un periodo di rivoluzione di soli 5 giorni e mezzo. Nonostante la bassa temperatura superficiale della stella, questo esopianeta, che presumibilmente le mostra sempre la stessa faccia a causa della forte attrazione gravitazionale, deve avere temperature elevate sul lato illuminato (si stima 150 °C) e basse in quello oscuro. Tutti i record sono stati però battuti dal nuovo pianeta appena scoperto, le cui dimensioni sono solo 1,5 volte quelle della Terra con una massa circa 5 volte superiore. La distanza da Gliese 581 è di 14 volte inferiore a quella che separa il nostro pianeta dal Sole (poco meno di 11 milioni di chilometri), mentre la durata dell’anno di questo esopianeta è di 13 giorni. Secondo le stime degli scopritori - un gruppo degli Osservatori di Ginevra e Lisbona, dell’Università di Grenoble e dell’Istituto di Astrofisica di Parigi - la temperatura media su questo pianeta dovrebbe essere compresa tra 0 e 40 °C e, quindi, si troverebbe nella cosiddetta «zona di abitabilità», la regione attorno ad una stella in cui l’acqua può essere presente allo stato liquido. Sulla base dei modelli messi a punto dovrebbe trattarsi di un pianeta roccioso, come la Terra, e forse interamente ricoperto da un oceano. Questi risultati rendono la scoperta ancor più eccitante, in quanto l’acqua è uno degli elementi essenziali per lo sviluppo di forme di vita simili a quelle che conosciamo. L’occhio è lo spettrometro La scoperta è stata effettuata con il telescopio da 3,6 metri di apertura dell’Eso, l’Osservatorio Australe Europeo di La Silla, in Cile, utilizzando un sofisticatissimo spettrometro, che è uno dei più precisi e accurati per dare la caccia ai pianeti extrasolari. Un terzo corpo celeste È chiaro che la relativa vicinanza di quello che sarà battezzato Gliese 581 c, oltre alle condizioni di temperatura simili alla Terra, renderanno l’esopianeta un obiettivo importantissimo per le future missioni spaziali che avranno come obiettivo la ricerca di eventuali forme di vita extraterrestri. Ma le sorprese che ci riserva questa stella rossa non sembrano essere finite. Esistono, infatti, forti indizi che attorno a Gliese 581 sia presente un terzo pianeta, la cui massa dovrebbe essere pari a 8 volte quella della Terra. Scoperte come queste, comunque, sono destinate ad aumentare grazie all’entrata in funzione di telescopi orbitanti, come il francese «Corot», al lavoro da pochi mesi, e ad altre missioni in programma da parte della Nasa e dell’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea.



http://scribble.com/uwi/br/uncertainty/Image17.jpg colonia extramondo :sofico:

questa va nel mio blog diretta grazie x l'articolo\

Zortan69
04-05-2007, 22:02
Con mezzi convenzionali (ovvero razzi e simili) non è possibile ipotizzare di raggiungere queste mete in tempi umani ... mettiamo anche che si inventi un mezzo capace di viaggiare a metà della velocità della luce e in 40 anni arrivi là ... una volta in funzione dovremo comuque aspettare 20 anni prima che i dati e i rilevamenti arrivino sulla terra perchè i segnali viaggiano comunque alla velocità della luce ... e se si dovessero impartire comandi ad una eventuale sonda questi ci metteranno 20 anni ad arrivare e per sapere il responso dovremo aspettarne altri 20 ... insomma, impensabile :stordita: ... ci vuole qualcosa di diverso da motori e segnali elettromagnetici ... solo che al momento attuale siamo ben al di là di sapere cosa ... nel frattempo possiamo però costruire nuovi e sempre più potenti telescopi spaziali, per poter magari vedere direttamente questi pianeti e avere molte più informazioni; costruendo nuovi insediamenti umani nel sistema solare, si potrebbe acquisire esperienza in vista di future colonizzazioni extrasolari se e quando questo sarà possibile (minimo qulache secolo ci vuole però).

Il tutto sempre ammesso che la razza umana non si sia estinta prima per i soliti e ben noti motivi :O ...

ma in realtà il pianeta potrebbe essere esploso... e lo scopriresti solo tra 20 anni :D

dsx2586
04-05-2007, 22:28
Ma che, la verità è che dobbiamo riuscire a raggiungere Alpha Centauri prima della fine della partita e così ottenere la vittoria nella corsa spaziale... :sofico:

Buffus
07-05-2007, 09:42
in merito a questa notizia sapreste indicarmi il link x un articolo più approfondito e scientifico? mi serve per l'uni!! :)
grazie

Banus
07-05-2007, 11:10
in merito a questa notizia sapreste indicarmi il link x un articolo più approfondito e scientifico? mi serve per l'uni!! :)
grazie
QUI (http://obswww.unige.ch/~udry/udry_preprint.pdf) l'articolo originale degli scopritori.

Ti consiglio di saccheggiare le note dell'articolo di wikipedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Gliese_581_c); oltre al link che ho postato e a varie press release, ci sono link a un paio di articoli tecnici (su Gliese 581d (http://www.journals.uchicago.edu/cgi-bin/resolve?id=doi:10.1086/509800) e sulla stima delle caratteristiche (http://xxx.lanl.gov/PS_cache/arxiv/pdf/0704/0704.3454v1.pdf) di un pianeta roccioso).

jumpjack
07-05-2007, 14:01
Ma dal SETI ancora nessuna notizia? Almeno hanno spostato i loro antennoni? :cool: Perche' continuare a "spazzare" lo spazio a caso quando c'e' un puntino ben preciso cosi' promettente??

drakend
07-05-2007, 14:19
Un'altra utile risorsa:
http://www.spaceflightnow.com/news/n0704/25planet/

jumpjack
07-05-2007, 14:21
mmmh... quanto dovrebbe essere grande un telescopio per riuscire a vedere la superfice di Gliese 581, considerando che questa è l'immagine migliore che Hubble è in grado di fornire per Plutone, e che Plutone è lontano 1/16 di anno luce, mentre Gliese è a 20 anni luce?? :eek:
http://www.kennislink.nl/upload/144797_962_1137407857625-pluto_hubble.gif

Paganetor
07-05-2007, 14:24
mmmh... quanto dovrebbe essere grande un telescopio per riuscire a vedere la superfice di Gliese 581, considerando che questa è l'immagine migliore che Hubble è in grado di fornire per Plutone, e che Plutone è lontano 1/16 di anno luce, mentre Gliese è a 20 anni luce?? :eek:
http://www.kennislink.nl/upload/144797_962_1137407857625-pluto_hubble.gif

non mi embra una immagine ottica di plutone... sembra una ricostruzione :mbe:

comunque oltre un certo diametro non si riesce ad andare con gli strumenti ottici: subentrano problemi di finitura sulla superficie dello strumento e va tutto a ramengo :D

molto meglio più strumenti di dimensioni medio-grandi da far lavorare in parallelo ;)

jumpjack
07-05-2007, 14:29
non mi embra una immagine ottica di plutone... sembra una ricostruzione :mbe:

comunque oltre un certo diametro non si riesce ad andare con gli strumenti ottici: subentrano problemi di finitura sulla superficie dello strumento e va tutto a ramengo :D

molto meglio più strumenti di dimensioni medio-grandi da far lavorare in parallelo ;)

gia', le "matrici di telescopi".
Mi sono sempre chiesto come funzionano: davvero due telescopi distanti un chilometro dànno immagini come se fossero un telescopio unico con uno specchio largo un chilometro?? :mbe: Non funziona solo con le onde radio l'interferometria?? :confused:

guyver
07-05-2007, 14:35
non mi embra una immagine ottica di plutone... sembra una ricostruzione :mbe:

comunque oltre un certo diametro non si riesce ad andare con gli strumenti ottici: subentrano problemi di finitura sulla superficie dello strumento e va tutto a ramengo :D

molto meglio più strumenti di dimensioni medio-grandi da far lavorare in parallelo ;)

dovrebbe essere una ricostruzione fotometrica costruita tramite le mutue uccultazioni plutone caronte

se non ricordo male

Paganetor
07-05-2007, 14:38
gia', le "matrici di telescopi".
Mi sono sempre chiesto come funzionano: davvero due telescopi distanti un chilometro dànno immagini come se fossero un telescopio unico con uno specchio largo un chilometro?? :mbe: Non funziona solo con le onde radio l'interferometria?? :confused:

no, non è esattamente la stessa cosa ;)

ma le immagini provenienti da due o più strumenti offrono immagini differenti. unendo i dati di quelle immagini si ottengono maggiori dettagli

NeroCupo
07-05-2007, 14:39
mmmh... quanto dovrebbe essere grande un telescopio per riuscire a vedere la superfice di Gliese 581, considerando che questa è l'immagine migliore che Hubble è in grado di fornire per Plutone, e che Plutone è lontano 1/16 di anno luce, mentre Gliese è a 20 anni luce?? :eek:
http://www.kennislink.nl/upload/144797_962_1137407857625-pluto_hubble.gif
Plutone è a una distanza dal Sole che varia dalle 30 alle 50 UA (Unità Astronomiche).
Considerato che 1 UA = 150.000.000 Km e facendo una media, Plutone dista dal Sole 150x40 = 6.000 milioni di Km, che la luce percorre in poco più di 5 ore, equivalente alla distanza di circa 0,0006 anni luce e non 1/16 ;)
Ergo: ce lo sogniamo di vedere pianeti extrasolari al telescopio ancora per un pezzo.
Per entrare IT, da quel poco che ho letto in ogni caso il pianeta è comunque in una fascia inabitabile, quindi non fatevi prendere da facili illusioni sensazionalistiche ;)
Ciao
NeroCupo

NeroCupo
07-05-2007, 14:41
Plutone è a una distanza dal Sole che varia dalle 30 alle 50 UA (Unità Astronomiche).
Considerato che 1 UA = 150.000.000 Km e facendo una media, Plutone dista dal Sole 150x40 = 6.000 milioni di Km, che la luce percorre in poco più di 5 ore, equivalente alla distanza di circa 0,0006 anni luce e non 1/16 ;)
Ergo: ce lo sogniamo di vedere pianeti extrasolari al telescopio ancora per un pezzo.
Per entrare IT, da quel poco che ho letto in ogni caso il pianeta è comunque in una fascia inabitabile, quindi non fatevi prendere da facili illusioni sensazionalistiche ;)
Ciao
NeroCupoMi quoto solo per farvi capire che il pianeta in oggetto è più lontano di Plutone di 20 / 0,0006 = 33.000 volte :eek:

Banus
07-05-2007, 15:01
dovrebbe essere una ricostruzione fotometrica costruita tramite le mutue uccultazioni plutone caronte
Esatto. Infatti se si considera la risoluzione di Hubble (0,1 secondi d'arco) Plutone a quella distanza occuperebbe un pixel :D

Per entrare IT, da quel poco che ho letto in ogni caso il pianeta è comunque in una fascia inabitabile, quindi non fatevi prendere da facili illusioni sensazionalistiche ;)
No, si trova in fascia abitabile, ed è per questo che ha dato origine ad una valanga di annunci. Tutto il resto però (dalla presenza di acqua liquida alla temperatura adatta per la vita) è solo speculazione.

Sfruttando il numero che hai diligentemente calcolato è possibile stimare la dimensione di un telescopio capace di generare un'immagine simile a quella di Plutone (risoluzione di circa 3000 km senza sfruttare le occultazioni). La risoluzione di un telescopio varia linearmente con la dimensione, quindi è necessario un telescopio del diametro di 60 km (:ops:). Con una costellazione di telescopi è possibile risparmiare sul materiale (:stordita:) ma si perde in superficie di raccolta... questo significa che sono necessari tempi di esposizione estremamente lunghi.

NeroCupo
07-05-2007, 15:09
No, si trova in fascia abitabile, ed è per questo che ha dato origine ad una valanga di annunci. Tutto il resto però (dalla presenza di acqua liquida alla temperatura adatta per la vita) è solo speculazione.Dunque:
Il pianeta orbita a 0,04UA, mentre la luminosità della stella è l'1% di quella solare (fonte: QUI (http://it.wikipedia.org/wiki/Gliese_581)
Siccome l'energia ricevuta è proporzionale all'intensità della fonte ed inversamente proporzionale al quadrato della distanza, si dedurrebbe che il pianeta si becca circa 0,01 / (0,04x0,04) = 6,25 volte l'energia che riceve la terra dal sole.
Ora, d'accordo che la stellina emana soprattutto nell'infrarosso, ma la temperatura superficiale credo sia moooooolto più alta di quella di un pianeta vivibile, se non ho sbagliato qualcosa.
Ciao
Nero

guyver
07-05-2007, 15:29
sarebbe un buon punto di partenza
http://www.eso.org/projects/owl/

mi pare che sono stati finanziati già telescopi da 30 e 50 mt

Banus
07-05-2007, 15:38
Dunque:
Il pianeta orbita a 0,04UA, mentre la luminosità della stella è l'1% di quella solare
Stai guardando il pianeta sbagliato :p
Il pianeta di cui si parla è Gliese 581c, con distanza 0,073 UA (qui (http://exoplanet.eu/planet.php?p1=Gl+581&p2=c)) ;)
Rifacendo i calcoli si ottiene 2,6 volte circa di energia in più... gli scopritori parlano descrivono la zona del pianeta come "bordo caldo" della zona abitabile; svolgendo i calcoli (con la legge di Stefan-Boltzmann) si ottiene una temperatura di circa 40° per un pianeta con albedo pari a quello della Terra (gli stessi calcoli danno -20° per il nostro pianeta, perchè non considerano l'effetto serra).
Tuttavia anche Venere sarebbe "abitabile" secondo questi parametri, quindi è meglio prendere questi dati con una certa prudenza :p

NeroCupo
07-05-2007, 15:42
Stai guardando il pianeta sbagliato :p
Il pianeta di cui si parla è Gliese 581c, con distanza 0,073 UA (qui (http://exoplanet.eu/planet.php?p1=Gl+581&p2=c)) ;)
Rifacendo i calcoli si ottiene 2,6 volte circa di energia in più... gli scopritori parlano descrivono la zona del pianeta come "bordo caldo" della zona abitabile; svolgendo i calcoli (con la legge di Stefan-Boltzmann) si ottiene una temperatura di circa 40° per un pianeta con albedo pari a quello della Terra (gli stessi calcoli danno -20° per il nostro pianeta, perchè non considerano l'effetto serra).
Tuttavia anche Venere sarebbe "abitabile" secondo questi parametri, quindi è meglio prendere questi dati con una certa prudenza :pAzz... Ho ciccato :mc:
Grazie e ciao ;)
Nero

drakend
07-05-2007, 17:56
Plutone è a una distanza dal Sole che varia dalle 30 alle 50 UA (Unità Astronomiche).
Considerato che 1 UA = 150.000.000 Km e facendo una media, Plutone dista dal Sole 150x40 = 6.000 milioni di Km, che la luce percorre in poco più di 5 ore, equivalente alla distanza di circa 0,0006 anni luce e non 1/16 ;)
Ergo: ce lo sogniamo di vedere pianeti extrasolari al telescopio ancora per un pezzo.
Per entrare IT, da quel poco che ho letto in ogni caso il pianeta è comunque in una fascia inabitabile, quindi non fatevi prendere da facili illusioni sensazionalistiche ;)
Ciao
NeroCupo
Dalla fonte che ho linkato nel mio precedente post (che non è tgcom):

This exoplanet - as astronomers call planets around a star other than the Sun - is the smallest ever found up to now and it completes a full orbit in 13 days. It is 14 times closer to its star than the Earth is from the Sun. However, given that its host star, the red dwarf Gliese 581, is smaller and colder than the Sun - and thus less luminous - the planet nevertheless lies in the habitable zone, the region around a star where water could be liquid!

Buffus
07-05-2007, 20:56
QUI (http://obswww.unige.ch/~udry/udry_preprint.pdf) l'articolo originale degli scopritori.

Ti consiglio di saccheggiare le note dell'articolo di wikipedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Gliese_581_c); oltre al link che ho postato e a varie press release, ci sono link a un paio di articoli tecnici (su Gliese 581d (http://www.journals.uchicago.edu/cgi-bin/resolve?id=doi:10.1086/509800) e sulla stima delle caratteristiche (http://xxx.lanl.gov/PS_cache/arxiv/pdf/0704/0704.3454v1.pdf) di un pianeta roccioso).

Un'altra utile risorsa:
http://www.spaceflightnow.com/news/n0704/25planet/

grazie mille ragazzi :)

jumpjack
08-05-2007, 08:16
Plutone è a una distanza dal Sole che varia dalle 30 alle 50 UA (Unità Astronomiche).
Considerato che 1 UA = 150.000.000 Km e facendo una media, Plutone dista dal Sole 150x40 = 6.000 milioni di Km, che la luce percorre in poco più di 5 ore, equivalente alla distanza di circa 0,0006 anni luce e non 1/16 ;)
mmmh.. hai ragione, devo essermi perso una manciata di zeri da qualche parte... ce n'erano cosi' tanti... :ciapet: :doh:

jumpjack
08-05-2007, 08:21
No, si trova in fascia abitabile, ed è per questo [...]
La questione è rilevante solo se cerchiamo un pianeta "contenente" uomini, cani, leoni, pesci,uccelli....
Ma se guardiamo all'ornitorinco e ai batteri estremofili, "pretendere" un pianeta in fascia "abitabile" non ha senso: la fantasia della Natura è smisurata! :sofico:

Norbrek™
08-05-2007, 17:52
Perchè all'ornitorinco? :fagiano:

jumpjack
08-05-2007, 19:18
Perchè all'ornitorinco? :fagiano:
per dire che la natura si sbizzarrisce nei modi piu' strani (un mammifero anfibio con il becco e il marsupio!!!), per cui potrebbero esistere benissimo esseri viventi che sopravvivono in condizioni ben diverse da quelle della "zona abitabile": abitabile... PER NOI!

gabi.2437
08-05-2007, 20:38
La questione è rilevante solo se cerchiamo un pianeta "contenente" uomini, cani, leoni, pesci,uccelli....
Ma se guardiamo all'ornitorinco e ai batteri estremofili, "pretendere" un pianeta in fascia "abitabile" non ha senso: la fantasia della Natura è smisurata! :sofico:

Abitabile per noi :D

drakend
09-05-2007, 07:40
per dire che la natura si sbizzarrisce nei modi piu' strani (un mammifero anfibio con il becco e il marsupio!!!), per cui potrebbero esistere benissimo esseri viventi che sopravvivono in condizioni ben diverse da quelle della "zona abitabile": abitabile... PER NOI!
No per qualunque essere vivente: se non erro per "zona abitabile" si intende un pianeta che abbia la possibilità teorica di avere acqua allo stato liquido, che è infatti la premessa fondamentale per la presenza di qualsiasi vita.

jumpjack
10-05-2007, 10:08
No per qualunque essere vivente: se non erro per "zona abitabile" si intende un pianeta che abbia la possibilità teorica di avere acqua allo stato liquido, che è infatti la premessa fondamentale per la presenza di qualsiasi vita.

intendevo per noi TERRESTRI! :D

ma questo concetto di "abitabilità" sembra trascurare l'esistenza SULLA TERRA di organismi che vivono in fondo agli oceani, senza usare l'ossigeno, ma lo ZOLFO come fonte di sostentamento, e senza sfruttare l'energia del sole ma quella proveniente dai VULCANI sottomarini.
Senza contare i batteri che, all'opposto, sopravvivono sotto i ghiacci polari...

E, tornando alla fantasia della natura...
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1469223

drakend
10-05-2007, 12:29
intendevo per noi TERRESTRI! :D

ma questo concetto di "abitabilità" sembra trascurare l'esistenza SULLA TERRA di organismi che vivono in fondo agli oceani, senza usare l'ossigeno, ma lo ZOLFO come fonte di sostentamento, e senza sfruttare l'energia del sole ma quella proveniente dai VULCANI sottomarini.
Senza contare i batteri che, all'opposto, sopravvivono sotto i ghiacci polari...

Hai perfettamente ragione: io quando parlavo di vita pensavo a qualcosa di un po' più complesso di un batterio del ca..o! :D
Ci sono i batteri anerobici che vivono senza ossigeno, questo lo sapevo, però pensavo che vivevano sempre immersi nell'acqua del mare. In questo senso ossigeno e luce solare non sono indispensabili, ma l'acqua sì: per questo penso che l'acqua sia l'unico requisito indispensabile per la vita. Se fra questi batteri ci sono poi pure quelli che fanno a meno dell'acqua siamo a posto: è il casino più totale e il concetto di "zona di abitabilità" perde senso.
Se però ci riferiamo a forme di vita più complesse, lasciando perdere l'essere senzienti, penso che acqua e luce solare siano indispensabili.
Questo per come conosciamo noi la vita, ovviamente: la vita che conosciamo è basata sulle molecole di carbonio. Mi ricordo che la mia professoressa di scienze mi aveva detto che l'unico altro elemento (conosciuto...) che si combinava con un grande numero di altri elementi era il silicio, però in questo caso si creerebbero dei composti magari organici, ma sicuramente più rigidi di quelli che si creano con il carbonio. Magari esistono forme di vita nell'universo basate sul silicio, che sono quasi cristallizate. Ad ogni modo la zona di abitabilità per le forme di vita basate sul carbonio direi che è un concetto abbastanza valido, tralasciando i batteri e micro-organismi vari.

tazok
10-05-2007, 12:51
come pensi che si sentirebbe un bambino una volta realizzato che è nato in un spazio di pochi metri quadrati e ci dovra restare per tutta la sua vita, probabilmente con l'unico scopo di riprodursi... ?

guarda che questo rispecchia già la vita media di un bambino cinese.

il problema al massimo è "chi controlla i controllori" ;)

jumpjack
10-05-2007, 14:48
guarda che questo rispecchia già la vita media di un bambino cinese.

il problema al massimo è "chi controlla i controllori" ;)

mi sa che ti stai confondendo coi "loculi" dei giapponesi.

lowenz
12-06-2007, 09:22
http://sciencenow.sciencemag.org/cgi/content/full/2007/611/1?rss=1

Two months after astronomers discovered an extrasolar planet capable of supporting life, another team has questioned that finding and forwarded its own candidate for a second Earth--although neither world figures to become a prime vacation destination.

Last April, a Swiss team announced that it had found a rocky planet about five times as massive as and 1.5 times larger in diameter than Earth (Science, 27 April, p. 528: ). The object, named Gliese 581c, orbits a red dwarf star in the constellation Libra about 20 light-years away. Based on their calculations, the scientists found that the planet rests near the inner edge of the habitable zone--the range of distances from a star in which water can exist as a liquid--and therefore could support at least simple life forms. That conclusion, the team said, made Gliese 581c the first potential Earth-like destination outside our solar system for future human explorers.

But astronauts shouldn't pack their bags just yet. When an international team of physicists led by Werner von Bloh of the Potsdam Institute for Climate Impact Research in Potsdam, Germany, applied computer climate models to Gliese 581c, it found that even if the planet contained life-giving carbon dioxide, Gliese 581c's close proximity to its parent star would cause high levels of the greenhouse gas to build up in the atmosphere. That would likely warm the planet above 100°C, boiling off any water.

A better prospect might be Gliese 581d, an even heavier world weighing about eight times more than Earth. Also discovered by the Swiss team in April, Gliese 581d is farther away from its star than 581c is--about the same distance as Mercury is from the sun--although its star is 100 times dimmer. As a result, the greenhouse effect would not cause runaway warming on 581d as it does on 581c, von Bloh and colleagues conclude in a letter in the 25 May issue of Astronomy & Astrophysics. The planet's "surface temperature ... might be above the freezing point of water," von Bloh says, but that can only be confirmed by further observations.

Even though the conclusions are from models and not direct observations, the new findings appear solid, says physicist Joseph Harrington of the University of Central Florida in Orlando. Whether a planet orbits within the habitability zone also depends on atmospheric dynamics, he says, which is why Venus is hotter than Mercury even though it's farther from the sun. "Gliese 581c is now out of the habitability club," says Harrington, "but its planetary sibling Gliese 581d has managed to squeak in."

Buffus
12-06-2007, 09:26
peccato :)