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View Full Version : Somalia. Bombardato il palazzo presidenziale: 13 morti


coldd
13-03-2007, 17:23
Mogadiscio | 13 marzo 2007

Somalia. Bombardato il palazzo presidenziale: 13 morti


Almeno 13 civili sono rimasti uccisi a Mogadiscio da tiri di mortaio contro la residenza del presidente somalo Abdullahi Yusuf Ahmed, secondo un nuovo bilancio fornito da testimoni nella capitale somala. Villa Savoia - questo il nome della residenza presidenziale - era già stata attaccata a colpi di mortaio alla fine di gennaio.

All'interno del palazzo presidenziale vi era il presidente del governo transitorio somalo, Abdullah Yusuf, che è rimasto illeso, mentre cinque persone tra cui due bambini sono morti.

Secondo la Tv araba 'al-Jazeera', si sarebbe trattato di razzi, mentre altre fonti parlano di 6 colpi di mortaio, di cui 2 sono sono caduti all'interno del palazzo, conosciuto come Villa Somalia e 4 all'esterno.

Questo è l'ultimo episodio di una serie di violenze nel paese. Questa mattina due distinti attentati hanno fatto almeno quattro morti tra la popolazione. Nel primo, uomini armati hanno sparato su un convoglio militare etiope in un quartiere del sud. Nello scontro sono morti due passanti, un uomo e una donna. Testimoni hanno parlato di almeno nove feriti, alcuni in gravi condizioni.

Poche ore dopo, nel centro di Mogadiscio, ha preso fuoco l'auto del vice sindaco, gia' minacciato dalle milizie islamiche. Un testimone ha parlato anche in questo caso di almeno due civili morti, anche se le dinamiche dell'attacco non sono ancora state chiarite.

A Mogadiscio, intanto, sono iniziati i pattugliamenti dei 1.200 'caschi verdi' ugandesi dell'Unione africana, arrivati nella capitale la settimana scorsa.
Il presidente Yusuf scampa per miracolo ai colpi di mortaio

Attacco armato alla sua residenza a Mogadiscio: 13 civili uccisi, tra cui un'intera famiglia sterminata. Il premier era in camera da letto ed è rimasto illeso

INFERNO SOMALIA Mogadiscio, 13 marzo 2007 - E' scampato quasi per miracolo al clamoroso attacco a colpi di mortaio contro la sua residenza ufficiale il presidente somalo Abdullahi Yusuf, rientrato appena poche ore prima a Mogadiscio da Baidoa, la cittadina situata 200 chilometri più a nord dove per anni il governo transitorio, incapace di opporsi prima ai 'signori della guerrà e poi alle Corti islamiche, è stato costretto a mantenere il proprio quartier generale.

Yusuf si trovava infatti a Villa Somalia, la cui denominazione risale all'epoca della dominazione coloniale italiana, quando diversi proietti hanno centrato l'edificio, mentre altri si sono abbattuti sulle case circostanti, uccidendo almeno tredici civili: sterminati tra gli altri un'intera famiglia di otto persone e due bimbi.

«Il presidente era nella sua camera da letto, ma è rimasto illeso perchè nessuna delle granate gli è caduta vicino», ha assicurato un membro della Guardia Presidenziale, che ha preteso l'anonimato.

Solo ieri il Parlamento della Somalia aveva aveva approvato il definitivo trasferimento del governo nella capitale da Baidoa, dove esso era rimasto mentre le truppe governative sconfiggevano le milizie islamiche, ma con il determinante appoggio militare dell'Etiopia.
in aggiornamento