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View Full Version : E' lecito che un ministro presenti una legge ai vescovi prima che al parlamento?


Fritz!
05-02-2007, 23:42
PAre che sabato la Bindi sia andata a presentare il DDL governativo sulle unioni di fatto al segretario generale della CEI... forse per riceverne l'imprimatur... Ma ha senso che questo avvenga prima di una presentazione ufficiale della legge e prima della presentazione al PArlamento?

fonte Lastampa
PACS, L’INCONTRO BINDI-VESCOVI FA INFURIARE I LAICI DELL’UNIONE
Mussi: non mi pare che la Cei sia rappresentata alle Camere
domenica 04 febbraio 2007 , di la Stampa


di GIACOMO GALEAZZI

ROMA Stretta finale per i pacs. In vista dell’approdo, venerdì, in Consiglio dei ministri del disegno di legge Bindi-Pollastrini, i cattolici e le gerarchie ecclesiastiche fanno muro, suscitando le proteste dell’ala più laica del centrosinistra. L’incontro tra il ministro della Famiglia e il segretario generale della Cei Betori ha scatenato a sinistra i sospetti di una «trattativa occulta con i vescovi, all’insaputa del Consiglio dei ministri e al di fuori da qualsiasi controllo parlamentare», come denuncia la Rosa nel Pugno. Rosy Bindi ribatte di non aver discusso la norma con le gerarchie ecclesiastiche, ma di aver prestato ascolto alle loro preoccupazioni. «Il Vaticano non è rappresentato in Parlamento - protesta il ministro diessino Fabio Mussi -. Lo Stato è laico e la legge la fanno le Camere. Bindi e Pollastrini stanno lavorando ad un testo condiviso». Ma il titolare dei Trasporti Alessandro Bianchi assicura: «Nel governo sui pacs litighiamo in famiglia ma poi riusciamo a trovare una soluzione».


questo da gay tv
3 FEBBRAIO - ORE 12,45 VIOLAZIONE DELLE PROCEDURE DEMOCRATICHE DA PARTE DI UN MINISTRO DELLA REPUBBLICA
CLAMOROSO! Secondo alcuni quotidiani, che hanno riportato le battute di alcune agenzie di stampa, il disegno di legge sulle unioni civili del governo della Repubblica Italiana sarebbe stato presentato, PRIMA CHE AL PARLAMENTO, alla Chiesa Cattolica (e precisamente alla CEI). Autrice di questa indelicata e goffissima mossa parrebbe essere Rosy Bindi. Si tratta di un fatto gravissimo, significherebbe che un Ministro della Repubblica ha informato esponenti esterni nella qualità di rappresentanti di una lobby (e volendo di uno stato straniero) di un progetto legislativo, prima che esso fosse presentato alle istituzioni repubblicane come Governo stesso e Parlamento. Un po' come se il ministro della salute, prima di presentare al Parlamento un disegno di legge contro il fumo, avesse fatto vedere il testo ad alcuni manager di un'azienda di tabacchi. Se le voci fossero confermate, le dimissioni di Rosy Bindi sarebbero il minimo indispensabile. Alla Bindi per un comportamento così scorretto, in relazione all'importanza della carica di Ministro della Repubblica che ricopre, potrebbero essere inibiti gli accessi ai pubblici uffici. Ovviamente verrebbe da sè anche l'esclusione da qualsiasi carica politica. Ripetiamo: si tratta (alle ore 15 del 3 febbraio 2007) ancora di indiscrezioni. redazione@gay.tv

kaioh
06-02-2007, 00:45
ti stai facendo inutili paranoie .
un ministro può consultare chi vuole . Poteva chiedere un parere al primo tizio che passava davanti la porta del palazzo, ad un turista straniero di passaggio, o chiamare un indios dell'amazzonia anche se a lui credo poco interessasse , o degli astrologi, o di uno morto 20 anni fa attraverso un medium, insomma può fare ciò che vuole.

Il fatto che la bindi si sia prevenuta cercando di prevenire in anticipo punti di disaccordo dimostra la sua accortezza che va a suo favore.

Maxmel
06-02-2007, 01:14
In un paese moderno non ha alcun senso, in un paese "feudale" come l'Iltalia bisogna farsi benedire prima della Crociata :rolleyes: :D :rolleyes:

rip82
06-02-2007, 01:26
Da noi per sperare che la legge passi in parlamento bisogna fare il bidet a n culi porporati... VERGOGNOSO

sander4
06-02-2007, 01:45
:Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke:

se è vero DIMISSIONI grazie

Fil9998
06-02-2007, 07:45
:Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke:

se è vero DIMISSIONI grazie


se si dimette la bindi ci son
metà "ognorevoli" che dovrebbero fare Kara Kiri in diretta TV chiedendo perdono agli italiani nel sbudellarsi....



per fortuna che le crisi di coscienza non gli vengono..... :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:

Dagon
06-02-2007, 08:34
In un paese moderno non ha alcun senso, in un paese "feudale" come l'Iltalia bisogna farsi benedire prima della Crociata :rolleyes: :D :rolleyes:

Sono d'accordo con te. E la cosa vergognosa è che questo succede con qualsiasi governo di qualsiasi colore. Per tutti i temi cari alla chiesa o si passa attraverso la sua approvazione (loro non esprimono pareri, enunciano verità!) o niente.

sider
06-02-2007, 08:46
ti stai facendo inutili paranoie .
un ministro può consultare chi vuole . Poteva chiedere un parere al primo tizio che passava davanti la porta del palazzo, ad un turista straniero di passaggio, o chiamare un indios dell'amazzonia anche se a lui credo poco interessasse , o degli astrologi, o di uno morto 20 anni fa attraverso un medium, insomma può fare ciò che vuole.

Il fatto che la bindi si sia prevenuta cercando di prevenire in anticipo punti di disaccordo dimostra la sua accortezza che va a suo favore.


La semplifichi troppo...non si può negare l'evidenza.
Mi piacerebbe che il vaticano si intromettesse anche sulle missioni di guerra italiane, dando il veto, e sul discorso Famiglia, con una enciclica sulle assunzioni a tempo indeterminato = mutuo per la casa= maternità per la donna = futuro per i figli

Onisem
06-02-2007, 09:02
PAre che sabato la Bindi sia andata a presentare il DDL governativo sulle unioni di fatto al segretario generale della CEI... forse per riceverne l'imprimatur... Ma ha senso che questo avvenga prima di una presentazione ufficiale della legge e prima della presentazione al PArlamento?

fonte Lastampa



questo da gay tv
Per me non ha senso, indipendentemente dai tempi.

Varilion
06-02-2007, 09:05
di per se un ministro può chiedere il parere di chi gli pare....

Onisem
06-02-2007, 09:05
ti stai facendo inutili paranoie .
un ministro può consultare chi vuole . Poteva chiedere un parere al primo tizio che passava davanti la porta del palazzo, ad un turista straniero di passaggio, o chiamare un indios dell'amazzonia anche se a lui credo poco interessasse , o degli astrologi, o di uno morto 20 anni fa attraverso un medium, insomma può fare ciò che vuole.

Il fatto che la bindi si sia prevenuta cercando di prevenire in anticipo punti di disaccordo dimostra la sua accortezza che va a suo favore.
Se un ministro consultasse un Imam prima di un'eventuale legge sulla poligamia diresti lo stesso? Mi sa che il problema è tuo, altro che paranoie.

Onisem
06-02-2007, 09:07
di per se un ministro può chiedere il parere di chi gli pare....
Purchè sia un alto gerarca cattolico. Abbiamo già visto abbastanza acrobazie dialettiche da parte delle alte sfere, grazie, come l'ultima sulla "sintesi" circa il tema oggetto.

Onisem
06-02-2007, 09:12
di per se un ministro può chiedere il parere di chi gli pare....
Altra cosa: chi ha aperto la discussione non chiede se sia proibito, chiede se abbia un senso, se sia opportuno. Per te sarebbe opportuno che un ministro consultasse un mafioso prima di un'eventuale provvedimento a riguardo (paragone volutamente estremizzato)? E non ditemi che si tratta di una consulenza, vi prego, perchè non sta scritto da nessuna parte che Ruini sia detentore delle competenze in materia di unioni civili, non è un medico od altro operatore che viene consultato in materia di salute.

Ziosilvio
06-02-2007, 09:16
PAre che sabato la Bindi sia andata a presentare il DDL governativo sulle unioni di fatto al segretario generale della CEI... forse per riceverne l'imprimatur... Ma ha senso che questo avvenga prima di una presentazione ufficiale della legge e prima della presentazione al PArlamento?
Senza polemica: se fosse andata a consultare Franco Grillini, tu avresti avuto da ridire?
EDIT: vedi post 15 e 16.

Onisem
06-02-2007, 09:21
Senza polemica: se fosse andata a consultare Franco Grillini, tu avresti avuto da ridire?
Grillini è un parlamentare, no? E' un membro del governo? Il papa e Ruini sono membri o attori del governo della repubblica italiana? Siamo di fronte ad una storica ammissione??

Ziosilvio
06-02-2007, 09:24
Grillini è un parlamentare, no?
Non lo sapevo.

Allora sostituiamo il nome di Grillini con quello di qualcuno che non è né al Parlamento né in Vaticano, ma ha comunque interesse nella proposta di legge...

coldd
06-02-2007, 09:25
http://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/esy/objects/images/c_479637.jpg

e questo dovrebbe decidere per noi? :Puke:

sider
06-02-2007, 09:28
Ancora non capisco come le unioni di fatto possano ledere le unioni normali.

joesun
06-02-2007, 09:28
PAre che sabato la Bindi sia andata a presentare il DDL governativo sulle unioni di fatto al segretario generale della CEI... forse per riceverne l'imprimatur... Ma ha senso che questo avvenga prima di una presentazione ufficiale della legge e prima della presentazione al PArlamento?

fonte Lastampa



questo da gay tv

:doh:

speriamo che almeno inizino ad avere la decenza di ammettere la subordinazione delle istituzioni governative italiane a questo consesso di teorici delle umane passioni...

è una vergogna, nazionale e internazionale. :mad:

joesun
06-02-2007, 09:31
Ancora non capisco come le unioni di fatto possano ledere le unioni normali.
mah, forse ancora non glielo hanno spiegato che non c'entra nulla...o non glielo vogliono spiegare...

comunque tutto ciò sta semplicemente a dimostrare quanto ai vescovi non importi nulla della famiglia come società naturale ma solo come strumento per continuare a diffondere la loro dottrina...quello che interessa loro è semplicemente garantire la continuità matrimonio->battesimo->comunione->cresima>matrimonio..

niente di più, niente di meno. :mad:

Senza Fili
06-02-2007, 09:35
Ancora non capisco come le unioni di fatto possano ledere le unioni normali.



neanche chi si oppone alle stesse lo ha capito, semplicemente perchè non ci sono motivi di allarme, le lamentele sono soltanto strumentali e basate su aria fritta.

Ziosilvio
06-02-2007, 09:50
Ancora non capisco come le unioni di fatto possano ledere le unioni normali.
Offrendo un rapporto diritti/doveri più favorevole... il che, si badi bene, non vuol dire "più equo".
A quel punto, non ci sarebbe nessun vantaggio a scegliere un'unione normale al posto di una di fatto.

joesun
06-02-2007, 10:06
Offrendo un rapporto diritti/doveri più favorevole... il che, si badi bene, non vuol dire "più equo".
A quel punto, non ci sarebbe nessun vantaggio a scegliere un'unione normale al posto di una di fatto.
ma se l'obbiettivo è la formazione di un nucleo di crescita della società, in cui viene garantita la procreazione, che senso ha il giochetto del "se ti sposi ti do più diritti"? e anche per le unioni di omosessuali...sono persone che normalmente non procreerebbero per vie "naturali" quindi non capisco che fastidio possano dare a chi vuole in realtà procreare..

è semplice: tutto dipende dal voler mantenere in vita il controllo delle masse tramite la religione..se le persone iniziassero a pensare con la loro testa sulle problematiche che le affliggono probabilmente non esisterebbe più un terreno su cui fare attecchire convinzioni nate più di 2000 anni fa, e totalmente anacronistiche.

Dagon
06-02-2007, 10:09
Io continuo a pensare che il vero problema non è la chiesa che esprime delle opinioni o dei punti di vista (anche se, torno a dire, loro le considerano verità assolute) ma la nostra classe dirigente che è totalmente subordinata ai suoi voleri. Noi siamo di fronte ad una istituzione democratica (il governo scelto fra i rappresentanti eletti dai cittadini) che subordina la propria azione ai voleri di una istituzione che di democratico non ha nulla.

joesun
06-02-2007, 10:15
Io continuo a pensare che il vero problema non è la chiesa che esprime delle opinioni o dei punti di vista (anche se, torno a dire, loro le considerano verità assolute) ma la nostra classe dirigente che è totalmente subordinata ai suoi voleri. Noi siamo di fronte ad una istituzione democratica (il governo scelto fra i rappresentanti eletti dai cittadini) che subordina la propria azione ai voleri di una istituzione che di democratico non ha nulla.
il risultato è quello...ma mi chiedo...perchè questo chinarsi a scatto quando parla il tizio con la tunica?

il gioco è sempre lo stesso...il tizio con la tunica ha influenza su numerosi VOTI, quindi il politico, che esiste in quanto esistono i suoi voti, non deve fare altro che adattarsi a ciò che costoro pensano. è più semplice e conveniente fare questo che mettersi in contrasto con una cosa che influenza le decisioni più profonde della vita della gente e che costerebbe il "posto di lavoro".

l'unica soluzione sarebbe spostare il vaticano dall'italia a un altro stato a caso, possibilmente dell'altro emisfero...

Fritz!
06-02-2007, 10:15
Offrendo un rapporto diritti/doveri più favorevole... il che, si badi bene, non vuol dire "più equo".
A quel punto, non ci sarebbe nessun vantaggio a scegliere un'unione normale al posto di una di fatto.
LIVORNO. UNA “QUASI MOGLIE” PRIVA DI DIRITTI E UMILIATA DALLO STATO
Adele Parrillo vicepresidente della Liff , www.liff.it, si batte perché altre donne e altri uomini non debbano subire le stesse ingiustizie e gira attraverso l’Italia per presentare il suo libro
domenica 04 febbraio 2007 , di il Tirreno


di Maria Antonietta Schiavina



Di Adele Parrillo abbiamo sentito parlare subito dopo l’attentato del 12 novembre 2003 a Nassiriya, nel quale il suo compagno, Stefano Rolla, regista e sceneggiatore, è morto (insieme a lui hanno perso la vita 28 persone, fra cui 17 militari italiani e un cooperatore internazionale e, proprio in questi giorni, i presunti responsabili della strage, sono stati identificati tra i membri di una organizzazione aderente ad al Qaeda). Messa da parte per dare spazio ad altri drammi, questa storia, o almeno l’epilogo tanto triste quanto assurdo, ha trasformato una donna disperata, in un emblema vivente della lotta per i Pacs.



Sì, perché la Parrillo - autrice del libro testimonianza “Nemmeno il dolore” - non ha perso soltanto il compagno di vita, ma parte della sua vita, compreso il lavoro di sceneggiatrice che svolgeva per lui e la speranza, condivisa, di diventare mamma attraverso la fecondazione assistita.



Privata di colpo di qualsiasi diritto, “cancellata” dalla vita dell’uomo che amava e che l’amava, colpita al cuore e nella dignità, ogni volta che qualche funzionario le comunicava che il suo nome “non era nella lista delle vedove”, è stata anche, in una scena umanamente straziante e politicamente scandalosa, trascinata via di forza dalla cerimonia di commemorazione della strage a cui era andata come le altre vedove, convinta di poter piangere insieme alle mogli ufficiali, di essere considerata soltanto una persona disperata e non un’intrusa.



Per raccontare la sua vita con Stefano Rolla e quella dopo la sua morte, Adele Parrillo ha scritto un romanzo che è un manifesto civile. E dietro le 197 pagine, riempite con sorprendente forza poetica da una donna messa in ginocchio ma non annientata si legge, oltre che una bella storia d’amore, l’umiliazione del dolore negato, che trascina pagina dopo pagina, con il suo potente messaggio e sublima il valore dell’amore e della persona, al di là di ogni formula giuridica, con un’intensità che è difficile ignorare.



Un storia d’amore, di dolore, di rabbia, quella di Adele Parrillo e Stefano Rolla. Un libro crudo e anche molto tenero nei flashback, che riportano a galla i ricordi di una coppia che aveva l’unica colpa di non essere ufficializzata, ma soprattutto la denuncia di una donna che racconta a viso scoperto il boicottaggio riservatole da parte dello Stato.



Adele Parrillo stava insieme a Stefano da anni, si amavano profondamente e presto avrebbero voluto sposarsi.



Ma l’amore per la legge italiana non conta se non è sancito dal matrimonio, così lei si è trovata sola davanti al mondo e privata di ogni diritto.



Esclusa dai programmi di assistenza psicologica offerti ai familiari delle vittime dell’attentato e da ogni risarcimento economico, la sceneggiatrice “quasi moglie “ha perso anche i diritti del lungometraggio sulla missione militare italiana in Iraq a cui stava lavorando con Rolla.



Oggi, diventata vicepresidente della Liff (la Lega italiana famiglie di fatto), www.liff.it, si batte perché altre donne e altri uomini non debbano subire le stesse ingiustizie e gira attraverso l’Italia per presentare il suo libro, raccontando la sua storia, con dignità e senza rancore, cercando giustizia per lei e per tante donne - o uomini - ai quali, proprio perché non sono regolarmente sposati, la legge non permette di ufficializzare nemmeno il dolore.



Signora Parrillo, come mai ha deciso di fermare in un libro la sua esperienza?



«All’indomani della strage di Nassiriya, vedendo che lo Stato non riconosceva il mio legame con Stefano, trattandomi di fatto da fantasma, mi sono chiesta se davvero la nostra storia fosse esistita, se non si fosse trattato solo di un sogno, se ciò che era accaduto fra me e Stefano fosse stato vero o frutto della mia fantasia. Allora, per cercare di ricordare e fermare sulla carta i miei ricordi, ho iniziato a scrivere, ripercorrendo la mia, anzi la nostra storia».



Lei e Stefano eravate una coppia a tutti gli effetti. Perché avevate scelto di non regolarizzare la vostra unione?



«Quella di non sposarci - Stefano fra l’altro era vedovo - come ho scritto anche nel libro, non é stata una scelta, ma un insieme di occasioni che ci hanno impedito di realizzare i nostri progetti per tempo... Avevamo fatto apporre le pubblicazioni di matrimonio per ben due volte, ma il mio compagno era spesso fuori Italia per il suo lavoro e dovevamo rimandare continuamente la cerimonia... E poi, la cosa che contava di più per noi, era rappresentata da un figlio.... Io ero in cura e, un giorno sì e l’altro no, andavo in una clinica di Roma dove ci sono cinque embrioni congelati con il seme di Stefano, per sottopormi alle terapie. Oggi però penso che, se Stefano fosse vivo, a furia di rimandare il matrimonio, avremmo entrambi optato sicuramente per i Pacs».



Gli embrioni che avrebbero dovuto farvi diventare genitori, a questo punto non avranno dunque un futuro...



«Come tutti sanno, con la nuova legge approvata nel 2004, io - da single - non ne posso disporre e, anche se il mio compagno fosse vivo, essendo noi solo conviventi, non ci sarebbe permessa alcuna fecondazione assistita... Tant’è che moltissime coppie ormai vanno all’estero...».



Cosa le ha fatto più male dopo la scomparsa di Stefano?



«Il “disconoscimento” da parte dello Stato di quello che per me sarebbe stato il mio primo e unico matrimonio (era la prima volta, infatti, che vivevo more-uxorio con un uomo e mi sentivo a tutti gli effetti come sua moglie).



Chi ha cercato di darle una mano?



«Pochi amici fuori dal mio ambiente, quello del cinema. Primo fra tutti Maurizio Costanzo, l’unico che con molta semplicità, mi ha offerto un lavoro nella sua redazione, per il programma del pomeriggio su Canale 5. So che l’ha fatto esclusivamente per aiutarmi e di questo gliene sarò sempre grata. Così come sono grata alla senatrice Franca Rame, oggi per me una cara amica, che sta appoggiando calorosamente la mia battaglia: nel suo sito c’è addirittura l’invito ad acquistare il libro e a segnalare alla casa editrice le librerie che non ne hanno copie disponibili».



Dopo aver pubblicato “Nemmeno il dolore” ha ricevuto messaggi di solidarietà da altre donne - o uomini - che vivono la loro situazione di compagne e compagni di fatto?



«Sul mio blog:http://adeleparrillo.splinder.com/, ricevo continui messaggi di solidarietà da parte di donne e uomini, considerati mogli e mariti di serie B e, quando vado a presentare il libro, c’è gente che chi si commuove fino al pianto».



Qual è il pensiero più ricorrente, nei confronti del suo compagno, oggi che il problema dei Pacs si sta dibattendo sul tavolo della politica?



«Quello che Stefano sarebbe contento di me, di ciò che sto facendo. Lui ammirava la mia “forza” e la mia determinazione, quindi in questa lotta lui mi è accanto. Infatti... in un passo del libro dedicato a lui, dico esplicitamente, quando decido di andare “non invitata” alla commemorazione in chiesa al primo anniversario (pagina 182 n.d.r) “... da invisibile potrò vedere cose che gli altri non vedono e tu mi camminerai accanto”.

joesun
06-02-2007, 10:18
LIVORNO. UNA “QUASI MOGLIE” PRIVA DI DIRITTI E UMILIATA DALLO STATO
Adele Parrillo vicepresidente della Liff , www.liff.it, si batte perché altre donne e altri uomini non debbano subire le stesse ingiustizie e gira attraverso l’Italia per presentare il suo libro
domenica 04 febbraio 2007 , di il Tirreno

(cut)



questo caso dovrebbe far riflettere tantissimo e invece resta all'ombra delle chiacchiere degli uomini in gonna :muro:

giannola
06-02-2007, 10:21
Grillini è un parlamentare, no? E' un membro del governo? Il papa e Ruini sono membri o attori del governo della repubblica italiana? Siamo di fronte ad una storica ammissione??

mettiamo subito in chiaro che non mi piace assolutamente la connivenza chiesa-stato, perchè credo possa creare solo il peggio a livello legislativo.

Però se il ministro va ad interpellare ruini in fondo va ad interpretare un eminente cittadino italiano.
Ovvero nn dimentichiamoci che i vescovi italiani sono per l'appunto cittadini italiani e come tali hanno il diritto di esprimere la loro opinione sia pure da una posizione autorevole.
Nella fattispecie e fosse stata interpellata la hack credo che nessuno avrebbe aperto un 3d.

Quindi la bindi può andare da un qualunque cittadino, italiano ovviamente mica può chiederlo a putin, e domandargli un parere.
Tocca poi al parlamento restare sovrano di fatto nelle proprie decisioni.
Almeno questo è ciò che penso io.

joesun
06-02-2007, 10:28
mettiamo subito in chiaro che non mi piace assolutamente la connivenza chiesa-stato, perchè credo possa creare solo il peggio a livello legislativo.

Però se il ministro va ad interpellare ruini in fondo va ad interpretare un eminente cittadino italiano.
Ovvero nn dimentichiamoci che i vescovi italiani sono per l'appunto cittadini italiani e come tali hanno il diritto di esprimere la loro opinione sia pure da una posizione autorevole.
Nella fattispecie e fosse stata interpellata la hack credo che nessuno avrebbe aperto un 3d.

Quindi la bindi può andare da un qualunque cittadino, italiano ovviamente mica può chiederlo a putin, e domandargli un parere.
Tocca poi al parlamento restare sovrano di fatto nelle proprie decisioni.
Almeno questo è ciò che penso io.

secondo me un parlamentare è stato eletto sulla base di un programma, di una discussione con i suoi colleghi e , soprattutto, dopo essere andato in giro per accaparrarsi voti dicendo che avrebbe fatto questo per quella minoranza, quest'altro per quet'altra minoranza, ecc ecc.

quindi, dopo mesi e mesi di dibattito in materia, in cui la posizione dei vescovi era più che chiara, CHE SENSO HA ANDARE A PROPORRE IL PROGETTO DI LEGGE AI VESCOVI???

Fritz!
06-02-2007, 10:29
Non lo sapevo.

Allora sostituiamo il nome di Grillini con quello di qualcuno che non è né al Parlamento né in Vaticano, ma ha comunque interesse nella proposta di legge...
Questa legge che non è una legge non ha da nessuna parte un testo o una bozza ufficiale.
Non è stato presentato un testo ufficiale nè al ministero nè al consiglio dei ministri
Non c'è un testo nelle commissioni parlamentari o alle Camere.
E non è stato presentato nulla alla stampa (e quindi in senso lato al popolo italiano)

Oltre alle indiscrezioni giornalistiche non è nemmeno chiaro chi sia il ministro competente...

L''italia è (forse meno futile di quanto parrebbe) una democrazia parlamentare con sovranità popolare.
Spetta agli organi eletti democraticamente dal popolo l'iniziativa e le decisioni sulla formazione di una legge....

Quando un ministro fa concertazione, ovvero dialoga con le parti interessate per redigere una nuova legge o delle norme... questo avviene alla luce del sole
Le Parti vengono convocate dal ministro, e c'è una bozza presentata prima dell'accordo, e, normalmente delle dichiarazioni prima e dopo l'incontro. Per rispetto del principio (basilare) della sovranità popolare ogni parte dovrebbe agire alla luce del sole e prendendosi le proprie responsabilità...

Già solo per il piccolo dettaglio che il ministro si è mosso per andare dalla CEI (e non viceversa come avviene per chiunque dalla confartigianato ai sindacati ecc...), in modo opaco, prima che qualunque organo democraticamente eletto possa discutere sul progetto di legge, indica una anomalia tutta italiana....

Andare a chiedere l'approvazione preventiva al Vaticano è una azione che travalica completamente i pricncipi di laicità e sovranità popolare...

La CEI ha piu potere del Presidente della Repubblica? Almeno questo può apporre il suo veto solo dopo la discussione e l'approvazione di una legge... Le leggi sgradite alla CEI non vanno neanche presentate e discusse nei luoghi isituzionali previsti???

Sarebbe ora di chiarirsi, perchè se il PAPA governa allora facciamolo re, così si risparmiano le spese degli organi elettivi...

La Bindi in quanto ministro ha giurato sulla Costituzione. La Costituzione che dice
-il popolo è sovrano
-Chiesa e stato sono autonomi e indipendenti
-l'iniziativa legislativa spetta al governo e al parlamento (anche alle regioni)
-le decisioni di merito su una legge spettano al Parlamento
-le decisioni di costituzionalità di una legge spettano al PDR e per ricorso alla Corte Costituzionale.

Se in quanto Cattolica la Bindi sente la necessità morale di andare a prendere ordini oltretevere, palesi il suo problema di coscienza e si dimetta. I ministri giurano sulla costituzione, non sulla Bibbia.

queste sono cose da terzo mondo
con tutto il rispetto per il terzo mondo... ma le teocrazie esistono solo in paesi sottosviluppati
Cosa direste se un ministro musulmano fosse andato a presentare una legge sui diritti delle donne all'ayatollah prima di presentarla a chiunque altro....


E giusto per la cronaca,
la bindi non ha mai convocato nessuna associazione di omosessuali o laica o di coppie di fatto
Perchè questa legge non riguarda le coppie di fatto, o gli omosessuali, per il ministro riguarda il Vaticano

giannola
06-02-2007, 10:30
quindi, dopo mesi e mesi di dibattito in materia, in cui la posizione dei vescovi era più che chiara, CHE SENSO HA ANDARE A PROPORRE IL PROGETTO DI LEGGE AI VESCOVI???
dovresti domandarlo a lei :stordita:

joesun
06-02-2007, 10:34
dovresti domandarlo a lei :stordita:
ma infatti dovrebbe essere chiamata a riferire in parlamento per una cosa del genere...

Fritz!
06-02-2007, 10:37
mettiamo subito in chiaro che non mi piace assolutamente la connivenza chiesa-stato, perchè credo possa creare solo il peggio a livello legislativo.

Però se il ministro va ad interpellare ruini in fondo va ad interpretare un eminente cittadino italiano.
Ovvero nn dimentichiamoci che i vescovi italiani sono per l'appunto cittadini italiani e come tali hanno il diritto di esprimere la loro opinione sia pure da una posizione autorevole.
Nella fattispecie e fosse stata interpellata la hack credo che nessuno avrebbe aperto un 3d.

Quindi la bindi può andare da un qualunque cittadino, italiano ovviamente mica può chiederlo a putin, e domandargli un parere.
Tocca poi al parlamento restare sovrano di fatto nelle proprie decisioni.
Almeno questo è ciò che penso io.

In linea teorica... ma qua non è andata a chiedere il parere su una questione a un cittadino....
Ti pare forse che ci sia qualche italiano che non conosca l'opinione di Ruini e della CEI sulle coppie di fatto?
no perche mi pare che la chiesa urli i suoi no un giorno si e l'altro pure

E' andata a chiedere l'approvazione di una legge... Cosa che è costituzionalmente un obrobrio

zuper
06-02-2007, 10:49
Ma l’amore per la legge italiana non conta se non è sancito dal matrimonio

io sapevo guidare a 15 anni...

purtroppo la capacità di guidare non conta se non è sancita dalla patente...

che mondo di merda

joesun
06-02-2007, 10:51
io sapevo guidare a 15 anni...

purtroppo la capacità di guidare non conta se non è sancita dalla patente...

che mondo di merda
paragone azzeccato... :rolleyes:

zuper
06-02-2007, 10:55
paragone azzeccato... :rolleyes:


argomentazione inesistente :rolleyes:

joesun
06-02-2007, 10:56
argomentazione inesistente :rolleyes:
rileggiti il thread. le argomentazioni sono abbondanti..se tu non le vuoi vedere è un problema tuo...se paragoni l'unione tra due persone al guidare una macchina allora mi sa che non esiste un'argomentazione fatta per te.

zuper
06-02-2007, 10:58
rileggiti il thread. le argomentazioni sono abbondanti..se tu non le vuoi vedere è un problema tuo...se paragoni l'unione tra due persone al guidare una macchina allora mi sa che non esiste un'argomentazione fatta per te.

posso amare senza sposarmi
e posso saper guidare senza patente...


ma se vuoi un RICONOSCIMENTO devi attuare quello che tale riconoscimento prevede!!!

era liberissima di AMARLO, ma che non si aspettasse diritti che il suo status non prevedeva...

mi pare facile da capire o no?

erano insieme da molti anni e non si erano sposati?

scusa ma qualche motivo ci sarà o no??

joesun
06-02-2007, 11:00
posso amare senza sposarmi
e posso saper guidare senza patente...


ma se vuoi un RICONOSCIMENTO devi attuare quello che tale riconoscimento prevede!!!

era liberissima di AMARLO, ma che non si aspettasse diritti che il suo status non prevedeva...

mi pare facile da capire o no?

erano insieme da molti anni e non si erano sposati?

scusa ma qualche motivo ci sarà o no??

che magari a loro bastava semplicemente amarsi..e questo dovrebbe essere quantomeno sufficiente a far sì che fosse invitata al funerale del suo compagno.

se non si vuole capire nemmeno questo è inutile starne a parlare.

Fritz!
06-02-2007, 11:02
posso amare senza sposarmi
e posso saper guidare senza patente...


ma se vuoi un RICONOSCIMENTO devi attuare quello che tale riconoscimento prevede!!!

era liberissima di AMARLO, ma che non si aspettasse diritti che il suo status non prevedeva...

mi pare facile da capire o no?

erano insieme da molti anni e non si erano sposati?

scusa ma qualche motivo ci sarà o no??

Sai che le leggi cambiano e continuamente

Quando ci si accorge che quei "prerequisiti obbligatori previsti dalla legge" portano a situazioni reali assurde si agisce per cambiare la legge

Se non ti basta il buonsenso per capire che il trattamento riservato ad Adele Parrillo è assurdo e ingiusto prova con la carità cristiana... una virtù che pare essere ormai assente in chi si reiempie la bocca colla difesa dei valori...

L'esistenza di situazioni e trattamenti reali assurdi è la motivazione del cambiamento della legge...

Legge che viene difesa contro ogni evidenza e ogni buonsenso per un puntiglio ideologico fanatico.

AlexGatti
06-02-2007, 11:05
Offrendo un rapporto diritti/doveri più favorevole... il che, si badi bene, non vuol dire "più equo".
A quel punto, non ci sarebbe nessun vantaggio a scegliere un'unione normale al posto di una di fatto.

Ma un rapporto diritti/doveri più favorevole A CHI? e rispetto A CHI altri?

Ho capito male o tu intendi che il pacs sarebbe un rapporto diritti/doveri più favorevole ai conviventi rispetto agli sposati?

E la risposta mie è
1) non sono d'accordo bisogfna vedere, se fanno le cose per bene non è come hai detto tu
2) ammesso e non concesso che fosse così: E allora? E' perchè gli sposati potrebbero dire "abbiamo preso una fregatura, se tempo fa quando ci siamo sposati fa ci fossero stati i pacs avremmo fatto i pacs anche noi"?

Beh ragazzi è pieno il mondo di cose che si modificano, non è che possiamo ingessare tutto perchè se per caso si migliora qualcosa, chi ha fatto il le cose prima si sente "tradito", "fregato"?
Un po' come quando compri una maglia a prezzo pieno prima dei saldi e poi quando cominciano i saldi te la trovi scontata al 50%. Che facciamo aboliamo i saldi per tutelare chi compra fuori saldo?
Per andare su qualcosa di più duraturo... Ti ricordi anni e anni fa quando i mutui a tasso fisso li pagavi con interessi del 15%? Ora li danno al 7% (e qualche anno fa al 5%) Beh secondo te dovevano proibirli perchè c'era gente prima che si era impegnata per una vita a pagare il 15% di interessi?

Ma che ragionamento è!?

Zebra75
06-02-2007, 11:06
ti stai facendo inutili paranoie .
un ministro può consultare chi vuole . Poteva chiedere un parere al primo tizio che passava davanti la porta del palazzo, ad un turista straniero di passaggio, o chiamare un indios dell'amazzonia anche se a lui credo poco interessasse , o degli astrologi, o di uno morto 20 anni fa attraverso un medium, insomma può fare ciò che vuole.

Il fatto che la bindi si sia prevenuta cercando di prevenire in anticipo punti di disaccordo dimostra la sua accortezza che va a suo favore.


concordo :)

Korn
06-02-2007, 11:54
poi non si venga a dire che l'italia è un paese laico e il vaticano non influenza la politica italiana

joesun
06-02-2007, 11:54
concordo :)

quindi concorderesti anche se fosse andata dal presidente dell'UAAR?

Nevermind
06-02-2007, 12:11
Dipende la cosa potrebbe anche essere positiva se fosse andata per discuterne e cercare di appianare le divergenze. Se invece è andata solo a chiedere "l'approvazione" beh mi pare na cosa da medioevo.

zuper
06-02-2007, 12:12
che magari a loro bastava semplicemente amarsi..e questo dovrebbe essere quantomeno sufficiente a far sì che fosse invitata al funerale del suo compagno.

se non si vuole capire nemmeno questo è inutile starne a parlare.

si certo così se ho delle amanti possono tranquillamente venire anche loro?

è + forte l'amore per la moglie o l'amore per l'amante??

giannola
06-02-2007, 12:13
In linea teorica... ma qua non è andata a chiedere il parere su una questione a un cittadino....
Ti pare forse che ci sia qualche italiano che non conosca l'opinione di Ruini e della CEI sulle coppie di fatto?
no perche mi pare che la chiesa urli i suoi no un giorno si e l'altro pure

anche sul discorso cei si può fare lo stesso paragone fatto per il singolo.
La cei è acronimo di comunità episcopale Italiana.
Dunque nn ha dipendenza dal vaticano in senso legale, ma dall'italia, quindi soggetta e tutelata dalle stesse leggi italiane.
Semmai il problema è stabilire giuridicamente come considerare clero e cei, se come appartenenti alla nazione italiana o al vaticano, perchè al momento sono qualcosa di ibrido, in pratica stanno con un piede in due staffe.

E' andata a chiedere l'approvazione di una legge... Cosa che è costituzionalmente un obrobrio

è andata a chiedere un parere sul suo disegno di legge, la costituzione nn c'entra nulla poichè il disegno di legge per diventare legge va prima presentato , discusso e approvato dal parlamento.

giannola
06-02-2007, 12:16
quindi concorderesti anche se fosse andata dal presidente dell'UAAR?
certamente, il disegno di legge è suo può farne quello che vuole, al momento è semplicemente una scrittura privata come una qualunque nota della spesa, non ha alcun valore fino a quando nn viene presentato al parlamento per iniziare l'iter.

sider
06-02-2007, 12:32
è andata a chiedere un parere sul suo disegno di legge, la costituzione nn c'entra nulla poichè il disegno di legge per diventare legge va prima presentato , discusso e approvato dal parlamento.

Certo, perchè non sia mai che venga fatta una legge che non va bene al vaticano.
Vogliamo ammetterlo o no?
Dire che Ruini è come un qualsiasi altro cittadino è arrampicarsi sugli specchi.
Dire che il vaticano, cei o chi per loro non influenza pesantemente la politica italiana è mentire sapendo di mentire, e questa è una delle tante prove.

fluke81
06-02-2007, 12:33
beh,una domanda.come si sentono gli elettori di sinistra a leggere queste cose? :fagiano:

sider
06-02-2007, 12:35
beh,una domanda.come si sentono gli elettori di sinistra a leggere queste cose? :fagiano:

Tutto previsto, con i personaggi presenti in coalizione.

giannola
06-02-2007, 12:43
Certo, perchè non sia mai che venga fatta una legge che non va bene al vaticano.
Un altro politico può sempre presentare un diverso disegno di legge, nn lo vieta nessuno.
Mica dipende tutto dalla bindi
Vogliamo ammetterlo o no?
e chi lo nega, nn entro volutamente nel merito. :D
Dire che Ruini è come un qualsiasi altro cittadino è arrampicarsi sugli specchi.

infatti io ho detto esattamente che ruini è avvantaggiato, perchè può esprimere un parere sia come cittadino italiano, sia con la titolarità del vaticano.
Ho detto che bisognerebbe risolvere questo buco.
O è totalmente dipendente dallo stato italiano e allora ha titolo per esprimere e portare avanti le sue idee (come qualunque cittadino), oppure è totalmente dipendente dal vaticano.
delle due, l'una.
Dire che il vaticano, cei o chi per loro non influenza pesantemente la politica italiana è mentire sapendo di mentire, e questa è una delle tante prove.

la cei influenza la politica tanto quanto le diverse categorie (sindacati, industriali, ecc), è una questione di numeri.
In italia un governo che non fosse schiavo nelle sue scelte di nessuna lobby sarebbe una dittatura. :D

joesun
06-02-2007, 12:57
si certo così se ho delle amanti possono tranquillamente venire anche loro?

è + forte l'amore per la moglie o l'amore per l'amante??
:mbe:
ma se vivevano insieme! se devi argomentare con dei paradossi che non c'entrano nulla allora evita che è meglio.

Maxmel
06-02-2007, 13:15
Adesso paragonare la cei ai sindacati o a Confindustria... a parte la scontata differenza dei fini, dov'è la leggittimazione politica della cei per trattare con il governo? Dov'è il fondamento democratico dell'autorità della CEI?
PRIMA che il governo abbia espresso un "ipotesi di accordo"? bho... :muro:
Concordo con chi ha parlato di dimissioni...

giannola
06-02-2007, 14:26
Adesso paragonare la cei ai sindacati o a Confindustria... a parte la scontata differenza dei fini, dov'è la leggittimazione politica della cei per trattare con il governo? Dov'è il fondamento democratico dell'autorità della CEI?
PRIMA che il governo abbia espresso un "ipotesi di accordo"? bho... :muro:
Concordo con chi ha parlato di dimissioni...

a livello di potere di massa sono praticamente identiche, ovviamente ognuno ha le sue finalità.
Parlare di fondamento democratico riferito a strutture teologiche mi sembra ridicolo, quanto ad autorità e libertà è quella che lo stesso stato ha accordato con le leggi.

Lo dico e lo ripeto vanno riviste le leggi che regolano i rapporti stato-chiesa altrimenti nn se ne esce. ;)

sider
06-02-2007, 14:46
Ma lo faremo sì o no questo censimento dei cattolici praticanti in Italia? Non dei battezzati.
Siamo governati da una minoranza.

zuper
06-02-2007, 14:47
:mbe:
ma se vivevano insieme! se devi argomentare con dei paradossi che non c'entrano nulla allora evita che è meglio.

e perchè non si sono sposati?

giannola
06-02-2007, 14:49
Ma lo faremo sì o no questo censimento dei cattolici praticanti in Italia? Non dei battezzati.
Siamo governati da una minoranza.

il censimento non ci vuol nulla a farlo, basta fare il giro delle chiese la domenica. :D

Maxmel
06-02-2007, 15:25
Parlare di fondamento democratico riferito a strutture teologiche mi sembra ridicolo
appunto.

Fritz!
06-02-2007, 15:27
a livello di potere di massa sono praticamente identiche, ovviamente ognuno ha le sue finalità.
Parlare di fondamento democratico riferito a strutture teologiche mi sembra ridicolo, quanto ad autorità e libertà è quella che lo stesso stato ha accordato con le leggi.

Lo dico e lo ripeto vanno riviste le leggi che regolano i rapporti stato-chiesa altrimenti nn se ne esce. ;)
Il fondamento democratico è un prerequisito previsto dalla legge per tutte le associazioni che vogliano un riconoscimento politico nel senso piu ampio del termine... Se vuoi trattare con lo stato devi avere lo statuto democratico

La chiesa ne è esente perchè il concordato ha valore come trattato estero, con uno stato straniero

A proposito... visto che i clericali si riempiono sempre la bocca con il tema che i pacs hanno solo diritti e non doveri (affermazione falsa), sarebbe utile applicare il principio di reciprocità (tanto caro quando si vuole criticare l'arabia saudita) anche alla Chiesa °Cattolica.....
E rivedere la situazione di privilegio che gode la Chiesa Cattolica in Italia...

Si potrebbe cominciare col fare una piccola modifica per rendere la legge sull8 per mille analoga a quella che c'è in germania, patria del Papa, dove ogni cittadino può liberamente scegliere se destinare una parte delle tasse alle Chiese, oppure no, e i soldi rimangono a lui

Sarebbe interessante notare quanto rimarrebbe dell'attuale miliardo di euro che ogni anno finisce al vaticano

Fritz!
06-02-2007, 15:29
e perchè non si sono sposati?
se provi a leggere

joesun
06-02-2007, 17:19
e perchè non si sono sposati?

vedo che qualcuno ti ha già risposto...

chiaramente partecipi alla discussione per provocare, senza asserire nessuna argomentazione.

marco.r
06-02-2007, 23:27
PAre che sabato la Bindi sia andata a presentare il DDL governativo sulle unioni di fatto al segretario generale della CEI... forse per riceverne l'imprimatur... Ma ha senso che questo avvenga prima di una presentazione ufficiale della legge e prima della presentazione al PArlamento?

Nello stesso modo in cui il ministro del lavoro prima di presentare un DDL sente i sindacati. Non cambia poi molto. :mbe:

Wilde
06-02-2007, 23:50
Se un ministro consultasse un Imam prima di un'eventuale legge sulla poligamia diresti lo stesso? Mi sa che il problema è tuo, altro che paranoie.
L'influenza della chiesa cattolica è ben maggiore di quella di altre fedi. E' un interlocutore importante. Se si parla di Pacs è normale sentire quello che hanno da dire. Come se si parla di calcio, si interpellano anche i presidenti. Poi ovviamente si deve decidere in autonomia.

giannola
07-02-2007, 07:12
L'influenza della chiesa cattolica è ben maggiore di quella di altre fedi. E' un interlocutore importante. Se si parla di Pacs è normale sentire quello che hanno da dire. Come se si parla di calcio, si interpellano anche i presidenti. Poi ovviamente si deve decidere in autonomia.

infatti io non ci vedo nulla di antidemocratico.
Un governo che si confronta con le varie parti sociali prima di fare una legge è quanto di più democratico ci possa essere.
Le leggi sono fatte per il popolo, se il popolo nn ha necessità di una legge nn si vede perchè farla.
La chiesa non è ruini o benedetto 16°, ma tutti i fedeli che ci stanno dietro, che sono per l'appunto cittadini italiani ed hanno il diritto di dire si o no ad una legge da presentare al parlamento.

Forse qualcuno dimentica il referendum sulle staminali, non è che si è perso perchè nn ha votato ruini o la cei, si è perso perchè gli italiani nn avevano alcun interesse a votare.
Il tutto molto democraticamente.

Ben diverso sarebbe se fosse la chiesa a presentare al parlamento italiano un disegno di legge sulla questione.