PDA

View Full Version : Central african republic: aerei francesi attaccano ribelli


easyand
04-03-2007, 21:37
PARIS (AFP) - French fighter jets in the Central African Republic Sunday destroyed several rebel vehicles in retaliation for an attack on French troops, the French armed forces said.

"Rebels attacked the camp where our troops are based. There were no (French) casualties. The soldiers who came under attack launched a firm riposte, and Mirage F1 aircraft intervened. Several rebel pick-up trucks were destroyed," said armed forces spokesman Christophe Prazuck.
Prazuck said he had no information on possible rebel casualties following the incident, which took place near the town of Birao in the country's extreme northeast near the Chadian border.
"There is no doubt about the deliberate nature of this attack," he said. He said fighting had rapidly ended, but that French Mirage jets were continuing to overfly the area in a "demonstration of force".
He said the priority for French forces was to ensure the safety of their detachment of ground troops.
On Saturday, Central African government troops, backed by French forces, repelled an attack by rebel forces on Birao.
Insurgents belonging to the Union of Democratic Forces for the Rally (UFDR) held the town for a month in November, before being dislodged by government forces backed by French troops and aircraft.

franklar
04-03-2007, 22:58
Mi chiedo: che diavolo ci fanno ancora i francesi da quelle parti ? :confused:

easyand
04-03-2007, 23:01
Mi chiedo: che diavolo ci fanno ancora i francesi da quelle parti ? :confused:

difendono i loro interessi, mi pare chiaro, mica son scemi come noi

franklar
04-03-2007, 23:11
Bombardando un paese indipendente da ormai quasi cinquant'anni ? Qualcuno li avverte che il colonialismo è finito da un pezzo ? Grazie.

E la UE non dice niente mentre uno dei suoi membri bombarda in giro ?

maxsona
04-03-2007, 23:18
Anche i Talebani in fin dei conti difendono i propri interessi ... e li chiamiamo pure terroristi :O

Teox82
04-03-2007, 23:20
http://www.defense.gouv.fr/ema/enjeux_defense/operations_exterieures/autres_operations/republique_centrafricaine/historique_du_soutien_boali_novembre_decembre_2006

maxsona
04-03-2007, 23:33
Adesso che ci penso, anche un signore della guerra Afghano che ci spara nel culo ogni volta che vogliamo dargli fuoco al suo campetto di oppio difende i propri interessi no?, cosa cambia rispetto al Francese che spara nel culo al ribelle centrafricano che rovina la quite alle raffinerie di petrolio e alle miniere di diamanti?

franklar
04-03-2007, 23:45
Dando una veloce lettura a wikipedia, se ho ben capito, le truppe francesi sono lì a puntellare il governo locale, che cadrebbe nel giro di due ore se i francesi se ne andassero... non ho però capito quali siano i veri "cattivi" della situazione, il presidente attuale ( arrivato al potere con un colpo di stato prima di farsi eleggere ) o questi ribelli...

LightIntoDarkness
05-03-2007, 10:33
difendono i loro interessi, mi pare chiaro, mica son scemi come noiIn effetti, per certe concezioni del mondo e dell'esistenza, a volte dare valore ad una vita umana è da "scemi".

Fil9998
05-03-2007, 11:19
almeno i francesi si beccano materie prime in africa...

noi italiani in afganistan e libano ci becchiamo se ci va bene i vaffanculo, se va male i morti ammazzati,


comunque ci costa una fortuna e otteniamo zero benefici...




un paese di santi, di poeti e di teste di ....




manco il conto della serva riusciamo a fare!!!!!!!!!:muro: :muro:

sempreio
05-03-2007, 11:39
Bombardando un paese indipendente da ormai quasi cinquant'anni ? Qualcuno li avverte che il colonialismo è finito da un pezzo ? Grazie.



:rotfl:

ma non sai che l' africa è ancora quasi del tutto europea, fra francesi, olandesi e inglesi penso che 80% del territorio sia in mano loro certo indirettamente ma comanda comunque l' europa:D

sempreio
05-03-2007, 11:42
almeno i francesi si beccano materie prime in africa...

noi italiani in afganistan e libano ci becchiamo se ci va bene i vaffanculo, se va male i morti ammazzati,


comunque ci costa una fortuna e otteniamo zero benefici...




un paese di santi, di poeti e di teste di ....




manco il conto della serva riusciamo a fare!!!!!!!!!:muro: :muro:


be insomma, noi abbiamo non so quanti interessi in africa, è il nostro magazzino personale

LightIntoDarkness
05-03-2007, 11:47
:rotfl:

ma non sai che l' africa è ancora quasi del tutto europea, fra francesi, olandesi e inglesi penso che 80% del territorio sia in mano loro certo indirettamente ma comanda comunque l' europa:DAnche se metti la faccina, se è vero quello che dici, cosa ne pensi dell'ipocrisia europei per questo? Tutto ok, tutto a posto?

PS: se parliamo di politica l'ipocrisia è a 360°, senza colore

evelon
05-03-2007, 11:52
Anche se metti la faccina, se è vero quello che dici, cosa ne pensi dell'ipocrisia europei per questo? Tutto ok, tutto a posto?

PS: se parliamo di politica l'ipocrisia è a 360°, senza colore

La percentuale non è quella, diciamo che i francesi sono tra i più attivi del mondo in Africa ed hanno interessi in molti paesi.

Ipocrisia ?
No, semplicemente sono le regole del gioco (o pensiche gli africani non abbiano il loro tornaconto da questo ?) della geopolitica internazionale.

Se c'è un'ipocrisia la vedo in tutti quelli (organizzazioni e privati) che si stracciano le vesti urlando e manifestando quando gli USA si muovono e non proferiscono parola quando lo fanno gli altri.

Cerchiamo di capire che queste cose sono normalissime (e nemmeno strane)

sempreio
05-03-2007, 11:52
Francia: l’inizio della fine
Emmanuel Tano Zagbla

Da Padova il dott. Emmanuel Tano Zagbla propone una riflessione sul ruolo di Parigi in Europa e in Africa.


Con il voto negativo al Referendum sulla Costituzione europea, la Francia ha iniziato formalmente, il lento processo che marcherà la fine della sua “grandeur”. Quello del Referendum non può essere soltanto un voto di protesta. Al contrario, si potrebbe dedurne l’essenza della sua stessa vitalità. Non potendo infilare il piede in due scarpe, la Francia ha scelto il male minore, che nello stesso tempo rinforza la sua indipendenza all’interno dell’Unione europea.



Così, il paese di De Gaulle mantiene (o cerca di mantenere) la propria influenza nel mondo, garantita in buona parte dal dominio incontrastato esercitato sulle sue colonie ed ex colonie africane. Non si tratta solo d’influenza politica; l’Africa fornisce le “stampelle” alla politica di “grandeur” della Francia nel mondo.



Come può la Francia approvare una Costituzione come quella europea nella quale campeggiano parole come libertà, diritto, e soffocare, spesso nel sangue la voglia di libertà e di democrazia che anima gran parte delle sue ex colonie africane?



L’attuale situazione della Costa d’Avorio, del Togo, del Ciad, della Repubblica Centroafricana, del Congo, ecc. sono tragici esempi d’accanimento anti-democratico ed anti-liberale della Francia verso quei paesi. Ecco perché occorre analizzare profondamente e con la massima lucidità il voto del Referendum prima d’emettere giudizi affrettati e non corrispondenti alla vera natura delle cause della sua bocciatura.



È molto evidente che la rinuncia della Francia alla propria autonomia metterebbe in crisi tutto il suo stesso sistema. Come disse De Gaulle, “la Francia non ha amici, ma degli interessi”. Ed è proprio da questa dottrina che occorre individuare le vere ragioni della bocciatura della Costituzione europea.



La Francia non ha nessuna intenzione di condividere con i partner dell’Unione, i succosi interessi africani. D’altronde, basti pensare alla sua presenza militare in Costa d’Avorio, forte di quasi diecimila soldati sin dall’inizio della crisi nel paese africano, iniziata nel settembre 2002.



Questa situazione si mette totalmente in contrapposizione con l’attivismo del presidente Chirac, diventato il “paladino” della pace contro gli Americani ed alleati in Iraq.

Con la rivolta delle sue ex colonie africane alla ricerca di una vera indipendenza politica, economica, ma soprattutto monetaria, la Francia si avvia pian piano verso un ridimensionamento della propria influenza nel mondo.



Per capire le motivazioni economiche alla base della bocciatura della costituzione europea, occorre citare un esempio specifico.



Quindici paesi africani hanno in comune l’uso del Franco CFA (Comunità Francofona dell’Africa), già legato al defunto franco francese ed ora all’Euro. Questa moneta è gestita direttamente dal Tesoro francese il quale determina praticamente il suo corso, nonché ogni politica di sviluppo dei paesi africani. L’assurdo sta nel fatto che ognuno dei 15 paesi, per sostenere quella moneta, è costretto a versare al Tesoro francese il 65% delle proprie esportazioni.



Ciò significa che se un paese come la Costa d’Avorio esporta merce per 1000 miliardi di dollari, dovrà obbligatoriamente versare al Tesoro francese la gabella di 650 miliardi per sostenere quella moneta!



Nel caso della Costa d’Avorio, questa situazione è diventata insostenibile nel momento in cui questo paese rappresenta da solo il 60% della massa monetaria nell’area CFA, e il 40 % del prodotto interno lordo; questi elementi sono sufficienti alla Costa d’Avorio per creare la propria moneta. Ecco dunque alcune delle ragioni che hanno spinto la Francia a rimandare alle calende greche l’approvazione della Costituzione europea.



Le tante guerre africane che vengono frettolosamente chiamate “guerre civili” hanno le loro radici nella politica di grandezza francese. E la Costa d’Avorio non ha più voglia di fare da stampelle a nessuno: questo paese non vuole più amici, ma degli interessi.

LightIntoDarkness
05-03-2007, 12:12
La percentuale non è quella, diciamo che i francesi sono tra i più attivi del mondo in Africa ed hanno interessi in molti paesi.

Ipocrisia ?
No, semplicemente sono le regole del gioco (o pensiche gli africani non abbiano il loro tornaconto da questo ?) della geopolitica internazionale.

Se c'è un'ipocrisia la vedo in tutti quelli (organizzazioni e privati) che si stracciano le vesti urlando e manifestando quando gli USA si muovono e non proferiscono parola quando lo fanno gli altri.

Cerchiamo di capire che queste cose sono normalissime (e nemmeno strane)
Saranno normalissime e non strane, ma a me pare che all'opinione pubblica non sia "dato in pasto" questo.
A me pare che si continui a difendere quella "teoria di fondo" che l'Africa è povera perchè non ha risorse, perchè sono in troppi, perchè non si danno da fare... e quindi noi li aiutiamo, gli cancelliamo il debito e tutte quelle cosine lì (che fra l'altro non sono mai pulite neanche loro).

Quando parli di africani che hanno dei tornaconti, a chi ti riferisci?
A qualche paese in particolare, ma soprattutto, alla popolazione o ai governanti?

y4k
05-03-2007, 12:15
be insomma, noi abbiamo non so quanti interessi in africa, è il nostro magazzino personale


duemila anni fa sicuramente, oggi non direi

sempreio
05-03-2007, 12:38
duemila anni fa sicuramente, oggi non direi


da dove credi che vengano tutte le materie prime che abbiamo, il petrolio che consumiamo.

evelon
05-03-2007, 12:54
Saranno normalissime e non strane, ma a me pare che all'opinione pubblica non sia "dato in pasto" questo.
A me pare che si continui a difendere quella "teoria di fondo" che l'Africa è povera perchè non ha risorse, perchè sono in troppi, perchè non si danno da fare... e quindi noi li aiutiamo, gli cancelliamo il debito e tutte quelle cosine lì (che fra l'altro non sono mai pulite neanche loro).

All'opinione pubblica viene dato in pasto quello che interessa all'opinione pubblica....

Se alla gente non fotte nulla dell'attacco dei ribelli contro i francesi allora non viene detto.
Probabilmente in Francia avrà a vuto più eco.

Se il piano di Bush per sodomizzare Bin Laden o la bandana di Berlusconi o la nuova tassa di Prodi interessano di più vengono riportate come notizie da prima pagina su giornali e TG.

I giornali, i TG, i Radiogiornali etc... hanno il loro target di utenti a cui devono rispondere; non noti che pur essendo le notizie le stesse ogni giornale decide quale è rilevante e quale no?
Magari alcune notizie su alcuni giornali non vengono proprio date in quanto non interessanti per la linea editoriale ?

L'informazione su cose così specifiche deve essere ricercata volontariamente (ma in realtà vale un pò per tutti gli argomenti un pò "seri" e "pesanti" ) e spesso l'informazione da sola non basta: ci vuole conoscenza ed esperienza per inquadrare correttamente gli eventi : guarda questo 3D dove si è scambiata la presenza dei francesi lì per colonialismo.

Che in Africa sono in troppi per quello che hanno e producono mi pare fuor di dubbio ma in questo caso non c'è attinenza con gli eventi.
Per inciso: la cancellazione del debito è imho una grossa stronzata, casomai, visto che il debito era "inesigibile" si doveva evitare di fare il prestito...


Quando parli di africani che hanno dei tornaconti, a chi ti riferisci?
A qualche paese in particolare, ma soprattutto, alla popolazione o ai governanti?

Intanto chiariamo che una popolazione risponde SEMPRE in solido con il paese...

Se l'Italia dichiara guerra alla Francia ci sarà un ardito francese che tenterà di ammazzarti per quanto tu possa gridare "pace e bene" :D

Detto questo: il tornaconto è del paese, ovvio.

Quello che l'articolo postato da sempreio non dice (o dice poco) è che la CFA non è solo una zona d'influenza francese in Africa ma anche un vantaggio per i paesi aderenti (africani) per una serie di motivi che vanno dalla possibilità di esportazioni privilegiate verso la Francia (mercato ricchissimo per i loro standard), di garanzie di intervento qualora la situazione (o il governo locale) lo richiedessero, di "peso politico" più alto nella stessa Africa proprio perchè spalleggiati da una potenza europea...

Non sono aggiornatissimo ma a quanto ricordo la Costa d'Avorio di cui si parla nell'articolo (che non mi sembra recentissimo) in Africa è un paese con degli standard più alti della media.
La ricchezza quindi c'è, che poi sia distribuita più o meno bene è un discorso diverso che riguarda più i problemi interni del paese anche se è a questi collegato.

evelon
05-03-2007, 12:57
da dove credi che vengano tutte le materie prime che abbiamo,

Da mezzo mondo :D

il petrolio che consumiamo.

L'Italia dovrebbe approviggionarsi principalmente in medio oriente e nord Africa anche se abbiamo giacimenti anche ad est (dove hanno rapito recentemente i tecnici).

Ma aspetto qualcuno di più aggiornato

Fil9998
05-03-2007, 13:14
be insomma, noi abbiamo non so quanti interessi in africa, è il nostro magazzino personale

si, in africa,

allora... perchè i nostri militari son in libano e afganistan dove costano un Fottio e non portano a casa nulla di interessi per l'italia...

e parlo di ricchezze VERE cioè materie prime , non "ricchezze morali o vantaggi umanitari" ...



imho l'interesse che digfendono i nostri soldati è un interesse materiale di ALTRI paesi occidentali, loro si beccano i soldini e le materie prime, noi l' ONORE...

che furbi che siamo ...


intanto i soldi spesi in armi all'estero infruttuosamente son decurati da ospedali, scuole pensioni e economia REALE qui in italia...


doppiamente minchioni siamo.

LightIntoDarkness
05-03-2007, 13:17
All'opinione pubblica viene dato in pasto quello che interessa all'opinione pubblica....

Se alla gente non fotte nulla dell'attacco dei ribelli contro i francesi allora non viene detto.
Probabilmente in Francia avrà a vuto più eco.

Se il piano di Bush per sodomizzare Bin Laden o la bandana di Berlusconi o la nuova tassa di Prodi interessano di più vengono riportate come notizie da prima pagina su giornali e TG.

I giornali, i TG, i Radiogiornali etc... hanno il loro target di utenti a cui devono rispondere; non noti che pur essendo le notizie le stesse ogni giornale decide quale è rilevante e quale no?
Magari alcune notizie su alcuni giornali non vengono proprio date in quanto non interessanti per la linea editoriale ?Le cose funzionano così, in effetti. Però a me non sta bene... a te? Sembra di leggere fra le righe che "se le cose stanno così vuol dire che va bene così".

IMHO è difficile parlare di democrazia con un'informazione di questo tipo.

<cut>Che in Africa sono in troppi per quello che hanno e producono mi pare fuor di dubbio ma in questo caso non c'è attinenza con gli eventi.
Per inciso: la cancellazione del debito è imho una grossa stronzata, casomai, visto che il debito era "inesigibile" si doveva evitare di fare il prestito...Punti molto molto discutibili (i consumi degli africani sono irrilevanti, il "debito" è stato ripagato più volte, sono loro ad aver foraggiato i paesi "creditori") ma non approfondiamo...

<cut>
Detto questo: il tornaconto è del paese, ovvio.
<cut>
La ricchezza quindi c'è, che poi sia distribuita più o meno bene è un discorso diverso che riguarda più i problemi interni del paese anche se è a questi collegato.Se lo scopo di una nazione è quella del benessere dei propri abitanti non possiamo tirarci indietro di fronte al problema della "redistribuzione".
Senza contare poi che gli "interessi legittimi" dei paesi ricchi di solito non si fanno troppi problemi ad indirizzare questa redistribuzione.

evelon
05-03-2007, 13:30
si, in africa,

allora... perchè i nostri militari son in libano e afganistan dove costano un Fottio e non portano a casa nulla di interessi per l'italia...

e parlo di ricchezze VERE cioè materie prime , non "ricchezze morali o vantaggi umanitari" ...



imho l'interesse che digfendono i nostri soldati è un interesse materiale di ALTRI paesi occidentali, loro si beccano i soldini e le materie prime, noi l' ONORE...

che furbi che siamo ...


intanto i soldi spesi in armi all'estero infruttuosamente son decurati da ospedali, scuole pensioni e economia REALE qui in italia...


doppiamente minchioni siamo.

Attenzione ;)

In Afghanistan ci siamo perchè lo ha chiesto la NATO ma il libano ha ottimi rapporti con noi....

Non è un caso che i contingenti siano fatti essenzialmente da Italia e Francia (sempre lei :D )

Fil9998
05-03-2007, 13:37
bellisssimo!


e ...

a fronte di spese enormi in soldi e richi,

CHE CE NE VIENE IN TASCA DI RISORSE, VANTAGGI E RICCHEZZE ???

zerothehero
05-03-2007, 13:37
Attenzione ;)

In Afghanistan ci siamo perchè lo ha chiesto la NATO ma il libano ha ottimi rapporti con noi....

Non è un caso che i contingenti siano fatti essenzialmente da Italia e Francia (sempre lei :D )

Bè..il Libano è una creazione francese... :D l'Italia è brava..paghiamo tutti i capetti locali e ci conquistiamo in questo modo consenso.:p

zerothehero
05-03-2007, 13:40
bellisssimo!


e ...

a fronte di spese enormi in soldi e richi,

CHE CE NE VIENE IN TASCA DI RISORSE, VANTAGGI E RICCHEZZE ???

In Afghanistan?
E' nostro preciso interesse che in Afghanistan non vi siano più i talebani. Dall'Afghanistan sono partiti ogni genere di terroristi, i primi furono quelli del FIS algerino.

coldd
05-03-2007, 13:41
senza contare che la francia ha la legione straniera

zerothehero
05-03-2007, 13:49
Cmq in centrafrica i francesi fanno un bel lavoro si stabilizzazione, quindi non vedo perchè demonizzarli.

Fil9998
05-03-2007, 13:51
In Afghanistan?
E' nostro preciso interesse che in Afghanistan non vi siano più i talebani. Dall'Afghanistan sono partiti ogni genere di terroristi, i primi furono quelli del FIS algerino.




mi ripeto perchè penso di non esser stato granchè capito:

mentre i francesi dall'africa si portano a casa tasse, balzelli e materie prime:

noi -oltre al "grazie" quando e se arriva- cosa ci guadagnamo IN SOLDONI SONANTI ???


balzelli e tasse NO
materie prime MANCO.

zerothehero
05-03-2007, 13:57
mi ripeto perchè penso di non esser stato granchè capito:

mentre i francesi dall'africa si portano a casa tasse, balzelli e materie prime:

noi -oltre al "grazie" quando e se arriva- cosa ci guadagnamo IN SOLDONI SONANTI ???


balzelli e tasse NO
materie prime MANCO.

Non funziona così..il paradigma che tu hai illustrato (materie prime, balzelli e tasse) funzionava nel periodo della prima colonizzazione, non adesso.
Certo, vi sono sempre le concessioni petrolifere (delta del niger, iran, etc,etc..) anche l'Italia ha i propi interessi, come la Francia.
MA non c'è solo un ritorno economico immediato, vi sono anche questioni politiche e di relazioni internazionali.

evelon
05-03-2007, 14:08
Le cose funzionano così, in effetti. Però a me non sta bene... a te? Sembra di leggere fra le righe che "se le cose stanno così vuol dire che va bene così".


La lettura che dai delle parole tra le righe è errata :)

Non "è così perchè va bene" bensì è così perchè "vogliono che sia così".

Il "loro" non è riferito a qualche intelligenza occulta, complotto o altro...bensì a te, me ed a tutti gli altri.

Anche le tu hai le tue fonti di informazione che seguono la loro linea editoriale e fanno selezione sulle notizie da darti ed altre da celarti.
E tutte, oltre a selezionare le notizie, ti danno anche un chiave di lettura che PER FORZA rispecchia la volontà di chi legge.

Si può essere d'accordo o meno sulle conclusioni ma se le leggi evidentemente ti rispecchi (almeno in parte) con quello che scrivono e quindi un giornale che non rispecchia questo lo considererai "carta straccia" ;)

Non sono un agente segreto e questo forum non è la CIA, se ne parliamo quì di queste cose evidentemente le notizie sono disponibili quindi si tratta solo di vedere a quante persone interesserebbero.

Se sono troppo poche o se l'argomento non interessa direttamente non si può pretendere che un giornale a grande tiratura o un TG a larga diffusione se ne occupi, è normale.




IMHO è difficile parlare di democrazia con un'informazione di questo tipo.


Quì si apre un mondo di discorsi e tutte le persone che interpreterai avranno un'idea diversa compresi i "grandi pensatori e filosofi " :D

Democrazia = sovranità del popolo
Personalmente sono stra-convinto che il popolo non dovrebbe mai immischiarsi nella gestione della geopolitica del paese (a patto di avere un governo "sano" e composto da persone intelligenti :D )

Questo perchè i problemi da risolvere sono estremamente complessi e soprattutto perchè nessuno può avere sufficenti informazioni e valutazioni per stabilire cosa è giusto fare e cosa no per il paese.

Inoltre spesso si prendono decisioni molto ciniche ma che rappresentano comunque la strada migliore e dubito che un popolo come quello italiano saprebbe prenderle a cuor leggero.


Punti molto molto discutibili (i consumi degli africani sono irrilevanti, il "debito" è stato ripagato più volte, sono loro ad aver foraggiato i paesi "creditori") ma non approfondiamo...


I consumi in rapporto a quanto producono non sono irrilevanti, il debito non è stato ripagato (al max gli interessi), dovresti spiegare con intendi per "foraggiare".

Cmq non approfondiamo se non vuoi.


Se lo scopo di una nazione è quella del benessere dei propri abitanti non possiamo tirarci indietro di fronte al problema della "redistribuzione".
Senza contare poi che gli "interessi legittimi" dei paesi ricchi di solito non si fanno troppi problemi ad indirizzare questa redistribuzione.

Lo scopo di una nazione dovrebbe essere in effetti il benessere dei propri abitanti ed il "contare" nel mondo (che poi è un altro metodo per raggiungere il primo scopo).

Non siamo noi che ci "tiriamo indietro" o ci "facciamo avanti", semplicemente non ci deve interessare come una nazione redistribuisce la sua ricchezza all'interno (a meno che la cosa non impatti direttamente o indirettamente su di noi)

Che poi a volte (meno di quanto si ritiene comunemente) si interferisca è possibile ma è sempre una conseguenza indiretta (ovvero l'intervento non è mai inteso a questo fine, non avrebbe senso)

Inoltre c'è da dire che spesso, molto spesso i nostri interessi sono proprio contrari all'intervento sulla redistribuzione.

Facciamo un esempio per chiarire: l'Arabia Saudita è un paese in cui buona parte degli abitanti sono poveri (magari stranieri) eppure il paese è ricchissimo grazie ai proventi dell'import/export.
Il nostro (come paesi occidentali) interesse è proprio il mantenere lo status quo in quanto noi dipendiamo letteralmente da loro visto che da soli (!) sono in grado di influenzare il prezzo del petrolio sul mercato mondiale...

coldd
05-03-2007, 14:20
Operations en cours FEVRIER 2007

total 12000 h

http://img408.imageshack.us/img408/7357/81560059mw3.th.jpg (http://img408.imageshack.us/my.php?image=81560059mw3.jpg)

http://www.defense.gouv.fr/ema/enjeux_defense/operations_exterieures

coldd
05-03-2007, 14:25
En vertu des accords de défense et de sécurité existants et à la demande des autorités légitimes de la RCA, les militaires français ont apporté aux forces armées centrafricaines et à la FOMUC un soutien renseignement et logistique, un appui feu aérien, une aide à la planification et à la conduite des opérations visant à reprendre le contrôle du Nord-Est de la RCA occupé par des éléments armés rebelles.

Dès le 19 novembre, une compagnie - soit une centaine d'hommes - a renforcé le détachement Boali (*) présent à Bangui portant l'effectif à environ 300 hommes. Sur demande des autorités centrafricaines, ces éléments et des moyens aériens en provenance de nos bases prépositionnées ont mené des missions de reconnaissance afin d'évaluer précisément la situation dans le Nord-Est du pays.

Les opérations menées par les forces armées centrafricaines et les éléments de la FOMUC ont débuté fin novembre et ont duré une quinzaine de jours.

Dès le 27 novembre, une unité centrafricaine, transportée par un avion de transport tactique français, a successivement repris le contrôle de la plate forme aéroportuaire de Birao, puis celui de la ville même de Birao.

Le lendemain, bénéficiant d'une assistance opérationnelle française (Groupements Commandos Parachutistes), des unités centrafricaines et de la FOMUC ont commencé leur reconnaissance offensive sur la direction Bria-Birao leur permettant de reprendre le contrôle des localités de Mouka le 29 novembre, de Ouadda et de N'Délé le 30 novembre.

Ces opérations ont bénéficié du soutien aérien français (mission de renseignement et d'appui au sol).

Une dernière opération a permis aux forces centrafricaines de s'emparer de Ouanda Djalle, dernière localité aux mains des rebelles, le 10 décembre. Depuis, ces unités poursuivent leurs missions de sécurisation dans le Nord du pays.

La compagnie de renfort projetée en novembre a regagné la métropole. Afin de prévoir toute nouvelle dégradation de la situation, il a été décidé de maintenir, en complément de l'opération Boali, un détachement opérationnel agissant au profit des forces armées centrafricaines et de poursuivre les missions de soutien renseignement et logistique.

(*) Depuis 2002, grâce au détachement permanent Boali de 200 militaires, la France apporte un soutien à la Force Multinationale de la CEMAC (FOMUC : Gabon, Tchad, Congo) dans son action de sécurisation de Bangui, ainsi que des villes de Bria et Bozoum. Le détachement Boali veille par ailleurs à assurer la sécurité de nos ressortissants et mène des actions d'instruction au profit des forces armées centrafricaines.
http://www.defense.gouv.fr/ema/enjeux_defense/operations_exterieures/autres_operations/republique_centrafricaine/historique_du_soutien_boali_novembre_decembre_2006

easyand
05-03-2007, 18:36
mi ripeto perchè penso di non esser stato granchè capito:

mentre i francesi dall'africa si portano a casa tasse, balzelli e materie prime:

noi -oltre al "grazie" quando e se arriva- cosa ci guadagnamo IN SOLDONI SONANTI ???


balzelli e tasse NO
materie prime MANCO.

ma tu lo sai si o no che il libano importa prodotti italiani per 1 miliardo di euro l'anno, la cifrà più alta in assoluto, siamo anche prima dei francesi....secondo te non ce ne viene un cazzo dallo stare in libano...
Se israele per effetto dell' arrivo delle nostre navi e del contingente UNIFIL rinforzato non toglieva il blocco aeronavale al libano erano milioni di euro al giorno mandati nel cesso

easyand
05-03-2007, 18:37
Adesso che ci penso, anche un signore della guerra Afghano che ci spara nel culo ogni volta che vogliamo dargli fuoco al suo campetto di oppio difende i propri interessi no?, cosa cambia rispetto al Francese che spara nel culo al ribelle centrafricano che rovina la quite alle raffinerie di petrolio e alle miniere di diamanti?

niente, solo che il signore della guerra sta dalla parte "sbagliata", questione di punti di vista

Fil9998
05-03-2007, 19:09
ma tu lo sai si o no che il libano importa prodotti italiani per 1 miliardo di euro l'anno, la cifrà più alta in assoluto, siamo anche prima dei francesi....secondo te non ce ne viene un cazzo dallo stare in libano...
Se israele per effetto dell' arrivo delle nostre navi e del contingente UNIFIL rinforzato non toglieva il blocco aeronavale al libano erano milioni di euro al giorno mandati nel cesso

che prodotti ??

cosa esportiamo noi in Libano che non avremmo esportato anche senza mandarci i soldati?

e in afganistan ?




poi... i costi dei soldati gravano sulle spese per scuola, salute e pensioni, mentre le forniture se le intascwano le ditte private italiane e quindi ci rimette lo stato sociale a favore di chi investe...

Marci
05-03-2007, 19:33
Dando una veloce lettura a wikipedia, se ho ben capito, le truppe francesi sono lì a puntellare il governo locale, che cadrebbe nel giro di due ore se i francesi se ne andassero... non ho però capito quali siano i veri "cattivi" della situazione, il presidente attuale ( arrivato al potere con un colpo di stato prima di farsi eleggere ) o questi ribelli...

se sono come quelli del Congo:rolleyes: Entrano nei villaggi, rapiscono i bimbi per farne militari e poi massacrano tutti a pietrate e colpi di Machete per risparmiare le munizioni e a volte cucinano alcuni cadaveri per farli mangiare ai bimbi soldato:muro:

Marci
05-03-2007, 19:39
Cmq in centrafrica i francesi fanno un bel lavoro si stabilizzazione, quindi non vedo perchè demonizzarli.

e poi ad esempio la guyana francese è l'unico esempio di Foresta amazzonica che deve sottostare alle leggi ambientali europee e quindi non rischia come il resto:muro:
però i Francesi si prendono un po troppe libertà...

easyand
05-03-2007, 20:10
che prodotti ??

cosa esportiamo noi in Libano che non avremmo esportato anche senza mandarci i soldati?

e in afganistan ?




poi... i costi dei soldati gravano sulle spese per scuola, salute e pensioni, mentre le forniture se le intascwano le ditte private italiane e quindi ci rimette lo stato sociale a favore di chi investe...

Pensavo di essere stato chiaro, dov'è il punto difficile me lo spieghi?

Il libano era sotto blocco, nada importazioni, arriva UNIFIL, il blocco viene rimosso, l'italia torna a guadagnare, chiaro no? blocco aeronavale=niente export=guadagni azzerati per noi

In afghanistan stiamo rispettando gli impegni presi in sede NATO, inoltre ci sarebbero un paio di altre cose chiamate "visibilità internazionale", "alleanze", "geopolitica", ma pare che su questo forum non contino mai nulla....a quanto pare in afghanistan c'è una coalizione di 37 paesi ma saran tutti scemi no?!

zerothehero
05-03-2007, 20:26
e poi ad esempio la guyana francese è l'unico esempio di Foresta amazzonica che deve sottostare alle leggi ambientali europee e quindi non rischia come il resto:muro:
però i Francesi si prendono un po troppe libertà...

Bè..se è stato il governo della repubblica centrale africana a chiedere l'intervento francese contro i ribelli sul piano del diritto internazionale non vi è alcun illecito..inoltre i francesi in Costa d'Avorio (altro paese) fanno un buon lavoro di interposizione su mandato onu..certo, sono tutte zone di proiezione dell'interesse francese (ex-impero coloniale francese) ma io non farei troppo la verginella...è utile o non è utile che i francesi inviano dei militari per stabilizzare un paese?
Secondo me, si.....anche perchè buona parte dei paesi africani è dilaniata da fratture etnico-tribali..basta un nonnulla per provocare genocidi e pulizia etnica..vedi Ruanda (hutu-tutsi) o Nigeria (islamisti contro cristiani) o Sudan (cristiano-animisti contro islamisti) ma si potrebbe continuare all'infinito a partire storicamente il genocidio dei boscimani da parte dei bantù...chiaro che poi nel complesso l'Africa non ha beneficiato al contrario del sud-est asiatico della globalizzazione...lo stato è inesistente (a parte i paesi islamici a nord del sahara e il sudafrica).. e senza monopolio della forza statale inevitabilmente vi è instabilità politica.

zerothehero
05-03-2007, 20:39
ma tu lo sai si o no che il libano importa prodotti italiani per 1 miliardo di euro l'anno, la cifrà più alta in assoluto, siamo anche prima dei francesi....secondo te non ce ne viene un cazzo dallo stare in libano...
Se israele per effetto dell' arrivo delle nostre navi e del contingente UNIFIL rinforzato non toglieva il blocco aeronavale al libano erano milioni di euro al giorno mandati nel cesso

Non solo..c'è anche in ballo la questione onu afferente alla riforma del consiglio di sicurezza (l'Italia deve evitare che il seggio permanente venga assegnato alla Germania e spingere per dei seggi semipermanenti..non a caso ha promosso questa posizione all'interno del gruppo di paesi "united for consensus"...so che sono cose meno divertenti della bandana di Berlusconi, ma io ci butterei un occhiata :asd: ), quindi l'Italia ha tutto l'interesse a promuovere il proprio prestigio nazionale sul proscenio internazionale partecipando alle missioni militari dell'Onu e della Nato, le ultime anche per l'alleanza Usa-Italia..
C'è da essere realisti insomma: l'Italia NON HA ALCUNA POSSIBILITA' di fare un politica estera simil-Monroe (isolazionismo) o vittoriana ( splendido isolamento nel commonwealth), quindi deve partecipare negli scenari in cui ha degli interessi strategici...non considero neanche la politica del "pacifismo" perchè quella posizione non è improntata al pragmatismo ma alla pura ideologia.

Poi ritornando al Libano c'è anche la questione hezbollah, cioè di milizie filosciitee Siniora..se Siniora cade il Libano ritorna sotto influenza Siro-Iraniana, con tutti i bordelli del caso che gli italiani vedranno nel prezzo della benzina aumentato a dismisura..:D perchè Hezbollah risponde all'Iran che ha interesse a squassare lo status quo.
Insomma non è che adesso gli stati, quando inviano delle truppe militari, sono impazziti e lo fanno "tanto per fare"...è dal 1857 che lo Stato di Sardegna invia truppe militari (Guerra di Crimea)..:p

easyand
05-03-2007, 20:45
Non solo..c'è anche in ballo la questione onu afferente alla riforma del consiglio di sicurezza (l'Italia deve evitare che il seggio permanente venga assegnato alla Germania e spingere per dei seggi semipermanenti..non a caso ha promosso questa posizione all'interno del gruppo di paesi "united for consensus"...so che sono cose meno divertenti della bandana di Berlusconi, ma io ci butterei un occhiata :asd: ), quindi l'Italia ha tutto l'interesse a promuovere il proprio prestigio nazionale sul proscenio internazionale partecipando alle missioni militari dell'Onu e della Nato, le ultime anche per l'alleanza Usa-Italia..
C'è da essere realisti insomma: l'Italia NON HA ALCUNA POSSIBILITA' di fare un politica estera simil-Monroe (isolazionismo) o vittoriana ( splendido isolamento nel commonwealth), quindi deve partecipare negli scenari in cui ha degli interessi strategici...non considero neanche la politica del "pacifismo" perchè quella posizione non è improntata al pragmatismo ma alla pura ideologia.

Poi ritornando al Libano c'è anche la questione hezbollah, cioè di milizie filosciitee Siniora..se Siniora cade il Libano ritorna sotto influenza Siro-Iraniana, con tutti i bordelli del caso che gli italiani vedranno nel prezzo della benzina aumentato a dismisura..:D perchè Hezbollah risponde all'Iran che ha interesse a squassare lo status quo.
Insomma non è che adesso gli stati, quando inviano delle truppe militari, sono impazziti e lo fanno "tanto per fare"...è dal 1857 che lo Stato di Sardegna invia truppe militari (Guerra di Crimea)..:p

vi presento un uomo illuminato

:mano: