View Full Version : L'80% delle famiglie italiane ha meno di 10 libri in casa
L'ho sentita oggi a Radio deejay e non sono riuscito a capire la fonte (info?).
Se è vero è molto triste. :sob:
Giusto oggi ho fatto un conteggio della biblioteca e abbiamo superato gli 11 metri (le biblioteche si misurano in metri) contando che dobbiamo aggiungerne un altro paio visto che i libri oramai sormontano e ce ne sono un paio di pigne sparse...
e deve arrivare un ordine da B O L, per cui i libri sono in aumento :mc:
:read: :read: :read: :read: :read: :read:
come diceva linus: meno di 10 libri però non manca il plasma 42 e skysport :mbe:
il QuoTaTorE
15-02-2007, 20:39
L'ho sentita oggi a Radio deejay e non sono riuscito a capire la fonte (info?).
Se è vero è molto triste. :sob:
Giusto oggi ho fatto un conteggio della biblioteca e abbiamo superato gli 11 metri (le biblioteche si misurano in metri) contando che dobbiamo aggiungerne un altro paio visto che i libri oramai sormontano e ce ne sono un paio di pigne sparse...
e deve arrivare un ordine da B O L, per cui i libri sono in aumento :mc:
:read: :read: :read: :read: :read: :read:
come diceva linus: meno di 10 libri però non manca il plasma 42 e skysport :mbe:
:O
io ne ho parecchi ma non quanti ne vorrei.. d'altronde chi lo trova il tempo di leggere :(
p.NiGhTmArE
15-02-2007, 20:55
dai non ci credo :D
10 libri :D
FastFreddy
15-02-2007, 20:56
La mia famiglia è fuori la media allora, visto che ci saranno almeno un paio di centinaia di volumi a casa mia.... :sob: (senza contare i romanzi di mia mamma, sotto il letto è pieno)
p.NiGhTmArE
15-02-2007, 21:00
quando abbiamo fatto trasloco 4 anni fa abbiamo fatto una specie di inventario...
erano circa 2000... ovviamente se ne sono aggiunti molti altri :doh:
non c'è più posto in casa:doh:
L'ho sentita oggi a Radio deejay e non sono riuscito a capire la fonte (info?).
Se è vero è molto triste. :sob:
Giusto oggi ho fatto un conteggio della biblioteca e abbiamo superato gli 11 metri (le biblioteche si misurano in metri) contando che dobbiamo aggiungerne un altro paio visto che i libri oramai sormontano e ce ne sono un paio di pigne sparse...
e deve arrivare un ordine da B O L, per cui i libri sono in aumento :mc:
:read: :read: :read: :read: :read: :read:
come diceva linus: meno di 10 libri però non manca il plasma 42 e skysport :mbe:
embè , magari hanno intere collezioni di Focus dove si impara molto più dei libri ( ed è comunque un esercizio di lettura ) e su SKY si vedono valanghe di documentari .
Non è che avere libri è sinonimo di intelligenza o altro :rolleyes:
p.NiGhTmArE
15-02-2007, 21:05
embè , magari hanno intere collezioni di Focus dove si impara molto più dei libri ( ed è comunque un esercizio di lettura )
potevi fare qualsiasi esempio, ma non focus :asd:
e poi dai, non mi verrai a dire che con sky e focus ( :asd: ) uno "si fa una cultura" :D
non è certo in base al numero di libri che bisogna misurare la cultura...si fa il solito gioco chi c'è l'ha più lungo (molto italiano). Come dire che quei libri non vi hanno insegnato nulla...
Il 90% degli italiani ascoltano musica da schifo. Va meglio?
Dai, non è possibile..... :stordita:
Lucrezio
15-02-2007, 21:26
Non ci credo...
Fra la mia famiglia e i miei nonni (viviamo nella stessa casa, su due piani) penso che almeno almeno 10000 ce ne siano!
Non è che manca uno zero?
FastFreddy
15-02-2007, 21:41
potevi fare qualsiasi esempio, ma non focus :asd:
e poi dai, non mi verrai a dire che con sky e focus ( :asd: ) uno "si fa una cultura" :D
Le prime uscite di focus erano fatte abbastanza bene e non troppo superficiali, via via però si è andato scadendo verso un "gossip scientifico" sempre più marcato, ormai è diventato un giornale da sfogliare sotto l'ombrellone...
Bah, noi abbiamo letteralmente gettato scatoloni pieni di libri (non sapevamo più dove ficcarli) e ne restano comunque a centinaia. Ed io non sono affatto un gran lettore (di libri).
OvErClOck82
15-02-2007, 21:44
Le prime uscite di focus erano fatte abbastanza bene e non troppo superficiali, via via però si è andato scadendo verso un "gossip scientifico" sempre più marcato, ormai è diventato un giornale da sfogliare sotto l'ombrellone...
io lo uso al cesso :O
comunque io non ne ho moltissimi, diciamo qualche centinaio, ma mi sembra stranissimo che l'80% ne abbia meno di 10 :mbe:
premetto ke solo in casa in famiglia avremo più di 200 libri, ma io sinceramente non sono un amante della lettura, e non ne provo sinceramente attrazione.
voi date a prescindere dell'ignorante a chi non legge?
<Straker>
15-02-2007, 21:46
embè , magari hanno intere collezioni di Focus dove si impara molto più dei libri ( ed è comunque un esercizio di lettura ) e su SKY si vedono valanghe di documentari .
Non è che avere libri è sinonimo di intelligenza o altro :rolleyes:Non puoi paragonare la prosa di una rivista con quella di autori riconosciuti e affermati.
Per non parlare dell'"imparare le cose": su focus impari cose che bene che vada ti servono per andare al Milionario; con un saggio ti si apre un mondo ;)
<Straker>
15-02-2007, 21:48
L'80% delle famiglie italiane ha meno di 10 libri in casaE scommetto che almeno la meta' sono i numeri uno in omaggio delle collane regalate dai quotidiani :asd:
:stordita:
++CERO++
15-02-2007, 21:48
Ma oggi i libri non si usano più, ci sono i pdf che sono molto più comodi... :D
Una biblioteca di 10000 libri starebbe in 4 hard disk :sofico:
Appunto io volevo sapere da che fonte arriva la notizia
o se qualcuno l'ha sentita da altre parti
marcowheelie
15-02-2007, 21:58
ecchisene... poi libri... magari son tutti romanzi... cioè come ci si fa una cultura con i romanzi? lOl
magari uno ha 1000harmony a casa e si crede un acculturato :asd:
p.NiGhTmArE
15-02-2007, 22:02
ecchisene... poi libri... magari son tutti romanzi... cioè come ci si fa una cultura con i romanzi? lOl
magari uno ha 1000harmony a casa e si crede un acculturato :asd:
e leggere romanzi non accresce la propria cultura?
FastFreddy
15-02-2007, 22:04
e leggere romanzi non accresce la propria cultura?
Penso che intenda che a volte a leggere certi romanzi vi si trova la stessa differenza che passa tra il guardare una puntata di quark e il guardare l'ennesimo episodio di "Beautiful"
marcowheelie
15-02-2007, 22:09
io in vita mia ho letto 4 libri.
2 erano saggi di psicologia di Alexander Lowen (e quelli mi son piaciuti), uno era il maledetto gabbiano jonathan livingston (mannaggia la prof :asd:), un altro era un diario di una mamma che parlava col figlio morto tramite registratore :asd: avevo 12 anni :asd:
comunque in totale a casa ho una decina di libri ma non mi sembra questo il giusto metro di misurare la cultura di una famiglia, tutto quì.
Io penso che l'intelligenza non si misura dai libri, ma la cultura sì.
Infatti penso che l'Italia quanto a livello culturale medio non stia messa bene...
Basta solo leggere questo forum e vedere quanti scrivono esattamente il verbo "avere" nella sua coniugazione o le preposizione "a, ai".
Soprattutto i molto giovani oggi sono spaventosi.
Io penso che l'intelligenza non si misura dai libri, ma la cultura sì.
Infatti penso che l'Italia quanto a livello culturale medio non stia messa bene...
Basta solo leggere questo forum e vedere quanti scrivono esattamente il verbo "avere" nella sua coniugazione o le preposizione "a, ai".
Soprattutto i molto giovani oggi sono spaventosi.
Semo de Roma :O
L'ultima volta che abbiamo traslocato, quattro anni fa, erano più di 10000.....Mio padre e mia madre leggono moltissimo:)
ecchisene... poi libri... magari son tutti romanzi... cioè come ci si fa una cultura con i romanzi? lOl
magari uno ha 1000harmony a casa e si crede un acculturato :asd:
:ave:
marcowheelie
15-02-2007, 22:24
Io penso che l'intelligenza non si misura dai libri, ma la cultura sì.
Infatti penso che l'Italia quanto a livello culturale medio non stia messa bene...
Basta solo leggere questo forum e vedere quanti scrivono esattamente il verbo "avere" nella sua coniugazione o le preposizione "a, ai".
Soprattutto i molto giovani oggi sono spaventosi.
quindi secondo te la cultura significa saper scrivere in italiano corretto.. tutto qui? :mbe:
comunque sono d'accordo con te sul livello culturale..
ma in quanto ai libri no. Conosco gente con molta cultura che non ha mai letto un libro, altri con intere librerie con i quali non ci puoi parlare.
Vent'anni fa forse poteva essere misurata coi libri la cultura (sempre se venivan letti :asd:), ma oggi no.
quindi secondo te la cultura significa saper scrivere in italiano corretto.. tutto qui? :mbe:
Ho forse detto questo? :mbe:
Ho detto che ovviamente se non sai scrivere, è perchè non leggi abbastanza. Altrimenti la forma delle parole, visivamente, la conosci.
Conosco gente con molta cultura che non ha mai letto un libro, altri con intere librerie con i quali non ci puoi parlare.
Vent'anni fa forse poteva essere misurata coi libri la cultura (sempre se venivan letti :asd:), ma oggi no.
Non ho mai conosciuto una sola persona di cultura, che non avesse letto persino i classici greci, anche di cultura scientifica.
Ma la domanda a monte è: che cos'è la cultura? Perchè a questo punto penso che il concetto non sia chiaro a tutti.
Mi sembra una grossa stronzata... solo di libri di scuola sfori quota 10, poi se contiamo anche libri che non sono romanzi ma comunque sono libri (es: quelli per le ricette ecc.) o le enciplopedie/vocabolari...
Ma poi la percentuale, 80%... non ci credo nemmeno se lo vedo :asd:
http://it.wikipedia.org/wiki/Cultura
comunque sono molto opinabili le supposte relazioni inverse tra libri e cultura
io in casa ho pochi libri..solo da poco li compro,prima andavo in biblioteca xkè anche i libri costano un botto cavolo...
Inoltre mia mamma non legge apparte gli harmony,mio padre non credo abbia mai letto un libro in vita sua :D ma questo non fa di lui un ignorante (apparte l'italiano un pò incerto :D :D :D )
xcui il numero di libri in casa non vale una cippa :O
non abbiamo neanche la bibba :O
Io sono l'unica in casa ad amare la lettura quindi ogni libro è comprato da me.
Mediamente leggo 2 3 libri al mese , se è estate anche di più e se il libro mi piace tantissimo posso anche divorarlo in una settimana!
I libri sono :old: , la cultura viaggi su altre vie ormai... "gratuite", veloci, migliori, personalizzate. E poi a me non dispiace leggere i libri direttamente sul PC.
I libri sono :old:
Questa è la vera espressione di Kultura (oramai si scrive così)
:muro:
casa mia è una biblioteca, sicuramente leggere tantissimo ci ha resi tutti più abili ad esprimerci in italiano e con un ottima cultura di base. Leggere i classici da soli è decisamente impegnativo, ci vuole una buona guida a volte per cogliere tutte le sfumature, "La divina commedia" ne è un buon esempio. I libri che abbiamo sono principalmente romanzi, fantasy, libri di storia,biografie, satira e arte moderna. I miei gusti vanno da Herman Hesse a Wilbur Smith. :)
io in vita mia ho letto 4 libri.
2 erano saggi di psicologia di Alexander Lowen (e quelli mi son piaciuti), uno era il maledetto gabbiano jonathan livingston (mannaggia la prof :asd:), un altro era un diario di una mamma che parlava col figlio morto tramite registratore :asd: avevo 12 anni :asd:
comunque in totale a casa ho una decina di libri ma non mi sembra questo il giusto metro di misurare la cultura di una famiglia, tutto quì.
Ma non ti credo per nulla, sfotti e basta.
LuVi
marcowheelie
15-02-2007, 23:01
Ma non ti credo per nulla, sfotti e basta.
LuVi
io non ti credo che non mi credi:O
Tra poco arriverà freeman ululando OT e chiuderà il thread (invece di spostarlo in letteratura :( )
Penso che solo leggendo libri ben scritti si arricchisca il vocabolario e si migliori il modo di scrivere.
L'uso corretto dei congiuntivi e della sintassi è il vero divisorio di classe.
Tra chi si esprime correttamente e chi no.
Uno strafalcione in una tesi di laurea o in un curriculum, l'uso improprio di apostrofi e accenti, o, peggio ancora errori ortografici in un rapporto o in una lettera d'affari, possono fare la differenza tra un miglioramento professionale o il rimanere al palo.
E' inutile dire che la cultura non serve, a parte il piacere immenso di leggere e apprezzare un romanzo o una poesia.
Noi i libri li misuriamo in billy, e siamo a quota 8 stracariche.;) Senza contare quelli presi in biblioteca o scambiati tra amici.
paditora
15-02-2007, 23:16
Io di libri ne ho un po'.
Però non sono molto amante della lettura.
O meglio se devo leggere qualche articolo scientifico lo leggo volentieri, ma mettermi a leggere romanzi o racconti non è mai stato un mio passatempo.
Più che altro leggevo fumetti o manga.
paditora
15-02-2007, 23:19
Le prime uscite di focus erano fatte abbastanza bene e non troppo superficiali, via via però si è andato scadendo verso un "gossip scientifico" sempre più marcato, ormai è diventato un giornale da sfogliare sotto l'ombrellone...
Vero.
Io ho iniziato a comprarlo nel 1993 (proprio agli albori).
Poi verso il 2000 (anzi anche prima) mi stufai e smisi di comprarlo.
Ho ancora tutti i numeri.
embè , magari hanno intere collezioni di Focus dove si impara molto più dei libri ( ed è comunque un esercizio di lettura ) e su SKY si vedono valanghe di documentari .
Non è che avere libri è sinonimo di intelligenza o altro :rolleyes:
focus ahahahahahahahahaha ahahahaha ahahahah
ma per piacere pure il rolleeyes te ne meriti una ventina^^
Andrea Dandy Bestia
15-02-2007, 23:39
embè , magari hanno intere collezioni di Focus dove si impara molto più dei libri ( ed è comunque un esercizio di lettura ) e su SKY si vedono valanghe di documentari .
Non è che avere libri è sinonimo di intelligenza o altro :rolleyes:
http://digilander.libero.it/le.faccine/faccinea/ride/0007005.gif
http://digilander.libero.it/le.faccine/faccinea/ride/581.gif
Analfabetismo e domanda culturale
E i toscani si scoprirono più ignoranti del previsto
Dal n. 44 del 10 dicembre 2006
Quasi 30 mila toscani non sanno né leggere né scrivere. Altri 300 mila non hanno titolo di studio e devono essere considerati alla stregua dei primi: «analfabeti sostanziali». Lo rivela una ricerca su Analfabetismo e domanda culturale presentata nei giorni scorsi presso l’Accademia della Crusca.
Tra i numeri si scopre anche che in età adulta si regredisce di 5 anni rispetto ai livelli scolastici massimi raggiunti. Ciò vuol dire che chi possiede soltanto la licenza elementare ha un forte rischio di arretrare verso la condizione di non scolarizzato e, dunque, anche lui di analfabeta. È il rischio che gli esperti chiamano «analfabetismo di ritorno».
C’è poi il capitolo della «alfabetizzazione debole»: fenomeno complesso che indaga il mancato adeguamento delle capacità individuali alle trasformazioni economiche e sociali di un determinato Paese con il rischio di diventare più sudditi che cittadini. La ricerca ha potuto contare anche su altre indagini dalle quali si scopre che il 47% degli adulti toscani ha una scarsa comprensione dei testi scritti: riesce a malapena a leggere un’etichetta di medicinale ma solo se è limitata ad esempio a spiegare per quanti giorni al massimo è possibile assumere quel medicinale. Si scopre ancora che il 22% dei quindicenni toscani ha diversi problemi con la matematica, cioè competenze decisamente inadeguate. Il che significa che è appena in grado di affrontare problemi matematici in cui viene chiesta una semplice moltiplicazione per risolvere un quesito. Scarse anche le competenze scientifiche: sono il 61% gli studenti toscani carenti in questo settore, che non è oggi certo secondario. Venti studenti universitari su cento non sanno cosa significa la parola acquaio. Speriamo almeno che ogni tanto lo usino.
Insomma, spesso ci vantiamo, facciamo i sapientini e poi scopriamo di essere ignoranti e i ragazzi, i giovani, ancora più degli adulti. C’è di che riflettere perché il pericolo di credersi liberi, ma di essere, in realtà, sudditi è davvero preoccupante.
Vecchi e nuovi analfabeti
di Mauro Banchini
«Analfabetismo e domanda culturale» è il titolo della ricerca Irpet presentata il 1° dicembre scorso dalla Regione Toscana in collaborazione con l’Accademia della Crusca nell’ambito del convegno su «Lingua, cultura e democrazia. I nuovi analfabetismi nella società della conoscenza». Cinque i capitoli della ricerca sul fenomeno dell’analfabetismo secondo diverse accezioni e dimensioni. In primo luogo sono emersi proprio i dati sugli analfabeti: i toscani che non sanno né leggere né scrivere sono 26.700 a cui vanno aggiunti altri 294 mila alfabeti senza titolo di studio e che devono essere considerati, alla stregua dei primi, analfabeti «sostanziali». In termini percentuali siamo allo 0,8 e all’8,8% della popolazione complessiva con più di 6 anni (le percentuali nazionali sono – se può consolarci – superiori: l’1,5% di analfabeti e il 9,7% di alfabeti senza titolo di studio. In termini numerici rispettivamente 782 mila persone che diventano 5 milioni e 200 mila contando gli alfabeti senza titolo di studio).
C’è da aggiungere che il fenomeno, in ambito nazionale e regionale, è in costante riduzione e riguarda soprattutto le fasce più anziane della popolazione. Se si escludono i minori di 10 anni – per i quali la mancanza del titolo di studio è ovviamente funzionale al dato anagrafico, cioè dipende proprio dall’età – gli alfabeti sostanziali scendono, in Toscana, a circa 194 mila: il 6% della popolazione (il dato nazionale è del 6,7%). Nell’ottanta per cento dei casi hanno più di 65 anni: i territori con presenze più elevate di questo tipo sono Siena, Grosseto, Arezzo. Per il 71% si tratta di donne e per tre quarti gli analfabeti sono lontani dalla cosiddetta vita attiva o perché ritirati dal mercato del lavoro o perché casalinghe.
Su 100 toscani con più di 15 anni, a non aver conseguito il titolo dell’obbligo scolastico sono ben 35: una percentuale decisamente preoccupante così com’è preoccupante un altro dato emerso nelle pieghe della ricerca. In età adulta sembra che si regredisca di 5 anni rispetto ai livelli scolastici massimi raggiunti: ciò vuol dire che chi possiede soltanto la licenza elementare ha un forte rischio di arretrare verso la condizione di non scolarizzato e, dunque, di analfabeta. È il rischio che gli esperti definiscono come «analfabetismo di ritorno».
C’è poi, e anche qui c’è poco da ridere, il capitolo della «alfabetizzazione debole»: fenomeno complesso che indaga il mancato adeguamento delle capacità individuali alle trasformazioni economiche e sociali di un determinato Paese.
Si parte da un presupposto: oggi, nella società cosiddetta «della conoscenza», non è più sufficiente che una persona sappia leggere o scrivere frasi brevi ma è necessario «padroneggiare il processo», cioè possedere strumenti culturali capaci di identificare patrimoni di abilità. Se con questi strumenti non si ha abitudine, il rischio concreto è di vedersi molto attenuati nella dimensione principale della democrazia: la cittadinanza. In altri termini: più sudditi che cittadini. Ed è su questo capitolo che la ricerca Irpet ha potuto contare su altre due indagini, stavolta internazionali, targate Ocse: una sui quindicenni e una sugli adulti fra i 16 e i 65 anni.
Si tratta di esaminare la situazione, nel nostro caso toscana, con riferimento alla carenza di competenze giudicate essenziali per svolgere e un ruolo consapevole e attivo nella società. L’indagine internazionale sui quindicenni ha una curiosa sigla che comunque rimanda alla Toscana: il PISA (Programme for International Student Assessment). Estrapolando i dati della nostra regione si scopre che il 22% dei quindicenni toscani ha diversi problemi con la matematica, cioè competenze decisamente inadeguate (a livello nazionale va davvero peggio perché la percentuale degli ignoranti in matematica schizza al 42% mentre la media dei paesi Ocse si ferma al 21%).
Interessante capire ciò che questi dati portano dietro: chi si colloca in queste posizioni è appena in grado di affrontare problemi matematici in cui viene chiesta una semplice moltiplicazione per risolvere un quesito.
Non va poi molto meglio nella lettura: gli studenti che si attestano al livello più basso nella scala seguita dall’indagine Ocse sono soltanto in grado di rispondere a domande banalissime (il 19% degli studenti toscani non supera il primo livello. Per l’Italia il dato è comunque peggiore – si arriva al 24% – mentre la media Ocse è in linea con il valore toscano).
Alla fine della scuola dell’obbligo quasi uno studente su cinque non raggiunge il secondo livello della scala Ocse: la padronanza della lettura come mezzo per acquisire informazioni e conoscenze è davvero molto scarsa. Colpisce, diciamolo francamente, il fatto che siamo in terra toscana. E la ricerca gira il coltello nella piaga: negli istituti professionali della nostra regione più di uno studente su tre sta per uscire dalla scuola senza, nella sostanza, saper leggere (con eleganza la ricerca evidenzia che questi ragazzi, nella lettura, mancano di abilità giudicate essenziali dai governi dei paesi Ocse per svolgere un ruolo attivo nella società civile). Problemi anche nelle competenze scientifiche: il dato è comunque migliore dell’Italia – per la serie mal comune mezzo gaudio – ma gli studenti toscani che hanno competenze scientifiche basse sono il 61%.
Non sono mancati, a commento di questi dati e in generale dei dati riferiti al blocco di ricerca Irpet, i timori: è vero che il dato toscano è, in generale, migliore rispetto al dato medio nazionale, ma siamo comunque sempre al di sotto della media Ocse e, purtroppo, anche al di sotto delle percentuali registrate nell’Italia del nord.
Sembra poi banale, ma ha il suo preciso significato, anche il riferimento al fatto che gli studenti migliori sono quelli che vivono in famiglie più acculturate, i cui genitori hanno un titolo di studio maggiore, con maggiore familiarità sia con i libri che con il web.
Anche l’altra indagine Ocse, quella riferita alle competenze degli adulti (si chiama ALL, Adult Literacy and Life Skills) porta conseguenze preoccupanti. Fa un po’ effetto, ad esempio, leggere che il 47% della popolazione toscana adulta raggiunge un punteggio davvero minimo nel livello di comprensione dei testi scritti: in altri termini queste persone sono appena in grado di leggere un’etichetta di medicinale – avente un solo riferimento al numero di giorni – per stabilire per quanti giorni al massimo è possibile assumere quel medicinale.
Gravi le carenze anche in termini di problem solving: il 74% della popolazione adulta toscana e il 70% di quella italiana si colloca ai livelli più bassi della scala essendo appena in grado di eseguire compiti molto semplici riferiti a dati molto concreti. Una curiosità lascia interdetti: nella quota di incompetenti per la lettura di testi (chi, cioè, ha difficoltà a capire formulari semplici tipo buste paga, orari di treni e bus) c’è anche un consistente numero di laureati.
C’è infine una sezione, nella ricerca coordinata dall’Irpet, che si occupa di consumi culturali. In Toscana si sta un po’ meglio rispetto ai dati nazionali (il 38% dei toscani ha, in casa, più di 100 libri contro una media nazionale del 29%), ma è in generale l’Italia a essere messa molto male rispetto agli altri Paesi di riferimento. Siamo più simili all’Estonia che non a paesi come il Regno Unito, la Svezia o la Repubblica Ceca «in cui le famiglie destinano una percentuale piuttosto elevata di spesa per fini ricreative e culturali». L’Italia, e la Toscana, degli ipermercati, dei centri commerciali e del consumismo acritico è servita.
Più di una persona su cinque, in Toscana, non ha alcun tipo di abitudine alla lettura avendo dichiarato di non leggere né libri né quotidiani. C’è pure un incredibile 5% dei laureati che, in Toscana, dichiara di non leggere. Più della metà dei toscani dichiara di non aver letto alcun libro durante l’ultimo anno mentre un toscano su tre dichiara di non leggere quotidiani durante la settimana.
E nella Toscana dalla fortissima offerta culturale, colpisce – francamente – un’ultima serie di dati: quelli che indagano la partecipazione a eventi culturali. Teatro, musei, concerti, cinema, visite a monumenti – è scritto in ricerca – «costituiscono per una larghissima maggioranza della popolazione toscana qualcosa di eccezionale, di nemmeno semel in anno».
È il caso degli spettacoli teatrali (nell’ultimo anno non vi ha assistito l’80% della popolazione toscana), dei concerti classico-operistici (la percentuale sale a quota 90) o delle visite ai musei (non vanno ai musei quasi 70 toscani su 100). Soltanto il cinema costituisce l’evento culturale a cui partecipa un toscano su due. Ma anche qui: una volta l’anno.
Da «reazionario» ad «acquaio» le parole che gli universitari non sanno
Curata direttamente dalla Crusca – e presentata al convegno della Regione Toscana con belle relazioni di Raffaella Setti, Mara Marzullo, Neri Binazzi – anche una ricerca sulle competenze lessicali degli studenti toscani. Va detto subito che il campione intervistato – 342 universitari e 171 studenti delle superiori toscane – non è statisticamente rappresentativo dell’universo di riferimento.
Ad aver stupito è, ad esempio, il fatto che solo il 33,2% degli studenti universitari intervistati conosca la corretta definizione del termine reazionario (ancora peggio è andata fra i diciannovenni): per la maggior parte, quella parola significa addirittura il contrario della realtà cioè identifica una predisposizione alle innovazioni e alle trasformazioni.
Un’altra parola conosciuta solo dalla metà degli intervistati – ripetiamo: studenti – è antimeridiano. Esistono parole che i ragazzi dichiarano di non aver mai sentito (una è pioppeto) mentre al top fra le parole più conosciute si trovano idromassaggio, deodorante, merendina, scetticismo, modulo. Solo il 47% degli universitari ha azzeccato la definizione giusta di un termine assai citato dai politici (cartolarizzazione) e solo il 28% conosce il significato di congiuntura.
Divertente anche la sezione dedicata ai toscanismi, cioè ai termini appartenenti al più tipico linguaggio della nostra regione. Se per i termini cencio e gruccia le risposte errate sono irrilevanti, qualche problema viene manifestato dai giovani studenti toscani per rigovernare e desinare.
Gli universitari hanno invece problemi con la parola acquaio: quasi il 20% non ne indovina il significato giusto.
Illetterati, l’Italia all’ultimo posto
C'è da essere preoccupati. Se ha ragione il presidente emerito della Corte Costituzionale nella forte sottolineatura donmilaniana con cui ha riempito il suo intervento al convegno della Regione Toscana sui nuovi analfabetismi («… Comanda chi conosce le parole … Se uno solo sa parlare, la vittoria andrà alla persona più abile nelle parole … È solo la lingua che rende uguali»), se ha ragione Gustavo Zagrebelsky (e come dargli torto?), allora c’è davvero da essere preoccupati per il quadro emerso da questa – imbarazzante – ricerca Irpet.
La cifra della preoccupazione, in questo bel convegno ospitato nella sede della Crusca ai confini tra Firenze e Sesto Fiorentino, l’ha fornita Vittoria Gallina presentando una sezione della ricerca: quella intitolata «Letteratismo e abilità per la vita in Toscana». Sono i risultati applicati alla Toscana e ad altre quattro regioni italiane di una più vasta inchiesta internazionale sulle competenze culturali degli adulti. Il risultato, diciamolo con onestà e senza infingimenti, è un dramma. Non tanto e non solo per la nostra regione (che sta sulla media italiana e, per certi aspetti, sta meno peggio di altri) ma più in generale per l’Italia. Brutalmente: siamo ultimi. Si allarga la forbice fra una maggioranza di illetterati («il popolo degli ignoranti», direbbe forse Adriano Celentano) e una minoranza di preparati. Evidenti le conseguenze anche in termini di democrazia reale rispetto a una società così ingiusta e così capace di viaggiare a velocità separate. Se gli analfabeti si riducono, sono gli illetterati ad aumentare: cioè quelli le cui competenze nell’uso della lingua, e in tutto ciò che si molto pratico ciò significa (compresa la capacità di leggere gli orari dei treni), risultano molto ma molto limitate.
La Crusca
Sorta a Firenze tra il 1582 e l’anno successivo, per iniziativa di un gruppo di letterati fiorentini che si incontravano in animate riunioni chiamate scherzosamente «cruscate», l’Accademia della Crusca è coerente con il lavoro inizialmente intrapreso: la ripulitura della lingua.
L’istituzione assunse a motto un verso del Petrarca – il più bel fior ne coglie – e adottò una ricca simbologia tutta riferita al grano e al pane. Fra gli studiosi accolti Leopardi e Manzoni, Carducci e Galilei, Voltaire e Rosmini. È ancora oggi il principale punto di riferimento per le ricerche sulla lingua italiana (da qualche anno, come strumento di appoggio, è stata costituita l’associazione «amici della Crusca»).
Tre gli obiettivi fondamentali: sostenere l’attività scientifica e la formazione di nuovi ricercatori nel campo della linguistica e della filologia italiana; acquisire e diffondere, nella società italiana e in particolare nella scuola, la conoscenza storica della nostra lingua e la coscienza critica della sua evoluzione attuale; collaborare con le principali istituzioni affini di Paesi esteri e con i governi per una politica a favore del plurilinguismo nel nostro continente. Ha sede a Firenze nella Villa Medicea di Castello ed è oggi presieduta da Francesco Sabatini. www.accademiadellacrusca.it
Edizione del 06/12/2006
(Fonte: www.toscanaoggi.it )
paditora
16-02-2007, 00:25
e leggere romanzi non accresce la propria cultura?
dipende dal tipo di cultura.
sicuramente in cultura letteraria si.
poi magari uno legge mille mila romanzi ma è completamente ignorante in altre materie come l'astronomia, la medicina o altre scienze.
Leggendo non solo si impara qualcos o si arricchisce la propria cultura, ma sopratutto si impara a comporre frasi ad usare strutture nuove, insomma si arricchisce il proprio lessico.
Per focus non mi esprimo...:rolleyes:
...io di libri ne ho letti pochi e a casa ne abbiamo pochissimi...mi piace leggere solo manga :O nonostante questo l'italiano lo conosco decentemente e soprattutto mal sopporto gli acculturati-superstar che danno dell'ignorante agli altri solo perché possiedono centinaia di libri :rolleyes:
Sehelaquiel
16-02-2007, 01:21
da come ne parlate sembra che faccia figo avere centinaia di "metri" (si dice cosi' no?) di libri.
80% mi pare un po' troppo, 65% sarebbe gia' piu' verosimile.
alloa in casa ne abiamo :
Io : ehm ,una decina :stordita: , senza contare quelli scolastici/unvesitari
Ewigen: una montagna :eek: , praticamente un armadio .
ma dai, 10 sono veramente pochi! non ci credo, è impossibile :eek:
si, vabè, io sky a volte lo guardo ma solo per i griffin e simpson 24h/24h, non per acculturarmi...
e poi un libro è piu piacevole, c'è piu storia dentro!
FOCUS BAUAUHUAUHAUHAUHHUAUHAUAHUHUAUHAUHAUHA
io ne avrò qualche migliaio.... non ci credo che qua c'è gente che ha letto 4 libri in vita sua..
voi dite che non è sinonimo di ignoranza..io invece DICO DI SI...dove studi?? ok che internet ormai è evolutissima..ma ancora non si possono trovare TUTTI gli argomenti online..
mah...fate quello che volete ma per me chi ha letto poco e pensa di farsi una cultura con FOCUS (battuta dell'anno..poi con i :rolleyes: :asd: :asd: ) non è uno al pari di chi ha letto e legge molto..
Conosco gente con molta cultura che non ha mai letto un libro, altri con intere librerie con i quali non ci puoi parlare.
anch'io, conosco gente che si ricorda il secondo portiere dell'italia mondiale di Pozzo e non ha mai letto un libro :D
senza libri la cultura dove te la fai, su wikipedia?
"Le ore" e "Men" valgono nel conteggio ??
:stordita:
Beelzebub
16-02-2007, 08:14
Non è matematicamente possibile: per quanto l'Italia sia una nazione demograficamente "vecchia", almeno nelle famiglie in cui i figli vanno a scuola, dalle elementari alle superiori, e più avanti fino all'università, solo i libri di testo accumulati sono più di 10... :O
Nevermind
16-02-2007, 08:32
Mi sembra quantomeno improbabile.
Comunque non avere libri non vuol dire non leggere, conosco gente che non compera mai libri ma è sempre a noleggio in biblioteca.
Angie_Ramone
16-02-2007, 08:52
:mbe: a casa non sappiamo più dove mettere i libri :mbe:
Leggere romanzi non rende acculturato e non è da quanto leggi che si determina la tua intelligenza? Non lo so.
Leggere aiuta però a conoscere la propria lingua (o anche altre) e stimola l'immaginazione più della tv, del cinema o dei fumetti. Fosse anche solo per questo varrebbe la pena mettersi a leggere, non importa che cosa.
E poi, riguardo alla cultura, secondo voi è meglio leggere un manuale di storia della letteratura, o una monografia su un determinato autore, oppure leggere quello che detto autore ha scritto?
Nevermind
16-02-2007, 08:58
E' indubbio che leggere aumenta la cultura generale cmq.
Orange Paladude
16-02-2007, 09:04
Io sono sopra la media :D ne ho 11! :D
ziozetti
16-02-2007, 09:35
Comunque non avere libri non vuol dire non leggere, conosco gente che non compera mai libri ma è sempre a noleggio in biblioteca.
Ho comprato pochissimi libri negli ultimi anni, probabilmente una decina... ma ne ho ereditati un bel po', me ne hanno regalato qualcuno e ogni due settimane faccio un giro in biblioteca... :D
ziozetti
16-02-2007, 09:38
...
Noi i libri li misuriamo in billy
...
Ho pensato subito che fosse una unità di misura ben strana... solo dopo ho capito...
http://lovecat.blog.deejay.it/il_mio_weblog/images/billy1_2.jpg
:fagiano:
ziozetti
16-02-2007, 09:42
I libri sono :old: , la cultura viaggi su altre vie ormai... "gratuite", veloci, migliori, personalizzate. E poi a me non dispiace leggere i libri direttamente sul PC.
I libri non sono per nulla vecchi, trovo ben poche alternative migliori.
Un libro è comodo da trasportare, non fragile, autonomo, inoltre ha un carattere, una stampa ben definita, un colore e, non ultimo, un odore.
Ha un segnalibro. O le "orecchie" agli angoli.
Ha un anima? ;)
redcloud
16-02-2007, 09:44
L'ho sentita oggi a Radio deejay e non sono riuscito a capire la fonte (info?).
Se è vero è molto triste. :sob:
Giusto oggi ho fatto un conteggio della biblioteca e abbiamo superato gli 11 metri (le biblioteche si misurano in metri) contando che dobbiamo aggiungerne un altro paio visto che i libri oramai sormontano e ce ne sono un paio di pigne sparse...
e deve arrivare un ordine da B O L, per cui i libri sono in aumento :mc:
:read: :read: :read: :read: :read: :read:
come diceva linus: meno di 10 libri però non manca il plasma 42 e skysport :mbe:
Sinceramente mi sembra un po' una vaccata. L'80% degli italiani non è andata alle elementari? In 5 anni di elementari non si sono accumulati 10 libri? Dai vaccata planetaria!
Sinceramente mi sembra un po' una vaccata. L'80% degli italiani non è andata alle elementari? In 5 anni di elementari non si sono accumulati 10 libri? Dai vaccata planetaria!
be forse nn sai ke in molte famiglie i libri si buttano dopo aver fatto le scuole...:(
D4rkAng3l
16-02-2007, 10:17
embè , magari hanno intere collezioni di Focus dove si impara molto più dei libri ( ed è comunque un esercizio di lettura ) e su SKY si vedono valanghe di documentari .
Non è che avere libri è sinonimo di intelligenza o altro :rolleyes:
ahahahaha Focus è la più caccolosa e patetica rivista simil-scientifica...non dico che uno debba per forza leggere le scienze ma tra le riviste divulgative Focus è patetica...la fabbrica delle cazzate e dell'approssimazione....
Cmq a parte questo leggere è sinonimo di CULTURA, puoi anche essere un fisico nucleare ed avere cultura umanistica pari a 0...ora per carità non dobbiamo essere tutti filosofi o letterati ma non è normale che uno in vita sua abbia letto al più 10 libri perchè è veramente da bifolchi ignorantoni
D4rkAng3l
16-02-2007, 10:21
ecchisene... poi libri... magari son tutti romanzi... cioè come ci si fa una cultura con i romanzi? lOl
magari uno ha 1000harmony a casa e si crede un acculturato :asd:
una persona che ha molti libri in genere non è la casalinga che legge harmony...è più probabile che una persona che ha al più 10 libri abbia 10 harmony e che invece una persona che ne ha 1000 spazzi anche su generi un attimino più elevati.
E comunque ci sono romanzi scritti molto bene e che sono entrati nella storia della letteratura...mica c'è solo Il codice da vinci hehehe
D4rkAng3l
16-02-2007, 10:26
Io penso che l'intelligenza non si misura dai libri, ma la cultura sì.
Infatti penso che l'Italia quanto a livello culturale medio non stia messa bene...
Basta solo leggere questo forum e vedere quanti scrivono esattamente il verbo "avere" nella sua coniugazione o le preposizione "a, ai".
Soprattutto i molto giovani oggi sono spaventosi.
Già infatti, magari a volte dipende anche dalla velocità con cui si scrive sul forum però di tanto in tanto si vedono delle bestemmie sintattico-grammaticali assurde.
Mia madre insegna italiano alle scuole medie, di tanto in tanto mi diletto a leggere i temi dei suoi pupilli e si vede subito quali sono i bambini cresciuti in un ambiente culturalmente arido e in famiglie che hanno al più 10 libri in casa...verbi coniugati male, frasi che spesso sono prive di senso compiuto, trame preve di una logica precisa...e la cosa ancora più grave è che da quanto mi viene detto questi bambini hanno anche serie difficoltà ad argomentare quando si parla di qualcosa che non sia Dragonball o il calcio...parli di storia (ma storia delle scuole medie poi...niente di eccessvamente profondo) e non riescono proprio a capire i rapporti causa-effetto
Magari non sono scemi, magari hanno delle potenzialità...ma culturalmente parlando sono delle zucchine
D4rkAng3l
16-02-2007, 10:30
quindi secondo te la cultura significa saper scrivere in italiano corretto.. tutto qui? :mbe:
comunque sono d'accordo con te sul livello culturale..
ma in quanto ai libri no. Conosco gente con molta cultura che non ha mai letto un libro, altri con intere librerie con i quali non ci puoi parlare.
Vent'anni fa forse poteva essere misurata coi libri la cultura (sempre se venivan letti :asd:), ma oggi no.
Si vabbè se parli di culura contadina ti posso dare ragione :D
Ti dò ragione che ci sono persone gradevolissime e intelligentissime che magari sono analfabete (mi ricordo un vecchio contadino pugliese analfabeta con il quale passavamo interi pomeriggi l'estate...persona piacevolissima e intelligentissimo).
Ma la cultura vuol dire conoscenza e la conoscenza te la fai leggendo e imparando...poi magari in qualche modo puoi anche essere colto e ottuso (Sgarbi ne è la prova vivente).
Ma una persona che non sà scrivere non è colta, una persona che non ha letto e che non conosce la filosofia e la storia non è colta. E' così per definizione: essere colto vuol dire conoscere (in particolar modo le materie umanistiche perchè per quelle scientifiche è un po' diverso...e te lo dice uno che studia una amteria scientifica e non il solito letterato esaltato)
D4rkAng3l
16-02-2007, 10:35
...io di libri ne ho letti pochi e a casa ne abbiamo pochissimi...mi piace leggere solo manga :O nonostante questo l'italiano lo conosco decentemente e soprattutto mal sopporto gli acculturati-superstar che danno dell'ignorante agli altri solo perché possiedono centinaia di libri :rolleyes:
beh poi il 99% dei manga effettivamente ha una profondità di contenuti dena di Umberto Eco :rolleyes:
La cosa che mi fà strano è che ci sia gente che quasi se ne vanti di non aver mai letto nulla..bah va bbè cavoli vostri
Leggere romanzi non rende acculturato e non è da quanto leggi che si determina la tua intelligenza? Non lo so.
Leggere aiuta però a conoscere la propria lingua (o anche altre) e stimola l'immaginazione più della tv, del cinema o dei fumetti. Fosse anche solo per questo varrebbe la pena mettersi a leggere, non importa che cosa.
Toh! mi trovo completamente d'accordo con un milanista..
Cmq fa rabbrividire che nel 2007 ci sia così tanta gente che non conosce l'itaGliano..
Tra l'altro è verissimo il fattore famiglia, basta vedere i genitori (o le tontemucche, dipende dai casi) per capire come sono i figli..
Ho pensato subito che fosse una unità di misura ben strana... solo dopo ho capito...
http://lovecat.blog.deejay.it/il_mio_weblog/images/billy1_2.jpg
:fagiano:
Marò che hai riesumato!
La prima aranciata in brick!!! :D:D
Comunque.... BILLY....... IKEA! :D Diciamo che ne ho una dozzina :D:D
LuVi
uhm..io ho molti fumetti :D
vabbè sono impegnativi! leggetevi voi maus, from hell o cose simili! :D
però guardo i podcast su tedtalks in inglese ogni tanto...
:D
Harvester
16-02-2007, 10:56
impossibile
p.NiGhTmArE
16-02-2007, 10:57
be forse nn sai ke in molte famiglie i libri si buttano dopo aver fatto le scuole...:(
:eek:
ziozetti
16-02-2007, 10:58
Marò che hai riesumato!
La prima aranciata in brick!!! :D:D
Comunque.... BILLY....... IKEA! :D Diciamo che ne ho una dozzina :D:D
LuVi
Se quella era aranciata... :D
Ci sono arrivato anche io a Billy=Ikea... solo un po' dopo! :fagiano:
PS: ne ho ben due!!! :O
Beelzebub
16-02-2007, 10:59
be forse nn sai ke in molte famiglie i libri si buttano dopo aver fatto le scuole...:(
TUTTI?!? E poi, per dare ragione al sondaggio, bisognerebbe buttarli via di anno in anno, cosa a mio avviso assurda... :O
be forse nn sai ke in molte famiglie i libri si buttano dopo aver fatto le scuole...:(
...non si buttano...si VENDONO :read: :read (e con i soldi presi si comprano usati quelli per l'anno dopo ;) )
beh poi il 99% dei manga effettivamente ha una profondità di contenuti dena di Umberto Eco :rolleyes:
La cosa che mi fà strano è che ci sia gente che quasi se ne vanti di non aver mai letto nulla..bah va bbè cavoli vostri
...ci sono dei manga che in quanto a contenuti stanno sopra (e di molto) a una marea di libri di narrativa :read: per quanto riguarda le materie umanistiche ho letto l'essenziale che mi hanno fatto leggere, nonostante questo non ho mai avuto problemi di verbi coniugati male né problemi a comunicare, anzi sono sempre stato piuttosto bravo a scuola...non mi vanto di non aver mai letto nulla, però non mi piace la gente che si sente superiore perché ha letto libri...non sono colto? se essere colti significa leggere filosofia ecc ecc allora NO, non sono colto, e non mi interessa esserlo.
p.NiGhTmArE
16-02-2007, 11:27
...non si buttano...si VENDONO :read: :read (e con i soldi presi si comprano usati quelli per l'anno dopo ;) )
dai come fate a vendere i libri?:cry:
potevi fare qualsiasi esempio, ma non focus :asd:
e poi dai, non mi verrai a dire che con sky e focus ( :asd: ) uno "si fa una cultura" :D
cos'ha Focus che non va è una rivista che porta la scienza e la tecnica a portata di tutti .
E comunque nemmeno coi libri ci si fa una cultura , al limite si impara meglio l'italiano , ma basta leggere qualunque cosa per quello ............
Non puoi paragonare la prosa di una rivista con quella di autori riconosciuti e affermati.
Per non parlare dell'"imparare le cose": su focus impari cose che bene che vada ti servono per andare al Milionario; con un saggio ti si apre un mondo ;)
ma in percentuale , quanti leggono i saggi ? A quanti piacciono ? E' soggettivo , per me sono sonniferi .
la maggior parte della gente legge romanzi e cose varie .
Io ad esempio l'ultimo libro che ho letto ( e forse l'unico ...:confused: ) è quello di Massimo Polidoro ..... sapete chi è vero ?
e leggere romanzi non accresce la propria cultura?
in che modo ?
leggi il prodotto della fantasia di un altra persona , come fai ad acculturarti ?
dai come fate a vendere i libri?:cry:
...ne avevo uno per scuola l'anno scorso che costava 60 euro :eek: almeno mi sono rifatto metà spese....
loreluca
16-02-2007, 11:37
cos'ha Focus che non va è una rivista che porta la scienza e la tecnica a portata di tutti .
E comunque nemmeno coi libri ci si fa una cultura , al limite si imprara meglio l'italiano , ma basta leggere qualunque cosa per quello ............
Focus ormai è una rivista che parla di gossip scientifico! Leggitene uno di svariati anni fa e noterai il netto peggioramento.
Non è vero che basta leggere qualsiasi cosa per imparare l'italiano; dopo aver letto 10 riviste saprai l'italiano come prima, dopo aver letto 10 libri (logico non quello di Volo o le barzellette di Totti) minimo avrai imparato 50 vocaboli nuovi...
Io leggo 6-7 libri all'anno! Mi piacerebbe di più, ma per mancanza di tempo non ci riesco proprio...
In effetti 10 libri a famiglia mi sembrano pochini; anche perché un libro una volta acquistato lo puoi tenere tutta la vita... Però c'è da considerare che ci sono alcune zone d'Italia dove leggere un libro (specialmente tra i giovani) non si sa nemmeno cosa voglia dire...
oscuroviandante
16-02-2007, 11:40
cos'ha Focus che non va è una rivista che porta la scienza e la tecnica a portata di tutti .
E comunque nemmeno coi libri ci si fa una cultura , al limite si imprara meglio l'italiano , ma basta leggere qualunque cosa per quello ............
Focus...
Se volete capire la scienza e la tecnica leggetevi Newton... Focus è un bellissimo pout purri di tante cose senza troppi approfondimenti...
p.NiGhTmArE
16-02-2007, 11:41
o meglio le scienze, anche se newton è molto più comprensibile e divulgativo.
RiccardoS
16-02-2007, 11:45
non è certo in base al numero di libri che bisogna misurare la cultura...si fa il solito gioco chi c'è l'ha più lungo (molto italiano). Come dire che quei libri non vi hanno insegnato nulla...
Il 90% degli italiani ascoltano musica da schifo. Va meglio?
assolutamente d'accordo (specie sul 90% che ascolta musicaccia :asd: ) ma sono d'accordissimo pure con:
Tra poco arriverà freeman ululando OT e chiuderà il thread (invece di spostarlo in letteratura :( )
Penso che solo leggendo libri ben scritti si arricchisca il vocabolario e si migliori il modo di scrivere.
L'uso corretto dei congiuntivi e della sintassi è il vero divisorio di classe.
Tra chi si esprime correttamente e chi no.
Uno strafalcione in una tesi di laurea o in un curriculum, l'uso improprio di apostrofi e accenti, o, peggio ancora errori ortografici in un rapporto o in una lettera d'affari, possono fare la differenza tra un miglioramento professionale o il rimanere al palo.
E' inutile dire che la cultura non serve, a parte il piacere immenso di leggere e apprezzare un romanzo o una poesia.
Noi i libri li misuriamo in billy, e siamo a quota 8 stracariche.;) Senza contare quelli presi in biblioteca o scambiati tra amici.
tant'è che in casa ho migliaia di libri, ma la maggior parte sono romanzi: ergo... non mi sento particolarmente acculturato, ma perlomeno so che mi esprimo in maniera impeccabile o quasi e che cmq tutto ciò che leggo mi ha dato una base di conoscenze non indifferente (non sempre i romanzi sono campati in aria... esistono i romanzi storici, la fantascienza (che spesso parte da concetti scientifici ben precisi) e molti altri tipi di letture cmq rilevanti dal punto di vista culturale).
per quel che riguarda gli errori ortografici o grammaticali o di sintassi ecc... personalmente credo che la lettura di fumetti quali topolino o simili, durante l'infanzia, serva moltissimo.
abminevole ma possibile come notizia... Guardo casa mia dove solo nella mia stanza non ho proprio più posto dove mettere i libri (se mio padre non mi fa una libreria seria glieli butto sotto il letto :D), compro un libro a settimana di media ogni mese... E poi guardo casa di mia sorella dove avrà sì e no 4 libri, gli altri glieli presto io, ma non le piacciono mai :cry:
loreluca
16-02-2007, 11:57
per quel che riguarda gli errori ortografici o grammaticali o di sintassi ecc... personalmente credo che la lettura di fumetti quali topolino o simili, durante l'infanzia, serva moltissimo.
Ma intenche che leggendo il Topolino si impari a scrivere bene o il contrario?
Io da piccolo leggevo molto Tex Willer, ben scritto sicuramente. ;)
anche a me sembra impossibile, anche considerando solo i libri di scuola
mi chiedo però come facciano le persone che dicono che hanno migliaia di libri (è proprio curiosità, non è che non ci credo, anzi sono pure invidioso): ma dove li tenete ? e soprattutto in soldi equivalgono ad un capitale (considerando 10 euro a libro x 2000 libri = 20k euro in libri ? azz che bello :( potessi anche io)
comunque concordo che i più giovani oggi molte volte non riescono ad esprimersi correttamente, non articolano le frasi e pensano che il congiuntivo sia una malattia :muro:
paditora
16-02-2007, 12:04
be forse nn sai ke in molte famiglie i libri si buttano dopo aver fatto le scuole...:(
io li ho rivenduti.
nelle librerie dove vendono libri usati.
mi sono tenuto solo quelli di matematica, scienze, fisica ecc.
perchè a me piacevano le materie scientifiche.
quelli umanistici ossia storia, civica, letteratura ecc. li ho dati via tutti.
RiccardoS
16-02-2007, 12:08
Ma intenche che leggendo il Topolino si impari a scrivere bene o il contrario?
Io da piccolo leggevo molto Tex Willer, ben scritto sicuramente. ;)
evidentemente Tex non ti è servito a molto! :O :asd: scherzo! :ciapet:
intendo dire che leggendo Topolino si impara(va, non so ora...) molto presto a scrivere in italiano corretto... inoltre si incontrano un sacco di termini nuovi e modi di dire.
RiccardoS
16-02-2007, 12:13
mi chiedo però come facciano le persone che dicono che hanno migliaia di libri (è proprio curiosità, non è che non ci credo, anzi sono pure invidioso): ma dove li tenete ? e soprattutto in soldi equivalgono ad un capitale (considerando 10 euro a libro x 2000 libri = 20k euro in libri ? azz che bello :( potessi anche io)
per quel che mi riguarda, fin da piccolo (quando mia mamma mi leggeva "Il milione" per addormentarmi invece che guardare la tv :D ) ho preferito spendere 10 mila lire per un libro (in genere meno, aspetto sempre le edizioni tascabili ultra-economiche... quelle rilegate che ho, sono quasi tutti regali) che non per un giochino stupido (robot e cazzate varie...).
mio pà si è pure messo a costruire librerie perchè in casa non c'era più posto :fagiano:
cos'ha Focus che non va è una rivista che porta la scienza e la tecnica a portata di tutti .
E comunque nemmeno coi libri ci si fa una cultura , al limite si imprara meglio l'italiano , ma basta leggere qualunque cosa per quello ............
Fino al 2000 circa ti do ragione, da quell'anno in poi (+ o -) focus è diventata la versione scientifica di "chi" :asd:
nel senso che di scientifico ha poco o nulla (si salva forse la rubrica domande e risposte). Con articoli come "la fortuna esiste?" e una figa per ogni copertina e almeno un articolo sul sesso è diventato un giornale puramente commerciale e con notizie insulse e/o approssimative e superficiali.
Le scienze e nature sono riviste serie e scientifiche...
Se vuoi una rivista scientifica meno seria ma decente e che come dici tu porta la scienza a portata di tutti è newton e quark.
focus ahahahahahahahahaha ahahahaha ahahahah
ma per piacere pure il rolleeyes te ne meriti una ventina^^
http://digilander.libero.it/le.faccine/faccinea/ride/0007005.gif
http://digilander.libero.it/le.faccine/faccinea/ride/581.gif
Leggendo non solo si impara qualcos o si arricchisce la propria cultura, ma sopratutto si impara a comporre frasi ad usare strutture nuove, insomma si arricchisce il proprio lessico.
Per focus non mi esprimo...:rolleyes:
FOCUS BAUAUHUAUHAUHAUHHUAUHAUAHUHUAUHAUHAUHA
io ne avrò qualche migliaio.... non ci credo che qua c'è gente che ha letto 4 libri in vita sua..
voi dite che non è sinonimo di ignoranza..io invece DICO DI SI...dove studi?? ok che internet ormai è evolutissima..ma ancora non si possono trovare TUTTI gli argomenti online..
mah...fate quello che volete ma per me chi ha letto poco e pensa di farsi una cultura con FOCUS (battuta dell'anno..poi con i :rolleyes: :asd: :asd: ) non è uno al pari di chi ha letto e legge molto..
Quindi voi fate parte di quelli che ... libri 'zero' ?
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Hoi detto Focus perchè è la prima che mi è venuta in mente ma ce ne sono altre , a voi la scelta ; cazzo ma qui bisogna specificare anche il pelo altrimenti c'è chi non vede aldilà del proprio naso ...... :rolleyes:
Ma scusate chissenefrega se uno ha meno di 10 libri in casa..
Io leggo in media un libro al mese, ma leggo perchè ho voglia di leggere; difatti in casa mia ho parecchi libri.
Se ad uno non piace la lettura non legge punto e basta. Quindi non avrà libri, cosa bisogna fare, crocifiggerlo?
*sasha ITALIA*
16-02-2007, 12:27
ne abbiamo diversi, ma personalmente se dovessi andare a vivere da solo, più che quei 2 3 romanzi all'anno non terrei.
Da quando tenere "libri" è sintomo di cultura? Forse 50 anni fa... ora l'informazione è reperibile in mille modi, da Wikipedia al classico giro in biblioteca. Personalmente se non si ho esigenze formative particolari non compro libri monotematici.
Ora non so cosa abbiate in casa, ma penso che negli ultimi 10 anni abbiate praticamente acquistato quasi solo romanzi... e non mi pare che siano sintomo di cultura...
imho entro 20 anni le biblioteche chiuderanno.
Focus ormai è una rivista che parla di gossip scientifico! Leggitene uno di svariati anni fa e noterai il netto peggioramento.
Non è vero che basta leggere qualsiasi cosa per imparare l'italiano; dopo aver letto 10 riviste saprai l'italiano come prima, dopo aver letto 10 libri (logico non quello di Volo o le barzellette di Totti) minimo avrai imparato 50 vocaboli nuovi...
Io leggo 6-7 libri all'anno! Mi piacerebbe di più, ma per mancanza di tempo non ci riesco proprio...
In effetti 10 libri a famiglia mi sembrano pochini; anche perché un libro una volta acquistato lo puoi tenere tutta la vita... Però c'è da considerare che ci sono alcune zone d'Italia dove leggere un libro (specialmente tra i giovani) non si sa nemmeno cosa voglia dire...
questo è un altro punto che non era stato considerato ; io credo che la maggior parte legga il libro delle barze di Totti , così come altre pubblicazioni frivole , o come detto prima il prodotto della fantasia di una altra persona
E invece io ritengo sia vero che basta leggere qualunque cosa per avere la mente allenata sulla lingua italiana ; che abbia imparato vocaboli nuovi o meno ; non è quello il metro di giudizio .
diciamo ke averli è una base per sapere qualkosa e imparare ad esprimersi un po meglio dei partecipanti al grande fratello...
nn averne affatto nn è un bel segno
e cmq io per cultura intendo ancora sapersi esprimere.
visto che oggi nelle scuole in molti nn sarebbero capaci di far i famosi " pensierini "
*sasha ITALIA*
16-02-2007, 12:34
ma poi scusate: uno lavora tutto il giorno, arriva a casa alla sera e cosa fa, si mette a leggere un saggio? Può benissimo farlo per carità, ma personalmente preferisco svacarmi con birra davanti alal tv o leggermi l'ultimo Harry Potter prima di andare a letto.. questa è la sacrosanta verità. Poi certo, se voglio informarmi meglio su un periodo storico o ad esempio su una tecnica come il videoediting mi faccio un giro con Google e se non sono soddisfatto me ne vado in libreria, ma è raro.
IMHO la maggior parte dei libri tecnici (ma anche storici) con più di 10 anni alle spalle diviene obsoleto e prende solo polvere.
Certo è che se io avessi 1000 libri li venderei al mercatino e andrei , col ricavato , a comprarmi un bel LCD 42'' per vedere SKY . :D
ahahha quella sui libri tecnici è una vaccata spero tu ne sia consapevole...
e cmq anche harry potter va bene nn deve mica essere saggistica o storia per forza.
p.NiGhTmArE
16-02-2007, 12:37
Certo è che se io avessi 1000 libri li venderei al mercatino e andrei , col ricavato , a comprarmi un bel LCD 42'' per vedere SKY . :D
e credo che la maggior parte degli italiani la pensi come te:doh:
marcowheelie
16-02-2007, 12:38
IMHO la maggior parte dei libri tecnici (ma anche storici) con più di 10 anni alle spalle diviene obsoleto e prende solo polvere.
si ma fa figo:O nonchè molto intellettuale:O
<Straker>
16-02-2007, 12:38
ma in percentuale , quanti leggono i saggi ? A quanti piacciono ? E' soggettivo , per me sono sonniferi .
la maggior parte della gente legge romanzi e cose varie .Dire che "i saggi sono soporiferi" equivale a dire "la musica e' noiosa". E' troppo generico ;)
Un saggio e' tutto cio' che non e' un romanzo di fantasia o una biografia: puo' toccare qualunque argomento dello scibile umano, e mi riesce davvero difficile pensare che non si possa essere appassionati da un argomento, da non farsi trascinare da un saggio al riguardo.
E poi, anche i romanzi possono insegnare molto, tutto dipende dalla sessibilita' di chi vi si accosta. Per dirne uno che mi e' rimasto nel cuore, "Il profumo", che mi ha letteralmente aperto al mondo degli odori, che prima di allora non percepivo a livello cosciente.
Per non parlare dello stile dell'autore, che e' sicuramente molto piu' personale di quello che puoi trovare in un articolo di trenta righe di una qualunque rivista, tutti uguali l'uno all'altro.
marcowheelie
16-02-2007, 12:39
se uno si compra un saggio su un argomento è perchè gli piace quell'argomento... come fa ad annoiarsi leggendolo quindi?:mbe:
Sehelaquiel
16-02-2007, 12:40
Ma scusate chissenefrega se uno ha meno di 10 libri in casa..
Io leggo in media un libro al mese, ma leggo perchè ho voglia di leggere; difatti in casa mia ho parecchi libri.
Se ad uno non piace la lettura non legge punto e basta. Quindi non avrà libri, cosa bisogna fare, crocifiggerlo?
sei entrato nel thread di chi ce l'ha piu' lungo, attento a cio' che dici. Devi rispondere che ce l'hai lungo diversi kilometri ;)
in che modo ?
leggi il prodotto della fantasia di un altra persona , come fai ad acculturarti ?
certo che ci si puo' acculturare in questo modo.
imho entro 20 anni le biblioteche chiuderanno.
per niente, leggere romanzi in un formato cartaceo e' per me molto piu' soddisfacente che leggerlo dallo schermo del computer. se intendi che fra 10 anni usciranno dei schermi trasportabilissimi ed ergonomici dai quali si potra' leggere qualunque testo, posso dirti che nel mio caso non potra' mai rimpiazzarmi il piacere di leggere un libro vero e proprio.
<Straker>
16-02-2007, 12:41
Da quando tenere "libri" è sintomo di cultura? Non "tenerli": ma leggerli si :D
Wolfgang Grimmer
16-02-2007, 12:43
Fino al 2000 circa ti do ragione, da quell'anno in poi (+ o -) focus è diventata la versione scientifica di "chi" :asd:
nel senso che di scientifico ha poco o nulla (si salva forse la rubrica domande e risposte). Con articoli come "la fortuna esiste?" e una figa per ogni copertina e almeno un articolo sul sesso è diventato un giornale puramente commerciale e con notizie insulse e/o approssimative e superficiali.
Le scienze e nature sono riviste serie e scientifiche...
Se vuoi una rivista scientifica meno seria ma decente e che come dici tu porta la scienza a portata di tutti è newton e quark.
Piccolo OT riguardo Quark
"Dopo sei anni Quark ha chiuso le sue edizioni nel 2006 con il numero di dicembre. Come spiegato nell'introduzione all'ultimo numero, il motivo della chiusura è la mancanza di fondi."
Da wiki ita. Ma è vero? Proprio ora che volevo iniziare a prenderlo :cry: OT
Anche secondo me è sbagliato giudicare la cultura di una persona in base a quanti libri possiede, al massimo la si potrebbe giudicare in base a CHE libri ha letto. Pensate a tutti quei maniaci che hanno centinaia di libri sulla parapsicologia, gente acculturata? :ciapet:
io in vita mia ho letto solo 1 libro:mbe:
sinceramente non me ne frega molto di leggere, non è un mio passatempo.
ma non mi considero rincoglionito. diciamo una persona di cultura un po carente ma a cui piace fare molta esperienza. mi piace fare esperienza sulla mia pelle, non farmi una cultura del passato o del presente degli altri. ecco, l'unica cosa che mi leggerei è una bella raccolta di libri di storia. questo si.
se si parla di leggere per apprendere meglio l'italiano, in questo senso, leggo di tutto:mbe:
e credo che la maggior parte degli italiani la pensi come te:doh:
penso di essere l'Italiano MEDIO .... medioman :D
Dire che "i saggi sono soporiferi" equivale a dire "la musica e' noiosa". E' troppo generico ;)
Un saggio e' tutto cio' che non e' un romanzo di fantasia o una biografia: puo' toccare qualunque argomento dello scibile umano, e mi riesce davvero difficile pensare che non si possa essere appassionati da un argomento, da non farsi trascinare da un saggio al riguardo.
E poi, anche i romanzi possono insegnare molto, tutto dipende dalla sessibilita' di chi vi si accosta. Per dirne uno che mi e' rimasto nel cuore, "Il profumo", che mi ha letteralmente aperto al mondo degli odori, che prima di allora non percepivo a livello cosciente.
Per non parlare dello stile dell'autore, che e' sicuramente molto piu' personale di quello che puoi trovare in un articolo di trenta righe di una qualunque rivista, tutti uguali l'uno all'altro.
penso che hai ragione ; solo che in risposta al thread , non averne non è sinonimo di nulla , nè di ignoranza , nè di mancata cultura o altro , spero converrai con me .
se uno si compra un saggio su un argomento è perchè gli piace quell'argomento... come fa ad annoiarsi leggendolo quindi?:mbe:
anche qui penso hai ragione , difatti l'unico libro che ho voluto mi regalassero è stato 'I Grandi misteri della Storia - Massimo Polidoro' genere che mi appassiona .............. anche se non è un saggio ma 'solo' un libro .
Kharonte85
16-02-2007, 12:55
L'ho sentita oggi a Radio deejay e non sono riuscito a capire la fonte (info?).
Mi sembra un po' tanto impossibile...magari non li leggono ma 10 libri in casa credo che li abbiano tutti...
Io sono leggermente fuori statistica, dato che ne ho le 2 case piene + garage e non so + dove metterli...:fagiano:
Piccolo OT riguardo Quark
"Dopo sei anni Quark ha chiuso le sue edizioni nel 2006 con il numero di dicembre. Come spiegato nell'introduzione all'ultimo numero, il motivo della chiusura è la mancanza di fondi."
Da wiki ita. Ma è vero? Proprio ora che volevo iniziare a prenderlo :cry: OT
Anche secondo me è sbagliato giudicare la cultura di una persona in base a quanti libri possiede, al massimo la si potrebbe giudicare in base a CHE libri ha letto. Pensate a tutti quei maniaci che hanno centinaia di libri sulla parapsicologia, gente acculturata? :ciapet:
Azz... non lo sapevo... ti saprò dire appena contatto un amico che lavora in edicola (Il_grigio, è iscritto qui).
Io praticamente leggo solo saggi, gli altri libri so che sono di fantasia e quindi non mi interessano.
Ma ben venga anche la saga di Harry Potter, se può spingere la gente a leggere ...
Mi sembra un po' tanto impossibile...magari non li leggono ma 10 libri in casa credo che li abbiano tutti...
Io sono leggermente fuori statistica, dato che ne ho le 2 case piene + garage e non so + dove metterli...:fagiano:
Hai un'altra caratteristica in comune con Il_Grigio :asd:
Io continuo a non credere a quello che leggo. :stordita:
Non è possibile aver letto UN SOLO LIBRO nel corso della propria vita, a meno di non avere 5 anni.
Non sono qui a fare "quello che ha la libreria più lunga", e non penso affatto che possedere, o anche aver letto, una montagna di libri costituisca de facto "cultura".
Anche perchè la "cultura", forse un po meno dell'"intelligenza", sfugge a criteri razionali di valutazione.
Possiamo parlare di conoscenza, di orizzonti personali, di apertura mentale, ed assegnare a questi aspetti, una certa rilevanza nella formazione culturale di un individuo.
Ma non possiamo annoverare, ad esempio, la cultura enciclopedica, fra gli aspetti fondamentali della "Cultura".
Sono stato abituato, fin da piccolo, a leggere tanto, tutto, qualsiasi cosa avessi a disposizione, con una certa predilezione per la tecnica e per la fantascienza; a 5-6 anni divoravo una enciclopedia di scienza e tecnica ("Come funziona") e poco dopo mi lanciavo sul "Ciclo della Fondazione" di Asimov.
Ma sono stato avvantaggiato dalla presenza pregressa di questo tipo di "materiale", a casa mia; posso immaginare che per chi non abbia avuto questa fortuna possa sembrare naturale non avere casa invasa di carta, con annessi "pesciolini d'argento" e dita di polvere ovunque.
LuVi
p.NiGhTmArE
16-02-2007, 13:03
http://archivio.invalsi.it/ricerche-internazionali/iea-icona/rapporto/RapportoFinaleMaggioICONA.pdf
pagina 81.
è un rapporto dell'invalsi (2003)
in effetti per l'italia si parla di:
0-10: 12%
11-25: 21%
26-100: 36%
101-200: 14%
>200: 17%
e si nota che il rendimento medio degli studenti è correlato con il numero di libri presenti a casa
(dichiarazioni dei genitori sul numero dei libri in casa)
I libri non sono per nulla vecchi,
Un libro è comodo da trasportare, non fragile, autonomo, inoltre ha un carattere, una stampa ben definita, un colore e, non ultimo, un odore.
Ha un segnalibro. O le "orecchie" agli angoli.
Ha un anima? ;)
:cincin: :mano: :ave: :ave: :ave:
mi faro un maglietta con questa frase... :D
senza il punto interrogativo al fondo pero' :cool:
imho puo essere un sacco di gente i libri "obbligatori"
li ha venduti regalati bruciati
poi ha smesso di comprarne.. cambia casa e gli ultimi finiscono nel cassonetto .. per magia in casa non ci sono piu' libri
avete notato i mobili del soggiorno/tinello delle publicita attuali ?
fate un conto su quanti libri ci stanno sopra??
sono mobili per chi non ha libri.... ci sara un motivo...
sei entrato nel thread di chi ce l'ha piu' lungo, attento a cio' che dici. Devi rispondere che ce l'hai lungo diversi kilometri ;)
Non ho capito.
Cioè in sostanza il succo di questo thread è che se uno legge pochi libri è ignorante, se uno ne legge tanti è un genio e chi li vende sarà il degrado della società.
Veramente non capisco quale sia il problema...leggere è una bella cosa e una persona deve leggere cio' che gli piace o gli ispira interesse, anche se è una rivista scandalistica da quattro soldi (fino ad un certo punto :asd: ).
Non "tenerli": ma leggerli si :D
Mi ricordano gli scatolotti vuoti a forma di libri dei mobilieri...
Piccolo OT riguardo Quark
"Dopo sei anni Quark ha chiuso le sue edizioni nel 2006
:(
anche qui penso hai ragione , difatti l'unico libro che ho voluto mi regalassero è stato 'I Grandi misteri della Storia - Massimo Polidoro' genere che mi appassiona .............. anche se non è un saggio ma 'solo' un libro .
Polidoro Rulez, mitico, bellissime anche le sue lezioni
http://archivio.invalsi.it/ricerche-internazionali/iea-icona/rapporto/RapportoFinaleMaggioICONA.pdf
pagina 81.
e si nota che il rendimento medio degli studenti è correlato con il numero di libri presenti a casa
e questo dice tutto. Anche se la causalità non è bivariata ma multivariata.
Se si vuole spaziare in certi ambiti non solo si deve ricorrere ai libri, ma addirittura a quelli in inglese. Purtroppo il web e la disponibilità di "informazioni" free è ancora bassa.
Poi c'è da fare un altra considerazione, come per la musica anche per i libri esistono diversi livelli. Come ad uno piace sentire House ad uno che legge potrebbero piacere libri leggeri romanzetti. Se uno vuole una cosa più impegnativa si legge un libro tosto oppure si ascolta un CD (nota bene CD) di musica classica o jazz.
Kharonte85
16-02-2007, 13:20
http://archivio.invalsi.it/ricerche-internazionali/iea-icona/rapporto/RapportoFinaleMaggioICONA.pdf
pagina 81.
è un rapporto dell'invalsi (2003)
in effetti per l'italia si parla di:
0-10: 12%
11-25: 21%
26-100: 36%
101-200: 14%
>200: 17%
e si nota che il rendimento medio degli studenti è correlato con il numero di libri presenti a casa
(dichiarazioni dei genitori sul numero dei libri in casa)
Questi gia' mi sembrano dati piu' attendibili ;)
Io continuo a non credere a quello che leggo. :stordita:
Non è possibile aver letto UN SOLO LIBRO nel corso della propria vita, a meno di non avere 5 anni.
Non sono qui a fare "quello che ha la libreria più lunga", e non penso affatto che possedere, o anche aver letto, una montagna di libri costituisca de facto "cultura".
Anche perchè la "cultura", forse un po meno dell'"intelligenza", sfugge a criteri razionali di valutazione.
Possiamo parlare di conoscenza, di orizzonti personali, di apertura mentale, ed assegnare a questi aspetti, una certa rilevanza nella formazione culturale di un individuo.
Ma non possiamo annoverare, ad esempio, la cultura enciclopedica, fra gli aspetti fondamentali della "Cultura".
Sono stato abituato, fin da piccolo, a leggere tanto, tutto, qualsiasi cosa avessi a disposizione, con una certa predilezione per la tecnica e per la fantascienza; a 5-6 anni divoravo una enciclopedia di scienza e tecnica ("Come funziona") e poco dopo mi lanciavo sul "Ciclo della Fondazione" di Asimov.
Ma sono stato avvantaggiato dalla presenza pregressa di questo tipo di "materiale", a casa mia; posso immaginare che per chi non abbia avuto questa fortuna possa sembrare naturale non avere casa invasa di carta, con annessi "pesciolini d'argento" e dita di polvere ovunque.
LuVi
non vedo cosa ci sia di strano ? :confused: Hai dei canoni tutti tuoi ....
io ad esempio avrò letto in tutta la mia vita ( compresi quelli obbligatori a scuola ) 7 - 8 libri escludendo i libri di cucina , altrimenti il numero sale ; ma non è che non leggo , semplicemente leggo ALTRO , non libri .
Spero solo una cosa: con il lavoro IT che fate, almeno che uno possieda il manuale del TCP/IP - C++ - Php - MySQL
io ho circa 35 libri............:eek:
topotip non vuole andare all'asilo
topotip non vuole fare la nanna
topotip dice le bugie
topotip fa i capricci
...................
:asd: :asd: :asd:
mio figlio che ha 3 anni, li ama !!!!! :D
probabilmente la lettura di tanti libri aiuta ad avere una cultura molto ampia, ma io non sono mai riuscito a farlo, mi stanco solo dopo 5 min. :D
non vedo cosa ci sia di strano ? :confused: Hai dei canoni tutti tuoi ....
io ad esempio avrò letto in tutta la mia vita ( compresi quelli obbligatori a scuola ) 7 - 8 libri escludendo i libri di cucina , altrimenti il numero sale ; ma non è che non leggo , semplicemente leggo ALTRO , non libri .
guarda che contano anche i libri dove hai studiato :)
quindi non so che studi hai fatto..ma partendo da 0 fino all'università se ai il conto avrai letto un centinaio di libri solo per scopi di studio...
poi sommaci questi 7-8 libri ... quindi vedi che è IMPOSSIBILE aver letto 10 libri in tutta la vita..
anche alle elementari..uno ha il sussidiario+ librini vari..in 5 anni uno arriverà a tipo 20 libri da leggere..
sasha... :cry: :cry: :muro: :muro: :muro: non nominiamo lo scempio di harrypotter :asd: :asd: è terrificante...ma almeno ha avuto il merito di far leggere tanti ragazzini...e vedo anche ragazzi un po' + grandi :D
cmq in generale dipende molto dalla famiglia..e dall'educazione "libresca" ricevuta...ci sono famiglie in cui i figli hanno ereditato il piacere di leggere come altre in cui anche ai genitori non gliene sbatte una sega :D
p.s. come si fa a non considerare cultura il leggere libri d'autore :muro:
ma anche questo è specchio appunto di cultura :asd:
Per il trasloco ne abbiamo buttati/regalati circa 1tonnellata, abbiamo 4 librerie piene, il cesso pure.....e considerate che io nn leggo mai, tranne che Bukowsky e Le Formiche di Gino e Michele quando sono pensieroso sulla tazza del cesso :D .
guarda che contano anche i libri dove hai studiato :)
quindi non so che studi hai fatto..ma partendo da 0 fino all'università se ai il conto avrai letto un centinaio di libri solo per scopi di studio...
poi sommaci questi 7-8 libri ... quindi vedi che è IMPOSSIBILE aver letto 10 libri in tutta la vita..
anche alle elementari..uno ha il sussidiario+ librini vari..in 5 anni uno arriverà a tipo 20 libri da leggere..
sasha... :cry: :cry: :muro: :muro: :muro: non nominiamo lo scempio di harrypotter :asd: :asd: è terrificante...ma almeno ha avuto il merito di far leggere tanti ragazzini...e vedo anche ragazzi un po' + grandi :D
cmq in generale dipende molto dalla famiglia..e dall'educazione "libresca" ricevuta...ci sono famiglie in cui i figli hanno ereditato il piacere di leggere come altre in cui anche ai genitori non gliene sbatte una sega :D
p.s. come si fa a non considerare cultura il leggere libri d'autore :muro:
ma anche questo è specchio appunto di cultura :asd:
ma che stai a dì ? Allora mettiamoci pure i cartelloni pubblicitari che hai letto nella vita , i menù dei ristoranti ecc ......... e vedi che numerone viene fuori :rolleyes:
E' da intendere , solo i libri che INTENZIONALMENTE hai voluto leggere per il piacere di farlo ..... lascia perdere che io per avere un numerino più alto ci ho messo anche i 'promessi sposi' che mi hanno obbligato a leggere a scuola , ma che non me ne può fregà de meno .
ma che stai a dì ? Allora mettiamoci pure i cartelloni pubblicitari che hai letto nella vita , i menù dei ristoranti ecc ......... e vedi che numerone viene fuori :rolleyes:
E' da intendere , solo i libri che INTENZIONALMENTE hai voluto leggere per il piacere di farlo ..... lascia perdere che io per avere un numerino più alto ci ho messo anche i 'promessi sposi' che mi hanno obbligato a leggere a scuola , ma che non me ne può fregà de meno .
i menu dei ristoranti?? cioè te paragoni un libro chessò tipo "Ossi di seppia" di Montale alle letture casuali? a me quel libro lo hanno fatto leggere al liceo...sicuramente io non lo avrei letto autonomamente ma sono stato "costretto"...non devo considerare parte della mia cultura l'averlo letto?
e poi quello che studi all'università LO HAI SCELTO..quindi intenzionalmente stai leggendo/studiando articoli...libri...saggi ecc.. su un determinato argomento...
D4rkAng3l
16-02-2007, 14:14
cos'ha Focus che non va è una rivista che porta la scienza e la tecnica a portata di tutti .
E comunque nemmeno coi libri ci si fa una cultura , al limite si impara meglio l'italiano , ma basta leggere qualunque cosa per quello ............
Focus non è scritto da scienziati è scirtto da giornalisti che intervistano scienziati, giornalisti che nella stragrande maggioranza dei casi sono scientificamente ignoranti quindi rimane sempre ad un livello di banalità mostruoso, è più che altro una rivista di curiosità scientifice...ha la stessa valenza culturale del guardare i quiz di jerry scotti
Per chi dice che leggere un romanzo non è mai culturale perchè prodotto della fantasia di qualcun altro...bhe gli rido in faccia, non bisognerebbe daregli dell'ignorante ma direttamente della capra.
Apparte il fatto che cè un abbisso di differenza tra leggere l'italiano di un articolo o le frasi nei fumetti (che possono far parte della cultura ma non da soli) e la scrittura meravigliosa e ben congegnata di un bravo scrittore.
ma poi prendiamo a caso: La divina commedia cos'è se non il frutto della fantasia di un genio?!?! beh allora non studiamo la divina commedia a scuola perchè non è cultura !!! poi purtroppo c'è chi dice romanzo = codice da vinci
e stop ma ci sono migliaia di romanzi che sono veri e propri gioielli di cultura.
Poi anche se una storia è inventata non è detto ch deba essere campata in aria...se uno legge Verga (sinceramente a me non piace ma non posso negare la sua validità e importanza) le storie sono inventate...Matro Don Gesualdo non è mai esistito...ovvero sono esistiti centinai di matri don gesualdo e ci viene narrata la realtà di un'epoca...non è cultura?
Se uno legge Baudolino di Umberto Eco viene proiettato in un mondo tra la vera storia medievale ed un fantasy sfrenato...un libro scritto da uno dei più grandi medievalisti del mondo...ricco di dettagli storici e discussioni filosofiche che arricchiscono il lettore...non è cultura...
Ma a volte mi viene da pensare che chi mette il proprio braccione muscoloso come avatar sia il classico palestrato con cui grazie a dio non ho nulla a che spartire
L'ho sentita oggi a Radio deejay e non sono riuscito a capire la fonte (info?).
Se è vero è molto triste. :sob:
Giusto oggi ho fatto un conteggio della biblioteca e abbiamo superato gli 11 metri (le biblioteche si misurano in metri) contando che dobbiamo aggiungerne un altro paio visto che i libri oramai sormontano e ce ne sono un paio di pigne sparse...
e deve arrivare un ordine da B O L, per cui i libri sono in aumento :mc:
:read: :read: :read: :read: :read: :read:
come diceva linus: meno di 10 libri però non manca il plasma 42 e skysport :mbe:
non è il mio caso...ce ne sono certamente + di mille.
D4rkAng3l
16-02-2007, 14:21
Dire che "i saggi sono soporiferi" equivale a dire "la musica e' noiosa". E' troppo generico ;)
Un saggio e' tutto cio' che non e' un romanzo di fantasia o una biografia: puo' toccare qualunque argomento dello scibile umano, e mi riesce davvero difficile pensare che non si possa essere appassionati da un argomento, da non farsi trascinare da un saggio al riguardo.
E poi, anche i romanzi possono insegnare molto, tutto dipende dalla sessibilita' di chi vi si accosta. Per dirne uno che mi e' rimasto nel cuore, "Il profumo", che mi ha letteralmente aperto al mondo degli odori, che prima di allora non percepivo a livello cosciente.
Per non parlare dello stile dell'autore, che e' sicuramente molto piu' personale di quello che puoi trovare in un articolo di trenta righe di una qualunque rivista, tutti uguali l'uno all'altro.
per quanto riguarda i saggi...è un discorso complesso...apparte il fatto che come ho detto prima e come dici anche te un romanzo talvolta può insegnare molto...ma tornando ai saggi...ovviamente io non mi leggerò MAI un saggio di medicina o un saggio su un qualsiasi argomento che non mi interessa minimamente ma ognuno di noi dovrebbe puntare a leggerne uno su un argomento che ci appassiona o che quantomeno non ci annoia a prescindere da com'è scritto il libro.
Tempo fà ho letto: Un altro giro di giostra di Tiziano Terzani...credo possa essere definito un saggio perchè non è frutto dell'immaginazione...è la storia vera di questo giornalista vissuto per molti anni in asia che ammalato di cancro decide di tentare due strade contemporaneamente...la strada della medicina moderna occidentale e la ricerca di una cura con le medicine tradizionali asiatiche che alla fine si rivelano essere più una cura per l'anima che per il corpo portandolo a girare in lungo e in largo per i paesi asiatici...un libro interessante, commuovente, che ti apre la mente...dubito che Focus o anche qualsiasi rivista scientifica migliore possa fare altrettanto.
E ribadisco sono uno studente di una facoltà scientifica e non una sorta di letterato snob
premetto ke solo in casa in famiglia avremo più di 200 libri, ma io sinceramente non sono un amante della lettura, e non ne provo sinceramente attrazione.
voi date a prescindere dell'ignorante a chi non legge?
A chi non legge libri non necessariamente, a chi non legge in assoluto si.
Ma a volte mi viene da pensare che chi mette il proprio braccione muscoloso come avatar sia il classico palestrato con cui grazie a dio non ho nulla a che spartire
generalizzare non è sinonimo di cultura e te lo dico da palestrato con laurea con lode in ingegneria che legge qualunque cosa (pur avendo l'LCD e l'abbonamento al Palermo e non avendo 1000 libri a casa)
D4rkAng3l
16-02-2007, 14:34
generalizzare non è sinonimo di cultura e te lo dico da palestrato con laurea con lode in ingegneria che legge qualunque cosa (pur avendo l'LCD e l'abbonamento al Palermo e non avendo 1000 libri a casa)
si ma te non sfoggi il tuo braccione su un forum vantandoti di non leggere...al massimo verso i palestrati provo un po' di invidia e tento di farmi il culo in palestra...haha cmq era solo una battuta acida e non era rivolta a tutti i palestrati ma solo a un determinato sottoinsieme di individui ahha
Ma a volte mi viene da pensare che chi mette il proprio braccione muscoloso come avatar sia il classico palestrato con cui grazie a dio non ho nulla a che spartire
Beeeeh , beeehh ..... oops volevo dire ... stra QUOTO in pieno :rolleyes:
Caro il mio citrullo , ma quando lo capirai che è soggettivo ? C'è a chi piace leggere la Divina Commedia e a chi piace leggere 'Top Girl' Io fortunatamente ne l'uno ne l'altro .
io ad esempio preferisco imparare qualcosa di tecnico o scentifico leggendo Newton ( va bene questa ? ) o guardando un documentario su SKY . Ma sono IO , è una MIA scelta e nessuno mi deve giudicare . Accetto l'opinione degli altri anche se diversa , purchè abbia una base razionale ; non come il primo post del 3D che lascia invece intendere che avere pochi libri sia sinonimo di negatività .
P.S. Ti piace il mio braccione eh ? :Perfido:
ok su tutto ma come fai a pretendere di nn essere giudicato succede sempre e cmq per tutti e su tutti volenti o nolenti...se uno giudica ke fai gli spezzi le braccine?
i menu dei ristoranti?? cioè te paragoni un libro chessò tipo "Ossi di seppia" di Montale alle letture casuali? a me quel libro lo hanno fatto leggere al liceo...sicuramente io non lo avrei letto autonomamente ma sono stato "costretto"...non devo considerare parte della mia cultura l'averlo letto?
e poi quello che studi all'università LO HAI SCELTO..quindi intenzionalmente stai leggendo/studiando articoli...libri...saggi ecc.. su un determinato argomento...
Ma dov'è sta cultura di cui parlate tanto , sembra non l'abbia nessuno qui per affrontare un discorso :rolleyes:
Il concetto della tua precedente frase era che bisognava mettere nel pentolone tutto ciò che si era letto/studiato nel corso della vita ; io ribadisco che pur non condividendo il senso del 3D , si intendeva solo libri comprati per piacere di lettura , non le conserve scolastiche , e che comunque è anche più logico come concetto .
E infine io sono appassionato di cucina e preferisco leggere un menù di un ristorante vabbuò . :p
D4rkAng3l
16-02-2007, 14:41
Beeeeh , beeehh ..... oops volevo dire ... stra QUOTO in pieno :rolleyes:
Caro il mio citrullo , ma quando lo capirai che è soggettivo ? C'è a chi piace leggere la Divina Commedia e a chi piace leggere 'Top Girl' Io fortunatamente ne l'uno ne l'altro .
io ad esempio preferisco imparare qualcosa di tecnico o scentifico leggendo Newton ( va bene questa ? ) o guardando un documentario su SKY . Ma sono IO , è una MIA scelta e nessuno mi deve giudicare . Accetto l'opinione degli altri anche se diversa , purchè abbia una base razionale ; non come il primo post del 3D che lascia invece intendere che avere pochi libri sia sinonimo di negatività .
P.S. Ti piace il mio braccione eh ? :Perfido:
no non va bene perchè reputo un degno livello di conoscienze scientifico tecnologico quello che impari all'università e non su una rivista ne su sky...
e cmq avere una buona conoscienza tecnica non è sinonimo di cultura che è qualcosa di ben più ampio
Poi se ti senti colto perchè vedi tanta tv e sai leggere una rivista come newton (legibile da un 12enne sensa alcun problema) contento te
si ma te non sfoggi il tuo braccione su un forum vantandoti di non leggere...........cmq era solo una battuta acida e non era rivolta a tutti i palestrati ma solo a un determinato sottoinsieme di individui
di cui non faccio parte ( quanto mi impensierirebbe poi essere visto così da te .... :rolleyes: )
dato quello che hai scritto nella prima frase , evidentemente fin'ora ti sei confuso con un altro utente . Rileggi bene tutto il 3D e cerca quell'utente .
ok su tutto ma come fai a pretendere di nn essere giudicato succede sempre e cmq per tutti e su tutti volenti o nolenti...se uno giudica ke fai gli spezzi le braccine?
assolutamente no , ma non devi darmi della CAPRA come ha fatto qualche personcina poco acculturata qui , che vuole fare credere d'essere il contrario di cio che è .
Alle medie tenevo una lista dei libri che leggevo, con titolo autore, genere e voto personale. Ero arrivata in tutto a 140 e qualcosa, spesso e volentieri finivo certi libri in un giorno solo :sofico:
Ovviamente non posseggo nè possedevo tutti questi libri, derubavo semplicemente la biblioteca ogni settimana.
La cosa col tempo è andata livellandosi anche perchè ho abbandonato un pò la lettura... Negli utlimi 4 anni ho cmq comprato una50ina di libri di cui ne avrà letto si e no una 30ina.
Da questa piccola esperienza personale posso cmq affermare che nel periodo del mio boom letterario (medie) possedevo il più bell'italiano di tutta la mia vita, persino in confronto a quello odierno (fatte le dovute proporzioni), nonostante abbia finito le scuole e frequenti l'univ.
Confermo pertanto l'opinione di coloro che asseriscono che la lettura di libri (e non riviste e similari... e nemmeno manga o fumetti, di cui sono cmq una grande appassionata) migliori notevolmente la capacità di esprimersi, e il nostro italiano in generale...
Per l'aspetto cultura dipende sempre cmq da ciò che leggi... Anche i romanzi, che m'è parso di capire sono tra i più screditati tra i critici dei libri in genere, forniscono i loro spunti per l' "acculturamento" e l'apprendimento... Alcuni possono, attraverso l'esperienza dell'autore, aumentare le tue conoscenze, O MEGLIO ANCORA, farti venire voglia di documentarti su un certo argomento che quell'autore ti ha solo accennato e che grazie al suo modo di proportelo ti ha affascinato a tal punto da volerlo conoscere a fondo... Ci sono altri romanzi che puntano i riflettori su un aspetto del vivere e del mondo che non avevi nemmeno mai preso in considerazione, fornendoti così almeno gli strumenti necessari o quantomeno lo spunto per rapportarti al resto del mondo in maniera, non tanto differente, ma quantomeno più aperta.
E così via... Ci sono anche i romanzi leggeri, quelli che possono farti passare bene qualche pomeriggio o qualche mezz'ora prima di addormentarti, ma che di fatto non ti lasciano niente dopo la lettura...
In ogni modo o bisogna aver culo nella scelta :D oppure bisogna affidarsi ad un buon passaparola.
Approposito, qualcuno mi consiglia un buon libro? Thx
no non va bene perchè reputo un degno livello di conoscienze scientifico tecnologico quello che impari all'università e non su una rivista ne su sky...
e cmq avere una buona conoscienza tecnica non è sinonimo di cultura che è qualcosa di ben più ampio
Poi se ti senti colto perchè vedi tanta tv e sai leggere una rivista come newton (legibile da un 12enne sensa alcun problema) contento te
1) non sei l'unico al mondo ad aver studiato ( ammesso tu l'abbia fatto .... )
2) sulle riviste , volente o nolente c'è sempre qualcosa da imparare
3) non mi interessa cosa vuol dire 'CULTURA' o come ci si può acculturare , io ho sempre sostenuto nel 3D che non leggo libri ma che leggo altro
4) mi sento colto per 1000 motivi , ed in più , se mi piace guardare i documentari su SKY cosa c'è di male ( invidioso che non ce l'hai ? :O )
D4rkAng3l
16-02-2007, 14:49
beh puoi dire che non sono modesto ma almeno non mi vanto di avere conoscenze che provengono per lo più da riviste e da sky...insomma magari rispetto a tanta gente non sono un pozzo di scienza ma posso dire di avere delle conoscienze un tantinello più specifiche e approfondite...:D
Approposito, qualcuno mi consiglia un buon libro? Thx
Posso consigliarti la guida TV di SKY di marzo ? :D :D :D :D :D :D
D4rkAng3l
16-02-2007, 14:52
1) non sei l'unico al mondo ad aver studiato ( ammesso tu l'abbia fatto .... )
2) sulle riviste , volente o nolente c'è sempre qualcosa da imparare
3) non mi interessa cosa vuol dire 'CULTURA' o come ci si può acculturare , io ho sempre sostenuto nel 3D che non leggo libri ma che leggo altro
4) mi sento colto per 1000 motivi , ed in più , se mi piace guardare i documentari su SKY cosa c'è di male ( invidioso che non ce l'hai ? :O )
dico semplicemtne che i documentari e le riviste possono essere un complemento ma che rimane sempre qualcosa di restrittivo
no guarda di sky proprio non mi frega nulla...guardo solo i simpson in tv mentre mangio e poco altro...mio padre pensava di metterlo...mi sono impegnato nel dissuaderlo...figurati quanto calcio in più avrei dovuto sopportare...grazie a dio non è stato messo sky a casa mia...
beh puoi dire che non sono modesto ma almeno non mi vanto di avere conoscenze che provengono per lo più da riviste e da sky...insomma magari rispetto a tanta gente non sono un pozzo di scienza ma posso dire di avere delle conoscienze un tantinello più specifiche e approfondite...:D
mi stai facendo esasperare :p
ma chi l'ha mai detto questo ? : .... avere conoscenze che provengono per lo più da riviste e da sky ....... ?
NON mettermi in bocca parole che non ho detto per favore , sii più realista e ti prego cerca l'utente con la quale ti sei sicuramente confuso con me .
Io non sono quello da te descritto qualche reply più indietro .....
Posso consigliarti la guida TV di SKY di marzo ? :D :D :D :D :D :D
:banned:
grazie lo stesso per il pensiero :D
jumpjack
16-02-2007, 15:01
ecchisene... poi libri... magari son tutti romanzi... cioè come ci si fa una cultura con i romanzi? lOl
magari uno ha 1000harmony a casa e si crede un acculturato
pare impossibile... ma persino leggere 1000 Harmony puo' fare una "cultura": "cultura" è anche conoscere un po' piu delle 1000 parole che conosce l'italiano medio e che usa per esprimere qualunque concetto! (che tristezza...)
Ovvero, una persona che abbia letto 1000 Harmony avrà di certo piu' proprietà di linguaggio di uno che in casa ha 5 libri! E probabilmente, dopo aver letto centinaia di volte come si scrive "ce l'ha" , "non lo so" e "li ho presi" non scriverà piu' "c'e' l'ha" (o "li possiede" quando vuole fare il furbetto...) , "non l'ho so" e "gli ho presi". :read:
Nota: i 3 ORRORI citati non li ho inventati, li ho letti sul serio, in forum e in SMS!!! :eek: :eek:
Caro il mio citrullo
un quote che vale per tutti gli altri tuoi post similari..
sono giorni che giri per il forum con questo atteggiamento (non nuovo per altro).. meglio darsi una calmatina.. 10gg di sospensione
>bYeZ<
Ma a volte mi viene da pensare che chi mette il proprio braccione muscoloso come avatar sia il classico palestrato con cui grazie a dio non ho nulla a che spartire
si ma te non sfoggi il tuo braccione su un forum vantandoti di non leggere...al massimo verso i palestrati provo un po' di invidia e tento di farmi il culo in palestra...haha cmq era solo una battuta acida e non era rivolta a tutti i palestrati ma solo a un determinato sottoinsieme di individui ahha
direi che la frecciatina è ben mirata.. sospeso 10gg
>bYeZ<
juninho85
16-02-2007, 15:25
secondo quale principio chi ha meno di 10 libri in casa legge meno di chi ne ha 100?
deggungombo
16-02-2007, 15:27
L'80% delle famiglie italiane ha meno di 10 libri in casanu nu...
nun ce credo :O
Io non ho moltissimi libri [anche se sicuramente più di 10] perchè molti li ho letti a scrocco da amici o dalla biblioteca :stordita:
paditora
16-02-2007, 16:41
Ma cultura significa quindi avere un ottima conoscenza del linguaggio sia parlato sia scritto? :stordita:
Da quel che dite parrebbe di si.
Quindi uno che ti sa recitare a memoria la divina commedia ma poi non sa manco che Plutone è un pianeta del sistema solare (anzi ex pianeta dato che ora lo hanno relegato a pianeta nano) o i fondamentali della matematica dovrebbe avere più cultura?
Datemi una definizione di cultura.
Per me cultura vuol dire conoscenza.
Ma conoscenza non di 20000 romanzi.
Conoscenza di un qualsiasi argomento.
Per dire pure uno che è espertissimo di calcio è acculturato.
Ha cultura nell'argomento calcio.
Leggere romanzi non rende acculturato e non è da quanto leggi che si determina la tua intelligenza? Non lo so.
Leggere aiuta però a conoscere la propria lingua (o anche altre) e stimola l'immaginazione più della tv, del cinema o dei fumetti. Fosse anche solo per questo varrebbe la pena mettersi a leggere, non importa che cosa.
Secondo me, in alcuni sporadici casi, i fumetti si avvicinano ai libri più di quanto si possa immaginare.
Ci sono opere che hanno una sceneggiatura alle spalle non indifferente e sono curati anche nel linguaggio, così sue due piedi mi vengono in mente Watchmen di Moore e Sandman di Gaiman.
L'unico "problema" è che avendo le immagini, non puoi farti un'idea "tua" dei personaggi.
I libri non sono per nulla vecchi, trovo ben poche alternative migliori.
Un libro è comodo da trasportare, non fragile, autonomo, inoltre ha un carattere, una stampa ben definita, un colore e, non ultimo, un odore.
Ha un segnalibro. O le "orecchie" agli angoli.
Ha un anima? ;)
Quanto ti devo quotare :flower:
paditora
16-02-2007, 16:47
Su garzantilinguistica.it
s. f.
1 patrimonio specifico di conoscenze e nozioni organicamente legate fra loro che un individuo possiede, e che contribuiscono in modo sostanziale alla formazione della cultura.
Per cui che c'azzecca l'aver letto mille mila libri con la cultura.
Uno magari ha letto una marea di libri ma poi in altri campi è completamente ignorante.
Ma cultura significa quindi avere un ottima conoscenza del linguaggio sia parlato sia scritto? :stordita:
Da quel che dite parrebbe di si.
Quindi uno che ti sa recitare a memoria la divina commedia ma poi non sa manco che Plutone è un pianeta del sistema solare (anzi ex pianeta dato che ora lo hanno relegato a pianeta nano) o i fondamentali della matematica dovrebbe avere più cultura?
Datemi una definizione di cultura.
Per me cultura vuol dire conoscenza.
Ma conoscenza non di 20000 romanzi.
Conoscenza di un qualsiasi argomento.
Per dire pure uno che è espertissimo di calcio è acculturato.
Ha cultura nell'argomento calcio.
...questo è l'unico post veramente intelligente di questo 3d :mano:
Non è che leggere sia, forzatamente, sinonimo di cultura; ma è innegabile che farlo [dai romanzi ai manuali, passando per i saggi alle riviste specializzate etc.] contribuisca ad ampliarla.
Ma sono conteggiati anche gli elenchi telefonici ?
:O
Coaoizkaolza
Su garzantilinguistica.it
s. f.
1 patrimonio specifico di conoscenze e nozioni organicamente legate fra loro che un individuo possiede, e che contribuiscono in modo sostanziale alla formazione della cultura.
Per cui che c'azzecca l'aver letto mille mila libri con la cultura.
Uno magari ha letto una marea di libri ma poi in altri campi è completamente ignorante.
padi era scontato questo nn puoi certo leggere tutti i libri di tutti i campi della conoscenza..
ognuno sara specializzato in qualkosa...
scienze arte letteratura filosofia..
diciamo ke nn è una cosa biunivoca...
hai libri allora sei colto...sei colto quindi hai letto libri.
la prima nn è detto la seconda è molto probabile.
è impossibile sapere molto di qualcosa nn avendo letto una mazza..
paditora
16-02-2007, 17:39
padi era scontato questo nn puoi certo leggere tutti i libri di tutti i campi della conoscenza..
ognuno sara specializzato in qualkosa...
scienze arte letteratura filosofia..
diciamo ke nn è una cosa biunivoca...
hai libri allora sei colto...sei colto quindi hai letto libri.
la prima nn è detto la seconda è molto probabile.
è impossibile sapere molto di qualcosa nn avendo letto una mazza..
si ma mentre ad esempio a te piace leggere romanzi, a me piace leggere chessò libri di astronomia.
si ma mentre ad esempio a te piace leggere romanzi, a me piace leggere chessò libri di astronomia.
Non mi pare che qualcuno abbia detto che i romanzi abbiano un valore aggiunto rispetto ai libri di astronomia o viceversa.
Onestamente non capisco il punto. :what:
Su garzantilinguistica.it
s. f.
1 patrimonio specifico di conoscenze e nozioni organicamente legate fra loro che un individuo possiede, e che contribuiscono in modo sostanziale alla formazione della cultura.
Per cui che c'azzecca l'aver letto mille mila libri con la cultura.
Uno magari ha letto una marea di libri ma poi in altri campi è completamente ignorante.
Mi sono accorto solo ora di questo 3d e mi unisco alla discussione (sto cercando in tutti modi di sfuggire allo studio :D ).
Secondo me cultura è una parola che viene molto gonfiata oggi, bisognerebbe tenere a mente che una persona che ha cultura non è necessariamente una persona migliore di un'altra, migliore a dire la verità non è un termine che si possa usare per paragonare degli esseri umani ma diciamo che siccome la cosa più importante dal mio punto di vista è la felicità la considero in questo senso.
Cultura è appunto come riporta paditora il conoscere bene degli argomenti, siano questi di natura tecnica, scientifica, sportiva o altro.
Il fatto che la nostra società promuova le persone molto acculturate non vuol dire che chi lo è meno debba venir screditato, ho conosciuto persone molto acculturate con una chiusura mentale incredibile e barricate nelle loro conoscenze che non penso si possano godere la vita come chi è privo di tali preconcetti. Il fatto di aver letto pochi libri non vuol dire essere stupidi, vuol dire avere interessi differenti da ciò che sui libri si trova, io ne leggo molti perchè mi interesso a cose che non vengono discusse altrove, ma i miei interessi non sono migliori degli interessi di qualsiasi altra persona.
si ma mentre ad esempio a te piace leggere romanzi, a me piace leggere chessò libri di astronomia.
ma te dei libri di astronomia guardi solo le figure!
ammettilo !
:p :p :ciapet: :ciapet:
Coaozoapza
L'ho sentita oggi a Radio deejay e non sono riuscito a capire la fonte (info?).
Se è vero è molto triste. :sob:
Giusto oggi ho fatto un conteggio della biblioteca e abbiamo superato gli 11 metri (le biblioteche si misurano in metri) contando che dobbiamo aggiungerne un altro paio visto che i libri oramai sormontano e ce ne sono un paio di pigne sparse...
e deve arrivare un ordine da B O L, per cui i libri sono in aumento :mc:
:read: :read: :read: :read: :read: :read:
come diceva linus: meno di 10 libri però non manca il plasma 42 e skysport :mbe:
E ci credo che sono in aumento, sono in aumento gli imbecilli che scrivono (con tutto il rispetto per chi scrive cose serie). Oggi scrivere un libro va di moda, lo scrivono tutti, pure Totti (e parlo da romanista). E non venitemi a dire che quella è cultura...Come nel cinema...così nella letteratura..ci sono migliaia di film, ma quelli che valgono veramente non sono milioni...Certo, saranno più di quegli 8 a famiglia che si cita, ma comunque credo che questo dato sia il risultato di quanta spazzatura ci sia nella letteratura moderna. Ovviamente questo tutto IMHO. :stordita:
si ma mentre ad esempio a te piace leggere romanzi, a me piace leggere chessò libri di astronomia.
ok e allora? :D mica s'è detto nula contro luno o laltro.
p.NiGhTmArE
16-02-2007, 18:06
E ci credo che sono in aumento, sono in aumento gli imbecilli che scrivono (con tutto il rispetto per chi scrive cose serie). Oggi scrivere un libro va di moda, lo scrivono tutti, pure Totti (e parlo da romanista). E non venitemi a dire che quella è cultura...Come nel cinema...così nella letteratura..ci sono migliaia di film, ma quelli che valgono veramente non sono milioni...Certo, saranno più di quegli 8 a famiglia che si cita, ma comunque credo che questo dato sia il risultato di quanta spazzatura ci sia nella letteratura moderna. Ovviamente questo tutto IMHO. :stordita:
:wtf:
Su garzantilinguistica.it
s. f.
1 patrimonio specifico di conoscenze e nozioni organicamente legate fra loro che un individuo possiede, e che contribuiscono in modo sostanziale alla formazione della cultura.
Per cui che c'azzecca l'aver letto mille mila libri con la cultura.
Uno magari ha letto una marea di libri ma poi in altri campi è completamente ignorante.
Sostanzialmente è quello che ho scritto anche io.
LuVi
Sostanzialmente è quello che ho scritto anche io.
LuVi
:flower: a luvi, zio zetti e a tutti quelli che possiedono e amano i libri
perchè la cultura non è sinonimo di erudizione
perchè pescare un libro tra quelli già letti ti fa riscoprire nel tempo un altro aspetto dell'autore(appena accaduto con NOVELLE PER UN ANNO di Pirandello)
perchè ogni libreria ha un profumo diverso
perchè quando ero piccola non avevo la televisione e ho scoperto il mondo nella biblioteca di famiglia
perchè aprire amazon, i-bookshop, fnac o chapitre è meglio che entrare in una pasticceria
perchè portarsi il laptop nel letto è molto scomodo
perchè riscoprire i classici semidetestati a scuola è un'esperienza indimenticabile
perchè adesso vado a leggermi un testo che cercavo da tanto tempo, e lascio agli altri i reality show e affini, che mi fanno addormentare in tre minuti.
dottormaury
16-02-2007, 21:22
Mi sono accorto solo ora di questo 3d e mi unisco alla discussione (sto cercando in tutti modi di sfuggire allo studio :D ).
Secondo me cultura è una parola che viene molto gonfiata oggi, bisognerebbe tenere a mente che una persona che ha cultura non è necessariamente una persona migliore di un'altra, migliore a dire la verità non è un termine che si possa usare per paragonare degli esseri umani ma diciamo che siccome la cosa più importante dal mio punto di vista è la felicità la considero in questo senso.
Cultura è appunto come riporta paditora il conoscere bene degli argomenti, siano questi di natura tecnica, scientifica, sportiva o altro.
Il fatto che la nostra società promuova le persone molto acculturate non vuol dire che chi lo è meno debba venir screditato, ho conosciuto persone molto acculturate con una chiusura mentale incredibile e barricate nelle loro conoscenze che non penso si possano godere la vita come chi è privo di tali preconcetti. Il fatto di aver letto pochi libri non vuol dire essere stupidi, vuol dire avere interessi differenti da ciò che sui libri si trova, io ne leggo molti perchè mi interesso a cose che non vengono discusse altrove, ma i miei interessi non sono migliori degli interessi di qualsiasi altra persona.
Sono della stessa idea.
Io ho 22 anni e 10 libri per intero non li ho letti.
Secondo me amare la lettura non signifca essere acculturati significa amare lo stare comodi e passare il tempo a sfogliarsi libri.
Io non riesco a stare piu' di 10 minuti fermo a leggere, anche riviste e quotidiani, dò solo una rapido scorcio ai titoli degli articoli e do una rapida lettura a quello che ritengo interessante; mentre i miei genitori passano ore a leggersi un giornale perchè se lo rigirano tutto.
Comunque in qualsiasi casa io sia entrato ho notato dei libri, magari impolverati e ancora imballati(come a casa mia) ma ci sono sempre stati.
quel dato diffuso da un'autorevole fonte :D a me sembra un pò una cazzata.
E per dirne una Pacciani venne proclamato colpevole anche perchè in una lettera inviata dal mostro di Firenze alla polizia si notavano numerosi errori grammaticali che Pacciani ripeteva sempre (lo incastrò republica:) ) Da qui potremmo dire che l'ignoranza di Pacciani lo fregò
Però Pacciani amava le arti figurative, conosceva le opere del Botticelli e in alcuni dei suoi delitti la disposizione dei corpi e degli oggetti richiamava la Primavera ,inoltre dipingeva , in casa sua fù ritrovato un bellissimo quadro che ricorda un pò Guernica.
Ed era anche furbo perchè nel 1982 rubò ad una coppia di tedeschi che aveva ucciso un block notes su di esso annotò liste della spesa e appunti datati nel 1981 e nel 1980, lo fece per depistare le indagini, lo fregrarono perchè rintracciarono il rivenditore del block notes in germania.
Quidni Pacciani non sapeva scrivere correttamente in italiano, se avesse letto piu' libri magari non avrebbe avuto quel problema, ma era previdente e amava la pittura.
Tralasciando quello che lo ha reso famoso era ignorante forse anche perchè nato in un'epoca dove ad andar bene si prendeva la 3° media e poi si andava a lavorare per aiutare la famiglia, ma i suoi interessi gli hanno permesso di avere una piccola cultura artistica.
tutto questa trafila per ribadire che amare la lettura e possedere tanti libri non significa essere acculturati ne tantomeno intelligenti e giudicare l'intelligenza di una persona solo per il modo in qui scrive è sbagliato ma supratutto superficiale.
:flower: a luvi, zio zetti e a tutti quelli che possiedono e amano i libri
perchè la cultura non è sinonimo di erudizione
perchè pescare un libro tra quelli già letti ti fa riscoprire nel tempo un altro aspetto dell'autore(appena accaduto con NOVELLE PER UN ANNO di Pirandello)
perchè ogni libreria ha un profumo diverso
perchè quando ero piccola non avevo la televisione e ho scoperto il mondo nella biblioteca di famiglia
perchè aprire amazon, i-bookshop, fnac o chapitre è meglio che entrare in una pasticceria
perchè portarsi il laptop nel letto è molto scomodo
perchè riscoprire i classici semidetestati a scuola è un'esperienza indimenticabile
perchè adesso vado a leggermi un testo che cercavo da tanto tempo, e lascio agli altri i reality show e affini, che mi fanno addormentare in tre minuti.
;) su tutto, specialmente l'ultimo
Non è che leggere sia, forzatamente, sinonimo di cultura; ma è innegabile che farlo [dai romanzi ai manuali, passando per i saggi alle riviste specializzate etc.] contribuisca ad ampliarla.
quindi la corrispondenza non è biunivoca
Non sto scherzando: oggi ho fatto la carta di credito per non pagare i 2.20€ di contrassegno a BOL... (anche HRW, SD (alla fine nerd lo sono anche io)) :cool:
tutto questa trafila per ribadire che amare la lettura e possedere tanti libri non significa essere acculturati ne tantomeno intelligenti e giudicare l'intelligenza di una persona solo per il modo in qui scrive è sbagliato ma supratutto superficiale.
E chi ha giudicato? Mi sembra che qui si stia travisando il problema ... :mbe:
Sembra che oggi non si possa esprimere un parere nè un'opinione senza che qualcun altro non si senta accusato.
Forse che sia proprio certa gente, che dice che la cultura non esiste nè si può misurare, a sentirsi un po' ignorante e a ribadire che invece è chi ama leggere che lo è? Allora tutti i laureati lo sono .... discorsi generalizzanti che lasciano il tempo che trovano.
Non sei acculturato o saggio solo perchè hai vissuto o ne hai passate o viste tante. Lo sei anche perchè hai studiato, approfondito, ricercato. E tutto questo sta nei libri, che sono il precipitato della saggezza passata. Non tutti, ma leggetevi i tragici greci, le opere dei filosofi ... A me personalmente hanno dato tanto e anche se quando le ho studiate mi sembravano pesantissime, ora ringrazio il cielo di avere fatto il liceo classico.
Non giudico chi "non sa scrivere", ma sicuramente penso che non ha avuto la possibilità di studiare. Non deprezzo il suo valore di essere umano, ma certamente mi interrogo sulla possibilità di affrontare con questa persona un discorso non superficiale. Poi magari parlandoci mi ricredo, ma continuo a pensare che la persona la sua cultura se l'è fatta cnhe e soprattutto studiando e leggendo.
in casa penso di avere fra me , mio padre e mia sorella almeno un migliaio di volumi non tecnici....quelli professionali poi non si contano ma non fanno testo .....(battuta? :sbonk: )
e cmq , d'accordo che leggere 10 libri all'anno non vuol dire cultura, ma sicuramente conoscere la propria lingua lo vuol dire.
LLeggendo poco a mio avviso, non si ha una perfetta conoscenza della lingua.....indi se 2+2........................
[-tommi-]
17-02-2007, 09:54
Io penso che l'intelligenza non si misura dai libri, ma la cultura sì.
Infatti penso che l'Italia quanto a livello culturale medio non stia messa bene...
Basta solo leggere questo forum e vedere quanti scrivono esattamente il verbo "avere" nella sua coniugazione o le preposizione "a, ai".
Soprattutto i molto giovani oggi sono spaventosi.
o anche chi scrive "c'è l'ho" invece di "ce l'ho" ..
Dà troppo fastidio leggerlo!
Beh puoi farti una cultura anche guardando documentari , o leggendo enciclopedie informatiche...
da parte mia credo che dia un maggiore contributo culturale un saggio piuttosto che un romanzo...
Coapzaza
L'ho sentita oggi a Radio deejay e non sono riuscito a capire la fonte (info?).
Se è vero è molto triste. :sob:
Giusto oggi ho fatto un conteggio della biblioteca e abbiamo superato gli 11 metri (le biblioteche si misurano in metri) contando che dobbiamo aggiungerne un altro paio visto che i libri oramai sormontano e ce ne sono un paio di pigne sparse...
e deve arrivare un ordine da B O L, per cui i libri sono in aumento :mc:
:read: :read: :read: :read: :read: :read:
come diceva linus: meno di 10 libri però non manca il plasma 42 e skysport :mbe:
tutto nasce da questo post : dove dice che è triste ( sta giudicando in base a cosa ? ) e dove denigra il plasma per SKY .
io modificherei questo post .
ziozetti
17-02-2007, 14:40
tutto nasce da questo post : dove dice che è triste ( sta giudicando in base a cosa ? ) e dove denigra il plasma per SKY .
io modificherei questo post .
Ma che modificare?!? Devo, controvoglia, dare ragione a Linus.
E' triste una società dove le priorità sono sport e televisione e il resto viene in secondo -se non terzo- piano.
Ma che modificare?!? Devo, controvoglia, dare ragione a Linus.
E' triste una società dove le priorità sono sport e televisione e il resto viene in secondo -se non terzo- piano.
anche questa mi sembra moooooolto esagerata come affermazione.
Io personalmente preferisco andarmi a vedere una partita del Palermo allo stadio piuttosto che una mostra o una rappresentazione lirica ma questo non fa di me una persona che ha un comportamento triste nè tantomeno un ignorante.
Ognuno faccia come vuole, qua mi sembra che si stia dando un pò troppo peso alla questione e si stia con troppa facilità etichettando negativamente chi non ha cataste di libri a casa.
ziozetti
17-02-2007, 15:17
anche questa mi sembra moooooolto esagerata come affermazione.
Io personalmente preferisco andarmi a vedere una partita del Palermo allo stadio piuttosto che una mostra o una rappresentazione lirica ma questo non fa di me una persona che ha un comportamento triste nè tantomeno un ignorante.
Ognuno faccia come vuole, qua mi sembra che si stia dando un pò troppo peso alla questione e si stia con troppa facilità etichettando negativamente chi non ha cataste di libri a casa.
Fra la lirica (che non mi piace, fra l'altro) e il calcio ci sono migliaia di attività "intermedie".
La virtù sta nel mezzo, o per lo meno nella media. Se mi dicessi che preferisci andare ogni sabato sera all'opera piuttosto che berti una birra con gli amici ti guarderei così: :mbe:.
Ma che modificare?!? Devo, controvoglia, dare ragione a Linus.
E' triste una società dove le priorità sono sport e televisione e il resto viene in secondo -se non terzo- piano.
se anche quella notizia fosse vera , non puoi seguire i tuoi gusti o per tua opinione personale giudicare tutta l'Italia . E' una cosa troppo soggettiva , altro che triste ; ci si evolve .
Era normale avere tanti libri anni fa , ora ci sono altre cose ( internet - TV - Cellulari ) anzi siete voi che siete dei DINOSAURI :p
Ma che modificare?!? Devo, controvoglia, dare ragione a Linus.
E' triste una società dove le priorità sono sport e televisione E IL RESTO viene in secondo -se non terzo- piano.
poi .... il resto ..... si parlava solo di libri , mica di morale o sentimenti ..... :rolleyes:
juninho85
17-02-2007, 16:41
Ma che modificare?!? Devo, controvoglia, dare ragione a Linus.
E' triste una società dove le priorità sono sport e televisione e il resto viene in secondo -se non terzo- piano.
anche seguire sport e televesione è farsi una cultura ;)
Il_Grigio
17-02-2007, 17:43
Il dato mi sembra campato per aria. Se avessero detto “nell’80% delle case italiane ci sono meno di 10 libri per persona” avrei potuto crederci, ma così è davvero troppo… 10 libri per famiglia è una cosa paurosa...
:sofico:
Sono del parere che la lettura sia un mezzo essenziale per ottenere una cultura quantomeno decente in un qualunque argomento. chiunque necessiti di conoscenze in un certo ambito (uno studente, uno storico, un medico ecc) forzatamente dovrà applicarsi alla lettura o allo studio di scritti altrui.
Attualmente qualunque altro percorso è impensabile
Questo in parte per i pregi dei libri, in parte per i difetti della concorrenza.
-La televisione può forse andare benino come mezzo di divulgazione (a patto di avere il satellite), ma è assolutamente inefficiente quando si tratta di approfondire un argomento. Con essa, inoltre, non è permesso scegliere quale soggetto affrontare né a quale livello. Chiunque creda di potersi istruire con questo mezzo dovrà accontentarsi di un livello di approfondimento scarso e di ristretta varietà di tematiche (scelte unicamente per accrescere audience).
-Internet invece offre grandiosi vantaggi, ma bisogna essere realisti riguardo al suo utilizzo da parte della popolazione. Attualmente solo poche persone sanno maneggiarlo a dovere, e, di queste, pochissime possono farne un mezzo di apprendimento funzionale. Si tenga poi conto che questo mezzo è infestato di fake e di approssimazioni, anche in siti apparentemente affidabili. L’utilizzo di questo mezzo, quindi, richiederebbe capacità che pochi possiedono, nonché una notevole quantità di accorgimenti necessari per riconoscere l’affidabilità delle fonti.
:boh:
Va giustamente detto che, in alcuni ambiti, è possibile sostituire i libri con l’osservazione diretta (se voglio approfondire le mie conoscenze sul calcio posso andare allo stadio anziché consultare i manuali, che pure esistono). Tuttavia, ciò è possibile solo in pochi casi e non sempre il risultato porta a conoscenze teoriche soddisfacenti.
Al di fuori della sperimentazione personale, quindi, i libri rimangono la migliore opzione per la formazione di una cultura personale.
(E si consideri che una cultura fondata sull’esperienza difficilmente coinvolgerà ambiti diversi)
Altro punto che mi sembra degno di nota è che la lettura di libri (anche romanzi) fornisce un validissimo sostegno alle capacità linguistiche ed espositive di chiunque la pratichi. per il momento, nessun mezzo di informazione può eguagliarli in questo.
ora siete liberissimi di contestare le mie affermazioni, purché il loro significato non venga rovesciato:
Ciò che sostengo è che una cultura solida deve poggiare (anche) sulla lettura di testi.
Non intendo invece sostenere che la lettura generi forzatamente delle conoscenze.
:O
ps: quando internet offrirà una maggiore accuratezza, una forma più accessibile ed un linguaggio più funzionale, potrà sostituire i libri. adesso, al massimo, è in grado di ospitarli al suo interno...:Prrr:
Satviolence
17-02-2007, 18:35
Meno di 10 libri per famiglia... impossibile. Si supera abbondantemente questa soglia solo con i testi scolastici. Direi che con i testi tipici di un liceo o di un istituto tecnico si ha pure una quantità di informazioni che basta ed avanza per farsi una buona cultura generale. Poi ci sono le biblioteche pubbliche... Io per esempio a casa, esclusi i testi che ho usato a squola, non ho nessun libro di narrativa, perchè li ho sempre presi in prestito. Una volta letto un libro di narrativa non ho mai sentito l'esigenza di tenerlo.
Ah si... poi ci sono le fotocopie dei libri... che alzano molto la media...
Ma che modificare?!? Devo, controvoglia, dare ragione a Linus.
E' triste una società dove le priorità sono sport e televisione e il resto viene in secondo -se non terzo- piano.
:ave:
Era normale avere tanti libri anni fa , ora ci sono altre cose ( internet - TV - Cellulari ) anzi siete voi che siete dei DINOSAURI :p
e allora sono fiero di essere un dinosauro, anzi fra un po' apro il clan dei dinosauri... :read:
Sono del parere che la lettura sia un mezzo essenziale per ottenere una cultura quantomeno decente in un qualunque argomento. chiunque necessiti di conoscenze in un certo ambito (uno studente, uno storico, un medico ecc) forzatamente dovrà applicarsi alla lettura o allo studio di scritti altrui.
Attualmente qualunque altro percorso è impensabile
Questo in parte per i pregi dei libri, in parte per i difetti della concorrenza.
Quoto, anche se internet ad esempio prevede quella bellissima cosa che sono le riviste elettroniche o ejournal che si possono recuperare in un attimo dall' università o con accesso remoto (:D ).
Esempio:
Questo articolo (http://hci.ucsd.edu/101b/vallar.pdf) risulta perfettamente scaricabile anche senza essere iscritti a questa (http://www.elsevier.com/wps/find/journaldescription.cws_home/600356/description#description) rivista.
Resta il fatto che certe informazioni NON ci sono in tv e nemmeno in internet ed è questo che fa la differenza. Altrimenti a scuola e all'uni darebbero DVD o siti internet
:
Resta il fatto che certe informazioni NON ci sono in tv e nemmeno in internet ed è questo che fa la differenza. Altrimenti a scuola e all'uni darebbero DVD o siti internet
alt. qua non si parla di testi scolastici, è evidente che quel tipo di cultura sia per forza di cose legato a dei libri. La base della tua cultura devi fartela a scuola su dei libri, poi ognuno decide come proseguire il proprio arricchimento.
Personalmente leggo, riferendomi al cartaceo, solo testi tecnici. Il resto della mia cultura deriva da altro e non credo di essere un troglodita, riesco a parlare e scrivere correttamente in italiano e se si esclude la parte umanistica (di cui mi sento di poter fare tranquillamente a meno) penso di avere una cultura abbastanza vasta in qualsiasi campo.
Era normale avere tanti libri anni fa , ora ci sono altre cose ( internet - TV - Cellulari ) anzi siete voi che siete dei DINOSAURI :p
Perchè una cosa dovrebbe escludere l'altra?
Si può amare la lettura, avere tanti libri e dare, comunque, spazio ad altre cose.
Vorrei spezzare una lancia in favore dei romanzi che, secondo me, spesso sono utili per conoscere alcune peculiarità di epoche e modi di pensare ormai lontani dai nostri.
Tutto ciò che può colmare la sete di conoscenza, contribuisce alla formazione culturale...tutti i mezzi citati (libri, internet, tv etc.) sono semplicemente dei "tasselli" di un'enorme puzzle.
quindi la corrispondenza non è biunivoca
Esatto. :p
blamecanada
17-02-2007, 20:19
Aver letti molti libri non è indice di cultura (dipende dalla qualità), ma non averne letti è quasi sicuramente indice di ignoranza (ossia di non conoscenza).
Come si può conoscere la storia, la filosofia, la scienza, senza leggere libri? I documentarii hanno sicuramente degli aspetti positivi, ma a mio modo di vedere possono essere soltanto complementari alla lettura: infatti i documentarii hanno diversi svantaggi:
-il formato permette uno scarso vaglio critico del ricevente (il filmato è continuo, e non consente pause di riflessione);
-i documentarii sono prodotti "per tutti", e quindi non approfondiscono mai gli argomenti, ne consegue una trattazione superficiale e semplicistica degli argomenti.
Ovviamente non è necessario che le letture siano cartacee, ma solitamente su internet non si trovano testi che permettano di approfondire gli argomenti (ci sono eccezioni, ovviamente).
Poi ovviamente la cultura si può ottenere anche in altri modi, ma per ottenere le conoscenze con l'esperienza, ci vuole molto piú tempo (ammesso che sia possibile). Per formare le conoscenze della piú basilare fisica sui moti dei corpi ci sono voluti secoli, un libro permette di ottenerla in pochi giorni. Inoltre leggere libri serve anche per confrontarsi cólle idee altrui, cosa che talvolta può far cadere come castelli di carta quelle che prima si consideravano incontestabili certezze.
Per quanto riguarda la cultura ed i romanzi, i romanzi possono trasmettere cultura, dipende dal romanzo. Leggere I fratelli Karamazov di Dostoevskij sicuramente trasmette cultura, leggere un romanzo della serie harmony penso proprio di no (anche se perlomeno può aiutare a esprimersi meglio, che è meglio di niente).
Sono numerosi i motivi che distolgono le persone dalla lettura, in alcuni casi anche comprensibili, capisco che l'operaio tornato a casa dopo otto ore di duro lavoro abbia voglia di scollegare la mente e svagarsi in modo riposante, ma i giovani oggi hanno tutti opportunità di studiare, e dovrebbero farlo. Solo con lo studio si può essere veramente liberi, è l'ignoranza che causa (indirettamente) i mali del mondo, ed in un Paese in cui vigono le elezioni a suffragio universale l'ignoranza è una colpa, perché chi è ignorante con le sue scelte influenza la vita di tutti.
Il_Grigio
17-02-2007, 20:40
Aver letti molti libri non è indice di cultura (dipende dalla qualità), ma non averne letti è quasi sicuramente indice di ignoranza (ossia di non conoscenza).
Come si può conoscere la storia, la filosofia, la scienza, senza leggere libri? I documentarii hanno sicuramente degli aspetti positivi, ma a mio modo di vedere possono essere soltanto complementari alla lettura: infatti i documentarii hanno diversi svantaggi:
-il formato permette uno scarso vaglio critico del ricevente (il filmato è continuo, e non consente pause di riflessione);
-i documentarii sono prodotti "per tutti", e quindi non approfondiscono mai gli argomenti, ne consegue una trattazione superficiale e semplicistica degli argomenti.
Ovviamente non è necessario che le letture siano cartacee, ma solitamente su internet non si trovano testi che permettano di approfondire gli argomenti (ci sono eccezioni, ovviamente).
Poi ovviamente la cultura si può ottenere anche in altri modi, ma per ottenere le conoscenze con l'esperienza, ci vuole molto piú tempo (ammesso che sia possibile). Per formare le conoscenze della piú basilare fisica sui moti dei corpi ci sono voluti secoli, un libro permette di ottenerla in pochi giorni. Inoltre leggere libri serve anche per confrontarsi cólle idee altrui, cosa che talvolta può far cadere come castelli di carta quelle che prima si consideravano incontestabili certezze.
Per quanto riguarda la cultura ed i romanzi, i romanzi possono trasmettere cultura, dipende dal romanzo. Leggere I fratelli Karamazov di Dostoevskij sicuramente trasmette cultura, leggere un romanzo della serie harmony penso proprio di no (anche se perlomeno può aiutare a esprimersi meglio, che è meglio di niente).
Sono numerosi i motivi che distolgono le persone dalla lettura, in alcuni casi anche comprensibili, capisco che l'operaio tornato a casa dopo otto ore di duro lavoro abbia voglia di scollegare la mente e svagarsi in modo riposante, ma i giovani oggi hanno tutti opportunità di studiare, e dovrebbero farlo.
ben detto :mano:
se avessi previsto un intervento come questo avrei di certo risparmiato argomenti nel mio :D
Solo con lo studio si può essere veramente liberi, è l'ignoranza che causa (indirettamente) i mali del mondo, ed in un Paese in cui vigono le elezioni a suffragio universale l'ignoranza è una colpa, perché chi è ignorante con le sue scelte influenza la vita di tutti.
e questo cos'è? intellettualismo etico? :asd:
:yeah:
blamecanada
18-02-2007, 09:23
e questo cos'è? intellettualismo etico? :asd:
:yeah:
In una forma debole...
...escludendo i libri scolastici, che tutti in maniera più o meno approfondita abbiamo letto e studiato (e sui quali ognuno si è costruito una parte della propria cultura), cos'altro rimane? ok, per un saggio ve la concedo perché approfondisce un argomento e quindi serve ad accrescere le proprie conoscenze riguardo quello specifico argomento. Ma prendiamo altri libri, che ne so, i malavoglia o i promessi sposi: una volta che li ho letti, cos'ho in più dentro di me? che conosco le due storie. Ma a questo punto io posso preferire ascoltare una canzone che parla di un fantomatico william kidd, tanto pur sempre storia inventata è, solo che se leggo il libro a quanto pare sono colto, mentre se ascolto la canzone no, giusto?
..per quanto riguarda la capacità di scrivere, secondo me leggere un libro contribuisce tanto quanto un articolo scritto bene riguardante un qualsiasi argomento. Anzi, un articolo può essere migliore perché spesso contiene termini specifici riguardo l'argomento trattato, e il linguaggio può essere più attuale. Non mi direte che la divina commedia insegna a scrivere bene l'italiano?
...escludendo i libri scolastici, che tutti in maniera più o meno approfondita abbiamo letto e studiato (e sui quali ognuno si è costruito una parte della propria cultura), cos'altro rimane? ok, per un saggio ve la concedo perché approfondisce un argomento e quindi serve ad accrescere le proprie conoscenze riguardo quello specifico argomento. Ma prendiamo altri libri, che ne so, i malavoglia o i promessi sposi: una volta che li ho letti, cos'ho in più dentro di me? che conosco le due storie. Ma a questo punto io posso preferire ascoltare una canzone che parla di un fantomatico william kidd, tanto pur sempre storia inventata è, solo che se leggo il libro a quanto pare sono colto, mentre se ascolto la canzone no, giusto?
..per quanto riguarda la capacità di scrivere, secondo me leggere un libro contribuisce tanto quanto un articolo scritto bene riguardante un qualsiasi argomento. Anzi, un articolo può essere migliore perché spesso contiene termini specifici riguardo l'argomento trattato, e il linguaggio può essere più attuale. Non mi direte che la divina commedia insegna a scrivere bene l'italiano?
condivido : considerando che medie e superiori le fanno tutti , come mai ci sono ancora oggi persone che non sanno parlare correttamente l'italiano , o che sono comunque ignoranti nei confronti della vita in generale .... ?
E' solo che da sempre , quelli che si vantano di leggere molti libri pensano di avere qualcosa in più degli altri , e sicuramente è così per chi ha aperto il thread , visto come lo ha impostato :rolleyes:
Io ritengo che se hai un bel conto in banca , una bella moglie , una bella macchina ed una bella casa , hai qualcosa in più degli altri :p
...già, io avevo un'amica che leggeva tanti libri del tipo promessi sposi, ecc ecc...e se si entrava sull'argomento cultura si credeva chissà chi rispetto a me...poi la vedevi che ascoltava i blue e robbie williams :asd: poi per carità, se a uno piace leggere condivido il fatto che il libro rimarrà sempre la migliore cosa, così come per me è un cd originale: toccarlo, vederlo, tenerlo con cura, sfogliare il booklet, annusarlo (si, annusarlo :p )...sono sensazioni uniche, specie se si ha faticato molto per riuscire ad averlo.....ma da qua al sentirsi culturalmente superiori perché si leggono tanti libri, mi dispiace, di acqua sotto i ponti ne corre davvero tanta...
DarkWolf
18-02-2007, 15:55
Interessante vedere che alcuni si permettono di dare dell'ignorante a coloro che possiedono "pochi" libri in casa!
Io di libri in casa ne ho davvero pochissimi!
Ho iniziato a lavorare a 14 anni cambiando decine di lavori.....
Sono capacissimo di fare praticamente di tutto e negli ultimi anni sono entrato nel campo dell'informatica superando di gran lunga molti conoscenti i quali pur essendo laureati in una qualche materia informatica vengono sempre a chiedere consigli a me sul da farsi!
Forse bisognerebbe accettare il concetto che tutti (nessuno escluso) siamo comunque ignoranti! chi più chi meno in forma e argomenti diversi!
Vi ricordo che pur avendo decine di lauree e migliaia di tonnellate di libri avrete sempre bisogno del meccanico per riparare la macchina, dell'idraulico per riparare le tubature delle vostre immense ville, etc etc...
Forse invece di dare dell'ignorante ai non possessori di diplomi e/o lauree bisognerebbe imparare a rispettare le persone a prescindere dal loro titolo di studio (e dal numero di libri posseduti) :O
PS a casa avrò si e no tre libri raccattati ai tempi in cui ero militare in quanto se in punizione l'unica cosa decente da fare per passare le giornate era la lettura. Nonostante ciò ho la coscienza di non sentirmi superiore ne inferiore a nessuno ed ho imparato (non leggendolo sui libri) a rispettare le persone a prescindere dal loro livello culturale, etnia, religione etc etc... :flower:
Il_Grigio
18-02-2007, 16:18
...escludendo i libri scolastici, che tutti in maniera più o meno approfondita abbiamo letto e studiato (e sui quali ognuno si è costruito una parte della propria cultura), cos'altro rimane? ok, per un saggio ve la concedo perché approfondisce un argomento e quindi serve ad accrescere le proprie conoscenze riguardo quello specifico argomento. Ma prendiamo altri libri, che ne so, i malavoglia o i promessi sposi: una volta che li ho letti, cos'ho in più dentro di me? che conosco le due storie.
Se tu avessi citato altri libri (che so, romanzi di fantascienza ad esempio) avrei potuto capire…ma ti sei andato a cercare proprio i promessi sposi, il cui principale intento è esattamente quello di descrivere particolari situazioni storiche e sociali nel modo più verosimile possibile… per non parlare dei malavoglia…:stordita:
È come se ti fossi risposto da solo: leggendo quei libri hai un quadro più o meno affidabile di un particolare momento storico e/o di particolari condizioni sociali…
e se questa non è cultura… :sofico:
A ciò si aggiunge il fatto che Verga e Manzoni sono due autori molto importanti per la letteratura italiana, quindi la loro lettura consente un approfondimento anche in questo campo…:)
Capisco il tuo risentimento verso queste opere (se le hai trattate a scuola con tutta probabilità le odierai :asd: ), ma voglio farti capire che hai fatto proprio l’esempio peggiore possibile per sostenere la sua posizione… :stordita: senza offesa… :ave:
a parte ciò, potrei darti ragione, riformulando come segue il mio pensiero:
la cultura non deriva in alcun modo dai libri, se si escludono:
-i testi scolastici
-i saggi e, in generale, tutti i testi che vogliano approfondire un argomento teorico
-i manuali e, in generale, tutti i testi che vogliano illustrare una particolare attività
-le biografie
-i romanzi che intendono descrivere un particolare periodo storico o condizione sociale
-i romanzi che intendono descrivere la condizione di un individuo (nei pensieri, nelle emozioni e nelle azioni) nel caso in cui questa risulti di qualche interesse
-i romanzi che, pur non essendo di qualche interesse in sé, comunque sono utili nel descrivere la personalità dei loro autori o delle condizioni in cui essi scrivevano/scrivono
hai perfettamente ragione: tutto ciò che rimane non fornisce un adeguato quantitativo di cultura :O
Ma a questo punto io posso preferire ascoltare una canzone che parla di un fantomatico william kidd, tanto pur sempre storia inventata è, solo che se leggo il libro a quanto pare sono colto, mentre se ascolto la canzone no, giusto?
E chi dice questo? Se possiedi canzoni “colte” in quantità, qualità e varietà tale da poter sostituire tutto il contenuto di tutti i libri, allora puoi fari una cultura con quelle. :O
Intendiamoci, la cultura musicale è una proprietà di grandissimo valore, ma per forza di cose ha delle tematiche limitate. :boh:
e, generalmente, richiede uno sforzo ed un esercizio molto minore rispetto alla lettura :stordita:
..per quanto riguarda la capacità di scrivere, secondo me leggere un libro contribuisce tanto quanto un articolo scritto bene riguardante un qualsiasi argomento. Anzi, un articolo può essere migliore perché spesso contiene termini specifici riguardo l'argomento trattato, e il linguaggio può essere più attuale. Non mi direte che la divina commedia insegna a scrivere bene l'italiano?
Ti informo che esistono anche libri moderni, non è necessario retrocedere di secoli per avere una buona lettura. :D Da ciò deriva anche il fatto che linguaggio degli articoli non è più attuale di quello di un libro moderno.:)
In ogni caso, ti faccio notare che, per acquisire padronanza nella lingua, un libro è molto più utile di un articolo.
I motivi che mi vengono in mente sono due e sono abbastanza ovvi:
1) un libro è più lungo di un articolo. :D una lettura più lunga (e complessa) costituisce un esercizio maggiore per le conoscenze linguistiche del lettore. Anche la lettura tanti articoli non può sostituire un libro: il lettore abituato a leggere solo articoli riuscirà a concentrarsi solo per tempo limitato, balzando da un tema al successivo senza aspettarsi connessioni logiche.
2)a parità di contenuti, l’articolo è enormemente più sintetico. Le descrizioni (se presenti) sono stringate, le idee sono espresse con rapidità (spesso con superficialità) e anche le questioni di maggior rilievo sono liquidate in poche righe. Ciò è utile per ottenere informazioni in modo rapido, ma dannoso se si vuole migliorare le proprie capacità espositive.
Il_Grigio
18-02-2007, 16:27
DarkWolf, ti chiedo umilmente di non equivocare... :(
qualunque utente che ha scritto finora si è ben guardato dal dare dell'ignorante a chi ha pochi libri. sarebe stato sciocco farlo, nonchè decisamente offensivo.
quanto si voleva esprimere è invece che, per possedere una cultura vasta, la lettura di testi è necessaria, mentre non è vero l'inverso.
ovvero:
un uomo (veramente) colto ha per forza letto dei libri
un uomo che ha letto dei libri non necessariamente è colto
penso di parlere a nomi di tutti dicendo che qui nessuno intende recare offesa a chi non possiede dei libri in casa. :(
DarkWolf
18-02-2007, 16:36
Tranquillo non mi offendo mica!
Ma rileggendo parecchi post in questa discussione pur non insinuando in modo diretto che non possedere tot libri è indice di ignoranza, si evince comunque dai modi usati questo pensiero! Non da tutti comunque, per carità :)
Solo per fare un piccolo esempio!
Originariamente inviato da blamecanada
Solo con lo studio si può essere veramente liberi, è l'ignoranza che causa (indirettamente) i mali del mondo, ed in un Paese in cui vigono le elezioni a suffragio universale l'ignoranza è una colpa, perché chi è ignorante con le sue scelte influenza la vita di tutti.
Mi sembra di leggere un proclama berlusconiano! Del tipo... io c'è lo lungo gli altri sono dei çòglìònì!
Ho conosciuto persone (mio nonno per esempio) con la terza elementare e nonostante ciò sono state delle favolose persone! Se mio nonno è stato un male per questo mondo allora mi chiedo: "dov'è il bene?"
Mi sembra tanto una sorta di discriminazione intellettuale :sob:
E ti prego di perdonare questa mia affermazione ma
Ho sempre odiato qualsiasi forma di razzismo/discriminazione :(
Se tu avessi citato altri libri (che so, romanzi di fantascienza ad esempio) avrei potuto capire…ma ti sei andato a cercare proprio i promessi sposi, il cui principale intento è esattamente quello di descrivere particolari situazioni storiche e sociali nel modo più verosimile possibile… per non parlare dei malavoglia…:stordita:
È come se ti fossi risposto da solo: leggendo quei libri hai un quadro più o meno affidabile di un particolare momento storico e/o di particolari condizioni sociali…
e se questa non è cultura… :sofico:
A ciò si aggiunge il fatto che Verga e Manzoni sono due autori molto importanti per la letteratura italiana, quindi la loro lettura consente un approfondimento anche in questo campo…:)
Capisco il tuo risentimento verso queste opere (se le hai trattate a scuola con tutta probabilità le odierai :asd: ), ma voglio farti capire che hai fatto proprio l’esempio peggiore possibile per sostenere la sua posizione… :stordita: senza offesa… :ave:
...se voglio conoscere la storia prendo un saggio o un libro di storia....ok, ho preso due esempi non molto validi :p , però sostituiscili con, ad esempio, il mastino dei baskerville di conan doyle (che pure mi era piaciuto, e tanto anche :stordita: ), adesso funziona no? che cultura ricavi da un libro così? nessuna, solo il fatto che lo conosci e sei in grando di farne un riassunto...lo leggi per divertimento...
a parte ciò, potrei darti ragione, riformulando come segue il mio pensiero:
la cultura non deriva in alcun modo dai libri, se si escludono:
-i testi scolastici
-i saggi e, in generale, tutti i testi che vogliano approfondire un argomento teorico
-i manuali e, in generale, tutti i testi che vogliano illustrare una particolare attività
-le biografie
-i romanzi che intendono descrivere un particolare periodo storico o condizione sociale
-i romanzi che intendono descrivere la condizione di un individuo (nei pensieri, nelle emozioni e nelle azioni) nel caso in cui questa risulti di qualche interesse
-i romanzi che, pur non essendo di qualche interesse in sé, comunque sono utili nel descrivere la personalità dei loro autori o delle condizioni in cui essi scrivevano/scrivono
hai perfettamente ragione: tutto ciò che rimane non fornisce un adeguato quantitativo di cultura :O
...era troppo lungo elencare tutto, comunque intendevo questo più o meno...comunque non credo che una persona legga 1000 libri tra manuali tecnici, biografie, eventi storici, ecc ecc ;) buona parte dei 1000 libri sarà composta da libri letti per divertimento (cosa più che giusta, la cosa sbagliata è credere di essere colti leggendo questi)
E chi dice questo? Se possiedi canzoni “colte” in quantità, qualità e varietà tale da poter sostituire tutto il contenuto di tutti i libri, allora puoi fari una cultura con quelle. :O
Intendiamoci, la cultura musicale è una proprietà di grandissimo valore, ma per forza di cose ha delle tematiche limitate. :boh:
e, generalmente, richiede uno sforzo ed un esercizio molto minore rispetto alla lettura :stordita:
...il paragone con la canzone era per far capire che tra un romanzo qualsiasi e una canzone (intendiamoci, musica seria, no britney spears e baggianate varie) non cambia nulla a livello culturale. comunque esistono canzoni il cui ascolto richiede un certo impegno, che possono trasmettere molto più di un libro sia sul piano emotivo che umano (certo non quelle che vedi su mtv ;) ) e comunque, la cultura musicale fa parte della cultura (finno a prova contraria)
...per quanto riguarda l'ultima parte, ti posso anche dare ragione, tuttavia rimango della mia opinione che leggere anche articoli vari (ben fatti) consenta di avere delle capacità di scrittura più che adeguate (certo, per scrivere un libro non sarebbero sufficienti ;) ). Non per niente, io di libri ne ho letti pochi, eppure ho letto tante altre cose, e anche nei vati temi/saggi brevi ecc ecc non ho mai avuto problemi di forma (semmai di idee mancanti :stordita:, ma non avendo interessi umanistici non è un grade problema). Direi piuttosto che chi non sa scrivere è chi ha letto poco in generale in vita sua...
blamecanada
18-02-2007, 17:00
...escludendo i libri scolastici, che tutti in maniera più o meno approfondita abbiamo letto e studiato (e sui quali ognuno si è costruito una parte della propria cultura), cos'altro rimane?
ok, per un saggio ve la concedo perché approfondisce un argomento e quindi serve ad accrescere le proprie conoscenze riguardo quello specifico argomento.Ma prendiamo altri libri, che ne so, i malavoglia o i promessi sposi: una volta che li ho letti, cos'ho in più dentro di me? che conosco le due storie.
I malavoglia permettono di conoscere la realtà siciliana di fine Ottocento, i promessi sposi oltre ad essere la base dell'italiano moderno, rappresentano in modo storicamente ineccepibile la realtà italiana del Seicento, non sono solo due narrazioni. Poi non è detto che debbano piacere, nel modo piú assoluto.
Ma a questo punto io posso preferire ascoltare una canzone che parla di un fantomatico william kidd, tanto pur sempre storia inventata è, solo che se leggo il libro a quanto pare sono colto, mentre se ascolto la canzone no, giusto?
No, questa è una conclusione che hai tratto tu in modo assolutamente arbitrario. Io personalmente preferisco la musica alla lettura.
per quanto riguarda la capacità di scrivere, secondo me leggere un libro contribuisce tanto quanto un articolo scritto bene riguardante un qualsiasi argomento.
Io comprendevo anche gli articoli, ed in genere tutto il materiale scritto. In fondo gli articoli specialistici non sono altro che dei brevi saggi. La qualità degli articoli dei quotidiani purtroppo lascia molto a desiderare, il giornalismo italiano a parte qualche rara eccezione fa davvero schifo.
condivido : considerando che medie e superiori le fanno tutti , come mai ci sono ancora oggi persone che non sanno parlare correttamente l'italiano , o che sono comunque ignoranti nei confronti della vita in generale .... ?
Perché ultimamente la scuola italiana per motivi di bilancio è stata resa sempre piú semplice... Una volta chi usciva dalle superiori sapeva scrivere decentemente in italiano, oggigiorno c'è gente che esce anche dal liceo classico e non sa quando va messa l'acca, scrive "un'uomo", "se io avrei", ed altre aberrazioni, gente che non sa spiegarsi comprensibilmente in italiano...
..già, io avevo un'amica che leggeva tanti libri del tipo promessi sposi, ecc ecc...e se si entrava sull'argomento cultura si credeva chissà chi rispetto a me...poi la vedevi che ascoltava i blue e robbie williams
È abbastanza stupido dividere le persone in "colte" e "ignoranti", poiché la cultura ha mille sfacettature, ed è sicuramente impossibile sapere tutto. L'importante è avere una buona cultura generale, e soprattutto avere una mente aperta alla comprensione delle idee altrui ed a conoscere nuove cose.
Comunque titolo di studio non vuol dire niente: ci sono persone laureate ma ignoranti e persone non laureate che sanno molte cose.
Forse bisognerebbe accettare il concetto che tutti (nessuno escluso) siamo comunque ignoranti! chi più chi meno in forma e argomenti diversi!
Nessuna persona intelligente sosterrebbe il contrario.
dell'idraulico per riparare le tubature delle vostre immense ville, etc etc...
Non mi pare che la cultura sia una cosa redditizia, se lo fosse sono sicuro che tutti non farebbero altro che studiare, visto che nella nostra società sembra che l'unico scopo sia accumulare denaro (con tutte le conseguenze del caso).
I malavoglia permettono di conoscere la realtà siciliana di fine Ottocento, i promessi sposi oltre ad essere la base dell'italiano moderno, rappresentano in modo storicamente ineccepibile la realtà italiana del Seicento, non sono solo due narrazioni. Poi non è detto che debbano piacere, nel modo piú assoluto.
...infatti ho ammesso di avere usato un esempio non proprio idoneo...comunque per conoscere bene la storia, meglio un libro di storia...
No, questa è una conclusione che hai tratto tu in modo assolutamente arbitrario. Io personalmente preferisco la musica alla lettura.
...non era una conclusione, era una domanda (visto che per tanta gente sembra pensarla così)
Io comprendevo anche gli articoli, ed in genere tutto il materiale scritto. In fondo gli articoli specialistici non sono altro che dei brevi saggi. La qualità degli articoli dei quotidiani purtroppo lascia molto a desiderare, il giornalismo italiano a parte qualche rara eccezione fa davvero schifo.
...allora siamo più o meno d'accordo :mano:
È abbastanza stupido dividere le persone in "colte" e "ignoranti", poiché la cultura ha mille sfacettature, ed è sicuramente impossibile sapere tutto. L'importante è avere una buona cultura generale, e soprattutto avere una mente aperta alla comprensione delle idee altrui ed a conoscere nuove cose.
Comunque titolo di studio non vuol dire niente: ci sono persone laureate ma ignoranti e persone non laureate che sanno molte cose.
...infatti tutti siamo ignoranti e colti in modi diversi...volevo sottolineare il fatto che troppa gente si sente culturalmente "superiore" e denigra gli altri...io non ho mai dato dell'ignorante a nessuno poichè so per certo che c'è sempre chi sa più di me...
DarkWolf
18-02-2007, 17:15
Nessuna persona intelligente sosterrebbe il contrario. Avrei voluto credere anch'io fosse così! Ma grazie alla lettura di questo 3d ho capito di essere in errore! Non mi pare che la cultura sia una cosa redditizia, se lo fosse sono sicuro che tutti non farebbero altro che studiare, visto che nella nostra società sembra che l'unico scopo sia accumulare denaro (con tutte le conseguenze del caso). Era un esempio in modo da far capire appunto che così come l'operaio comune (il quale probabilmente non avrà le tonnellate di libri) potrà essere si ignorante in: astronomia; ingegneria elettronica; medicina etc etc...
ma allo stesso tempo l'astronomo, il medico e l'ingegnere probabilmente saranno del tutto ignoranti in merito meccanica, idraulica, edilizia etc etc... :)
È abbastanza stupido dividere le persone in "colte" e "ignoranti", poiché la cultura ha mille sfacettature, ed è sicuramente impossibile sapere tutto. L'importante è avere una buona cultura generale, e soprattutto avere una mente aperta alla comprensione delle idee altrui ed a conoscere nuove cose.
Comunque titolo di studio non vuol dire niente: ci sono persone laureate ma ignoranti e persone non laureate che sanno molte cose.
* Sono pienamente d'accordo! :) ...infatti tutti siamo ignoranti e colti in modi diversi...volevo sottolineare il fatto che troppa gente si sente culturalmente "superiore" e denigra gli altri...io non ho mai dato dell'ignorante a nessuno poichè so per certo che c'è sempre chi sa più di me... * Come sopra :D
blamecanada
18-02-2007, 17:35
E chi dice questo? Se possiedi canzoni “colte” in quantità, qualità e varietà tale da poter sostituire tutto il contenuto di tutti i libri, allora puoi fari una cultura con quelle. :O
Intendiamoci, la cultura musicale è una proprietà di grandissimo valore, ma per forza di cose ha delle tematiche limitate. :boh:
Secondo me il discorso è proprio sbagliato.
La musica è cultura, ma di certo non si può imparare la storia, la filosofia o la scienza ascoltando musica. Magari fosse cosí semplice.
Mi sembra di leggere un proclama berlusconiano!
:eek: :muro: :muro: :muro: Ti dovrei denunciare per diffamazione.
Ho conosciuto persone (mio nonno per esempio) con la terza elementare e nonostante ciò sono state delle favolose persone! Se mio nonno è stato un male per questo mondo allora mi chiedo: "dov'è il bene?"
Premettiamo una cosa: io non ho mai detto di essere particolarmente colto, (come ho già detto reputo stupido distinguere le persone in "colte" e "ignoranti").
Tuo nonno è nato in un'epoca in cui lo studio era un privilegio per pochi, in cui le persone comuni dovevano lavorare dodici ore al giorno, tuo nonno non ha certo colpe, come non ne hanno i miei (la mia nonna paterna era addirittura analfabeta). Essere ignoranti non significa essere "cattivi", il problema è che se si è ignoranti non si può scegliere consapevolmente. Se non so niente di economia, come posso giudicare i provvedimenti del governo, come posso sapere se essi sono utili oppure sono a vantaggio di poche persone? La cultura e la consapevolezza sono l'unico modo per essere liberi. È l'unico modo per emanciparsi dalle prevaricazioni e dagli abusi che chi ha il potere vorrebbe perpetrare.
...se voglio conoscere la storia prendo un saggio o un libro di storia..
Non vedo la necessità di porre muri tra i vari generi. leggere I malavoglia è un ottimo metodo per capire come fosse la vita delle persone comuni in quell'epoca. Come lo dovrebbe essere Simplicissimus di Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen (non gliel'ho dato io il nome), esso narra la storia di un popolano tedesco che vive durante la guerra dei trent'anni, i suoi pensieri nei confronti di una guerra decisa dalle alte sfere, una guerra della quale non riesce a capire il senso e dinnanzi alla quale è completamente impotente. Non è una storia vera, ma penso che libri del genere pur essendo finzioni possa essere utile a capire, pur trattandosi di finzione. Stessa cosa può dirsi per altri romanzi, che pur trattando magari temi di fantasia fanno riflettere sul reale.
Secondo me il discorso è proprio sbagliato.
La musica è cultura, ma di certo non si può imparare la storia, la filosofia o la scienza ascoltando musica. Magari fosse cosí semplice.
...infatti non ho mai detto questo...io sostenevo che ascoltare una canzone e leggere un romanzo (il cui unico scopo è l'intrattenimento) dal p.d.v culturale è la stessa cosa...
DarkWolf
18-02-2007, 17:48
:eek: :muro: :muro: :muro: Ti dovrei denunciare per diffamazione.. Ma non fu lui a dare del çògIòné a mezza italia me compreso? :rolleyes: (sorry più di mezza Italia) :D
Premettiamo una cosa: io non ho mai detto di essere particolarmente colto, (come ho già detto reputo stupido distinguere le persone in "colte" e "ignoranti").
Tuo nonno è nato in un'epoca in cui lo studio era un privilegio per pochi, in cui le persone comuni dovevano lavorare dodici ore al giorno, tuo nonno non ha certo colpe, come non ne hanno i miei (la mia nonna paterna era addirittura analfabeta). Essere ignoranti non significa essere "cattivi", il problema è che se si è ignoranti non si può scegliere consapevolmente. Se non so niente di economia, come posso giudicare i provvedimenti del governo, come posso sapere se essi sono utili oppure sono a vantaggio di poche persone? La cultura e la consapevolezza sono l'unico modo per essere liberi. È l'unico modo per emanciparsi dalle prevaricazioni e dagli abusi che chi ha il potere vorrebbe perpetrare. Allora usa toni diversi per definire i mali di questo mondo :O
E magari rileggiti il tuo post!
Anzi te lo quoto così ti risparmio la fatica di cercarlo!
Originariamente inviato da blamecanada
Solo con lo studio si può essere veramente liberi, è l'ignoranza che causa (indirettamente) i mali del mondo, ed in un Paese in cui vigono le elezioni a suffragio universale l'ignoranza è una colpa, perché chi è ignorante con le sue scelte influenza la vita di tutti :banned:
Voglio esprimermi senza peli sulla lingua, a costo di sembrare arrogante, supponente o altro...una persona che ha i mezzi e il tempo per leggere, e vi rinuncia volontariamente, fa secondo me un enorme torto a sè stesso, e rinuncia ad alcune possibilità di miglioramento che non sono accessibili atrimenti.
Quindi se la notizia è verosimile, è effettivamente uno spaccato bruttissimo di questo paese, per come la vedo io. Vuol dire che tante persone non conoscono la lettura come mezzo non solo di conoscenza, ma di svago, di "allenamento" mentale e linguistico, di confronto e di dialogo verso milioni di autori, pensieri, idee, luoghi diversi, che aiutano a sviluppare pensiero e personalità al pari delle esperienze vissute.
Non è questione di "cultura", non è questione di leggere solo saggi o romanzi che forniscano nuove informazioni storiche o di altre materie specifiche...anche il Mastino dei Baskerville va benissimo, come anche Harry Potter o quello che volete voi...ogni libro o articolo o saggio nel suo piccolo è un tassello in più nel mosaico più grande della nostro formazione, culturale e non. Il fatto stesso di essersi rapportati a un autore in più,di aver incontrato un modo di pensare o di raccontare o di scrivere diverso, un'idea, un'intuizione, un personaggio o una situazione, un passaggio logico, un accostamento di parole che a voi non sarebbe MAI venuto in mente altrimenti...tutto questo è una piccola conquista che non può far altro che rendervi più "completi" e "migiori", per come la vedo io.
Ed è un qualcosa che succede con tale forza SOLO tramite la lettura, che è un processo ATTIVO della nostra mente, al contrario di quello che può succedere con altre forme di comunicazione.
Quindi al di là della questione colto/ignorante (che comunque ha il suo peso: una persona che non legge rinuncia AUTOMATICAMENTE a sapere e capire determinate cose), io credo che discostarsi dalla lettura voglia dire rinunciare in parte a sviluppare le proprie potenzialità come essere intelligente :)
Ma non fu lui a dare del çògIòné a mezza italia me compreso? :rolleyes: (sorry più di mezza Italia) :D
secondo me a tutta italia, visto che tanto chiunque ci sia su faranno sempre gli interessi propri e non quelli della gente :rolleyes: (e parla uno che ha votato cdx)
blamecanada
18-02-2007, 17:57
Ma non fu lui a dare del çògIòné a mezza italia me compreso? :rolleyes: (sorry più di mezza Italia) :D
Allora usa toni diversi per definire i mali di questo mondo :O
E magari rileggiti il tuo post!
Anzi te lo quoto così ti risparmio la fatica di cercarlo!
:banned:
Ehm:
Sono numerosi i motivi che distolgono le persone dalla lettura, in alcuni casi anche comprensibili, capisco che l'operaio tornato a casa dopo otto ore di duro lavoro abbia voglia di scollegare la mente e svagarsi in modo riposante, ma i giovani oggi hanno tutti opportunità di studiare, e dovrebbero farlo. Solo con lo studio si può essere veramente liberi, è l'ignoranza che causa (indirettamente) i mali del mondo, ed in un Paese in cui vigono le elezioni a suffragio universale l'ignoranza è una colpa, perché chi è ignorante con le sue scelte influenza la vita di tutti.
Io ho detto che l'ignoranza è causa dei mali del mondo, non che le persone ignoranti sono cattive, è solo che non sapendo le cose non si può avere un'opinione e non si può scegliere consapevolmente, quindi non si è liberi.
DarkWolf
18-02-2007, 17:59
secondo me a tutta italia, visto che tanto chiunque ci sia su faranno sempre gli interessi propri e non quelli della gente :rolleyes: (e parla uno che ha votato cdx) Anche questo è vero :(
Voglio esprimermi senza peli sulla lingua, a costo di sembrare arrogante, supponente o altro...una persona che ha i mezzi e il tempo per leggere, e vi rinuncia volontariamente, fa secondo me un enorme torto a sè stesso
.... magari ha qualcos'altro da fare .......... ;)
DarkWolf
18-02-2007, 18:05
Io ho detto che l'ignoranza è causa dei mali del mondo, non che le persone ignoranti sono cattive, è solo che non sapendo le cose non si può avere un'opinione e non si può scegliere consapevolmente, quindi non si è liberi. Forse non ci siamo capiti! Tutti! Ripeto Tutti siamo ignoranti! In un modo o nell'altro :doh:
Io non sono ne diplomato ne laureato, avrò letto tre o quattro libri in vita mia ma sono e sarò sempre una persona libera in quanto "Io sono", "Io penso", "Io ragiono" e "Io scelgo". Non mi faccio influenzare dai tg, ne dalla politica ne dal vaticano! Vado avanti con le mie idee e scelgo liberamente come meglio vivere la mia vita!
Comunque il concetto stesso di libertà è molto relativo!
Il mio concetto di libertà è quello di vivere liberamente la mia vita senza ovviamente arrecare danno a nessuno! E per quanto la legge italiana e la società moderna limiti questa possibilità io continuerò ad andare avanti con i miei ideali e con i miei pensieri!
Edit grandi scienziati inventarono la bomba atomica! Non erano ignoranti secondo te?
Pensi che questo fu un bene per il mondo?
Vecchi contadini coltivavano la terrà dalla mattina alla sera, vivevano in pace e in salute,
non erano liberi secondo te? non era un bene questo tenore di vita?....
Questa scelta di vita che male poteva fare al mondo?
Non riesco a capire davvero cosa intendi dire :mbe:
.... magari ha qualcos'altro da fare .......... ;)
Infatti ho specificato "che ha il tempo".
Insomma se uno ha una quantità decente di tempo libero, e non riesce/vuole trovare MAI una mezz'ora per leggere un buon libro, sbaglia.
rekjasdsadsae3kkklnsadds
18-02-2007, 18:17
Ma i pdf e le letture tecniche e scientifiche su internet anche (soprattutto) in lingue diverse dall'italiano contano?
blamecanada
18-02-2007, 19:09
Forse non ci siamo capiti! Tutti! Ripeto Tutti siamo ignoranti! In un modo o nell'altro :doh:
Ho parlato prima di elezioni a suffragio universale: come si può giudicare le cose che non si conoscono? Come si può giudicare la politica economica del governo se non si sa niente di economia? (Giusto per fare un esempio)
È facile dire "io scelgo", ma se non so è probabile che io scelga male.
Ma i pdf e le letture tecniche e scientifiche su internet anche (soprattutto) in lingue diverse dall'italiano contano?
per arricchire la tua cultura contano sicuramente
Ho parlato prima di elezioni a suffragio universale: come si può giudicare le cose che non si conoscono? Come si può giudicare la politica economica del governo se non si sa niente di economia? (Giusto per fare un esempio)
È facile dire "io scelgo", ma se non so è probabile che io scelga male.
guarda messa così non dovrebbe votare quasi nessuno.....
blamecanada
18-02-2007, 19:18
guarda messa così non dovrebbe votare quasi nessuno.....
Ma tanto piú le persone sono informate, tanto meglio il Paese sarà governato, no?
condivido : considerando che medie e superiori le fanno tutti , come mai ci sono ancora oggi persone che non sanno parlare correttamente l'italiano , o che sono comunque ignoranti nei confronti della vita in generale .... ?
E' solo che da sempre , quelli che si vantano di leggere molti libri pensano di avere qualcosa in più degli altri , e sicuramente è così per chi ha aperto il thread , visto come lo ha impostato :rolleyes:
Io ritengo che se *hai* un bel conto in banca , una bella moglie , una bella macchina ed una bella casa , *hai* qualcosa in più degli altri :p
Vedi, KB08, è la differenza tra *avere* ed *essere*...la cultura non si compra, si conquista
...in teoria si, in pratica no perché, come ho detto prima, chiunque sia al potere fa solo i propri interessi...sia che si parli di csx che di cdx :(
DarkWolf
18-02-2007, 19:32
Ma tanto piú le persone sono informate, tanto meglio il Paese sarà governato, no? Ma da chi? Chi lo dovrebbe governare un paese come l'Italia? Mi dici il nome di un premier decente negli ultimi 50/100 anni? Uno per favore... solo uno! Chiunque abbia tanto potere in qualunque stato ha sempre fatto ben poco di buono! Ci vorrebbe Ghandi o Che Guevara (persone decisamente diverse ma con un comune denominatore ovvero il coraggio di andare contro tutto e tutti pur di seguire i loro principi, anche a costo della loro stessa vita)! Purtroppo gente come loro ce ne stanno ben poche in giro pertanto l'unico modo per far si che l'Italia venga davvero ben governata è far capire ai governi che ci siamo davvero rotti di come vanno le cose! Solo se tiriamo fuori le p@LLé (tutti noi italiani) forse le cose cambieranno!
...a me fanno ridere quelli che credono che il loro partito curi i propri interessi (come gli operai convinti che la sx stia dalla loro parte, oppure uno che conosco che ha nel berlusca l'idolo personale :asd: ) poveri illusi....sorry, ma nella politica italiana non ci credo (soprattutto perché parlano parlano, debiti debiti e poi loro sono i primi ad avere stipendi&pensioni da capogiro, sia cdx che csx, sono tutti uguali :rolleyes: )
la soluzione sarebbe....
format italia: :sofico:
blamecanada
18-02-2007, 19:43
Solo se tiriamo fuori le p@LLé (tutti noi italiani) forse le cose cambieranno!
Ma le persone credono che sia destinato a rimaner sempre cosí, per questo le cose non cambiano.
Ma siamo andati fuori tema, e forse stiamo soltanto discutendo sul niente.
L'argomento della discussione è che in Italia si legge poco.
Il_Grigio
18-02-2007, 19:46
...era troppo lungo elencare tutto, comunque intendevo questo più o meno...comunque non credo che una persona legga 1000 libri tra manuali tecnici, biografie, eventi storici, ecc ecc ;) buona parte dei 1000 libri sarà composta da libri letti per divertimento (cosa più che giusta, la cosa sbagliata è credere di essere colti leggendo questi)
ok, ma con tutte le eccezioni che ho fatto sopra, sai dirmi quanti libri rimangono? :p
praticamente la conclusione è che qualunque libro che non tratti alcun argomento in particolare e che non abbia valore letterario non produce cultura :p
da qui a dire che i libri non danno cultura ce ne manca parecchio...
personalmente penso che ogni testo (anche quelli scritti per il divertimento del lettore, perchè no?) contenga qualcosa che l'autore vuole trasmettere... ed è questo contenuto/riflessione/emozione/insegnamento che costituisce la componente culturale della lettura...
ad esempio, se leggo "il signore degli anelli" (:asd:)lo faccio per mio piacere personale, ma in realtà ciò che assimilo è un condensato di poemi epici, mitologie nordiche e morale cristiana... :asd:
e lo stesso era per i promessi sposi nel tempo in cui fu pubblicato...
certo i lettori di manzoni non erano tutti degli storici, anzi... erano semplicemente persone che si dilettavano nella lettura di romanzi e, facendolo, hanno potuto allargare la loro cultura.
perchè voler distinguere il divertimento dall'apprendimento?
...il paragone con la canzone era per far capire che tra un romanzo qualsiasi e una canzone (intendiamoci, musica seria, no britney spears e baggianate varie) non cambia nulla a livello culturale. comunque esistono canzoni il cui ascolto richiede un certo impegno, che possono trasmettere molto più di un libro sia sul piano emotivo che umano (certo non quelle che vedi su mtv ;) ) e comunque, la cultura musicale fa parte della cultura (finno a prova contraria)
il livello emotivo dipende dal libro, dalla canzone e dalla persona. sicuramente una canzone genera emozioni in modo più immediato, ma non mi sbilancerei nel dire che ne produce di più intense... è un commento troppo soggettivo, credo...:stordita:
a parte ciò, penso che un libro ed una canzone generino culture molto diverse. :mbe:
Nei suoi contenuti la musica non può allontanarsi da quella che sono la sensibilità e l’emotività dell'autore e degli ascoltatori. Quindi una cultura musicale potrà coinvolgere solo conoscenze “tecniche” (gli strumenti musicali, la vocalità dei diversi autori ecc) ed una serie di tematiche legate esclusivamente alle emozioni che i vari autori hanno voluto evocare.
Una cultura letteraria possiede entrambi questi aspetti, ma vi aggiunge una maggiore ampiezza di temi (per esempio in un romanzo possono trovar posto nozioni di chimica o di biologia) ed una trattazione decisamente più completa (più lunga) di un qualunque argomento.
in ogni caso penso che il paragone cultura musicale-cultura letteraria non abbia neppure motivo di esistere... sono due arti distinte e sarebbe riduttivo volerle soppesare sulla quantità di conoscenza che generano...:(
L'argomento della discussione è che in Italia si legge poco.
non è esatto ; sempre che sia valida la fonte , si leggono pochi libri , ma non che si legge poco in assoluto ; magari in casa uno ha 4 libri e 1000 riviste . :p
DarkWolf
18-02-2007, 19:55
Ma le persone credono che sia destinato a rimaner sempre cosí, per questo le cose non cambiano.
Ma siamo andati fuori tema, e forse stiamo soltanto discutendo sul niente.
L'argomento della discussione è che in Italia si legge poco. e queste sarebbero le persone libere in quanto acculturate? Io continuo a crederci!
Sarò un illuso ma sono convinto che gli italiani prima o poi agiranno!
In merito al "format Italia:" Io sono d'accordo! :cool:
In fondo... nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma! :sofico:
Ma tanto piú le persone sono informate, tanto meglio il Paese sarà governato, no?
non credo. alla fine chiunque vada al governo pensa principalmente al proprio interesse, ma questa è un'altra storia
comunque a forza di parlare di libri e complice la puntata di Lost mi è venuta voglia di rileggermi "Dal Big-Bang ai buchi neri" di S.Hawking :D
blamecanada
18-02-2007, 20:55
e queste sarebbero le persone libere in quanto acculturate? Io continuo a crederci!
Sarò un illuso ma sono convinto che gli italiani prima o poi agiranno!
Da soli no, hanno bisogno di un condottiero...
Eccomi! :D
non credo. alla fine chiunque vada al governo pensa principalmente al proprio interesse, ma questa è un'altra storia
Il problema è che sono gl'interessi economici delle grandi multinazionali a governare la totalità degli stati "democratici" (negli altri è il dittatore di turno).
DarkWolf
18-02-2007, 21:02
Da soli no, hanno bisogno di un condottiero...Eccomi! :D Non avrei mai pensato di dire che.. forse è meglio lasciare le cose come stanno :asd:
Non vedo la necessità di porre muri tra i vari generi.
Devo quotare perchè sono particolarmente d'accordo con questa opinione.
Io considererei il fatto che un saggio o il libro di storia fornisce delle nozioni, slegate dalle emozioni di chi, in quel determinato contesto, ha vissuto...un romanzo, quindi, può aiutare a fornire un aspetto che, altrimenti, non avremmo "sotto gli occhi"
Non riesco a capire questa lotta su quale tipologia di libro abbia una maggiore dignità culturale.
Allo stesso tempo non ha senso fare un paragone tra musica e letteratura, sono due campi totalmente diversi che, ognuno a modo loro, rientrano nel concetto di cultura.
Anche gli usi e i costumi di una determinata regione/nazione/area geografica fanno parte della cultura e pensare che, molte di loro, vengono tramandate oralmente o anche solo tramite la "consuetudine"
ziozetti
19-02-2007, 10:02
se anche quella notizia fosse vera , non puoi seguire i tuoi gusti o per tua opinione personale giudicare tutta l'Italia . E' una cosa troppo soggettiva , altro che triste ; ci si evolve .
Era normale avere tanti libri anni fa , ora ci sono altre cose ( internet - TV - Cellulari ) anzi siete voi che siete dei DINOSAURI :p
Ma che dinosauri, di grazia... evolversi significa consultare uno stradario online e stampare solo il quartiere di nostro interesse invece che portarsi appresso tutta l'ingestibile, immensa cartina.
Significa cercare su http://www.demauroparavia.it con quante "p" si scrive soprattutto invece di andare a scomodare Il Grande Dizionario della Lingua Italiana che da qualche anno ormai prende la polvere sulla mensola.
Voler sostituire la letteratura con televisione ed internet non significa evolversi, non sono cose collegate né collegabili.
marò io ho messo due mensole nuove perchè non ce ne stavano più... quest'ultimo mese ho letto poco per motivi di tempo, ma la settimana prima di andare al mare ho preso due libri da leggere in spiaggia, solo che li ho finiti entrambi prima di partire, allora al mare in spiaggia ne ho letti altri due... ma per me è la prassi!
in camera ho libri ovunque.... ho la cassettiera (quella classica con sette cassetti, alta pressapoco un metro e mezzo) piena all'orlo di libri (un cassetto solo non ne ha, quello con dentro le mie foto e cazzate varie...) le mensole piene di libri, il retro della scrivania pieno di libri, due mensolone di due metri di lunghezza piene di libri... mamma son pieno di libri! :D
EDIT
Ma lol ho visto ora che era una discussione del 2007 riuppata!!!
Senza Fili
22-09-2008, 12:44
ecchisene... poi libri... magari son tutti romanzi... cioè come ci si fa una cultura con i romanzi? lOl
magari uno ha 1000harmony a casa e si crede un acculturato :asd:
In effetti la quantità non fa testo...magari c'è chi ha 2000 libri, ma solo fantasy, harmony, e horror, e nemmeno uno a tema scientifico o storico.
io ho 15 libri a casa mia, di cui ne ho letti solo 5 :stordita:
a casa dei miei in camera ne avevo una trentina ma erano tutti testi universitari. :p
la verità è che il PC mi porta via il tempo per leggere... leggo solo la sera prima di dormire, 4 pagine.
la mia libreria è desolatamente vuota, se qualcuno ha dei libri da affittarmi a scopo estetico glieli prendo :sofico:
In effetti la quantità non fa testo...magari c'è chi ha 2000 libri, ma solo fantasy, harmony, e horror, e nemmeno uno a tema scientifico o storico.
quoto :O
bananarama
22-09-2008, 13:51
io ho ben 3 librerie piene zeppe di libri dentro casa... e non ne ho mai letto manco uno! :asd:
servono solo per fare scena! :asd:
Il dato mi pare quantomeno improbabile, :mbe: .
Comunque, io faccio parte della schiera di quelli che non hanno letto molto, eppure si ritengono decentemente acculturati. In vita mia (ho 21 anni) ho letto i vari libri scolastici (e continuo con quelli universitari) e al massimo 5 romanzi, di mia volontà.
Sono d'accordo soltanto con chi dice che chi legge molto (qualunque cosa) sa anche scrivere e parlare meglio, conosce più vocaboli, e sa creare frasi anche un attimino più elaborate; ma anche qui esistono controesempi: mia madre che legge moltissimo (media di un paio di libri al mese) si è recentemente cimentata a scrivere un libro e quando la aiutavo con il pc mi accorgevo che sistematicamente scriveva "perchè" (invece di "perché") "pò" al posto di "po'" e un inguardabile "blù" :eek: , mentre io che leggo solo su internet sapevo benissimo che quelli erano errori (e ai miei occhi anche discretamente gravi), anche se secondo lo stereotipo dovrei sbagliare in congiuntivi o scrivere con le "k", magari.
E volendo ancora parlare del discorso cultura, io leggo pochissimo (ripeto, parlo di libri) ma ritengo di agvere una discreta cultura (nei campi che mi interessano, ovviamente), mi madre invece legge moltissimo, ma per esempio si vede amici (:eek: ) o l'isola dei famosi (:cry: ), non legge mai un giornale (né vede un telegiornale) e crede in cose come l'oroscopo, cose che per me sono la sintesi dell'anticultura, :( .
io ho ben 3 librerie piene zeppe di libri dentro casa... e non ne ho mai letto manco uno! :asd:
servono solo per fare scena! :asd:
S'acchiappa parecchio con i libri? :D:D
io purtroppo ne ho abbastanza ma non ho spazio.quindi molti , letti e che non rileggo , son finiti in garage :cry:
C;',a;,z;,a
LilithSChild
22-09-2008, 14:04
S'acchiappa parecchio con i libri? :D:D
se tiri in testa a qualcuna un librone bello grosso si :asd:
io purtroppo ne ho abbastanza ma non ho spazio.quindi molti , letti e che non rileggo , son finiti in garage :cry:
C;',a;,z;,a
ma nnhai una parete libera? anche da meta altezza in su? che ci vuole ti fai una libreria^^
Maverick18
22-09-2008, 14:08
Sono uno che legge poco (per colpa di tv,videogiochi,fumetti) ma ho decisamente più di 10 libri e comunque ogni anno credo una decina di libri almeno li leggo.(di qualsiasi genere)
Ultimamente, libri universitari a parte, mi son letto due libri scientifici (Buchi neri di Hawking, 5 Equazioni che hanno cambiato la storia, e attualmente mi sto leggendo un romanzo di Ken Follet) Sto cercando col passare del tempo di leggere più libri che posso e farmi una piccola biblioteca. Avendo fatto anni fa l'Itis, mi rendo conto di avere una cultura generale povera e quindi cerco di migliorarmi.
meno di 10 libri non mi sembra molto verosimile, cmq, per risolvere il problema dello spazio (e anche per risparmiare, son genovese :D ), la maggior parte dei libri li prendo in biblioteca.
ma nnhai una parete libera? anche da meta altezza in su? che ci vuole ti fai una libreria^^
non ho spazi liberi purtroppo... ho solo una piccola libreria ormai stracolma :D
Ciajamna
bananarama
22-09-2008, 14:18
S'acchiappa parecchio con i libri? :D:D
se te li vendi tutti e col ricavato ti compri il porsche si!!! :D
Maverick18
22-09-2008, 14:22
meno di 10 libri non mi sembra molto verosimile, cmq, per risolvere il problema dello spazio (e anche per risparmiare, son genovese :D ), la maggior parte dei libri li prendo in biblioteca.
Utilissime le biblioteche ma spesso quando prendo libri in prestito non li leggo, preferisco comprarli e leggerli quando voglio.
Mah, io ne ho una cinquantina... esclusi quelli di scuola e dell'università (ed esclusi i fumetti di dylan dog). Però è vero, a casa mia a parte me nessuno legge molto, quindi non ce ne sarebbero per niente se non ci fossi io a leggerli. :D
Però c'è skysport! :D
io ne ho una valanga, i miei manco uno....
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