PDA

View Full Version : Seria autocritica della comunità linux


fsdfdsddijsdfsdfo
04-04-2007, 20:22
Proprio perchè sono un accanito sostenitore della comunità libera (uso solo Ubuntu dalla mitica Hoary Hedgehog 5.05) vorrei invitare tutti ad una riflessione su questi post:



I'm a huge Free Software enthusiast. I founded the Open Graphics Project because I want to promote Free Software. I want people, users of computers, to have freedom and control over their computers. I don't want greedy corporations to limit our freedoms and hold us hostage to their DRM, unreliable licensing mechanisms, and a tendency to leave us holding the bag when they go out of business or decide that we haven't paid them enough money. I believe that if you have a piece of technology in your possession, then you have every right to take it apart, understand it, reverse engineer it, and use it however you like, until you decide you no longer want to. Of course, there are limits. Other people have rights too, and rampant piracy is not a good thing, but that is beyond the scope of this blog entry.

So, I think Free Software should rule the world, and I believe that it is an ethical issue, not merely a practical one. I feel that I am a minor activist in this regard. The more Free Software that people use, the more freedom we'll all have, and I am trying to do my part in my own community project.



Continua... (http://theosib.livejournal.com/1742.html)




Aggiungo un commento di un noto blog italiano:



Finalmente ho trovato il tempo e la voglia di leggere questo lungo post di “Optimized optimism” (è in inglese, sorry), in cui si discutono una serie di aspetti che le distribuzioni GNU/Linux non implementano nella maniera che l’autore ritiene intuitiva al contrario invece, sempre secondo lui, di Macos e Winzoz.

Il mio alterego sarebbe propenso a liquidare la faccenda rispondendo che quasi tutti i punti sono delle boiate inutili e che se uno vuole un sistema come quello auspicato dall’autore farebbe bene a seppellirsi dentro a una luccicante prigione proprietaria con una bella mela stampata ovunque. Però… forse l’idea di fondo è condivisibile.

Continua ... (http://pollycoke.wordpress.com/2007/04/01/creare-un-sistema-innovativo-sin-dalle-basi/)

fsdfdsddijsdfsdfo
04-04-2007, 20:25
Penso queste siano concetti detti e ridetti (anche se mai con questa introspezione IMO), su cui molti si trovano d'accordo ma alla fine nessuno agisce.


Dovremmo pensare piu ad una dimensione reale delle nostre idee, o forse è meglio rimanere a guardia della comunità Open affinchè rimanga sempre incontaminata?


E' possibile giungere a compromessi senza tradire l'anima di GNU?


Ed infine, oggi che sempre piu linux acquista una dimensione Desktop dobbiamo forse fermarci per ripensare gli strumenti della comunità?

masand
05-04-2007, 13:22
Sinceramente non la trovo tutta questa difficoltà.

La logica c'è, e chi usa Linux da un po' di tempo può tranquillamente organizzarsi il tutto in maniera più consona se lo ritiene necessario.

Ritengo il sistema di "installazione" del Mac molto comodo, ma si rischia di avere sul disco, spazio occupato da librerie "doppioni" (per come è organizzato ora il filesystem di lunux).

Oggi come oggi molti passi sono stati fatti per ottimizzare molti aspetti e farli diventare userfriendly, ancora molto c'è da fare... ma col tempo si arriverà sempre più ad un livello di intuitività sempre maggiore... staremo a vedere...

Un saluto a tutti...
masand