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View Full Version : Usa: sondaggio, il 91% crede in dio


icoborg
01-04-2007, 13:33
» 2007-04-01 11:44
Usa: sondaggio, il 91% crede in dio
Il 48% rifiuta la teoria dell'evoluzionismo
(ANSA) - WASHINGTON, 1 APR - Il 91% degli americani dice di credere in Dio, secondo un sondaggio pubblicato dal settimanale Usa 'Newsweek'. In totale, l'87% delle persone interpellate ha risposto di appartenere a una religione specifica, con i cristiani largamente in testa (82%). Il 5% ha detto di aderire a una confessione non cristiana, soprattutto Ebraismo o Islam. Il 48% respinge la teoria dell'evoluzionismo e il 34% dei laureati accetta come vera la storia della creazione.
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/cultura/news/2007-04-01_10154927.html


stamo messi bene...dite al papa ke il vaticano potrebbe avere nuova sede in casa bianca :asd:

fabio80
01-04-2007, 13:34
Il 48% respinge la teoria dell'evoluzionismo e il 34% dei laureati accetta come vera la storia della creazione.


:help:

sander4
01-04-2007, 13:35
:help: :help: :help: :help:

dantes76
01-04-2007, 13:45
:help:

non ti preoccupare, l'evoluzione fara' il suo corso :asd:

dantes76
01-04-2007, 13:46
» 2007-04-01 11:44



stamo messi bene...dite al papa ke il vaticano potrebbe avere nuova sede in casa bianca :asd:

no, no, no,.. per carita', gia' basta un teocon negli Us, il vaticanop lasciatelo in italia, che l'italia non conta un cazzo a livello mondiale, percio' il vaticano puo' influire sui vari mstella&Co...

icoborg
01-04-2007, 13:47
vero ottima osservazione^^

Lorekon
01-04-2007, 14:03
la cosa grave non è che il "popolo bue" creda in Dio (penso succeda così ovunque e cmq già era nota la situazione dell'istruzione di base in USA).

la cosa che colpisce è chj il 48 % dei laureati repinga l'evoluzionismo e il 34 % creda nella creazione.

Si tratta di una classe dirigente sostanzialmente ignorante (e non ho alcuna paura nè incertezza ad usare questo temine) e già solo per questo pericolosa.

concettualmente, la distanza dalle teocrazie orientali non è proprio abissale, in fondo.

misterx
01-04-2007, 14:04
:help:

ci deve essere per forza, troppa gente deve pagare le proprie malefatte

momo-racing
01-04-2007, 14:28
la cosa grave non è che il "popolo bue" creda in Dio (penso succeda così ovunque e cmq già era nota la situazione dell'istruzione di base in USA).

la cosa che colpisce è chj il 48 % dei laureati repinga l'evoluzionismo e il 34 % creda nella creazione.

Si tratta di una classe dirigente sostanzialmente ignorante (e non ho alcuna paura nè incertezza ad usare questo temine) e già solo per questo pericolosa.


*

strat09
01-04-2007, 14:39
la cosa grave non è che il "popolo bue" creda in Dio (penso succeda così ovunque e cmq già era nota la situazione dell'istruzione di base in USA).

la cosa che colpisce è chj il 48 % dei laureati repinga l'evoluzionismo e il 34 % creda nella creazione.

Si tratta di una classe dirigente sostanzialmente ignorante (e non ho alcuna paura nè incertezza ad usare questo temine) e già solo per questo pericolosa.

concettualmente, la distanza dalle teocrazie orientali non è proprio abissale, in fondo.

concordo

ci deve essere per forza, troppa gente deve pagare le proprie malefatte

:confused:
cioè? potresti spiegarti meglio?

ridge
01-04-2007, 16:29
Quello che lascia perplessi è il fatto che praticamente l'umanita' intera nel terzo millennio DC continua ad affidarsi ciecamente a religioni e divinita' preconfezionate, a religioni piene di contraddizioni a partire dai testi sacri, che hanno ampiamente dimostrato quanto sono fallaci nel dare risposte convincenti.

E' sempre piu' facile e rassicurante far parte del gruppo piu' numeroso (ovvero essere cristiani nei paesi occidentali, o musulmani nei paesi arabi), far parte del gruppo piu' numeroso rende piu' FORTI, far parte del gruppo permette di avere dei VANTAGGI, far parte del gruppo piu' forte e numeroso fa credere di AVERE piu' ragione degli altri, di essere i "buoni" e i giusti.

Chissenefrega se si finisce col credere in qualcosa che non esiste: l'importante è stare con i piu' forti, uniformarsi, riconoscersi in un gruppo sociale consolidato in tutto il mondo, piegarsi al credo della massa, pena non sentirsi esclusi dal gruppo piu' numeroso e quindi piu' vulnerabili.

Imho almeno una discreta parte dei credenti ragiona cosi', una "fede" per convenienza, ma è anche tristemente comprensibile per come funziona la societa': crede perche' lo fanno quasi tutti gli altri, crede per sentirsi accettato, battezza il figlio e lo manda a catechismo perche' altrimenti verrebbe additato ed escluso, ecc. ecc. ecc. ...

Alessandro Bordin
01-04-2007, 16:43
la cosa che colpisce è chj il 48 % dei laureati repinga l'evoluzionismo e il 34 % creda nella creazione.

.

Si davvero. Spero non facciano mai comunque un sondaggio simile anche da noi. Potremmo avere brutte sorprese.

Fides Brasier
01-04-2007, 16:50
Si davvero. Spero non facciano mai comunque un sondaggio simile anche da noi. Potremmo avere brutte sorprese.Gia': potremmo sentirci rispondere che non hanno mai visto quei reality...

joshua82
01-04-2007, 16:53
Sulla Superiorità Americana.

Wolfgang Grimmer
01-04-2007, 16:59
L'ultima riga in grassetto è tristissima :(
Dopo aver letto questo articolo inizio anche io ad avere dei dubbi sull'evoluzionismo. Se davvero ci fossimo evoluti ora non saremmo (ancora) a questo punto, dopo millenni di storia.

akfhalfhadsòkadjasdasd
01-04-2007, 17:11
cioè credono anche in Adamo ed Eva e il peccato originale? inquietante... davvero inquietante.

Fritz!
01-04-2007, 17:15
Si davvero. Spero non facciano mai comunque un sondaggio simile anche da noi. Potremmo avere brutte sorprese.
beh da noi l'evoluzionismo non è avversato....

ma se cominciasse ad esserlo, da un certa autorità religiosa, le percentuali sarebbero analoghe

zichichi
01-04-2007, 17:25
da Wikipedia:

Il termine teoria (dal greco theorein, composto da thea, "spettacolo" e horao, "osservo", ovvero "guardare uno spettacolo") indica, nel linguaggio comune, un'idea nata in base ad una qualche ipotesi, congettura, speculazione o supposizione, anche astratte rispetto alla realtà.

Secondo alcune fonti il termine era usato frequentemente dagli antichi greci nel senso di "guardare" un palcoscenico di teatro, cosa che potrebbe spiegare perché a volte la parola teoria è usata per qualcosa di provvisorio o in contrapposizione con la realtà.

A volte, soprattutto nel gergo giornalistico, quello che potrebbe essere definito come "teoria" viene impropriamente detto teorema (che in comune con "teoria" ha l'etimologia, ma il cui significato corretto è proposizione dimostrata con regole logiche a partire da assiomi); ad esempio "teorema Cosenza" o il "teorema accusatorio" sono in realtà insiemi di ipotesi.

Nella scienza, una teoria è un modello composto da un insieme interconnesso di ipotesi, enunciati e proposizioni con lo scopo, in genere, di spiegare fenomeni naturali, o più generalmente di formulare sistematicamente i principi di una disciplina filosofica e scientifica.

In fisica, il termine teoria indica tipicamente un complesso di equazioni matematiche derivate da un piccolo insieme di principi basilari, capace di predire il risultato degli esperimenti in una certa categoria di sistemi fisici. Ne è un esempio la "teoria elettromagnetica", che è in genere assunta come sinonimo di elettromagnetismo classico, i cui risultati possono essere derivati dalle equazioni di Maxwell.

Il termine teorico, se impiegato per descrivere un certo fenomeno, spesso implica che un risultato particolare è stato predetto da una teoria ma non è stato ancora osservato o confermato sperimentalmente. Per esempio, fino a poco tempo fa, i buchi neri erano considerati teorici. Non è insolito nella storia della fisica che una teoria faccia previsioni poi confermate dagli esperimenti.

Perché una certa teoria venga accettata, occorre in genere che essa produca un esperimento critico, cioè un esperimento il cui (corretto) risultato non può essere predetto da nessun'altra teoria.



fin quando una teoria non viene dimostrata tale resta, non vedo il motivo per cui non debba essere messa in dubbio...:confused:

Fritz!
01-04-2007, 17:30
da Wikipedia:




fin quando una teoria non viene dimostrata tale resta, non vedo il motivo per cui non debba essere messa in dubbio...:confused:
quindi?

tu crei ad adamo ed eva?

P.S.
di prove ed evidenza dell'evoluzionismo ce ne sono a bizzeffe

zichichi
01-04-2007, 17:34
quindi?

tu crei ad adamo ed eva?

P.S.
di prove ed evidenza dell'evoluzionismo ce ne sono a bizzeffe

no...figurati....ma credo che ci sia qualcosa che non quadra nella teoria di darwin, non mi dilungo per non andare ot

Fritz!
01-04-2007, 17:38
no...figurati....ma credo che ci sia qualcosa che non quadra nella teoria di darwin, non mi dilungo per non andare ot

beh siamo in argomento

tipo "Intelligent design"?

in ogni caso darwin è stato il padre, oggi si è molto oltre, basta pensare ai meccanismi genetici, che all'epoca eran sconosciuti

zichichi
01-04-2007, 17:44
beh siamo in argomento

tipo "Intelligent design"?

in ogni caso darwin è stato il padre, oggi si è molto oltre, basta pensare ai meccanismi genetici, che all'epoca eran sconosciuti


io credo in Dio...quindi per me il caso non è casuale ( :D ) ma questo non significa che darwin abbia visto sbagliato...Il mio dubbio sta nei tempi dell'evoluzione che non coincidono con delle anomalia trovate in ambito archeologico.

strat09
01-04-2007, 17:45
no...figurati....ma credo che ci sia qualcosa che non quadra nella teoria di darwin, non mi dilungo per non andare ot

Darwin non ha scritto la verità, ma semplicemente il modello che, al giorno d'oggi, descrive meglio la realtà. in mancanza d'altro...

strat09
01-04-2007, 17:48
tipo "Intelligent design"?

tipo organi dell'addome che non sono protetti da una gabbia ossea, o gambe troppo deboli per sorreggere tutto il nostro peso, o... vabè mi fermo qui :stordita:
chiunque sia stato ha sbagliato qualche calcolo :D

Ominobianco
01-04-2007, 17:49
Tutto può essere messo in dubbio anzi il dubbio muove la scienza e ne è la base.

Però ad oggi il modello evoluzionistico di Darwin è quello più credibili e con le basi più solide scientificamente anche se presenta alcune lacune.

Tu puoi metterlo in dubbio ma devi trovare un modello sostitutivo che sappia essere altrettanto credibile e fondato scientificamente e anzi migliore da sostituirlo.

Se tu lo metti in dubbio senza portare alcunchè di sostitutivo o peggio ancora avanzando al suo posto il creazionismo che di scentifico non ha nulla allora è aria fritta.

Cmq è un dato inquietante quel 48% che respinge la teoria dell'evoluzionismo e quel 34% dei laureati che accetta come vera la storia della creazione.
Il 91% che crede in Dio è nella norma,anche a livello mondiale e in tutti i paesi gli atei/agnostici si attestano sul 10%.

gabi.2437
01-04-2007, 17:49
Appunto, non è stato nessuno, se non il caso, che ovviamente non garantisce l'esenzione da eventuali difetti :D

Fritz!
01-04-2007, 17:52
l mio dubbio sta nei tempi dell'evoluzione che non coincidono con delle anomalia trovate in ambito archeologico.


francamente mi giunge nuova questa, cosa vuoi dire?

Fritz!
01-04-2007, 17:54
tipo organi dell'addome che non sono protetti da una gabbia ossea, o gambe troppo deboli per sorreggere tutto il nostro peso, o... vabè mi fermo qui :stordita:
chiunque sia stato ha sbagliato qualche calcolo :D

non ho capito se sei serio o scherzi?

cmq l'evoluzionismo non contiene nessun concetto di fine, nè tantomeno di raggiungimento di uno stato di perfezione....

Anzi le imperfezioni biologiche sono una delle maggiori evidenze della validità dell'evoluzionismo

lowenz
01-04-2007, 17:54
da Wikipedia:




fin quando una teoria non viene dimostrata tale resta, non vedo il motivo per cui non debba essere messa in dubbio...:confused:
SIGH, le teorie non posso essere MAI convalidate del tutto, al massimo possono essere falsificate (Popper): ma è proprio la FALSIFICABILITA' che rende una teoria scientifica e il Creazionismo NON lo è in quanto non falsificabile.

PUNTO.

zichichi
01-04-2007, 18:00
SIGH, le teorie non posso essere MAI convalidate del tutto, al massimo possono essere falsificate (Popper): ma è proprio la FALSIFICABILITA' che rende una teoria scientifica e il Creazionismo NON lo è in quanto non falsificabile.

PUNTO.

beh...infatti non sto dicendo che il creazionismo è scienza...

strat09
01-04-2007, 18:02
non ho capito se sei serio o scherzi?

cmq l'evoluzionismo non contiene nessun concetto di fine, nè tantomeno di raggiungimento di uno stato di perfezione....

Anzi le imperfezioni biologiche sono una delle maggiori evidenze della validità dell'evoluzionismo

scusami da come ho scritto sembrava che volessi contraddirti.
comunque dico seriamente, sono alcune semplici risposte all' "intelligent design", che, evidentemente non è molto intelligent.

l'unico fine biologico è infatti la sopravvivenza della specie, altro che perfezionamento...

GRANDE_ERODE
01-04-2007, 18:04
ci deve essere per forza, troppa gente deve pagare le proprie malefatte

fin'ora non si è fatto vedere... :rolleyes:

anch'io credo in dio, ma non quello spacciato per vero dalle (mille) religioni :asd:

Fritz!
01-04-2007, 18:06
scusami da come ho scritto sembrava che volessi contraddirti.
comunque dico seriamente, sono alcune semplici risposte all' "intelligent design", che, evidentemente non è molto intelligent.

l'unico fine biologico è infatti la sopravvivenza della specie, altro che perfezionamento...
ah ok;)

cmq personalmente non direi nemmeno "fine" quanto piuttosto mezzo

momo-racing
01-04-2007, 18:15
Cmq è un dato inquietante quel 48% che respinge la teoria dell'evoluzionismo e quel 34% dei laureati che accetta come vera la storia della creazione.


a onor del vero va detto anche che potrebbe dipendere da come sia stata posta e interpretata la domanda. la domanda sarebbe potuta essere:
"credi che l'uomo sia una creatura di Dio?"
che mantenendosi vaga si presta ad interpretazioni e in malafede si sarebbe potuto anche pensare di associarla al creazionismo, quando magari le intenzioni di chi ha risposto affermativamente erano differenti.
oppure potrebbe essere stata posta come:
"credi che l'uomo sia una creatura di Dio, creata da un giorno all'altro, impastando un po' di fango e sputando su di esso ( e già da qui avremmo dovuto capire che la vita sarebbe stata solo una fregatura :D ), negando quindi la possibilità che l'uomo sia frutto di una lenta e continua evoluzione che vede coinvolte tutte le creature presenti sulla terra?"
in questo caso una risposta affermativa non si presta ad interpretazioni.

giannola
01-04-2007, 18:24
il 99% di me crede in Dio :O

Fides Brasier
01-04-2007, 18:27
beh...infatti non sto dicendo che il creazionismo è scienza...E allora cos'e'?

stbarlet
01-04-2007, 19:09
E allora cos'e'?




Dogma.

momo-racing
01-04-2007, 19:13
per curiosità. Come affrontano il tema della comparsa dell'uomo le altre principali religioni? c'è un sito sul quale ci si possa documentare?

bjt2
01-04-2007, 19:15
la cosa grave non è che il "popolo bue" creda in Dio (penso succeda così ovunque e cmq già era nota la situazione dell'istruzione di base in USA).

la cosa che colpisce è chj il 48 % dei laureati repinga l'evoluzionismo e il 34 % creda nella creazione.

Si tratta di una classe dirigente sostanzialmente ignorante (e non ho alcuna paura nè incertezza ad usare questo temine) e già solo per questo pericolosa.

concettualmente, la distanza dalle teocrazie orientali non è proprio abissale, in fondo.

Ma guarda che non esistono solo le lauree tecniche... Anzi, la maggior parte dei laureati sono di facoltà umanistiche, dove non si apprendono i meccanismi della fisica, chimica ecc, per cui si è più razionali e meno propensi a credere ad adamo, eva, ecc...

In sostanza: essere laureati non vuol dire credere automaticamente nel darwinismo... Un laureato in legge, filosofia, lettere, tu ce lo vedi a disquisire di fisica quantistica? :stordita:

*sasha ITALIA*
01-04-2007, 19:18
Con tutto il rispetto credo che credere ciecamente in qualcosa di intangibile sia un sintomo di stupidità e superficialità. Ateo fino a prova contraria

Lorekon
01-04-2007, 19:50
Ma guarda che non esistono solo le lauree tecniche... Anzi, la maggior parte dei laureati sono di facoltà umanistiche, dove non si apprendono i meccanismi della fisica, chimica ecc, per cui si è più razionali e meno propensi a credere ad adamo, eva, ecc...

In sostanza: essere laureati non vuol dire credere automaticamente nel darwinismo... Un laureato in legge, filosofia, lettere, tu ce lo vedi a disquisire di fisica quantistica? :stordita:

ma non è una questione di contenuti, è il metodo...

uno può pure laurearsi in filosofia orientale ma se ha del potere (politico, economico, mediatico, etc...) lo deve utilizzare in modo razionale, non c'è spazio per criteri religiosi etc...

non dico che non dovrebbe esistere un'etica, anzi, ma che non si può usare la fede come criterio per organizzare la società.
questi quando votano/decidono/governano pensando davvero alla Bibbia...

Maxmel
01-04-2007, 21:26
Ma guarda che non esistono solo le lauree tecniche... Anzi, la maggior parte dei laureati sono di facoltà umanistiche, dove non si apprendono i meccanismi della fisica, chimica ecc, per cui si è più razionali e meno propensi a credere ad adamo, eva, ecc...

In sostanza: essere laureati non vuol dire credere automaticamente nel darwinismo... Un laureato in legge, filosofia, lettere, tu ce lo vedi a disquisire di fisica quantistica? :stordita:

Ma cosa stai dicendo?
E' vero il contrario invece, è la "barbarie dello specialismo" (----> Ortega y Gasset " la ribellione della masse" "one dimensional man" H. Marcuse): puoi essere bravissimo a discutere di fisica quantistica e coniugare questo fatto con le più assurde credenze irrazionali (vale anche di più per i tecnici e le lauree tecniche).
Pensare che discutere di fisica quantistica sia la quintessenza della razionalità conduce già in una spirale ideologica che apre le porte all'irrazionalismo per quanto riguarda il resto.
Ma conosci la vita di Newton ad esempio? E' lampante. A fianco ai Principia c'era il Trattato sull'Apocalisse, a fianco alla fisica c'era l'alchimia il millennarismo e l'ermetismo.

giannola
02-04-2007, 07:11
Con tutto il rispetto credo che credere ciecamente in qualcosa di intangibile sia un sintomo di stupidità e superficialità. Ateo fino a prova contraria

ok allora mi considero felicemente stupido.

lowenz
02-04-2007, 07:37
Ma cosa stai dicendo?
E' vero il contrario invece, è la "barbarie dello specialismo" (----> Ortega y Gasset " la ribellione della masse" "one dimensional man" H. Marcuse): puoi essere bravissimo a discutere di fisica quantistica è coniugare questo fatto con le più assurde credenze irrazionali (vale anche di più per i tecnici e le lauree tecniche).
Pensare che discutere di fisica quantistica sia la quintessenza della razionalità conduce già in una spirale ideologica che apre le porte all'irrazionalismo per quanto riguarda il resto.
Ma conosci la vita di Newton ad esempio? E' lampante. A fianco ai Principia c'era il Trattato sull'Apocalisse, a fianco alla fisica c'era l'alchimia il millennarismo e l'ermetismo.
Per questo è importante l'epistemologia :)

bjt2
02-04-2007, 09:04
Ma cosa stai dicendo?
E' vero il contrario invece, è la "barbarie dello specialismo" (----> Ortega y Gasset " la ribellione della masse" "one dimensional man" H. Marcuse): puoi essere bravissimo a discutere di fisica quantistica è coniugare questo fatto con le più assurde credenze irrazionali (vale anche di più per i tecnici e le lauree tecniche).
Pensare che discutere di fisica quantistica sia la quintessenza della razionalità conduce già in una spirale ideologica che apre le porte all'irrazionalismo per quanto riguarda il resto.
Ma conosci la vita di Newton ad esempio? E' lampante. A fianco ai Principia c'era il Trattato sull'Apocalisse, a fianco alla fisica c'era l'alchimia il millennarismo e l'ermetismo.

Per questo è importante l'epistemologia :)

Scusate, non capisco molto di filosofia... Sono un volgare ingegnere informatico che ha fatto l'ITIS... :fagiano: Sono un ateo convinto e non accetto di credere in qualcosa che non è dimostrabile, nè tantomeno accetto di farmi condizionare la vita da queste "superstizioni". Se questi signori vogliono credere in Dio e dedicargli tutta la LORO vita, beh liberi di farlo... Ma qui DEVE finire la loro libertà... ;)

lowenz
02-04-2007, 09:26
Scusate, non capisco molto di filosofia... Sono un volgare ingegnere informatico che ha fatto l'ITIS... :fagiano: Sono un ateo convinto e non accetto di credere in qualcosa che non è dimostrabile, nè tantomeno accetto di farmi condizionare la vita da queste "superstizioni". Se questi signori vogliono credere in Dio e dedicargli tutta la LORO vita, beh liberi di farlo... Ma qui DEVE finire la loro libertà... ;)
Allora ti consiglio questo: http://www.libreriauniversitaria.it/BIT/8845256669/Introduzione_alla_filosofia_della_scienza.htm

:D

Nevermind
02-04-2007, 09:29
Che gli americani non brillino di intelligenza è risaputo.

Però almeno sono coerenti se credono in Dio giustamente dovrebbero ripudiare le tesi scientifiche come quella di Darwin.

lowenz
02-04-2007, 10:01
Che gli americani non brillino di intelligenza è risaputo.

Però almeno sono coerenti se credono in Dio giustamente dovrebbero ripudiare le tesi scientifiche come quella di Darwin.
A dire il vero l'Evoluzionismo è conciliabile con la fede, il cruccio sta nella visione teleologica (evidenzio per la gioia di StefANO Gianmarco, e ribadisco che non è un errore di battitura) che sta dietro alla religione.

Zortan69
02-04-2007, 10:03
Gia': potremmo sentirci rispondere che non hanno mai visto quei reality...

:D :D :D :D

Nevermind
02-04-2007, 10:04
A dire il vero l'Evoluzionismo è conciliabile con la fede, il cruccio sta nella visione teleologica (evidenzio per la gioia di StefANO Gianmarco, e ribadisco che non è un errore di battitura) che sta dietro alla religione.

SE qualcuno mi spiega sta cosa son curioso. Perchè tra "fatto ad immagine e somiglianza da polvere" a Darwin ....che dire è come se uno mi venisse a dire che il Metal e Celentano sono la stessa minestra :D

Pancho Villa
02-04-2007, 10:04
Ma cosa stai dicendo?
E' vero il contrario invece, è la "barbarie dello specialismo" (----> Ortega y Gasset " la ribellione della masse" "one dimensional man" H. Marcuse): puoi essere bravissimo a discutere di fisica quantistica è coniugare questo fatto con le più assurde credenze irrazionali (vale anche di più per i tecnici e le lauree tecniche).
Pensare che discutere di fisica quantistica sia la quintessenza della razionalità conduce già in una spirale ideologica che apre le porte all'irrazionalismo per quanto riguarda il resto.
Ma conosci la vita di Newton ad esempio? E' lampante. A fianco ai Principia c'era il Trattato sull'Apocalisse, a fianco alla fisica c'era l'alchimia il millennarismo e l'ermetismo.Quotone http://forumtgmonline.futuregamer.it/vb/images/smilies/metal.gif

Nevermind
02-04-2007, 10:06
Ma cosa stai dicendo?
E' vero il contrario invece, è la "barbarie dello specialismo" (----> Ortega y Gasset " la ribellione della masse" "one dimensional man" H. Marcuse): puoi essere bravissimo a discutere di fisica quantistica è coniugare questo fatto con le più assurde credenze irrazionali (vale anche di più per i tecnici e le lauree tecniche).
Pensare che discutere di fisica quantistica sia la quintessenza della razionalità conduce già in una spirale ideologica che apre le porte all'irrazionalismo per quanto riguarda il resto.
Ma conosci la vita di Newton ad esempio? E' lampante. A fianco ai Principia c'era il Trattato sull'Apocalisse, a fianco alla fisica c'era l'alchimia il millennarismo e l'ermetismo.

Strano perchè le persone con una base tecnica che conosco sono al 99% non credenti....o semplicemente non si pongono il problema perchè non è possibile avere una risposta.

lowenz
02-04-2007, 10:09
SE qualcuno mi spiega sta cosa son curioso. Perchè tra "fatto ad immagine e somiglianza da polvere" a Darwin ....che dire è come se uno mi venisse a dire che il Metal e Celentano sono la stessa minestra :D
La scienza si occupa di meccanismi e cause, non di fini (vedi Intelligent Design), ergo non c'è contrapposizione fra religione e scienza, nemmeno nella teoria evolutiva.

Nevermind
02-04-2007, 10:28
La scienza si occupa di meccanismi e cause, non di fini (vedi Intelligent Design), ergo non c'è contrapposizione fra religione e scienza, nemmeno nella teoria evolutiva.

Vabbè sta qui è un'arrampicata sugli specchi se permetti. Se dici una cosa che è palesemente in contrasto con la scienza non puoi nasconderti dicendo semplicemente che "non mi occupo di scienza quindi quello che io dico non è in contrapposizione con le teorie scientifiche".

Willy McBride
02-04-2007, 10:35
A dire il vero l'Evoluzionismo è conciliabile con la fede, il cruccio sta nella visione teleologica (evidenzio per la gioia di StefANO Gianmarco, e ribadisco che non è un errore di battitura) che sta dietro alla religione.

Anni fa, incuriosito da un libro di fantascienza, avevo letto qualcosa su Teilhard de Chardin, un gesuita, che se non ricordo male si era occupato di questi temi senza avere troppo consenso all'interno della Chiesa.

LightIntoDarkness
02-04-2007, 10:59
Dogma.Non diciamo fesserie, please.

*sasha ITALIA*
02-04-2007, 11:04
ok allora mi considero felicemente stupido.

l'hai detto tu eh...

LightIntoDarkness
02-04-2007, 11:10
la cosa grave non è che il "popolo bue" creda in Dio <cut>Opinioni.
IMHO a volte c'è un po' di arroganza e compiacimento nel sentirsi nell'elite dei "non buoi".
Però la vita è una per tutti.

Uno spunto per tutti.

...



Le conversioni in fin di vita
Di Antonio Socci
Libero 27 Marzo 2007

Se ne parla poco, come ha detto il Papa domenica scorsa, tuttavia l’Inferno fa egualmente paura.
E di fronte alla possibilità di un destino di sofferenza eterna tremano tutti, perfino i politici nostrani.
Nei giorni scorsi era stata la cattolica Rosy Bindi ad ammettere di averne sentito l’agghiacciante brivido dopo aver varato la legge sui Dico, condannata dalla Chiesa.
Ha confidato a un giornalista del Corriere: “ho avuto paura di dannarmi l’anima..”.
Il pensiero di una sofferenza orrenda ed eterna non fa dormire sonni tranquilli nemmeno a chi si proclama ateo.
Come il super comunista Oliviero Diliberto che con onestà intellettuale ha ammesso in una intervista all’Espresso: “No, non sono credente come Fassino e non sono nemmeno ‘alla ricerca’ come Bertinotti e Ingrao. Però…non sono neanche ipocrita e non posso giurare di non cambiare idea sul letto di morte. Che ne so che effetto fa la fine. Spero soltanto che arrivi tra un bel po’ di tempo”.
Questa intervista –riportata nel sito internet del suo Partito - è citata (negativamente) anche nel sito della Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti).
In quel sito abbondano i commenti negativi.
Una certa Maria scrive: “Bah, Diliberto ha paura di finire all’inferno! Questa propria non me la sarei mai immaginata!”.
In realtà faccia a faccia con la morte capita molto spesso che personaggi pubblici i quali nella vita hanno fatto professione di ateismo o anticlericalismo, si riconcilino con santa madre Chiesa per scongiurare un viaggio di andata senza ritorno nell’orrore senza fine e senza limite.
Proprio in questi giorni ricorre il ventennale della morte di Renato Guttuso che tante polemiche scatenò proprio perché – perfettamente lucido (per dirla con Natalino Sapegno) – si riavvicinò alla Chiesa e ricevette i sacramenti prima di morire.
Essendo l’uomo considerato uno dei maggiori intellettuali comunisti e atei sulla scena pubblica, scoppiò un caso clamoroso.
Meno conosciuto, ma altrettanto significativo anche il caso di Leonardo Sciascia che alla fine volle stringere tra le mani quel crocifisso d’argento che tutti poterono vedere nella bara e che – per l’imbarazzo – alcuni attribuirono alla pietà dei familiari.
In realtà “l’illuminista” Sciascia, in vita, paradossalmente invitava la Chiesa a non degradarsi ad agenzia umanitaria, ma a parlare agli uomini della loro sorte eterna che è ciò che più importa a tutti noi: “senza l’annuncio chiaro e centrale della Trascendenza, senza speranza di non morire, la religione diventa un club umanitario, un sindacato, un circolo di specialisti in etica, ma non un messaggio che appaghi i bisogni profondi del cuore umano”.
Evidentemente nelle sue ultime ore lui stesso fece i conti con la domanda suprema, quella sulla scelta definitiva.
La casistica è immensa, anche Oscar Wilde si convertì al cattolicesimo in punto di morte, il 30 novembre 1900, a 46 anni, dopo una vita sregolata e provocatoria.
Mario Pannunzio, il mitico fondatore e direttore del “Mondo”, sempre evocato da Eugenio Scalfari come suo maestro, pur essendo stato il suo giornale la “bandiera del laicismo militante” scrive Messori “volle morire chiedendo in extremis i sacramenti: cosa che si cercò poi di tenere nascosta”.
Ma – per tornare alla politica italiana – l’aspetto più singolare è scroprire che questo “fil rouge” forse, in modi e circostanze diverse, lega le ultime ore dei maggiori leader laici della storia nazionale.
A cominciare da Camillo Benso conte di Cavour, primo presidente del Consiglio italiano.
Sappiamo che da giovane professò un acceso ateismo, c’è poi un’ampia letteratura che dibatte sulla sua presunta affiliazione massonica.
Di fatto la sua politica fu molto dura con la Chiesa di Pio IX che subì persecuzioni e reagì con le scomuniche, ma nel 1861, venuta l’ultima ora, il conte volle morire con i conforti religiosi amministratigli da un frate francescano.
Volle morire fra le braccia della Chiesa che aveva perseguitato.
L’altro presidente del Consiglio ultralaico fu Benito Mussolini che da giovane percorreva le piazze romagnole sfidando Dio a fulminarlo in un minuto. Da Capo del governo fascista firmò il Concordato con la Chiesa e – dopo la deposizione del 25 luglio 1943 – arrestato e chiuso a Ponza chiese che gli venisse portata “La Vita di Gesù Cristo” del Ricciotti, lettura che appassionò i suoi ultimi giorni disperati.
E prendiamo i due leader laici della storia repubblicana.
Di Giovanni Spadolini laico e ateo si vocifera che abbia chiesto i sacramenti prima di morire, tuttavia non ci sono conferme a queste voci.
Mentre Bettino Craxi, il premier laico firmatario del secondo Concordato, ebbe i funerali religiosi nella cattedrale cattolica di Tunisi celebrati dal vescovo Fouat Twal.
Si ricorda l’affettuosissimo messaggio del Papa che “si unisce alle preghiere, invoca la Divina Bontà e chiede a Dio pace eterna per l’anima” di questo uomo di Stato.
Del resto anche il laicissimo Napoleone, che nell’età moderna è stato il primo grande persecutore della Chiesa e personalmente del Papa, nei suoi ultimi giorni di esilio si convertì, appassionandosi alla figura di Gesù su cui ha lasciato pagine commoventi.
“Chiese al Papa – proprio quel Papa che aveva perseguitato ferocemente – di poter avere un confessore corso, della sua terra” racconta Messori “e il Papa, pietosamente, gli inviò un sacerdote corso con una nave, fino a S.Elena, dove l’ex dittatore ricevette i sacramenti”.
C’è infatti nella memoria di tutti la consapevolezza di quanto misericordioso sia il Padre che Gesù ci ha fatto conoscere.
Al Bonconte dantesco bastò “una lacrimetta” in punto di morte per impedire a Satana in extremis di impossessarsi per sempre della sua anima e legarlo al tormento eterno.
Quel Padre misericordioso che tutto e sempre perdona, fino all’ultimo istante, è la speranza a cui tutti si aggrappano.
Quando Francois Mauriac sull’Express ne parlò a proposito della morte di Gide vi fu una sollevazione dei “benpensanti”, sarcastici e irritati per l’eventualità del cedimento finale, anche oggi da noi qualificato da molti come “debolezza” o ipocrisia opportunista.
Mauriac osservò amaramente: “Che odio della speranza in questi nostri contemporanei! Quanta paura di essere consolati! Che orrore per la possibilità che gli ultimi istanti della vita di un incredulo non siano di oscuramento, ma di luce imprevista! Perché temere più di ogni altro pericolo che l’Amore ci sia, che ci venga incontro, che ci accolga, malgrado tutti i nostri errori e le nostre colpe?”.
Kierkegaard scrisse: “La maggior parte degli uomini vive dalla culla alla tomba, trascinata dal vortice della vita, senza tregua… Poi quando viene la morte e li ferma, fanno attenzione al cristianesimo e rimpiangono di non esserselo appropriato prima”.
Agostino d’Ippona si convertì per la scoperta della felicità, non per la paura dell’inferno di fronte alla morte.
Dopo la sua giovinezza dissipata, aprì gli occhi sulla Bellezza di Cristo e scrisse: “Tardi ti ho amato, o Bellezza sempre antica e sempre nuova, tardi ti ho amato!
Ed ecco tu eri dentro di me e io ero fuori e là ti cercavo ed io nella mia deformità mi gettavo sulle cose ben fatte che tu avevi creato. Tu eri con me ed io non ero con te. Quelle bellezze esteriori mi tenevano lontano da te e tuttavia se esse non fossero state in te non sarebbero affatto esistite. Tu mi hai chiamato e hai squarciato la mia sordità; tu hai brillato su di me e hai dissipato la mia cecità. Tu hai emanato la tua fragranza e io ho sentito il tuo profumo e ora ti bramo. Ho gustato e ora ho fame e sete. Tu mi hai toccato e io bramo la tua pace”.

Bet
02-04-2007, 11:14
...Se dici una cosa che è palesemente in contrasto con la scienza non puoi nasconderti dicendo semplicemente che "non mi occupo di scienza quindi quello che io dico non è in contrapposizione con le teorie scientifiche".

Guarda che è un errore grossolano confondere le due sfere; nella sostanza ha ragione lowenz.
Scusa ma quando tu leggi un racconto mitologico o Dante, le leggi per capire come sono le cose o per capire dei significati? Non hanno intenti descrittivi.
O meglio ancora: gli autori dell'Epopea di Gilgamesh o della Divina Commedia secondo te avevano intenzione di descrivere come stanno i fatti?

Spectrum7glr
02-04-2007, 11:17
Che gli americani non brillino di intelligenza è risaputo.

Però almeno sono coerenti se credono in Dio giustamente dovrebbero ripudiare le tesi scientifiche come quella di Darwin.


perchè? sono forse in contraddizione?...scusa ma se pensi che i teologi siano convinti della storia di Adamo ed Eva in senso letterale allora stai messo male :p

in ogni caso la teoria Darwin non può avere risposte sul perchè sia nata la vita...e da più parti si mette in dubbio che il semplice caso possa aver dato inizio al tutto (di per sè avevo letto su un vecchio numero di "scientific American" che le possibilità sarebbero inferiori a quelle che avrebbe un gruppo di scimmie di scrivere la divina commedia lettera per lettera battendo a caso su una macchina da scrivere: non basterebbero decine di miliardi di anni di tentativi consecutivi...piuttosto remota..questo ovviamente non vuol dire che ci sia stata una qualche forma di intelligenza ad orchestrare il tutto, e magari è solo un calcolo determinato da modelli non adeguati ma fatto sta che allo stato attuale il caso non è in grado di spiegare in maniera convincente la nascita della vita)

icoborg
02-04-2007, 11:23
Guarda che è un errore grossolano confondere le due sfere; nella sostanza ha ragione lowenz.
Scusa ma quando tu leggi un racconto mitologico o Dante, le leggi per capire come sono le cose o per capire dei significati? Non hanno intenti descrittivi.
O meglio ancora: gli autori dell'Epopea di Gilgamesh o della Divina Commedia secondo te avevano intenzione di descrivere come stanno i fatti?

ah quindi la bibbia è un racconto mitologico?^^
la leggenda di gesu cristo.^^

Bet
02-04-2007, 11:26
ah quindi la bibbia è un racconto mitologico?^^
la leggenda di gesu cristo.^^

sì, ok :D
non è che qui si possa partire con l'abc... serve un minimo di basi

Fritz!
02-04-2007, 11:28
La scienza si occupa di meccanismi e cause, non di fini (vedi Intelligent Design), ergo non c'è contrapposizione fra religione e scienza, nemmeno nella teoria evolutiva.

Più che di religione

dovresti parlare di "spiritualità" in senso ampio

Le religioni classiche (come quelle del libro) sono un sottoinsieme della spiritualità, e alcune sono nettamente in contrasto con la scienza

Fritz!
02-04-2007, 11:31
Opinioni.
IMHO a volte c'è un po' di arroganza e compiacimento nel sentirsi nell'elite dei "non buoi".
Però la vita è una per tutti.

Uno spunto per tutti.

...



Le conversioni in fin di vita
Di Antonio Socci
Libero 27 Marzo 2007


:eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek:
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LightIntoDarkness
02-04-2007, 11:38
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Chiaro, quindi tutto quello scritto in quell'articolo sarà falso.
W l'apertura mentale! :stordita:

Nevermind
02-04-2007, 11:49
Guarda che è un errore grossolano confondere le due sfere; nella sostanza ha ragione lowenz.
Scusa ma quando tu leggi un racconto mitologico o Dante, le leggi per capire come sono le cose o per capire dei significati? Non hanno intenti descrittivi.
O meglio ancora: gli autori dell'Epopea di Gilgamesh o della Divina Commedia secondo te avevano intenzione di descrivere come stanno i fatti?

Quindi tu parli del libro sacro di una religione paragonandolo a racconti fantastici?

Fritz!
02-04-2007, 11:52
Chiaro, quindi tutto quello scritto in quell'articolo sarà falso.
W l'apertura mentale! :stordita:

ho detto che è falso?

piu che apertura mentale, Socci lo considero un cilicio inttellettuale (cilicio mio che lo leggo)

Quanto ai fatti descritti, beh speravo che la fede andasse un po' oltre alla paura dell'inferno

Nevermind
02-04-2007, 11:55
perchè? sono forse in contraddizione?...scusa ma se pensi che i teologi siano convinti della storia di Adamo ed Eva in senso letterale allora stai messo male :p

...

La cosa è piuttosto ridicola visto che il libro da cui è tratto questo discorso viene studiato e spesso analizzato oparola per parola per trovare giustificazioni alle sparate della chiesa....poi però tutto quelo che riguarda la creazione dovrebbe essere trattato come fuffa? Se è fuffa quello allora potrebbe benissimo esserlo tutto no?

Bet
02-04-2007, 12:05
Quindi tu parli del libro sacro di una religione paragonandolo a racconti fantastici?

Credo che ci sia molta confusione su questi temi.
Anzi tutto, per quanto riguarda la Bibbia, non si tratta di un libro ma di molti libri: alcuni tra questi hanno la forma letteraria del mito, come possono essere alcuni testi di Genesi (peraltro la stessa Genesi è la raccolta di molti scritti fatta da gruppi diversi in epoche diverse). Altri hanno altre forme letterarie e per comprenderle in tutto il loro spessore è necessari sapere di che forma letteraria si tratta.
Non vorrei poi che si confondesse il mito (mythos) con un racconto fantastatico (tipo cappuccetto rosso): forse è bene ricordare che pure Platone l'ha utilizzato. Ma per questo è necessario è necessario un approfondimente sul concetti di mito, che non è quel che ha fatto passare un certa letteratura sette/ottocentesca che vedo continua a raccogliere qui vittime. Ci sono osservazioni successive (abbastanza note quelle di Cassirer e Malinowski) che bisognerebbe conoscere prima di affrettarsi in giudizi avventati.



ps: ma per curiosità, qualle sarebbe il racconto della creazione? Genesi capitolo 1 o Genesi capitolo 2? No perchè sono molto diverse... x certi aspetti opposti :)

shambler1
02-04-2007, 12:11
Credo che ci sia molta confusione su questi temi.
Anzi tutto, per quanto riguarda la Bibbia, non si tratta di un libro ma di molti libri: alcuni tra questi hanno la forma letteraria del mito, come possono essere alcuni testi di Genesi (peraltro la stessa Genesi è la raccolta di molti scritti fatta da gruppi diversi in epoche diverse). Altri hanno altre forme letterarie e per comprenderle in tutto il loro spessore è necessari sapere di che forma letteraria si tratta.
Non vorrei poi che si confondesse il mito (mythos) con un racconto fantastatico (tipo cappuccetto rosso): forse è bene ricordare che pure Platone l'ha utilizzato. Ma per questo è necessario è necessario un approfondimente sul concetti di mito, che non è quel che ha fatto passare un certa letteratura sette/ottocentesca che vedo continua a raccogliere qui vittime. Ci sono osservazioni successive (abbastanza note quelle di Cassirer e Malinowski) che bisognerebbe conoscere prima di affrettarsi in giudizi avventati.



ps: ma per curiosità, qualle sarebbe il racconto della creazione? Genesi capitolo 1 o Genesi capitolo 2? No perchè sono molto diverse... x certi aspetti opposti :)
Sto discorso potresti farlo ai agli evangelici, cd:" giudeocristiani" , americani, che sono letteralisti anche sul VT .

LightIntoDarkness
02-04-2007, 12:11
ho detto che è falso?

piu che apertura mentale, Socci lo considero un cilicio inttellettuale (cilicio mio che lo leggo)

Quanto ai fatti descritti, beh speravo che la fede andasse un po' oltre alla paura dell'infernoMa lol, lo vedi scritto solo tu che quelle conversioni sono avvenute per quello.
Libero di credere o non credere a quello che vuoi, l'unico consiglio è quello di cercare sempre di andare in profondità con la propria testa. E se già lo stai facendo, niente da ridire, buona foruna! ;)

Bet
02-04-2007, 12:12
Sto discorso potresti farlo ai agli evangelici, cd:" giudeocristiani" , americani, che sono letteralisti anche sul VT .

quando posterà uno di loro glielo ripetero' :D

Nevermind
02-04-2007, 12:20
Credo che ci sia molta confusione su questi temi.
Anzi tutto, per quanto riguarda la Bibbia, non si tratta di un libro ma di molti libri: alcuni tra questi hanno la forma letteraria del mito, come possono essere alcuni testi di Genesi (peraltro la stessa Genesi è la raccolta di molti scritti fatta da gruppi diversi in epoche diverse). Altri hanno altre forme letterarie e per comprenderle in tutto il loro spessore è necessari sapere di che forma letteraria si tratta.
Non vorrei poi che si confondesse il mito (mythos) con un racconto fantastatico (tipo cappuccetto rosso): forse è bene ricordare che pure Platone l'ha utilizzato. Ma per questo è necessario è necessario un approfondimente sul concetti di mito, che non è quel che ha fatto passare un certa letteratura sette/ottocentesca che vedo continua a raccogliere qui vittime. Ci sono osservazioni successive (abbastanza note quelle di Cassirer e Malinowski) che bisognerebbe conoscere prima di affrettarsi in giudizi avventati.



ps: ma per curiosità, qualle sarebbe il racconto della creazione? Genesi capitolo 1 o Genesi capitolo 2? No perchè sono molto diverse... x certi aspetti opposti :)

Ovviamente lo sanno anche i sassi che "il libro" in realtà è composta da tanti libri. Continuo a non capire il tuo punto di vista, quello che dici mi smebra un modo abbastanza banale di cercare di giustificare parti del libro sacro che sono senza fondamento scientifico. Quindi per te la genesi è una cazzata? che si potrebbe benissimo scorporare dal resto? E da quando comincia la parte "interessante e reale" dal nuovo testamento (che coicide con la anscita di Gesù se non erro no?).

Ziosilvio
02-04-2007, 12:21
credo che credere ciecamente in qualcosa di intangibile sia un sintomo di stupidità e superficialità
http://www.cicap.org/piemonte/cicap.php?section=articoli&tipo=articolo&nome=13_smullyan
http://www.marianotomatis.it/index.php?section=leggerezze&pag=20020921

Incidentalmente: tu consideri Donald Ervin Knuth (http://it.wikipedia.org/wiki/Donald_Knuth) una persona "stupida e superficiale"?

Bet
02-04-2007, 12:26
...
Continuo a non capire il tuo punto di vista, quello che dici mi smebra un modo abbastanza banale di cercare di giustificare parti del libro sacro che sono senza fondamento scientifico. Quindi per te la genesi è una cazzata? che si potrebbe benissimo scorporare dal resto? E da quando comincia la parte "interessante e reale" dal nuovo testamento (che coicide con la anscita di Gesù se non erro no?).

Credo che tu non abbia capito bene ancora cosa sia un mito. In rete si trova qualcosina fatto bene, puoi cercare.

Per riprendere le tue domande: per te l'Epopea di Gilgamesh è una cazzata? La Divina Commedia è una cazzata? Si tratterà forse di capire in quale modo devono essere lette ed intese? Se uno giudica che tali libri (come del resto Genesi 1 o 2) sono cazzate, non sarà che è lui che non ha minimamente capito da dove razzo prenderle?

Fritz!
02-04-2007, 12:44
Ma lol, lo vedi scritto solo tu che quelle conversioni sono avvenute per quello.
Libero di credere o non credere a quello che vuoi, l'unico consiglio è quello di cercare sempre di andare in profondità con la propria testa. E se già lo stai facendo, niente da ridire, buona foruna! ;)
Sempre disposto ad approfondire, ma francamente quel testo ha un sapore strumentale e volutamente provocatori... e anche superficiale

Si comincia con la bindi che ha paura di dannarsi l'anima, fino a spadolini, che "pare" (pare) abbia chiesto di ricevere gli ultimi sacramenti in tempo di morte...

L'articolo di Socci è fastidioso, e più che riflessivo, è un'articolo smaccatamente di parte, quasi agiografico... E' superficiale nel suo trattare temi e categorie radicalmente diversi, come laico ateo e anticlericale...

Persone e concetti diversi accumunati in un unico calderone "anti cattolico", di cui si vuole mostrare una sorta di pentimento o sconfitta morale postuma...
Ma quando Cavour ha ricevuto l'estrema unzione non ha disconosciuto il suo "libera Chiesa in libero Stato"....

Forse approfondisci anche tu, magari senza l'aiuto di Socci.. Quell'articolo ha rilevanza se ritieni l'esistenza di un "fronte" laico anticlericale ateo, in cui questi concetti siano sinonimi o interdipendenti...

Fritz!
02-04-2007, 12:47
Credo che tu non abbia capito bene ancora cosa sia un mito. In rete si trova qualcosina fatto bene, puoi cercare.


Certo, ma quello che Nevermind diceva (o almeno credo) è che il limite fissato tra ciò che è mitologico o ciò che è verità rivelata è un limite arbitrario...

Il vangelo (anzi i Vangeli) hanno anche loro un carattere mitologico, proprio da un punto di vista letterario, nella loro origine e nascita, che rispecchia per molti versi la strada seguita da altri miti (Come l'epopea di Orlando o i poemi omerici)

lowenz
02-04-2007, 12:50
Guarda che è un errore grossolano confondere le due sfere; nella sostanza ha ragione lowenz.
Quando ho torto? :O :sofico: :p

Bet
02-04-2007, 12:54
Certo, ma quello che Nevermind diceva (o almeno credo) è che il limite fissato tra ciò che è mitologico o ciò che è verità rivelata è un limite arbitrario...
Io mi son fermato prima di questo problema, perché mi pare non si chiaro in molti interventi il "tipo" di discorso, e il "tipo" di domanda cui diversi scritti possono rispondere. Per questo ho detto che lowenz ha nella sostanza ragione... si tratta di campi che non sono tra loro in concorrenza. Per tornare all'orgine del discorso, chi contrappone evoluzionismo e creazionismo, per dare ragione all'uno o all'altro discorso (non importa quale), probabilmente ha le idee confuse :)
(x la divisione tra i due discorsi di cui parli tu, esistono apposite discipline che assumono livelli strettamente scientifici, e sono tanti scientifici che hanno fondato tutti gli studi di interpretazione ed ermeneutica di testi classici)


Il vangelo (anzi i Vangeli) hanno anche loro un carattere mitologico, proprio da un punto di vista letterario, nella loro origine e nascita, che rispecchia per molti versi la strada seguita da altri miti (Come l'epopea di Orlando o i poemi omerici)
I vangeli non hanno carattere mitologico, semmai in alcuni punti utilizzano forme quali parabola, metafora, allegoria etc. (a parte alcuni brevi brani tipo le parti dell'infanzia che cmq non è la forma letteraria del mito)

giannola
02-04-2007, 12:57
l'hai detto tu eh...

naturalmente in base alle tue considerazioni:Prrr:

Fritz!
02-04-2007, 12:59
I vangeli non hanno carattere mitologico, semmai in alcuni punti utilizzano forme quali parabola, metafora, allegoria etc. (a parte alcuni brevi brani tipo le parti dell'infanzia che cmq non è la forma letteraria del mito)

Quali sono i criteri oggettivi per cui il Vangelo non è mito?Sono oggettivi o dipendenti da una valutazione arbitraria?

La genesi letteraria dei Vangeli è storicamente simile alla genesi di altri miti...

lowenz
02-04-2007, 13:01
Opinioni.
IMHO a volte c'è un po' di arroganza e compiacimento nel sentirsi nell'elite dei "non buoi".
Però la vita è una per tutti.

Uno spunto per tutti.

Tipico articolo che vorrebbe mettere la pulce nell'orecchio, facendo leva sulla sofferenza eterna :D

Vorrei ricordare che l'Inferno è l'estrema sofferenza in senso cristiano, cioè la sofferenza dovuta alla lontananza eterna ed irrevocabile da ciò che dona la vita, cioè Dio, causata appunto dal peccato (non per nulla all'Inferno ci sta Lucifero).
Quindi per chi questo non lo accetta (cioè che Dio sia sostanzialmente il "motore" del creato, anche dal punto di vista del "senso") non vedo che paura dovrebbe fare l'Inferno: è come se fosse sempre stato nell'Inferno, semplicemente rende questa condizione eterna.

Ma sorge un problema semantico: cos'è l'eternità? Mica è una domanda facile eh, non è neppur detto che abbia risposta.

E l'arroganza è anche in chi vorrebbe parlare di eternità come se parlasse di una mela, cioè di una cosa perfettamente definita e definibile.

LightIntoDarkness
02-04-2007, 13:15
<cut>E l'arroganza è anche in chi vorrebbe parlare di eternità come se parlasse di una mela, cioè di una cosa perfettamente definita e definibile.
E chi è che fa questo?

lowenz
02-04-2007, 13:17
E chi è che fa questo?
In generale tutti quelli che si mettono in bocca quella parola solo perchè la sentono da sempre.

LightIntoDarkness
02-04-2007, 13:20
In generale tutti quelli che si mettono in bocca quella parola solo perchè la sentono da sempre.
Boh, nel mio continuum logico non è che

parlo e penso all'eternità --> parlo di eternità come se parlassi di una mela, cioè di una cosa perfettamente definita e definibile

:p

lowenz
02-04-2007, 13:38
Boh, nel mio continuum logico non è che

parlo e penso all'eternità --> parlo di eternità come se parlassi di una mela, cioè di una cosa perfettamente definita e definibile

:p
Probabilmente non hai capito quello che intendevo con l'esempio della mela, cioè che il 99% delle persone (atei, agnostici, credenti, menefreghisti, pincopallini, ecc) usa quella parola con una leggerezza raccapricciante ed esclusivamente perchè:
a)l'ha sentita fin da piccolo come sostantivo legato ad espressioni come "per sempre"
b)l'ha sentita in ambito spirituale, tipicamente legata al desiderio di evitare il termine della propria esistenza ("la vita eterna) oppure alla caratterizzazione di un essere superiore ("Dio esiste dall'eternità")

Mettersi in bocca una parola come "eterno" dovrebbe infatti mettere in guardia chiunque dotato di buon senso, dato che sta parlando di una cosa di cui NESSUNO ha e non potrà mai in vita avere minimamente esperienza (fino a prova contrario NESSUNO di noi ha esperienze di eternità e, per favore, non facciamo i romanticoni introducendo magari esempi improprio come quelli relativi all'affetto e all'amore o viceversa i fatalisti introducendo esempi relativi alla solitudine o al dolore).

L'arroganza sta proprio in questa supponenza di poter maneggiare questo concetto come si maneggia quello di "mela" o "pera", cioè cose di cui si ha effettivamente esperienza sensibile.

LightIntoDarkness
02-04-2007, 13:49
Probabilmente non hai capito quello che intendevo con l'esempio della mela, cioè che..<cut>Esatto, non avevo capito. ;)
Comunque sono piuttosto d'accordo con quanto dici, anche se in ambito cattolico si parla spesso di eternità, ma mi pare senza mai togliere la dimensione del mistero a tutto questo.

Maxmel
02-04-2007, 13:55
Per questo è importante l'epistemologia :)

Non lo diro mai abbastanza: bisognerebbe inserire nei programmi di tutte le lauree scientifiche almeno un esame di epistemologia, filosofia della scienza, storia della scienza.

Nevermind
02-04-2007, 14:02
Certo, ma quello che Nevermind diceva (o almeno credo) è che il limite fissato tra ciò che è mitologico o ciò che è verità rivelata è un limite arbitrario...

...

Esattamente ed è troppo comodo come discorso IMHO.

Maxmel
02-04-2007, 14:07
Strano perchè le persone con una base tecnica che conosco sono al 99% non credenti....o semplicemente non si pongono il problema perchè non è possibile avere una risposta.

Quindi? Mica credente è sinonimo di irrazionale.
E' vero invece che molti che non credono in Dio (o comunque in qualche religione positiva) cedono all'irrazionalismo in qualche altra forma a cominciare dell'edonismo materialista per finire nel positivismo più becero che di razionale ha ben poco. Gli "idola" sotto i quali sogiacere possono essere parecchi. E molti non sono neanche tanto caritatevoli come il Dio cristiano.

Fritz!
02-04-2007, 14:08
per finire nel positivismo più becero
il positivismo in quest'epoca è estinto:D :D :D :D


se ne trovi uno fammi un fischio

Nevermind
02-04-2007, 14:11
Quindi? Mica credente è sinonimo di irrazionale.
E' vero invece che molti che non credono in Dio (o comunque in qualche religione positiva) cedono all'irrazionalismo in qualche altra forma a cominciare dell'edonismo materialista per finire nel positivismo più becero che di razionale ha ben poco. Gli "idola" sotto i quali sogiacere possono essere parecchi. E molti non sono neanche tanto caritatevoli come il Dio cristiano.

Detto così pare che la fede sia qualcosa di irrazionale in cui ci si rifugia per sfuggire alla realtà, e posso anche essere d'accordo.

ChristinaAemiliana
02-04-2007, 14:19
Non lo diro mai abbastanza: bisognerebbe inserire nei programmi di tutte le lauree scientifiche almeno un esame di epistemologia, filosofia della scienza, storia della scienza.

Al PoliTO hanno inserito l'anno scorso come esame facoltativo Filosofia della Scienza. Ero molto soddisfatta della cosa perché a mio avviso, quando sono stati introdotti gli esami cosiddetti "di Scienze Umane", quello era tra i primi corsi da organizzare e proporre, assieme a Storia della Scienza, mentre invece saltarono fuori materie molto più avulse dal contesto scientifico, afferenti più che altro all'area dell' Economia e delle Scienze Politiche.

Gli iscritti al corso di Filosofia della Scienza però risultano, in tutto l'ateneo, 38 per lo scorso anno accademico e 57 per l'anno in corso (tra i quali però ci sono anche quelli che sono ancora in debito d'esame per l'anno scorso). Purtroppo è evidente che queste materie non interessino affatto, se si pensa che il totale degli iscritti ai corsi più frequentati sia dell'ordine dei 300 per corso di laurea (mentre qui parliamo se va bene di 40 iscritti "nuovi" all'anno sommando tutti i corsi di laurea).

Onestamente speravo in un interesse maggiore...

Maxmel
02-04-2007, 14:22
il positivismo in quest'epoca è estinto:D :D :D :D


se ne trovi uno fammi un fischio

Ho scritto quello "becero" quello buono di Rudolph Carnap, O. Neurath, Bertrand Russell, Ludwig Wittgenstein e Karl Popper non è molto seguito pare, come tante altre idee...

fabio80
02-04-2007, 14:24
Al PoliTO hanno inserito l'anno scorso come esame facoltativo Filosofia della Scienza. Ero molto soddisfatta della cosa perché a mio avviso, quando sono stati introdotti gli esami cosiddetti "di Scienze Umane", quello era tra i primi corsi da organizzare e proporre, assieme a Storia della Scienza, mentre invece saltarono fuori materie molto più avulse dal contesto scientifico, afferenti più che altro all'area dell' Economia e delle Scienze Politiche.

Gli iscritti al corso di Filosofia della Scienza però risultano, in tutto l'ateneo, 38 per lo scorso anno accademico e 57 per l'anno in corso (tra i quali però ci sono anche quelli che sono ancora in debito d'esame per l'anno scorso). Purtroppo è evidente che queste materie non interessino affatto, se si pensa che il totale degli iscritti ai corsi più frequentati sia dell'ordine dei 300 per corso di laurea (mentre qui parliamo se va bene di 40 iscritti "nuovi" all'anno sommando tutti i corsi di laurea).

Onestamente speravo in un interesse maggiore...


han tentato anche da noi e la cosa è morta sul nascere, credo non sia nemmeno partito per mancanza di numero minimo di adesioni. però la cosa non mi ha stupito affatto

Maxmel
02-04-2007, 14:29
Al PoliTO hanno inserito l'anno scorso come esame facoltativo Filosofia della Scienza. Ero molto soddisfatta della cosa perché a mio avviso, quando sono stati introdotti gli esami cosiddetti "di Scienze Umane", quello era tra i primi corsi da organizzare e proporre, assieme a Storia della Scienza, mentre invece saltarono fuori materie molto più avulse dal contesto scientifico, afferenti più che altro all'area dell' Economia e delle Scienze Politiche.

Gli iscritti al corso di Filosofia della Scienza però risultano, in tutto l'ateneo, 38 per lo scorso anno accademico e 57 per l'anno in corso (tra i quali però ci sono anche quelli che sono ancora in debito d'esame per l'anno scorso). Purtroppo è evidente che queste materie non interessino affatto, se si pensa che il totale degli iscritti ai corsi più frequentati sia dell'ordine dei 300 per corso di laurea (mentre qui parliamo se va bene di 40 iscritti "nuovi" all'anno sommando tutti i corsi di laurea).

Onestamente speravo in un interesse maggiore...

Lo sò.
Se non sbaglio qualche anno fà anche Vattimo teneva un corso (ci stà che mi ricordo male o che abbia avuto una crisi mistica io a leggere la guida dello studente del poli :asd: ). Io lo renderei obbligatorio. L'epistemologia DEVE essere parte della formazione culturale di chiunque voglia comprendere la realtà non solo al fine di interagire con essa.

Bet
02-04-2007, 16:18
Quando ho torto? :O :sofico: :p

Quando mi parli di logica e ne consideri solo una, per esempio (chiedi a Chri di parlarti un po' della Logica fuzzy :D )

Bet
02-04-2007, 16:20
il positivismo in quest'epoca è estinto:D :D :D :D


se ne trovi uno fammi un fischio

Quel senzaiddio di nomeutente x esempio :D

Cmq a parte gli scherzi... nei presupposti di molti ragionamenti secondo me si è tutt'altro che estinto

Bet
02-04-2007, 16:33
Quali sono i criteri oggettivi per cui il Vangelo non è mito?Sono oggettivi o dipendenti da una valutazione arbitraria?

La genesi letteraria dei Vangeli è storicamente simile alla genesi di altri miti...

Ti ricordo ancora una volta che i vangeli non sono miti.
Sono stati sviluppati dei criteri (soprattutto nelle scuole di critica letteraria tedesche) per il loro studio. Attraverso tali criteri si riesce con una certa efficacia in un'analisi storico critica di ogni versetto o periodo (ogni vangelo, a parte forse quello di Giovanni è un po' un assemblaggio).
Purtroppo su web in italiano non c'è molto di soddisfacente, almeno io non ho trovato. Ma se cerchi termini come "metodo storico critico" "formgeschichte" "redaktionsgeschichte" qualche accenno lo trovi. Se non ricordo male, l'introduzione ai Vangeli della "Bibbia di Gerusalemme" riporta un riassunto fatto bene.

Fritz!
02-04-2007, 16:34
Ho scritto quello "becero" quello buono di Rudolph Carnap, O. Neurath, Bertrand Russell, Ludwig Wittgenstein e Karl Popper non è molto seguito pare, come tante altre idee...

Beh ma con becero ottimismo cosa intendi?

Comunque non sono d'accordo sul tuo tipo di analisi, la presa di vari irrazionalismi, non è prerogativa degli atei agnostici... Esistono moltissimi cattolici che credono all'oroscopo, consultano maghi e cartomanti... E a volte il cattolicesimo, o meglio il cristianesimo, c'è chi lo mischia allegramente con un misticismo quasi esoterico (dal malocchio all'esorcismo)

Maxmel
02-04-2007, 16:45
Beh ma con becero ottimismo cosa intendi?

Comunque non sono d'accordo sul tuo tipo di analisi, la presa di vari irrazionalismi, non è prerogativa degli atei agnostici... Esistono moltissimi cattolici che credono all'oroscopo, consultano maghi e cartomanti... E a volte il cattolicesimo, o meglio il cristianesimo, c'è chi lo mischia allegramente con un misticismo quasi esoterico (dal malocchio all'esorcismo)

becero positivismo, no ottimismo. Semplificando: la tendenza generale cioè di eliminare la problematicità del reale in virtù di quelle che vengono reputate verità autoevidenti o inconfutabili di qualsiasi natura che siano. In ambito scientifico l'epistemologia semplicistica per cui il fatto scientifico esaurisce il reale.
Per il resto sò benissimo che esiste la gnosi cristiana e che il cristianesimo si può mischia ad altre credenze irrazionali. Come del resto la "scienza". Appunto questo dicevo.

Fritz!
02-04-2007, 16:48
Ti ricordo ancora una volta che i vangeli non sono miti.
Sono stati sviluppati dei criteri (soprattutto nelle scuole di critica letteraria tedesche) per il loro studio. Attraverso tali criteri si riesce con una certa efficacia in un'analisi storico critica di ogni versetto o periodo (ogni vangelo, a parte forse quello di Giovanni è un po' un assemblaggio).
Purtroppo su web in italiano non c'è molto di soddisfacente, almeno io non ho trovato. Ma se cerchi termini come "metodo storico critico" "formgeschichte" "redaktionsgeschichte" qualche accenno lo trovi. Se non ricordo male, l'introduzione ai Vangeli della "Bibbia di Gerusalemme" riporta un riassunto fatto bene.Allora dimmi esattamente che definizione dai tu di mito o racconto mitologico...

Il vangelo non è una cronaca, nè un resoconto storico, ma un racconto nato non come cronaca storica, ma per creazione, quasi spontanea, di un mito fondativo per le prime comunità cristiane.

ChristinaAemiliana
02-04-2007, 16:52
Lo sò.
Se non sbaglio qualche anno fà anche Vattimo teneva un corso (ci stà che mi ricordo male o che abbia avuto una crisi mistica io a leggere la guida dello studente del poli :asd: ). Io lo renderei obbligatorio. L'epistemologia DEVE essere parte della formazione culturale di chiunque voglia comprendere la realtà non solo al fine di interagire con essa.

Sì è vero, non so se tenesse proprio un corso intero ma sicuramente un ciclo di lezioni sì, c'erano anche le videocassette per le lauree a distanza. Il corso consisteva, se non ricordo male, di un'introduzione generale alla storia della filosofia...interessante sicuramente (soprattutto se confrontato con gli altri corsi proposti, che al più potevano risultare appetibili per chi studiasse ing gestionale), ma certamente epistemologia e storia e filosofia della scienza sarebbero stati più adatti...io avrei reso obbligatorio uno di questi tre, a scelta. E mi pare assurdo che si inserisca l'esame di economia come obbligatorio e non uno di questi...

Fritz!
02-04-2007, 16:55
becero positivismo, no ottimismo. Semplificando: la tendenza generale cioè di eliminare la problematicità del reale in virtù di quelle che vengono reputate verità autoevidenti o inconfutabili di qualsiasi natura che siano. In ambito scientifico l'epistemologia semplicistica per cui il fatto scientifico esaurisce il reale.
Per il resto sò benissimo che esiste la gnosi cristiana e che il cristianesimo si può mischia ad altre credenze irrazionali. Come del resto la "scienza". Appunto questo dicevo.

si positivismo scusa, è che mi era venuto in mente il tipo dell'unieuro che dice "l'ottimismo è il sale della vita" (o qualcosa del genere), e mi pareva un becera degenerazione del positivismo di Saint-simon

comunque ora ho capito quello che intendi, credo

ChristinaAemiliana
02-04-2007, 16:58
Quando mi parli di logica e ne consideri solo una, per esempio (chiedi a Chri di parlarti un po' della Logica fuzzy :D )

Oh, gli ho mostrato quella tesi di laurea, e ha detto che la trovava:

- banale
- sviluppata malissimo
- scritta da uno in possesso delle abilità linguistiche di un alunno delle elementari.

:sofico:

Ma al di là di questo, l'idea di parlare con lui di logica mi inquieta al pari di quella di parlare di Relatività con Regge...se ci restringiamo alla logica matematica, poi, mi stende senza nemmeno impegnarsi. :D

Bet
02-04-2007, 16:58
Allora dimmi esattamente che definizione dai tu di mito o racconto mitologico...

Il vangelo non è una cronaca, nè un resoconto storico, ma un racconto nato non come cronaca storica, ma per creazione, quasi spontanea, di un mito fondativo per le prime comunità cristiane.

Beh una definizione di mito sufficiente si puo' trovare si wikipedia.

Il Vangelo non è certamente un resoconto storico semplicemente perchè non è solo un resoconto storico. Il nucleo del messaggio è infatti un dato di fede, ma che sarebbe inaccettabile se prescindesse completamente da dati storici. E' l'uno e l'altro: di cosa è versosimilmente storico e in che misura se ne sono occupati molti studi e studiosi.

Bet
02-04-2007, 16:59
Oh, gli ho mostrato quella tesi di laurea, e ha detto che la trovava:

- banale
- sviluppata malissimo
- scritta da uno in possesso delle abilità linguistiche di un alunno delle elementari.

:sofico:

Ma al di là di questo, l'idea di parlare con lui di logica mi inquieta al pari di quella di parlare di Relatività con Regge...se ci restringiamo alla logica matematica, poi, mi stende senza nemmeno impegnarsi. :D

:D LOL

Maxmel
02-04-2007, 17:06
Il Vangelo non è certamente un resoconto storico semplicemente perchè non è solo un resoconto storico. Il nucleo del messaggio è infatti un dato di fede, ma che sarebbe inaccettabile se prescindesse completamente da dati storici. E' l'uno e l'altro: di cosa è versosimilmente storico e in che misura se ne sono occupati molti studi e studiosi.

Messa cosi si può dire la stessa cosa di Omero. E infatti si dice.

Maxmel
02-04-2007, 17:11
ma certamente epistemologia e storia e filosofia della scienza sarebbero stati più adatti...io avrei reso obbligatorio uno di questi tre, a scelta.

Si, si parlavo di rendere obbligatoro uno a scelta tra i tre, non Vattimo( :asd: ). Prima cosa per alcuni docenti. :asd:

Fritz!
02-04-2007, 17:12
Beh una definizione di mito sufficiente si puo' trovare si wikipedia.

Più che altro è impossibile darne una definizione precisa,
se vuoi wiki

Il mito è una narrazione simbolica i cui personaggi, in tempi e culture diverse, possono essere divinità, eroi, antenati, animali o creature mostruose.
Insieme al rito costituisce un momento fondamentale dell'esperienza religiosa e tende a soddisfare il bisogno di fornire una spiegazione a fenomeni naturali o a interrogativi religiosi.
La parola mito deriva dal greco mythos che significa parola, discorso, racconto, mentre la parola mitologia designa l'insieme dei miti tramandati da un popolo ma anche gli studi scientifici sul mito stesso.

E il vangelo ci può stare benissimo

In realtà ha senso la definizione di mito data in contrapposizione a narrazione storica, o cronaca dei fatti...

Il Vangelo non è certamente un resoconto storico semplicemente perchè non è solo un resoconto storico. Il nucleo del messaggio è infatti un dato di fede, ma che sarebbe inaccettabile se prescindesse completamente da dati storici. E' l'uno e l'altro: di cosa è versosimilmente storico e in che misura se ne sono occupati molti studi e studiosi.
Il dato di fede, non è un criterio oggettivo, quanto sogggettivo, che chi non crede può tranquillamente considerare "mito"...

Dove finisca il mito e dove cominci la parola di Dio, non potrà mai essere imho un fatto oggettivo, ma dipende da come e quanto credi

Jo3
02-04-2007, 17:13
Si davvero. Spero non facciano mai comunque un sondaggio simile anche da noi. Potremmo avere brutte sorprese.

Che male c'e a credere? e' diventato per caso un crimine?

Maxmel
02-04-2007, 17:21
Quando mi parli di logica e ne consideri solo una, per esempio (chiedi a Chri di parlarti un po' della Logica fuzzy :D )

Basta leggersi Carnap daltronde o anche Wittgenstein delle "Ricerche Filosofiche" quando si rende conto che la matematica della realtà non è possibile perchè il "mistico" che egli aveva escluso dalla conoscenza come privo di senso, si rivela invece dotato di significati che entrano necessariamente in gioco nel processo conoscitivo.

Bet
02-04-2007, 17:32
Messa cosi si può dire la stessa cosa di Omero. E infatti si dice.

in tre righe era non ho saputo fare meglio ;)
sarà equivalente agli scritti di Omero allora :D

ChristinaAemiliana
02-04-2007, 17:34
Si, si parlavo di rendere obbligatoro uno a scelta tra i tre, non Vattimo( :asd: ). Prima cosa per alcuni docenti. :asd:

Oh, io sarei ben contenta di tornare sui banchi e di seguirli tutti e tre! :D

Fritz!
02-04-2007, 17:40
in tre righe era non ho saputo fare meglio ;)
sarà equivalente agli scritti di Omero allora :D

Più che altro,secondo me una volta che si è riconosciuto il valore mitologico nella Bibbia, nulla impedisce di pensare che ciò che oggi consideri atto di fede domani sarà invece considerato simbologia...

Se qualche secolo fa avessi detto che la genesi è un racconto simbolico saresti stato eretico...

Don Franco Barbero, ad esempio, sostiene che il raconto della verginità mariana sia solo simbolico (e infatti l'hanno sospeso a divinis)

Bet
02-04-2007, 17:41
Più che altro è impossibile darne una definizione precisa,
se vuoi wiki

Il mito è una narrazione simbolica i cui personaggi, in tempi e culture diverse, possono essere divinità, eroi, antenati, animali o creature mostruose.
Insieme al rito costituisce un momento fondamentale dell'esperienza religiosa e tende a soddisfare il bisogno di fornire una spiegazione a fenomeni naturali o a interrogativi religiosi.
La parola mito deriva dal greco mythos che significa parola, discorso, racconto, mentre la parola mitologia designa l'insieme dei miti tramandati da un popolo ma anche gli studi scientifici sul mito stesso.

E il vangelo ci può stare benissimo

In realtà ha senso la definizione di mito data in contrapposizione a narrazione storica, o cronaca dei fatti...

Il dato di fede, non è un criterio oggettivo, quanto sogggettivo, che chi non crede può tranquillamente considerare "mito"...

Dove finisca il mito e dove cominci la parola di Dio, non potrà mai essere imho un fatto oggettivo, ma dipende da come e quanto credi

Fritz, purtorppo ste definzioni e classificazioni non le faccio io...
Come ho detto a Maxmel, non è che qui possiamo fare trattazioni estese (ammesso che ne siamo capaci), ma i vangeli non rientrano nella definizione di mito, se tu poi vuoi insistere, avanza una proposta ufficiale, magari ti ascoltano e non saro' io quello che ti mette il bastone fra le ruote :D

I vangeli più precisamente rientrano in genere letterario dei vangeli :D ... sì, perchè con questi scritti è stato proposto di inedito e non classificabile negli scritti precedenti, anche se c'è chi sostiene che qualcosa di simile ci fosse in ambiente romano. Se ti servono dei testi di riferimento dimmi, ma non è che possiamo stare a discutere su una cosa che è ampiamente accettata in letteratura.

Quindi quello che tu ti ostini a chiamare mito così non è. Ci sono dei contenuti che possono essere definiti storici in base a certi studi e parametri, altri contenuti che costituiscono il nucleo di una religione, dati tutti e due importanti che in questo tipo testo letterario si legano strettamente. Questa distinzione si puo' fare... cosa poi uno creda, se a Gesù Cristo, Omero, Odino, Marx o Gilardino, saranno poi affari suoi :)

Bet
02-04-2007, 17:45
Più che altro,secondo me una volta che si è riconosciuto il valore mitologico nella Bibbia, nulla impedisce di pensare che ciò che oggi consideri atto di fede domani sarà invece considerato simbologia...


al di là del fatto che bisogna sempre distinguere tra i vari libri della Bibbia, e all'interno degli stessi libri... su quello che dici non c'è dubbio, sul domani (su quello che non sappiamo ora) possiamo dire tutto e il contrario di tutto :D

Maxmel
02-04-2007, 17:47
Oh, io sarei ben contenta di tornare sui banchi e di seguirli tutti e tre! :D

non volevo fare nessuna insinuazione personale ;)

lowenz
02-04-2007, 17:47
Quando mi parli di logica e ne consideri solo una, per esempio (chiedi a Chri di parlarti un po' della Logica fuzzy :D )
Già visto.....e non è che ne consideri una sola (pensi che un ing. informatico non conosca la Fuzzy Logic? :D), considero quella che più sento mia propria :D

Bet
02-04-2007, 17:49
Già visto.....e non è che ne consideri una sola (pensi che un ing. informatico non conosca la Fuzzy Logic? :D), considero quella che più sento mia propria :D

in sostanza, quella del tanto vituperato Aristotele, con qualche piccolo upgrade :p

ChristinaAemiliana
02-04-2007, 18:18
non volevo fare nessuna insinuazione personale ;)

Ops...:stordita: in effetti da come ho scritto sembra che io l'abbia presa così...in realtà intendevo solo dire che se fossi un docente sarei ben lieta di seguire quei corsi (e pure tutti, non uno), nel caso diventassero davvero obbligatori! :D

L'insinuare generalizzando in modo da poter avere la scappatoia invocando il fraintendimento non ti si addice proprio, quindi l'interpretazione come insinuazione personale era a priori fuori discussione. ;)

fabio80
02-04-2007, 18:19
Già visto.....e non è che ne consideri una sola (pensi che un ing. informatico non conosca la Fuzzy Logic? :D), considero quella che più sento mia propria :D


esistono, esistono... :asd:

Dream_River
02-04-2007, 18:26
Che male c'e a credere? e' diventato per caso un crimine?

Niente, fino a quando non sei abbastanza presuntuoso da volere "Il bene degli altri" (Impedendogli di commettere peccati come l'eutanasia, le adozioni e i matrimoni gay, ecc ecc)

Non c'è niente di male a crede, basta che ognuno si faccia gli affari propri

giannola
02-04-2007, 18:29
Niente, fino a quando non sei abbastanza presuntuoso da volere "Il bene degli altri" (Impedendogli di commettere peccati come l'eutanasia, le adozioni e i matrimoni gay, ecc ecc)

Non c'è niente di male a crede, basta che ognuno si faccia gli affari propri


io sono credente e sono a favore dei gay.

Mia sorella è gaya e sapete dov'era oggi ? Alla celebrazione in memoria di Giovanni Paolo II.
Guarda un pò è credente anche lei.:D

Jo3
02-04-2007, 18:39
Niente, fino a quando non sei abbastanza presuntuoso da volere "Il bene degli altri" (Impedendogli di commettere peccati come l'eutanasia, le adozioni e i matrimoni gay, ecc ecc)

Non c'è niente di male a crede, basta che ognuno si faccia gli affari propri

Beh, non ho mai conosciuto nessuno tanto ansioso di volere il bene degli altri. :D

Considerato il fatto che ometti nelle tue parentesi tutta una serie di cose che per correttezza andrebbero citate nel concetto "volere il bene degli altri", direi che stai prendendo solo un lembo di tale definizione.

icoborg
02-04-2007, 18:50
io sono credente e sono a favore dei gay.

Mia sorella è gaya e sapete dov'era oggi ? Alla celebrazione in memoria di Giovanni Paolo II.
Guarda un pò è credente anche lei.:D

al coso nagaiano gli sarebbe preso un colpo a saperlo :asd:

Dream_River
02-04-2007, 18:50
io sono credente e sono a favore dei gay.

Mia sorella è gaya e sapete dov'era oggi ? Alla celebrazione in memoria di Giovanni Paolo II.
Guarda un pò è credente anche lei.:D

Ma infatti mica tutti i credenti sono come quelli che ho indicato, anche il mio ragazzo è credente e gay, ma ho tanti amici credenti che hanno posizioni molto più illuminate rispetto alla chiesa stessa

C'è credente e credente, ho solo voluto indicare che esistono persone molto meno democratiche che preferisco imporre la propria morale, rendendo il loro credere un problema

giannola
02-04-2007, 18:52
al coso nagaiano gli sarebbe preso un colpo a saperlo :asd:

nagaiano:mbe:

giannola
02-04-2007, 18:56
Ma infatti mica tutti i credenti sono come quelli che ho indicato, anche il mio ragazzo è credente e gay, ma ho tanti amici credenti che hanno posizioni molto più illuminate rispetto alla chiesa stessa

C'è credente e credente, ho solo voluto indicare che esistono persone molto meno democratiche che preferisco imporre la propria morale, rendendo il loro credere un problema

la prima cosa che si dovrebbe insegnare ad un cristiano che vuole essere tale è che la fede, come la coscienza, è personale per cui un non-giudizio sulle abitudini delle persone è quanto meno d'obbligo.

Naturalmente (visto che ci sono anche molti pignoli qui dentro) nn significa che mi esimo dal condannare atti deplorevoli quando questi vengono perpetrati contro persone inconsapevoli ed indifese come nel caso della pedofilia.

Dream_River
02-04-2007, 19:12
la prima cosa che si dovrebbe insegnare ad un cristiano che vuole essere tale è che la fede, come la coscienza, è personale per cui un non-giudizio sulle abitudini delle persone è quanto meno d'obbligo.


No, queste solo parole eretiche, a quanto pare anche tu come noi gay sei a sostegno delle quinta colonna del relativismo culturale! :O

Maxmel
02-04-2007, 19:27
L'insinuare generalizzando


ot

Mi si addice, mi si addice.
La scapatoia del fraintendimento no, l'insinuazione si, ma non era questo il caso; in realtà avevo in mente altre "situazioni".
Cmq ho capito che vuoi direed una cosa aprezzabile.

/ot

shambler1
02-04-2007, 19:54
Certo che credono tutti in Dio (G-d) bisogna vedere il come , in quale forma e cosa ne consegue. Questo è interessante.

Kharonte85
02-04-2007, 20:00
Il 48% respinge la teoria dell'evoluzionismo e il 34% dei laureati accetta come vera la storia della creazione.[/I]

Abominevole.

Onisem
02-04-2007, 20:57
ci deve essere per forza, troppa gente deve pagare le proprie malefatte

Soprattutto quelle commesse in nome di dio.

Hakuna Matata
02-04-2007, 21:20
Soprattutto quelle commesse in nome di dio.

OT Cesare Pavese ha scritto una boiata.:rolleyes:

lowenz
03-04-2007, 09:32
in sostanza, quella del tanto vituperato Aristotele, con qualche piccolo upgrade :p
Alla faccia del piccolo upgrade :asd:
http://it.wikipedia.org/wiki/Linguaggio_del_primo_ordine + http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_primo_ordine

Bet
03-04-2007, 10:25
Alla faccia del piccolo upgrade :asd:
http://it.wikipedia.org/wiki/Linguaggio_del_primo_ordine + http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_primo_ordine

nella sostanza si tratta di un piccolo upgrade, ma rimaniamo in tema, non vorrei che nomeutente ci spedisse in un gulag :D

Chip77
03-04-2007, 12:45
La puntata dei Simpson di ieri, inedita, trattava proprio di questo! Da vedere! :asd:

Onisem
03-04-2007, 14:31
OT Cesare Pavese ha scritto una boiata.:rolleyes:

Certo la tua firma è immensamente più autorevole.

icoborg
03-04-2007, 15:00
leggerissimamente di parte...manca il cilicio.

8310
03-04-2007, 15:04
la cosa grave non è che il "popolo bue" creda in Dio (penso succeda così ovunque e cmq già era nota la situazione dell'istruzione di base in USA).

la cosa che colpisce è chj il 48 % dei laureati repinga l'evoluzionismo e il 34 % creda nella creazione.

Si tratta di una classe dirigente sostanzialmente ignorante (e non ho alcuna paura nè incertezza ad usare questo temine) e già solo per questo pericolosa.

concettualmente, la distanza dalle teocrazie orientali non è proprio abissale, in fondo.

Indi chi crede in Dio è ignorante giusto?

Onisem
03-04-2007, 15:38
Indi chi crede in Dio è ignorante giusto?

Beh, chi crede nel crazionismo direi di si. Quantomeno irrazionale ed irragionevole, non esattamente le materie che si dovrebbero insegnare a scuola.

Hakuna Matata
03-04-2007, 18:01
Certo la tua firma è immensamente più autorevole.

Non ho detto che la mia è meglio della tua, ma semplicemente che la tua è una boiata perchè il cristianesimo dice di amare il prossimo come se stesso.

Onisem
03-04-2007, 18:16
Non ho detto che la mia è meglio della tua, ma semplicemente che la tua è una boiata perchè il cristianesimo dice di amare il prossimo come se stesso.

Si vede che Pavese era un ignorante. Oppure tu hai interpretato male la sua frase.

Hakuna Matata
03-04-2007, 18:34
Si vede che Pavese era un ignorante. Oppure tu hai interpretato male la sua frase.

Oppure Pavese ha letto la Bibbia una volta e credeva di conoscere molto al punto di dover scrivere una bella frase, sbagliata.

Onisem
03-04-2007, 18:56
Oppure Pavese ha letto la Bibbia una volta e credeva di conoscere molto al punto di dover scrivere una bella frase, sbagliata.

Che non è una terza alternativa, ma praticamente la prima delle due che avevo proposto. Sicuro di non avere più dimestichezza con il portoghese? :D

Hakuna Matata
03-04-2007, 19:06
Che non è una terza alternativa, ma praticamente la prima delle due che avevo proposto. Sicuro di non avere più dimestichezza con il portoghese? :D

Uhm... Lasciamo perdere và :D

Lorekon
03-04-2007, 20:04
Indi chi crede in Dio è ignorante giusto?

ho un pò troppi anni di forum sulle spalle per cadere in questi giochettini, amico ;)


ho scritto che non mi stupisce che a rifiutare l'evoluzionismo siano persone che non hanno studiato - da intendere "che non hanno studiato argomenti di una certa importanza sulla società moderna", quali appunto il darwinismo ed il concetto di evoluzione - ma che lo rifiutino persone nella cui preparazione è presente (o avrebbe dovuto esserci, a questo punto) un'infarinatura vaga di biologia.

con "vaga" intendo "quanto basta per capire e intepretare quello che succede nel mondo".
Se io che sono (quasi) biologo un pò di economia/letteratura/matematica/scienze umane/religione le ho studiate, non vedo perchè chi per forza di cose è destinato a manovrare e leve del potere politico/economico ed influire sulla società e quindi anche sulla MIA vita possa prescindere dalla conoscenza di concetti fondamentali, tra cui l'evoluzionismo.

Cose così succedono solo nelle teocrazie mediorientali (il Mullah Omar saprà anche il Corano a memoria, ma temo che su altre questioni sia ben poco istruito - perchè se lo fosse si affiderebbe probabilmente meno alla religione e più al raziocinio).

Mi pare che sia sotto gli occhi di tutti il disastro provocato a livello planetario l'esercizio del potere da parte dell'intellighenzia teo-con (parlo SIA dei teocon USA CHE degli integralisti islamici, che sono teo-con pure loro, con la loro religione ovviamente).

forse è evidente solo a me, non so...

Hakuna Matata
03-04-2007, 20:18
ho un pò troppi anni di forum sulle spalle per cadere in questi giochettini, amico ;)


ho scritto che non mi stupisce che a rifiutare l'evoluzionismo siano persone che non hanno studiato - da intendere "che non hanno studiato argomenti di una certa importanza sulla società moderna", quali appunto il darwinismo ed il concetto di evoluzione - ma che lo rifiutino persone nella cui preparazione è presente (o avrebbe dovuto esserci, a questo punto) un'infarinatura vaga di biologia.

con "vaga" intendo "quanto basta per capire e intepretare quello che succede nel mondo".
Se io che sono (quasi) biologo un pò di economia/letteratura/matematica/scienze umane/religione le ho studiate, non vedo perchè chi per forza di cose è destinato a manovrare e leve del potere politico/economico ed influire sulla società e quindi anche sulla MIA vita possa prescindere dalla conoscenza di concetti fondamentali, tra cui l'evoluzionismo.

Cose così succedono solo nelle teocrazie mediorientali (il Mullah Omar saprà anche il Corano a memoria, ma temo che su altre questioni sia ben poco istruito - perchè se lo fosse si affiderebbe probabilmente meno alla religione e più al raziocinio).

Mi pare che sia sotto gli occhi di tutti il disastro provocato a livello planetario l'esercizio del potere da parte dell'intellighenzia teo-con (parlo SIA dei teocon USA CHE degli integralisti islamici, che sono teo-con pure loro, con la loro religione ovviamente).

forse è evidente solo a me, non so...

Ci sono molti scienziati creazionisti negli USA, non mi dire che neanche loro non hanno studiato.

Lorekon
03-04-2007, 20:31
Ci sono molti scienziati creazionisti negli USA, non mi dire che neanche loro non hanno studiato.

uno scienziato non è "creazionista", perchè come qualcuno ha già detto il Creazionismo NON è una teoria scientifica.
Quindi, poichè poggia su una questione di fede, non può essere smentita nè confermata.

Al massimo, uno scienziato può avere un parere contrario alla spiegazione darwiniana dell'evoluzione, o addirittura mettere in dubbio che vi sia stata una evoluzione per come la intendiamo noi.

la differenza fra evoluzionismo e creazionismo non è il contenuto, ma il metodo.

cmq qui dentro c'è chi lo sa spiegare meglio di me, cedo volentieri il passo a Lowenz e Maxmel ;)


io mi limitavo a fare un collegamento (opinabilissimo , per carità) fra formazione e orientamento della classe dirigente USA e mediorientale.

8310
03-04-2007, 21:05
ho un pò troppi anni di forum sulle spalle per cadere in questi giochettini, amico ;)

Giochettini?Quali giochettini?Quando si fanno affermazioni di un certo tipo si dovrebbe avere il coraggio di assumersene la responsabilità o quantomeno spiegarsi meglio, come devo dire hai fatto tu ;)
Non pensiamo sempre male delle risposte degli altri salvo poi lamentarci che la sezione è diventata impraticabile.

E cerchiamo anche di finirla con gli insulti gratuiti ai creazionisti, il fatto che la pensino diversamente da noi non ci autorizza a considerarli inferiori o ignoranti.

Per quanto riguarda il topic dico solo che si può benissimo essere credenti (cristiani) ed evoluzionisti, la questione è già stata risolta da tempo anche in via ufficiale...ricordiamoci che i testi sacri non vanno interpretati alla lettera ma ponendosi su orizzonti ben più ampi. Leggere la Bibbia e prenderla alla lettera, è semplicemente assurdo.

Hakuna Matata
03-04-2007, 21:06
uno scienziato non è "creazionista", perchè come qualcuno ha già detto il Creazionismo NON è una teoria scientifica.
Quindi, poichè poggia su una questione di fede, non può essere smentita nè confermata.

Al massimo, uno scienziato può avere un parere contrario alla spiegazione darwiniana dell'evoluzione, o addirittura mettere in dubbio che vi sia stata una evoluzione per come la intendiamo noi.

la differenza fra evoluzionismo e creazionismo non è il contenuto, ma il metodo.

cmq qui dentro c'è chi lo sa spiegare meglio di me, cedo volentieri il passo a Lowenz e Maxmel ;)


io mi limitavo a fare un collegamento (opinabilissimo , per carità) fra formazione e orientamento della classe dirigente USA e mediorientale.
Volevo solo sottolineare che anche persone che non hanno una semplice infarinatura di biologia credono nel creazionismo , che so che non è una teoria scientifca grazie anche a lowenz . Però dire che è solo perché la fede fa vedere questo è sbagliato proprio perché hanno una conoscenza anche buona di certi argomenti e evidentemente qualcosa di sbagliato o almeno poco chiaro nell'evoluzionismo ci deve essere.

lowenz
03-04-2007, 21:19
Volevo solo sottolineare che anche persone che non hanno una semplice infarinatura di biologia credono nel creazionismo , che so che non è una teoria scientifca grazie anche a lowenz . Però dire che è solo perché la fede fa vedere questo è sbagliato proprio perché hanno una conoscenza anche buona di certi argomenti e evidentemente qualcosa di sbagliato o almeno poco chiaro nell'evoluzionismo ci deve essere.
Potrebbe essere una prova che Dio (buono) esiste, la mia utilità in qualcosa :D

Cmq per quanto mi riguarda i meccanismi evolutivi li vedo a livello cellulare (altrimenti che ci stanno a fare i vari enzimi che si occupano del taglia&cuci / copia&incolla del DNA, sono lì in vacanza? :p) ma su scala "macroscopica" qualche dubbio è ammesso ;)
Del resto una scienza che parlasse per certezze non mi convincerebbe, ce n'è di strada prima di arrivare a capire dove finisce il nostro modo di vedere il mondo e dove inizia il mondo.

Hakuna Matata
03-04-2007, 21:30
Potrebbe essere una prova che Dio (buono) esiste, la mia utilità in qualcosa :D


:D

von Clausewitz
03-04-2007, 23:34
ho un pò troppi anni di forum sulle spalle per cadere in questi giochettini, amico ;)


ho scritto che non mi stupisce che a rifiutare l'evoluzionismo siano persone che non hanno studiato - da intendere "che non hanno studiato argomenti di una certa importanza sulla società moderna", quali appunto il darwinismo ed il concetto di evoluzione - ma che lo rifiutino persone nella cui preparazione è presente (o avrebbe dovuto esserci, a questo punto) un'infarinatura vaga di biologia.

con "vaga" intendo "quanto basta per capire e intepretare quello che succede nel mondo".
Se io che sono (quasi) biologo un pò di economia/letteratura/matematica/scienze umane/religione le ho studiate, non vedo perchè chi per forza di cose è destinato a manovrare e leve del potere politico/economico ed influire sulla società e quindi anche sulla MIA vita possa prescindere dalla conoscenza di concetti fondamentali, tra cui l'evoluzionismo.

Cose così succedono solo nelle teocrazie mediorientali (il Mullah Omar saprà anche il Corano a memoria, ma temo che su altre questioni sia ben poco istruito - perchè se lo fosse si affiderebbe probabilmente meno alla religione e più al raziocinio).

Mi pare che sia sotto gli occhi di tutti il disastro provocato a livello planetario l'esercizio del potere da parte dell'intellighenzia teo-con (parlo SIA dei teocon USA CHE degli integralisti islamici, che sono teo-con pure loro, con la loro religione ovviamente).

forse è evidente solo a me, non so...


umh
di corsa, forse ti sfuggono un paio di cose

la prima sfuggita ai più ma in particolare a te visto che la discussione ti appassiona è che esistono altri creazionismi oltre a quello biblico
hai mai sentito parlare della creazione della vita?
creazionismo come disegno intelligente?
della creazione dell'universo?
non dirmi che non ne hai mai sentito parlare :confused:

la seconda quando paragoni il creazionismo made in USA, senza peraltro chiederti di quale creazionismo trattasi e quindi se non ne abracci diversi, con la mentalità delle teocrazie mediorientali e del mullah Omar in particolare, visto che l'hai citato
forse ti sfugge il piccolo dettaglio o forse lo ritieni un particolare insignificante
ebbene questo piccolo dettaglio, questo particolare insignificante si chiama:

libertà

ciò significa che negli Stati Uniti tu sei libero di credere o meno, senza alcuna conseguenza di alcun tipo ove tu non creda, laddove in altre parti del mondo sei costretto a credere sotto coercizione nei dettami ivi in voga, pena sanzioni che vanno da quelle corporali, al carcere fino a quella di morte
per te magari sarà la stessa cosa, ma non posso fare a meno di constatare e fartelo notare che vivi su una caricatura dell'america
questa mi pare l'unica evidenza dei tuoi post

Maxmel
03-04-2007, 23:46
la differenza fra evoluzionismo e creazionismo non è il contenuto, ma il metodo.



Non solo anche il contenuto non scherza: è una violazione di qualsiasi legge della fisica, biologia ma anche della mera logica :D
A livello metodologico è una "teoria" che non solo non è verificata, ma nemmeno verificabile (ad esempio la datazione dell'universo di 10000 anni parte dal presupposto che non ci sia alcuna relazione tra luce, spazio e tempo e si guarda bene da proporre un qualsiasi altro metodo per misurare tale data... l'apertura all'irrazionalismo e la preclusione alla possibilità di conoscenza appare chiaramente) e quel che è peggio, non falsificabile. Come si vede, quale si voglia deffinizione di scienza adottare, appare palese che il creazionismo non ricade sotto NESSUNA.
Banfano sul fatto che esso è "una teoria e non un fatto" quando è palese che questo è vero per qualsiasi teoria scientifica e NON lo è per il creazionismo che come abbiamo visto TEORIA non è.
Cmq guardate che l'unico scopo del Creazionismo è agirare il divieto d'insegnamento della religione nelle scuole pubbliche ( gli Usa hanno chiari certi concetti ...)

Maxmel
04-04-2007, 00:09
umh
di corsa, forse ti sfuggono un paio di cose

la prima sfuggita ai più ma in particolare a te visto che la discussione ti appassiona è che esistono altri creazionismi oltre a quello biblico
hai mai sentito parlare della creazione della vita?
creazionismo come disegno intelligente?
della creazione dell'universo?
non dirmi che non ne hai mai sentito parlare :confused:

la seconda quando paragoni il creazionismo made in USA, senza peraltro chiederti di quale creazionismo trattasi e quindi se non ne abracci diversi, con la mentalità delle teocrazie mediorientali e del mullah Omar in particolare, visto che l'hai citato
forse ti sfugge il piccolo dettaglio o forse lo ritieni un particolare insignificante
ebbene questo piccolo dettaglio, questo particolare insignificante si chiama:

libertà

ciò significa che negli Stati Uniti tu sei libero di credere o meno, senza alcuna conseguenza di alcun tipo ove tu non creda, laddove in altre parti del mondo sei costretto a credere sotto coercizione nei dettami ivi in voga, pena sanzioni che vanno da quelle corporali, al carcere fino a quella di morte
per te magari sarà la stessa cosa, ma non posso fare a meno di constatare e fartelo notare che vivi su una caricatura dell'america
questa mi pare l'unica evidenza dei tuoi post
si peccato che con questa balla del creazionismo si siano tirati una bella capella: a questo punto tanto vale obbligare a insegnare in un corso di astronomia che la terra è piatta perchè qualcuno ci crede o la fisica aristotelica in un corso di fisica perchè a qualcuno sembra più immediata.



:asd:

Banus
04-04-2007, 07:30
la prima sfuggita ai più ma in particolare a te visto che la discussione ti appassiona è che esistono altri creazionismi oltre a quello biblico
hai mai sentito parlare della creazione della vita?
creazionismo come disegno intelligente?
della creazione dell'universo?
Non credo proprio che a Lorekon siano sfuggite queste distinzioni ;)
Tuttavia, parlando di creazionismo, si intende la convinzione che le teorie scientifiche accettate siano insufficienti a spiegare l'evoluzione del mondo o della vita. E la polemica non riguarda queste convinzioni (ciascuno è libero di crede a ciò che vuole) ma al fatto che i sostenitori richiedono che abbiano uno status scientifico al pari della teoria dell'evoluzione, benchè non abbiano neppure le caratteristiche di teorie scientifiche.
Il progetto intelligente è più sofisticato e razionale del creazionismo biblico, ma richiede comunque di credere che alcune caratteristiche degli esseri viventi siano spiegabili solo invocando l'esistenza di un essere superiore (designer); e già in questo si pone al di fuori della scienza. In USA ci sono stati vari pronuciamenti giudiziari (l'ultimo nel 2005) che ripetutamente ne hanno negato la possibilità di insegnamento nelle scuole, invocando queste ragioni.

La convinzione nella creazione dell'universo da parte di Dio e nella sua "guida" dell'evoluzione (posizione ufficiale della Chiesa, a quanto mi risulta) rientrano in quella che viene definita "evoluzione teistica" e si limita ad affermare che il percorso dell'evoluzione è apparentemente casuale, ma in realtà segue un preciso disegno deciso da Dio. Essendo la scienza incapace, ora e in futuro, di distinguere fra l'opera di un essere onnipotente e del caso, questa posizione è perfettamente conciliabile con le teorie moderne.

Doctor X
06-04-2007, 16:06
La bibbia è la più grande favola mai scritta!
Dio è solo un modo che ha l'uomo per spiegare cose secondo lui inspiegabili!

LightIntoDarkness
06-04-2007, 16:13
La bibbia è la più grande favola mai scritta!
Dio è solo un modo che ha l'uomo per spiegare cose secondo lui inspiegabili!Tipo la tua sign?? :p

Scherzi a parte, un intervento di questo tipo non è che permetta di discutere molto... e mi capisci che su un forum di discussione questo può essere un problema ;)!

In ogni caso, testimonianza registrata.

Lorekon
06-04-2007, 17:22
umh
di corsa, forse ti sfuggono un paio di cose

la prima sfuggita ai più ma in particolare a te visto che la discussione ti appassiona è che esistono altri creazionismi oltre a quello biblico
hai mai sentito parlare della creazione della vita?
creazionismo come disegno intelligente?
della creazione dell'universo?
non dirmi che non ne hai mai sentito parlare :confused:

la seconda quando paragoni il creazionismo made in USA, senza peraltro chiederti di quale creazionismo trattasi e quindi se non ne abbracci diversi, con la mentalità delle teocrazie mediorientali e del mullah Omar in particolare, visto che l'hai citato
forse ti sfugge il piccolo dettaglio o forse lo ritieni un particolare insignificante
ebbene questo piccolo dettaglio, questo particolare insignificante si chiama:

libertà

ciò significa che negli Stati Uniti tu sei libero di credere o meno, senza alcuna conseguenza di alcun tipo ove tu non creda, laddove in altre parti del mondo sei costretto a credere sotto coercizione nei dettami ivi in voga, pena sanzioni che vanno da quelle corporali, al carcere fino a quella di morte
per te magari sarà la stessa cosa, ma non posso fare a meno di constatare e fartelo notare che vivi su una caricatura dell'america
questa mi pare l'unica evidenza dei tuoi post

per quanto mi riguarda mi riferivo al rifiuto dell'evoluzionismo "darwiniano".
la "creazione della vita" e il cosiddetto "intelligent design" sono solo dei tentativi di conciliare l'evoluzionismo dawiniano con la presenza di un demiurgo, di un Creatore, ovvero in ultima analisi, di conciliare religione e scienza.
NON mi riferivo invece alla creazione nel senso "cosmologico".

Non credo tuttavia che nel sondaggio fatto in USA ci fossero dei distinguo, anzi credo che quando viene citato il "Creazionismo", il 99 % della gente pensa all'origine dell'uomo, non al Big Bang.
La questione dell'origine dell'uomo è difficilissima da far accettare perchè complica notevolmente molti aspetti teologici anche di bassa caratura (l'australopiteco era un uomo? aveva un'anima? poteva peccare? sarà all'inferno o in paradiso? "ad sua immagine e somiglianza" si riferisce a homo sapiens o all'australopiteco? se anch'egli aveva un'anima, il suo progenitore l'aveva? tutti gli animali l'hanno? chi l'ha e chi non l'ha? etc.. ci si può sbizzarrire)




riguardo la questione che in USA ci sia una libera scelta di creazionismo o evoluzionismo, mentre nelle teocrazie mediorientali vi è un'imposizione, non ho problemi a riconoscerlo.
Il fatto è che nello specifico della questione, mi sembra una distinzione del tutto ininfluente.

Io guardo il risultato, e vedo che i TeoCon eletti in USA hanno prodotto enormi danni, pari ai TeoCon non eletti (o eletti in modo solo parzialmente democratico) in medioriente.

Anzi, è forse più grave che l'evoluzionismo venga rigettato per scelta e non per imposizione. Non c'è neanche un alibi, insomma.


In ogni caso, trattandosi di una questione di metodo, il richiamo all libertà di pensiero mi sembra fuori luogo, perchè come ha già detto Maxmel, se non si accetta la scienza come metodo per conoscere la realtà, ognuno si può inventare tranquillamente quello che gli pare, e fin qui nessun problema.

Il problema nasce quando pretende di decidere anche sulla sorte delle alte persone basandosi sulle proprie invenzioni/credenze.
Secondo questo criterio non avremmo un minimo di conoscenza nè di tecnologia, saremmo nelle caverne, senzala ruota, senza il fuoco e camperemmo 30 anni.

Dicendo magari un mare di preghiere, però. :D

AtenaPartenos
06-04-2007, 19:17
...Il problema nasce quando pretende di decidere anche sulla sorte delle alte persone basandosi sulle proprie invenzioni/credenze.
Secondo questo criterio non avremmo un minimo di conoscenza nè di tecnologia, saremmo nelle caverne, senzala ruota, senza il fuoco e camperemmo 30 anni.

Dicendo magari un mare di preghiere, però. :D

Ecco invece il problema è la mancanza di una posizione laica obiettiva. Un teocon fa danni? Potrebbe semplicemente essere una persona inadeguata al compito affidatogli?


Ma poi ci sono religiosi che rifiutano l'evoluzione o che si amminchiano per capire se l'australopiteco poteva peccare?
E' nato prima l'uovo o prima la gallina? Ma Adamo ed Eva erano scimmie allora?
E' importante?
Un teologo in gamba non si occupa di scienza; non è che ne rifiuta i risultati, semplicemente non se ne occupa. Non si può neanche sapere qual era la faccia di Gesù, e i teologi, i preti, i religiosi che dedicano il 100% della loro vita alla religione non devono affrontare tali problemi con la presunzione di dare soluzioni.

edit:
E la critica: ma non fanno politica arriverà?