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View Full Version : Scaroni: "Gas, una rete europea" e "Niente liberalizzazioni"


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06-02-2007, 15:14
Scaroni: "Gas, una rete europea"

"Niente liberalizzazioni"

Paolo Scaroni, amministratore delegato dell'Eni: i Paesi europei si devono alleare per gli acquisti del gas

Una rete pan-europea per il trasporto del gas». E’ questa la proposta che Paolo Scaroni, amministratore delegato dell’Eni, sottopone al convegno Italia-Usa sull’energia organizzato dall’Aspen Institute nella sede della nostra ambasciata a Washington. Durante una pausa dei lavori è proprio Scaroni a spiegare i dettagli.

Dal tavolo del convegno dell’Aspen ha lanciato l’allarme sul rischio che l’Europa vada incontro ad una carenza di forniture di gas. Quali i rimedi per riuscire a prevenirla?

«Innanzitutto la liberalizzazione funziona quando i fornitori possono competere mentre se i fornitori si trovano fuori del mercato liberalizzato come nel caso di Gazprom e di Sonatrach ogni tentativo di indebolire gli attuali operatori poterà a prezzi più alti e a minori investimenti. In secondo luogo bisogna costruire delle infrastrutture per il trasporto del gas liquefatto, convertendo il nostro mercato regionale in un mercato globale. In tale cornice serve una rete di trasporto del gas pan-europea».

A chi spetta realizzarla?

«Spetta anzitutto all’Unione Europea ma anche ai governi e alle compagnie integrate. La mia opinione è che la rete elettrica europea e quella del gas devono integrarsi. Dobbiamo avere un network del gas che crei l’interconnessone fra i vari Paesi europei in maniera che ad esempio la Spagna possa servire, in caso di necessità, il mercato italiano. Questo significa creare una maggiore sicurezza per l’approvvigionamento energetico dei singoli Paesi. Il primo passo in questa direzione non può che essere preso dall’Unione Europea».

Significa ripetere in Europa in modello americano di un vettore di trasporto comune?

«Certo, bisogna dare vita ad un’unica società europea del gas, unificando le grandi compagnie ora esistenti, inclusa l’Eni. Penso soprattutto all’Europa continentale. La Gran Bretagna infatti è un mondo a parte perché produce il 90 per cento del gas che consuma. Creare una rete integrata significa aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento. I modelli di scorporo a freddo, di cui sento parlare, non hanno molto senso».

La realizzazione di una rete pan-europea potrebbe ridurre la nostra dipendenza da Algeria o Russia?

«Potrebbe ridurre il rischio di carenza di forniture ma non avrà effetti sulla dipendenza dell’Europa dall’Algeria e soprattutto dalla Russia. Gazprom è destinata a rimanere il pilastro della sicurezza energetica in Europa per i prossimi decenni. La politica estera di ogni Paese europeo e dell’Ue deve tendere a creare legami più solidi con la Russia».

E la liberalizzazione del mercato interno europeo?

«Frammentando gli acquirenti la liberalizzazione in Europa assegnerebbe ai fornitori ancor più potere di quello che già hanno, favorendo l’aumento e non la diminuzione dei prezzi. Insomma, se al posto dell’Eni vi fossero dieci compagnie la Russia farebbe prezzi all’Italia più alti, non certo più bassi».

Il ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, suggerisce la creazione di un consorzio di acquisto fra tutti i Paesi europei consumatori di petrolio e gas, sul modello di quanto hanno fatto i Paesi produttori di greggio dando via all’Opec . E’ d’accordo?

«Bersani suggerisce di dare vita ad un coordinamento ed è a mio avviso una cosa logica e opportuna. Non ha molto senso che fuori dalla porta dell’ufficio della Gazprom a Mosca vi sia un lunga fila di clienti europei quando, negoziando assieme, potrebbero avere una forza assai maggiore rappresentando un mercato di oltre 480 milioni di utenti».

Perché nel suo intervento ha fatto riferimento al nucleare?

«Penalizzare il carbone pulito o l’energia nucleare in un momento di carenza di forniture di gas significa rendere più difficile il raggiungimento della sicurezza energetica».

Paul Simons, braccio destro del Segretario di Stato Condoleezza Rice sull’energia internazionale, ha sfruttato questo incontro Italia-Usa per chiedere di non sottoscrivere nuovi accordi energetici con l’Iran in questo momento di tensione internazionale. E’ un messaggio che raccoglierete?
«Sono qui a Washington anche per discutere di Iran. L’Eni è presente da tempo in Iran e ritiene importanti gli accordi che garantiscono profitti. Nel quadro delle scelte politiche del governo italiano, perché siamo una azienda italiana».

LINK:http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200702articoli/17600girata.asp

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06-02-2007, 15:31
Tutti felici e contenti, insomma, meglio così allora :)

coldd
06-02-2007, 15:52
società europea del gas -> prezzi uguali per tutti?

Tefnut
06-02-2007, 16:54
a parer mio l'eni ha paura di perdere il suo monopolio e mette maniavanti

bjt2
06-02-2007, 16:59
Io non ho capito come una liberalizzazione non possa portare a prezzi piùbassi... :what: Se gli operatori europei fossero in concorrenza, per fare prezzi più bassi, dovrebbero spuntare condizioni favorevoli agli agenti "extraeuropei"... Ossia comprerebbero il gas da chi lo vende di meno, per poi poterlo vendere al meno possibile... E la rete panaeuropea eliminerebbe i vincoli di fornitura (potremmo prenderlo dalla Russia o dall'Algeria a seconda di chi ci fa il prezzo più basso)... Senza liberalizzazione le compagnie potranno ancora prendere il gas al prezzo più basso (perchè la rete panaeuropea non farà avere quasi differenza tra prendere il gas da l'uno o l'altro), ma potranno venderlo al prezzo che vogliono... Mmmhhh... Mi puzza di cartello... :mad:

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06-02-2007, 17:08
Io non ho capito come una liberalizzazione non possa portare a prezzi piùbassi... :what: Se gli operatori europei fossero in concorrenza, per fare prezzi più bassi, dovrebbero spuntare condizioni favorevoli agli agenti "extraeuropei"... Ossia comprerebbero il gas da chi lo vende di meno, per poi poterlo vendere al meno possibile... E la rete panaeuropea eliminerebbe i vincoli di fornitura (potremmo prenderlo dalla Russia o dall'Algeria a seconda di chi ci fa il prezzo più basso)... Senza liberalizzazione le compagnie potranno ancora prendere il gas al prezzo più basso (perchè la rete panaeuropea non farà avere quasi differenza tra prendere il gas da l'uno o l'altro), ma potranno venderlo al prezzo che vogliono... Mmmhhh... Mi puzza di cartello... :mad:
Siamo sicuri?? :eek:

bjt2
07-02-2007, 09:43
Siamo sicuri?? :eek:

Di cosa? :what: La rete panaeuropea dovrebbe poter portare il gas in tutta europa indipendentemente da chi lo fornsice. Questo significa che possiamo (le compagnie petrolifere, non noi... :rolleyes: ) comprarlo da chi ci fa il prezzo più basso... Quindi, a meno che le aziende extraeuropee non facciano cartello, le nostre compagnie dovrebbero spuntare il prezzo più basso. Ma se non si liberalizza il mercato, questo prezzo più basso si tramuterà solo in un maggiore guadagno delle compagnie petrolifere europee, perchè potranno fare il prezzo che vogliono...

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07-02-2007, 14:37
Di cosa? :what: La rete panaeuropea dovrebbe poter portare il gas in tutta europa indipendentemente da chi lo fornsice. Questo significa che possiamo (le compagnie petrolifere, non noi... :rolleyes: ) comprarlo da chi ci fa il prezzo più basso... Quindi, a meno che le aziende extraeuropee non facciano cartello, le nostre compagnie dovrebbero spuntare il prezzo più basso. Ma se non si liberalizza il mercato, questo prezzo più basso si tramuterà solo in un maggiore guadagno delle compagnie petrolifere europee, perchè potranno fare il prezzo che vogliono...
Allora siamo punto a capo :(

Feric Jaggar
07-02-2007, 14:50
convegno Italia-Usa sull’energia organizzato dall’Aspen Institute nella sede della nostra ambasciata a Washington

Abbiamo due camere elette dal popolo, ma tutte le decisioni che contano si prendono in queste sedi elette da nessuno:

- Aspen Institute
- Workshop Ambrosetti di Cernobbio
- Commissione Trilaterale
- Forum di Davos

etc. etc.

-kurgan-
07-02-2007, 15:31
Di cosa? :what: La rete panaeuropea dovrebbe poter portare il gas in tutta europa indipendentemente da chi lo fornsice. Questo significa che possiamo (le compagnie petrolifere, non noi... :rolleyes: ) comprarlo da chi ci fa il prezzo più basso... Quindi, a meno che le aziende extraeuropee non facciano cartello, le nostre compagnie dovrebbero spuntare il prezzo più basso. Ma se non si liberalizza il mercato, questo prezzo più basso si tramuterà solo in un maggiore guadagno delle compagnie petrolifere europee, perchè potranno fare il prezzo che vogliono...

il cartello l'hanno già fatto, leggevo tempo fa di un accordo tra russia e algeria.. non ricordo più dove però.

bjt2
07-02-2007, 18:24
il cartello l'hanno già fatto, leggevo tempo fa di un accordo tra russia e algeria.. non ricordo più dove però.

Allora doppbiamo solo sperare in un terzo operatore... :( Ma non c'era un gasdotto (o forse un oleodotto? :what: ) che passava per la Turchia, la Grecia e l'Albania (o cose simili)? Mi pare che in un thread Faethon ci ragguagliò su varie guerre a causa di tali strutture...

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07-02-2007, 21:22
Allora doppbiamo solo sperare in un terzo operatore... :( Ma non c'era un gasdotto (o forse un oleodotto? :what: ) che passava per la Turchia, la Grecia e l'Albania (o cose simili)? Mi pare che in un thread Faethon ci ragguagliò su varie guerre a causa di tali strutture...
:(

caustico-glup
11-11-2008, 11:58
per quanto riguarda la liberalizzazione: se a livello teorico è vero che la libera concorrenza dovrebbe implicare prezzi più bassi, in questo caso il mercato è fatto da grandi aziende tutte concentrate in Russia(gli altri sono solo piccoli operatori che purtroppo non contano). I piccoli non riuscirebbero mai a competere con i colossi che hanno il monopolio delle quote di vendita: dipendiamo da loro, quindi sono liberi di fare il prezzo che vogliono.
Vedo che comunque post e commenti sono vecchi…vi consiglio se tornate qui di andare a verificare le ultime novità dell’argomento (http://paolo-scaroni.blogspot.com/2008/10/incontro-eni-enel-gazprom-su-attivita.html)su gazprom (una delle società nominate). Ciò che aveva anticipato Scaroni sembra si stia avverando… :eek:

wildsliver
11-11-2008, 12:57
per quanto riguarda la liberalizzazione: se a livello teorico è vero che la libera concorrenza dovrebbe implicare prezzi più bassi, in questo caso il mercato è fatto da grandi aziende tutte concentrate in Russia(gli altri sono solo piccoli operatori che purtroppo non contano). I piccoli non riuscirebbero mai a competere con i colossi che hanno il monopolio delle quote di vendita: dipendiamo da loro, quindi sono liberi di fare il prezzo che vogliono.
Vedo che comunque post e commenti sono vecchi…vi consiglio se tornate qui di andare a verificare le ultime novità dell’argomento (http://paolo-scaroni.blogspot.com/2008/10/incontro-eni-enel-gazprom-su-attivita.html)su gazprom (una delle società nominate). Ciò che aveva anticipato Scaroni sembra si stia avverando… :eek:


scusami ma non sono d'accordo. come si fa a dire che gaz de france o eni sono piccole? gazprom è più grande ma non è che si confronta con dei nani.

Anche sul discorso delle liberalizzazioni nn sono d'accordo, perchè penso che se entra in italia un operatore tedesco, può succedere anche il viceversa, quindi in sostanza le quote di mercato si redistribuiscono senza diminuire. Se poi ENI ha dei prezzi esorbitanti rispetto al resto d'europa e vuol fare la telecom del gas è un altro conto..

cocis
11-11-2008, 13:47
le liberalizzazioni vanno fatte solo a danno dei cittadini :asd:

caustico-glup
14-11-2008, 13:04
@wildsliver
In realtà non facevo riferimento a Eni come piccola azienda. è un colosso, su questo sono d'accordo, ma: 1. è purtroppo più potente gazprom per l'approvigionamento italiano di gas 2. non ti pare strano che scaroni abbia voluto proprio entrare in affari con quella società?
la mia intenzione di spiegare la liberalizzazione in questo caso consiste nel: se il nostro approvigionamento, fatto 100 è fornito dalla Russia, il 90% (sono numeri a caso, sto solo cercando solo di fare il punto) è dato da colossi (gazprom in primis)

:confused: